Come tutto ebbe inizio... Cap 5
di
Maurox
genere
corna
Marisa
Dal videocitofono vedo il volto di Marisa. Le apro.
Buongiorno Marisa!
Buongiorno a te, Mauro!
Sempre bellissima, le dissi.
Un rossetto bianco sulle labbra che chiedevano solo di essere baciate. Un trucco molto spinto sul bianco e verde. Gli occhi verdi su quel viso longilineo. Le unghie delle mani e dei piedi smaltate di bianco. Un tubino bianco corto estivo attillatissimo gli andava a coprire quel poco che serviva giusto per non essere arrestata. Le tettone faticavano a rimanere dentro e la parte superiore del vestito mostrava mezza areola con i capezzoloni che cercavano di bucare la stoffa. La parte sotto a malapena le copriva i glutei mostrando quelle gambe perfette e superabbronzate. Dei sandali con un tacco altissimo, i piedi da 36 e i biondi capelli lunghi fino al sedere completavano il tutto. Non era tanto alta la Marisa. Forse con i tacchi arrivava al m 1.72 o 74. Poco male, per me era perfetta cosi. Poi l'abbronzatura dava risalto al bianco che aveva sulle unghie e sulle labbra e chi ti fulminavano solo a guardarti. Mamma mia! Che figa. Me la sarei scopata li, all'istante!
Cosa penso si notasse perche' con le foto di mia moglie sul web e poi con Marisa cosi conciata, il gonfiore attraverso il costume non poteva non vedersi.
La feci entrare. Lei sculettando mi mostrò quel culo evidenziato dai fianchi stretti per il quale io stravedevo.
Dimmi Marisa, hai bisogno di qualcosa?
Con una mano prende dalla borsa una lettera e me la consegna.
Me l'ha data Marco e mi ha detto che era per te.
Apro la busta e leggo:
Amico mio, sono di poche parole. Ti consegno il parco giochi. Divertiti questo fine settimana. Il tuo caro amico Marco.
La guardai perplesso.
Marco sa che tua moglie non c'è e che avresti avuto bisogno di un po di aiuto in casa.
Detto questo abbassa pian pianino la parte alta del vestito e le bombe escono fuori. Poi continua a farlo scendere e se lo fa cadere ai piedi. Scavalca il vestito, lo prende e lo poggia sulla sedia. Ruota su se stessa dicendomi:
Che ne pensi di questa giostra?
Ma è nuda sotto! Non ha manco uno slip.
Non c'ho visto più! L'ho afferrata per i fianchi per avvicinarmela. Ho provai a baciarla ma si giro' col volto.
No! Baciarci no! Il bacio è solo per gli innamorati e tra noi solo sesso senza amore.
Perdonami, non sapevo. Va benissimo cosi!
Mi abbassai e con la bocca iniziai a succhiarle i capezzoli. Cazzo! Cazzo! Fantastici! Dei capezzoli lunghi larghi e neri. Li sentivo benissimo in bocca. Cercavo di stringerle le tette. Ma non riuscivo a contenerle nelle mani per quanto erano grandi. Allora l'ho afferrata per i fianchi e l'ho invitata ad abbassarsi. Ha capito subito. Ha continuato a scendere da sola e mentre si stava inginocchiando con le dita ha calato il costume. Se lo è trovato già in tiro. Ha cominciato a massaggiarmi le palle e poi il cazzo a 2 mani. Cominciò a leccarlo e improvvisamente due succhiate alla cappella e tutto dentro. Ero in estasi. Nonostante avesse 11 anni più di me mi tirava da impazzire. Ed ecco che comincio' a succhiarlo per bene. Fantastico! Era una vita che non ricevevo un pompino. Mia moglie a malapena me lo leccava. Invece Marisa lo succhiava che era una meraviglia. Le mie mani dietro la sua testa che la spingevano per farglielo ingoiare tutto, anche se in realtà non aveva bisogno di aiuto. Lo faceva di sua spontanea volonta'. Era bravissima! La cappella mi stava esplodendo. Il cazzo era un pezzo di ferro. Certo non paragonabile a quelli delle sue foto, però ora li c'ero io e non loro. Sti cazzi! Guardavo Marisa che me lo spompinava per bene e non mi sembrava vero. Succhiava e mentre lo faceva mi guardava con quegli occhioni verdi.
