Estate 1994, la più strana di sempre
di
Figliofelicegaudente
genere
incesti
Quell'estate del 1994 non la dimenticherò facilmente.
I mondiali di calcio negli Stati Uniti, persi ai rigori, e quella vacanza strana.
Io avevo 19 anni, neo diplomato, e mi sono goduto 3 settimane di vacanze al mare con mamma a luglio, mentre papà ci raggiungeva il sabato e la domenica.
Poi altre 3 settimane ad agosto con gli amici.
Ma è delle settimane, dei giorni, con mamma che vi voglio raccontare.
Eravamo alloggiati in albergo, camere attigue, separate da una porta di intermezzo e col balcone in comune.
Mamma fin da subito ha iniziato a fare la civetta col personale dell'albergo, col bagnino e con chiunque avesse un membro tra le gambe.
Cercava di farlo quasi di nascosto, ma spesso la beccavo a flirtare.
Francamente ero abbastanza abituato a vederla fare così.
A dire il vero l'ho vista più volte a farsi scopare, con mio piacere perché così mi masturbavo di brutto.
Vedere dal vivo è meglio di un porno.
E papà?
Cornuto e contento.
Più di una volta li ho visti in camera di notte, mentre mamma gli faceva una sega e gli raccontava di come si era fatta scopare.
A volte era lui a segarsi, sempre con mamma che gli raccontava la sua avventura erotica.
Raramente li ho visti scopare.
Di fatto ho una mamma molto aperta, direi troia ma nel senso buono, e un padre cornuto consapevole.
Già alla prima notte di vacanza, svegliandomi nel cuore della notte, ho sentito mamma ansimare, e un uomo che le dava di continuo della troia.
Purtroppo non sono riuscito a vedere molto, ma solo i gemiti e le voci sussurrate, mi hanno fatto capire cosa stesse succedendo, e mi sono masturbato.
Di giorno in spiaggia era una vera calamita per gli uomini, sempre in topless e col perizoma.
Allontanandomi e lasciandola sola, c'era sempre qualcuno con lei.
Mi piaceva spiarla, osservarla, mentre si faceva mettere la crema solare, con le mani che andavano ovunque, anche laddove non avrebbero dovuto andare.
Mi piaceva tornare da lei, vedere che in mezzo alle gambe il costume aveva cambiato colore, sintomo che era bagnata.
E mi piaceva vedere i suoi capezzoli dritto e duri come sassi.
Più di una volta, con la scusa del cambio costume, spariva per quindici, venti minuti.
Sicuramente il tempo di una scopata.
E così passa la prima settimana, con mamma sempre a caccia di cazzi, e con me non da meno a caccia di fighette.
Il martedì seguente, non sapendo cosa fare alla sera, ci viene indicato un posto dove si può ballare, ma anche passare una serata tranquilla.
Decidiamo di provare.
All'ingresso ci hanno subito squadrato, soprattutto quando hanno saputo che eravamo madre e figlio.
Ma poi ci hanno lasciato entrare.
Location bellissima, piscina, 3 bar, pista da ballo, una spa, e chi più ne ha ne metta.
Essendoci la piscina, non ci siamo scandalizzati a vedere gente mezza nuda.
Così abbiamo iniziato a bere e ballare, ballare e bere, e ben presto ci siamo ritrovati alticci.
Lasciandola sola, inutile dire, che in parecchi le sono ronzati attorno.
Cosa che a lei non è dispiaciuto affatto.
Ma neanche a me.
Lei in mezzo alla pista da ballo, circondata da 3, 4 uomini che la palpavano ovunque.
Mi sono avvicinato e i tipi si sono dileguati, chissà perché.
Da vicino ho potuto notare che aveva un seno di fuori, la minigonna alzata e il culo scoperto.
Io mi sono eccitato come non mai, e mi sono messo a ballare con lei.
Poi dalle macchine del fumo a bordo pista è partita una folta nebbia.
Non si vedeva più nulla.
Ma ad un certo punto ho sentito i pantaloni aprirsi, qualcuno afferrarmi l'uccello e a metterselo in bocca.
Non sapevo chi fosse, ma che bocca!
