La Rapina (3 parte)
di
mastercam
genere
dominazione
“E adesso che facciamo? dobbiamo fare denuncia…” mi dice, ma per queste cose fare una denuncia non serve a niente, non avremmo mai riavuto quello che avevano rubato.
“Ma non serve a nulla…” le dico.
“Come non serve a nulla…non solo hanno rubato i cellulari e gli orologi, ma ti hanno pure violentato…”.
“No questa cosa che mi hanno violentato non deve uscire fuori!” le dico, immaginando quello che sarebbe potuto succedere e poi la vergogna di essere stato inculato dai rapinatori. “No, non se ne parla…lascia stare…” le dico.
Lei mi guarda, capisce che la storia della violenza non avrei potuto denunciarla per vergogna.
“Ok…capisco…e poi…tutto sommato…” mi dice.
“Tutto sommato cosa??” le chiedo.
“Sì dai…” e voltandosi incomincia a sistemare le cose ancora lasciate in disordine dai due rapinatori.
“Sì dai cosa??” le chiedo ancora.
“Dai…insomma…ti è pure piaciuto, confessa…” e mi guarda.
Non riesco a guardarla, non le rispondo, mi giro e mi sento arrivare una pacca sul sedere!
Lei è rumena, una ex escort, abituata ad avere certe amicizie.
Le avevo detto che probabilmente erano dell’est, immaginò che fossero rumeni anche i rapinatori, così decise di chiedere ad un suo amico che sapeva come fare in questi casi e gli chiese se poteva in qualche modo risalire ai ladri attraverso la tracciatura dei cellulari. Le fu assicurato dal suo amico che avrebbe fatto il possibile per rintracciare i cellulari e così anche i due rapinatori.
Passò solo qualche giorno, poi “Dana…vediamoci perchè ho delle notizie…”.
Era il suo amico che la chiamava. Si diedero appuntamento ad un bar.
Le mostrò la tracciatura di uno dei cellulari, ancora attivo, così avrebbe potuto risalire a chi ne era in possesso. Prese indirizzo, si informò di chi fosse, era conosciuto in quel giro…lo incontrò!
“Tu sei Dimi…quindici giorni fa sei venuto in casa nostra a rubare…” lo prese alla sprovvista. “Non negare perchè nel giro lo sanno tutti” gli disse.
Lui sapeva che non poteva negare. “In due…siete venuti in due, l’altro si chiama Daniel, il mio compagno mi ha raccontato tutto, anche quello che gli avete fatto…”.
Dimi rimaneva in assoluto silenzio, aveva paura perchè sapeva che tra rumeni certe cose non si fanno. “Vuoi denunciarmi…” le chiese. “Non hai capito un cazzo…” gli rispose, poi iniziò a parlargli in rumeno…
Passò una settimana…
E’ sabato pomeriggio, sono in casa con Dana, tutti e due non lavoriamo e ci stiamo riposando. Io sono nella mia stanza che sto sbrigando alcune cose di lavoro. Sento suonare alla porta e Dana va ad aprire. Non ho la minima idea di chi sia, non aspettiamo amici o familiari, ma capisco che sono entrate delle persone, li sento parlare in rumeno.
Vado in salone e… “Ma che…” vedo lei che ha fatto entrare tre persone. Li osservo bene e ho un brivido di terrore. Vedo i due rapinatori, sì quelli che mi hanno frustato e inculato…e un terzo uomo, più grande di età.
“Ma che cazzo succede??” chiedo e iniziando a capire cerco di rientrare in camera mia per chiamare al telefono i soccorsi, ma è proprio lei che mi blocca!
Cerco di divincolarmi, ma dice qualcosa ai tre in rumeno e sento che in tre mi bloccano, anzi sono in quattro che mi trattengono!
“Zitto…” mi dice lei.
“Ma…” cerco di protestare ma ormai sono praticamente immobilizzato.
“Zitto…” mi ripete “zitto e non succede nulla…”
La guardo, guardo i tre che osservano lei e aspettano ordini su cosa fare.
