Tutta colpa di Felix 1

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incesti

TUTTA COLPA DI FELIX 1
Ciao a tutti.
Mi scuso già per gli eventuali errori o per il modo di scrivere.
Mi chiamo Alex questa è una storia di quarant’anni fa, eravamo in vacanza io e mia madre in una casa che era di famiglia, e che occupavamo o inizio o fine stagione in base agli affitti estivi che riuscivamo a fare, siccome non si era mai certi delle date spesso io e mia madre (che aiutava saltuariamente nella fabbrica di mio padre) ci andavamo soli, poi mio padre ci raggiungeva il fine settimana quando si tornava a casa se non riusciva a organizzarsi al meglio.
Allora avevo compiuto 18 anni da qualche mese, di fianco a casa nostra c’era una bella villettina con piscina che anch’essa veniva affittata in estate, quel periodo c’era una famiglia tedesca e io mi ritrovavo a giocare coi due fratelli Felix 20 anni e Greta 18. Un pomeriggio Felix non volle andare ad una escursione con i genitori e la sorella, e rimase a bighellonare con me in spiaggia tra il suo italiano stentato e lo stentato tedesco che mia madre aveva imparato in fabbrica ci si riusciva a capire.
La mattinata la passammo a giocare e fare bagni, avevo notato lo sguardo di Felix su mia madre Anna, mora abbastanza prosperosa ma non troppo, con un bel culo, cose che fino a prima non avevo notato, o non mi avevano suscitato attenzione, otre gli sguardi gli volle mettere pure la crema, cose che io credevo facesse per gratitudine per la nostra momentanea ospitalità. Pranzammo insieme e come consuetudine ci sdraiavamo sempre in una stanza che grazie anche all’ombra di un grande albero e dell’aria proveniente dal mare rimaneva più fresca, nello stesso lettone Felix mamma e io, sarà per le varie scorribande mattutine, mi addormentai all’istante.
Dopo un po' non so se o il vociare o qualche movimento mi svegliai, e quasi dovetti darmi un pizzicotto per capire se ero sveglio o ancora stavo sognando, Felix come un polipo stava cercando di avvolgere tra le sue braccia mia madre, un capezzolo le era saltato fori dal costume non so come, e lui che cercava un bacio che lei divincolandosi rifiutava. -Mamma! -dissi io, per un attimo si gelarono entrambi, mia madre si sarebbe voluto ricomporre ma lui non mollava la presa, e sovrastando il suo tentativo di spiegarsi disse-stiamo giocando stavo facendo il solletico a tua madre aiutami- mia madre lo soffriva tantissimo ed io convinto che fosse la realtà partii in quarta facendole il solletico o nello stomaco o sotto le ascelle che erano barricate nel suo proteggersi il seno.
-Basta- diceva lei come tutte le volte che io glielo facevo, e che credevo facesse parte del solito gioco, Felix, cerco di imprigionare le braccia della mamma con le sue e goffamente cercò di farmi capire che la parte più debole sarebbe stato il petto, che nel frattempo era ancora più esposto ai miei occhi, mia madre diceva no le mie mani si, alzai il costume e giocai con quei seni che vedevo normalmente solo coperti dal costume, non sapevo se lo stavo facendo bene, di sicuro stava facendo effetto anche a me mi ritrovai a strofinare il mio pisello tra le cosce di mamma, e la mia testa stava andando alla deriva.
In un attimo di riflessione notai il volto stravolto di mia madre, avevamo esagerato? con ancora una mano ancorata al suo seno, mi avvicinai al suo volto, cercando di capire, cominciando a blaterale delle scuse, Felix in un attimo di stanchezza di mamma usò il suo corpo che era anche abbastanza grassoccio per tenere ferme le braccia, una mano la passò otto la testa di mamma andandone a prendere un seno, e l’altra la usò dietro la mia nuca, cercando di dire- dalle un bacio chiedile scusa-.
Disseminai il volto di mamma di baci, mentre Felix con la mano che pastrocchiava una tetta, passava a baciarle dal lobo sino al collo, e mamma sembrava sempre più silente tranne qualche lamento arrendevole, la sua mano si impossesso ancora della nuca mi spinse a baciare sulle labbra mia madre i nostri occhi erano uno di fronte l’altro solo che i miei erano sbarrati, ma vedendo mia madre tranquilla mi tranquillizzai anche io, Felix continuava il lavoro di tetta-collo, bisbigliando ogni tanto qualcosa a mia madre tipo, -ti sta piacendo, fallo piacere anche a noi, se fai questo per me non dirò nulla a nessuno, non lo dirò a tuo marito, baciami, bacialo-.
