Federica Cap 4:Guardami
di
b_bull_and_master
genere
incesti
Guardami
Premesse vecchie e nuove:
1) Questo racconto non è frutto di fantasia, è assolutamente vero. Solo alcune circostanze sono state romanzate. Ma neanche troppo. E non essendo una storia non c'è un lieto fine.
2) Se qualcuno ha dei commenti da fare può contattarmi su b_bull_and_master@proton.me.
3) Ho dovuto rallentare un po' il ritmo di scrittura per motivi diciamo personali, visto che riguardano la protagonista del nostro racconto. Sui quali tornerò al momento opportuno.
La nitroglicerina è un composto chimico esplosivo, sensibile agli urti ed alla temperatura e si ottiene mescolando della glicerina, quella specie di grasso usato nelle creme per le mani, con degli acidi molto forti, una soluzione di acido solforico e acido nitrico. A piccolissime dosi può essere utile nel trattamento dello scompenso cardiaco, mentre a dosi più massicce è devastante. La domanda che chi legge si starà facendo è che cazzo c'entra la nitroglicerina con il mio racconto.
Prendi Federica, una ragazza carina, la mescoli con il padre, un cornuto tossico ed ottieni una miscela esplosiva, pronta a scatenare i suoi effetti devastanti.
Quello che, da fuori, rimasi stupito nel vedere, fu il lento cambiamento di Federica. Da tranquilla giovane donna, vestiti sportivi, scarpe da ginnastica, nel giro di qualche mese modificò il proprio stile passando ad uno stile più elegante. Quello che piaceva di più a Federica erano le occhiate cariche di desiderio del padre, che spesso la riempiva di complimenti. Dapprima le esibizioni della ragazza erano riservate al padre o a rare uscite casuali. Poi venne la primavera, e come d'uso nella famiglia, padre e figlia organizzarono una grigliata per la compagnia di amici del padre. Per Federica fu un vero battesimo del fuoco. Una bella ragazza con lunghi capelli castani lisci, un bellissimo sedere, un paio di leggings da ginnastica neri attillatissimi, un top da palestra bianco, una maglietta larga, cappellino ed occhiali da sole, pedalini di spugna con pantofole bianche. Chi non ha assistito alla visione spero abbia avuto una rappresentazione dello spettacolo offerto dalla ninfetta. Per chi ha avuto invece la fortuna di vederlo, ricordo una grossa indigestione di cazzo duro nella pancia degli uomini e di occhiatacce delle signore. Per offrire un quadro completo della giornata, il mio lettore deve figurarsi il padre, alto, piuttosto corpulento e fuori forma, tipica panza da camionista, in camicia a quadri sbottonata che avrebbe dovuto nascondere una canottiera vogatore a coste ingiallita, jeans, calze lunghe e ciabatte di similpelle bordeaux a fasce incrociate. La faccia, poi, un vero spettacolo. Capelli spettinati e barba di qualche giorno. Insomma. Agli occhi di una donna normale sarebbe apparso come un vecchio bavoso sfigato, di quelli che scopano una volta all'anno ma non tutti gli anni. Agli occhi di una ragazza innamorata quello era il principe azzurro. Si unisca al quadro una decina di maschi più o meno coetanei, dotati della stessa forma fisica e della stessa eleganza con rispettive mogli sui 55, con sedere a lavandino più o meno pronunciato.
Si capisce quindi che per una manica di vecchi bavosi, una ragazza di meno di 30 anni sia l'anima della festa, se poi ha un culo che parla e vestiti attillatissimi le occhiate fugaci dei maschi, le critiche più o meno velate delle signore, e qualche palpata più o meno fortuita sono il naturale svolgimento della giornata.
