Luca ed Elisa 60° Capitolo
di
Nandostar
genere
incesti
QUESTO RACCONTO E’ MOLTO DURO. SEMBRA CHE VI SIA DESCRITTA UNA VIOLENZA, MA E’ L’UOMO CHE RISCHIA DI MORIRE E SI DIFENDE.
IO SONO UN FEMMINISTA CONVINTO E LE DONNE SONO LE PIU’ BELLE CREATURE INVENTATE DA DIO.
LA DONNA E’ IL PIU’ BEL FIORE DEL MONDO.
NO ALLA VIOLENZA ALLE DONNE, IN QUALUNQUE FORMA.
SE UN UOMO NON AMA O NON DESIDERA PIU’ UNA DONNA LA DEVE LASCIARE LIBERA.
SE UNA DONNA NON AMA PIU’ UN UOMO, L’UOMO DEVE RENDERSI CONTO CHE CI SONO ALTRI MILIONI DI DONNE DA AMARE.
BUONA LETTURA.
Tra Luca e Zia Ale si erano scambiati dei messaggi che non lasciavano fraintendimenti sul fatto che avevano fatto sesso e sul fatto che Luca avrebbe voluto farlo ancora.
Zia Ale più volte aveva sottolineato che in qualche modo era stata violentata da Luca.
Zia Franca, praticava le arti marziali, cominciò a sentire l’esigenza di dargli una bella lezione.
I no che Zia Ale continuava a dire mentre veniva scopata ed il fatto che Luca le era venuto dentro la faceva esplodere.
Il fatto che Luca volesse far sentire Ale una donna, la faceva esplodere.
Doveva assolutamente fargliela pagare.
Decise così, visto che Luca era un geometra, di attirarlo dentro un magazzino in disuso con la scusa di una valutazione generale.
Luca arrivò puntuale, erano le 15.30.
Parcheggiata l’auto entrò nel magazzino.
Zia Franca, vedendolo entrare, andò a chiudere la porta d’entrata da fuori, poi fece un giro sicuro, entrò da un’altra entrata e chiuse anche questa.
Tutto era in ordine ora si poteva dare una bella lezione a Luca.
Luca chiese permesso e cercò di attirare l’attenzione di chi poteva stare dentro.
Da una porta entrò nel salone dove si trovava entrò Zia Franca, vestita con una tuta da ginnastica tutto d’un pezzo molto aderente color nero, stivaletti neri, una cintura con due coltelli e una frusta.
Luca: “Zia sei tu? Ma come sei conciata? Perchè sei qui?”
Zia Franca: “Sei arrivato al momento di ricevere una lezione.”
Luca: “Una lezione?”
Zia Franca: “Hai violentato tua Zia Ale la sorella di tua mamma.”
Luca: “Violentata? Abbiamo fatto l’amore.”
Franca fece risuonare la frusta vicino a lui.
Zia Franca: “Ti darò una lezione.”
Luca: “Sei fuori? Me la sono scopata e allora?”
Franca colpì due volte Luca alla spalla sinistra e alle gambe.
Luca: “Sei fuori basta.”
Luca si spostava nella stanza cercando di schivare i colpi.
Zia Franca: “Devi morire, devi pagare.”
Luca: “Sei pazza, non farmi arrabbiare, non farmi incazzare fermati qui.”
Franca colpì ancora Luca.
Questo riuscì a prendere la frusta con una mano.
Luca: “Sei una pazza, mi stai facendo del male.”
Franca prese un pugnale e lo lanciò verso Luca, questo lo schivò.
Zia Franca: “Devi essere punito.”
Luca: “Adesso basta, brutta stronza, io cerco di essere buono, ma tu esageri.”
Luca a questo punto, raccolse il coltello lanciato dalla Zia, mentre con l’altra mano teneva la frusta, in tiro come se fosse un tiro alla fune.
Tirò a sé Franca che provò a dare un pugno a Luca, ma lo ricevette lei.
Sul volto, poi un altro ed un altro ancora.
Franca cadde per terra.
Luca: “Volevi farmi del male? Solo perchè mi sono fatto una scopata con una lesbica e l’ho fatta sentire donna?”
Zia Franca: “Sei uno stronzo.”
Luca con la frusta diede due frustate sulla schiena a sua Zia che si distese per terra, poi con il coltello infilò la lama sotto il vestito a livello del collo, e tirando la lama in su cominciò a tagliare la tuta per tutta la lunghezza, lasciando la Zia nuda dal collo fino a sotto il culo.
