Come tutto ebbe inizio... Cap 23

di
genere
corna

Il gemellaggio.



Nel frattempo che lei é a Londra io ho sfruttato uno dei miei pagherò con una nuova ragazza capoverdiana.
Da lei ho saputo che ha una sorella e che si potrebbe fare un incontro a tre.
Cosa verificatasi dopo tre giorni. Prima volta per me con due donne. Stupendo! Stupende loro e stupendo tutto!
Sarei stato con loro tutta la notte, ma non sono un superuomo e fatte le mie due o al massimo tre botte, sono al capolinea.

E poi arriva il giorno del rientro di Fede.
Vado a prenderla a Milano.

É allegra e si mette a raccontare.
Non ce la faccio più. Non sta zitta un minuto, ma è giusto così! Parla parla parla e mentre lo fa spesso in mezzo al discorso ci mette Richard.

Che palle sto Richard!

Arriviamo a casa.

"Mauro, ma quando le monti queste lampade per il giardino?"

"Quando ne ho voglia! "

"Bravo! Bella risposta. Richard le avrebbe già montate a sua moglie."

"E allora fattele montare da Richard!"

"Che risposta stupida é? Oltre le lampade mi faccio montare pure io, allora?! "

"Risposta stupida ad altra risposta stupida. Ti fai montare pure te? Ma che cazzo dici?"

"Ho capito, chiamo Clara e poi Marisa e poi Manu."

É meglio! Richard quando lo chiami? A me sto Richard ha già rotto i coglioni.
Smorzo la tensione portandola la sera a cena fuori e allora glielo chiedo:

"Fede, che ne pensi se tornassimo a fare la coppia seria?"

Lei mi guarda.

"Per seria intendi marito e moglie senza più scappatelle o incontri da parte mia? Perché mi dici questo?"

"Non lo so di preciso. Ti voglio solo per me e non voglio più dividerti con nessuno. Eppoi...eppoi...ho paura di perderti. Con sto Richard non sono proprio convinto che me la racconti giusta. La battuta di oggi non mi é affatto piaciuta e sento sempre il suo nome uscire dalla tua bocca e non vorrei che ci entrasse o che già fosse entrato qualcos'altro tra le tue labbra."

"Gelosone! Te l'ho detto e te lo ripeto. É solo un rapporto di lavoro, anche se ti confesso lui ci ha provato ma io l' ho sempre respinto.
Non potrei mai innamorarmi e non farei mai sesso con lui. Non preoccuparti e fidati di tua moglie. Se mi vuoi far interrompere con gli altri poi...
Ma dai Mauro, che c'entra. Mi hai spinto te a farlo e mi piace troppo questa vita di sesso. Ti prego, fammi continuare. Non fermarmi ora.
Sarò io a dirti basta, mi sono stancata e voglio solo te."

A malincuore annuisco con il capo. Le voglio troppo bene per darle un dispiacere e quindi acconsento ancora anche perché, diciamola tutta, i suoi pagherò mi sono molto utili."

Cosi si riparte come tutti gli anni passati. Ma in aggiunta quest'anno abbiamo accettato l'invito di Tonia e Rocco per settembre. Due settimane a Los Angeles.
Mi auguro che Rocco e Fede non facciano cazzate davanti a tutti.

In più, a novembre, Clara dovrebbe partorire due bei gemellini. Inutile dire chi saranno i padrini e le madrine del lieto evento.

Ma sono gemelli, e stanno stretti. Quindi decidono di nascere alla fine di ottobre.

Tutti in ospedale perché Clara ha le doglie.
Sembravamo tutti i genitori per lo stato di ansia che avevamo.
Finalmente dopo due ore di travaglio, la rossa, partorisce un maschio e una femmina.
Esce dall'ospedale e lei é sempre in contatto con Federica, anzi, Fede é spesso da lei a darle una mano. Mia moglie é gia mamma e Clara no. La minima stupidaggine si preoccupa e chiede a Fede che deve fare. Ma é normale.

E il tempo scorre e si arriva a febbraio 2003. Fino ad oggi Fede, oberata di impegni ha evitato i suoi incontri.
Cosi dice lei, ma io non ci credo. Però se fosse vero, meglio così!
Io quelli extra li ho proprio dimenticati.
Ha smesso di prendere la pillola perché le creava problemi e fino a quando non la sostituisce siamo tornati al vecchio metodo.
Preservativo e vai, oppure tiro fuori anche se lei ha il timore di rimanere incinta.

Una volta mi ha strigliato perché l'ho tirato fuori all'ultimo e mi ha detto che se fosse rimasta incinta non mi avrebbe più fatto scopare.

Che cazzo di battute! Se rimani incinta sarebbe nostro figlio. Dove è il problema?
Lascio perdere per non stare sempre a discutere, anche perché ultimamente, forse per lo stress o altro, si litigava spesso.

Riparte 3 giorni per Londra.
Stavolta al suo rientro non mi parla mai della scuola.
Strano! Ogni volta che torna mi rompe sempre le palle. Stavolta no!
Magari é stanca. Vabbè!

Dopo 5 giorni dal suo arrivi viene il prof. Inglese per circa una settimana.
Arriva marzo e abbiamo il battesimo dei gemelli di Lino e Clara.
A maggio parte ancora per Londra. Stavolta quattro giorni.


Il tempo scorre e la scuola termina.
Come detto i ragazzi, che non vedono l'ora, partono con i nonni per andare a Passoscuro a conoscere i nuovi ragazzi occupanti del villino del sig. Paolo.
Mentre mia moglie riparte per Londra nuovamente per 2 settimane.
Ci si sente un giorno si e uno no, come stabilito da lei.

"Non ha senso sentirsi tutte le sere per dirsi le stesse cose." Così ha detto. Forse non sa che per me, pur di sentirla, dirsi sempre le stesse cose andrebbe benissimo.

Marco é di nuovo in brasile per quattro mesi.
Avrebbe bisogno di un uomo delle mie capacità per alcuni lavori, ma io gli ho sempre detto di no.
Per i ragazzi, per Fede e per tanti altri motivi.

Lino e Clara sono impegnatissimi con i gemelli e sono felicissimo per loro.

E Marisa? Marisa sta ancora dalla sorella. Preferisce starmi lontano. Ha trovato un lavoro in svizzera e ha già detto a Marco che quando andrà in pensione lui dovrà trasferirsi a Bellinzona e vendere o affittare la casa qui ad Ancona.
Gli ha detto che prova un forte sentimento per me e che preferisce non vedermi piuttosto che soffrirne lei e far soffrire lui.

Nonostante tutto io e Marco siamo amicissimi. Gli ho detto che mi sono scopato diverse volte Marisa, ma d'altronde lui si é scopato ancora Fede. Non so quante volte perché gli ho detto di non dirmelo.

Ma ora deve stare calmo e tranquillo perché qualche problemino lo ha e quelle cazzo di pilloline tanto bene non fanno.

Angelo mi comunica che Fede a luglio ha accettato tre spettacoli e Piero, credo, non vede l'ora perché sa che può trombarsi mia moglie.
A lei il suo cazzo piace! E anche parecchio!
E a me altri pagherò sul mio carnet.

Dobbiamo ancora avere il famoso incontro con Omar perché lui non é ancora rientrato e sinceramente non so più neanche se farlo.

E io?! Potrei consumare uno o due pagherò, ma non mi va di andare con altre.
Aspetto che torni mia moglie oppure, ma si, sai che ti dico? Mi faccio 3 giorni a Londra. Le faccio una sorpresa. Parto il 20 e torno il 22. Acquisto i biglietti e prenoto nello stesso albergo una matrimoniale.
E cosi il 20 notte parto per Roma, aeroporto di Ciampino. Ho un aereo che mi aspetta, destinazione Londra.

Lungo il tragitto mi metto a pensare a tante stronzate. A quello che avremmo fatto la sera a letto oppure a zonzo per Londra. Per me é la prima volta nella City.
Al mio fianco l'immancabile macchina fotografica.

Arrivo a Gatwick. Prendo un taxi che mi porta in albergo. Non vedo l'ora di abbracciarla.
Vado alla reception e lascio il documento per il check in.
Chiedo la stanza della signora C.........

