Mia madre è una troia , lo so per certo
di
Figliofelicegaudente
genere
incesti
Mia madre è una troia, e di questo sono più che certo.
Lo so perché non si è fatta problemi a scopare anche me.
Ma andiamo per gradi.
Io sono Emanuele, Manu per gli amici, 20 anni, studente universitario, lavoro part time in un negozio di fumetti.
Mamma si chiama Enrica, 44 anni, lavora in un ufficio di commercialisti.
Ed è una bella donna, ammirata sia da uomini che da donne.
Mio padre ci ha lasciati, nel senso che hanno divorziato.
La sua gelosia nei confronti di mamma era molto ossessiva.
Così lei non ha retto al suo continuo cercare di controllare tutto di lei.
Mentre lui non ha retto più tutta la sua indipendenza.
E col senno di poi, forse aveva ragione.
Ma si sarebbero potute cercare altre strade, altri compromessi.
Come dicevo prima, lei è molto bella, al punto che spesso i miei amici, fin da adolescenti, venivano a trovarmi a casa molto spesso.
Più per vedere lei che me...
Molto gettonato la visione della scollatura del suo seno, una terza abbondante.
O le sue scosciate quando mette la gonna.
E ovviamente il suo immancabile, stratosferico, culo.
Alcuni di loro sono anche andati in bagno a segarsi su di lei, al solo vedere un po' di pelle scoperta.
E in un certo qual modo, la cosa ha preso anche me, ed ho iniziato anche io a masturbarmi su di lei.
Col vantaggio che io riuscivo a spiarla in bagno.
Oppure la vedevo, e la vedo ancora, girare in casa solo in intimo.
Mentre al mare è stata quasi sempre solo in topless.
Poi crescendo quando si andava insieme a fare shopping, mi ha sempre chiesto un parere su vestiti o intimo da prendere.
L'intimo che più mi piaceva e piace vederle addosso è quello in pizzo semitrasparente.
Perché si intravedono i capezzoli e parte della figa.
E quando apriva la tenda o la porta del camerino di prova per chiedermi un parere, spesso lo faceva troppo e io non ero l'unico ad ammirarla.
Essendo divorziata ha avuto alcune storie, ma mai nulla di importante davvero, sempre della durata di qualche mese.
Ma non ho mai escluso che avesse avuto, ed abbia ancora, delle avventure più o meno occasionali.
Quando usciva ed esce, mette anche una cavigliera, a volte col simbolo di picche, a volte normale, ma sempre a destra.
All'inizio non sapevo perché, ma poi crescendo e iniziando a fruire di video porno, ho capito.
Anche se non capivo il perché, considerando che lei non è più sposata.
Se vi chiedete il significato della cavigliera a destra, indica una coppia con lei disponibile ad incontrare altri uomini con la complicità del marito.
Spesso una hotwife con cuckold al seguito.
Il simbolo del picche sta per " queen of spade ", e indica il desiderio di uomini di colore, o comunque di super dotati.
Quindi al di là che non è sposata, dà comunque indicazioni su ciò che cerca, anche se la maggior parte lo ignora.
Perciò quando la vedo uscire con la cavigliera so che va a caccia di scopate.
Che poi la cavigliera la aiuti o meno, di sicuro il mondo per farsi chiavare lo trova.
Devo dire che quando rientra in casa dalla serata, dopo che si è cambiata e poi va a letto, spesso vado nella cesta della biancheria sporca e prendo il suo perizoma o la brasiliana.
Ed è quasi sempre zuppo, macchiato, dei suoi umori e di sperma.
E con quello mi ci sego.
Una sera di qualche mese fa, è successo che nel prepararsi mi ha chiesto come le stesse un vestito.
Voleva essere sicura della scelta, perché era un'occasione speciale, la festa di addio al nubilato di una sua amica, che dopo 15 anni di convivenza aveva deciso di convolare a nozze.
L'abito è stupendo, lungo fino a quasi le caviglie, con spacco laterale a mezza coscia, un décolleté profondo che mette in risalto il suo seno, senza reggiseno, e dietro la schiena completamente aperta fino a quasi il sedere.