Alla fine della serata la giovane ninfetta si ritrovò a chiacchierare con il genitore a cena, flirtando apertamente con lui, e parlando delle occhiate e delle palpatine ricevute durante la giornata. Inutile nasconderlo, Federica era eccitata, inginocchiata su una sedia e appoggiata al tavolo sui gomiti mentre piluccava qualcosa per cena. Le labbra del genitore finirono sulle sue in un lungo ed appassionato bacio alla francese. Quindi il padre le strappò via la maglietta larga quindi alzò la ragazza prendendola di peso e portandola a letto mentre continuava a baciarla. Arrivati in camera il tenero papino adagiò la ragazza sul letto, quindi entrambi si spogliarono e lui si unì a lei inginocchiandosi sul letto. Si chinò sulla figlia e la baciò sulla bocca, poi scese man mano sulle guance, poi sui seni, molto lentamente passò all'ombelico quindi iniziò un lento cunnilingus. La schiena della ragazza si incurvò per offrire al genitore il fiero pasto con movimenti nascosti, quindi il genitore appoggiò il membro sulla ragazza e la prese con movimenti ondulatori ritmici la molti lenti. Dopo un paio di minuti avvicinò il viso a quello della figlia iniziando a mescolare la propria saliva con quella della ragazza in una danza di lingue. Dopo tale cura entrambi, nel giro di pochi minuti, sciolsero la propria eccitazione in un appagante orgasmo. Il grosso problema fu la mancanza di preservativo del padre e di altri anticoncezionali da parte di lei.
Dopo le coccole di rito, i due si abbracciarono e si addormentarono nudi.
Il giorno dopo lei prenotò immediatamente da un ginecologo per capire come risolvere "il problema". Il professionista le prescrisse la famosa pillola del giorno dopo e poi iniziò una cura di anticoncezionali comuni.
A parte l'amplesso con la figlia, all'incestuoso genitore, la giornata di Pasquetta lasciò una eccitazione terrificante ricordando la figlia in mezzo agli amici, mentre alla figlia piacque essere al centro dell'attenzione.
Così, la ragazza cominciò, su spinta del padre, a vestirsi in maniera sempre più elegante e audace. Dopo la giornata di lavoro i due continuavano ad incontrarsi al pasto serale, e a scambiarsi effusioni sempre più bollenti, finendo in scopate o inculate memorabili.
Verso la metà di aprile il rito serale era ormai consolidato ed ogni tanto i due erano così eccitati che ogni tanto non andavano neanche più in stanza ma l'amplesso iniziava al tavolo. Una sera in cui i due erano particolarmente eccitati, la ragazza si spogliò completamente e si appoggiò al tavolo completamente nuda e con i tacchi alti, lasciando il culetto a disposizione del genitore. Questi tirò fuori il cazzo e cominciò una formidabile inculata. In quel momento entrò la madre in casa e trovò padre e figlia uniti carnalmente, mentre lui le stava spaccando il culo. Non disse niente ma Federica, invece di avvertire il genitore e nascondersi, guardò la madre, aprì la bocca e si leccò il labbro superiore con un movimento circolare con la lingua, come a dire GUARDAMI, ed aumentò il volume degli aaah che le scappavano ad ogni spinta del cazzo nel suo culetto. La madre, con un viso simile a quello di una che ha visto un fantasma, rimase impietrita quindi il suo volto cominciò ad essere rigato dalle lacrime, uscì e per qualche giorno non si fece più vedere.
Mentre gli incontri incestuosi tra padre e figlia continuavano, un pomeriggio la madre tornò a casa per parlare con la figlia.
L'incontro non fu affatto tranquillo
Monica-Ma che cazzo hai fatto con tuo padre?
Federica-Me lo sono scopato, mi sono fatta inculare, perché?
M-Sei impazzita? E' tuo padre
F-E quindi? E' un uomo e tu fatti i cazzi tuoi, tanto non ci sei più per nessuno. Sei sempre impegnata nei tuoi weekend di sesso. Credi che sia cretina? Che non sappia un cazzo?
La madre quindi, in preda all'ira, tirò uno schiaffo sul viso della figlia.
Più che la forza dello schiaffo a Federica bruciò l'onta del gesto. Con gli occhi ripieni di lacrime insultò la madre
F-Sei solo una puttana. Vaffanculo. Questa non è più casa tua. E con papà non ci dormi più.
Quindi si girò sui tacchi e prese tutta la biancheria della madre dai cassetti e dall'armadio e la mise nella camera degli ospiti, quindi spostò la propria nella camera matrimoniale prendendone possesso come padrona di casa.
La madre, basita per la reazione, sia per la perfidia che per la furia della ragazza, riparò brevemente verso la casa di qualche amante, mentre Federica, chiusa in camera, si sciolse in un pianto a dirotto.
Quando il padre tornò a casa, avvertito dalla consorte troia, trovò Federica nel letto piangente e la consolò.
