Un estate in alto mare 1

di
genere
incesti

Un’estate in alto mare 1
Mi scuso per gli eventuali errori e per il mio modo di scrivere
Salve mi chiamo Alex 19 anni siccome viviamo a dieci minuti dal mare, esso è stato sempre un’attrattiva sia per la ludicità del giorno che le feste e le prove di rimorchio la sera, in una di queste sere che conobbi Claudia un anno e mezzo fa e ora stiamo insieme. Da quando avevo 16 anni comincia a prendere lezioni di sup per poi diventare autonomo, a 18 i miei me lo regalarono per il compleanno e siccome sono nato a novembre aspettare di usarlo è stato terrificante.
Quest’anno quando erano arrivati i primi caldi, mia sorella Chiara, neo diciottenne stranamente dopo avermi assillato mi convinse a portarla al mare con me. C’era qualcosa che mi voleva chiedere ma non riusciva a farlo, steso l’asciugamano stavo per andare a fare il bagno ma mia sorella mi chiese di aspettarla, quando mi voltai per farlo la vidi a pecora mentre sistemava l’asciugamano, mia sorella era cresciuta, ed era cresciuta bene.
Come un vecchio rituale le feci fare qualche tufo dalle mie spalle, solo che rispetto gli altri anni crescendo era diventata più pesante, e mentre saliva non si risparmiava nello strusciare il suo seno lungo le spalle riportandomi alla visuale che mi aveva regalato poco prima, stavo cominciando ad eccitarmi. Si stava riprendendo dai tuffi e mi guardava semi sommersa del mare, sembrava un coccodrillo sexy che studia come meglio attaccare la propria preda, così la convinsi a dirmi cosa le passava per la testa, stranamente mi chiese di impararle ad andare in sup, una cosa davvero insolita per lei, non sembrava esattamente il tipo, troppo sforzo fisico per lei che non ne era abituata, ma poteva essere una scusa per cominciare a fare sport. Presa la tavola cercai di darle le prime nozioni a riva in maniera che fosse più facile per lei risalire. Dopo qualche lezione insistette per uscire insieme al largo perché si vergognava di far vedere a tutti mentre cadeva anche se al mare era praticamente semi deserto.
Così la traghettai a al largo e cominciai la lezione, ma a differenza della riva dove riuscivo a stabilizzarle il sup, come provò a stare in piedi effettuò il suo primo tuffo, non riusciva a risalire e per aiutarla mi tuffai e cerci con qualche spinta di farla risalire, e accarezzarle quelle cosce, la sua vita sfiorandole il suo culaccino cominciarono a farmi venire strane idee. Quello non fu il primo tuffo, e le situazioni sensuali e comiche nel risalire furono diverse. Chiara era stanca, ci prendemmo un attimo di relax mentre io ero inginocchiato lei usava come cuscino le mie cosce per prendere il sole.
Quel suo costume hawaiano con la pelle che ancora non era pienamente abbronzata era veramente uno spettacolo, curioso le chiesi- chiara dimmi la verità perché vuoi imparare ad andare in sup- diventò rossa, ma non volle nascondermi la verità sarà il fatto che eravamo abbastanza uniti e ci confrontavamo su molti argomenti titubò un attimo e rispose –vedi le altre mie amiche con cui esco grazie anche ai genitori si sono preparate all’estate facendosi diverse sedute ai centri solari a dorso nudo, e adesso cominciano a girare con i vestitini senza segni, e quando non sono vicino a loro sento come se ridessero di me perché i nostri non me lo permetterebbero, non vedendone un motivo valido, già che stanno spendendo per la mia patente…. Pensavo che se avessi imparato avrei potuto allontanarmi al largo e…….. prendere il sole in topless, ma sembra troppo faticoso-
Io ero rimasto ad ascoltare, la vedevo un po' soffrente forse per la sensazione che provava verso le sue amiche –Chiara lo so che tieni alle tue amiche perché state insieme da piccole, non è che magari ti sbagli sei sicura! Comunque facciamo così quando veniamo insieme io ti scorrazzo e quando siam al largo tu prendi il sole in topless- divenne ulteriormente più rossa sbofonchiando qualche scusa, io le ribadii – guarda lo faccio perché ci tengo a te, e poi sai che ormai con Claudia certe cose ormai sono abituato a vederle, e per ringraziarmi tu mi farai vedere le tue! - le dissi ridendo, lei si alzò quasi facendoci quasi ribaltare mentre mi schiaffeggiava in maniera disordinata e mentre io continuavo a ridere.
Si fermò un attimo la mia ultima battuta l’aveva tolta dall’imbarazzo, ma cera qualcosa che le ronzava in testa –stupido- pausa- mah dicevi davvero riguardo la proposta? - sapevo che mia sorella non avrebbe avuto la passione e la determinazione per imparare, e incontrare quegli occhi imploranti, era sempre una guerra persa per me, in più stava salendo in me la voglia di vederle tette. –Sì ma solo se a te sta bene- le risposi, lei aspetto ancora un po' e guardando sempre un po' con gli occhi da bambi disse –dato che siamo al largo ti spiace se cominciamo per una mezzoretta adesso, non mi sono organizzata con la crema e non vorrei scottarmi. –
Non aveva finito la frase che si stava slacciandosi il pezzo sopra e tenendoselo ancora stretto nel petto, si riposizionava come poco prima fissandomi come in attesa di una risposta –beh se devi prendere il sole così, tanto vale che non ti slacciavi- mi diede uno schiaffetto su una coscia e con fare impacciato tolse il pezzo sopra ponendolo sotto il suo culo per non rischiare che finisse in mare, non so se era per la leggera brezza fresca dell’inizio di stagione o per la situazione ma i suoi capezzoli smeravano semi eretti. Ma era la prima volta che li vedevo liberamente, e devo dire che erano belli. Quasi leggendomi nel pensiero mi chiese -Alex, di te mi fido come ti sembrano, lo so che non sono belli come quelli di Claudia- avevo una scusa per osservarli ancora di più – rispetto quelli di Claudia sono più piccoli ma non di molto come anche i capezzoli, ma devo dire sorellina che hai proprio delle belle tette, e se non mi ricordo male le tue amiche possono solo invidiartele, forse era quello di cui parlavano- Chiara fece un tenero sorriso, alzandosi struscio quei capezzoli sul torace mentre mi dava un bacio sulla guancia, il mio cazzo prima era duro ora era durissimo.
Chiara non voleva esagerare con l‘abbronzatura senza protezione dopo un tuffo rifrescante mentre lei si rivestiva la riportai a riva, ora andare al mare sarebbe stata ancora di più una gioia.
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2025-08-22
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