Piazza dei Mirti pt2
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
masturbazione
I giorni passano e Carmen, prima che l' anno accademico inizi, prova a conoscere il quartiere aiutata dalla zia Sandra e dalla cugina Federica ma, nonostante questo, ancora si sente un pesce fuor d'acqua.
"Ti serve solo tempo", è questa la frase che la madre le ripete spesso al telefono ricordando di quanto fosse fortunata ad avere un appoggio ed un appartamento gratuito.
Inoltre la confessione di sua cugina l' aveva scossa, per lei era inconcepibile pensare che la cugina possa essere stata vista nuda da un uomo.
Federica, per carineria, non era scesa in particolari, sapeva benissimo di turbarla.
Col passare dei giorni però, comincia a vedere questa confessione sotto un' altra ottica venendo sopraffatta dalla curiosità.
Passando per Piazza dei Mirti vede la cugina seduta al bar con gli amici, le si fa incontro senza però entrare. Fede la intravede e la invita ad entrare, Carmen rifiuta e, allora è la cugina ad andarle incontro.
Una rapida conversazione per mettersi d'accordo per cenare assieme a casa di Carmen e, quest' ultima prende la strada di casa.
Federica arriva puntuale mentre Carmen ha già apparecchiato la tavola.
"Ti ho invitata a cena perché ecco, insomma, volevo sapere... Tra te e Alessandro...", balbetta Carmen.
Federica la tranquillizza e le dice di non preoccuparsi.
"Ecco, insomma, sai, io non sono mai stata con un uomo... E com'è?".
Federica prende un respirone e le risponde: "come ti dicevo, all' inizio è stato doloroso, tanto che avevo paura a riprovarci, Alessandro è stato fantastico, nonostante avesse tanta voglia non ha insistito ma poi...".
"Poi?", Carmen si fa sempre più curiosa.
"Poi però sentivo che lo volevo fare, ma ancora ero bloccata dalla paura, però volevo farlo".
Carmen, sempre più attenta, le chiede quale è stato il momento in cui si è sbloccata.
"Con Alessandro ne abbiamo parlato, nonostante all' epoca avesse 17 anni già dimostrava una bella maturità, mi ha lasciato parlare, gli ho spiegato cosa avessi provato, abbiamo rivissuto insieme la prima volta e abbiamo capito gli errori.
Quindi cosa abbiamo fatto? Abbiamo resettato il tutto e, oltre a qualche lavoro di mano non andavamo.
Ma un giorno, ancora me lo ricordo, i suoi erano andati in campagna, dovevamo vederci con gli altri al bar qui a Piazza dei Mirti, decisi di cambiare programma. Verso le tre del pomeriggio suonai al citofono. Lui mi aprì, nemmeno il tempo di dirmi CIAO che già gli ero saltata sopra.
Ero eccitata, lo volevo, sentivo che sarebbe stata la volta buona.
In camera dei suoi mi sono spogliata, e lì, l' abbiamo fatto.
Sentivo le sue belle mani che mi accarezzavano, una sensazione fantastica, lui, all' inizio, era totalmente spaesato, ma poi, quando ha capito che lo volevo, non si è affatto tirato indietro, mi ricordo ancora gli orgasmi che provai. Da quel giorno è stata sempre un escalation di scoperte, la voglia ci prendeva sempre in posti impensabili, nell' ordine lo abbiamo fatto dentro al bagno di un treno, durante un concerto, con la folla ci siamo masturbati a vicenda e tante altre cose che non sto ad elencarti".
Carmen rimase a bocca aperta, sapeva che sua cugina aveva avuto le sue belle avventure ma non avrebbe mai pensato fino a questi livelli.
"Tu non sei mai stata con un uomo, so che non potrai capire, ma apriti al mondo, sei bellissima ed anche intelligente, vedrai che scoprirai che oltre allo studio esistono anche altre cose, altrettanto importanti" con queste parole Federica chiude il racconto nonostante Carmen ne volesse sapere di più ma, se quel racconto aveva provocato stupore nella cugina Federica, saggiamente, aveva deciso di non andare più a fondo nel racconto.