Colore rosso acceso che mette in risalto i suoi occhi azzurri intensi e i capelli biondo miele.
Scarpe con tacco a spillo che le slanciano la figura e che le alzano il culo e lo modellano in modo incredibile.
Alla visione sono rimasto a bocca aperta, senza fiato.
Si è avvicinata e mi ha richiesto come sta così vestita.
Le ho risposto che stava d'incanto, ma mi è scappato anche un " chissà quanti cazzi farai rizzare questa sera ".
Si è fatta più vicina, e mi ha detto " almeno uno di sicuro ", e prendendomi la cappella tra indice e pollice mi ha dato una specie di pizzicotto.
Ha tenuto il mio glande per qualche secondo, facendo una leggera pressione.
Non mi ero accorto che al solo vederla così, sexy, mi è venuto duro e attraverso i pantaloni della tuta si è vista la mia erezione.
Le ho chiesto scusa, che non volevo.
Ma lei mi ha detto " per me è un bel complimento, come donna sono lusingata ".
Poi mi dà un bacio a stampo sulle labbra, 4 o 5 secondi, non di più.
Erano anni che non mi baciava sulle labbra, ero ancora bambino.
( tutti i genitori baciano i figli sulle labbra quando sono piccoli, non c'è nulla di male ).
Poi sorride e mi dice " ti ho sporcato di rossetto " e delicatamente col pollice mi pulisce le labbra.
Mi saluta ed esce.
Nella notte mi sveglio perché sento un po' di trambusto in casa.
Mi alzo e nel salotto c'è lei che barcolla leggermente.
Le chiedo se è tutto ok, mi risponde di sì che è stata una serata fantastica.
Mi chiede di darle una mano a togliere le scarpe e si siede sul divano.
Nel farlo però è scomposta, il vestito le si alza e si apre sulle gambe.
Le sue gambe sono abbastanza aperte e con stupore vedo che non porta intimo.
Chissà se era uscita già senza, o se l'ha lasciato da qualche parte.
E le labbra della sua vulva sono un po' aperte...
Faccio finta di niente, ma quando ci alziamo e siamo un passo l'uno dall'altra, noto tra la sua fronte e l'attaccatura dei capelli una goccia biancastra.
E so perfettamente cos'è...
Mi fissa per un attimo e mi chiede cosa sto fissando.
Le dico, imbarazzato, che ha qualcosa lì, tra fronte e capelli.
Con due dita la raccoglie, la guarda, e con mio stupore si lecca le dita, facendomi vedere che ora la goccia è sulla lingua.
Poi la ingoia e ritira fuori la lingua, pulita.
Mi dà un bacio sulle labbra, e stavolta sento la punta della sua lingua che mi accarezza le labbra.
Mi congeda dandomi la buona notte e va in camera sua a dormire.
Lei ha dormito di sicuro, ma io sono stato sveglio quasi tutto il resto della notte.
La visione della sua figa, ma soprattutto vedere quello che ha fatto con la goccia di sperma...
Bhè mi ha fortemente eccitato e mi sono masturbato ben 3 volte.
La mattina dopo sono comunque uscito presto per lavoro, ci siamo visti a pranzo.
La vedevo un po' imbarazzata, mentre io continuavo a rivederla mentre lecca lo sperma dalle sue dita.
Con una buona erezione.
Le chiedo cos'ha che non va.
Imbarazzata mi dice che si ricorda bene quanto successo, e non sa come chiedermi scusa, e che non sa cosa penso di lei.
Le rispondo semplicemente che è una donna libera e può fare quello che vuole e con chi vuole, che non sta a me giudicarla.
Poi che non è successo chissà che, e che le voglio bene.
Dicendolo le ho dato a mia volta un bacio sulle labbra, in segno di affetto.
Ma non ho potuto contenere o nascondere la mia erezione, a lei l'occhio è caduto proprio lì e mi ha sorriso.
Ma la cosa è finita lì.
Con le uniche varianti che di quando in quando a me vengono delle erezioni al solo starle vicino.
E che per salutarci ora ci scambiamo dei baci sulle labbra, casti, innocenti, senza malizia.
Solo per affetto.
Passano qualche settimane, e ci ritroviamo ambedue in casa di venerdì sera.
