Samantha e il Professore - Terza parte - Capitolo ottavo

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genere
masturbazione

Terza Parte - Capitolo ottavo

Nei giorni seguenti continua il doppio assedio al Professore: della sig.ra Anna che lo desidera sessualmente in modo parossistico e di Samantha che, in modo perverso e pruriginoso, è interessata a sapere tutti i dettagli della relazione fra mamma e il Professore.
Lo psicoterapeuta arriva alla conclusione che così non può andare avanti e che deve scegliersi un'alleata per amministrare in modo più agevole il rapporto con l'altra. La scelta dell'alleata è scontata: non può che essere Samantha. In primo luogo è affascinato dalla mente di Samantha; ella è, come più volte rilevato, di una intelligenza spettacolare e tuttavia, ma forse proprio per questo, ha anche dei lati perversi, oscuri, finanche misteriosi. E il Professore deve confessare a se stesso che entrare in quei meandri mentali in cui il sesso perverso è il protagonista assoluto, lo attrae, lo incuriosisce, gli procura divertimento e spesso anche meraviglia. In secondo luogo con Samantha ormai c'è un rapporto consolidato in cui i ruoli sono ben definiti e non in discussione: Samantha riconosce la sua sottomissione e attende – a volte anche per alcuni giorni – le indicazioni del suo dominante per ottenere quelle soddisfazioni sessuali che poche settimane prima se non immediatamente appagate la facevano letteralmente impazzire. Insomma ha imparato a stare al suo posto trovando nell'ubbidienza (e dobbiamo dire anche aiutata con l'uso del butt plug) la chiave della sua tranquillità.

Il Professore quindi si decide ad affrontare l'argomento con Samantha. Trova un'occasione in cui la sig.ra Anna è fuori per visita turistica e quindi il complicato tema può essere affrontato con relativa tranquillità. Questi i principali passi della discussione fra Professore e Samantha.

