Luca ed Elisa 48° Capitolo
di
Nandostar
genere
incesti
Elisa e le sue amiche erano andate a fare una passeggiata in riva al mare, mentre Luca era rimasto a casa a riassettarla dopo cena.
Nessuna delle amiche aveva coraggio di iniziare il discorso e di chiedere perchè si era fatta scopare dal fratello.
Oddio, bello Luca, era bello.
Alto, muscoloso, forte, un vero macio un vero uomo che ti dominava quando scopava e poi da quello che avevano visto poteva essere bravo.
Ad un certo punto, mentre Elisa si stava bagnando i piedi, senza farsi sentire decisero di organizzare una cosa, per capire se poteva ripetersi la scena.
In accordo con Elisa accesero un fuoco, trovandosi in una spiaggia privata lo potevano fare, e decisero di andare a prendere delle cose da bere mentre Elisa sarebbe rimasta li a controllare il fuoco.
Non c’era motivo di aver paura, perchè non c’erano pericoli.
Le amiche rientrarono, ma con una scusa riuscirono a convincere Luca ad uscire e andare dalla sorella.
Quando Luca arrivò Elisa rimase stranita.
Elisa: “Come mai le altre sono rimaste dentro?”
Luca: “Hanno detto che erano stanche e avevano cambiato idea, così ho detto che sarei io venuto a farti compagnia.”
Elisa: “Hai fatto bene, è una bella serata.”
Luca: “Si, è proprio un momento da vivere questo e apprezzare.”
Elisa: “Pensi che se ne siano accorte quando abbiamo fatto sesso l’altra volta?”
Luca: “Secondo me no. Un rapporto incestuoso come il nostro non passa inosserrvato, ti avrebbero sicuramente chiesto qualche cosa.”
Elisa: “Si è vero.”
Luca: “Cavoli, ti assicuro che per me è durissimo vederti ogni giorno mezza nuda e non poter far niente.”
Elisa: “Hai voglia di scoparmi?”
Luca: “Cazzo, siamo partiti all’inizio che non volevi o avevi paura, ora parli di scopare come se fosse normale.”
Elisa: “Bè Luca, sei un bel manzo, mi tratti bene, mi fai star bene, non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di dare la mia figa ad altri.”
Luca: “Ti faccio ancora male come all’inizio?”
Elisa: “Mi fai male quando mi scopi forte, ma non come l’inizio e comunque sento bene che mi entra dentro un bel tubo. Sono una bella donna molto proporzionata e non sono piccola, ma il tuo è bello grosso e si sente.”
Luca si avvicinò alla sorella e la baciò.
Lei era seduta sulla sabbia con le gambe piegate e le braccia le sostenevano il busto.
Indossava un vestito molto leggero che ovviamente metteva in risalto il suo seno ed il suo bel corpo.
Luca: “Vado a vedere la situazione in casa rimanendo fuori e poi torno.”
Elisa: “Fa piano non farti vedere.”
Luca: “Ok!”
Luca andò e si avvicinò alla casa, e vide le amiche in salotto che chiacchieravano allegramente con una bottiglia di vino.
Si sentì tranquillo, quindi ritornò da Elisa.
Elisa: “Allora?”
Luca: “Sono tranquille e serene in casa.”
Elisa: “Andiamo dietro quei cespugli.”
C’erano dei cespugli sopra a delle dune che creavano un piccolo avvallamento.
Una volta entrati, in questo avvallamento, Elisa si spogliò completamente e così, senza asciugamano o altro si distese sulla sabbia.
Aprì le gambe e attese che il suo fratellino si servisse del piatto.
Luca in silenzio si spogliò e si mise a quattro gambe davanti ad Elisa distesa sulla sabbia.
Luca: “Adesso vengo a leccarti la gattina.”
Elisa lo sentì avvicinare e sentì la lingua del fratello cominciare a leccarla.
Elisa: “Cavoli che bello, da quanto tempo che non lo facciamo. …………… Che bello che lingua che hai. …………. Quando torniamo a casa mi devi prendere tutti i giorni e scoparmi di brutto, sfondami questa figa per piacere.”
Luca: “Sto facendo.”
Luca continuava a leccare delicatamente e sempre più velocemente.
Elisa si contorceva sulla sabbia e cercava di aggrapparsi con le mani, ma non trova a appiglio.
