Le passeggiate di mamma
di
Figliofelicegaudente
genere
incesti
Quando la realtà supera la fantasia, forse...
Oggi è un grande giorno, anzi è il Giorno.
Ma come siamo arrivati qui, a questo punto?
Ripercorro con la mente gli avvenimenti.
Sono Matteo, ora 21 anni, ma quando hanno avuto inizio le vicende ne avevo 18.
Mio padre Elio, 44 anni, assente negli ultimi 2/3 anni.
Che poi non era del tutto assente, diciamo che tornava a casa dal lavoro, si docciava e usciva subito.
In casa era quasi un fantasma, la sua presenza c'era solo per pochi minuti.
Mai una spiegazione sul suo comportamento, chissà perché.
E ad alcune domande dirette, glissava sempre.
Mamma Paola, 42 anni, non issima, ma non passa inosservata.
In quel periodo mamma ha iniziato a tenersi informa facendo lunghe passeggiate.
Abitiamo in un condominio a poche centinaia di metri da un meraviglioso parco che costeggia un torrente e che invoglia a camminare.
Quindi nulla di strano.
Ma a volte quelle passeggiate erano più lunghe di altre, e quando rientrava a casa andava subito in bagno.
E no, non ho mai spiato mia madre in bagno.
Però ero curioso di sapere come mai, cosa c'è dietro a quel tempo in più, il perché.
Sono sempre stato un tipo molto curioso.
Chiederlo direttamente?
No dai, poi avrebbe potuto mentire.
Così una sera decido di seguirla, a debita distanza per non farmi vedere, sennò sai che figura avrei fatto?
Non successe nulla, solo 1 ora e 30 minuti di camminata, il suo standard.
La sera dopo lei esce e io dietro di lei.
Dopo una quarantina di minuti ecco che succede qualcosa di insolito.
Si ferma un attimo, si aggiusta la maglietta, i leggings che titandoli su mostrano ancora meglio il suo splendido culo.
E si da una aggiustata ai capelli.
Mentre lo fa noto un uomo un po' distante appoggiato ad un lampioncino, che si stacca ed inizia a camminare verso di lei.
Non so perché, forse un po' di gelosia, ma no, no può essere quella, comunque la chiamo accelerando il passo.
Mamma, mamma chiamo ma non mi sente, o forse non riconosce la mia voce.
Così la chiamo più forte, col suo nome: Paola! Paola aspettami.
Nel mentre l'uomo si avvicina sempre più e vedo sul suo viso un sorriso, mentre guarda verso di lei.
Lei si gira verso di me, noto stupore e un po' di imbarazzo sul suo volto.
Poi si gira verso di lui e di nuovo verso di me, mi dice a voce moooolto alta: e tu che fai qui?
Io: mi scocciava stare a casa e sono venuto a farti compagnia.
La raggiungo, iniziamo a camminare insieme, e mentre quell'uomo ci passa a fianco riesco a vedere che si scambiano uno sguardo, uno sguardo con un po' di delusione.
Ma faccio finta di niente, non chiedo nulla, è così palese che si conoscono.
E penso tra me e me che sia il suo amante.
Ma come biasimarla,è una donna attraente, coi suoi bisogni e un marito fantasma.
Ma visto che sono curioso e voglio sapere, la sera dopo l'accompagno, uscendo di casa con lei, ma non c'è traccia di lui, forse ho toppato e pensato male inutilmente.
Sera successiva, faccio per uscire con lei, e lei mi dice: anche stasera viene?
Ma lo dice un po' piccata, come se le desse fastidio.
Così rispondo: sì, perché ti dispiace?
Lei, abbassando lo sguardo e con voce bassa e un po' delusa: no no mi fa piacere che mi dedichi un po' del tuo tempo.
Usciamo, arriviamo più o meno all'altezza del lampioncino dell'altra volta, e lui è lì.