Sul letto Carmen si gira e si rigira, sudando non per il caldo, comincia ad immaginare il racconto di Federica solo cambiando la protagonista, ossia lei.
Meccanicamente si porta la mano destra sulla vagina che si stava facendo sempre più bagnata. L' altra mano intanto stava rispondendo al bisogno dei capezzoli di essere stimolati.
Immaginava Alessandro che, dolcemente, l' accarezza dappertutto, la bacia e poi, piano piano entra dentro.
Mai aveva goduto così tanto perché stavolta aveva un' immagine in mente, le altre volte invece erano solo stimolazioni fine a se stesse.
Facilitata dalle dimensioni del letto matrimoniale allarga le gambe, il clitoride è bello gonfio e l' istinto la porta a stimolarlo sempre più velocemente.
Vorrebbe urlare ma si limita a mugolii.
Senza nemmeno accorgersene, per la prima volta, infila un dito dentro e lo muove. Tutto questo le provoca una sensazione di piacere ed un orgasmo potente, il più intenso che abbia mai avuto. I muscoli si contraggono, la ragazza passa dai mugolii a veri gemiti di piacere.
Quando l' effetto svanisce Carmen, a gambe larghe, guarda dalla finestra il cielo stellato per la prima volta in pace con sé stessa. Il sonno quella notte è profondo e bello.
La mattina dopo Federica suona il citofono più volte, non ricevendo risposta decide di entrare usando la copia delle chiavi, una volta arrivata vede la cugina che, beatamente dormiva a gambe larghe.
"Carmen daiii che sono le ottoooo".
La cugina si sveglia di soprassalto e d'istinto si copre col lenzuolo.
"Fede ma che cazzoooo".
"Carmen dobbiamo andare all' università, ti ricordi?, e poi è inutile che ti copri, sono una ragazza come te, sono tua cugina e so anche cosa hai fatto".
"Ti serve solo tempo", è questa la frase che la madre le ripete spesso al telefono ricordando di quanto fosse fortunata ad avere un appoggio ed un appartamento gratuito.
Inoltre la confessione di sua cugina l' aveva scossa, per lei era inconcepibile pensare che la cugina possa essere stata vista nuda da un uomo.
Federica, per carineria, non era scesa in particolari, sapeva benissimo di turbarla.
Col passare dei giorni però, comincia a vedere questa confessione sotto un' altra ottica venendo sopraffatta dalla curiosità.
Passando per Piazza dei Mirti vede la cugina seduta al bar con gli amici, le si fa incontro senza però entrare. Fede la intravede e la invita ad entrare, Carmen rifiuta e, allora è la cugina ad andarle incontro.
Una rapida conversazione per mettersi d'accordo per cenare assieme a casa di Carmen e, quest' ultima prende la strada di casa.
Federica arriva puntuale mentre Carmen ha già apparecchiato la tavola.
"Ti ho invitata a cena perché ecco, insomma, volevo sapere... Tra te e Alessandro...", balbetta Carmen.
Federica la tranquillizza e le dice di non preoccuparsi.
"Ecco, insomma, sai, io non sono mai stata con un uomo... E com'è?".
Federica prende un respirone e le risponde: "come ti dicevo, all' inizio è stato doloroso, tanto che avevo paura a riprovarci, Alessandro è stato fantastico, nonostante avesse tanta voglia non ha insistito ma poi...".
"Poi?", Carmen si fa sempre più curiosa.
"Poi però sentivo che lo volevo fare, ma ancora ero bloccata dalla paura, però volevo farlo".
Carmen, sempre più attenta, le chiede quale è stato il momento in cui si è sbloccata.