Ma cazzo! Noooo! Stavo per venire. No, per favore noooo! Devo resistere! Un cazzo! Niente da fare.
Marisa togliti sto per venire!
Ma lei invece di togliersi comincio a succhiare più forte e a mettersi tutto il cazzo in bocca.
Cominciai a sghizzare come una fontana. Marisa continuava a succhiare. Sembrava quasi un lavoro per lei. Le ero venuto copiosamente in bocca e non ne aveva fatto uscire neanche una goccia. Si alza, apre la bocca e me la mostra piena di sborra. La chiude e inghiotte.
Buono!! Dolce, anzi dolcissimo! Tua moglie non sa cosa si perde. E poi é tanto. Ma da quando non scopi?
Non ne parliamo per favore. Piuttosto scusami se sono venuto subito. Ero supereccitato.
Eri supereccitato?! Ma ti piaccio veramente cosi tanto?
Eh si! Moltissimo! E ora?! Volevo giocare ancora con la giostra!
Hai tempo, tranquillo. Intanto divertiti in altra maniera.
Come?
So che sei un appassionato di fotografia, vorresti fotografarmi?
Ma nuda?
Certo, altrimenti che gusto ci sarebbe a farle sviluppare.
Andai a prendere la mia fedele nikon, la caricai col rullino e cominciai a fotografarla. Si vedeva che era piu naturale di mia moglie, era abituata a questo genere di cose. Ma signori, dal vivo a pecora era una cosa fantastica. Le chiappone aperte e la figa depilata mostravano l' uso che ne aveva fatto anche se il buco del culo non aveva emorroidi e la rosa anale era perfetta anche se un po' dilatata. L' abbronzatura le conferiva quel tocco di esotico. Fini' il primo rullino e misi il secondo. Si avvicino' a me, mi abbraccio e la sua mano scese a prendermi il cazzo. Cominciò a massaggiarmi le palle, si inginocchio' e lo riprese in bocca. Scattai. Il cazzo si stava risvegliando. Scattai ancora. La presi per mano e la invitai a salire al piano di sopra. Cominciò a salire le scale. Da dietro osservavo quel culone. La vita sottile e i fianchi larghi come i suoi per me erano un sogno. In cima le scale la presi per mano e la portai in camera da letto. Guardo' il letto e si volto' verso di me.
Sei sicuro?! Mi disse.
Certo che lo sono.
Anche la voce era per me un assolo di violino. Una voce dolce e melodiosa con quell' accento del nord.
Poggiai la nikon sul comodino. Lei si sdraio' sul letto aprendo le gambe invitandomi a montarla. Le scivolai dentro con facilità e cominciai a scoparla. Stavo mettendo le corna a mia moglie per la prima volta, ma era una scopata che volevo farmi da quando avevo visto le foto di Marisa sul pc di Marco. E poi Fede un mezzo cornino col prof di ginnastica me lo aveva quasi messo un anno prima e non mi sentivo affatto in colpa. Marisa mi piaceva da morire. La feci girare e cominciai a scoparla a pecora stringendole quelle enormi tettone per quello che riuscivo a prendere con le mani. Ogni tanto le andavo a pizzicare i capezzoli che erano diventati durissimi. Pensavo che in vita mia 2 sborrate di seguito non le avevo mai fatte, neanche con mia moglie. Segno che la Marisa mi tirava proprio. E poi ci sapeva fare. I lunghi sospiri e le parole che blaterava facevano capire che la situazione piaceva anche a lei e sentirla cosi mi eccitava ancora di più. Avevo il cazzo durissimo e lei me lo diceva.
Mauro, hai un palo tra le gambe. Mi piace, mi piace!
Stavolta resistevo e duravo. Lei stava godendo e la sua figa era un bagno di umori. Volli assaggiare. Tolsi il mio cazzo e cominciai a leccare.
Siiiiiiiii!!! Bravoooo!!! Siiiiii!! Come lecchi bene Mauro.
Oh, se mi piaceva leccare la figa. Mia moglie non se la faceva leccare perché per lei non erano cose da farsi.
Poi mentre la slinguazzavo gli occhi mi andarono su quel buco di culo. Affondai la lingua nella rosellina. Le piaceva, cavolo se le piaceva. La vedevo muoversi e allargare le natiche con le mani per mostrare meglio quei buchi celestiali. Mugolava di piacere. Smisi di leccare e senza chiedere permessi infilai un dito, poi due, tre. E cominciai ad entrare ed uscire. Era bello largo forse il mio cazzo manco lo sente.