Dice qualcosa in rumeno, in quattro mi strattonano verso una sedia…
in una frazione di secondo capisco le loro intenzioni, cerco un’ultima volta di divincolarmi ma non posso fare nulla. Ormai sono immobilizzato, lei inizia a togliermi la maglia e i pantaloni, li fa volare via, poi mi abbassa e toglie i boxer lasciandomi nudo…Tira fuori dalla tasca una corda, quella con cui mi lega alla scala per scoparmi e la passa ad uno dei tre che comincia ad assicurarmi ad una poltrona, seduto con le mani legate dietro, completamente nudo!
“Che cazzo vuoi fare?” le chiedo
Lei mi guarda, abbozza un sorriso… “voglio vedere quello che ti hanno fatto…”.
Mi risponde, poi sempre in rumeno dice qualcosa e tutti e tre iniziano a sbottonarsi i pantaloni tirando fuori i loro cazzi. Lei inizia a toccarli, sa come fare per farli indurire, è esperta… poi si china per dare una leccata a tutti, solo per iniziare a stimolarli… “succhia tu adesso…” mi ordina.
Il primo si avvicina e mi punta il cazzo in bocca, cerco di evitare ma lei mi afferra per il mento…”Inizia a succhiare…”. Ormai sono in balìa di tutti e quattro, legato…inizio a prendere in bocca il primo che si indurisce ancora di più. La cosa mi fa schifo… sento ingrossarsi in bocca, poi il secondo e il terzo. Adesso sono tutti e tre belli duri e gonfi. “Succhi bene, troia!...” mi dice lei.
Sentirmi chiamare in quel modo, con i cazzi di quei tre che ho fatto indurire con la bocca mi provoca un inizio di eccitazione e non posso nasconderlo perchè il mio cazzo reagisce e inizia a drizzarsi.
Tutti lo notano, anche Dana che mi sorride “Mmmm…vedo che inizia a piacerti, troia!...”. Gli altri iniziano a ridere e parlano tra di loro nella loro lingua.
“Dai portiamolo di là…” dice lei ai tre. Mi slegano le mani, mi fanno alzare in piedi, Dana mi da una pacca sul culo “muoviti troia!” mi dice. Il mio cazzo tradisce l’eccitazione, è duro e dritto!
“Che volete fare?” chiedo già sapendo cosa mi aspetta.
“Te l’ho detto…voglio vedere quello che ti hanno fatto!” mi risponde.
La guardo, so che non si fermerà, vorrà farmi violentare di nuovo!
Vengo portato verso la scala e di nuovo legato alle sbarre dei gradini. Lei prende dal cassetto una benda, la frusta e una gag ball per non farmi urlare. Mi piazza la gag ball in bocca, poi vedo che impugna la frusta!
Si porta dietro, mi fa divaricare le gambe e afferrandomi per i fianchi mi tira indietro facendomi sporgere bene il culo in fuori.
Giù uno, due, tre colpi che ricevo sulla spalle e sul culo. Inarco la schiena per il dolore “mmmmhhh…offfmmm…”.
“Adesso facciamo un altro gioco, troia!” mi dice e porta la benda davanti ai miei occhi. Me la mette, non vedo più nulla.
“Adesso indovini…cazzo vero o cazzo finto…se sbagli ti prendi le frustate, capito??”.
“mmmfffss…” rispondo come meglio posso con la ball in bocca, annuendo.
Sento che mi viene lubrificato il culo, sto per essere inculato da un cazzo vero o da uno strapon o un dildo…devo indovinare cosa mi incula!
Sento qualcosa che inizia a premere, poi con il gel che hanno cosparso e con la mia dilatazione sento che entra tutto dentro. E’ qualcosa di morbido, non è duro e non mi dilata, immagino che il primo abbia voluto provare il mio culo!
“Allora? vero o finto??” mi chiede lei.
“Vvrrooo” riesco a rispondere.
Mi viene tolta la benda per un attimo, sento uscire dal culo quello che avevo preso, mi viene mostrato… uno strapon nero!, non grande, morbido, il primo con cui tempo addietro lei mi aveva inculato per la prima volta.