Mentre ci avviciniamo mamma scuote leggermente la testa e allarga un po' le braccia.
Credo che il gesto stia ad indicare a lui che non è serata, che non poteva liberarsi di me.
Vedo lui che la guarda, poi dà un'occhiata a me, poi riguarda lei, abbassa la testa con sul viso una espressione di delusione.
Ho l'incredibile sensazione di aver rotto le uova nel paniere, forse non solo quelle...
Passano un paio di sere senza uscire.
La terza sera lei dice che va a passeggiare e mi chiede se voglio andare con lei.
Io le rispondo di no, visto che sta piovendo, e le dico che forse non dovrebbe andarci nemmeno lei.
Lei, con un sorriso a 32 denti, mi dice che non saranno di certo 2 gocce d'acqua a fermarla.
Troppa acqua, lei troppo felice per la mia risposta, qui gatta ci cova...
Comunque lascio che vada, ma sì che si distragga e si diverta, in fondo non credo che faccia nulla di male.
Passa circa un'ora, in casa abbiamo finito l'acqua, quella in bottiglia e vado giù nei garage a prendere una cassa d'acqua.
Quella dell'acquedotto, seppur dicono che sia buona, ha un po' di odore e di sapore, preferiamo quella in bottiglia.
Arrivo nel tunnel dei garage e avvicinandomi al nostro vedo che non è chiuso del tutto, la maniglia è girata, e il portellone è leggermente inclinato, appena appena accostato.
Cazzo, penso, abbiamo avuto visite dai ladri.
Apro il portellone lentamente, col cuore in gola, e mai e poi mai avrei pensato di assistere a quella scena
Mia madre completamente nuda, appoggiata ad un mobiletto, con una gamba sul top di esso.
Dietro di lei quell'uomo, seminudo, col suo cazzo piantato nel culo di lei, che la stava scopando.
Riuscivo a vedere perfettamente il membro duro di lui uscire ed affondare dentro di lei.
Il suo seno ballare al ritmo dei colpi del suo amante.
E la figa di lei, aperta, rosea, lucida dei suoi umori mentre si stava sgrilettando.
Meravigliosa.
Lei si gira verso di me, paonazza in viso.
I nostri occhi si incrociano.
Prova a dire qualcosa, tenta di parlare ma non ci riesce.
Si vede che sta godendo, e anche molto.
Lui mi guarda, non dice nulla, e non si ferma.
Continua a scoparla nel culo, con movimenti ora più rapidi e potenti.
Io faccio un mezzo sorriso, entro, prendo la cesta dell'acqua ed esco, sempre senza dire loro niente.
Ma mentre sto per richiudere il portellone, vedo l'espressione sul viso di mia madre.
Mi guarda con occhi dolci, pieni di amore, mi sorride, ed ha anche un'espressione di goduria incredibile.
Non so perché, ma prendo il telefonino e scatto una foto, immortalo quel momento.
Immortalo tutta la sua bellezza.
Chiudo il garage e torno su in casa, lasciando i due amanti al loro piacere.
In casa non riesco a trattenermi, quella magnifica scena mi ha eccitato.
Lo so, non dovrei, ma non riesco a non masturbarmi pensando a lei, a mia madre, che si sta facendo inculare e che gode.
La sborrata è stata quasi immediata, intensa.
Ripulisco tutto e mi sdraio sul letto.
Dopo circa mezz'ora, mia madre entra in casa e viene direttamente nella mia stanza.
Mi dice: credo che dobbiamo parlare.
Le rispondo: okay, ma non dirmi che non è come sembra, perché ciò che ho visto è esattamente quel che è.
Lei, sedendosi sul letto al mio fianco: cosa intendi dire?
Io: è stato qualcosa di incredibile, unico, meraviglioso. Tu sei bellissima e la tua espressione, al solo pensiero...
Lei: al solo pensiero che?
