Samantha e il Professore - Terza parte - Capitolo settimo
di
Castello
genere
masturbazione
Terza parte - Capitolo settimo
Nei due giorni successivi queste sono le cose che succedono.
Il retto della sig.ra Anna guarisce: il sanguinamento, il rossore e il calore vengono efficacemente curati dai farmaci indicati dal Professore.
La sig.ra Anna, peraltro, pur seguendo scrupolosamente le indicazioni del Professore, continua il suo piccolo assedio. Ogni volta che rimane sola con il Professore non fa altro che ricordare la sua disponibilità sessuale. Ormai è un tormentone al punto che quando rimangono soli è il Professore che spesso anticipa la sig.ra Anna dicendole: “scommetto che mi vuol ricordare che lei è totalmente disponibile sessualmente e che...insomma posso usare questa sua disponibilità come desidero....”.
Dall'altro lato Samantha pur sapendo che deve stare al suo posto (e francamente, questo senso di sottomissione, le procura anche una discreta eccitazione) cerca con tutta se stessa di capire qualcosa di più in merito alla relazione fra la mamma e il Professore. In alcune circostanze fa anche delle domande indirette al Professore, con molta circospezione ma anche con molta intelligenza. Il Professore che ovviamente conosce bene tutti questi meccanismi respinge con facilità queste intrusioni ma allo stesso tempo registra una forte pressione su di lui.
In sostanza egli ha una doppia pressione: quella di Samantha e quella di sua madre. Decide quindi che non può rimanere inerte e vista anche la guarigione del culo della sig.ra Anna deve passare all'azione, anche per annotare informazioni e dati utilissimi dal punto di vista della sua ricerca scientifica.
Quindi il Professore decide di fare una sortita esterna con le due donne. La sera, finita la cena, dopo aver dato disposizione in modo separato ad entrambe le femmine di introdurre il butt plug nel loro retto anale, tutti e tre escono e vanno nel paesino di campagna ben noto a Samantha. Il paesino è quello della prima uscita di Samantha da sottomessa, con il plug anale inserito. In quella circostanza si ricorderà che la ragazza aveva incrociato un ragazzotto sui 18 anni che era rimasto sbalordito dalla luce lampeggiante visibile sul culetto di Samantha segno evidente dell'attrezzo inserito e del contestuale desiderio di renderlo noto a tutti. Il ragazzotto si era poi eccitato follemente sfogandosi nel bagnetto del bar vicino.
La cosa interessante dal punto di vista, per così dire scientifico, è il fatto che ognuna delle due donne ha il butt plug inserito ignorando però contestualmente che l'altra è nella stessa medesima condizione.
Il Professore quindi osserva bene il comportamento delle due donne rilevando che ognuna di esse è totalmente concentrata sulla propria condizione (cioè con l'attrezzo nel culo) e sulla preoccupazione che la condizione stessa venga – in qualche modo – a conoscenza dell'altra. Ciò determina – agli occhi del Professore – un divertente meccanismo comportamentale, interessante anche dal punto di vista della ricerca scientifica, dove, per ognuna, l'assorbimento di tutte le attenzioni su se stessa, impedisce di dedicarsi a quel minimo di osservazione dell'altra che facilmente consentirebbe di scoprire quanto quest'ultima nasconde; cioè il plug inserito nel culo.
Tale meccanismo comportamentale ha l'occasione di trovare una conferma empirica eclatante proprio nella stessa sera. Di seguito si resoconta questa circostanza veramente curiosa e anche molto utile per gli studi del Professore.
Ad un certo punto le due donne passeggiano sul marciapiede conversando amabilmente mentre il Professore è fermo ad osservarle a distanza, appoggiato all'auto. Il marciapiede è deserto salvo la presenza delle due donne con il culo tappato e un ragazzotto seduto in una panchina; curiosamente è lo stesso ragazzotto di circa 18 anni che qualche settimana prima aveva potuto ammirare il perfetto culo sferico di Samantha strabiliando gli occhi poi con grande sorpresa ed eccitazione, sul lampeggio del plug anale. Possiamo dire, cercando di non infierire troppo sul giovane, che da quella sera lui aveva quell'immagine, il perfetto culo di Samantha con il lampeggio del plug, che la sua testa le riproduceva all'infinito mantenendolo in uno stato di continua eccitazione che cercava di calmare facendosi seghe a ripetizione. Poi gran parte del tempo che residuava dalla masturbazione lui lo dedicava sedendosi sulla panchina protagonista della nota visione, attendendo disperatamente che, “la ragazza troia” come lui l'aveva battezzata, ignorando il suo vero nome, ricomparisse come per miracolo.