Diradandosi il fumo, sono rimasto sorpreso nel vedere che era mia madre a succhiarmi il cazzo.
Lì, in mezzo alla pista da ballo.
E guardandomi intorno, lei non era l'unica che stava facendo un pompino.
C'erano altre donne a farli, e alcuni stavano scopando.
Non so perché lo stesse facendo, forse l'alcool ingerito, forse per l'eccitazione provocata da quei tipi, fatto sta che mi stava facendo un gran bel pompino.
O forse chissà cosa c'era dentro quel fumo.
Un attimo prima tutti a ballare, un attimo dopo tutti a fare sesso.
Senza dire nulla, mi afferra il cazzo e mi trascina in un angolo un po' nascosto del locale.
Su una specie di panca, si mette carponi, si alza la minigonna, si abbassa gli slip.
Poi si punta il mio cazzo sulla figa e col bacino indietreggia penetrandosi.
A quel punto sono io che inizio a scoparla, con colpi ben assestati, e lei che emette sempre più mugolii e gemiti.
Ma guardando in basso, vedo quel meraviglioso culo e quel fantastico buco che si ritrova.
Sfilo il cazzo dalla figa e senza preavviso lo punto sull'ano e spingo forte.
Entra in un attimo, quasi senza resistenza, questo vuol dire che è abituata a farsi inculare.
Emette un leggero grido, che poi lascia il posto al piacere.
Gode e viene come una fontana.
Al momento che sento che sto per venire, la giro e le sborro in faccia e in bocca.
Quella in bocca la ingoia subito, quella sul viso se la porta alla bocca con le dita e le succhia come se stesse gustando una prelibatezza.
Il tutto guardandomi negli occhi con uno sguardo da troia che più troia non si può.
Rimaniamo lì ancora un po', poi ci ricomponiamo e torniamo in albergo.
Senza dire una parola.
La mattina dopo, con un po' di imbarazzo da parte di entrambi, ci salutiamo e tra una chiacchiera e l'altra lei dice di non ricordare nulla della serata.
Così le dico che anche io non ricordo nulla, forse per il troppo alcool ingerito.
Ma vedo che a lei scappa un mezzo sorriso, trattenuto.
Probabilmente si ricorda tutto, come me, ma non vuole farlo sapere.
La giornata passa tranquilla in spiaggia, ma è alla sera che qualcosa cambia.
Dobbiamo decidere cosa fare, dove andare.
E io, più o meno ingenuamente, più o meno volutamente, le propongo il posto della sera prima.
Adducendo che visto che non ricordiamo nulla, almeno così possiamo vedere di che si tratta.
Lei subito mi guarda da capo a piedi, poi sorridendo mi si avvicina e mi dice " davvero non ricordi nulla? Sei sicuro? "
Io rispondo affermativamente, ma ho trascurato un particolare.
Sono in boxer.
E mi è partita un'erezione incontrollata cui a lei non è passata inosservata.
Così ad un passo da me, inginocchiandosi, mi dice " quindi di questo non ti ricordi? "
Mi abbassa i boxer ed inizia a leccarlo e succhiarlo.
Sono in estasi, ma confermo, falsamente, di non ricordare niente.
Mi butta sul letto e montandomi sopra ed impalandosi mi dice " e della mia figa ti ricordi? "
E io " no mamma... però... "
E con forza ho ribaltato la posizione, mettendo lei sotto, con la pancia contro al letto e il culo in alto.
E inculandola le ho detto " forse comincio a ricordare qualcosa... "
Abbiamo scopato per tutta la notte e le notti a seguire.
Fino al sabato, quando mio padre si è unito a noi.
Li sentivo parlare in camera, lei che racconta a lui delle scopate che si è fatta, e sentivo lui che godeva ai racconti.
Lei gli stava raccontando delle nostre scopate, dicendo che aveva trovato un ventenne che se la sbatteva in modo meraviglioso.
Lui le dava della troia, della puttana, dicendo che un ventenne poteva essere suo figlio.
E lei ribadiva che a lui piaceva avere una moglie vacca come lei.
E lui le diceva che per lei avrebbe fatto di tutto.