Ad un certo punto lei mi propone di uscire, che le è venuta voglia di andare a ballare, sempre che io non avessi provato vergogna ad andare a ballare con mia madre.
Le ho detto che per me non era un problema, anzi che un po' di svago sarebbe piaciuto anche a me.
E che probabilmente gli altri ci avrebbero visto più come fidanzati che come madre e figlio, in quanto lei è molto più giovanile e non dimostra di sicuro la sua età.
E poi col fisico che si ritrova, fa invidia a molte ventenni.
Mi ringrazia per il complimento con un bacio sulle labbra, ma questa volta mi sembra di sentire una leggera pressione della punta della sua lingua.
Mi dice che si sarebbe preparata come una ventenne allora.
Io in un attimo sono pronto e la aspetto in salotto.
Dopo una decina di minuti mi raggiunge.
Mi alzo di scatto, e sono sopraffatto dalla visione.
Ha una mini veramente ridotta, che non le ho mai visto, nera.
Un top a fascia sempre nero, con sopra una camicetta rossa aperta e annodata sotto al seno.
Lascia così scoperto il ventre, piatto, con l'ombelico in vista.
Per finire stivali sotto al ginocchio, con tacco almeno 8 cm.
Mi chiede " allora come sto, sembro una ventenne? ".
Io le rispondo " sei anche meglio " e mi scappa " però così sembri anche una puttana ".
Volevo sprofondare, sparire, per quella battuta troppo colorata, infelice.
Mi si avvicina e mi sussurra all'orecchio " allora l'effetto è quello giusto ".
Mi mordicchia il lobo dell'orecchio, poi mi dà il solito bacio sulle labbra, ma questa volta le lecca volutamente.
E mi dice " anche se sembro una puttana, tu non farti illusioni, voglio solo ballare e divertirmi ", e nel dirlo mi dà una strizzata al pene quasi eretto del tutto.
Così ci avviamo e raggiungiamo la discoteca.
Balliamo, giriamo per il locale, beviamo qualche cocktail e così via.
Però io non posso bere molto perché devo guidare, così vado per lo più ad analcolici.
Ci stiamo divertendo molto insieme, sembriamo una coppia, mi sento invitato dagli altri uomini.
I quali non le staccano gli occhi da dosso.
Lei torna in pista a ballare, io vado in bagno a fare pipì.
Quando torno la trovo circondata da uomini.
Sono almeno in quattro che ballano con lei.
Che si strusciano su di lei.
Vedo che la abbracciano, che si appoggiano su di lei, che le palpano il culo e che su di esso strusciano il loro pube.
Le fanno di sicuro sentire le loro erezioni, i loro cazzi duri.
Io ho dei sentimenti contrastanti, e devo ammettere che sono abbastanza geloso.
Ma non posso fare nulla, sono solo suo figlio, non il suo fidanzato.
E se lei ha deciso di divertirsi così, che lo faccia pure.
Dopo qualche minuto di quel ballo carico di erotismo, quasi porno, uno degli uomini le dice qualcosa nell'orecchio.
Ovviamente non posso sentire nulla, ma immagino quel che può averle detto.
Sono un uomo anche io e se mi struscio così con una ragazza, poi le chiedo di appartarci.
E solitamente non dicono di no.
Così sto per rassegnarmi a finire la serata da solo e probabilmente a tornare a casa solo.
Mentre lei la serata l'avrebbe finita con quell'uomo.
O, perché no, con tutti e quattro.
Ma imprevedibilmente la vedo che gli allontana e viene verso di me.
Mi prende per mano e mi dice " fammi ballare tu ".
Mi porta in pista.
Iniziamo a ballare e lei si avvicina sempre più, fino a stringersi a me.
Sento il suo corpo sul mio.
Sento il suo calore.
Ho i sensi che vanno in tilt, lo so che è mia madre, ma ho una erezione pazzesca.
Come pazzesca è la voglia di lei.
E credo che l'abbia capito, di sicuro sente il mio cazzo duro premere su di lei.
Ad un certo punto mi prende una mano e se la infila sotto alla minigonna.
La porta sulla sua figa, è senza intimo.
