Samantha e il Professore - Terza parte - Capitolo sesto

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genere
masturbazione

Terza parte - Capitolo sesto


Alle 20:00 puntuali rientrano il Professore e la figlia Samantha; essi apprezzano il fatto di trovare la cena preparata. E poi – come è logico aspettarsi – per un bel po' non si fa che parlare dell'esito del convegno a cui hanno partecipato il Professore e Samantha.
A dire la verità all'occhio esperto del Professore non passa inosservato lo stato della sig.ra Anna che appare veramente stravolta e stanchissima; inoltre si muove male e sopratutto si siede con grande attenzione e circospezione. Al Professore basta uno sguardo sullo smart phone ove è collocata la console di comando del butt plug dato in consegna alla sig.ra Anna per capire cosa è successo in quei tre giorni di assenza.
E vista la presunzione che la donna aveva mostrato all'inizio dei loro colloqui il Professore calca un po' la mano, cercando di non esagerare, pur avendone la possibilità.
P: mi scusi signora Anna, ma che le è successo in questi giorni....sto vedendo che quando si siede è dolorante...
A: ho fatto una lunghissima passeggiata.... pensi mi sono addirittura persa....e quando sono tornata a casa ero stanchissima e anche dolorante un po' dappertutto...
P: già... immagino alle gambe....però la vedo dolorante anche quando deve sedersi...
A: non solo alle gambe … lo sforzo è stato complessivo … le assicuro .. .poi non sono abituata...
P: che non sia abituata questo è certo....alla sua età dovrebbe sapere che non vanno fatte cose per le quali non si è usi a fare......magari prima ci si abitua....poi si fanno....
La sig.ra Anna capisce bene che il Professore sa tutto, infatti lo ha visto trafficare sulla console di comando del butt plug. Poi il fatto che lui parli, sia pur con allusioni, esplicitamente davanti alla figlia la mette alle corde, in un impaccio bestiale; non capisce perché lo fa ma deve trovare il modo per farlo smettere....si sente troppo in imbarazzo....
A: Professore le ho detto che è stata una cosa non voluta....diciamo casuale....
P: Guardi sono uno psicoterapeuta e le garantisco che di casuale c'è poco.....magari ci sono stimoli reconditi la cui esistenza non si vuole ammettere neanche a se stessi....
A questa discussione, sempre più pericolosa per la sig.ra Anna, la figlia assiste capendo perfettamente che i due stanno parlando per allusioni anche se ancora la sua fenomenale intelligenza non le ha fatto scoprire tutto quello che c'è dietro. Tuttavia percepisce che fra i due c'è qualcosa di intimo: quello è chiarissimo.....
A: va bene. Mi inchino alla sua esperienza allora...
Così dicendo la donna spera che il discorso si chiuda. Ma il Professore vuole una palese resa.
P: bene allora riconosce che le cose che le ho detto nell'ultimo nostro colloquio erano giuste vero?
La sig.ra Anna è in enorme difficoltà davanti alla figlia che segue i due con una attenzione spasmodica cercando di captare qualcosa di concreto. Allora la donna cerca di mettere tutto sullo scherzo.
A: ma certo esimio Professore. Lei ha sempre ragione! Non ha mai sbagliato nulla nella sua vita!
P: non divaghi signora. Risponda alla mia domanda.
La sig.ra Anna capisce che non ha possibilità di svicolare. Non le resta che cedere totalmente.
A: si. Lei ha avuto ragione su tutto.
E nel dire questo la voce ha un fremito di emozione. Ella si sente umiliata davanti alla figlia che pur non sapendo i dettagli del non detto capisce chiaramente che il Professore la sta sovrastando, perlomeno a livello intellettuale. E per Samantha è una novità assoluta; mai aveva visto la madre così accondiscendente e persino, le viene da pensare, così sottomessa e ciò non la lascia indifferente.
In realtà quello che succede alle due donne è incredibile e oseremo dire addirittura stupefacente.
La signora Anna, nella consapevolezza di essere ormai alla mercé, non solo dell'intelligenza artificiale, ma anche e sopratutto del Professore che la umilia, sia pur in modo sofisticato, persino davanti alla figlia, si eccita tantissimo, nonostante la giornata passata ad orgasmare; deve ammettere a se stessa che ogni qual volta che ha la percezione di essere sottomessa, ed esserlo davanti alla figlia vale doppio, la figa le comincia a sbrodolare e i capezzoli le diventano turgidi. E ora le sta accadendo proprio questo.