Zia Franca: “Che fai, cosa vuoi fare?”
Franca cerco di rialzarsi ma con una frustata sulle coscie la fece stare a terra.
Luca: “Con ti colpisco la schiena per non lasciarti lividi, ma se ti muovi li riceverai.”
Luca si spogliò, liberandosi dei pantaloni e dei boxer.
Zia Franca: “No che fai, no che fai?”
Franca si alzò in piedi, e così facendo il vestito tagliato la lasciò con i seni scoperti.
Luca con due calci la fece ricadere.
Cadendo si trovò a pancia in su.
Luca le passò la frusta intorno al collo.
Luca: “Ora ciucci il mio cazzo e senti in bocca cosa si è presa Zia Ale.”
Franca subito disse di no, ma poi prese il pene di Luca in bocca.
Luca: “Brava, brava ciuccialo per bene senti come voi lesbiche vi faccio diventare donne.”
Il pene di Luca reagì molto bene, diventando bello duro velocemente e riempiendo per bene la bocca della Zia.
Zia Franca: “Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….”
Luca: “Dai brava ciuccialo per bene.”
Zia Franca: “Basta basta!”, disse facendolo uscire, ma Luca glielo inserì subito.
Luca: “Dai dai ciuccialo bene.”
Con la mano sinistra Luca si intrufolò tra le gambe della zia e cominciò a stimolarla forte.
La Zia continuando a tenere il pene in bocca muoveva il pube, ma Luca manteneva la posizione.
Luca: “Dai dai vieni brutta troia vieni.”
Continuando a stimolarla forte, Zia Franca mollò il pene quando esplose tra le mani del nipote.
Zia Franca: “Aaaaaaaaaaaaaaaa Mmmmmmmmmmmmmmmm”
Luca: “Cazzo sei donna anche tu allora.”
Luca proseguì a stimolarla mentre Franca alzava e abbassava il pube come per scappare, ma lui le era dentro con due dita per tutta la lunghezza.
Luca soddisfatto si alzò.
Luca: “Dai a differenza tua, io ti do la possibilità di fuggire. Io sono pronto a venire, se ti prendo e ti scopo ti vengo dentro altrimenti sei brava tu.”
Zia Franca: “No! No! Non venirmi dentro.”, Zia Franca si alzò, e provò a scappare, ma Luca la prese subito, con la forza la appoggiò al muro, trovandosi dietro.
La zia cercava di divincolarsi, ma avendo il pene lungo, Luca con un colpo sulle caviglie fece aprire le gambe alla Zia e abbassandosi un pò puntò il pene alla vagina e spinse, subito fece fatica perchè la Zia si muoveva ed era stretta, poi spinse più forte.
Zia Franca: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa No no.”
La Zia portò il pube indietro in modo naturale, perchè il corpo si preparò per farsi montare.
A questo punto, Luca le bloccò le mani alla parete all’altezza delle spalle e cominciò a pomparla.
Zia Franca diceva di no, ma il corpo si sistemò in modo da ricevere meglio il maschio.
Così Luca se la pompò per bene, sentendo e gustandosi quanto era stretta.
Zia Franca: “Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ………. Basta basta Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ………. E’ troppo grosso è troppo grosso Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….”
Luca: “Cazzo che bella che sei e che tette che hai. Dai più forte più forte.”
Zia Franca: “Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ………. Basta basta Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ………. E’ troppo grosso è troppo grosso Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Aaaaaaaaaaaaaaaa Vengo vengo, brutto stronzo Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Dai non venire non venire Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Così vieni così vieni”
Luca: “Ti conpro io la pillola del giorno dopo, dai fin che ce nè.”
Zia Franca: “No basta no no Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ………. Non venire non venire.”
Luca glielo spinse tutto dentro fermandosi e Zia Franca si sentì innondata.
Zia Franca: “No no no no!”
Ansimava, sentendo che il nipote era completamente piantato dentro e fermo, che si stava svuotando.
Si girò con la testa a guardarlo, mentre lui le dava gli ultimi colpi per svuotarsi del tutto
Poi si sfilò da lei e lei scivolò per terra.
Luca: “Hai sentito che bel cazzo si è presa la Zia Ale? Ora se vuoi la pillola del giorno dopo te la compro io. Hai sentito che sei donna? Sei donna? Siete donne e dovete farvi scopare dagli uomini."
Luca se ne andò lasciando la Zia da sola.
CARISSIMI LETTORI, DAVANTI A VOI C’E’ UNA PERSONA MOLTO APERTA DI MENTE, TANTO DA PENSARE CHE VERAMENTE POSSANO ESISTERE VERAMENTE RAPPORTI DI INCESTO.