È bagnata, non ho mai sentito nessun'altra bagnata come lei.
Inizio a masturbarla li in mezzo alla pista da ballo.
Le sfrego la clitoride, glielo strizzo, e le infilo due dita dentro.
Ho due dita dentro di lei e le muovo ad uncino mentre col palmo continuo a sfregare la clitoride.
Il suo fiato si fa sempre più corto, ansima, trema.
Si aggrappa con tutte le sue forze a me e mi bacia.
Questo volta è un bacio vero.
Stiamo limonando.
La sua lingua è nella mia bocca, la mia nella sua.
In quel momento ha un orgasmo.
Sento che sta colando in un modo incredibile.
Si stacca leggermente da me e guardandomi appena mi dice " forse è meglio che andiamo ".
Non mi dice più nulla, non mi guarda nemmeno.
Il suo passo è sostenuto fino alla macchina.
Nemmeno io le dico niente.
In macchina è lei che rompe il silenzio e quel sottile velo di imbarazzo.
Mi dice " è da quella notte che voglio fare una cosa. Ho ancora l'immagine del tuo sguardo ben impresso nella memoria ".
Si china su di me e in un nano secondo mi slaccia i pantaloni e mi tira fuori il cazzo, ancora abbastanza duro.
E con una voracità incredibile inizia il più bel pompino di tutta la mia vita.
In meno di un attimo mi torna più duro del marmo.
Basta veramente poco che sto già per venire.
Glielo dico.
Si sposta leggermente, mi guarda negli occhi.
Le sborro sul viso, almeno una parte, perché poi se lo riprende in bocca e ingoia tutto il resto.
Poi sempre guardandomi negli occhi, con le dita di una mano raccoglie la sborra dal viso e se la porta alla bocca.
Deglutendo anche quella.
Io non ci vedo più, sono in ipereccitazione.
Mi butto letteralmente su di lei, libero il suo seno e lavoro con la bocca i capezzoli.
Scendo leccando il ventre, gioco con il suo ombelico.
Scendo ancora.
Raggiungo finalmente la mia meta.
Prendo in bocca tutta la sua vulva.
Lecco e succhio tutto quanto.
La penetro con la lingua e per quanto posso la scopo con quella.
Torno sulla clitoride e la succhio come a fare un piccolo pompino.
Gode, geme, ansima.
Mi afferra la testa e la tiene ben spinta sulla sua figa.
Muove il bacino in modo frenetico.
Ora è lei che mi sta scopando la bocca.
Esplode tutto il suo piacere nella mia bocca.
Sto bevendo il suo orgasmo.
Mi tira su, mi abbraccia e mi dice " scopami, ti prego scopami ".
La penetro.
Rimango fermo dentro di lei per qualche secondo.
Inizio a muovermi.
Anche lei si muove assecondando il mio movimento.
Sto facendo l'amore con mia madre.
Ed è fantastico, meraviglioso, unico.
Non duro molto, giusto il tempo per portarla ad un nuovo orgasmo.
Veniamo insieme.
Per qualche attimo rimaniamo così.
Poi ci ricomponiamo.
Lei con un filo di voce mi dice " adesso penserai che sono una troia. Che come ti ho detto prima, ho ben impresso negli occhi il tuo sguardo.
Come mi hai guardato quella notte che ho assaporato una goccia di sperma davanti a te.
Che ti ho fatto eccitare così tanto che ti sei masturbato tutta la notte.
Lo so che lo hai fatto, nemmeno io riuscivo a dormire e ti ho sentito farlo.
Penserai che sono una troia perché anche io mi eccito nel vederti in casa con delle erezioni mentre mi sei vicino.
Penserai che sono una troia perché ho voluto farti eccitare fino al punto di scoparmi.
Perché il tuo sguardo di quella notte è stato la cosa più eccitante che mi sia mai capitata di vedere.
La libidine e la lussuria che avevi negli occhi non li dimenticherò mai.
Scusami se sono stata così troia, troia anche con te, mio figlio ".
Sono stato in silenzio per qualche secondo.
Poi le ho detto " sì mamma, sei una troia.
Ma sei la mia troia. ".
E l'ho baciata con tutta la passione , con tutto l'amore che sono stato capace.