Poi capisce un po' di imbarazzo da parte mia, si gira leggermente e vede il mio pene duro che punta sui pantaloni della tuta.
Mi dice: accidenti, ti piace così tanto?
Io, prendo il telefonino, le faccio vedere la foto e le dico: guarda quanto sei bella, quanto sei eccitante, quanto sei tutto.
Lei guarda la foto, mentre lo fa inserisce una mano all'interno della tuta e degli slip.
Lo prende in mano, inizia a masturbarmi.
Con un sussurro mi dice di guardare la foto.
Giro lo schermo verso di me, guardo la foto di lei che si sta facendo inculare e sta godendo, mentre mi masturba.
Sono eccitatissimo.
Ad un certo punto sento qualcosa di caldo, umido, che si muove intorno al mio cazzo.
Mi sento risucchiare, leccare.
Mi sta facendo un pompino.
Non resisto molto al suo lavoro di bocca.
Vengo.
Le vengo in bocca, lei ingoia tutto, continua a succhiarlo ancora per un po'.
Finito, mi dà un bacio sulla guancia e dice che va a farsi la doccia.
Sento l'acqua che scorre, mi alzo e vado verso il bagno, la porta è accostata, non chiusa.
Entro, mi spoglio e la raggiungo all'interno del box.
Mi sorride.
Mi avvicino e la bacio sulle labbra, prima timidamente, poi insistendo.
Non mi respinge, anzi sento che apre la bocca, le nostre lingue si cercano.
Ci baciamo appassionatamente.
La guardo, mi guarda, siamo entrambi molto eccitati.
Inizio a scendere, le bacio il collo, poi i seni.
Mi soffermo sui capezzoli, lei mi mette una mano sulla testa e mi spinge con delicatezza verso il basso.
Mi fa capire che vuole essere leccata.
Così faccio, inizio a leccarla, succhiargliela.
Il sapore più dolce e buono che abbia mai provato.
Con entrambe le mani mi prende la testa, inizia a muovere il bacino, prima lentamente, poi sempre più velocemente.
È lei che mi sta scopando la bocca.
Ansima sempre più, vibra, trema, sta godendo.
Sta avendo un'orgasmo, mi sta inondando la bocca del suo piacere, come prima io ho fatto con lei.
Mi alzo in piedi, punto la mia cappella sull'ingresso della sua vagina.
Lei alza una gamba e la porta dietro le mie cosce, le sue mani sul mio culo, mi tira verso di lei.
La penetro.
Sono dentro di lei, mi muovo dentro di lei.
La prendo in braccio e la scopo aumentando il ritmo.
La sento gemere e fremere, ha un altro orgasmo.
Ora le mie mani sono sul suo culo, le accarezzo lo sfintere anale, poi le metto 2 dita dentro.
Voglio il suo culo, lei lo sa.
Mi bisbiglia all'orecchio: prendilo, prendimi da dietro.
Si gira, si piega in avanti, le punto il cazzo sul pertugio.
Lentamente le entro dentro.
La prendo per i fianchi e inizio il via vai dentro il suo culo.
Inizia a sgrillettarsi.
Sto impazzendo di piacere, anche lei.
Nello stesso momento lei ha l'ennesimo orgasmo ed io vengo dentro di lei.
Ci abbracciamo e ci baciamo ancora.
Poi facciamo la doccia e andiamo a dormire.
È stata la prima e unica volta che abbiamo fatto l'amore.
Non ne abbiamo mai parlato.
Dopo qualche mese mio padre ha chiesto il divorzio.
Le ragioni delle sue assenze è perché si è innamorato di un'altra donna.
Il divorzio è stato consensuale e loro sono rimasti in ottimi rapporti.
Mia madre si è fidanzata col suo amante.
E oggi siamo giunti qui, nel giorno delle nozze di mamma e di lui.
Ci sono tutti, tutti gli amici e tutti i parenti.