Menomale che parlano italiano. Io l'inglese lo parlo, ma non bene come mia moglie e i miei figli.

Mi dice che la stanza é la numero 505.
La ringrazio, prendo l'ascensore e salgo. Vado alla porta, stanza 505 e busso.

La porta si apre e...

"Yes, please!"

Mi apre un uomo sui 40, nudo con un asciugami avvolto intorno alla vita.
Sento una voce.

"Richard ora é calda, sbrigati prima che si freddi."

É la voce di Fede.

Volevo farle una sorpresa e invece lei l'ha fatta a me
.
Sento un dolore al petto, un senso di vuoto, di impotenza.

Ancora lui che mi ripete le stesse parole.
So che parla italiano.

"Nulla, mi scusi! Ho sbagliato stanza. Mi perdoni."

Continua a guardarmi. Io mi giro e torno all'ascensore.

"Richard, chi é? Sbrigati che si fredda l'acqua."

L'ascensore sta chiudendo le porte, giusto il tempo di sentire...

"Un signore, darling! Un signore che ha sbagliato stanza."

Non so cosa fare. In altri tempi lo avrei spezzato in due, Richard.
Ma oggi...oggi no!
Ho perso! Ho perso la battaglia e anche la guerra. Mi stanno scendendo due lacrime. Vado al bagno dell'hotel e mi do una sciacquata.

E ora? Ora cosa faccio?
Prendo una decisione. Chiamo Marco. Gli chiedo se gli serve ancora un tecnico. Mi dice di si.

"Ok! Chiama la società e avverti che io sono disponibile. Per quanti giorni vi serve?"

"All'incirca 30. Il tempo di fare determinate cose e poi torni."

"Cosi poco?"

"Mauro è successo qualcosa con Fede?"

"No, Marco. Ancora no! Ma credo che presto accadrà. Ti raggiungo e ti spiego. Fatemi partire dopodomani. Ora sono a Londra. Torno ad Ancona e faccio tutto. Ciao Marco."

"A Londra? Che cazzo stai a fare a Londra?"

"Marco, per favore! Poi ti spiego se non faccio qualche cazzata prima."

Vado alla reception e mi faccio dare carta e penna. Mi imbosco in uno spazietto di un angolino per scrivere e quando sto per cominciare, alzo gli occhi e li vedo scendere mano nella mano.
Nella testa mi ritorna Firenze.
Almeno stavolta évestita abbastanza decentemente. Pantaloni attillati e scarpe da ginnastica e una maglietta. Ma niente di scandaloso.
Escono dall'albergo mentre comincio a scrivere.



'Cara Federica, sono venuto a Londra per farti una sorpresa e invece te e il tuo Richard l'avete fatta a me.
Ti avevo detto, pregandoti e supplicandoti in ginocchio,(rammenti?): "ti prego, con tutti, ma non con lui".
E tu, come al solito, non riuscendo a capire il significato della parola 'promessa', mi hai detto: "che scherzi? Non ti preoccupare, non accadrà mai" !
Riesci sempre a tradire la mia fiducia. Forse l'hai fatto quando eravamo fidanzati, lo stai facendo negli ultimi tempi a questa parte e probabilmente l'hai fatto anche negli 11 anni precedenti.
A questo punto mi sorgono dei dubbi anche sulla paternità dei miei figli. Spero almeno che su questo tu mi abbia detto la verità perché se cosi non fosse mi spezzeresti nuovamente il cuore.
Bada bene, non do tutta la colpa a te.
Lo dico e dirò sempre che fondamentalmente la colpa è mia ed é per questo che non ho massacrato il tuo Richard che continuava a chiamarti tesoro con un asciugami intorno alla vita quando ha aperto la porta della stanza 505.
Sono stato buono! Non mi va di fare scenate di gelosia in hotel.
Non mi va di far sapere a tutti che mia moglie va a letto con uno che, a detta tua, c'é solo un rapporto di lavoro.
Mi auguro che anche il cazzo e lo sperma inglese siano di tuo gusto e non capisco il perché tu preferisci fare sesso con gli altri piuttosto che con tuo marito.
Oh, già, scusami! Con me é amore! Hai ragione!
Bell'amore! Una valanga di bugie. Cazzate su cazzate per nascondere le tue scappatelle.
Ormai tu con me non hai più voglia di avere rapporti.
Ultimamente quante volte lo abbiamo fatto? Con me eri e sei sempre stanca o hai mal di testa.
Stanca!?
Forse sei stanca di me?
Litighiamo spesso, anche per delle stupidaggini. Si vede che qualcosa non va.
Se cosi fosse, non hai che da dirlo. Si risolve tutto. C'éla separazione consensuale.
Io, comunque, cara Fefe', non riesco più a vivere così.
Vi ho visti uscire mano nella mano come una coppia di fidanzatini.
Ma si, fai bene! Divertiti! Ma usa sempre la testa e ricordati sempre che hai due figli, perché tuoi lo sono di sicuro.
Torno a casa, anzi quando leggerai questa lettera probabilmente sarò gia a Fiumicino, pronto a partire per chissà dove. Ho chiesto all' azienda di spedirmi lontano.
Il più lontano possibile. Almeno per ora. Poi si vedrà.
Ti prego; non cercarmi e non telefonarmi. Tanto non risponderei. Chiamerò io per sentire i ragazzi, di certo non te.
Metti ordine nella tua testa e poi al mio rientro, non so quando, ci metteremo d'accordo su tutto.
Addio!

P. S. Era una vita che non piangevo. Oggi sei riuscita a farmelo fare. Grazie!'

La metto in una busta, la chiudo e ci scrivo sopra: delivery Msr C.......... sunday morning.
Thank you.

Do la busta alla receptionist dicendole che é uno scherzo e che la devono consegnare alla signora domenica mattina. Le dico che io devo partire urgentemente per questioni di lavoro. Saldo il tutto e riprendo un taxi per andare a Heatrow a prendere primo volo per Roma.
Mentre sono in viaggio in auto per tornare ad Ancona, l'azienda mi chiama.
Mi comunica che domani devo passare da loro a prendere tutto.
E cosi domenica mattina mi ritrovo nuovamente a Roma, all' aeroporto di Fiumicino stavolta.
Parlo con i ragazzi e gli dico che son dovuto partire perché zio Marco ha bisogno di me.
Che la mamna tornerà e andrà da loro presto.
Fortuna che sono svegli. Non si lamentano mai e che il nuovo vicino ha 3 figli che giocano con loro in aggiunta alla figlia di Manuela.

L'aereo é alle 10.
Parigi e poi con un volo Air France dritto in Brasile.
Mi sto quasi imbarcando e appena sto per spengere il cellulare, squilla.
É Fede!
Spengo, anche se avrei voluto rispondere.
Cazzo! Quanto sto male! Brutta bestia la gelosia.

Un viaggio che non finisce mai. Poi da San Paolo si va in elicottero e una volta arrivato c'é Marco ad aspettarmi.
Un caldo pazzesco. Piùche caldo, un'umidità terrificante.

Chiedo a Marco se i cellulari funzionano. Mi dice di si e lo lascio spento.
Ormai in Italia é notte.
Avverto la stanchezza del viaggio. Non il cambio di fuso orario.
Marco mi porta a mangiare qualcosa e mentre lo faccio gli spiego.
Mi abbraccia.
Gli dico che ho sbagliato, ho sbagliato tutto io.

"Purtroppo sono i rischi che si corrono. Dai, vai a riposare che da domani non avrai tempo per pensarci."

E cosi é.
Lavoro, lavoro e lavoro. Marco mi affida due squadre per tenermi occupato.
Il telefono quelle poche volte che lo accendo mi mostra i messaggi dei tentativi di chiamate ricevute.
Ci sono gli sms di Fede, che mi dicono che non era come io pensavo. Di farle spiegare.

La mia casella di posta è piena delle sue mail e di quelle dei ragazzi.

Lei mi dice che l'albergo ha avuto problemi con l'acqua calda e che Richard é andato a fare la doccia in stanza da lei.

Tutte scuse banali. Cazzo! Ma almeno inventale migliori.

Lui ha casa a Londra e si fa la doccia in hotel? Poi escono mano nella mano? E il tesoro?