E lei ha ricambiato nello stesso identico modo.
Lo so perché non si è fatta problemi a scopare anche me.
Ma andiamo per gradi.
Io sono Emanuele, Manu per gli amici, 20 anni, studente universitario, lavoro part time in un negozio di fumetti.
Mamma si chiama Enrica, 44 anni, lavora in un ufficio di commercialisti.
Ed è una bella donna, ammirata sia da uomini che da donne.
Mio padre ci ha lasciati, nel senso che hanno divorziato.
La sua gelosia nei confronti di mamma era molto ossessiva.
Così lei non ha retto al suo continuo cercare di controllare tutto di lei.
Mentre lui non ha retto più tutta la sua indipendenza.
E col senno di poi, forse aveva ragione.
Ma si sarebbero potute cercare altre strade, altri compromessi.
Come dicevo prima, lei è molto bella, al punto che spesso i miei amici, fin da adolescenti, venivano a trovarmi a casa molto spesso.
Più per vedere lei che me...
Molto gettonato la visione della scollatura del suo seno, una terza abbondante.
O le sue scosciate quando mette la gonna.
E ovviamente il suo immancabile, stratosferico, culo.
Alcuni di loro sono anche andati in bagno a segarsi su di lei, al solo vedere un po' di pelle scoperta.
E in un certo qual modo, la cosa ha preso anche me, ed ho iniziato anche io a masturbarmi su di lei.
Col vantaggio che io riuscivo a spiarla in bagno.
Oppure la vedevo, e la vedo ancora, girare in casa solo in intimo.
Mentre al mare è stata quasi sempre solo in topless.
Poi crescendo quando si andava insieme a fare shopping, mi ha sempre chiesto un parere su vestiti o intimo da prendere.
L'intimo che più mi piaceva e piace vederle addosso è quello in pizzo semitrasparente.
Perché si intravedono i capezzoli e parte della figa.
E quando apriva la tenda o la porta del camerino di prova per chiedermi un parere, spesso lo faceva troppo e io non ero l'unico ad ammirarla.
Essendo divorziata ha avuto alcune storie, ma mai nulla di importante davvero, sempre della durata di qualche mese.
Ma non ho mai escluso che avesse avuto, ed abbia ancora, delle avventure più o meno occasionali.
Quando usciva ed esce, mette anche una cavigliera, a volte col simbolo di picche, a volte normale, ma sempre a destra.
All'inizio non sapevo perché, ma poi crescendo e iniziando a fruire di video porno, ho capito.
Anche se non capivo il perché, considerando che lei non è più sposata.
Se vi chiedete il significato della cavigliera a destra, indica una coppia con lei disponibile ad incontrare altri uomini con la complicità del marito.
Spesso una hotwife con cuckold al seguito.
Il simbolo del picche sta per " queen of spade ", e indica il desiderio di uomini di colore, o comunque di super dotati.
Quindi al di là che non è sposata, dà comunque indicazioni su ciò che cerca, anche se la maggior parte lo ignora.
Perciò quando la vedo uscire con la cavigliera so che va a caccia di scopate.
Che poi la cavigliera la aiuti o meno, di sicuro il mondo per farsi chiavare lo trova.
Devo dire che quando rientra in casa dalla serata, dopo che si è cambiata e poi va a letto, spesso vado nella cesta della biancheria sporca e prendo il suo perizoma o la brasiliana.
Ed è quasi sempre zuppo, macchiato, dei suoi umori e di sperma.
E con quello mi ci sego.
Una sera di qualche mese fa, è successo che nel prepararsi mi ha chiesto come le stesse un vestito.
Voleva essere sicura della scelta, perché era un'occasione speciale, la festa di addio al nubilato di una sua amica, che dopo 15 anni di convivenza aveva deciso di convolare a nozze.
L'abito è stupendo, lungo fino a quasi le caviglie, con spacco laterale a mezza coscia, un décolleté profondo che mette in risalto il suo seno, senza reggiseno, e dietro la schiena completamente aperta fino a quasi il sedere.
Colore rosso acceso che mette in risalto i suoi occhi azzurri intensi e i capelli biondo miele.