C'è anche mio padre con la sua compagna e la mia nuova sorellina, 3 mesi appena, splendido angioletto.
Oggi è un grande giorno, anzi è il Giorno.
Ma come siamo arrivati qui, a questo punto?
Ripercorro con la mente gli avvenimenti.
Sono Matteo, ora 21 anni, ma quando hanno avuto inizio le vicende ne avevo 18.
Mio padre Elio, 44 anni, assente negli ultimi 2/3 anni.
Che poi non era del tutto assente, diciamo che tornava a casa dal lavoro, si docciava e usciva subito.
In casa era quasi un fantasma, la sua presenza c'era solo per pochi minuti.
Mai una spiegazione sul suo comportamento, chissà perché.
E ad alcune domande dirette, glissava sempre.
Mamma Paola, 42 anni, non issima, ma non passa inosservata.
In quel periodo mamma ha iniziato a tenersi informa facendo lunghe passeggiate.
Abitiamo in un condominio a poche centinaia di metri da un meraviglioso parco che costeggia un torrente e che invoglia a camminare.
Quindi nulla di strano.
Ma a volte quelle passeggiate erano più lunghe di altre, e quando rientrava a casa andava subito in bagno.
E no, non ho mai spiato mia madre in bagno.
Però ero curioso di sapere come mai, cosa c'è dietro a quel tempo in più, il perché.
Sono sempre stato un tipo molto curioso.
Chiederlo direttamente?
No dai, poi avrebbe potuto mentire.
Così una sera decido di seguirla, a debita distanza per non farmi vedere, sennò sai che figura avrei fatto?
Non successe nulla, solo 1 ora e 30 minuti di camminata, il suo standard.
La sera dopo lei esce e io dietro di lei.
Dopo una quarantina di minuti ecco che succede qualcosa di insolito.
Si ferma un attimo, si aggiusta la maglietta, i leggings che titandoli su mostrano ancora meglio il suo splendido culo.
E si da una aggiustata ai capelli.
Mentre lo fa noto un uomo un po' distante appoggiato ad un lampioncino, che si stacca ed inizia a camminare verso di lei.
Non so perché, forse un po' di gelosia, ma no, no può essere quella, comunque la chiamo accelerando il passo.
Mamma, mamma chiamo ma non mi sente, o forse non riconosce la mia voce.
Così la chiamo più forte, col suo nome: Paola! Paola aspettami.
Nel mentre l'uomo si avvicina sempre più e vedo sul suo viso un sorriso, mentre guarda verso di lei.
Lei si gira verso di me, noto stupore e un po' di imbarazzo sul suo volto.
Poi si gira verso di lui e di nuovo verso di me, mi dice a voce moooolto alta: e tu che fai qui?
Io: mi scocciava stare a casa e sono venuto a farti compagnia.
La raggiungo, iniziamo a camminare insieme, e mentre quell'uomo ci passa a fianco riesco a vedere che si scambiano uno sguardo, uno sguardo con un po' di delusione.
Ma faccio finta di niente, non chiedo nulla, è così palese che si conoscono.
E penso tra me e me che sia il suo amante.
Ma come biasimarla,è una donna attraente, coi suoi bisogni e un marito fantasma.
Ma visto che sono curioso e voglio sapere, la sera dopo l'accompagno, uscendo di casa con lei, ma non c'è traccia di lui, forse ho toppato e pensato male inutilmente.
Sera successiva, faccio per uscire con lei, e lei mi dice: anche stasera viene?
Ma lo dice un po' piccata, come se le desse fastidio.
Così rispondo: sì, perché ti dispiace?
Lei, abbassando lo sguardo e con voce bassa e un po' delusa: no no mi fa piacere che mi dedichi un po' del tuo tempo.
Usciamo, arriviamo più o meno all'altezza del lampioncino dell'altra volta, e lui è lì.
Mentre ci avviciniamo mamma scuote leggermente la testa e allarga un po' le braccia.
