Il tatuaggio
di
G.I.B
genere
tradimenti
Alba frequenta un club privato da tre anni, ovviamente all'insaputa di suo marito.
Una notte fu la protagonista, insieme ad un altra donna, di una orgia fantastica con sei uomini.
Ci fu uno di loro che però la fece impazzire di piacere più di tutti gli altri. Avrebbe voluto essere tutta per lui, ma un orgia è un orgia.
Non lo aveva potuto vedere bene in viso, e nemmeno lui a lei, entrambi indossavano delle maschere per nascondere i volti, e l'ambiente era alquanto poco luminoso.
Di lui ricorda solo un tatuaggio sulla gamba e il generoso cazzo, anzi l'enorme cazzo.
La sera che fu invitata con suo marito ad una cena dai vicini di casa, Alba ebbe quasi un infarto, quando quel tatuaggio comparve all'improvviso sulla gamba del suo vicino di casa Nicola.
“ Stai bene? “ le chiese Flavia, moglie di Nicola, “ ti vedo un po' pallida “.
Alba con lo sguardo fisso sulla gamba del suo vicino, e il cuore che le batteva forte nel petto, rispose quasi balbettando “ si si, tutto bene. Anzi grazie per l'invito a cena “.
“ Ma figurati, è un piacere per noi avervi qui “, rispose la donna sorridendole.
Immagini della notte al club passarono davanti agli occhi di Alba , il grosso cazzo peloso di Nicola in bocca, nella figa e nel culo, le urla di piacere.
La cena proseguì piacevolmente fra risate e spettegolezzi sul vicinato. Alba, seduta davanti a Nicola, non smetteva di osservarlo in cerca della conferma che fosse veramente lui quella notte al club.
“ Non c'è dubbio, è lui. Mio Dio sono stata scopata dal mio vicino di casa “ disse a se stessa eccitandosi.
Alba era più che certa che Nicola non l'avesse riconosciuta.
Non aveva segni particolari visibili e non avrebbe potuto riconoscere la sua voce, nemmeno quando aveva detto “ Ohh siii godo. Scopami come una troia “. No, non sapeva che era lei.
“ Allora Alba, come va la vita “, le chiese Nicola mentre le faceva compagnia a fumare una sigaretta sul balcone.
“ Bene dai, solite cose “ gli rispose lei, consapevole di essere stata posseduta da lui pochi giorni prima.
“ Ho già visto quello, qualche giorno fa “, disse Nicola, indicando il ciondolo che Alba portava al collo.
Come un fulmine a ciel sereno, Alba realizzò che quel ciondolo particolare, lo portava anche quella notte di sesso al club.
Rimase come imbambolata a fissare Nicola, senza riuscire a dire una sola parola.
Ci furono interminabili secondi di silenzio fra i due, poi l'uomo disse “ tranquilla, entrambi sappiamo. Hai riconosciuto il mio tatuaggio sulla gamba, vero? “.
Alba con la bocca aperta, riuscì solamente a fare cenno di sì con la testa.
Nicola, con semplicità disarmante, si tirò fuori l'uccello dai pantaloni, lasciandolo penzolante per alcuni secondi davanti agli occhi di Alba.
“ Lo riconosci? Così hai la certezza che non ti sbagli. Ero io, quella notte. Sono stato anch'io a scoparti “.
Alba si bagnò nell'istante in cui i suoi occhi videro quel grosso pene.
In una frazione di secondo, la donna controllò all'interno della casa che nessuno stesse venendo verso di loro.
Guidata dalla lussuria, prese il cazzo di Nicola in mano ed iniziò a fargli una sega, fino a quando non fu in tiro davanti a lei.
“ Ora lo riconosco “ disse all'uomo.
Lui, con tono di voce autoritario e intensamente caldo, le disse “ sei stata brava a scopare l'altra notte, ma non sei stata tutta per me. Ti voglio ancora, adesso “.
Alba fu travolta da quelle parole.
Si sentì una porca arrapata, vogliosa di prendere nuovamente quel cazzo dentro e godere.