Dunque come il Professore individua il ragazzotto, riconoscendolo in quello dell'altra volta, non riesce a trattenersi nel mettere in pratica un'idea nata, perversamente, proprio sul momento. Prima aspetta che le due donne passino davanti al giovane il quale, come è facile immaginare, ha un tuffo nel cuore quando in una delle due donne riconosce la ragazza dell'altra volta, quella con il plug anale luminoso. Egli la guarda inebetito con la bava alla bocca e dalla parte del colloquio che sente apprende che la giovane è la figlia di quella più matura.
Il ragazzotto pensa: cazzo, è la troia dell'altra volta ed è insieme alla sua mamma... oddio che roba...impazzisco...
Come è ovvio attendersi quando le due passeggiatrici superano il giovane, egli si gira istantaneamente fissando il culo di Samantha e, visto che c'è, anche quello della madre che nonostante l'età è anch'esso appetitoso; possiamo dire che gli ordini del cervello del giovane al suo apparato visivo sono talmente parossistici che gli occhi, in quel momento, gli funzionano con 12 decimi. E' proprio in quella circostanza che il Professore, in modo perfido, aziona la funzione di vibrazione in entrambi i plug anali. Ognuna delle due donne subendo, improvvisa ed inaspettata, l'azione di vibrazione, non può fare a meno di contorcesi, piegando pure le ginocchia, pur cercando di rimanere in uno stato di contegno; ognuna di esse ha poi l'istintivo gesto di cercare di nascondere, per la vergogna, la propria condizione all'altra. Ma così facendo entrambe la mettono in primo piano alla vista, al momento quasi da supereroe, del ragazzo che così si può godere lo spettacolo di due culi, di madre e figlia, ben inarcati, a lui rivolti e sopratutto chiaramente vibranti sotto l'effetto dell'azione perversa degli oggetti inseriti.
Per il ragazzotto è troppo. Il cervello gli va in tilt...riuscendo a mettere insieme porzioni di ragionamenti sconnessi....mamma e figlia insieme....troie...troie pazzesche....vibratore culo...maiale totali...due...insieme...
E proprio in quel momento il Professore dà il colpo di grazia azionando il lampeggio dei plug di entrambe le donne. Il giovane rischia di rimanerci secco ….inizia a sbavare e l'erezione del suo sesso è talmente violenta da procurargli un consistente dolore.
Poi il Professore disattiva le funzioni e contestualmente chiama a sé le due donne allo scopo di tornare a casa. Le due femmine si rinfrancano per il fatto di essere riuscite ognuna di esse a gestire la situazione senza che l'altra potesse accorgersi di qualcosa. Esse tuttavia, con questa anomala concentrazione dell'una sull'altra non si sono rese conto di aver dato spettacolo... e che spettacolo ….al giovane seduto sulla panchina. Quando rigirandosi lo affrontano faccia a faccia ad un metro di distanza con sorpresa non possono fare a meno di notare il suo sguardo allucinato, gli occhi fuori dalle orbite, la bava alla bocca, un gonfiore sui pantaloni segno evidente di una erezione violenta nonché, entrambe con interesse notano, anche di un membro non indifferente.
Il ragazzo in prenda a un vero e proprio delirio sessuale, ansimando come un mantice, ormai non si controlla più e a distanza ravvicinata apostrofa le donne in modo confuso e a strappi, ora guardando l'una, ora guardando l'altra: “...troia …. puttana schifosa...butt plug …. culo...maiala.....vieni qui che te lo sfondo io...”