“Sbagliato, troia!...” e mi rimette la benda. Sento i colpi di frusta abbattersi sul mio culo!
Poi di nuovo sento premere sul buco, sto per prendere qualcos’altro.
Anche questo non è duro, è abbastanza lungo, non mi dilata, immagino sia lo strapon più piccolo, prende a fare avanti e indietro.
“Vero o finto?”
“Fffnntoo” rispondo
Mi solleva la benda ma non mi mostra nulla e non viene tolto, mi volto e vedo quello che si chiama Daniel dietro di me che ride e continua a incularmi.
Mi rimettono la benda, quello esce dal mio culo e altri colpi di frusta mi colpiscono. Sono già a dieci!
Di nuovo qualcosa dietro. Stavolta è grosso, duro, non può essere vero…lo riconosco, mi dilata…
“Mmmmffff….” il mio cazzo si drizza per il piacere…inizia a gocciolare…
“Fffnntooo” dico
Viene tolta la benda, sfilato il cazzo…mi viene mostrato…è l’apriculo di legno!
“Brava troia! questo lo conosci bene…”
Di nuovo la benda, il gioco perverso continua, ho il cazzo dritto e duro…
Ancora qualcosa dietro, ormai avendo preso l’apriculo, qualsiasi cazzo entrerebbe di colpo e infatti vengo penetrato duramente. Un colpo secco e sento entrare un cazzo nel culo.
Ormai non capisco quasi più nulla, vengo trattato come una troia, la cosa mi eccita e mi sta devastando il culo e il cervello!
“Mmmmhhhh…vvrrrooo…”
Mi tolgono la benda, non viene sfilato, mi volto e vedo quello più grande che sta guardando il mio culo mentre se lo sta facendo, mi afferra per i fianchi e inizia a sbattermi con violenza.
Mi viene tolta la gag ball… “urla troia! voglio sentirti urlare!” mi ordina lei.
“AAAAHHHH….AAAAAHHHHH….” sento le spinte dentro. Poi lei dice qualcosa in rumeno…le spinte accelerano, quello stringe ancora di più i miei fianchi con le mani. Dana impugna di nuovo la frusta e inizia a colpirmi sulla schiena “sììì…pija il cazzo, troia!”
“AAAAAHHHH….MMMMMMHHHHHH….” poi una serie di spinte… sta sborrando dentro! il liquido caldo della sborra mi invade, sento e vedo il mio cazzo gocciolare, per terra c’è una pozza di liquido che sto perdendo per l’eccitazione.
Quello che ha finito di sborrarmi dentro esce. Dana mi slega… “portatelo sul letto e finitelo!!”.
Con violenza vengo buttato a pancia in giù sul letto, poi due mani che mi afferrano i fianchi e mi fanno mettere a pecora. Così sono in posizione! pronto ad essere inculato di nuovo da quei due!
Inizia il primo, mi penetra, evidentemente lo spettacolo lo ha eccitato, pochi colpi e sborra dentro anche lui. Rimango in posizione perchè tocca a Daniel che già aveva provato il mio culo legato alla scala. E’ la terza volta che mi penetra!
Inizia a scoparmi, dice cose in rumeno che non capisco. “Da…da…” gli risponde Dana. Capisco che gli sta dicendo “Sì…sì” come ad incitarlo a incularmi per bene. Poi si porta sotto di me e inizia a succhiarmi il cazzo. E’ diventato di marmo. Lei succhia, lo tira per farmi sborrare. Ogni tanto guarda Daniel che è impegnato ad incularmi forte. Gli dice qualcosa in rumeno, forse gli sta dicendo di sbrigarsi a venirmi dentro, perchè sa che se sborro non accetterei di essere trattato in quel modo e svanirebbe all’istante la mia eccitazione e la disponibilità ad essere fatto.
Daniel accelera e inizia a riempirmi anche lui, anche lei continua a tirarmi fino a farmi sborrare quasi nello stesso momento in cui sta sborrando quello nel mio culo. Sto finendo di venire e sento ancora il cazzo nel mio culo. Porto una mano dietro e gli faccio capire che deve uscire. Il loro gioco è finito!
per commenti: mastercam63@tiscali.it
“Ma non serve a nulla…” le dico.