Al chè sento mamma che gli dice " allora rimani qui, vado a farmi chiavare da lui e poi torno, così vediamo se è vero che faresti di tutto ".
La sento che esce dalla sua stanza, bussa alla mia, mi chiede di uscire con lei.
Andiamo tra le cabine sulla spiaggia e scopiamo.
Mi chiede di sborrarle dentro la figa, poi mi ripulisce il cazzo con la bocca.
Torniamo in albergo.
Dalla sua stanza sento che dice a mio padre di baciarla, poi gli chiede di cosa sa la sua bocca.
Lui risponde di sborra.
Sento lei che si sdraia sul letto, e gli intima di leccargliela.
Lui vede la sborra che le cola dalla figa e le dice che non sa se farlo.
Lei risponde che da quella sera avrebbe dovuto ripulirla dalla sborra dei suoi amati e che prima lo faceva, prima si abituava.
Poi sento mia madre, quasi gridando che gli dice " dai cornuto, lecca via la sborra che mi cola dalla figa, da bravo cornuto come sei... "
E ancora " dai cornuto, dillo che ti piace la sborra degli altri uomini che mi scopano, dillo "
E mio padre in preda ad un raptus inizia a gridare " sì sono un cornuto, mi piace avere una moglie troia che si fa scopare da tutti, e mi piace leccarle la figa piena di sborra ".
Penso che in albergo li abbiano sentiti tutti.
Infatti la mattina dopo, alcuni ed alcune davano loro certe occhiate...
Alcune di approvazione, altre di biasimo.
Io per il resto della vacanza ho scopato con mamma, ma non sono stato l'unico.
Dopo quella sera, in molti si sono fatti avanti, e mamma non si è mai tirata indietro.
In un caso, con uno dei titolari dell'albergo, l'abbiamo scopata insieme, perché lui ha mangiato la foglia e si è accorto di noi.
E ha voluto vederci scopare.
Tornati a casa io e mamma abbiamo continuato la nostra relazione sessuale per anni.
Con lei ho fatto le migliori scopate di tutta la mia vita.
Forse perché era mia madre.
Forse per quel gusto del proibito.
I mondiali di calcio negli Stati Uniti, persi ai rigori, e quella vacanza strana.
Io avevo 19 anni, neo diplomato, e mi sono goduto 3 settimane di vacanze al mare con mamma a luglio, mentre papà ci raggiungeva il sabato e la domenica.
Poi altre 3 settimane ad agosto con gli amici.
Ma è delle settimane, dei giorni, con mamma che vi voglio raccontare.
Eravamo alloggiati in albergo, camere attigue, separate da una porta di intermezzo e col balcone in comune.
Mamma fin da subito ha iniziato a fare la civetta col personale dell'albergo, col bagnino e con chiunque avesse un membro tra le gambe.
Cercava di farlo quasi di nascosto, ma spesso la beccavo a flirtare.
Francamente ero abbastanza abituato a vederla fare così.
A dire il vero l'ho vista più volte a farsi scopare, con mio piacere perché così mi masturbavo di brutto.
Vedere dal vivo è meglio di un porno.
E papà?
Cornuto e contento.
Più di una volta li ho visti in camera di notte, mentre mamma gli faceva una sega e gli raccontava di come si era fatta scopare.
A volte era lui a segarsi, sempre con mamma che gli raccontava la sua avventura erotica.
Raramente li ho visti scopare.
Di fatto ho una mamma molto aperta, direi troia ma nel senso buono, e un padre cornuto consapevole.
Già alla prima notte di vacanza, svegliandomi nel cuore della notte, ho sentito mamma ansimare, e un uomo che le dava di continuo della troia.
Purtroppo non sono riuscito a vedere molto, ma solo i gemiti e le voci sussurrate, mi hanno fatto capire cosa stesse succedendo, e mi sono masturbato.
Di giorno in spiaggia era una vera calamita per gli uomini, sempre in topless e col perizoma.
Allontanandomi e lasciandola sola, c'era sempre qualcuno con lei.
Mi piaceva spiarla, osservarla, mentre si faceva mettere la crema solare, con le mani che andavano ovunque, anche laddove non avrebbero dovuto andare.
