Voglie notturne - risvegli

Scritto da , il 2017-01-13, genere sentimentali

Il mattino seguente mi alzai di buon'ora. Non avevo nessuna voglia di subire un attacco mattiniero, in quanto sapevo che il mio ragazzo appena sveglio era sempre eccitato. Andai in cucina e preparai la colazione.
Stavo preparando il caffè quando sentii due mani stringermi per i fianchi. "Perché ti sei alzata prima?" Mi disse all'orecchio, spostandomi i capelli di lato.
"Dovevo preparare la colazione..." risposi titubante. Ma lui era furbo e capii che stavo mentendo. "Sei strana...cosa hai?" Mi fece girare e dovetti alzare la testa per poterlo guardare negli occhi.
"Io......." non sapevo se dire la verità o no.
"Parla!" Mi ordinò. Si stava arrabbiando, lo sentivo. Con le braccia mi fece avvicinare al suo petto. Sentivo il suo cuore.
"Mi sei venuto dentro!".
"Ancora con questa storia! Sei la mia donna perciò ti vengo dentro quanto voglio!" Urlò.
"Ma non capisci! Ogni volta rischiamo di...hai capito insomma!". Non feci in tempo a proseguire il discorso che mi aveva messo le mani sotto il sedere, per posarmi sul ripiano della cucina.
"Cosa vuoi fare?" Gli dissi. Non mi rispose. Le sue mani stavano vagando sul mio corpo, avvicinandosi in modo sospetto verso le mutandine. "No!" Cercai di protestare.
"Si invece! Prometto di non venirti dentro.....".
Mi tolse gli slip e mi aprii le gambe. "Mm come siamo bagnate quaggiù! Ti piace quando faccio il prepotente!".
In effetti mi sentivo la figa bagnata e prese a massaggiarmi con il palmo della mano. Mancava poco e sarei venuta. "Oh no piccola...devi venire attorno al mio cazzo!". Detto questo si tolse i boxer e si posizionò. Vedevo la sua erezione avvicinarsi......quando entrò mi sentii così piena. Le sue braccia mi avvolsero e iniziò la danza. Spingeva piano, quasi usciva tutto ad ogni spinta. "Piccola vivrei dentro di te...".
Poteva sembrare una porcata detta in quel momento ma mi sembrò una cosa dolcissima.
Dopo un bel pó di spinte venni. Lui mi guardò dall'alto e mi baciò la guancia. "Te l'avevo promesso" mi disse.
All'improvviso uscì e il suo sperma andò sulla pancia. Lo raccolsi con la mano o lo osservai.......forse un pó mi dispiaceva che non mi era venuto dentro. "Che c'e bimba?" "No nulla, stavo pensando che potremmo allrgare la famiglia". I suoi occhi si illuminarono. Era felice. "Oh piccola non sai quanto ti amo! Stasera allora ci mettiamo all'opera!".
Risi di gusto per questa affermazione e lo baciai, avvolgendogli la testa con le braccia.

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