Mi dice che lui non abita proprio a Londra. Ma parecchio fuori. Il tesoro perche lui dice a tutti tesoro e a volte pure amore. E la mano nella mano perche' stavano correndo per andare a scuola.
No Fede, basta! Non prendermi più per culo.

Le scrivo:

'Ho detto di non telefonarmi, non messaggiarmi e non mandare mail. Rispondo solo con questa. Al mio rientro parleremo e si deciderà il da farsi.
Dovrei rientrare il 22 luglio.
Addio!'

Poi ci penso e, oh cazzo! Ma ti pare che... Nel dubbio faccio chiamare Marco all'hotel. Lui parla inglese fluentemente.
Gli spiegano che l'albergo ha avuto effettivamente in quel periodo problemi di acqua calda dovuti alla centrale termica.

Cazzo! Sta a vedere che ho preso un abbaglio. Invece di andarmene quel giorno avrei dovuto subito chiedere spiegazioni a lei.
Ho fatto una cazzata! Quando rientro le chiedo scusa.
Nel frattempo riprendo a scriverle mail più distensive.
Le telefono pure anticipando le scuse.
Nell'occasione mi dice che ha diversi impegni da finire e che mi aspetta per andare al mare dai ragazzi.
Suppongo che i suoi impegni siano quelli con Angelo, ma neanche chiedo nulla a lui. E mi ritorna in mente il premio messo in palio a chi lo prendeva in culo da Antonio per tanti minuti. Non so se Fede ha vinto o qualcun'altra l'ha battuta. Però, un viaggetto non sarebbe male. Poi chiedero' ad Angelo anche questo.
Aspetto!

I giorni passano. Il lavoro é duro e faticoso ma il 15 luglio Marco mi dice che se voglio andarmene posso anticipare la partenza perché il mio lavoro é finito.
Accetto! Non vedo l'ora di rientrare e sicuramente Marco se ne è accorto. Voglio risolvere subito la questione e farmi una bella scopata con Fede, condita da qualche foto. Magari le porto pure Pascal.

Mi anticipano il biglietto. Parto il 17 senza dirle nulla. Viaggio a ritroso. Elicottero, aereo diretto per Roma.
Prendo una vettura in affitto e torno ad Ancona. Sono stanchissimo. Sono le 16 quando arrivo davanti al cancello di casa.
Un' auto fuori. Qualcuno é venuto a trovarla?
Lascio i bagagli in macchina e sto per suonare. Poi ricordo che ho le chiavi nel borsone.
Il metal detector ha suonato tre volte quando sono partito per colpa loro.

Entro. Sembra non ci sia nessuno.
Salgo per portare il pc e la macchina fotografica in studio. Entro in camera e il letto é sfatto.
Non é da Fede!
Vado in studio, poggio il pc e sento dei mugolii di piacere. Vado alla finestra.

Nooooo! Per favore noooo!
La troiona di mia moglie é a 4 zampe sull' erba del giardino e dietro Richard la sta scopando. Ma che dico scopando!
Lo ha nel culo! Richard la sta inculando e senza preservativo. La sta sbattendo per bene. La troia si abbassa di più per farlo entrare tutto.

E mi ha detto che avevo capito male!
Gli scatto un bel po' di foto.
Poi poggio la macchina sul tavolo e continuo ad osservarli.

Lei se lo fa mettere al culo per bene. Richard la tiene ferma per i fianchi. Si sentono le botte che gli da col suo ventre sbattendo sulle natiche di mia moglie.
Continua a dire di spingere e di sfondarla.

"Spingi Rick! Più forte! Sfondamelo come a Londra. Fammi sentire il tuo palo."

Palo?! Ma quale palo! Un cazzo normale.

Continua ad incularla poi la fa alzare e la fa poggiare al pozzo dell'acqua a 90 gradi.
Glielo rimette in culo continuando a fotterla.

"Darling, i'm coming. Go bitch, I'll cum in your pussy."

Mia moglie si mette seduta sul bordo del pozzo. Con le mani si tiene ai ferri del telaio di supporto del cordino e della carrucola, apre le gambe alzandole e Richard le entra dentro continuando a scoparla.
Si baciano passionalmente, mentre il professore rimane dentro di lei.

"Honey, that was awesome!"

"Yes dear. Gorgeus. I love your cock so much. I love you. You filled me with cum. "

Mastico poco l'inglese. Però ho capito quello che si stanno dicendo e avrei preferito non sentirlo.

Dalla fica di Federica gocciola lo sperma. Richard con tre dita glielo strofina per bene sulla vulva. Solleva la mano e le porta la sborra all'altezza della bocca di Fede.
Lei sorride e comincia a leccarle fino a quando le mette tutte in bocca ripulendogliele.
Poi scende dal pozzetto e senza bisogno di essere forzata si mette in ginocchio innanzi a lui prendendoglielo in bocca e succhiandolo, glielo pulisce per bene. Poi guarda Richard e gli dice:

"Sei soddisfatto! Sono quaranta minuti che mi scopi e inculi. Ti ho fatto venire due volte. Tra ieri e oggi sei venuto 5 volte. A me é piaciuto tanto, però... "

"What a fantastic slut you are. I want you. I'll take you away from your cuckold husband. Ask for a divorce. Leave him."

"No! Cavolo! Sei in Italia. Parla italiano. Eppoi no! Non voglio separarmi da mio marito. Amo te, ma amo pure lui. Ti avevo detto che non dovevamo vederci più e invece ieri sei arrivato e non ho saputo dirti di no.
Devi andartene! Basta cosi! Torna da tua moglie. É stato bello, ma basta così! Vado a lavarmi. "

Loro continuano a parlare, ma io non voglio più sentire. Vado in camera mettendomi seduto sulla poltroncina e aspetto!
Alla mia destra un trolley. C'é un indirizzo. Lo memorizzo in testa e torno alla finestra.
Dopo 2 minuti sento la voce di Fede.

"Richard, vuoi un drink?"

E lui, in un italiano stentato con l'accento inglese...

"Si, grazie, tesoro. Quando hai detto che torna quello stronzo di tuo marito?"

"Non gli dire stronzo. Non é uno stronzo. È un brav'uomo e un bravo papà. Il 22 torna, il 22."

"Bene! Posso ancora fare l'amore con te, allora. Mi piaci Fede. Tanto! Dai, chiedi il divorzio. Vieni a Londra con i tuoi figli e poi diventiamo amanti. "

"Ascolta Richard, te lo ripeto. Sono innamorata di te, ma lo sono anche di mio marito. Mi piace fare sesso con te. Sono 2 anni che siamo amanti. Da quando siamo andati al ristorante e abbiamo fatto sesso in auto.
A Mauro, in albergo, sono riuscita a salvarmi con la storia dell'acqua calda e mi ha creduta. Ha creduto pure che tu abitassi fuori Londra. Però ti ho anche detto che non poteva continuare e che dovevamo farla finita. E poi lascio mio marito per fare la tua amante? Ma cosa ti dice la testa?"

"Ma cosa te ne frega di tuo marito. All'inizio amanti, poi chiedo il divorzio e ci sposiamo. Vieni a Londra. Insegnerai nella mia scuola. Chiedi il divorzio. "

"Mmmhhh! Non mi invogliare. E se poi te cambiassi idea. Cosa farei? Adoro Mauro e non voglio fargli del male. No! No! Che cavolo sto pensando! Ma no! Ti ho detto di no! Ora vestiti e vattene e non farti più vedere. Non volevo neanche oggi e ci sono ricascata. Non voglio avere questa doppia vita. Sono stanca di dire bugie a Mauro."

"Che ti frega del cornuto. Prima o poi dovrai dirglielo."

"Ti ho detto di no! E lui é cornuto come lo sei tu. Anche tua moglie ti ha cornificato. E diverse volte. Io, invece, ho fatto un'altra cazzata oggi! Vado a farmi una doccia."

Mia moglie entra in casa e sale per andare in bagno a lavarsi. Sta sotto la doccia poi termina e scende per andare in cucina.

Scendo dopo di lei e non si accorge che dietro ci sono io. Mi chiede se andasse bene una limonata, forse convinta sia Richard, si volta col bicchiere in mano e appena mi vede rimane pietrificata.

