Costretto a venire 2
di
Mins78
genere
gay
La serata fu lunga e stressante, ero riuscito a venire solo due volte, l'impresario non ne era per nulla soddisfatto, fui molto sorpreso quando accasciato sulla mia poltrona con le mutande alle caviglie e il cazzo penzoloni, lo vidi impugnare la penna e firmare le prime due pagine del contratto.
Mi disse: ti premio per l'impegno, ma non firmo tutto il contratto, solo le prime due pagine, pari alle volte che mi hai divertito, ci sentiamo nei prossimi giorni per capire gli altri dettagli.
Entrambi sapevamo che se il contratto non fosse stato sottoscritto in ogni sua parte non avrebbe avuto alcuna validità.
La mattina dopo ripensai a quella situazione, mi sembrava un film, cercai il nome dell'imprenditore su internet per avere maggiori informazioni, trovai solo notizie in merito alla sua carriera sportiva, aveva un passato da canoista il che spiegava il fisico ben strutturato e possente, altre notizie di lavoro, ma nulla che soddisfacesse la mia ricerca. Stavo cercando un informazione o qualcosa che mi permettesse di capire come gestire al meglio la situazione.
Avevo veramente gradito il trattamento, ma al tempo stesso avevo una sorta di sensazione di essere stato violato, manipolato, mi sentivo sporco, ma anche dilettato dal ricordo. Ovviamente, nella sua testa, ogni firma corrispondeva ad un mio orgasmo, ora era chiaro, e subito cercai di visualizzare nella mia mente di quante pagine fosse il contratto. Non ci riuscì.
Corsi in ufficio dopo una rapida doccia, durante la quale cercai di penetrarmi con un dito per replicare la sensazione provata durante il massaggio prostatico del suo assistente, ma nulla, non provavo nulla, qualche volta giocando con mia moglie abbiamo provato ad usare i suoi giocattoli anche su di me, ma non mi era mai capitato di provare la stessa intensità di piacere che mi aveva dato il dito del suo aiutante.
In tarda mattinata il mio socio mi chiese come erano andate le trattative, gli risposi che la situazione era promettere, che se non fosse stato chiamato d'urgenza avrebbe sottoscritto il contratto e che ci saremmo rivisti nei prossimi giorni per concludere, il mio socio, compiaciuto, mi disse di continuare a fare quello che stavo facendo, quella trattativa era fondamentale per il nostro futuro e per quello della società.
Non riuscivo a fare chiarezza dentro di me... Non capivo se aspettavo impazientemente il contratto dell'impresario per il contratto o per il trattamento che sicuramente mi avrebbe riproposto.
Passarono giorni, più volte mi ero sorpreso a scrivere una mail all'impresario per sollecitare, ma ,forse per paura, non l'avevo mai inviata.
Stavo tornado a casa dopo una giornata faticosa quando mi squillò il telefono, era lo scagnozzo dell'impresario, mi diede appuntamento per la mattina successiva in un hotel dove si sarebbe fermato per un paio di giorni, non era nella mia città, mi sarei dovuto fare un'oretta di macchina, ma ovviamente confermai la mia presenza.
Mi presentai alla hall dell'hotel circa 15 minuti prima dell'orario prestabilito, chiesi del Sig. X e la ragazza, dopo una breve telefonata mi spiegò come arrivare alla sala riunioni dove ero atteso.
Il fatto che ci vedessimo in una sala riunioni e non nella sua camera mi face pensare che questa volta non ci sarebbe stato altro che lavoro, stranamente ne ero deluso.
Al tavolo erano in tre, mi presentai agli altri due, uno era un tecnico della sicurezza e l'altro curava la parte economica del cantiere di cui avremmo dovuto fare la fornitura.
Un incontro come tanti altri, fino all'ora di pranzo, quando l'impresario, il Sig. X, dichiarò di aver bisogno di una pausa, ma che aveva più sete che fame.
Interruppe la riunione e chiese di seguirlo, ero dietro di lui e gli altri due dietro di me, invece di andare nella sala ristorazione andammo nella sua camera.