S: Eccomi Professore. Confesso che sono molto impaziente di sapere cosa ha da dirmi.
P: mi sa che la tua testolina fenomenale ha già indovinato l'argomento.
S: ….è per la mamma....che mi vuol parlare?
P: si certo …. non dubitavo che avevi capito bene...
Samantha ha un moto di frenesia....si alza e poi si rimette a sedere... respira profondamente...non riesce in nessun modo a nascondere la sua agitazione.
P: vedo che la prospettiva di affrontare questo argomento ti provoca concitazione...
S: Professore, a lei non posso nascondere nulla....confesso che mi incuriosisce molto il rapporto che c'è fra lei e mamma....quando la sera rimanete soli a parlare non so cosa darei per sapere cosa vi dite...
P: solo curiosità? Niente altro?
S: no...non solo curiosità...anche se mi crea tanto imbarazzo....
P: credo che ti ecciti il pensiero che ci possa essere qualcosa di sessuale fra noi … vero?
S: si.....è che siete entrambi così autorevoli, autoritari, decisi....mi attrae sapere cosa stia succedendo fra voi....la sera che siamo tornati dal convegno parlavate per allusioni e non ho capito di cosa....però ho percepito che lei è riuscito a sottometterla almeno intellettualmente e per me, conoscendo mamma, è incredibile, inimmaginabile...
P: Confermi di essere una ragazza molto intelligente. Vediamo se sei in grado di capire quale è il problema di tua madre...cerca di ragionare non considerandola come tua madre ma come una comune paziente donna....
S: ma non so di cosa parla...
Nello stesso momento in cui Samantha pronuncia quelle parole uno squarcio le se apre nella mente e tutto le appare incredibilmente chiaro. La spinta del Professore di valutare sua madre come persona e non come mamma le fa azionare la sua formidabile intelligenza e la fa arrivare in tempo rapidissimo alla conclusione corretta.
S: il nervosismo, nervosismo per usare un eufemismo, di mamma è collegato alla sua sfera sessuale …... vero?
P: brava....continua pure....
S: il rapporto con papà non funziona più sotto quell'aspetto....
P: si … tua madre dice da 7 – 8 anni...
S: accidenti....poverina...però io sono sicura che mamma non ha mai tradito papà...
P: si hai ragione....però … tu capisci bene...mettiti nella condizione di tua madre....
S: si è repressa ferocemente e questo piano piano le ha cambiato carattere e personalità.... ha compensato con aggressività, nervosismo e cercando di imporsi sempre … in famiglia e anche fuori...
P: è un vero piacere colloquiare con te.... sei troppo intelligente...
S: e quando ha saputo che lei è uno psicoterapeuta di fama mondiale e ha avuto occasione le ha chiesto aiuto …. vero?
P: si. Proprio così.
S: e lei come l'ha aiutata? Questo non lo so proprio.
P: prova a ragionare....tu sai come lavoro io...
S: lei ha...ha...cercato di riattivare i meccanismi sessuali di mamma?
P: il problema è che in mia assenza in questi tre giorni tua madre ha proprio esagerato in questa riattivazione.
Mano a mano che il colloquio si addentra sulle cose intime di mamma, la figlia, Samantha, riesce sempre meno a camuffare il subbuglio interno. Alle parole che la mamma “ha esagerato in questa riattivazione” Samantha ha un sussulto: la sua mente autonomamente, suo malgrado, scandaglia tutte le ipotesi di esagerazione possibili....scarta ovviamente quella di rapporti sessuali reali con il Professore visto che lui era al convegno con lei, scarta anche quella di rapporti sessuali reali con altri soggetti...rimane in campo l'unica verosimile: masturbazione intensiva magari aiutata da oggetti. Va evidenziato, sempre per dovere di cronaca, che i pensieri della testolina di Samantha conditi anche da fantasiose immagini della madre in pose oscene, che la libido perversa della ragazza produce, certo non scivolano via come acqua sulla roccia sul corpo della fenomenale studentessa. Anzi, viceversa, possiamo dire che, rimanendo alla similitudine, l'umidità prodotta da questi pensieri diventa assoluta protagonista stazionaria del basso ventre della ragazza.
S: lei ha … lei ha indotto la mamma a masturbarsi....magari consigliandola a farsi aiutare da oggetti?
P: si. Le ho dato in visione un butt plug che viene gestito anche dall'intelligenza artificiale.....
S: accidenti...e la mamma non ha resistito alla tentazione e ha abusato....
P: si. La sera che siamo tornati dal convegno le ho fatto una visita ginecologica e aveva la parte rettale devastata, addirittura il sedere le sanguinava...si è quasi ammazzata con ripetuti orgasmi anali...
A questo punto anche un lettore mediamente attento può indovinare le conseguenze del susseguirsi di tutti questi dettagli su Samantha. In effetti la mente della ragazza che oltre ad essere iper-sviluppata e anche iper-perversa fa cadere ogni barlume di amor filiale e di auto-limitazione volta ad impedirle di piombare nell'incesto o in qualcosa di simile.
S: ...che troia … che troia schifosa...si è masturbata il culo a sangue....è una scrofa ...
Il Professore intuisce che la ragazza si è follemente eccitata dai particolari sessuali della mamma; ormai – anche volendo – non può più tornare indietro e quindi decide di arrivare in fondo.
P: ...e non è tutto...
Ora Samantha ansima impazzita, gli occhi fuori dalle orbite; si può dire che ha letteralmente perso il controllo di se stessa.....
S: voglio sapere...la scongiuro mi dica...voglio sapere tutto …..tutto … la prego in ginocchio mi dica....giuro che farò tutto quello che vuole lei....ma voglio sapere...
P: beh tua madre è come te molto attratta dalla dominazione.....vuole essere dominata ….
S: ..da lei, vero?
P: tutte le volte che siamo da soli mi ripete fino alla nausea che lei è a mia completa disposizione ...che si considera un oggetto sessuale nelle mie mani....
S: puttana....puttana schifosa....è solo una puttana vogliosa di cazzo...troia...troia maledetta...
E nel dire queste parole Samantha ha un orgasmo, pur senza toccarsi, tale il livello raggiunto dall'eccitazione....
P: Samantha calmati....sei fuori di testa...cerca di riprendere il controllo di te stessa....
Ma Samantha ormai è trasformata; le notizie sulla mamma l'hanno fatta diventare un demonio sessuale, l'orgasmo non la calma....addirittura possiamo rilevare che è ininfluente …. ormai non ha più nulla che le tiene quello che ha dentro...
S: Professore voglio con tutta me stessa che lei sottometta mia madre, anche in modo violento, le deve martellare a fondo quel culone da troia …. lo voglio e poi voglio anche vedere senza essere vista....poi dopo le sarò riconoscente a vita...
L'eccitazione folle evidentemente ha nei fatti fatto venir meno ogni inibizione e ogni trattenimento.
Il Professore che, a dire la verità, aveva previsto fra le varie ipotesi questo come esito più probabile, completa il suo piano.
P: potrò fare come mi chiedi ma a due condizione.
S: accetto qualsiasi condizione.
P: beh la prima è che tu poi, dovrai utilizzare la tua intelligenza e il tuo autocontrollo per non far trapelare nulla nei confronti di tua madre; lei non dovrà sospettare nulla. E poi naturalmente tu continuerai ad essere la mia fedele ed ubbidiente sottomessa.
S: e...e...la seconda?
P: la seconda condizione è che voglio che tu abbia da ora in avanti un atteggiamento cordiale con tuo padre, con i tuoi fratelli e naturalmente con tua madre. Cordiale fino al punto di essere al loro servizio, sempre ubbidiente nelle loro richieste, sempre sorridente, sempre cortese, sempre comprensiva, sempre affettuosa, mai uno scatto d'ira, mai un gesto di nervosismo.
S: si...si....farò tutto...grazie ...grazie....ma come potrò vedere?
E qui come si ricorderà (primo capitolo della prima parte) l'abitazione di Samantha è dotata di un impianto di telecamere e microfoni posti in più punti che consentono, dallo studio del Professore, una visione dettagliata ed in diretta di tutto quello che ivi succede senza che coloro che si trovano nell'abitazione di Samantha possano percepire alcunché. Il Professore illustra tutto questo ad una Samantha ormai in trance sessuale che ha un ulteriore sobbalzo di eccitazione, se possibile, quando capisce che potrà gustarsi il perverso spettacolo della madre sottomessa dal Professore.