"Mauro. O mio Dio, Mauro. Cosa ho fatto! Cosa ho fatto? Mauro io..."

"Mi fai schifo!"

Il bicchiere le cade e si frantuma.
Mi volto e davanti a me c'é Richard anche lui immobile.

"Ma tu sei...tu sei... "

"Si, sono quello che ha sbagliato stanza o se preferisci il cornuto. "

Non resisto e mi parte un pugno che lo stende in terra.

Salgo e vado in studio. Riprendo il pc e la macchina fotografica.

Sento Richard dire a lei: "oh my God, oh my God. "

E fede dire: "Zitto! Stai zitto! Devi stare zitto. Cosa ho fatto?! Vestiti e vattene. Ti avevo detto che non volevo più, che non volevo più. Perché sei venuto? Percheeee? "

"Ma Federica! Io pensavo che..."

"Vatteneeeeee!? Sono una disgraziata! Cosa ho fatto!"

Esco dalla stanza e scendo le scale dicendole: "é tutto ok! Divorzio concesso.
Ti lascio casa e i ragazzi. Di loro che é tutta colpa mia e che io ho un'altra donna. Presto ti manderò i fogli da firmare per la separazione. Non mi far vedere questa merda di uomo in questa casa insieme ai miei figli. Se ce lo trovassi sono cazzi suoi."

"Mauro per favore! Parliamo! Parliamo, ti prego."

"Di cosa cazzo vuoi parlare? Mi hai preso ancora per il culo. Tu mi prendi per il culo e a te lo mettono in culo. Bella coppia! Sono stanco! Stanco! Stanco delle tue continue bugie.
Presto alla moglie di questo signore invierò delle foto, cosi vedrà che bravo marito ha affianco.
E sia maledetto il giorno che ti ho conosciuta."

"Federica, che foto? Quali foto manda a mia moglie? Noooo! Sarebbe un problema."

"Zittoooooo! Devi stare zittooo. Tutto per colpa tua. Vestiti, vestiti e vattene. Vatteneeeee!"

"Ecco, sentito? Questo é l'uomo che vuole divorziare e sposarti. É l'uomo con il quale mi hai tradito a mia insaputa. I miei complimenti! Ti sei fatta inculare in tutti i sensi."

Passo nuovamente davanti a Richard che si sta velocemente vestendo.
Sfodera un sorriso beffardo che non sopporto.
Lo prendo da sotto il collo e lo sollevo dicendogli: "ridi, ridi ora. Perché presto piangerai".
E gli dico l'indirizzo sul trolley.
Lui allarga gli occhi intimorito.
Gli do un altro pugno e un calcio sulle palle mandandolo a terra nuovamente.
Vado in auto e parto senza una meta.
Lei continua a telefonarmi.
Non rispondo mai.
Vado in una pensione a dormire.
Il giorno seguente mi chiama Clara. Mi spiega alcune cose e mi dice che Fede é pentita, che vuole parlare con me.
Le dico che non mi interessa.
Dopo 2 giorni mi telefonano dall'ospedale. Mi comunicano che mia moglie si é sentita male e che é ricoverata.
Malgrado tutto éancora mia moglie e anche se non lo fosse stata, sarei corso lo stesso.
Corro in ospedale.

Entro in stanza.
Dorme! Parlo con il dottore. Mi dice che ha avuto un brutto malore dovuto all'aborto spontaneo.

"Aborto? Che aborto? Ma perché era incinta?"

"Si, di 4 settimane. Probabilmente lo stress o qualche fatica di troppo."

"Grazie dottore!"

Era pure incinta. Glielo avevo pure detto; non rimanere incinta.
Quest'ultima notizia mi arriva come un gancio al mento.
Crollo sulla poltroncina della stanza stordito da quest' altra mazzata.
Chiudo gli occhi nella speranza che quando li riapro sia solo un brutto sogno, ma purtroppo no. Non lo é!
É la pura e cruda realtà!
La guardo. Lei ancora dorme. Mi metto a pensare a tutto cio che é successo.
Mi scendono le lacrime e nello stesso istante lei apre gli occhi.

"Mauro! Mauro! Ti prego, non piangere. Non é colpa tua. Perdonami, perdonami, ti prego?"

Non parlo. Poi...

"Hai abortito! Hai perso il bambino. E non credo proprio fosse il mio.
Era di 4 settimane.
Ascoltami. Non ti lascio sola ora.
Io non abbandono nessuno nel bisogno. Però ti avevo detto; non rimanere incinta! Non innamorarti! Non mi dire bugie!
E tu?
Non preoccuparti! Non accadrà mai!
E infatti...
Hai abortito un figlio non mio. Sicuramente di Richard.
Vorrei andarmene, scappare via, ma non ci riesco.
Aspetterò che tu venga dimessa. Non dirò a nessuno che hai abortito. Dirò solo che ti sei sentita male. E quando verrai dimessa, ti portero' a casa e poi partiremo.
Andremo a Roma dai tuoi figli e mi auguro siano anche i miei. Questo lo spero, perché se mi arrivasse anche questa di botta , come già ti ho detto, non so proprio se la reggerei.

Finite queste vacanze, dopo che ti sarai ripresa, al mio rientro, ci si mette d'accordo.
Si parlera' di separazione e di niente altro. Non vedo soluzioni.
Ti ho perdonata troppe volte e non ce la faccio piu. Non ne posso più. Sono stanco, veramente stanco delle tue continue bugie e false promesse e cose fatte di nascosto.
Mi avevi detto che con Richard non c'era nulla.
Problemi idrici in hotel e io...io ti avevo pure creduto. Che stupido! Ti avevo creduto e ti ho chiesto pure scusa per non essermi fidato, quando invece...
Già, invece...scopavate e scopavate, ridendo alle spalle del cornuto.
Come se non bastasse ti sei fatta mettere incinta!
Capito? Eri pure incinta! Tu non sai il male che mi hai fatto. Il dolore che ho dentro di me.
Chiama Richard. Fai venire lui in ospedale. Non capisco cosa stia facendo io qui con te."


"Mauro ti prego! Perché al tuo rientro? Dove vorresti andare? "

"Lontano. Il più lontano possibile da te. Cosi tu puoi continuare a fare i tuoi porci comodi lontano dai miei occhi.
E ora riposati."

"Ma mauro... a settembre dobbiamo andare a L. A."

"Andrete voi. Io non so dove andrò. Almeno ti farai sbattere pure da Rocco. Ora stai zitta per favore. Non parlare e stai zitta. "

Viene dimessa dopo 4 giorni dall'ospedale. Il dottore si arrabbia con me perché mi ha detto che la signora è stressata e dovrei farla lavorare di meno. Che dovrei coccolare una moglie così.

E io...e io gli dico che ha ragione e che la colpa é mia.

"Signora, mi raccomando, si riposi e non dia retta a suo marito. Riposo, riposo assoluto! Nessuno sforzo e vedrà che rimarrà incinta nuovamente."

Pure colpa mia. Cornuto e mazziato con lei che ascolta in silenzio.

Usciamo dall'ospedale e torniamo a casa.
Lungo il tragitto, lei prova a dire qualcosa ma io non le rispondo. E comincio a piangere.
Arriviamo a casa.
La metto a letto e preparo i bagagli per partire.
Mangiamo un boccone.

"Vieni a dormire con me Mauro. " Mi dice.

"No! Dormo in camera di......"

"Mauro per favore!"

"Per favore Federica. Non farmi ancora più male di quello che già mi hai fatto. Per favore!"

Mi scendono le lacrime.
Le chiudo la porta e vado in camera di mio figlio.

Il mattino seguente partiamo. Per non farla stancare mi fermo ogni ora e mezza di viaggio.
Durante il viaggio le dico che le lascio l'auto e che lei fra due giorni mi accompagnera' alla stazione.