SE VOI NE VIVETE IN PRIMA PERSONA POTETE RACCONTARMI DI VOI, SENZA ARRIVARE A SCRIVERE UN RACCONTO PORNOGRAFICO, NON SERVE.
RACCONTATEVI O QUI SCRIVENDOMI ALLA MAIL raccontitop@gmail.com.
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NO ALLA VIOLENZA ALLE DONNE, IN QUALUNQUE FORMA.
SE UN UOMO NON AMA O NON DESIDERA PIU’ UNA DONNA LA DEVE LASCIARE LIBERA.
SE UNA DONNA NON AMA PIU’ UN UOMO, L’UOMO DEVE RENDERSI CONTO CHE CI SONO ALTRI MILIONI DI DONNE DA AMARE.
BUONA LETTURA.
Tra Luca e Zia Ale si erano scambiati dei messaggi che non lasciavano fraintendimenti sul fatto che avevano fatto sesso e sul fatto che Luca avrebbe voluto farlo ancora.
Zia Ale più volte aveva sottolineato che in qualche modo era stata violentata da Luca.
Zia Franca, praticava le arti marziali, cominciò a sentire l’esigenza di dargli una bella lezione.
I no che Zia Ale continuava a dire mentre veniva scopata ed il fatto che Luca le era venuto dentro la faceva esplodere.
Il fatto che Luca volesse far sentire Ale una donna, la faceva esplodere.
Doveva assolutamente fargliela pagare.
Decise così, visto che Luca era un geometra, di attirarlo dentro un magazzino in disuso con la scusa di una valutazione generale.
Luca arrivò puntuale, erano le 15.30.
Parcheggiata l’auto entrò nel magazzino.
Zia Franca, vedendolo entrare, andò a chiudere la porta d’entrata da fuori, poi fece un giro sicuro, entrò da un’altra entrata e chiuse anche questa.
Tutto era in ordine ora si poteva dare una bella lezione a Luca.
Luca chiese permesso e cercò di attirare l’attenzione di chi poteva stare dentro.
Da una porta entrò nel salone dove si trovava entrò Zia Franca, vestita con una tuta da ginnastica tutto d’un pezzo molto aderente color nero, stivaletti neri, una cintura con due coltelli e una frusta.
Luca: “Zia sei tu? Ma come sei conciata? Perchè sei qui?”
Zia Franca: “Sei arrivato al momento di ricevere una lezione.”
Luca: “Una lezione?”
Zia Franca: “Hai violentato tua Zia Ale la sorella di tua mamma.”
Luca: “Violentata? Abbiamo fatto l’amore.”
Franca fece risuonare la frusta vicino a lui.
Zia Franca: “Ti darò una lezione.”
Luca: “Sei fuori? Me la sono scopata e allora?”
Franca colpì due volte Luca alla spalla sinistra e alle gambe.
Luca: “Sei fuori basta.”
Luca si spostava nella stanza cercando di schivare i colpi.
Zia Franca: “Devi morire, devi pagare.”
Luca: “Sei pazza, non farmi arrabbiare, non farmi incazzare fermati qui.”
Franca colpì ancora Luca.
Questo riuscì a prendere la frusta con una mano.
Luca: “Sei una pazza, mi stai facendo del male.”
Franca prese un pugnale e lo lanciò verso Luca, questo lo schivò.
Zia Franca: “Devi essere punito.”
Luca: “Adesso basta, brutta stronza, io cerco di essere buono, ma tu esageri.”
Luca a questo punto, raccolse il coltello lanciato dalla Zia, mentre con l’altra mano teneva la frusta, in tiro come se fosse un tiro alla fune.
Tirò a sé Franca che provò a dare un pugno a Luca, ma lo ricevette lei.
Sul volto, poi un altro ed un altro ancora.
Franca cadde per terra.
Luca: “Volevi farmi del male? Solo perchè mi sono fatto una scopata con una lesbica e l’ho fatta sentire donna?”
Zia Franca: “Sei uno stronzo.”
Luca con la frusta diede due frustate sulla schiena a sua Zia che si distese per terra, poi con il coltello infilò la lama sotto il vestito a livello del collo, e tirando la lama in su cominciò a tagliare la tuta per tutta la lunghezza, lasciando la Zia nuda dal collo fino a sotto il culo.
Zia Franca: “Che fai, cosa vuoi fare?”
Franca cerco di rialzarsi ma con una frustata sulle coscie la fece stare a terra.