Alla prossima
Premesse vecchie e nuove:
1) Questo racconto non è frutto di fantasia, è assolutamente vero. Solo alcune circostanze sono state romanzate. Ma neanche troppo. E non essendo una storia non c'è un lieto fine.
2) Se qualcuno ha dei commenti da fare può contattarmi su b_bull_and_master@proton.me.
3) Ho dovuto rallentare un po' il ritmo di scrittura per motivi diciamo personali, visto che riguardano la protagonista del nostro racconto. Sui quali tornerò al momento opportuno.
La nitroglicerina è un composto chimico esplosivo, sensibile agli urti ed alla temperatura e si ottiene mescolando della glicerina, quella specie di grasso usato nelle creme per le mani, con degli acidi molto forti, una soluzione di acido solforico e acido nitrico. A piccolissime dosi può essere utile nel trattamento dello scompenso cardiaco, mentre a dosi più massicce è devastante. La domanda che chi legge si starà facendo è che cazzo c'entra la nitroglicerina con il mio racconto.
Prendi Federica, una ragazza carina, la mescoli con il padre, un cornuto tossico ed ottieni una miscela esplosiva, pronta a scatenare i suoi effetti devastanti.
Quello che, da fuori, rimasi stupito nel vedere, fu il lento cambiamento di Federica. Da tranquilla giovane donna, vestiti sportivi, scarpe da ginnastica, nel giro di qualche mese modificò il proprio stile passando ad uno stile più elegante. Quello che piaceva di più a Federica erano le occhiate cariche di desiderio del padre, che spesso la riempiva di complimenti. Dapprima le esibizioni della ragazza erano riservate al padre o a rare uscite casuali. Poi venne la primavera, e come d'uso nella famiglia, padre e figlia organizzarono una grigliata per la compagnia di amici del padre. Per Federica fu un vero battesimo del fuoco. Una bella ragazza con lunghi capelli castani lisci, un bellissimo sedere, un paio di leggings da ginnastica neri attillatissimi, un top da palestra bianco, una maglietta larga, cappellino ed occhiali da sole, pedalini di spugna con pantofole bianche. Chi non ha assistito alla visione spero abbia avuto una rappresentazione dello spettacolo offerto dalla ninfetta. Per chi ha avuto invece la fortuna di vederlo, ricordo una grossa indigestione di cazzo duro nella pancia degli uomini e di occhiatacce delle signore. Per offrire un quadro completo della giornata, il mio lettore deve figurarsi il padre, alto, piuttosto corpulento e fuori forma, tipica panza da camionista, in camicia a quadri sbottonata che avrebbe dovuto nascondere una canottiera vogatore a coste ingiallita, jeans, calze lunghe e ciabatte di similpelle bordeaux a fasce incrociate. La faccia, poi, un vero spettacolo. Capelli spettinati e barba di qualche giorno. Insomma. Agli occhi di una donna normale sarebbe apparso come un vecchio bavoso sfigato, di quelli che scopano una volta all'anno ma non tutti gli anni. Agli occhi di una ragazza innamorata quello era il principe azzurro. Si unisca al quadro una decina di maschi più o meno coetanei, dotati della stessa forma fisica e della stessa eleganza con rispettive mogli sui 55, con sedere a lavandino più o meno pronunciato.
Si capisce quindi che per una manica di vecchi bavosi, una ragazza di meno di 30 anni sia l'anima della festa, se poi ha un culo che parla e vestiti attillatissimi le occhiate fugaci dei maschi, le critiche più o meno velate delle signore, e qualche palpata più o meno fortuita sono il naturale svolgimento della giornata.