"Ho chiesto all'azienda di trasferirmi per un periodo di tempo.
Così hai tutto il tempo per organizzarti per qualsiasi decisione tu prenda con i ragazzi. Nel frattempo l'avvocato preparera' le carte per la separazione. Dovrai solo passare a firmarle. Casa la puoi mettere in vendita e la metà dei soldi la prendi te e ci fai quello che vuoi. La mia metà andrà sul conto dei ragazzi. Io mi arrangio, magari un monolocale in affitto. Non dire nulla ai miei e niente ai tuoi., per ora. "

"Mauro, per favore! Non firmerò mai. Ti amo! Ti amo! Ho sbagliato e ti chiedo perdono. Con Richard non c' è nulla. È stato un errore. Gli hai rotto due denti e ha un occhio nero. Non mi parlare più di Richard.
Dobbiamo andare a L. A.
Dobbiamo partire tutti insieme. Cosa diranno i ragazzi. E Rocco e Tonia? E Ale e Manu? Mauro, ti chiedo perdono. Per favore non lasciarmi?"

"Per favore cosa? Te lo ripeto! Ti avevo detto in ginocchio: per favore, con tutti, ma non con lui. Ti avevo chiesto di non rimanere incinta.
E invece...
Non puoi capire il dolore che ho dentro di me. Devo andarmene! Devo andarmene via. Se non firmi poco male. Problemi tuoi. Non puoi sposarti con il tuo Richard. Anche se sono sicuro ti stava prendendo per il culo.
E ti ripeto, se tornasse in Italia, non me lo far trovare insieme ai miei figli perché te lo distruggo."

E cosi é andata.

Ho fatto dormire i ragazzi con la mamma. Solo i suoi genitori hanno capito che qualcosa non andava.
Dopo due giorni saluto tutti e mi faccio accompagnare da lei alla stazione a prendere il treno.

In auto:

"Mauro, per favore. Ti chiedo perdono. Per favore, non ti mento più."

"No, Fede! Troppo tardi. Sei libera. Organizza la tua nuova vita con il tuo nuovo amore, sempre se non é sparito. Va bene così!"

Alla stazione lei prova ad abbracciarmi e io la stacco.
Mi volto e vado a prendere il treno per Ancona.
Dopo due giorni parto di nuovo. Roma, fiumicino e via.
Non so quanto starò lontano dai miei figli.
Lontano dalla donna che ho amato e che amo. Sarà dura, ma devo abituarmi.
Penso che anche Marisa ha fatto uguale. Si è allontanata per non avere problemi. Ha fatto bene a tutti e due.

Poi esce il diavoletto che é in me e mi dice: "Mauro, pure te sei stato innamorato di due donne.
E hai fatto sesso con due donne.
Tua moglie ha fatto uguale."

Però io non dico a mia moglie tutte le bugie che mi dice lei.

"Certo che non gliele dici. É vero che lei manco te lo chiede, perché altrimenti saresti stato costretto a dirgliele."

Non so che fare!?
Non posso sputtanarmi con l'azienda.
Gli ho detto che sarei andato e ora devo andare.
Vedremo quando torno cosa avrà fatto lei con l'avvocato.
Se firma, allora é finita, altrimenti vedremo.
Sono il solito stronzo, ma come al solito credo sia tutto scritto e che quindi se deve finire non voglio essere io a finirla, ma lei.
E in tutto questo mi perdo pure il viaggio a L. A.
Bah! Si divertirà con Rocco.

Tre mesi! Resisto tre mesi. I tre mesi più duri della mia vita. Condizioni climatiche di merda. Gli altri ogni 15/18 giorni se ne andavano e io no. Sento i ragazzi ogni tre giorni. Lei no!
Non sento neanche il bisogno di farlo. A volte lei prende il telefono dopo che ho parlato con loro e io appena sento la sua voce chiudo la telefonata.
Questo il primo mese poi lei non prova più a farlo.
Stavolta é finita.

Penso al ritorno. Penso a dovermi trovare un posto dove andare a vivere.
A 41 anni mi trovo in questa situazione. Non me lo sarei mai aspettato.
Mia figlia ha 11 anni, non é cretina. Ha capito che tra me e la mamma le cose non vanno bene. Mio figlio si fa i fatti suoi. Ma non é stupido. In quei tre mesi mi chiamano Marco, Lino e Alessandro.

Anche Manuela mi chiama dicendomi di ripensarci.
Che Fede si é pentita. Che tutti si può sbagliare.
Può accadere di prendere una sbandata.

Non lo so! Non lo so proprio. Vediamo il suo comportamento.
Ma prima devo rimettermi. Ho un mese e mezzo di vacanza.
Devo riprendermi. La mia pelle é cotta e le labbra screpolate. Ma non mi fanno male. Ho più dolore in testa e nel petto.
Mi prendo pure la strigliata dei miei genitori.
E ti pareva!
Ma giustamente loro non sanno nulla e lungi da me dall' informarli.

Per puro caso, ad agosto, trovo la password della sua mail segreta.
Mi sono ricordato di una frase che una volta disse a Clara.
La targa! La targa della sua auto. Della smart venduta alla zia di Stefano.

E cosi da quel giorno ho potuto vedere una volta alla settimana la sua posta segreta. Ha diverse mail, tra cui tante di Richard. Lo ha massacrato per averla messa incinta. Ma lui le ha risposto che é impossibile perché ha fatto un intervento di vasectomia impostogli dalla moglie.
Allora di chi cazzo era il figlio?
Con chi cazzo è stata?

Mentre all'ultima mail gli ha detto che ha sbagliato scrivendogli:

'Non avrei mai dovuto farlo.
Mauro é la mia vita e fare quello che ho fatto con te é stato un errore. Un errore dovuto forse all'attrazione sessuale provata inizialmente e per questa mia voglia irrefrenabile di sesso che io invece ho scambiato per amore.
Ti prego di non chiamarmi e di non scrivermi più. Parlerò con il preside perché questo discorso del gemellaggio non può continuare con me.
Ho fatto il più grande errore della mia vita, persino più grande di quelli passati. Ho tradito un uomo che mi ama alla follia e io l' ho ricambiato tradendo la sua fiducia. Sono un essere meschino e insignificante rispetto a lui.
Mi auguro tu possa comportarti da gentiluomo e che tenga per te questa storia come io cercherò di non far sapere nulla a tua moglie.
Basta cosi. Stop.'


Forse é cambiata?
Mmmhhhh! Il lupo cambia il pelo, non il vizio.

Tra le mail una ventina scritte completamente in inglese escudendo quelle di Richard.
Da queste ho capito che quattro spettacoli li ha fatti pure a Londra, presumo nel locale del biondo al quale lei ha fatto un bocchino. Da quello che ho letto solo spogliarelli e uno 'star show', che sinceramente non so cosa sia, ma ti pare che non si é fatta fottere da qualcuno?
Sarebbe anomalo per una ipersessuale come lei.

Strano che Angelo non mi abbia avvertito.
Gli mando una mail per avere informazioni.

Poi, andando a ritroso, ne leggo otto sempre in inglese, di un certo Samir.

Il fruttivendolo! Samir e il fruttivendolo di Sara. Quello dal cazzo grande. Si sono incontrati.
Lui che le chiede, alla seconda mail se ora ci crede?
E mia moglie gli dice di si e che se a lui piacesse, dovranno ripetere l'esperienza, ma solo in fica e bocca e non nel culo, perché troppo grande. Gli chiede pure se avesse avuto problemi a portare me per esaudire un mio sogno. Vedere la moglie scopare con un uomo dal cazzo enorme. Samir gli dice che non ha problemi a dare il suo cazzo a una donna come lei.
Fede lo ringrazia e gli farà sapere di quando mi porterà.
Le altre sono appuntamenti per gli incontri.
C'è stata gia sette volte. Hai capito la signora.
Menomale che non aveva voglia di mettermi le corna.
Cosi disse a Sara.
Quindi ha fatto sesso pure col fruttivendolo?
Leggo la data della prima mail. Maggio 2002 e l'ultima maggio 2003.
Non può essere lui il padre.


Il giorno seguente, ricevo la mail di Angelo. Mi informa dicendomi che lui dei rapporti all'estero non sa nulla e che le modelle del greenbook danno il loro recapito per essere contattate in forma privata, ma che se io voglio, lui può informarsi e chiedere.
Gli dico di farlo, giusto per sapere e lo ringrazio.

E ci siamo. Ringraziando il cielo il tempo passa e si torna. Sono cambiato in tre mesi e si vede. Quel poco tempo libero lo passavo in palestra o a dormire, quando ci riuscivo.

