Luca ed Elisa 47° Capitolo

di
genere
incesti

Joele era uscito con gli amici a cena, mentre la mamma Ludmilla era rimasta a casa a guardare un programma in Tv.
Con il passare dei minuti, dopo cena, aveva deciso di mettersi la camicia da notte e di stendersi sul divano.
Da subito si era messa di lato, per guardare bene la Tv, poi bevendo del prosecco tra una pubblicità e l’altra si era un po assopita.
Dalla posizione sul fianco, con la schiena appoggiata alla spalliera del divano, si era messa prona, a pancia in giù, con il viso girato di lato, prima verso la Tv e poi verso la spalliera del divano.
Aveva anche spento le luci, quindi l’unica luce che illuminava la stanza era la Tv.
Muovendosi e cambiando posizione ripetutamente, la camicia da notte le era salita, scoprendo il sedere, ovviamente vestito dagli slip.
Joele rientrò verso le 23 e 30.
Vide la mamma distesa così sul divano con la luce della Tv che la illuminava perfettamente e metteva in risalto le sue curve.
Le sue bellissime gambe, il suo culo, i suoi fianchi vestiti delicatamente dalla camicia da notte, la schiena mezza nuda per colpa sempre della camicia da notte, le sue belle tette mature schiacciate sotto il torace ed i suoi bellissimi capelli biondi lunghi.
Vi si avvicinò, e la guardò, rimanendo in piedi davanti a lei.
Cominciò a spogliarsi, togliendosi da prima la camicia, e rimanendo a torso nudo.
Si sbottonò poi i pantaloni facendoli scendere e cadere a terra.
Si spostò un pò, era vestito solo dei boxer e dei calzini.
Si tolse i calzini e i boxer.
Il pene cominciava a diventare duro vedendo quella bella creatura li a disposizione.
Si abbassò verso la mamma e appoggiando una mano sul divano, con l’altra le sistemò i capelli, facendoli scendere sulla schiena.
Il divano aveva una seduta molto larga, sembrava un letto quasi ad una piazza.
Ora con una mano, entrò dentro gli slip della mamma da dietro e si intrufolò tra le sue gambe andando con due dita tra e sue grandi labbra.
La mamma si destò.
Ludmilla: “Joele che fai?”
Joele: “Sono tornato mamma e ti ho visto così, mi è venuta una gran voglia.”
Ludmilla: “No, dai, Joele lasciami stare sono mezza ubriaca.”
Joele: “E allora, meglio, così posso scoparti per bene.”
Ludmilla: “No, dai lasciami stare stasera! …………. Mmmmmmm………..Lasciami dai.”.
Ludmilla si sollevò mettendosi a 90, cercando di far togliere la mano del figlio dalla sua fica, ma lui con la mano libera le fece scendere le mutandine del tutto, fino alle ginocchia e con due dita la penetrò, finchè si posizionò bene dietro di lei.
Joele: “Ti voglio con tutto il mio cuore, ne ho una voglia incredibile.”
La mamma sentì uscire le dita e appoggiarsi la grossa cappella del figlio che ovviamente non ebbe difficoltà ad entrare.
Joele cominciò a pompare la mamma, messa perfettamente a 90 sul divano, con le mani sul poggia gomito e le ginocchia ben appoggiate alla seduta del divano.
Ogni tanto si incurvava e abbassava quando il figlio le entrava tutto dentro.
Lui le prese un braccio e lo sollevò dietro la schiena, facendo si che si sorreggesse solo con uno.
Era fantastico vedere le sue tette coperte ballare.
Ludmilla: “Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Cazzo neanche tuo padre mi scopava così Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Dai dai stallone mio, fai vibrare la tua puledra Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Dai dai fammi sentire ancora giovane Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ……….”, si voltò verso di lui mentre l’aveva penetrata profondamente e le si svuotava dentro.
Lui le prese il viso tra le mani e si avvicinò per baciarla, continuando a pomparla come se ci fosse altro cazzo che doveva entrare, in realtà, portava la mamma in avanti e quando indietreggiava le usciva un pò e poi le rientrava dentro ancora.
Joele: “Ti faccio male mamma?””
Ludmilla: “Si un pò si””
Joele: “Cazzo sei una gran figa incredibile ho voglia di spaccartelo dentro. Dai dai …………… bella cavalla da monta dai godi ……………”
Ludmilla: “Ahi ………… Ahi ……….. Mmmm ……… Mmmm …… Ahi …….. Piano Joele piano, non sono una giovincella.”
Joele le strappò la camicia da notte lasciandole le tette nude e le prese a piene mani.
Joele: “Cazzo che tette che hai mamma, cazzo che tette.”
Ludmilla: “Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Cazzo tuo padre si rivolterà nella tomba per vedermi godere Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ……….”
Joele: “Aaaaaaaaaaaaaa siiiiiiiiiiiii sono venuto ancora.”
Joele rimanedole dentro si palpava per bene le tette e sentiva bene la durezza dei capezzoli.
Ludmilla: “Ho soddisfatto il mio stallone stasera? Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Mmmm ………. Cazzo Joele mi sa che o muoio o dovrò darti la figa finche non passo a miglior vita ………… ”
Joele: “Sei una gran figa mamma mi piace un casino.”
Ludmilla percepì che il figlio si stava scaricando.
Le uscì, la prese per una mano e la accompagnò a letto.
Lei si distese a pancia in su, lui vi si distese vicino e cominciò a baciarla con la lingua molto appassionatamente, lei lo abbracciò e lo lasciò fare.

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2025-07-21
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