Scarpe con tacco a spillo che le slanciano la figura e che le alzano il culo e lo modellano in modo incredibile.
Alla visione sono rimasto a bocca aperta, senza fiato.
Si è avvicinata e mi ha richiesto come sta così vestita.
Le ho risposto che stava d'incanto, ma mi è scappato anche un " chissà quanti cazzi farai rizzare questa sera ".
Si è fatta più vicina, e mi ha detto " almeno uno di sicuro ", e prendendomi la cappella tra indice e pollice mi ha dato una specie di pizzicotto.
Ha tenuto il mio glande per qualche secondo, facendo una leggera pressione.
Non mi ero accorto che al solo vederla così, sexy, mi è venuto duro e attraverso i pantaloni della tuta si è vista la mia erezione.
Le ho chiesto scusa, che non volevo.
Ma lei mi ha detto " per me è un bel complimento, come donna sono lusingata ".
Poi mi dà un bacio a stampo sulle labbra, 4 o 5 secondi, non di più.
Erano anni che non mi baciava sulle labbra, ero ancora bambino.
( tutti i genitori baciano i figli sulle labbra quando sono piccoli, non c'è nulla di male ).
Poi sorride e mi dice " ti ho sporcato di rossetto " e delicatamente col pollice mi pulisce le labbra.
Mi saluta ed esce.
Nella notte mi sveglio perché sento un po' di trambusto in casa.
Mi alzo e nel salotto c'è lei che barcolla leggermente.
Le chiedo se è tutto ok, mi risponde di sì che è stata una serata fantastica.
Mi chiede di darle una mano a togliere le scarpe e si siede sul divano.
Nel farlo però è scomposta, il vestito le si alza e si apre sulle gambe.
Le sue gambe sono abbastanza aperte e con stupore vedo che non porta intimo.
Chissà se era uscita già senza, o se l'ha lasciato da qualche parte.
E le labbra della sua vulva sono un po' aperte...
Faccio finta di niente, ma quando ci alziamo e siamo un passo l'uno dall'altra, noto tra la sua fronte e l'attaccatura dei capelli una goccia biancastra.
E so perfettamente cos'è...
Mi fissa per un attimo e mi chiede cosa sto fissando.
Le dico, imbarazzato, che ha qualcosa lì, tra fronte e capelli.
Con due dita la raccoglie, la guarda, e con mio stupore si lecca le dita, facendomi vedere che ora la goccia è sulla lingua.
Poi la ingoia e ritira fuori la lingua, pulita.
Mi dà un bacio sulle labbra, e stavolta sento la punta della sua lingua che mi accarezza le labbra.
Mi congeda dandomi la buona notte e va in camera sua a dormire.
Lei ha dormito di sicuro, ma io sono stato sveglio quasi tutto il resto della notte.
La visione della sua figa, ma soprattutto vedere quello che ha fatto con la goccia di sperma...
Bhè mi ha fortemente eccitato e mi sono masturbato ben 3 volte.
La mattina dopo sono comunque uscito presto per lavoro, ci siamo visti a pranzo.
La vedevo un po' imbarazzata, mentre io continuavo a rivederla mentre lecca lo sperma dalle sue dita.
Con una buona erezione.
Le chiedo cos'ha che non va.
Imbarazzata mi dice che si ricorda bene quanto successo, e non sa come chiedermi scusa, e che non sa cosa penso di lei.
Le rispondo semplicemente che è una donna libera e può fare quello che vuole e con chi vuole, che non sta a me giudicarla.
Poi che non è successo chissà che, e che le voglio bene.
Dicendolo le ho dato a mia volta un bacio sulle labbra, in segno di affetto.
Ma non ho potuto contenere o nascondere la mia erezione, a lei l'occhio è caduto proprio lì e mi ha sorriso.
Ma la cosa è finita lì.
Con le uniche varianti che di quando in quando a me vengono delle erezioni al solo starle vicino.
E che per salutarci ora ci scambiamo dei baci sulle labbra, casti, innocenti, senza malizia.
Solo per affetto.
Passano qualche settimane, e ci ritroviamo ambedue in casa di venerdì sera.