Arrivo a Fiumicino. Devo affittare un'auto per arrivare ad Ancona.

Sto uscendo dagli arrivi e all'uscita chi trovo.

"Mauro! Mauro!"

Nooo! Cazzo! Perché é venuta a prendermi? Sto facendo una fatica incredibile per dimenticarla e lei é qui.

"Perché sei qui. Dimmi , cosa vuoi?"

Rimane ferma e dispiaciuta mi dice:

"Mauro, sono venuta a prenderti."

"Si, a prendermi per il culo come hai sempre fatto. Perché sei venuta e come facevi a saperlo?"

"Ho torturato Lino per farmelo dire. Non gli dire nulla. Io voglio parlare e stare insieme a te. Voglio chiederti ancora perdono per quello che ti ho fatto. Mauro, per favore, hai ragione, hai ragione su tutto.
Ma cos'hai al volto? Sei tutto cotto e bruciaccato. Ma dove sei stato questi tre mesi? Quanti chili hai perso? "

"Come stanno i ragazzi? Hanno capito qualcosa? "

"Stanno bene? Non sono stupidi! Nostra figlia qualcosa ha capito. Nostro figlio lo sai che si fa i fatti suoi."

"Gli hai detto che é tutta colpa mia?"

"No! Gli ho detto che la mamma ha fatto l'errore più grande della sua vita."

"Hai sbagliato. Dovevi dirgli che é stata colpa mia. Ora voglio solo andare a vederli e abbracciarli e poi andarmene in albergo, farmi una doccia e andare a dormire. Sono stanco. Molto stanco! "

"Mauro, quale albergo?! Tu hai una casa e se lo vorrai ancora una moglie."

"Mi ha detto l'avvocato che non sei passata a firmare. Perché? Stai deludendo il tuo amore Richard? L'uomo che ami. L'uomo dal quale stavi avendo un figlio. "

"Mauro, ho sbagliato! Perdonami, ti prego perdonami. Non ti dirò bugie. Ti prego! "

Salgo in macchina silenzioso con lei che guida e io mi addormento.
Poi la sento parlare al telefono, ma io continuo a far finta di dormire.

"Ma dove cazzo lo hanno mandato? Devi vedere come é ridotto. Forse ha perso 10 kg. Poi tre mesi. Non si puo fare Clara, non si puo fare tre mesi di seguito. Si, anche Marco ci sta da quattro mesi, ma sono incarichi diversi. Ok! L'ha chiesto lui, va bene! Ma dove cazzo é stato? Va bene! Va bene! Sono calma! Si, ciao! "

É tutta colpa mia, tutta colpa mia! Sono una stronza!

Arriviamo a casa.
Non so se posso chiamarla ancora casa.
Appena entro i ragazzi mi vengono incontro e mi abbracciano. Mi sono mancati, cazzo se mi sono mancati.
E mi duole dirlo, ma mi è mancata pure mia moglie.

Non mi faccio la doccia. Voglio un bagno. Un bagno caldo. Riempio la vasca e mi immergo.

"Mauro, mauro. Non ti addormentare in vasca. É pericoloso!"

Mi sono addormentato! Ha ragione! Sono stanchissimo. Ho un mese e mezzo di vacanza. Devo trovare una casetta dove andare a vivere. Mi asciugo e chiedo a Fede dove poter stendermi dieci minuti.

"Stai scherzando!? Non ti far sentire dai ragazzi. In camera! Nella nostra camera da letto."

"Fede, ascolta. Per me da tre mesi ad oggi non é cambiato nulla. Da domani andro' alla ricerca di un piccolo appartamentino, per stare vicino ai ragazzi. Non capisco il perché non abbia ancora firmato i fogli del divorzio? Credo che tre mesi fa tu abbia fatto la tua scelta. Vi ho sentiti quando eravate in giardino. Quello che voleva lui e quello che cercavi te. Non ha senso continuare questa relazione. Io tra un mese e mezzo ripartirò. Tu creati una nuova vita con chi desideri.
Io sto bene così! Non ho interesse a cercare un'altra donna. Mi hai fatto male già abbastanza te. Basta sofferenza!"

"Mauro per favore! Amore mio. "

"Smettila di chiamarmi amore. Non prendermi più per il culo. Hai Richard come amore."

Mi volto e vado a buttarmi sul letto.

Apro gli occhi. Sono le 6 del mattino. Ho dormito 14 ore di fila. Non ho neanche cenato. Ma non ho neanche fame.
Forse è meglio mi tolga questa barba.
Vado a radermi.

Entra mia moglie in bagno. Si toglie la vestaglia ed entra in doccia.
Cazzo che bocce che ha! Mi sono mancate proprio! L'ho sognata diverse volte. Lei e i ragazzi, ma non posso dirglielo.
Esce dalla doccia.

"Mauro, accompagniamo insieme i ragazzi. Poi io e te dobbiamo parlare."

"Fede per favore. Non mi va di parlare. Non voglio parlare. Non c'è nulla di cui parlare. I ragazzi sono grandi capiranno. Digli sempre che é colpa mia. Tu farai la tua vita, qui o a Londra che sia, questo lo sai te.
Io cercherò di fare la mia."

"La mia vita é qui con te. Ho sbagliato e ti chiedo ancora scusa. Farò qualsiasi cosa per farmi perdonare da te. Ti prego Mauro. Con il prof. Brown non ci siamo più visti, ne sentiti da quel giorno. Anzi da prima. Poi questo stronzo é venuto e mi ha detto di farlo un' ultima volta e io ci sono cascata di nuovo. Ho chiesto al preside di togliermi dal programna di gemellaggio. Io non ne voglio più far parte. Al mio posto hanno messo la prof. V........ che parlicchia inglese. Comunque credo verrà interrotto perché non ha senso farlo, anche per i costi. Mauro, per favore. Non chiedere il divorzio, ti prego, ti prego."

Non so cosa fare. Mi guardo allo specchio. Cazzo! Come sono ridotto. Mi sono massacrato. Ci sono stato troppo. Lei se ne accorge. Mi accarezza le guance, mi prende la mano e da dietro mi stringe forte a lei accarezzandomi il petto. La palestra é servita. La pancia é sparita e i muscoli che erano nascosti sono usciti fuori.
Accompagniamo i figli a scuola, poi lascio lei al liceo e io vado in azienda a trovare Lino.
Marco tra una settimana torna e poi va a Bellinzona.

Lino mi fa la ramanzina dicendomi che tutti possiamo sbagliare. Fede gli ha detto cosa ha combinato e che quando sono partito ha pianto per un mese quando non c'erano i ragazzi.
Dai Mauro, anche te hai avuto una piccola sbandata. Ricordi quando me lo dicesti? Ci può stare e anche te, io so, non gli hai mai raccontato tutto.
Dai Mauro, su fate pace e sabato andiamo fuori a mangiare tutti insieme. Voi e noi. Peccato non ci siamo Marco e Marisa.

Forse ha ragione Lino. Lo saluto abbracciandolo e lo ringrazio.
Squilla il cellulare.
É Federica.
Rispondo.

"Pronto!"

"Che gioia sentirti rispondere quando ti chiamo. Se non hai impegni, porteresti una stronza a mangiare da McDonald' s? "

"Ci devo pensare. Va bene! Venti minuti e sono da te, ma pesce e non panini. "

Devo pensarci bene. Ho iniziato io questa storia. Buona parte è colpa mia. Si, lei è bugiarda, ma io non sono da meno. Alla fine mi comporto come lei. É vero che é rimasta incinta e a quello stronzo la devo far pagare in qualche maniera anche se il padre non era lui. Però penso che ha tre figli e forse è meglio per il momento non pensarci.
Ora un po' la faccio scontare a lei.

Arrivo a scuola e la porto al ristorante a mangiare il pesce. Mangiamo e poi lei si mette a parlare.

"Mauro ma dove sei stato? Guarda quanti kg hai perso. Dieci?"

"Tredici, ne ho persi tredici."

"Anche per colpa mia, vero? "

Non rispondo.