Mi rimisi dietro e lo infilai in figa nuovamente fino a quando senti una mano massaggiarmi le palle.
Continuavo a sbatterla forte poi lei mi interruppe. Si girò prendendolo di nuovo in bocca. Tornò a ciucciarlo. Che bello che era. E dopo un paio di minuti si rimise a pecorina. Tornai dietro di pronto a rimetterlo in figa, ma la sua mano ostruiva l'ingresso della vagina.
Inculami! Dai! Cosa aspetti ad incularmi?! Inculami Mauro, inculami! Lo voglio nel culo, inculami Mauro.
Dopo queste parole allargo' di più le gambe e con le mani si apri' le chiappe. La presi per i fianchi puntando spingendo il cazzo in quel buco meraviglioso. Entrò come burro per quanto era aperto e lubrificato. Senti' lei dire un ohhhh! Siiiiiiiiii! Nel culo, siiiiiii! Aahhhh! Un paio di minuti della super inculata e mi parti lo sghizzo. Le inondai l' intestino con una sborrata fantastica. Mi accasciai sopra di lei con il cazzo che lentamente si stava afflosciando ancora nel culo. Poi uscii da lei e ci mettemmo fianco a fianco, viso contro viso.
Grazie Marisa, sei fantastica! Era tanto che desideravo mettertelo nel culo. Non vedevo l'ora e oggi tu mi hai accontentato.
Di niente, tesoro! Sono felice che ti sia piaciuto.
E ti confesso che è piaciuto pure a me. Ok, dai! Se non sbaglio hai un rullino da finire. Se vuoi puoi continuare o facciamo il resto degli scatti domattina.
Come domattina?
Si dormo con te stanotte cosi se vuoi puoi svegliarmi e fare sesso di nuovo.
La abbracciai per sentirmi addosso le sue tettone.
Che bell'abbraccio! Sai che lavori veramente bene con la lingua. Mi hai fatto impazzire leccandola.
Davvero!?
Si! E te lo dico perché é vero. Sei un abile leccatore.
Ci alzammo. La riabbracciai e lei fece altrettanto poggiando la sua testa sul mio petto. Abbassai le braccia prendendola per i fianchi e la feci sedere sul bordo del letto. Le alzai le gambe e cominciai a leccare quella figa succosa. Dal buco del culo usciva la mia sborra dell'inculata di prima che stava sporcando le lenzuola. Vabbe', poi le lavo, pensai, e cominciai a leccare. Le piaceva, cazzo se le piaceva! Mi schiacciava il volto sulla figa. Venne 2 volte sbrodolando le lenzuola ancora di più.
La vidi sessualmente soddisfatta. Un' espressione radiosa sul suo volto.
Ti è piaciuto?
Grazie Mauro. Mi piace quando me la leccano ma non me lo fa mai nessuno. Vogliono subito figa e culo e bocca. Gli uomini pensano solo a godere e invece tu hai pensato pure a me.
Ti ringrazio! Mi hai fatto venire 2 volte con la lingua.
Mi misi in piedi soddisfatto come se avessi vinto un mondiale di calcio. Ahahahah!
Lei si alzo' e mi chiese dove era il bagno. Glielo indicai e le dissi dove era il sapone intimo e gli asciugamani.
Oppure preferisci farti una doccia?
Grazie, faccio una doccia. Mi hai fatto sudare.
A chi lo dici! Sono sudatissimo anche io.
E allora vieni, la facciamo insieme. Si tolse i sandali e con la mano dietro il culo per non perdersi gocce di sperma sul parquet, si incammino' verso il bagno.
Non me lo feci ripetere.
Lavare quelle bocce e quel culo per me era un sogno.
Ne uscimmo dopo una decina di minuti. Ci aciugammo e lei indosso' nuovamente i sandali.
Perche indossi le scarpe?
Hai un rullino da finire.
Giusto!
Si mise sul letto a pecora e cominciai a scattare.
Finito il rullino le dissi cosa voleva mangiare.
Che ne pensi se ordinassimo una pizza?
Perche' no! Per me va bene!
Cosi facemmo, ordinammo le pizze per le 21.30.
Continua...
