Luca ed Elisa 62° Capitolo
di
Nandostar
genere
incesti
Nicola e la mamma Arianna erano usciti a cena per festeggiare la vendita di alcune mucche.
Mangiarono e bevettero bene, assaggiando poche cose di più piatti.
Li dove viveva Nicola era conosciuto e siccome spesso veniva anche la mamma era conosciuta anche lei.
Poi una signora procace, bella, giovanile, bionda con un bel seno, si ricordava bene.
Mentre si diressero verso casa, siccome lei indossava le minigonne, Nicola le metteva la mano sulla coscia e saliva fino a trovarsi a contatto con la zona perianale.
Quando arrivava a quel punto, ci sostava e rimaneva fermo senza muovere le dita, e aspettando che la mamma dicesse qualche cosa.
A volte lei apriva un pò le gambe e a volte le chiudeva, ma senza mai stringere la mano di lui per fermarla.
Arianna: “Ti sembra normale?”
Nicola: “Coss?”
Arianna: “Che mi tieni la mano così.”
Nicola: “Cosi come?”
Arianna: “Dai, per piacere non lo faceva tuo padre.”
Nicola: “Ma a me piace e poi ti fa sentire che sei mia.”
Arianna: “Sono tua mamma e non dovremmo.”
Nicola: “Ma ti è piaciuto.”
Arianna: “Dai togliela.”
Nicola: “E se io facessi così?”
Nicola velocemente inserì le mani di più, si intrufolò tra gli slip e la vagina e cominciò a muovere le due dita che era riuscito a intrufolare.
Arianna: “Daiiiii!”, disse sollevandosi e spostando in avanti il pube per mettersi più comoda, cosa che aiutò Nicola ad inserire le dita dentro la mamma.
Arianna: “Nicola per piacere togliele.”, mammma provò a prendere la mano del figlio, ma lui era forte, si sentiva già dai polsi.
Arianna ansimava e si sentì smuovere tutta.
Arianna: “Dai per piacere che non facciamo un incidente.”
Nicola: “Se tu non ti muovi e ti lasci stimolare nessuno farà un incidente.”
La mamma ansimava forte e si sentiva eccitata.
Arianna: “Ahhhhhhhhhh, ahhhhhhhhhhhhh.”
Nicola: “Dai bella puledra che arrivi a casa bella carica.”
Nicola rovistava con forza nella vagina e la mamma si sollevava dal sedile, mentre la mano del figlio non abbandonava la posizione.
Arianna si muoveva sempre di più, finchè desiderò stendersi e amcpr di più Nicola trovò terreno libero.
Nicola: “Ahhhh senti che fame che hai, senti che roba, hai una fame che sembri in astinenza. Adesso devi pregare che arrivi a casa il primo possibile, poi ti spogli tutta apri bene le gambe che ti voglio trafiggere.”
Arrivati a casa, con la mamma tutta bagnata e colante di umori, Nicola la prese ocn forza e la portò a letto.
Arianna: “Subito?”
Nicola: “Hai una fame?”
La fece distendere a pancia in su, le fece salire ancora il vestito, lei aprì le gambe, lui le tolse gli slip e le piantò due dita in vagina.
Arianna: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaa, Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”
Poi cominciò a rovistare bene velocemente.
Arianna si spogliò e si distese sul letto.
Nicola: “Che roba, cosa si sta perdendo mio padre.”
Arianna: “Sei uscito da questo bucom”
Nicola: “Ora ci sto per entrare.”
Nicola tolse le dita, Arianna era sicura che sarebbe stata montata, invece Nicola si spogliò e si mise in ginocchio a leccarla.
Arianna teneva le gambe sollevate, ed lo stesso il busto per gustarsi la visione.
Arianna: “Che bello, che bello, che bello, senti che lingua. Aaaaaaaaaaaaaaaaaaa”
Nicola la leccava e mangiava pesantemente.
Nicola: “Che figa che figa che hai?”
Arianna: “Sei uscito di li.”
Nicola prese il pene e lo puntò alla vagina e spinse.
Arianna: “Aaaaaaaaaaaaaaaa che grosso aaaaaaaaaaaaaaaaaa mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………”
Nicola cominciò a pompare la mamma tenendole su le caviglie.
Nicola: “Che figa senti che calda!”
Arianna: “mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm…………… Piano Piano mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………
Piano mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………”
Nicola: “Godi godi, dai godi.”
Nicola lo faceva scivolare dentro e fuori tutto e la mamma sobbalzava sul letto in preda al piacere, ogni tanto andava indietro per i colpi ma lui si portava in avanti.
Nicola: “Godi godi, dai godi. Dimmi quando stai per venire, dimmelo.
Arianna: “mmmmm……………mmmmem……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm…………… Piano Piano mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………
Piano mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm…………… Sto per venire.”
Arianna si sdraiò e Nicola si fermò per vedere la mamma fremere e godere.
Nicola: “Dai brava dai così, vieni mamma. MIo padre non sa cosa si è perso ma io si e ora me la godo. Sei mia.”
Arianna: “Sono tua mamma. Mmmmmmm ……. Mmmmmmm …….Mmmmmmm …….Mmmmmmm …….Mmmmmmm …….Mmmmmmm …….Ce grosso che ce l’hai. Mmmmmmm …….Mmmmmmm …….Mmmmmmm …….Mmmmmmm …….Mmmmmmm ……. Cazzo che cazzo Mmmmmmm …….Mmmmmmm …….Mmmmmmm …….Mmmmmmm ……. Aaaaaaaaaaaaaaaaa ”
Nicola vi si piantò dentro e le esplose dentro.