“Come non serve a nulla…non solo hanno rubato i cellulari e gli orologi, ma ti hanno pure violentato…”.
“No questa cosa che mi hanno violentato non deve uscire fuori!” le dico, immaginando quello che sarebbe potuto succedere e poi la vergogna di essere stato inculato dai rapinatori. “No, non se ne parla…lascia stare…” le dico.
Lei mi guarda, capisce che la storia della violenza non avrei potuto denunciarla per vergogna.
“Ok…capisco…e poi…tutto sommato…” mi dice.
“Tutto sommato cosa??” le chiedo.
“Sì dai…” e voltandosi incomincia a sistemare le cose ancora lasciate in disordine dai due rapinatori.
“Sì dai cosa??” le chiedo ancora.
“Dai…insomma…ti è pure piaciuto, confessa…” e mi guarda.
Non riesco a guardarla, non le rispondo, mi giro e mi sento arrivare una pacca sul sedere!
Lei è rumena, una ex escort, abituata ad avere certe amicizie.
Le avevo detto che probabilmente erano dell’est, immaginò che fossero rumeni anche i rapinatori, così decise di chiedere ad un suo amico che sapeva come fare in questi casi e gli chiese se poteva in qualche modo risalire ai ladri attraverso la tracciatura dei cellulari. Le fu assicurato dal suo amico che avrebbe fatto il possibile per rintracciare i cellulari e così anche i due rapinatori.
Passò solo qualche giorno, poi “Dana…vediamoci perchè ho delle notizie…”.
Era il suo amico che la chiamava. Si diedero appuntamento ad un bar.
Le mostrò la tracciatura di uno dei cellulari, ancora attivo, così avrebbe potuto risalire a chi ne era in possesso. Prese indirizzo, si informò di chi fosse, era conosciuto in quel giro…lo incontrò!
“Tu sei Dimi…quindici giorni fa sei venuto in casa nostra a rubare…” lo prese alla sprovvista. “Non negare perchè nel giro lo sanno tutti” gli disse.
Lui sapeva che non poteva negare. “In due…siete venuti in due, l’altro si chiama Daniel, il mio compagno mi ha raccontato tutto, anche quello che gli avete fatto…”.
Dimi rimaneva in assoluto silenzio, aveva paura perchè sapeva che tra rumeni certe cose non si fanno. “Vuoi denunciarmi…” le chiese. “Non hai capito un cazzo…” gli rispose, poi iniziò a parlargli in rumeno…
Passò una settimana…
E’ sabato pomeriggio, sono in casa con Dana, tutti e due non lavoriamo e ci stiamo riposando. Io sono nella mia stanza che sto sbrigando alcune cose di lavoro. Sento suonare alla porta e Dana va ad aprire. Non ho la minima idea di chi sia, non aspettiamo amici o familiari, ma capisco che sono entrate delle persone, li sento parlare in rumeno.
Vado in salone e… “Ma che…” vedo lei che ha fatto entrare tre persone. Li osservo bene e ho un brivido di terrore. Vedo i due rapinatori, sì quelli che mi hanno frustato e inculato…e un terzo uomo, più grande di età.
“Ma che cazzo succede??” chiedo e iniziando a capire cerco di rientrare in camera mia per chiamare al telefono i soccorsi, ma è proprio lei che mi blocca!
Cerco di divincolarmi, ma dice qualcosa ai tre in rumeno e sento che in tre mi bloccano, anzi sono in quattro che mi trattengono!
“Zitto…” mi dice lei.
“Ma…” cerco di protestare ma ormai sono praticamente immobilizzato.
“Zitto…” mi ripete “zitto e non succede nulla…”
La guardo, guardo i tre che osservano lei e aspettano ordini su cosa fare.