Credo che il gesto stia ad indicare a lui che non è serata, che non poteva liberarsi di me.
Vedo lui che la guarda, poi dà un'occhiata a me, poi riguarda lei, abbassa la testa con sul viso una espressione di delusione.
Ho l'incredibile sensazione di aver rotto le uova nel paniere, forse non solo quelle...
Passano un paio di sere senza uscire.
La terza sera lei dice che va a passeggiare e mi chiede se voglio andare con lei.
Io le rispondo di no, visto che sta piovendo, e le dico che forse non dovrebbe andarci nemmeno lei.
Lei, con un sorriso a 32 denti, mi dice che non saranno di certo 2 gocce d'acqua a fermarla.
Troppa acqua, lei troppo felice per la mia risposta, qui gatta ci cova...
Comunque lascio che vada, ma sì che si distragga e si diverta, in fondo non credo che faccia nulla di male.
Passa circa un'ora, in casa abbiamo finito l'acqua, quella in bottiglia e vado giù nei garage a prendere una cassa d'acqua.
Quella dell'acquedotto, seppur dicono che sia buona, ha un po' di odore e di sapore, preferiamo quella in bottiglia.
Arrivo nel tunnel dei garage e avvicinandomi al nostro vedo che non è chiuso del tutto, la maniglia è girata, e il portellone è leggermente inclinato, appena appena accostato.
Cazzo, penso, abbiamo avuto visite dai ladri.
Apro il portellone lentamente, col cuore in gola, e mai e poi mai avrei pensato di assistere a quella scena
Mia madre completamente nuda, appoggiata ad un mobiletto, con una gamba sul top di esso.
Dietro di lei quell'uomo, seminudo, col suo cazzo piantato nel culo di lei, che la stava scopando.
Riuscivo a vedere perfettamente il membro duro di lui uscire ed affondare dentro di lei.
Il suo seno ballare al ritmo dei colpi del suo amante.
E la figa di lei, aperta, rosea, lucida dei suoi umori mentre si stava sgrilettando.
Meravigliosa.
Lei si gira verso di me, paonazza in viso.
I nostri occhi si incrociano.
Prova a dire qualcosa, tenta di parlare ma non ci riesce.
Si vede che sta godendo, e anche molto.
Lui mi guarda, non dice nulla, e non si ferma.
Continua a scoparla nel culo, con movimenti ora più rapidi e potenti.
Io faccio un mezzo sorriso, entro, prendo la cesta dell'acqua ed esco, sempre senza dire loro niente.
Ma mentre sto per richiudere il portellone, vedo l'espressione sul viso di mia madre.
Mi guarda con occhi dolci, pieni di amore, mi sorride, ed ha anche un'espressione di goduria incredibile.
Non so perché, ma prendo il telefonino e scatto una foto, immortalo quel momento.
Immortalo tutta la sua bellezza.
Chiudo il garage e torno su in casa, lasciando i due amanti al loro piacere.
In casa non riesco a trattenermi, quella magnifica scena mi ha eccitato.
Lo so, non dovrei, ma non riesco a non masturbarmi pensando a lei, a mia madre, che si sta facendo inculare e che gode.
La sborrata è stata quasi immediata, intensa.
Ripulisco tutto e mi sdraio sul letto.
Dopo circa mezz'ora, mia madre entra in casa e viene direttamente nella mia stanza.
Mi dice: credo che dobbiamo parlare.
Le rispondo: okay, ma non dirmi che non è come sembra, perché ciò che ho visto è esattamente quel che è.
Lei, sedendosi sul letto al mio fianco: cosa intendi dire?
Io: è stato qualcosa di incredibile, unico, meraviglioso. Tu sei bellissima e la tua espressione, al solo pensiero...
Lei: al solo pensiero che?
Poi capisce un po' di imbarazzo da parte mia, si gira leggermente e vede il mio pene duro che punta sui pantaloni della tuta.