Mi piaceva tornare da lei, vedere che in mezzo alle gambe il costume aveva cambiato colore, sintomo che era bagnata.
E mi piaceva vedere i suoi capezzoli dritto e duri come sassi.
Più di una volta, con la scusa del cambio costume, spariva per quindici, venti minuti.
Sicuramente il tempo di una scopata.
E così passa la prima settimana, con mamma sempre a caccia di cazzi, e con me non da meno a caccia di fighette.
Il martedì seguente, non sapendo cosa fare alla sera, ci viene indicato un posto dove si può ballare, ma anche passare una serata tranquilla.
Decidiamo di provare.
All'ingresso ci hanno subito squadrato, soprattutto quando hanno saputo che eravamo madre e figlio.
Ma poi ci hanno lasciato entrare.
Location bellissima, piscina, 3 bar, pista da ballo, una spa, e chi più ne ha ne metta.
Essendoci la piscina, non ci siamo scandalizzati a vedere gente mezza nuda.
Così abbiamo iniziato a bere e ballare, ballare e bere, e ben presto ci siamo ritrovati alticci.
Lasciandola sola, inutile dire, che in parecchi le sono ronzati attorno.
Cosa che a lei non è dispiaciuto affatto.
Ma neanche a me.
Lei in mezzo alla pista da ballo, circondata da 3, 4 uomini che la palpavano ovunque.
Mi sono avvicinato e i tipi si sono dileguati, chissà perché.
Da vicino ho potuto notare che aveva un seno di fuori, la minigonna alzata e il culo scoperto.
Io mi sono eccitato come non mai, e mi sono messo a ballare con lei.
Poi dalle macchine del fumo a bordo pista è partita una folta nebbia.
Non si vedeva più nulla.
Ma ad un certo punto ho sentito i pantaloni aprirsi, qualcuno afferrarmi l'uccello e a metterselo in bocca.
Non sapevo chi fosse, ma che bocca!
Diradandosi il fumo, sono rimasto sorpreso nel vedere che era mia madre a succhiarmi il cazzo.
Lì, in mezzo alla pista da ballo.
E guardandomi intorno, lei non era l'unica che stava facendo un pompino.
C'erano altre donne a farli, e alcuni stavano scopando.
Non so perché lo stesse facendo, forse l'alcool ingerito, forse per l'eccitazione provocata da quei tipi, fatto sta che mi stava facendo un gran bel pompino.
O forse chissà cosa c'era dentro quel fumo.
Un attimo prima tutti a ballare, un attimo dopo tutti a fare sesso.
Senza dire nulla, mi afferra il cazzo e mi trascina in un angolo un po' nascosto del locale.
Su una specie di panca, si mette carponi, si alza la minigonna, si abbassa gli slip.
Poi si punta il mio cazzo sulla figa e col bacino indietreggia penetrandosi.
A quel punto sono io che inizio a scoparla, con colpi ben assestati, e lei che emette sempre più mugolii e gemiti.
Ma guardando in basso, vedo quel meraviglioso culo e quel fantastico buco che si ritrova.
Sfilo il cazzo dalla figa e senza preavviso lo punto sull'ano e spingo forte.
Entra in un attimo, quasi senza resistenza, questo vuol dire che è abituata a farsi inculare.
Emette un leggero grido, che poi lascia il posto al piacere.
Gode e viene come una fontana.
Al momento che sento che sto per venire, la giro e le sborro in faccia e in bocca.
Quella in bocca la ingoia subito, quella sul viso se la porta alla bocca con le dita e le succhia come se stesse gustando una prelibatezza.
Il tutto guardandomi negli occhi con uno sguardo da troia che più troia non si può.
Rimaniamo lì ancora un po', poi ci ricomponiamo e torniamo in albergo.
Senza dire una parola.
La mattina dopo, con un po' di imbarazzo da parte di entrambi, ci salutiamo e tra una chiacchiera e l'altra lei dice di non ricordare nulla della serata.
Così le dico che anche io non ricordo nulla, forse per il troppo alcool ingerito.