Dice qualcosa in rumeno, in quattro mi strattonano verso una sedia…
in una frazione di secondo capisco le loro intenzioni, cerco un’ultima volta di divincolarmi ma non posso fare nulla. Ormai sono immobilizzato, lei inizia a togliermi la maglia e i pantaloni, li fa volare via, poi mi abbassa e toglie i boxer lasciandomi nudo…Tira fuori dalla tasca una corda, quella con cui mi lega alla scala per scoparmi e la passa ad uno dei tre che comincia ad assicurarmi ad una poltrona, seduto con le mani legate dietro, completamente nudo!
“Che cazzo vuoi fare?” le chiedo
Lei mi guarda, abbozza un sorriso… “voglio vedere quello che ti hanno fatto…”.
Mi risponde, poi sempre in rumeno dice qualcosa e tutti e tre iniziano a sbottonarsi i pantaloni tirando fuori i loro cazzi. Lei inizia a toccarli, sa come fare per farli indurire, è esperta… poi si china per dare una leccata a tutti, solo per iniziare a stimolarli… “succhia tu adesso…” mi ordina.
Il primo si avvicina e mi punta il cazzo in bocca, cerco di evitare ma lei mi afferra per il mento…”Inizia a succhiare…”. Ormai sono in balìa di tutti e quattro, legato…inizio a prendere in bocca il primo che si indurisce ancora di più. La cosa mi fa schifo… sento ingrossarsi in bocca, poi il secondo e il terzo. Adesso sono tutti e tre belli duri e gonfi. “Succhi bene, troia!...” mi dice lei.
Sentirmi chiamare in quel modo, con i cazzi di quei tre che ho fatto indurire con la bocca mi provoca un inizio di eccitazione e non posso nasconderlo perchè il mio cazzo reagisce e inizia a drizzarsi.
Tutti lo notano, anche Dana che mi sorride “Mmmm…vedo che inizia a piacerti, troia!...”. Gli altri iniziano a ridere e parlano tra di loro nella loro lingua.
“Dai portiamolo di là…” dice lei ai tre. Mi slegano le mani, mi fanno alzare in piedi, Dana mi da una pacca sul culo “muoviti troia!” mi dice. Il mio cazzo tradisce l’eccitazione, è duro e dritto!
“Che volete fare?” chiedo già sapendo cosa mi aspetta.
“Te l’ho detto…voglio vedere quello che ti hanno fatto!” mi risponde.
La guardo, so che non si fermerà, vorrà farmi violentare di nuovo!
Vengo portato verso la scala e di nuovo legato alle sbarre dei gradini. Lei prende dal cassetto una benda, la frusta e una gag ball per non farmi urlare. Mi piazza la gag ball in bocca, poi vedo che impugna la frusta!
Si porta dietro, mi fa divaricare le gambe e afferrandomi per i fianchi mi tira indietro facendomi sporgere bene il culo in fuori.
Giù uno, due, tre colpi che ricevo sulla spalle e sul culo. Inarco la schiena per il dolore “mmmmhhh…offfmmm…”.
“Adesso facciamo un altro gioco, troia!” mi dice e porta la benda davanti ai miei occhi. Me la mette, non vedo più nulla.
“Adesso indovini…cazzo vero o cazzo finto…se sbagli ti prendi le frustate, capito??”.
“mmmfffss…” rispondo come meglio posso con la ball in bocca, annuendo.
Sento che mi viene lubrificato il culo, sto per essere inculato da un cazzo vero o da uno strapon o un dildo…devo indovinare cosa mi incula!
Sento qualcosa che inizia a premere, poi con il gel che hanno cosparso e con la mia dilatazione sento che entra tutto dentro. E’ qualcosa di morbido, non è duro e non mi dilata, immagino che il primo abbia voluto provare il mio culo!
“Allora? vero o finto??” mi chiede lei.
“Vvrrooo” riesco a rispondere.
Mi viene tolta la benda per un attimo, sento uscire dal culo quello che avevo preso, mi viene mostrato… uno strapon nero!, non grande, morbido, il primo con cui tempo addietro lei mi aveva inculato per la prima volta.
“Sbagliato, troia!...” e mi rimette la benda. Sento i colpi di frusta abbattersi sul mio culo!