Luca: “Con ti colpisco la schiena per non lasciarti lividi, ma se ti muovi li riceverai.”
Luca si spogliò, liberandosi dei pantaloni e dei boxer.
Zia Franca: “No che fai, no che fai?”
Franca si alzò in piedi, e così facendo il vestito tagliato la lasciò con i seni scoperti.
Luca con due calci la fece ricadere.
Cadendo si trovò a pancia in su.
Luca le passò la frusta intorno al collo.
Luca: “Ora ciucci il mio cazzo e senti in bocca cosa si è presa Zia Ale.”
Franca subito disse di no, ma poi prese il pene di Luca in bocca.
Luca: “Brava, brava ciuccialo per bene senti come voi lesbiche vi faccio diventare donne.”
Il pene di Luca reagì molto bene, diventando bello duro velocemente e riempiendo per bene la bocca della Zia.
Zia Franca: “Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….”
Luca: “Dai brava ciuccialo per bene.”
Zia Franca: “Basta basta!”, disse facendolo uscire, ma Luca glielo inserì subito.
Luca: “Dai dai ciuccialo bene.”
Con la mano sinistra Luca si intrufolò tra le gambe della zia e cominciò a stimolarla forte.
La Zia continuando a tenere il pene in bocca muoveva il pube, ma Luca manteneva la posizione.
Luca: “Dai dai vieni brutta troia vieni.”
Continuando a stimolarla forte, Zia Franca mollò il pene quando esplose tra le mani del nipote.
Zia Franca: “Aaaaaaaaaaaaaaaa Mmmmmmmmmmmmmmmm”
Luca: “Cazzo sei donna anche tu allora.”
Luca proseguì a stimolarla mentre Franca alzava e abbassava il pube come per scappare, ma lui le era dentro con due dita per tutta la lunghezza.
Luca soddisfatto si alzò.
Luca: “Dai a differenza tua, io ti do la possibilità di fuggire. Io sono pronto a venire, se ti prendo e ti scopo ti vengo dentro altrimenti sei brava tu.”
Zia Franca: “No! No! Non venirmi dentro.”, Zia Franca si alzò, e provò a scappare, ma Luca la prese subito, con la forza la appoggiò al muro, trovandosi dietro.
La zia cercava di divincolarsi, ma avendo il pene lungo, Luca con un colpo sulle caviglie fece aprire le gambe alla Zia e abbassandosi un pò puntò il pene alla vagina e spinse, subito fece fatica perchè la Zia si muoveva ed era stretta, poi spinse più forte.
Zia Franca: “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa No no.”
La Zia portò il pube indietro in modo naturale, perchè il corpo si preparò per farsi montare.
A questo punto, Luca le bloccò le mani alla parete all’altezza delle spalle e cominciò a pomparla.
Zia Franca diceva di no, ma il corpo si sistemò in modo da ricevere meglio il maschio.
Così Luca se la pompò per bene, sentendo e gustandosi quanto era stretta.
Zia Franca: “Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ………. Basta basta Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ………. E’ troppo grosso è troppo grosso Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….”
Luca: “Cazzo che bella che sei e che tette che hai. Dai più forte più forte.”
Zia Franca: “Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ………. Basta basta Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ………. E’ troppo grosso è troppo grosso Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Aaaaaaaaaaaaaaaa Vengo vengo, brutto stronzo Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Dai non venire non venire Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Così vieni così vieni”
Luca: “Ti conpro io la pillola del giorno dopo, dai fin che ce nè.”
Zia Franca: “No basta no no Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ……….Mmmmm ………. Non venire non venire.”
Luca glielo spinse tutto dentro fermandosi e Zia Franca si sentì innondata.
Zia Franca: “No no no no!”
Ansimava, sentendo che il nipote era completamente piantato dentro e fermo, che si stava svuotando.
Si girò con la testa a guardarlo, mentre lui le dava gli ultimi colpi per svuotarsi del tutto
Poi si sfilò da lei e lei scivolò per terra.
Luca: “Hai sentito che bel cazzo si è presa la Zia Ale? Ora se vuoi la pillola del giorno dopo te la compro io. Hai sentito che sei donna? Sei donna? Siete donne e dovete farvi scopare dagli uomini."
Luca se ne andò lasciando la Zia da sola.
CARISSIMI LETTORI, DAVANTI A VOI C’E’ UNA PERSONA MOLTO APERTA DI MENTE, TANTO DA PENSARE CHE VERAMENTE POSSANO ESISTERE VERAMENTE RAPPORTI DI INCESTO.
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