Appena entrati, mi resi conto che qualcosa stava per accadere, il mio cazzo era già in piedi, mentre in petto il cuore mi batteva forte.
Rivolgendosi ai due suoi collaboratori chiese di preparargli il solito, i due iniziarono a spogliarmi, rimasi immobile e li feci fare, ma ero rosso paonazzo, mi vergognavo che anche questi due tizi appena conosciuti mi vedessero in balia della volontà altrui. Mi ammutolii.
Uno dei due esclamò che il mio cazzo era già in tiro e X guardó con attenzione e frugando in tasca tirò fuori una sorta di anello vibrante.
Mentre ero complemente nudo, il tecnico della sicurezza e il tizio del bilancio mi tenevano per le braccia chiedendomi di divaricare le gambe, ero come ipnotizzato, eseguivo.
Il sig. X mi scappellò delicatamente e posizionò l'anello vibrante appena sotto il glande, così che, una volta acceso, le vibrazioni stimolassero il frenulo.
All'ordine di posizionarmi: i due mi spinsero verso una scrivania e mi federo poggiare gli avambracci sul piano, ero quasi a pecora.
Presero una sedia e la posizionarono dietro di me, uno dei due mi teneva per il collo, facendo una leggera pressione , il mio volto era a pochi cm dal pianale della scrivania, il mio respiro iniziava a farsi pesante.
Il sig. X si mise a sedere, udii un click e l'anello iniziò a vibrare, era molto piacevole ma quel vibrare non sarebbe mai riuscito ad indurmi all'orgasmo.
Mentre il sig. X gustava la visita del mio culo, palle e asta da dietro, chiese all'economo di prendere il flut e tenersi pronto, mi voleva fare venire dentro ad un bicchiere questa volta.
La vibrazione si fece più intensa dopo un secondo click, provavo piace più dalla situazione che dalla stimolazione, fino a quando l'impresario chiese al responsabile della sicurezza di procedere.
Procedere a cosa pensai...
Udii il classico rumore si una boccetta che si stappa, il tecnico della sicurezza si stava lubrificando le dita, sentii accarezzarmi l'ano, il piacere fu subito più intenso, sperai che riuscisse a fare lo stesso massaggio dello scagnozzo... Sentii entrare il primo dito, e mi feci uscire un suono di goduria.
Ti piace quindi!? Esclamò il sig. X.
In maniera provvidenziale, quello che mi teneva per il collo mi coprì la bocca, non potevo rispondere, non potevo dire nulla, era evidente che la mia risposta non era richiesta né desiderata.
Fu quando entro il secondo dito che il piacere fu incontrollabile, le vibrazioni sembravano percuotere il cervello di piacere, piacere che continuava a crescere lentamente, dopo una decina di minuti di massaggio al culo venni ed il bicchiere era perfettamente posizionato per non fare cadere neppure una goccia.
Il flut ha una piccola imboccatura, il mio glande è più grande, ma lo posozionò perfettamente!
L'impresario prese il bicchiere, osservandolo disse: non è sufficiente per dissetarmi.
Avrebbe avuto bisogno di una seconda mungitura.
Aveva proprio detto mungitura, ero diventato un toro da mungere!
Mi lasciarono in quella posizione, ma mi venne tolto l'anello vibrante, sentivo le gambe tremare, poi un rumore inquietante, sentii come il rumore di una fibbia della cintura che si slaccia.
Di chi era? Cosa stava per accadere?
La testa mi veniva premura sul tavolo non riuscivo a vedere cosa stava per succedere.
Una mano mo afferrò le palle e il cazzo, iniziando un massaggio lento, questa volta non avevo avuto la fastidiosa sensazione post orgasmica, di nuovo provavo piacere. Mente il mio pene tornava turgido sentii una pressione leggera sull'ano, un pressione costante ma non invasiva, mentre il massaggio al cazzo continuava lento, forse stavano penetrandomi con un dildo.