Mi dice: accidenti, ti piace così tanto?
Io, prendo il telefonino, le faccio vedere la foto e le dico: guarda quanto sei bella, quanto sei eccitante, quanto sei tutto.
Lei guarda la foto, mentre lo fa inserisce una mano all'interno della tuta e degli slip.
Lo prende in mano, inizia a masturbarmi.
Con un sussurro mi dice di guardare la foto.
Giro lo schermo verso di me, guardo la foto di lei che si sta facendo inculare e sta godendo, mentre mi masturba.
Sono eccitatissimo.
Ad un certo punto sento qualcosa di caldo, umido, che si muove intorno al mio cazzo.
Mi sento risucchiare, leccare.
Mi sta facendo un pompino.
Non resisto molto al suo lavoro di bocca.
Vengo.
Le vengo in bocca, lei ingoia tutto, continua a succhiarlo ancora per un po'.
Finito, mi dà un bacio sulla guancia e dice che va a farsi la doccia.
Sento l'acqua che scorre, mi alzo e vado verso il bagno, la porta è accostata, non chiusa.
Entro, mi spoglio e la raggiungo all'interno del box.
Mi sorride.
Mi avvicino e la bacio sulle labbra, prima timidamente, poi insistendo.
Non mi respinge, anzi sento che apre la bocca, le nostre lingue si cercano.
Ci baciamo appassionatamente.
La guardo, mi guarda, siamo entrambi molto eccitati.
Inizio a scendere, le bacio il collo, poi i seni.
Mi soffermo sui capezzoli, lei mi mette una mano sulla testa e mi spinge con delicatezza verso il basso.
Mi fa capire che vuole essere leccata.
Così faccio, inizio a leccarla, succhiargliela.
Il sapore più dolce e buono che abbia mai provato.
Con entrambe le mani mi prende la testa, inizia a muovere il bacino, prima lentamente, poi sempre più velocemente.
È lei che mi sta scopando la bocca.
Ansima sempre più, vibra, trema, sta godendo.
Sta avendo un'orgasmo, mi sta inondando la bocca del suo piacere, come prima io ho fatto con lei.
Mi alzo in piedi, punto la mia cappella sull'ingresso della sua vagina.
Lei alza una gamba e la porta dietro le mie cosce, le sue mani sul mio culo, mi tira verso di lei.
La penetro.
Sono dentro di lei, mi muovo dentro di lei.
La prendo in braccio e la scopo aumentando il ritmo.
La sento gemere e fremere, ha un altro orgasmo.
Ora le mie mani sono sul suo culo, le accarezzo lo sfintere anale, poi le metto 2 dita dentro.
Voglio il suo culo, lei lo sa.
Mi bisbiglia all'orecchio: prendilo, prendimi da dietro.
Si gira, si piega in avanti, le punto il cazzo sul pertugio.
Lentamente le entro dentro.
La prendo per i fianchi e inizio il via vai dentro il suo culo.
Inizia a sgrillettarsi.
Sto impazzendo di piacere, anche lei.
Nello stesso momento lei ha l'ennesimo orgasmo ed io vengo dentro di lei.
Ci abbracciamo e ci baciamo ancora.
Poi facciamo la doccia e andiamo a dormire.
È stata la prima e unica volta che abbiamo fatto l'amore.
Non ne abbiamo mai parlato.
Dopo qualche mese mio padre ha chiesto il divorzio.
Le ragioni delle sue assenze è perché si è innamorato di un'altra donna.
Il divorzio è stato consensuale e loro sono rimasti in ottimi rapporti.
Mia madre si è fidanzata col suo amante.
E oggi siamo giunti qui, nel giorno delle nozze di mamma e di lui.
Ci sono tutti, tutti gli amici e tutti i parenti.
C'è anche mio padre con la sua compagna e la mia nuova sorellina, 3 mesi appena, splendido angioletto.
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