“ Stai al gioco “, le disse Nicola, invitandola a rientrare in casa con gli altri.
L'uomo aveva elaborato un piano.
Suggerì alla moglie di far vedere la sua bella collezione di bonsai al marito di Alba.
“ Dai Flavia, fai vedere le tue creature a Piero giù in taverna, mentre io e Alba ci fumiamo un altra sigaretta sul balcone. Sai, anche lui è appassionato di botanica “ disse alla moglie
Alba e Nicola si guardarono con complicità.
“ Certo, volentieri “ rispose lei, seguita con gioia da Pietro giù taverna.
Come se la cosa fosse stata organizzata da tempo, in pochi secondi, Alba si fece trovare appoggiata al tavolo della cucina a novanta, con la gonna alzata e senza mutandine.
“ Scopami, veloce. Fammelo sentire tutto dentro prima che tornino “ disse a Nicola, già pronto dietro di lei con il cazzo duro fuori dai pantaloni.
L'uomo strofinò il cazzo sulla figa bagnata di Alba e la penetrò con tutto il suo grosso uccello.
Con le orecchie tese ad ogni rumore sospetto, la bella Alba si fece scopare con forza dal vicino superdotato.
Lui la fece sua prendendosi anche il suo stretto buco del culo.
Quel sesso fugace portò Alba a venire intensamente varie volte.
“ Sfondamelo sii siii così “, disse urlando, mentre Nicola la inculava come un toro eccitato, portandola a provare un godimento estremo.
“ Vengo Alba, vengo “, disse il suo vicino, sborrando copiosamente nella bocca della bella donna.
Alba ingoiò tutto il suo denso e amaro sperma, succhiando a fatica il suo enorme uccello sporco fino a pulirlo tutto.
Qualche secondo dopo essersi ricomposti, Alba e Nicola furono raggiunti dai loro consorti.
“ Ancora a fumare state ? “ disse loro la moglie di Nicola.
“ Siamo dei viziati “, le risposte Alba, con la figa ed il culo che gli pulsavano.
Una notte fu la protagonista, insieme ad un altra donna, di una orgia fantastica con sei uomini.
Ci fu uno di loro che però la fece impazzire di piacere più di tutti gli altri. Avrebbe voluto essere tutta per lui, ma un orgia è un orgia.
Non lo aveva potuto vedere bene in viso, e nemmeno lui a lei, entrambi indossavano delle maschere per nascondere i volti, e l'ambiente era alquanto poco luminoso.
Di lui ricorda solo un tatuaggio sulla gamba e il generoso cazzo, anzi l'enorme cazzo.
La sera che fu invitata con suo marito ad una cena dai vicini di casa, Alba ebbe quasi un infarto, quando quel tatuaggio comparve all'improvviso sulla gamba del suo vicino di casa Nicola.
“ Stai bene? “ le chiese Flavia, moglie di Nicola, “ ti vedo un po' pallida “.
Alba con lo sguardo fisso sulla gamba del suo vicino, e il cuore che le batteva forte nel petto, rispose quasi balbettando “ si si, tutto bene. Anzi grazie per l'invito a cena “.
“ Ma figurati, è un piacere per noi avervi qui “, rispose la donna sorridendole.
Immagini della notte al club passarono davanti agli occhi di Alba , il grosso cazzo peloso di Nicola in bocca, nella figa e nel culo, le urla di piacere.
La cena proseguì piacevolmente fra risate e spettegolezzi sul vicinato. Alba, seduta davanti a Nicola, non smetteva di osservarlo in cerca della conferma che fosse veramente lui quella notte al club.
“ Non c'è dubbio, è lui. Mio Dio sono stata scopata dal mio vicino di casa “ disse a se stessa eccitandosi.
Alba era più che certa che Nicola non l'avesse riconosciuta.
Non aveva segni particolari visibili e non avrebbe potuto riconoscere la sua voce, nemmeno quando aveva detto “ Ohh siii godo. Scopami come una troia “. No, non sapeva che era lei.