Samantha rimane essa stessa sorpresa dalle sue reazioni. La sua mente dotata di una intelligenza sopraffina, e forse proprio per questo, è anche incredibilmente perversa. Non conosce i dettagli ma le rimane evidente che il Professore, suo padrone e suo soggetto di ogni desiderio sessuale, ha sottomesso la mamma. E già questo le provoca una sensazione di vuoto alla pancia e di fuoco alla figa. Poi c'è la mamma, percepita sempre come autoritaria e padrona assoluta della casa, che ora è in veste di umiliata e sottomessa; quest'ultimo aspetto pur creandole un retrogusto incestuoso, la fa letteralmente impazzire di eccitazione. Quindi anche Samantha: capezzoli turgidissimi e figa che sbrodola priva di ogni controllo.
Infine uno sguardo al Professore che, naturalmente, dall'alto della sua esperienza, ha la precisa percezione di quello che sta succedendo alle due donne, trovando ciò interessante dal punto di vista scientifico e anche degno di ulteriori sperimentazioni. Anche se – si dice – dovrà avere la massima attenzione.
Arrivati a fine cena il Professore, ormai padrone assoluto del campo, invita Samantha, cono tono perentorio di chi non ammette tentennamenti, ad andare a dormire e lasciare per qualche attimo soli lui e la mamma per dei necessari chiarimenti. Nell'ubbidire a Samantha parte l'immaginazione; darebbe qualsiasi cosa per poter vedere, non vista, quello che si dicono e eventualmente quello che si fanno i due adulti che per un verso o l'altro sono presenti nel suo fantastico mondo erotico. Tuttavia per quella sera si deve accontentare delle fantasie prodotte dalla sua testolina le quali, annotazione quasi inutile per gli attenti lettori, la portano a masturbarsi furiosamente.

A casa del Professore invece le cose procedono in modo molto esplicito, senza alcun bisogno di immaginazione o fantasia.
P: ho visto i dati della console. Ma porca miseria, cosa cazzo ha fatto?
A: mi scusi ...sono stata sbadata...
P: Sbadata? Ma lei avrà tutto il retto maciullato. Ha inserito la funzione massima e alla massima durata. Ma è pazza?
A: pensavo di aver inserito la prima funzione e invece era la funzione numero dieci.....
P: Ma cazzo! Bisogna stare attenti! E poi comunque avrebbe potuto chiamarmi e io avrei resettato manualmente...Perché non lo ha fatto?
A: è che mi vergognavo.....mi scusi...
P: Ma che vergogna e vergogna....Lei mi sa che ci aveva preso gusto e voleva provare l'ebrezza dell'estremo....Ma cazzo non è che si può fare sempre tutto quello che frulla in testa o, forse sarebbe meglio dire, che frulla.. .ehhmmm.... da qualche altra parte corpo....ci siamo capiti...
A: ...mi scusi ...lo so sono stata stupida....me ne sono resa conto...
P: scommetto che il sedere le sta sanguinando....con un martellamento di 4 ore di fila.....
A: sanguina ma solo un po'....è che mi fa male tutto e poi sul retto mi sembra di avere il fuoco.....
P: va bene ora faremo una visita … si spogli completamente...
A: ma...devo?
P: non mi dirà che si vergogna veramente?
A: beh...un po' si...mi vergogno...
P: senta, lei deve dismettere i panni della madre, moglie, docente, rispettata, autorevole e autoritaria, ma sempre nervosa ed arrabbiata con qualcuno ed il cui ruolo va difeso sempre e comunque. Lei ora qui davanti a me è una donna che, dopo aver represso per anni i suoi istinti sessuali e che con il conseguente nervosismo ha ammorbato tutti i parenti e conoscenti, ha scoperto all'improvviso dei piaceri che madre natura ci riserva e ora se ne sta ubriacando. E quindi come tutti coloro che eccedono ha bisogno di essere messa sotto controllo. Chiaro?
La sig.ra Anna ormai è totalmente vinta, in balia del Professore.
A: va bene ora mi spoglio.....
P: nel mentre si spoglia mi dice se almeno tutti questi orgasmi continui sono riusciti a tranquillizzarla e a distenderle i nervi?
A: si. Oggi mi hanno telefonato i maschi della famiglia e sono rimasti tutti sbalorditi dal mio nuovo atteggiamento tranquillo e conciliante verso tutti.
P: vede.... sta succedendo quello che le avevo prospettato....
La sig.ra Anna è ora in piedi nuda con le mani che tentano di coprire le sue vergogne, in attesa di disposizioni da parte del Professore.
P: si metta distesa supina su quel divano e sotto ci metta questo asciugamano.
A: professore sono pronta....
P: bene...vediamo un po' allora....per cortesia allarghi un po' le gambe....
Il Professore non può fare a meno di notare il bel corpo della sig.ra Anna che pur 44 enne è bello tonico. I seni sono belli grandi ma tutt'altro che cadenti; i capezzoli sono scuri e di notevoli dimensioni turgidi all'inverosimile.
P: mi scusi … le palpo il seno perché in gioventù ho fatto anche pratica presso uno studio di senologia e quindi – visto che ci sono – le faccio anche questo tipo di visita.
