“Il Fuoco di Cledine – La Puttanella Brasiliana che Fa Impazzire Joao”

di
genere
prime esperienze

Sono seduto sul divano, il cuore già che pompa come una centrale elettrica. La porta si apre e lei entra — Cledine, la puttanella brasiliana che mi fa impazzire. Nuda sotto quel vestito corto, la pelle che luccica per il caldo, e un sorriso che promette solo una cosa: scoparmi senza pietà.

«Joao… ho la figa che brucia da giorni, ti giuro… solo il tuo cazzo può spegnere questo fuoco» mi sussurra mentre si avvicina lenta, spogliandosi pezzo dopo pezzo.

Non riesco a staccare gli occhi da quei seni perfetti, dal culo che si muove ad ogni passo come una promessa di tortura dolcissima.

La afferro per i fianchi, la spingo sul tavolo, e sento subito il suo respiro accelerare.

«Fammi sentire tutto, Joao… voglio che mi sfondi con quel tuo cazzo duro come il ferro.»

Non aspetto un secondo. La mia mano scivola sotto di lei, dentro la sua figa calda e umida, già pronta per me. Lei geme, un suono basso, gutturale.
«Sì… più forte… dentro… non fermarti… voglio sentire ogni centimetro…»

Le tiro i capelli e la sento alzare il culo, spalancare ancora di più le gambe. Mi siedo dietro di lei e la prendo con forza, un colpo secco, profondo.

«Dio, Cledine, la tua figa è una bomba… mi fai impazzire… voglio scendere fino in fondo.»

Lei si aggrappa al tavolo, il corpo tutto un tremito. Mi sussurra parole sporche all’orecchio, come una preghiera:

«Ti voglio dentro, Joao… fammi urlare, fammi scoppiare… voglio il tuo cazzo dentro che mi distrugge.»

Mi muovo piano all’inizio, sentendo come si stringe intorno a me. Poi aumento il ritmo, ogni colpo un urlo, una carezza feroce su quel culo che si alza, duro e perfetto.

«Scopami forte, Joao… voglio la tua figa tutta bagnata, voglio che senta il tuo cazzo schiacciare ogni centimetro…»

La sua voce diventa più roca, più calda, più disperata. Mi gira di scatto, mi guarda negli occhi, e mi prende in braccio. Le sue gambe si chiudono strette intorno a me mentre mi bacia con fame.

«Non fermarti, Joao… fammi venire mentre mi scopri come solo tu sai… voglio scoppiare, cazzo… fammi godere…»

La porto contro la parete, la sollevo, stringo forte i suoi fianchi. Il suo culo preme contro di me, la sua figa calda e umida schiaccia il mio cazzo.

«Sei mia, puttanella brasiliana, e ti faccio urlare finché non cadi da questa parete.»

Lei mi risponde con un gemito lungo, poi mi dice piano, tremando:
«Joao… fammi sentire la tua sborra dentro, voglio riempirmi di te, cazzo…»

Non penso nemmeno più, la metto in ginocchio, le apro la bocca con le mani e la riempio con il mio cazzo duro, che esplode dentro di lei.

Lei beve tutto, sorride, si lascia andare, mentre io esplodo su di lei, sulla sua faccia, sul suo seno. Lei raccoglie tutto con la lingua, un sorriso sporco e beato.

«Torno domani, Joao. E voglio che mi ripeta tutto da capo, voglio il tuo cazzo ogni volta che lo desidero.»

La guardo mentre si avvia verso la doccia, nuda, bagnata, pronta a tornare a cercarmi.

«Questa droga non la lascio mai, Cledine. Tu sei la mia puttanella brasiliana e questa notte è solo l’inizio.»



EPILOGO – Fame Senza Fine

Seduta a terra, nuda, mi prende la mano e con quegli occhi pieni di voglia mi dice:
«Joao, il tuo cazzo è la mia ossessione, non mi basta mai… voglio che mi consumi tutta.»

Io le sorrido, l’avvicino a me, e le sussurro:
«Allora preparati, perché questa droga te la darò ogni volta che vorrai. Fino a quando non ci saremo completamente consumati insieme, fino all’ultimo respiro.»
scritto il
2025-06-13
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