Alla fine della serata la giovane ninfetta si ritrovò a chiacchierare con il genitore a cena, flirtando apertamente con lui, e parlando delle occhiate e delle palpatine ricevute durante la giornata. Inutile nasconderlo, Federica era eccitata, inginocchiata su una sedia e appoggiata al tavolo sui gomiti mentre piluccava qualcosa per cena. Le labbra del genitore finirono sulle sue in un lungo ed appassionato bacio alla francese. Quindi il padre le strappò via la maglietta larga quindi alzò la ragazza prendendola di peso e portandola a letto mentre continuava a baciarla. Arrivati in camera il tenero papino adagiò la ragazza sul letto, quindi entrambi si spogliarono e lui si unì a lei inginocchiandosi sul letto. Si chinò sulla figlia e la baciò sulla bocca, poi scese man mano sulle guance, poi sui seni, molto lentamente passò all'ombelico quindi iniziò un lento cunnilingus. La schiena della ragazza si incurvò per offrire al genitore il fiero pasto con movimenti nascosti, quindi il genitore appoggiò il membro sulla ragazza e la prese con movimenti ondulatori ritmici la molti lenti. Dopo un paio di minuti avvicinò il viso a quello della figlia iniziando a mescolare la propria saliva con quella della ragazza in una danza di lingue. Dopo tale cura entrambi, nel giro di pochi minuti, sciolsero la propria eccitazione in un appagante orgasmo. Il grosso problema fu la mancanza di preservativo del padre e di altri anticoncezionali da parte di lei.
Dopo le coccole di rito, i due si abbracciarono e si addormentarono nudi.
Il giorno dopo lei prenotò immediatamente da un ginecologo per capire come risolvere "il problema". Il professionista le prescrisse la famosa pillola del giorno dopo e poi iniziò una cura di anticoncezionali comuni.
A parte l'amplesso con la figlia, all'incestuoso genitore, la giornata di Pasquetta lasciò una eccitazione terrificante ricordando la figlia in mezzo agli amici, mentre alla figlia piacque essere al centro dell'attenzione.
Così, la ragazza cominciò, su spinta del padre, a vestirsi in maniera sempre più elegante e audace. Dopo la giornata di lavoro i due continuavano ad incontrarsi al pasto serale, e a scambiarsi effusioni sempre più bollenti, finendo in scopate o inculate memorabili.
Verso la metà di aprile il rito serale era ormai consolidato ed ogni tanto i due erano così eccitati che ogni tanto non andavano neanche più in stanza ma l'amplesso iniziava al tavolo. Una sera in cui i due erano particolarmente eccitati, la ragazza si spogliò completamente e si appoggiò al tavolo completamente nuda e con i tacchi alti, lasciando il culetto a disposizione del genitore. Questi tirò fuori il cazzo e cominciò una formidabile inculata. In quel momento entrò la madre in casa e trovò padre e figlia uniti carnalmente, mentre lui le stava spaccando il culo. Non disse niente ma Federica, invece di avvertire il genitore e nascondersi, guardò la madre, aprì la bocca e si leccò il labbro superiore con un movimento circolare con la lingua, come a dire GUARDAMI, ed aumentò il volume degli aaah che le scappavano ad ogni spinta del cazzo nel suo culetto. La madre, con un viso simile a quello di una che ha visto un fantasma, rimase impietrita quindi il suo volto cominciò ad essere rigato dalle lacrime, uscì e per qualche giorno non si fece più vedere.
Mentre gli incontri incestuosi tra padre e figlia continuavano, un pomeriggio la madre tornò a casa per parlare con la figlia.
L'incontro non fu affatto tranquillo
Monica-Ma che cazzo hai fatto con tuo padre?
Federica-Me lo sono scopato, mi sono fatta inculare, perché?
M-Sei impazzita? E' tuo padre
F-E quindi? E' un uomo e tu fatti i cazzi tuoi, tanto non ci sei più per nessuno. Sei sempre impegnata nei tuoi weekend di sesso. Credi che sia cretina? Che non sappia un cazzo?
La madre quindi, in preda all'ira, tirò uno schiaffo sul viso della figlia.
Più che la forza dello schiaffo a Federica bruciò l'onta del gesto. Con gli occhi ripieni di lacrime insultò la madre
F-Sei solo una puttana. Vaffanculo. Questa non è più casa tua. E con papà non ci dormi più.
Quindi si girò sui tacchi e prese tutta la biancheria della madre dai cassetti e dall'armadio e la mise nella camera degli ospiti, quindi spostò la propria nella camera matrimoniale prendendone possesso come padrona di casa.
La madre, basita per la reazione, sia per la perfidia che per la furia della ragazza, riparò brevemente verso la casa di qualche amante, mentre Federica, chiusa in camera, si sciolse in un pianto a dirotto.
Quando il padre tornò a casa, avvertito dalla consorte troia, trovò Federica nel letto piangente e la consolò.
Alla prossima
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