In realtà il Professore dice una bugia: lui non ha alcuna esperienza in senologia. Ma ciò gli consente di verificare in modo, diciamo professionale, il funzionamento dei meccanismi erotici della paziente. E nel caso della sig.ra Anna egli avrà prova del perfetto funzionamento.
A: ehmmm....scusi ma....
Già essere nuda distesa a gambe spalancate determinava un forte senso di eccitazione; poi il fatto che il Professore con insistenza le palpa entrambi i seni le incrementa l'eccitazione. La sig.ra Anna, ad essere precisi, ha la sensazione che il Professore non faccia una vera visita senologica ma palpi il seno in modo proprio erotico; non è proprio sicura di questa circostanza ma spera con tutta se stessa che sia proprio così.
Fatto sta che tutto l'inseme fa sbrodolare abbondantemente la figa della sig.ra Anna, la quale non riesce nemmeno a nascondere piccoli gemiti e respiro affannoso.
P: beh complimenti. Le sue ghiandole vaginali funzionano ancora perfettamente nonostante il super lavoro a cui sono state costrette nelle ultime ore. Diciamo che godono di grande salute.....
A: che....che ...vuol dire?
P: beh lei è molto eccitata. E le ghiandole secernono umori in grande quantità. Ciò è molto positivo perché alla sua età in genere la produzione di umori diminuisce.
La sig.ra Anna si mordicchia le labbra e ansima senza ritegno: ormai è inutile nascondere che è eccitata.
P: le piccole e grandi labbra vanno bene....mentre il clitoride è, diciamo, molto impaziente .....
Il Professore non può fare a meno di riflettere che il clitoride della mamma di Samantha è nella sua conformazione e caratteristiche esattamente analogo a quello della figlia. Tale madre tale figlia.
P: Signora, ora dovrebbe aprirsi il sedere con le due mani in modo che possa esaminare il suo ano e il suo retto. Si metta in ginocchio ed inarchi bene il fondoschiena.
A: va...va ...va bene così?
La sig.ra Anna si apre le chiappe più che può con due mani.
P: si va bene. Ma accidenti qui è tutto un disastro. Ha il retto letteralmente sfondato e maciullato.
In effetti il Professore vede lo sfintere dilatato, dal quale esce qualche goccia di sangue misto a schiuma biancastra, poi dallo sfintere dilatato si può vedere il dentro del retto che è rosso fuoco ed emana un forte calore.
P: signora lei qui dentro al sedere ha una specie di stufetta elettrica da riscaldamento. Il suo sedere è un piccolo vulcano. E poi è tutto arrossato fino al sanguinamento...l'intelligenza artificiale l'ha sistemate per le feste.... Qui ci vogliono due giorni di riposo assoluto e un'attenta cura con questi unguenti; poi vediamo se siamo stati fortunati e da tutto ciò ne usciamo senza infezioni.
A: ..e lo strumento?
P: da ora prendo io il comando dello strumento; mi dia la scatola. Sarò io che le dirò quando e come eventualmente utilizzarlo.
A: ...si mi affido a lei...
Infine alla fine della visita il Professore nel dire alla donna che si può rivestire da due lievi pacche sulle natiche apprezzandone l'elasticità e tonicità. Il gesto è quasi innocuo e oseremo dire anche un po' affettuoso; ma per la donna le cose sono diverse: dopo il palpamento ai seni, ora anche gli schiaffetti al culo la portano a pensare che il Professore possa avere un qualche interesse a lei....Allora si fa coraggio e dice.
A: poi ...eehmmm … le volevo dire....che ...insomma....io sono disponibile … anche...
P: disponibile a cosa?
A: si …. insomma …. se le vuole....io ...sono disponibile...
Il Professore naturalmente ha ben capito che la sig.ra Anna gradirebbe molto essere scopata e sopratutto inculata da lui, ma è in imbarazzo nel dirlo esplicitamente. E naturalmente calca la mano.
P: non riesco a capire in cosa si dice essere disponibile....sia più chiara.
A: volevo dire ….che … insomma....sono disponibile sessualmente nei suoi confronti....ecco l'ho detto!
Il Professore ormai imperversa in lungo e in largo....
P: beh... intanto sia disponibile a seguire scrupolosamente tutte le mie indicazioni.... e visto cosa ha combinato quando ha fatto di testa sua vorrei essere più chiaro ancora: lei dovrà essere assolutamente ubbidiente alle mie disposizioni dei prossimi giorni. Se lo ficchi bene in testa....
Alla signora Anna non resta che mettersi a zerbino.
A: va bene Professore non si arrabbi.....farò tutto quello che mi indicherà di fare … glielo giuro...e mi ficcherò bene in...va bene...d'accordo.
scritto il
2025-05-12
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