“ Allora Alba, come va la vita “, le chiese Nicola mentre le faceva compagnia a fumare una sigaretta sul balcone.
“ Bene dai, solite cose “ gli rispose lei, consapevole di essere stata posseduta da lui pochi giorni prima.
“ Ho già visto quello, qualche giorno fa “, disse Nicola, indicando il ciondolo che Alba portava al collo.
Come un fulmine a ciel sereno, Alba realizzò che quel ciondolo particolare, lo portava anche quella notte di sesso al club.
Rimase come imbambolata a fissare Nicola, senza riuscire a dire una sola parola.
Ci furono interminabili secondi di silenzio fra i due, poi l'uomo disse “ tranquilla, entrambi sappiamo. Hai riconosciuto il mio tatuaggio sulla gamba, vero? “.
Alba con la bocca aperta, riuscì solamente a fare cenno di sì con la testa.
Nicola, con semplicità disarmante, si tirò fuori l'uccello dai pantaloni, lasciandolo penzolante per alcuni secondi davanti agli occhi di Alba.
“ Lo riconosci? Così hai la certezza che non ti sbagli. Ero io, quella notte. Sono stato anch'io a scoparti “.
Alba si bagnò nell'istante in cui i suoi occhi videro quel grosso pene.
In una frazione di secondo, la donna controllò all'interno della casa che nessuno stesse venendo verso di loro.
Guidata dalla lussuria, prese il cazzo di Nicola in mano ed iniziò a fargli una sega, fino a quando non fu in tiro davanti a lei.
“ Ora lo riconosco “ disse all'uomo.
Lui, con tono di voce autoritario e intensamente caldo, le disse “ sei stata brava a scopare l'altra notte, ma non sei stata tutta per me. Ti voglio ancora, adesso “.
Alba fu travolta da quelle parole.
Si sentì una porca arrapata, vogliosa di prendere nuovamente quel cazzo dentro e godere.
“ Stai al gioco “, le disse Nicola, invitandola a rientrare in casa con gli altri.
L'uomo aveva elaborato un piano.
Suggerì alla moglie di far vedere la sua bella collezione di bonsai al marito di Alba.
“ Dai Flavia, fai vedere le tue creature a Piero giù in taverna, mentre io e Alba ci fumiamo un altra sigaretta sul balcone. Sai, anche lui è appassionato di botanica “ disse alla moglie
Alba e Nicola si guardarono con complicità.
“ Certo, volentieri “ rispose lei, seguita con gioia da Pietro giù taverna.
Come se la cosa fosse stata organizzata da tempo, in pochi secondi, Alba si fece trovare appoggiata al tavolo della cucina a novanta, con la gonna alzata e senza mutandine.
“ Scopami, veloce. Fammelo sentire tutto dentro prima che tornino “ disse a Nicola, già pronto dietro di lei con il cazzo duro fuori dai pantaloni.
L'uomo strofinò il cazzo sulla figa bagnata di Alba e la penetrò con tutto il suo grosso uccello.
Con le orecchie tese ad ogni rumore sospetto, la bella Alba si fece scopare con forza dal vicino superdotato.
Lui la fece sua prendendosi anche il suo stretto buco del culo.
Quel sesso fugace portò Alba a venire intensamente varie volte.
“ Sfondamelo sii siii così “, disse urlando, mentre Nicola la inculava come un toro eccitato, portandola a provare un godimento estremo.
“ Vengo Alba, vengo “, disse il suo vicino, sborrando copiosamente nella bocca della bella donna.
Alba ingoiò tutto il suo denso e amaro sperma, succhiando a fatica il suo enorme uccello sporco fino a pulirlo tutto.
Qualche secondo dopo essersi ricomposti, Alba e Nicola furono raggiunti dai loro consorti.
“ Ancora a fumare state ? “ disse loro la moglie di Nicola.
“ Siamo dei viziati “, le risposte Alba, con la figa ed il culo che gli pulsavano.
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