La reazione comportamentale delle due femmine che il Professore con estremo interesse rileva è preziosissima perché, come si può ben capire, un esperimento del genere è praticamente unico, veramente impossibile da ricostruire. Ebbene – incredibilmente – entrambe le donne, pur particolarmente intelligenti, continuano a concentrarsi solo su se stesse e quindi ognuna di esse pensa, giustamente, che il ragazzo ha capito del plug anale inserito con vibrazione sul proprio culo; la deduzione è naturalmente corretta, ma non viene aggiunta dall'ovvia ulteriore considerazione che il ragazzo ha rilevato che anche l'altra è nella medesima condizione. Peraltro in modo buffo entrambe le donne hanno – appena ascoltati gli epiteti del ragazzo – lo stesso moto istintivo di toccarsi il buco del culo tappato dal plug per capire dal tatto se è tutto a posto. E naturalmente nel fare questo ognuna di esse ha cura di evitare lo sguardo dell'altra; e quindi entrambe rimangono ignare del gesto fatto dall'altra. Insomma un assoluto spettacolo comportamentale che viene completato dalla curiosa convergenza che entrambe danno al Professore, ma in realtà si danno l'una con l'altra, per giustificare l'atteggiamento del ragazzotto: “Professore c'è un ragazzo seduto in preda ad un delirio sessuale....ha delle visioni immaginarie...deve essere pazzo....forse è anche pericoloso...”. … dicono Samantha e sua madre. E ovviamente questa spiegazione fa comodo all'una come fa comodo all'altra e quindi pur entrambe consapevoli che essa sia falsa, essa viene avvalorata reciprocamente, con un curiosissimo sollievo dell'una quando l'altra accredita la versione.
Il Professore con un sorriso da marpione e gratificato (e chi non lo sarebbe al suo posto) dal suo ruolo di burattinaio sessuale chiude il discorso con un semplice: “conosco quel ragazzo....avrebbe bisogno di un po' di …...di piscoterapia ....”. Anche se in realtà avrebbe voluto dire: “...bisogno di figa...”.
Per dovere di cronaca: dopo l'uscita di scena delle due donne portate via in auto dal Professore il ragazzotto in piena trance sessuale riesce a malapena a raggiungere il solito bagnetto del bar vicino. Questa volta, in onore ai due culi tappati, la violenta masturbazione è duplice con la seconda che, pur immediatamente consecutiva alla prima, genera un medesimo getto di sperma che imbratta il vetro della finestrina a due metri di altezza.
Nei due giorni successivi queste sono le cose che succedono.
Il retto della sig.ra Anna guarisce: il sanguinamento, il rossore e il calore vengono efficacemente curati dai farmaci indicati dal Professore.
La sig.ra Anna, peraltro, pur seguendo scrupolosamente le indicazioni del Professore, continua il suo piccolo assedio. Ogni volta che rimane sola con il Professore non fa altro che ricordare la sua disponibilità sessuale. Ormai è un tormentone al punto che quando rimangono soli è il Professore che spesso anticipa la sig.ra Anna dicendole: “scommetto che mi vuol ricordare che lei è totalmente disponibile sessualmente e che...insomma posso usare questa sua disponibilità come desidero....”.
Dall'altro lato Samantha pur sapendo che deve stare al suo posto (e francamente, questo senso di sottomissione, le procura anche una discreta eccitazione) cerca con tutta se stessa di capire qualcosa di più in merito alla relazione fra la mamma e il Professore. In alcune circostanze fa anche delle domande indirette al Professore, con molta circospezione ma anche con molta intelligenza. Il Professore che ovviamente conosce bene tutti questi meccanismi respinge con facilità queste intrusioni ma allo stesso tempo registra una forte pressione su di lui.
In sostanza egli ha una doppia pressione: quella di Samantha e quella di sua madre. Decide quindi che non può rimanere inerte e vista anche la guarigione del culo della sig.ra Anna deve passare all'azione, anche per annotare informazioni e dati utilissimi dal punto di vista della sua ricerca scientifica.
Quindi il Professore decide di fare una sortita esterna con le due donne. La sera, finita la cena, dopo aver dato disposizione in modo separato ad entrambe le femmine di introdurre il butt plug nel loro retto anale, tutti e tre escono e vanno nel paesino di campagna ben noto a Samantha. Il paesino è quello della prima uscita di Samantha da sottomessa, con il plug anale inserito. In quella circostanza si ricorderà che la ragazza aveva incrociato un ragazzotto sui 18 anni che era rimasto sbalordito dalla luce lampeggiante visibile sul culetto di Samantha segno evidente dell'attrezzo inserito e del contestuale desiderio di renderlo noto a tutti. Il ragazzotto si era poi eccitato follemente sfogandosi nel bagnetto del bar vicino.