Si ricordava di quella volta che Luca l’aveva legata a dei bastoni per scoparla a piacimento, così allargava le braccia come volesse essere ancora legata.
Luca la prendeva dai fianchi per farle stare fermo il pube mentre il resto del busto si muoveva.
Quando capì che Elisa era in estasi, a quattro zampe salì sovrastandola e quando il pene fu a livello della sua vagina lo puntò e spinse per entrare.
Non toccava Elisa con nessuna mano, aveva solo il pene di lui che spingeva per entrare, mentre lei mugugnava e si muoveva perchè sentiva che la sua gattina lo percepiva bello grosso.
La morsa del suo pene non cedeva finchè entrò e lo sentì scivolare dentro, così urlò e si contorceva sulla sabbia.
Luca non faceva niente per toccarla, la guardava e la lasciava fare, mentre con il pube spingendo e ritraendosi lo faceva entrare ed uscire.
Era lento ed inesorabile, ritmico, Elisa non sapeva più che fare, cercava di non far rumore, ma non ce la faceva.
Luca come un cacciatore, la guardava e aumentava il ritmo ogni tanto per farla vibrare di più.
Elisa: “Mi fai morire, mi fai morire.”
Elisa indietreggiava come per voler toglierselo, ma lui avanzava così lei se lo sentiva entrare sia per la forza del pube di lui sia per la forza che ci metteva nell’avanzare.
Allora lei indietreggiava ancora e lui lo stesso.
Elisa: “Aaaaaaaaaaaaaaaaa”
Allora lui avanzava finchè glielo infilò tutto quanto.
Si guardarono negli occhi.
Allora lei indietreggiò ancora, così lui la pompò un pò più velocemente, ma lei cercò di sfilarselo, così lui lo spinse dentro tutto, lei cadde a terrà inarcò il busto e lui avanzò per piantarlo di più e attese finchè non le esplose dentro.
Elisa sentendosi riempire cacciò un urlo.
Elisa: “Aaaaaaaaaaaaaaa, si mio stallone si, bravo riempimi riempimi.”
Luca cominciò a pomparla per bene, a questo punto Elisa stringeva i denti perchè avrebbe voluto esprimersi con urletti o gemiti ma non poteva, così lui aumentò ancora il ritmo, cercava di capire quanto resistiva la sorella, finchè lei lo prese e lo morse.
Le loro amiche senza farsi sentire si erano avvicinate e nascoste dietro i cespugli seguivano la scena.
Una di loro: “Cazzo che scopata che le sta dando.”
Un’altra: “Magari avere un fratello così.”
Un’altra: “Siete pervertite, sono fratello e sorella.”
La prima: “Guarda come si stanno divertendo, guarda lui come la sta pompando. Senti la nostra amica come si lamenta e guarda come tiene le gambe aperte.”
Gli diede un morso sulla spalla, lui continuò a pomparla forte finchè non le esplose dentro ancora.
Luca: “Cazzo che puledra che sei, sei una vera guerriera, ma vinco io cazzo, ne ho una voglia.”
Cominciò a pomparla sempre più forte finchè lei mollò il morso e cominciò ad urlare.
Elisa: “Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaaaaaaaaaaa………… Luca fermati dai, cazzo che montata che mi stai dando Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Luca ………..Luca ………..Luca ………..”
Luca le esplose ancora dentro.
Luca: “Cazzo, così impari a non darmi la figa per tutto questo tempo.”
La prima amica: “Cazzo che montata che le ha dato, dai andiamo via, scappiamo dentro.”
GRAZIE PER AVERMI LETTO.
SE APPREZZI IL MIO RACCONTO RILASSATI LEGGENDO COSE BELLE E’ GRATUITE SUL MIO SITO:
“FERNANDO ONLINE”
https://blog.libero.it/wp/fernandoonline2025/
ARRIVIAMO A 7000 VISITE NEL MIO BLOG ENTRO DOMENICA 03 AGOSTO 2025 DAI DAI DAI
GRAZIE GRAZIE GRAZIE
SE QUALCUNO VUOLE INTERAGIRE CON ME PERSONALMENTE E MANTENENDO LA PRIVACY MI SCRIVA ALL’INDIRIZZO raccontitop@gmail.com, MI PIACEREBBE SAPERE COSA PENSATE DEI MIEI RACCONTI.