Il Professore, dal colloquio, nonostante si aspettasse qualcosa di simile, rimane comunque un po' scosso. La trasformazione di Samantha è oggettivamente enorme. Ella sembra un animale in preda ad un furioso ed irrefrenabile raptus sessuale; anzi sembra addirittura una belva sessuale che ha perso ogni barlume di ragione. Il Professore si domanda se tutto questo possa avere una spiegazione logica, perché ha imparato in tanti anni di professione che la cosa più pericolosa è l'incognito o, per meglio dire, il non spiegabile. Perché se riusciamo a dare una spiegazione ad un comportamento, ad un atteggiamento, per quanto possa essere estremo, esso è prevedibile e quindi può essere arginato o comunque gestito. Viceversa un comportamento non spiegabile è intrinsecamente pericoloso poiché non prevedibile nei suoi sviluppi.
Il Professore – riflette – che nel caso in questione l'attrazione di Samantha verso la visione di una ipotetica attività sessuale di lui stesso nei confronti di un'altra donna rientra completamente nei canoni della cosiddetta normalità, intendendo per essa una preferenza, se non usuale, almeno frequente, in un certo numero di persone, siano essi uomini o donne. Egli, peraltro, viene percepito da Samantha come un super-uomo del quale ella si ritiene innamorata. Probabilmente non è proprio innamoramento ma una fortissima attrazione intellettuale che poi sfocia anche in quella fisica. In un contesto del genere, godere nel vedere l'oggetto mitizzato dei propri desideri soddisfarsi sessualmente con altre persone rientra, per così dire, in un qualcosa di assolutamente plausibile.
Poi c'è la mamma di Samantha. Qui le cose – riflette il Professore – sono più delicate e particolari. Tuttavia il Professore sa che Samantha ha vissuto tutta la propria infanzia, adolescenza e giovinezza sotto l'ombra ingombrante e bacchettona della madre; che la spiava, finanche visionando le mutandine, per capire se si masturbava o meno; che perlustrava il suo smart phone e il suo pc per controllare i siti su cui navigava; che leggeva tutti i suoi whatsapp togliendole ogni intimità. E tutto questo lo faceva in modo autoritario, addirittura prepotente. Certo, Samantha percepiva anche l'amore materno, ma tutto questo subire le aveva fatto covare una rabbia, una avversione che con il passare degli anni soffocava sempre con più fatica. Inoltre Samantha non riusciva nemmeno lontanamente ad immaginarsi la madre come donna, dotata delle normali pulsioni sessuali femminili. Samantha la vedeva come una macchina – chiaramente priva di ogni desiderio sessuale – e forse anche per questo insensibile e priva di ogni empatia in questo genere di cose. Ed ora che Samantha era venuta a conoscenza di tutta un'altra storia, di tutta un'altra narrativa della madre, del fatto, tanto per fare un esempio, che si era masturbata il culo fino a farlo sanguinare. Beh, ora, a questo punto ci poteva stare bene il desiderio di vedere con i propri occhi l'umiliazione sessuale di quella donna, certamente madre, ma anche sergente autoritario che l'aveva tormentata per una vita intera.
A conclusione di tutto il ragionamento il Professore arriva alla conclusione che non c'è alcun significativo rischio che la situazione sfugga di mano.
In sintesi: la sig.ra Anna verrà sottomessa e godrà della sua sottomissione; la figlia Samantha vedrà questa sottomissione e godrà dalla visione. Entrambe le donne saranno soddisfatte così e non avranno alcun motivo per cambiare questo corso di cose ed anzi faranno di tutto per reiterarlo all'infinito.
Il Professore peraltro potrà continuare a rilevare dati utili per le sue ricerche sulla perversione sessuale femminile su cui pensa che fra poco avrà materiale sufficiente per scrivere un vero e proprio trattato.
scritto il
2025-05-14
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