Poi di nuovo sento premere sul buco, sto per prendere qualcos’altro.
Anche questo non è duro, è abbastanza lungo, non mi dilata, immagino sia lo strapon più piccolo, prende a fare avanti e indietro.
“Vero o finto?”
“Fffnntoo” rispondo
Mi solleva la benda ma non mi mostra nulla e non viene tolto, mi volto e vedo quello che si chiama Daniel dietro di me che ride e continua a incularmi.
Mi rimettono la benda, quello esce dal mio culo e altri colpi di frusta mi colpiscono. Sono già a dieci!
Di nuovo qualcosa dietro. Stavolta è grosso, duro, non può essere vero…lo riconosco, mi dilata…
“Mmmmffff….” il mio cazzo si drizza per il piacere…inizia a gocciolare…
“Fffnntooo” dico
Viene tolta la benda, sfilato il cazzo…mi viene mostrato…è l’apriculo di legno!
“Brava troia! questo lo conosci bene…”
Di nuovo la benda, il gioco perverso continua, ho il cazzo dritto e duro…
Ancora qualcosa dietro, ormai avendo preso l’apriculo, qualsiasi cazzo entrerebbe di colpo e infatti vengo penetrato duramente. Un colpo secco e sento entrare un cazzo nel culo.
Ormai non capisco quasi più nulla, vengo trattato come una troia, la cosa mi eccita e mi sta devastando il culo e il cervello!
“Mmmmhhhh…vvrrrooo…”
Mi tolgono la benda, non viene sfilato, mi volto e vedo quello più grande che sta guardando il mio culo mentre se lo sta facendo, mi afferra per i fianchi e inizia a sbattermi con violenza.
Mi viene tolta la gag ball… “urla troia! voglio sentirti urlare!” mi ordina lei.
“AAAAHHHH….AAAAAHHHHH….” sento le spinte dentro. Poi lei dice qualcosa in rumeno…le spinte accelerano, quello stringe ancora di più i miei fianchi con le mani. Dana impugna di nuovo la frusta e inizia a colpirmi sulla schiena “sììì…pija il cazzo, troia!”
“AAAAAHHHH….MMMMMMHHHHHH….” poi una serie di spinte… sta sborrando dentro! il liquido caldo della sborra mi invade, sento e vedo il mio cazzo gocciolare, per terra c’è una pozza di liquido che sto perdendo per l’eccitazione.
Quello che ha finito di sborrarmi dentro esce. Dana mi slega… “portatelo sul letto e finitelo!!”.
Con violenza vengo buttato a pancia in giù sul letto, poi due mani che mi afferrano i fianchi e mi fanno mettere a pecora. Così sono in posizione! pronto ad essere inculato di nuovo da quei due!
Inizia il primo, mi penetra, evidentemente lo spettacolo lo ha eccitato, pochi colpi e sborra dentro anche lui. Rimango in posizione perchè tocca a Daniel che già aveva provato il mio culo legato alla scala. E’ la terza volta che mi penetra!
Inizia a scoparmi, dice cose in rumeno che non capisco. “Da…da…” gli risponde Dana. Capisco che gli sta dicendo “Sì…sì” come ad incitarlo a incularmi per bene. Poi si porta sotto di me e inizia a succhiarmi il cazzo. E’ diventato di marmo. Lei succhia, lo tira per farmi sborrare. Ogni tanto guarda Daniel che è impegnato ad incularmi forte. Gli dice qualcosa in rumeno, forse gli sta dicendo di sbrigarsi a venirmi dentro, perchè sa che se sborro non accetterei di essere trattato in quel modo e svanirebbe all’istante la mia eccitazione e la disponibilità ad essere fatto.
Daniel accelera e inizia a riempirmi anche lui, anche lei continua a tirarmi fino a farmi sborrare quasi nello stesso momento in cui sta sborrando quello nel mio culo. Sto finendo di venire e sento ancora il cazzo nel mio culo. Porto una mano dietro e gli faccio capire che deve uscire. Il loro gioco è finito!
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