"Con Alessandro ne abbiamo parlato, nonostante all' epoca avesse 17 anni già dimostrava una bella maturità, mi ha lasciato parlare, gli ho spiegato cosa avessi provato, abbiamo rivissuto insieme la prima volta e abbiamo capito gli errori.
Quindi cosa abbiamo fatto? Abbiamo resettato il tutto e, oltre a qualche lavoro di mano non andavamo.
Ma un giorno, ancora me lo ricordo, i suoi erano andati in campagna, dovevamo vederci con gli altri al bar qui a Piazza dei Mirti, decisi di cambiare programma. Verso le tre del pomeriggio suonai al citofono. Lui mi aprì, nemmeno il tempo di dirmi CIAO che già gli ero saltata sopra.
Ero eccitata, lo volevo, sentivo che sarebbe stata la volta buona.
In camera dei suoi mi sono spogliata, e lì, l' abbiamo fatto.
Sentivo le sue belle mani che mi accarezzavano, una sensazione fantastica, lui, all' inizio, era totalmente spaesato, ma poi, quando ha capito che lo volevo, non si è affatto tirato indietro, mi ricordo ancora gli orgasmi che provai. Da quel giorno è stata sempre un escalation di scoperte, la voglia ci prendeva sempre in posti impensabili, nell' ordine lo abbiamo fatto dentro al bagno di un treno, durante un concerto, con la folla ci siamo masturbati a vicenda e tante altre cose che non sto ad elencarti".
Carmen rimase a bocca aperta, sapeva che sua cugina aveva avuto le sue belle avventure ma non avrebbe mai pensato fino a questi livelli.
"Tu non sei mai stata con un uomo, so che non potrai capire, ma apriti al mondo, sei bellissima ed anche intelligente, vedrai che scoprirai che oltre allo studio esistono anche altre cose, altrettanto importanti" con queste parole Federica chiude il racconto nonostante Carmen ne volesse sapere di più ma, se quel racconto aveva provocato stupore nella cugina Federica, saggiamente, aveva deciso di non andare più a fondo nel racconto.
Sul letto Carmen si gira e si rigira, sudando non per il caldo, comincia ad immaginare il racconto di Federica solo cambiando la protagonista, ossia lei.
Meccanicamente si porta la mano destra sulla vagina che si stava facendo sempre più bagnata. L' altra mano intanto stava rispondendo al bisogno dei capezzoli di essere stimolati.
Immaginava Alessandro che, dolcemente, l' accarezza dappertutto, la bacia e poi, piano piano entra dentro.
Mai aveva goduto così tanto perché stavolta aveva un' immagine in mente, le altre volte invece erano solo stimolazioni fine a se stesse.
Facilitata dalle dimensioni del letto matrimoniale allarga le gambe, il clitoride è bello gonfio e l' istinto la porta a stimolarlo sempre più velocemente.
Vorrebbe urlare ma si limita a mugolii.
Senza nemmeno accorgersene, per la prima volta, infila un dito dentro e lo muove. Tutto questo le provoca una sensazione di piacere ed un orgasmo potente, il più intenso che abbia mai avuto. I muscoli si contraggono, la ragazza passa dai mugolii a veri gemiti di piacere.
Quando l' effetto svanisce Carmen, a gambe larghe, guarda dalla finestra il cielo stellato per la prima volta in pace con sé stessa. Il sonno quella notte è profondo e bello.
La mattina dopo Federica suona il citofono più volte, non ricevendo risposta decide di entrare usando la copia delle chiavi, una volta arrivata vede la cugina che, beatamente dormiva a gambe larghe.
"Carmen daiii che sono le ottoooo".
La cugina si sveglia di soprassalto e d'istinto si copre col lenzuolo.
"Fede ma che cazzoooo".
"Carmen dobbiamo andare all' università, ti ricordi?, e poi è inutile che ti copri, sono una ragazza come te, sono tua cugina e so anche cosa hai fatto".
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