La cosa interessante dal punto di vista, per così dire scientifico, è il fatto che ognuna delle due donne ha il butt plug inserito ignorando però contestualmente che l'altra è nella stessa medesima condizione.
Il Professore quindi osserva bene il comportamento delle due donne rilevando che ognuna di esse è totalmente concentrata sulla propria condizione (cioè con l'attrezzo nel culo) e sulla preoccupazione che la condizione stessa venga – in qualche modo – a conoscenza dell'altra. Ciò determina – agli occhi del Professore – un divertente meccanismo comportamentale, interessante anche dal punto di vista della ricerca scientifica, dove, per ognuna, l'assorbimento di tutte le attenzioni su se stessa, impedisce di dedicarsi a quel minimo di osservazione dell'altra che facilmente consentirebbe di scoprire quanto quest'ultima nasconde; cioè il plug inserito nel culo.
Tale meccanismo comportamentale ha l'occasione di trovare una conferma empirica eclatante proprio nella stessa sera. Di seguito si resoconta questa circostanza veramente curiosa e anche molto utile per gli studi del Professore.
Ad un certo punto le due donne passeggiano sul marciapiede conversando amabilmente mentre il Professore è fermo ad osservarle a distanza, appoggiato all'auto. Il marciapiede è deserto salvo la presenza delle due donne con il culo tappato e un ragazzotto seduto in una panchina; curiosamente è lo stesso ragazzotto di circa 18 anni che qualche settimana prima aveva potuto ammirare il perfetto culo sferico di Samantha strabiliando gli occhi poi con grande sorpresa ed eccitazione, sul lampeggio del plug anale. Possiamo dire, cercando di non infierire troppo sul giovane, che da quella sera lui aveva quell'immagine, il perfetto culo di Samantha con il lampeggio del plug, che la sua testa le riproduceva all'infinito mantenendolo in uno stato di continua eccitazione che cercava di calmare facendosi seghe a ripetizione. Poi gran parte del tempo che residuava dalla masturbazione lui lo dedicava sedendosi sulla panchina protagonista della nota visione, attendendo disperatamente che, “la ragazza troia” come lui l'aveva battezzata, ignorando il suo vero nome, ricomparisse come per miracolo.
Dunque come il Professore individua il ragazzotto, riconoscendolo in quello dell'altra volta, non riesce a trattenersi nel mettere in pratica un'idea nata, perversamente, proprio sul momento. Prima aspetta che le due donne passino davanti al giovane il quale, come è facile immaginare, ha un tuffo nel cuore quando in una delle due donne riconosce la ragazza dell'altra volta, quella con il plug anale luminoso. Egli la guarda inebetito con la bava alla bocca e dalla parte del colloquio che sente apprende che la giovane è la figlia di quella più matura.
Il ragazzotto pensa: cazzo, è la troia dell'altra volta ed è insieme alla sua mamma... oddio che roba...impazzisco...
Come è ovvio attendersi quando le due passeggiatrici superano il giovane, egli si gira istantaneamente fissando il culo di Samantha e, visto che c'è, anche quello della madre che nonostante l'età è anch'esso appetitoso; possiamo dire che gli ordini del cervello del giovane al suo apparato visivo sono talmente parossistici che gli occhi, in quel momento, gli funzionano con 12 decimi. E' proprio in quella circostanza che il Professore, in modo perfido, aziona la funzione di vibrazione in entrambi i plug anali. Ognuna delle due donne subendo, improvvisa ed inaspettata, l'azione di vibrazione, non può fare a meno di contorcesi, piegando pure le ginocchia, pur cercando di rimanere in uno stato di contegno; ognuna di esse ha poi l'istintivo gesto di cercare di nascondere, per la vergogna, la propria condizione all'altra. Ma così facendo entrambe la mettono in primo piano alla vista, al momento quasi da supereroe, del ragazzo che così si può godere lo spettacolo di due culi, di madre e figlia, ben inarcati, a lui rivolti e sopratutto chiaramente vibranti sotto l'effetto dell'azione perversa degli oggetti inseriti.