"Perdonami Mauro. Mi sono innamorata. Non sono mai stata innamorata di due uomini nello stesso momento.
Ero dubbiosa, avevo qualcosa dentro che non andava, ma poi, quando ti ho visto quel giorno a casa...ho tolto la nebbia che avevo davanti agli occhi.
Non so cosa mi sia successo.
Ho capito che non ero innamorata di due uomini, ma solo di te e che l'altro era solo un' infatuazione sessuale.
Ti prego non lasciarmi, ti prego. Se vuoi il divorzio, se vuoi che io firmi, lo farò. Ma non dirò mai ai ragazzi che la colpa é stata tua.
Gli dirò che é stata colpa mia e che non mi meritano come madre e io non ti merito come marito.
Per favore, non lasciarmi.
Se tu mi dici di fermarmi, mi fermo. Già in questi tre mesi non ho più avuto rapporti con Andrea e Stefano. Richard non lo vedo piu e non voglio sentirne parlare. Dimmi cosa vuoi che faccia per convincerti?"

"Sei gelosa di me? Però non pensi al fatto possa esserlo pure tuo marito. Io non credo ti interessi tanto di me, altrimenti non avresti fatto quello che hai fatto? "

"E invece no! Sono gelosissima di te. E sono stata malissimo quando mi sono resa conto di quello che ti avevo fatto?"

"Bene! Allora voglio farti capire quello che ho sofferto io vedendoti scopare con il tuo Richard in giardino. Con lui che ti ha riempito di sperma mentre ti diceva che dovevi lasciarmi e con te che gli rispondevi di si. Con l'uomo dal quale stavi avendo un figlio. Con l'uomo che tu mi dicevi era solo un rapporto di lavoro."

"Mauro, quelle parole sono uscite in un momento dovuto all'eccitazione. Incinta! Si é vero, ero incinta, ma non lo sapevo e ancora oggi non capisco come possa essere successo. Ho sostituito la pillola, ma l'ho sempre presa e il più delle volte lo facevo venire di dietro."

"Ti facevi venire nel culo? In giardino ti ha riempito in fica e te l'ha pure spalmata bene. Allora visto che è stato un momento dovuto all'eccitazione voglio che tu mi veda scopare con due donne. Due belle donne. Donne delle quali potrei innamorarmi. "

Silenzio assoluto.
Poi...

"No Mauro. No questo no. Non me lo puoi chiedere. Per me è umiliante e gelosa come sono é terrificante. "

"Per te? Allora dimmi, come ti sentiresti se scoprissi che l' uomo che ami avesse messo incinta un'altra donna? E a questo aggiungici anche tante bugie."

Non parla. Sta zitta!

"Ti confesso che non sono incazzato per il fatto tu mi abbia cornificato con questo professorucolo da strapazzo. Io sono incazzatissimo per il fatto che alla mia richiesta tu mi abbia risposto: nooo! Ma che scherzi! Mai! É solo un rapporto di lavoro e nient'altro. Avrei preferito mi avessi detto: si Mauro, mi piace e vorrei farci del sesso. Sarebbe stato meglio.
Stavo quasi riuscendo a smaltire la rabbia che avevo. Ho creduto a tutte le tue stronzate che mi hai riferito.
E allora mi sono detto: ma si, torno prima. Non riesco a stare senza di lei.
E infatti, torno e ti trovo col professorucolo a farti montare.
E come se non bastasse abortisci un figlio non mio.
Voglio il test del dna dei ragazzi. Lo esigo. Voglio sapere se sono figli miei. E ora andiamo in macchina."

Andiamo in auto e parto.

"Sono figli tuoi. Fino a quando non abbiamo cominciato ti sono sempre stata fedele. Dove stiamo andando? Non è la strada di casa."

"In agenzia. Mi serve una casa!"

"No Mauro. Non lo fare questo. Fallo per i tuoi figli, non per me. Non dargli questo dispiacere, ti prego?"

"Solo per loro. Lo faccio per loro. Tanto tra 44 giorni parto di nuovo."

"Mauro, per favore. Ti prego. Farò tutto quello che vuoi, ma ti scongiuro non lasciarmi e non partire di nuovo. Hanno bisogno di te e non di una madre stronza."

"La verità! Voglio la verità! Da quanto tempo scopi col professorucolo? E a Roma... a Roma da chi ti sei fatta sbattere?"

"Con Richard da 2 anni. Dalla sera del ristorante. E poi a Londra. Quasi tutti i giorni. A Roma col titolare dell'autosalone. Dopo il pranzo di sabato e la domenica con il nipote per svezzarlo al sesso. Ha 19 anni e non aveva mai scopato con nessuna. Ha chiesto a me di sverginarlo. "

Continua a non dirmi di Angelo.

"Ha 60 anni, Mauro, ma per favore! Ricordi? Cosi mi avevi detto. Mi chiedo quante altre cose mi hai nascosto o mi stai nascondendo. Fede, io non ti ho mai detto di non fare sesso con altri, anzi, forse la colpa di tutto questo é mia, ma tu...tu non ti sei mai opposta nel farlo. Al contrario.
Da quel che ho capito ti piace. Io però ti ho sempre detto di dirmi con chi vai e dove vai per la tua sicurezza e di non dirmi bugie, ma soprattutto di non rimanere incinta. E invece cosa hai fatto?
Mi hai sempre riempito di bugie. Con me a letto avevi sempre problemi e con gli altri ti concedi e concedevi a più non posso e in più, sei rimasta incinta."

"Mauro, non vado con gli altri e con nessun altro da quel giorno, ti prego!"

"Non lo so Federica. Non me la sento più di stare affianco a una donna che ha messo il marito dopo l'amante. Non ce la faccio. E visto che non devo andare in agenzia, sto andando dall'avvocato a farti firmare. Prenditi le tue responsabilità. Credo sia la cosa più giusta."

Comincia a piangere a dirotto ma resto della mia convinzione. Ormai ho deciso.
Le squilla il cellulare. Lo lascia squillare.

"Rispondi, sarà uno dei tuoi tanti amanti che ti cerca. Non preoccuparti, puoi rispondere non ho più problemi."

Smette di squillare.
Comincia a squillare il mio.

Rispondo.
È la scuola! Nostro figlio si é sentito male e lo hanno portato in ospedale. Sembra abbia un'appendicite e deve essere operato d'urgenza.

Nostro figlio mi ha fatto dimenticare tutto il resto. Di corsa in ospedale, fatto intervento e dopo 4 giorni lo riporto a casa.
Per loro e solo per loro non chiedo il divorzio e torno a casa.
Ma niente sesso.
Dormiamo insieme, lei ha provato ad avvicinarsi, ma io l'ho sempre respinta. Le dico che non ci riesco. Non voglio! Il solo sapere che é rimasta incinta di un altro uomo mi da enormemente fastidio, un senso di repulsione. Non può capire quanto.

"Ti ho perdonato tutto, ma questo no!
So già che è solo questione di tempo e ci separeremo. Comincia a fare la tua scelta."

I giorni passano e piano piano la rabbia e il livore che ho dentro si affievoliscono. Facciamo i compleanni dei ragazzi e quello dei gemelli.
Lei nel frattempo é tornata quella di una volta. La mamma e professoressa di sempre. Brava e ligia a fare tutto quello che concerne a una donna sposata con figli. Accompagna i ragazzi in piscina, a scuola, ai compleanni dei compagni di classe.

Io dico all'azienda che per il momento mi blocco e preferirei tornare a lavorare in loco per la gioia di tutti.
Lo stesso giorno ricevo l'invito di un collega per il suo matrimonio a Marzo. Ha invitato me, Marco e Lino con rispettive famiglie. Un gran bravo ragazzo che mi considera come un fratello maggiore.

E comunque, nonostante parecchi interventi e cene dei nostri amici, tra me e lei il rapporto é sempre freddo da parte mia.
Continuo a dire loro che se non fosse per i figli, l'avrei già lasciata.