Ad un certo punto lei mi propone di uscire, che le è venuta voglia di andare a ballare, sempre che io non avessi provato vergogna ad andare a ballare con mia madre.
Le ho detto che per me non era un problema, anzi che un po' di svago sarebbe piaciuto anche a me.
E che probabilmente gli altri ci avrebbero visto più come fidanzati che come madre e figlio, in quanto lei è molto più giovanile e non dimostra di sicuro la sua età.
E poi col fisico che si ritrova, fa invidia a molte ventenni.
Mi ringrazia per il complimento con un bacio sulle labbra, ma questa volta mi sembra di sentire una leggera pressione della punta della sua lingua.
Mi dice che si sarebbe preparata come una ventenne allora.
Io in un attimo sono pronto e la aspetto in salotto.
Dopo una decina di minuti mi raggiunge.
Mi alzo di scatto, e sono sopraffatto dalla visione.
Ha una mini veramente ridotta, che non le ho mai visto, nera.
Un top a fascia sempre nero, con sopra una camicetta rossa aperta e annodata sotto al seno.
Lascia così scoperto il ventre, piatto, con l'ombelico in vista.
Per finire stivali sotto al ginocchio, con tacco almeno 8 cm.
Mi chiede " allora come sto, sembro una ventenne? ".
Io le rispondo " sei anche meglio " e mi scappa " però così sembri anche una puttana ".
Volevo sprofondare, sparire, per quella battuta troppo colorata, infelice.
Mi si avvicina e mi sussurra all'orecchio " allora l'effetto è quello giusto ".
Mi mordicchia il lobo dell'orecchio, poi mi dà il solito bacio sulle labbra, ma questa volta le lecca volutamente.
E mi dice " anche se sembro una puttana, tu non farti illusioni, voglio solo ballare e divertirmi ", e nel dirlo mi dà una strizzata al pene quasi eretto del tutto.
Così ci avviamo e raggiungiamo la discoteca.
Balliamo, giriamo per il locale, beviamo qualche cocktail e così via.
Però io non posso bere molto perché devo guidare, così vado per lo più ad analcolici.
Ci stiamo divertendo molto insieme, sembriamo una coppia, mi sento invitato dagli altri uomini.
I quali non le staccano gli occhi da dosso.
Lei torna in pista a ballare, io vado in bagno a fare pipì.
Quando torno la trovo circondata da uomini.
Sono almeno in quattro che ballano con lei.
Che si strusciano su di lei.
Vedo che la abbracciano, che si appoggiano su di lei, che le palpano il culo e che su di esso strusciano il loro pube.
Le fanno di sicuro sentire le loro erezioni, i loro cazzi duri.
Io ho dei sentimenti contrastanti, e devo ammettere che sono abbastanza geloso.
Ma non posso fare nulla, sono solo suo figlio, non il suo fidanzato.
E se lei ha deciso di divertirsi così, che lo faccia pure.
Dopo qualche minuto di quel ballo carico di erotismo, quasi porno, uno degli uomini le dice qualcosa nell'orecchio.
Ovviamente non posso sentire nulla, ma immagino quel che può averle detto.
Sono un uomo anche io e se mi struscio così con una ragazza, poi le chiedo di appartarci.
E solitamente non dicono di no.
Così sto per rassegnarmi a finire la serata da solo e probabilmente a tornare a casa solo.
Mentre lei la serata l'avrebbe finita con quell'uomo.
O, perché no, con tutti e quattro.
Ma imprevedibilmente la vedo che gli allontana e viene verso di me.
Mi prende per mano e mi dice " fammi ballare tu ".
Mi porta in pista.
Iniziamo a ballare e lei si avvicina sempre più, fino a stringersi a me.
Sento il suo corpo sul mio.
Sento il suo calore.
Ho i sensi che vanno in tilt, lo so che è mia madre, ma ho una erezione pazzesca.
Come pazzesca è la voglia di lei.
E credo che l'abbia capito, di sicuro sente il mio cazzo duro premere su di lei.
Ad un certo punto mi prende una mano e se la infila sotto alla minigonna.
La porta sulla sua figa, è senza intimo.
È bagnata, non ho mai sentito nessun'altra bagnata come lei.