Mia madre si gira come per parlargli, lui ne approfitta della bocca semi aperta per dargli un bacio vero, che durò un minuto, poi si stacco la guardò negli occhi girandola lentamente verso me e prima di lavorarle ancora il collo le disse –bacialo-, il volto si riallineò col mio, Felix fece solo la prima pressione iniziale sulla mia nuca, cominciò il mio primo vero bacio, non ci fu più bisogno della sua mano, né del suo peso sulle braccia di mia madre, me ne accorsi quando le trovai sul torace che mi facevano piccole carezze.
Felix le prese un polso e disegnando un a linea la portò sul mio pacco che a furia di strusciarsi era scoperto ed eretto, e tra un bacio nel collo e l’altro le continua a bisbigliare, -fallo, se non vuoi che dica tutto- non so se mamma avesse bisogno ancora di quelle parole, credo che cominciò a muovere la mano prima che lui glielo suggerisse, tra baci che si perdevano ormai ovunque, lui si alzò un attimo per togliersi il costume, e andò lentamente a togliere ciò ce era rimasto a mi madre , che mi stava baciando e lavorando senza fare più obbiezioni.
Poi si avvicino in ginocchio di fianco a mia madre, chiedendo mi di fare lo stesso, mamma aveva i batacchi che le colpivano le guance, anche se quello di Felix forse perché più pallido sembrava più corto e meno spesso, girò il volto di mia madre verso lui e cominciò a strofinare il suo cazzo sulle sue labbra, per poi girarla verso di me e fare lo stesso, per poi rigirarla a sé, le accarezzò una guancia e con una carezza le prese il mento invitandole ad aprire la bocca, un attimo dopo cominciò ad inserirlo dentro muovendolo un po’, lo estrasse e la rigirò mi trovai mia madre che mi guardava negli occhi con la bocca aperta, io non riuscivo a muovermi, le sue mani mi serrarono la vita e cominciò il paradiso.
Felix le diede un ultimo bacio al collo e scese ai pedi di mia madre giocando con le e mani sulla sua fica, le vibrazioni dei sui sussulti erano ulteriori sensazioni di quello che succedeva e ampliava il mio piacere, poi lui fece scorrere di peso mia madre col culo fino alla fine del letto strappandomi quasi il mio coso dalla sua bocca, la inseguii per riappropriarmi di quelle sensazioni, ero quasi in posizione, ma mia madre guardava preoccupata Felix chiedendo terrorizzata delle spiegazioni, lui con in mano il suo cazzo lo stava strusciando sull’apertura, della sua fica, vedendo il terrore di mia madre scesi e andai da lui chiedendo anch’io spiegazioni.
-Come ho detto è un gioco, ora ti faccio vedere- Felix si tolse mi mise nella sua posizione mi prese il cazzo in mano, ebbi una brutta sensazione di disagio, che terminò quando cominciò a pennellare la cappella sulla fica, quando vide che avevo capito mi lasciò libero, mia madre notando me si rilassò sapendo che non avevo esperienze e non sapendo granché non avrei esagerato, capito ciò mi girai con un po' di gelosia dissi a Felix, -questo gioco è mio, se vuoi divertiti con le tette. -
Lui si avvicinò come per sincerarsi del mio movimento, quando poi la mia cappella scese fino all’entrata della fica e stava per risalire, lui spinse il bacino e la mia cappella profanò mia madre, e con rabbia disse- ora il gioco è tuo- mia madre rimase un attimo a bocca aperta ed io gelato rimasi ancorato a quel movimento che mi dettava Felix, mia madre si sciolse come anche la pressione tedesca che dettava i tempi, ormai il mio era un movimento piacevole a cui mamma mi incitava se andare più forte o a fondo, tra i suoi spasmi e i suoi rantoli, Felix si lavorò un po' le tette per risalire sino al collo, si stava riposizionando per un lavoro di bocca ma il suo seme cominciò a spruzzare nel tragitto finendo solo con le ultime gocce sul suo viso, per poi ritornare a giocare col suo seno.
Io ero ormai al settimo cielo e sentivo ingrossarsi la mia verga, mia madre se ne accorse e mi intimo di fermarmi e uscire, la guardai controvoglia e lei ribadì –dai per favore ti finisco con la bocca ma esci, ti piacerà- visto che furono una delle poche cose lucide che disse, feci come suggerito e mi presentai davanti a lei, lo prese in bocca lavorandomelo, ormai era fatta stavo per sborrare, lei si stava per dileguarsi ma il solito Felix la bloccò involontariamente mentre le stava baciando il collo, io credo di non aver sborrato mai così tanto nelle mie pippe solitarie, mia madre si riprese un po’, disse che era ora di andare al mare, non se la sentiva di stare con noi, soprattutto Felix ancora lì, ci saremmo lavati facendo il bagno e passando il pomeriggio in attesa del ritorno della famiglia di Felix

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scritto il
2025-08-14
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