Il massaggio si faceva più intenso ma non più veloce, ogni volta che contraevo i muscoli pelvici per gli spasmi del piacere qualcosa si faceva strada dentro di me! Stavo per venire nuovamente quando il massaggio del cazzo si stoppò e sentii chiaramente che qualcuno mi stava scopando il culo, le spinte erano diventate tali che le palle del mio sodomizzatore sbattevano sulle mia.
Il cazzo che mi stava scopando doveva essere ricurvo verso il basso perché colpiva inesorabilmente la mia prostata.
Venni ancora dentro al solito flut.
Dopo l'orgasmo che sembrava non finire mai, il cazzo che mi stava scopando continuò a farlo, ma molto molto molto lentamente, adesso sentivo ogni cm, ero completamente concentrato sulla sensazione anale.
La voce dell'impresario ruppe quella sorta di stato meditativo in cui ero:
Altre due firme sono assicurate!
Vediamo se il cazzo del tecnico della sicurezza mi farà firmare ancora un'altra pagina!
Sentì la pressione sul collo farsi più leggera, si stavano scambiando si posto, un cazzo uscì dal mio culo, ma non era venuto, ne ero certo.
Riuscii a girare un po' la testa e ero certo di aver visto il sig.x con i pantaloni indossati, non era lui che mi aveva penetrato, era stato l'uomo del bilancio.
Adesso avevo nuovamente una mano sul collo per tenermi schiacciato alla scrivania, ma il mio cazzo era stato lasciato a riposo, nessuno se ne stava occupando, venni penetrato dal tecnico della sicurezza.
Ero talmente spossato, pervaso dal piacere, annebbiato, che il mio corpo sembrava lasso, senza forze, completamente abbandonato al volere altrui.
Mi scopò il tecnico per un tempo infinito, godevo e godevo, fino ad essere pervaso da uno spasmo forte, credo il mio primo orgasmo anale, venni di nuovo.
Sfinito, senza forze e pervaso dal piacere mi misero a sedere su una sedia, il sig.x prese il flut e disse:
Brindo al nostro accordo, bevve tutto d'un fiato. Solo ora notai che era perfettamente vestito! Era stato lo spettatore della mia devastazione fisica e psicologica.
Mi disse: ti premio per l'impegno, ma non firmo tutto il contratto, solo le prime due pagine, pari alle volte che mi hai divertito, ci sentiamo nei prossimi giorni per capire gli altri dettagli.
Entrambi sapevamo che se il contratto non fosse stato sottoscritto in ogni sua parte non avrebbe avuto alcuna validità.
La mattina dopo ripensai a quella situazione, mi sembrava un film, cercai il nome dell'imprenditore su internet per avere maggiori informazioni, trovai solo notizie in merito alla sua carriera sportiva, aveva un passato da canoista il che spiegava il fisico ben strutturato e possente, altre notizie di lavoro, ma nulla che soddisfacesse la mia ricerca. Stavo cercando un informazione o qualcosa che mi permettesse di capire come gestire al meglio la situazione.
Avevo veramente gradito il trattamento, ma al tempo stesso avevo una sorta di sensazione di essere stato violato, manipolato, mi sentivo sporco, ma anche dilettato dal ricordo. Ovviamente, nella sua testa, ogni firma corrispondeva ad un mio orgasmo, ora era chiaro, e subito cercai di visualizzare nella mia mente di quante pagine fosse il contratto. Non ci riuscì.
Corsi in ufficio dopo una rapida doccia, durante la quale cercai di penetrarmi con un dito per replicare la sensazione provata durante il massaggio prostatico del suo assistente, ma nulla, non provavo nulla, qualche volta giocando con mia moglie abbiamo provato ad usare i suoi giocattoli anche su di me, ma non mi era mai capitato di provare la stessa intensità di piacere che mi aveva dato il dito del suo aiutante.