Si portò in avanti e si mise a baciarla molto intensamente.
Arianna si sentiva innondare di calore.
Arianna: “Nicola sono tua mamma.”
Nicola vi si distese sopra, ed i seni facevano da cuscinetto, mentre lui piano continuava.
La baciava sul collo.
Nicola: “Stai calma e godi, stai calma …………………………………………… Dai stai calma godi, fremi stai calma.”
Arianna si sentì innondare ancora.
Lei lo abbracciò.
Arianna: “Cosa abbiamo fatto.” e si mise a piangere.
Nicola avendo il pene ancora durissimo continuò a pomparla pur sentendo il suo pianto ed i suoi lamenti di piacere, sollevandosi per socchiarle i seni.
Nicola: “Sei mia.”
Poi si girò trovandosela sopra.
Nicola: “Mamma quando vuoi smettiamo, la prossima volta mi voglio ciucciare per bene le tue tette.”
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Quando arrivava a quel punto, ci sostava e rimaneva fermo senza muovere le dita, e aspettando che la mamma dicesse qualche cosa.
A volte lei apriva un pò le gambe e a volte le chiudeva, ma senza mai stringere la mano di lui per fermarla.
Arianna: “Ti sembra normale?”
Nicola: “Coss?”
Arianna: “Che mi tieni la mano così.”
Nicola: “Cosi come?”
Arianna: “Dai, per piacere non lo faceva tuo padre.”
Nicola: “Ma a me piace e poi ti fa sentire che sei mia.”
Arianna: “Sono tua mamma e non dovremmo.”
Nicola: “Ma ti è piaciuto.”
Arianna: “Dai togliela.”
Nicola: “E se io facessi così?”
Nicola velocemente inserì le mani di più, si intrufolò tra gli slip e la vagina e cominciò a muovere le due dita che era riuscito a intrufolare.
Arianna: “Daiiiii!”, disse sollevandosi e spostando in avanti il pube per mettersi più comoda, cosa che aiutò Nicola ad inserire le dita dentro la mamma.
Arianna: “Nicola per piacere togliele.”, mammma provò a prendere la mano del figlio, ma lui era forte, si sentiva già dai polsi.
Arianna ansimava e si sentì smuovere tutta.
Arianna: “Dai per piacere che non facciamo un incidente.”
Nicola: “Se tu non ti muovi e ti lasci stimolare nessuno farà un incidente.”
La mamma ansimava forte e si sentiva eccitata.
Arianna: “Ahhhhhhhhhh, ahhhhhhhhhhhhh.”
Nicola: “Dai bella puledra che arrivi a casa bella carica.”
Nicola rovistava con forza nella vagina e la mamma si sollevava dal sedile, mentre la mano del figlio non abbandonava la posizione.
Arianna si muoveva sempre di più, finchè desiderò stendersi e amcpr di più Nicola trovò terreno libero.
Nicola: “Ahhhh senti che fame che hai, senti che roba, hai una fame che sembri in astinenza. Adesso devi pregare che arrivi a casa il primo possibile, poi ti spogli tutta apri bene le gambe che ti voglio trafiggere.”
Arrivati a casa, con la mamma tutta bagnata e colante di umori, Nicola la prese ocn forza e la portò a letto.
Arianna: “Subito?”
Nicola: “Hai una fame?”
La fece distendere a pancia in su, le fece salire ancora il vestito, lei aprì le gambe, lui le tolse gli slip e le piantò due dita in vagina.
Arianna: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaa, Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”
Poi cominciò a rovistare bene velocemente.
Arianna si spogliò e si distese sul letto.
Nicola: “Che roba, cosa si sta perdendo mio padre.”
Arianna: “Sei uscito da questo bucom”
Nicola: “Ora ci sto per entrare.”
Nicola tolse le dita, Arianna era sicura che sarebbe stata montata, invece Nicola si spogliò e si mise in ginocchio a leccarla.
Arianna teneva le gambe sollevate, ed lo stesso il busto per gustarsi la visione.
Arianna: “Che bello, che bello, che bello, senti che lingua. Aaaaaaaaaaaaaaaaaaa”
Nicola la leccava e mangiava pesantemente.
Nicola: “Che figa che figa che hai?”
Arianna: “Sei uscito di li.”
Nicola prese il pene e lo puntò alla vagina e spinse.
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Nicola cominciò a pompare la mamma tenendole su le caviglie.
Nicola: “Che figa senti che calda!”
Arianna: “mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm…………… Piano Piano mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………
Piano mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………mmmmm……………”
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Nicola lo faceva scivolare dentro e fuori tutto e la mamma sobbalzava sul letto in preda al piacere, ogni tanto andava indietro per i colpi ma lui si portava in avanti.
Nicola: “Godi godi, dai godi. Dimmi quando stai per venire, dimmelo.
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Arianna si sentiva innondare di calore.
Arianna: “Nicola sono tua mamma.”
Nicola vi si distese sopra, ed i seni facevano da cuscinetto, mentre lui piano continuava.
La baciava sul collo.
Nicola: “Stai calma e godi, stai calma …………………………………………… Dai stai calma godi, fremi stai calma.”
Arianna si sentì innondare ancora.
Lei lo abbracciò.
Arianna: “Cosa abbiamo fatto.” e si mise a piangere.
Nicola avendo il pene ancora durissimo continuò a pomparla pur sentendo il suo pianto ed i suoi lamenti di piacere, sollevandosi per socchiarle i seni.
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