Nessuna delle amiche aveva coraggio di iniziare il discorso e di chiedere perchè si era fatta scopare dal fratello.
Oddio, bello Luca, era bello.
Alto, muscoloso, forte, un vero macio un vero uomo che ti dominava quando scopava e poi da quello che avevano visto poteva essere bravo.
Ad un certo punto, mentre Elisa si stava bagnando i piedi, senza farsi sentire decisero di organizzare una cosa, per capire se poteva ripetersi la scena.
In accordo con Elisa accesero un fuoco, trovandosi in una spiaggia privata lo potevano fare, e decisero di andare a prendere delle cose da bere mentre Elisa sarebbe rimasta li a controllare il fuoco.
Non c’era motivo di aver paura, perchè non c’erano pericoli.
Le amiche rientrarono, ma con una scusa riuscirono a convincere Luca ad uscire e andare dalla sorella.
Quando Luca arrivò Elisa rimase stranita.
Elisa: “Come mai le altre sono rimaste dentro?”
Luca: “Hanno detto che erano stanche e avevano cambiato idea, così ho detto che sarei io venuto a farti compagnia.”
Elisa: “Hai fatto bene, è una bella serata.”
Luca: “Si, è proprio un momento da vivere questo e apprezzare.”
Elisa: “Pensi che se ne siano accorte quando abbiamo fatto sesso l’altra volta?”
Luca: “Secondo me no. Un rapporto incestuoso come il nostro non passa inosserrvato, ti avrebbero sicuramente chiesto qualche cosa.”
Elisa: “Si è vero.”
Luca: “Cavoli, ti assicuro che per me è durissimo vederti ogni giorno mezza nuda e non poter far niente.”
Elisa: “Hai voglia di scoparmi?”
Luca: “Cazzo, siamo partiti all’inizio che non volevi o avevi paura, ora parli di scopare come se fosse normale.”
Elisa: “Bè Luca, sei un bel manzo, mi tratti bene, mi fai star bene, non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di dare la mia figa ad altri.”
Luca: “Ti faccio ancora male come all’inizio?”
Elisa: “Mi fai male quando mi scopi forte, ma non come l’inizio e comunque sento bene che mi entra dentro un bel tubo. Sono una bella donna molto proporzionata e non sono piccola, ma il tuo è bello grosso e si sente.”
Luca si avvicinò alla sorella e la baciò.
Lei era seduta sulla sabbia con le gambe piegate e le braccia le sostenevano il busto.
Indossava un vestito molto leggero che ovviamente metteva in risalto il suo seno ed il suo bel corpo.
Luca: “Vado a vedere la situazione in casa rimanendo fuori e poi torno.”
Elisa: “Fa piano non farti vedere.”
Luca: “Ok!”
Luca andò e si avvicinò alla casa, e vide le amiche in salotto che chiacchieravano allegramente con una bottiglia di vino.
Si sentì tranquillo, quindi ritornò da Elisa.
Elisa: “Allora?”
Luca: “Sono tranquille e serene in casa.”
Elisa: “Andiamo dietro quei cespugli.”
C’erano dei cespugli sopra a delle dune che creavano un piccolo avvallamento.
Una volta entrati, in questo avvallamento, Elisa si spogliò completamente e così, senza asciugamano o altro si distese sulla sabbia.
Aprì le gambe e attese che il suo fratellino si servisse del piatto.
Luca in silenzio si spogliò e si mise a quattro gambe davanti ad Elisa distesa sulla sabbia.
Luca: “Adesso vengo a leccarti la gattina.”
Elisa lo sentì avvicinare e sentì la lingua del fratello cominciare a leccarla.
Elisa: “Cavoli che bello, da quanto tempo che non lo facciamo. …………… Che bello che lingua che hai. …………. Quando torniamo a casa mi devi prendere tutti i giorni e scoparmi di brutto, sfondami questa figa per piacere.”
Luca: “Sto facendo.”
Luca continuava a leccare delicatamente e sempre più velocemente.
Elisa si contorceva sulla sabbia e cercava di aggrapparsi con le mani, ma non trova a appiglio.
Si ricordava di quella volta che Luca l’aveva legata a dei bastoni per scoparla a piacimento, così allargava le braccia come volesse essere ancora legata.