Rivado sulla sua mail privata. Ha interrotto i rapporti con tutti. Ad Angelo ha scritto che si scusa, ma che ora non può continuare a saldare il debito contrattuale e che purtroppo é costretta ad allungare il contratto.
Angelo mi chiama e mi chiede cosa fare.
Gli dico di dirle di non preoccuparsi e che quando sarà possibile lo terminerà.
Non so se lei é andata con qualcuno in questo periodo. Dalla sua mail privata non sembra. Ha ricevuto diversi inviti, ma non ne ha mai accettato alcuno. Sia da 3 club inglesi che da una ventina di altre proposte.
In quel mese e mezzo di vacanza mi sono messo a leggere le mail aperte a lei inviate e le sue risposte.
Solo con quelle di Richard ho visto una certa confidenza nello scrivere. Sembravano lettere d'amore. Ma é anche vero il fatto che lei gli aveva detto che mi amava e che non mi avrebbe mai lasciato perché io ero la sua vita e il padre dei suoi figli.
É per questo che non ho fatto più il test del dna. Da questa mail ero sicuro della mia paternità.
Con tutte le altre, si capiva chiaramente, che si trattava di sesso, solo sesso e niente altro.
Il titolare dell'autosalone voleva altri incontri per il nipote e per il figlio di un suo amico a Parigi. Incontri eventualmente da farsi in data e luogo da decidere.
Altri tre locali la volevano con loro per degli spettacoli.
E anche il cinese le aveva scritto.
Poi leggo una mail di Samir.

' Bella signora. Quando tu vuoi, il mio cazzo é pronto. Porta tuo marito e voglio tuo culo.'

Insomma, mia moglie é molto richiesta, almeno fino a luglio, poi, dopo aver risposto a tutti ringraziandoli, comunicava che voleva prendersi un periodo di riposo e che li avrebbe informati se fosse tornata operativa.
Da queste mail ne deduco, che dalla fine di luglio in poi si sia fermata con tutti.

Sinceramente, quasi mi dispiaceva. Però ha pensato a me, al mio desiderio.
Mi stavo nuovamente mettendo in testa di vederla scopare con altri. E poi con questo Samir...pensiero indecente.
La colpa é pure mia. Non posso lamentarmi di avere una moglie cosi, se poi io stesso la desidero troia.
L'unica nota negativa; il fatto di essersi fatta mettere incinta.
In quel mese e mezzo di vacanza ho esaurito quasi tutti i miei 'pagherò' con Angelo.
Forse mi sono vendicato per bene! Ma il professore...il professor Brown.
Non riesco a togliermi dalla testa quel cazzo di sorriso beffardo e non sapevo come fargliela pagare.

E arriva natale.
La situazione é quella di sempre. Non ci sono mail particolari nella sua casella osé.
Tra di noi il rapporto è diventato tiepido, dialogo e parlo con lei, ma oltre a questo nulla. Poi se parliamo di sesso c'é il gelo assoluto. Sembriamo due separati in casa e ne stanno pagando le conseguenze i figli.
Me ne sono reso conto e la cosa mi da enormemente fastidio.
Poi a febbraio, ad una settimana dal matrimonio, mia figlia che sta veramente diventando una gran bella ragazza, mentre stiamo tornando a casa, di punto in bianco mi chiede: "Papà, tu hai mai sbagliato nella vita?"

"Certo che ho sbagliato, nessuno é perfetto. L'importante è ammettere l'errore e dare una seconda possibilità a chi lo ha commesso."

"Appunto!"

Cazzo! É una frecciata per me. Colpito e affondato.

"Tu vuoi che io conceda una seconda possibilità ?"

"Non solo io. Penso che lo vogliano tutti. Ma se dovete continuare a stare cosi...sto zitta. È meglio!"

Mi ha stupito! Forse li consideriamo ancora bambini ma credo che per alcune cose siano più maturi di quel che vediamo.
Divento più tenero con Federica anche se rimango sempre sul chi va la.
Arriva il giorno del matrimonio. Per l'occasione é tornata anche Marisa.
E infatti lei e Fede hanno in braccio i gemelli di Clara che non ce la faceva più.
Finita la cerimonia si va al ristorante e dopo il lauto pranzo si parte con la musica.
Ballo un po' con tutte, perché cosi deve essere, tranne con Fede. Poi penso...

Mia figlia ha ragione. Devo darle una seconda possibilità e anche una terza perché sono stramaledettamente innamorato di lei.
Non riesco a dormire al suo fianco senza toccarla o baciarla. Sto facendo del male a me, ai miei figli e pure a lei.
Sto perdendo del tempo prezioso da vivere insieme. Tempo che un domani potrebbe non esserci. D'altronde la colpa è pure mia.
Si! Basta!

Vado dal DJ e gli dico se ha una salsa dal titolo 'si supieras' di Pedro Conga.
Il DJ mi guarda e mi dice.

"Ehi, amico! Vuoi che un salsero come me non abbia Pedro Conga. Certo che ce l'ho. Te la metto subito."

"No, aspetta! Vedi quella signora bionda con il vestito rosso?"

"Quella in piedi che sta parlando con la mora dai capelli a caschetto? Certo che la vedo."

"Fammi andare davanti a lei, allungo la mano per invitarla e tu parti con il brano. È la nostra salsa. La canzone con la quale le ho insegnato a ballare."

"Vai, amico, vai. Falle vedere chi sei."

Mi avvicino a loro piano piano, attraversando la sala. Lino, Marco, Clara, i miei figli cominciano a sorridere. Forse hanno intuito qualcosa. Marisa fa finta di non capire. Loro sanno la nostra situazione.

E quando sono davanti a mia moglie, la guardo e sorrido.
Lei mi osserva e non capisce.
Allungo la mano invitandola a ballare e in quel momento parte la canzone.

Alle prime note, mia moglie si mette le mani sul volto e comincia a piangere.

"Allora?! Che vuoi fare? Balliamo o no?"

Mi guarda stupita con gli occhi pieni di lacrime.
Non se l'aspettava.
Prende la mia mano e la porto ballando verso il centro della sala mostrando a tutti quanto e' bella mia moglie.

Gli altri ballicchiano, ma noi voliamo proprio. E un'altra cosa.
E mentre la faccio girare vedo le lacrime scendere giù dalle gote.
Il poco trucco che ha, le sta colando.
Finisce il ballo con l'applauso di tutti i presenti.
Prendo il mio fazzoletto e le asciugo il volto e poi la bacio in bocca.
E riparte a piangere nuovamente.

"È tutto ok, Fefe'! É tutto ok. Tranquilla! Non é successo nulla. Mi è passata."

Mi abbraccia forte e poi ci avviciniamo al nostro tavolo tra gli applausi dei nostri amici.
Fede é sempre avvinghiata a me. Non mi lascia un secondo. E all'orecchio mi pronuncia queste parole: "hai ragione! Hai ragione su tutto. Però tu sei l'unico mio vero amore. Non ho mai amato nessuno come amo te. Se ti accadesse qualcosa morirei subito dopo. Ti prego non partire piu, non partire più! Perdonami, perdonami ancora per quello che ti ho fatto."

"Non hai nulla da farti perdonare. É colpa mia. Tranquilla!"

"Perché hai voluto perdonarmi?"

"Chiedi a tua figlia. A volte i bambini sono più intelligenti degli adulti. E i nostri oltre ad essere intelligenti, sono anche belli. Nostra figlia sta diventando stupenda. Tutta la mamma.
Eppoi, ti confesso, perché non riesco più a starti lontano. Ti amo troppo!"

"Mauro, io non ti ho voluto dire niente perché non mi sembrava il momento. Alessandro deve fare una campagna pubblicitaria per una nota casa e ha bisogno di 5 ragazzi. Ha chiesto a me se siamo interessati a far partecipare i nostri figli. Gli altri tre sono, la loro figlia e due figli di Stefania."

"Chi é Stefania?"

"La moglie di Luca, il nuovo proprietario del villino del sig Paolo."

"Fai come tu vuoi. L'importante è che non sia come l'hai fatta te."

"Ci siamo, io, Manu e Stefania. Sbraniamo chiunque si avvicini a loro. E Alessandro non é più quello di una volta. É cambiato. É iperprotettivo nei confronti di tutti. Avresti dovuto vederlo a L. A."

"E tu a L. A. cosa hai fatto?"

"Nulla Mauro. Ti giuro! Nulla. Poi se tu vuoi, si può parlare di questo e di altre cose, ma non oggi. Non mi sembra il caso. Dammi un bacio e portami a ballare, amore mio!"

Siamo stati tutta la serata a ballare e poi dopo i saluti, tutti di nuovo a casa.



Continua...





















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2025-05-30
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