In tarda mattinata il mio socio mi chiese come erano andate le trattative, gli risposi che la situazione era promettere, che se non fosse stato chiamato d'urgenza avrebbe sottoscritto il contratto e che ci saremmo rivisti nei prossimi giorni per concludere, il mio socio, compiaciuto, mi disse di continuare a fare quello che stavo facendo, quella trattativa era fondamentale per il nostro futuro e per quello della società.
Non riuscivo a fare chiarezza dentro di me... Non capivo se aspettavo impazientemente il contratto dell'impresario per il contratto o per il trattamento che sicuramente mi avrebbe riproposto.
Passarono giorni, più volte mi ero sorpreso a scrivere una mail all'impresario per sollecitare, ma ,forse per paura, non l'avevo mai inviata.
Stavo tornado a casa dopo una giornata faticosa quando mi squillò il telefono, era lo scagnozzo dell'impresario, mi diede appuntamento per la mattina successiva in un hotel dove si sarebbe fermato per un paio di giorni, non era nella mia città, mi sarei dovuto fare un'oretta di macchina, ma ovviamente confermai la mia presenza.
Mi presentai alla hall dell'hotel circa 15 minuti prima dell'orario prestabilito, chiesi del Sig. X e la ragazza, dopo una breve telefonata mi spiegò come arrivare alla sala riunioni dove ero atteso.
Il fatto che ci vedessimo in una sala riunioni e non nella sua camera mi face pensare che questa volta non ci sarebbe stato altro che lavoro, stranamente ne ero deluso.
Al tavolo erano in tre, mi presentai agli altri due, uno era un tecnico della sicurezza e l'altro curava la parte economica del cantiere di cui avremmo dovuto fare la fornitura.
Un incontro come tanti altri, fino all'ora di pranzo, quando l'impresario, il Sig. X, dichiarò di aver bisogno di una pausa, ma che aveva più sete che fame.
Interruppe la riunione e chiese di seguirlo, ero dietro di lui e gli altri due dietro di me, invece di andare nella sala ristorazione andammo nella sua camera.
Appena entrati, mi resi conto che qualcosa stava per accadere, il mio cazzo era già in piedi, mentre in petto il cuore mi batteva forte.
Rivolgendosi ai due suoi collaboratori chiese di preparargli il solito, i due iniziarono a spogliarmi, rimasi immobile e li feci fare, ma ero rosso paonazzo, mi vergognavo che anche questi due tizi appena conosciuti mi vedessero in balia della volontà altrui. Mi ammutolii.
Uno dei due esclamò che il mio cazzo era già in tiro e X guardó con attenzione e frugando in tasca tirò fuori una sorta di anello vibrante.
Mentre ero complemente nudo, il tecnico della sicurezza e il tizio del bilancio mi tenevano per le braccia chiedendomi di divaricare le gambe, ero come ipnotizzato, eseguivo.
Il sig. X mi scappellò delicatamente e posizionò l'anello vibrante appena sotto il glande, così che, una volta acceso, le vibrazioni stimolassero il frenulo.
All'ordine di posizionarmi: i due mi spinsero verso una scrivania e mi federo poggiare gli avambracci sul piano, ero quasi a pecora.
Presero una sedia e la posizionarono dietro di me, uno dei due mi teneva per il collo, facendo una leggera pressione , il mio volto era a pochi cm dal pianale della scrivania, il mio respiro iniziava a farsi pesante.
Il sig. X si mise a sedere, udii un click e l'anello iniziò a vibrare, era molto piacevole ma quel vibrare non sarebbe mai riuscito ad indurmi all'orgasmo.
Mentre il sig. X gustava la visita del mio culo, palle e asta da dietro, chiese all'economo di prendere il flut e tenersi pronto, mi voleva fare venire dentro ad un bicchiere questa volta.
La vibrazione si fece più intensa dopo un secondo click, provavo piace più dalla situazione che dalla stimolazione, fino a quando l'impresario chiese al responsabile della sicurezza di procedere.
Procedere a cosa pensai...