Luca la prendeva dai fianchi per farle stare fermo il pube mentre il resto del busto si muoveva.
Quando capì che Elisa era in estasi, a quattro zampe salì sovrastandola e quando il pene fu a livello della sua vagina lo puntò e spinse per entrare.
Non toccava Elisa con nessuna mano, aveva solo il pene di lui che spingeva per entrare, mentre lei mugugnava e si muoveva perchè sentiva che la sua gattina lo percepiva bello grosso.
La morsa del suo pene non cedeva finchè entrò e lo sentì scivolare dentro, così urlò e si contorceva sulla sabbia.
Luca non faceva niente per toccarla, la guardava e la lasciava fare, mentre con il pube spingendo e ritraendosi lo faceva entrare ed uscire.
Era lento ed inesorabile, ritmico, Elisa non sapeva più che fare, cercava di non far rumore, ma non ce la faceva.
Luca come un cacciatore, la guardava e aumentava il ritmo ogni tanto per farla vibrare di più.
Elisa: “Mi fai morire, mi fai morire.”
Elisa indietreggiava come per voler toglierselo, ma lui avanzava così lei se lo sentiva entrare sia per la forza del pube di lui sia per la forza che ci metteva nell’avanzare.
Allora lei indietreggiava ancora e lui lo stesso.
Elisa: “Aaaaaaaaaaaaaaaaa”
Allora lui avanzava finchè glielo infilò tutto quanto.
Si guardarono negli occhi.
Allora lei indietreggiò ancora, così lui la pompò un pò più velocemente, ma lei cercò di sfilarselo, così lui lo spinse dentro tutto, lei cadde a terrà inarcò il busto e lui avanzò per piantarlo di più e attese finchè non le esplose dentro.
Elisa sentendosi riempire cacciò un urlo.
Elisa: “Aaaaaaaaaaaaaaa, si mio stallone si, bravo riempimi riempimi.”
Luca cominciò a pomparla per bene, a questo punto Elisa stringeva i denti perchè avrebbe voluto esprimersi con urletti o gemiti ma non poteva, così lui aumentò ancora il ritmo, cercava di capire quanto resistiva la sorella, finchè lei lo prese e lo morse.
Le loro amiche senza farsi sentire si erano avvicinate e nascoste dietro i cespugli seguivano la scena.
Una di loro: “Cazzo che scopata che le sta dando.”
Un’altra: “Magari avere un fratello così.”
Un’altra: “Siete pervertite, sono fratello e sorella.”
La prima: “Guarda come si stanno divertendo, guarda lui come la sta pompando. Senti la nostra amica come si lamenta e guarda come tiene le gambe aperte.”
Gli diede un morso sulla spalla, lui continuò a pomparla forte finchè non le esplose dentro ancora.
Luca: “Cazzo che puledra che sei, sei una vera guerriera, ma vinco io cazzo, ne ho una voglia.”
Cominciò a pomparla sempre più forte finchè lei mollò il morso e cominciò ad urlare.
Elisa: “Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaaaaaaaaaaa………… Luca fermati dai, cazzo che montata che mi stai dando Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Aaaa ……….Luca ………..Luca ………..Luca ………..”
Luca le esplose ancora dentro.
Luca: “Cazzo, così impari a non darmi la figa per tutto questo tempo.”
La prima amica: “Cazzo che montata che le ha dato, dai andiamo via, scappiamo dentro.”
GRAZIE PER AVERMI LETTO.
SE APPREZZI IL MIO RACCONTO RILASSATI LEGGENDO COSE BELLE E’ GRATUITE SUL MIO SITO:
“FERNANDO ONLINE”
https://blog.libero.it/wp/fernandoonline2025/
ARRIVIAMO A 7000 VISITE NEL MIO BLOG ENTRO DOMENICA 03 AGOSTO 2025 DAI DAI DAI
GRAZIE GRAZIE GRAZIE
SE QUALCUNO VUOLE INTERAGIRE CON ME PERSONALMENTE E MANTENENDO LA PRIVACY MI SCRIVA ALL’INDIRIZZO raccontitop@gmail.com, MI PIACEREBBE SAPERE COSA PENSATE DEI MIEI RACCONTI.
7
voti
voti
valutazione
5.4
5.4
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Luca ed Elisa 47° Capitolo
Commenti dei lettori al racconto erotico