Ma vedo che a lei scappa un mezzo sorriso, trattenuto.
Probabilmente si ricorda tutto, come me, ma non vuole farlo sapere.
La giornata passa tranquilla in spiaggia, ma è alla sera che qualcosa cambia.
Dobbiamo decidere cosa fare, dove andare.
E io, più o meno ingenuamente, più o meno volutamente, le propongo il posto della sera prima.
Adducendo che visto che non ricordiamo nulla, almeno così possiamo vedere di che si tratta.
Lei subito mi guarda da capo a piedi, poi sorridendo mi si avvicina e mi dice " davvero non ricordi nulla? Sei sicuro? "
Io rispondo affermativamente, ma ho trascurato un particolare.
Sono in boxer.
E mi è partita un'erezione incontrollata cui a lei non è passata inosservata.
Così ad un passo da me, inginocchiandosi, mi dice " quindi di questo non ti ricordi? "
Mi abbassa i boxer ed inizia a leccarlo e succhiarlo.
Sono in estasi, ma confermo, falsamente, di non ricordare niente.
Mi butta sul letto e montandomi sopra ed impalandosi mi dice " e della mia figa ti ricordi? "
E io " no mamma... però... "
E con forza ho ribaltato la posizione, mettendo lei sotto, con la pancia contro al letto e il culo in alto.
E inculandola le ho detto " forse comincio a ricordare qualcosa... "
Abbiamo scopato per tutta la notte e le notti a seguire.
Fino al sabato, quando mio padre si è unito a noi.
Li sentivo parlare in camera, lei che racconta a lui delle scopate che si è fatta, e sentivo lui che godeva ai racconti.
Lei gli stava raccontando delle nostre scopate, dicendo che aveva trovato un ventenne che se la sbatteva in modo meraviglioso.
Lui le dava della troia, della puttana, dicendo che un ventenne poteva essere suo figlio.
E lei ribadiva che a lui piaceva avere una moglie vacca come lei.
E lui le diceva che per lei avrebbe fatto di tutto.
Al chè sento mamma che gli dice " allora rimani qui, vado a farmi chiavare da lui e poi torno, così vediamo se è vero che faresti di tutto ".
La sento che esce dalla sua stanza, bussa alla mia, mi chiede di uscire con lei.
Andiamo tra le cabine sulla spiaggia e scopiamo.
Mi chiede di sborrarle dentro la figa, poi mi ripulisce il cazzo con la bocca.
Torniamo in albergo.
Dalla sua stanza sento che dice a mio padre di baciarla, poi gli chiede di cosa sa la sua bocca.
Lui risponde di sborra.
Sento lei che si sdraia sul letto, e gli intima di leccargliela.
Lui vede la sborra che le cola dalla figa e le dice che non sa se farlo.
Lei risponde che da quella sera avrebbe dovuto ripulirla dalla sborra dei suoi amati e che prima lo faceva, prima si abituava.
Poi sento mia madre, quasi gridando che gli dice " dai cornuto, lecca via la sborra che mi cola dalla figa, da bravo cornuto come sei... "
E ancora " dai cornuto, dillo che ti piace la sborra degli altri uomini che mi scopano, dillo "
E mio padre in preda ad un raptus inizia a gridare " sì sono un cornuto, mi piace avere una moglie troia che si fa scopare da tutti, e mi piace leccarle la figa piena di sborra ".
Penso che in albergo li abbiano sentiti tutti.
Infatti la mattina dopo, alcuni ed alcune davano loro certe occhiate...
Alcune di approvazione, altre di biasimo.
Io per il resto della vacanza ho scopato con mamma, ma non sono stato l'unico.
Dopo quella sera, in molti si sono fatti avanti, e mamma non si è mai tirata indietro.
In un caso, con uno dei titolari dell'albergo, l'abbiamo scopata insieme, perché lui ha mangiato la foglia e si è accorto di noi.
E ha voluto vederci scopare.
Tornati a casa io e mamma abbiamo continuato la nostra relazione sessuale per anni.
Con lei ho fatto le migliori scopate di tutta la mia vita.
Forse perché era mia madre.
Forse per quel gusto del proibito.
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