Per il ragazzotto è troppo. Il cervello gli va in tilt...riuscendo a mettere insieme porzioni di ragionamenti sconnessi....mamma e figlia insieme....troie...troie pazzesche....vibratore culo...maiale totali...due...insieme...
E proprio in quel momento il Professore dà il colpo di grazia azionando il lampeggio dei plug di entrambe le donne. Il giovane rischia di rimanerci secco ….inizia a sbavare e l'erezione del suo sesso è talmente violenta da procurargli un consistente dolore.
Poi il Professore disattiva le funzioni e contestualmente chiama a sé le due donne allo scopo di tornare a casa. Le due femmine si rinfrancano per il fatto di essere riuscite ognuna di esse a gestire la situazione senza che l'altra potesse accorgersi di qualcosa. Esse tuttavia, con questa anomala concentrazione dell'una sull'altra non si sono rese conto di aver dato spettacolo... e che spettacolo ….al giovane seduto sulla panchina. Quando rigirandosi lo affrontano faccia a faccia ad un metro di distanza con sorpresa non possono fare a meno di notare il suo sguardo allucinato, gli occhi fuori dalle orbite, la bava alla bocca, un gonfiore sui pantaloni segno evidente di una erezione violenta nonché, entrambe con interesse notano, anche di un membro non indifferente.
Il ragazzo in prenda a un vero e proprio delirio sessuale, ansimando come un mantice, ormai non si controlla più e a distanza ravvicinata apostrofa le donne in modo confuso e a strappi, ora guardando l'una, ora guardando l'altra: “...troia …. puttana schifosa...butt plug …. culo...maiala.....vieni qui che te lo sfondo io...”
La reazione comportamentale delle due femmine che il Professore con estremo interesse rileva è preziosissima perché, come si può ben capire, un esperimento del genere è praticamente unico, veramente impossibile da ricostruire. Ebbene – incredibilmente – entrambe le donne, pur particolarmente intelligenti, continuano a concentrarsi solo su se stesse e quindi ognuna di esse pensa, giustamente, che il ragazzo ha capito del plug anale inserito con vibrazione sul proprio culo; la deduzione è naturalmente corretta, ma non viene aggiunta dall'ovvia ulteriore considerazione che il ragazzo ha rilevato che anche l'altra è nella medesima condizione. Peraltro in modo buffo entrambe le donne hanno – appena ascoltati gli epiteti del ragazzo – lo stesso moto istintivo di toccarsi il buco del culo tappato dal plug per capire dal tatto se è tutto a posto. E naturalmente nel fare questo ognuna di esse ha cura di evitare lo sguardo dell'altra; e quindi entrambe rimangono ignare del gesto fatto dall'altra. Insomma un assoluto spettacolo comportamentale che viene completato dalla curiosa convergenza che entrambe danno al Professore, ma in realtà si danno l'una con l'altra, per giustificare l'atteggiamento del ragazzotto: “Professore c'è un ragazzo seduto in preda ad un delirio sessuale....ha delle visioni immaginarie...deve essere pazzo....forse è anche pericoloso...”. … dicono Samantha e sua madre. E ovviamente questa spiegazione fa comodo all'una come fa comodo all'altra e quindi pur entrambe consapevoli che essa sia falsa, essa viene avvalorata reciprocamente, con un curiosissimo sollievo dell'una quando l'altra accredita la versione.
Il Professore con un sorriso da marpione e gratificato (e chi non lo sarebbe al suo posto) dal suo ruolo di burattinaio sessuale chiude il discorso con un semplice: “conosco quel ragazzo....avrebbe bisogno di un po' di …...di piscoterapia ....”. Anche se in realtà avrebbe voluto dire: “...bisogno di figa...”.
Per dovere di cronaca: dopo l'uscita di scena delle due donne portate via in auto dal Professore il ragazzotto in piena trance sessuale riesce a malapena a raggiungere il solito bagnetto del bar vicino. Questa volta, in onore ai due culi tappati, la violenta masturbazione è duplice con la seconda che, pur immediatamente consecutiva alla prima, genera un medesimo getto di sperma che imbratta il vetro della finestrina a due metri di altezza.
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