Udii il classico rumore si una boccetta che si stappa, il tecnico della sicurezza si stava lubrificando le dita, sentii accarezzarmi l'ano, il piacere fu subito più intenso, sperai che riuscisse a fare lo stesso massaggio dello scagnozzo... Sentii entrare il primo dito, e mi feci uscire un suono di goduria.
Ti piace quindi!? Esclamò il sig. X.
In maniera provvidenziale, quello che mi teneva per il collo mi coprì la bocca, non potevo rispondere, non potevo dire nulla, era evidente che la mia risposta non era richiesta né desiderata.
Fu quando entro il secondo dito che il piacere fu incontrollabile, le vibrazioni sembravano percuotere il cervello di piacere, piacere che continuava a crescere lentamente, dopo una decina di minuti di massaggio al culo venni ed il bicchiere era perfettamente posizionato per non fare cadere neppure una goccia.
Il flut ha una piccola imboccatura, il mio glande è più grande, ma lo posozionò perfettamente!
L'impresario prese il bicchiere, osservandolo disse: non è sufficiente per dissetarmi.
Avrebbe avuto bisogno di una seconda mungitura.
Aveva proprio detto mungitura, ero diventato un toro da mungere!
Mi lasciarono in quella posizione, ma mi venne tolto l'anello vibrante, sentivo le gambe tremare, poi un rumore inquietante, sentii come il rumore di una fibbia della cintura che si slaccia.
Di chi era? Cosa stava per accadere?
La testa mi veniva premura sul tavolo non riuscivo a vedere cosa stava per succedere.
Una mano mo afferrò le palle e il cazzo, iniziando un massaggio lento, questa volta non avevo avuto la fastidiosa sensazione post orgasmica, di nuovo provavo piacere. Mente il mio pene tornava turgido sentii una pressione leggera sull'ano, un pressione costante ma non invasiva, mentre il massaggio al cazzo continuava lento, forse stavano penetrandomi con un dildo.
Il massaggio si faceva più intenso ma non più veloce, ogni volta che contraevo i muscoli pelvici per gli spasmi del piacere qualcosa si faceva strada dentro di me! Stavo per venire nuovamente quando il massaggio del cazzo si stoppò e sentii chiaramente che qualcuno mi stava scopando il culo, le spinte erano diventate tali che le palle del mio sodomizzatore sbattevano sulle mia.
Il cazzo che mi stava scopando doveva essere ricurvo verso il basso perché colpiva inesorabilmente la mia prostata.
Venni ancora dentro al solito flut.
Dopo l'orgasmo che sembrava non finire mai, il cazzo che mi stava scopando continuò a farlo, ma molto molto molto lentamente, adesso sentivo ogni cm, ero completamente concentrato sulla sensazione anale.
La voce dell'impresario ruppe quella sorta di stato meditativo in cui ero:
Altre due firme sono assicurate!
Vediamo se il cazzo del tecnico della sicurezza mi farà firmare ancora un'altra pagina!
Sentì la pressione sul collo farsi più leggera, si stavano scambiando si posto, un cazzo uscì dal mio culo, ma non era venuto, ne ero certo.
Riuscii a girare un po' la testa e ero certo di aver visto il sig.x con i pantaloni indossati, non era lui che mi aveva penetrato, era stato l'uomo del bilancio.
Adesso avevo nuovamente una mano sul collo per tenermi schiacciato alla scrivania, ma il mio cazzo era stato lasciato a riposo, nessuno se ne stava occupando, venni penetrato dal tecnico della sicurezza.
Ero talmente spossato, pervaso dal piacere, annebbiato, che il mio corpo sembrava lasso, senza forze, completamente abbandonato al volere altrui.
Mi scopò il tecnico per un tempo infinito, godevo e godevo, fino ad essere pervaso da uno spasmo forte, credo il mio primo orgasmo anale, venni di nuovo.
Sfinito, senza forze e pervaso dal piacere mi misero a sedere su una sedia, il sig.x prese il flut e disse:
Brindo al nostro accordo, bevve tutto d'un fiato. Solo ora notai che era perfettamente vestito! Era stato lo spettatore della mia devastazione fisica e psicologica.
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