Inizio a masturbarla li in mezzo alla pista da ballo.
Le sfrego la clitoride, glielo strizzo, e le infilo due dita dentro.
Ho due dita dentro di lei e le muovo ad uncino mentre col palmo continuo a sfregare la clitoride.
Il suo fiato si fa sempre più corto, ansima, trema.
Si aggrappa con tutte le sue forze a me e mi bacia.
Questo volta è un bacio vero.
Stiamo limonando.
La sua lingua è nella mia bocca, la mia nella sua.
In quel momento ha un orgasmo.
Sento che sta colando in un modo incredibile.
Si stacca leggermente da me e guardandomi appena mi dice " forse è meglio che andiamo ".
Non mi dice più nulla, non mi guarda nemmeno.
Il suo passo è sostenuto fino alla macchina.
Nemmeno io le dico niente.
In macchina è lei che rompe il silenzio e quel sottile velo di imbarazzo.
Mi dice " è da quella notte che voglio fare una cosa. Ho ancora l'immagine del tuo sguardo ben impresso nella memoria ".
Si china su di me e in un nano secondo mi slaccia i pantaloni e mi tira fuori il cazzo, ancora abbastanza duro.
E con una voracità incredibile inizia il più bel pompino di tutta la mia vita.
In meno di un attimo mi torna più duro del marmo.
Basta veramente poco che sto già per venire.
Glielo dico.
Si sposta leggermente, mi guarda negli occhi.
Le sborro sul viso, almeno una parte, perché poi se lo riprende in bocca e ingoia tutto il resto.
Poi sempre guardandomi negli occhi, con le dita di una mano raccoglie la sborra dal viso e se la porta alla bocca.
Deglutendo anche quella.
Io non ci vedo più, sono in ipereccitazione.
Mi butto letteralmente su di lei, libero il suo seno e lavoro con la bocca i capezzoli.
Scendo leccando il ventre, gioco con il suo ombelico.
Scendo ancora.
Raggiungo finalmente la mia meta.
Prendo in bocca tutta la sua vulva.
Lecco e succhio tutto quanto.
La penetro con la lingua e per quanto posso la scopo con quella.
Torno sulla clitoride e la succhio come a fare un piccolo pompino.
Gode, geme, ansima.
Mi afferra la testa e la tiene ben spinta sulla sua figa.
Muove il bacino in modo frenetico.
Ora è lei che mi sta scopando la bocca.
Esplode tutto il suo piacere nella mia bocca.
Sto bevendo il suo orgasmo.
Mi tira su, mi abbraccia e mi dice " scopami, ti prego scopami ".
La penetro.
Rimango fermo dentro di lei per qualche secondo.
Inizio a muovermi.
Anche lei si muove assecondando il mio movimento.
Sto facendo l'amore con mia madre.
Ed è fantastico, meraviglioso, unico.
Non duro molto, giusto il tempo per portarla ad un nuovo orgasmo.
Veniamo insieme.
Per qualche attimo rimaniamo così.
Poi ci ricomponiamo.
Lei con un filo di voce mi dice " adesso penserai che sono una troia. Che come ti ho detto prima, ho ben impresso negli occhi il tuo sguardo.
Come mi hai guardato quella notte che ho assaporato una goccia di sperma davanti a te.
Che ti ho fatto eccitare così tanto che ti sei masturbato tutta la notte.
Lo so che lo hai fatto, nemmeno io riuscivo a dormire e ti ho sentito farlo.
Penserai che sono una troia perché anche io mi eccito nel vederti in casa con delle erezioni mentre mi sei vicino.
Penserai che sono una troia perché ho voluto farti eccitare fino al punto di scoparmi.
Perché il tuo sguardo di quella notte è stato la cosa più eccitante che mi sia mai capitata di vedere.
La libidine e la lussuria che avevi negli occhi non li dimenticherò mai.
Scusami se sono stata così troia, troia anche con te, mio figlio ".
Sono stato in silenzio per qualche secondo.
Poi le ho detto " sì mamma, sei una troia.
Ma sei la mia troia. ".
E l'ho baciata con tutta la passione , con tutto l'amore che sono stato capace.
E lei ha ricambiato nello stesso identico modo.
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