Dal videocitofono vedo il volto di Marisa. Le apro.
Buongiorno Marisa!
Buongiorno a te, Mauro!
Sempre bellissima, le dissi.
Un rossetto bianco sulle labbra che chiedevano solo di essere baciate. Un trucco molto spinto sul bianco e verde. Gli occhi verdi su quel viso longilineo. Le unghie delle mani e dei piedi smaltate di bianco. Un tubino bianco corto estivo attillatissimo gli andava a coprire quel poco che serviva giusto per non essere arrestata. Le tettone faticavano a rimanere dentro e la parte superiore del vestito mostrava mezza areola con i capezzoloni che cercavano di bucare la stoffa. La parte sotto a malapena le copriva i glutei mostrando quelle gambe perfette e superabbronzate. Dei sandali con un tacco altissimo, i piedi da 36 e i biondi capelli lunghi fino al sedere completavano il tutto. Non era tanto alta la Marisa. Forse con i tacchi arrivava al m 1.72 o 74. Poco male, per me era perfetta cosi. Poi l'abbronzatura dava risalto al bianco che aveva sulle unghie e sulle labbra e chi ti fulminavano solo a guardarti. Mamma mia! Che figa. Me la sarei scopata li, all'istante!
Cosa penso si notasse perche' con le foto di mia moglie sul web e poi con Marisa cosi conciata, il gonfiore attraverso il costume non poteva non vedersi.
La feci entrare. Lei sculettando mi mostrò quel culo evidenziato dai fianchi stretti per il quale io stravedevo.
Dimmi Marisa, hai bisogno di qualcosa?
Con una mano prende dalla borsa una lettera e me la consegna.
Me l'ha data Marco e mi ha detto che era per te.
Apro la busta e leggo:
Amico mio, sono di poche parole. Ti consegno il parco giochi. Divertiti questo fine settimana. Il tuo caro amico Marco.
La guardai perplesso.
Marco sa che tua moglie non c'è e che avresti avuto bisogno di un po di aiuto in casa.
Detto questo abbassa pian pianino la parte alta del vestito e le bombe escono fuori. Poi continua a farlo scendere e se lo fa cadere ai piedi. Scavalca il vestito, lo prende e lo poggia sulla sedia. Ruota su se stessa dicendomi:
Che ne pensi di questa giostra?
Ma è nuda sotto! Non ha manco uno slip.
Non c'ho visto più! L'ho afferrata per i fianchi per avvicinarmela. Ho provai a baciarla ma si giro' col volto.
No! Baciarci no! Il bacio è solo per gli innamorati e tra noi solo sesso senza amore.
Perdonami, non sapevo. Va benissimo cosi!
Mi abbassai e con la bocca iniziai a succhiarle i capezzoli. Cazzo! Cazzo! Fantastici! Dei capezzoli lunghi larghi e neri. Li sentivo benissimo in bocca. Cercavo di stringerle le tette. Ma non riuscivo a contenerle nelle mani per quanto erano grandi. Allora l'ho afferrata per i fianchi e l'ho invitata ad abbassarsi. Ha capito subito. Ha continuato a scendere da sola e mentre si stava inginocchiando con le dita ha calato il costume. Se lo è trovato già in tiro. Ha cominciato a massaggiarmi le palle e poi il cazzo a 2 mani. Cominciò a leccarlo e improvvisamente due succhiate alla cappella e tutto dentro. Ero in estasi. Nonostante avesse 11 anni più di me mi tirava da impazzire. Ed ecco che comincio' a succhiarlo per bene. Fantastico! Era una vita che non ricevevo un pompino. Mia moglie a malapena me lo leccava. Invece Marisa lo succhiava che era una meraviglia. Le mie mani dietro la sua testa che la spingevano per farglielo ingoiare tutto, anche se in realtà non aveva bisogno di aiuto. Lo faceva di sua spontanea volonta'. Era bravissima! La cappella mi stava esplodendo. Il cazzo era un pezzo di ferro. Certo non paragonabile a quelli delle sue foto, però ora li c'ero io e non loro. Sti cazzi! Guardavo Marisa che me lo spompinava per bene e non mi sembrava vero. Succhiava e mentre lo faceva mi guardava con quegli occhioni verdi.
Ma cazzo! Noooo! Stavo per venire. No, per favore noooo! Devo resistere! Un cazzo! Niente da fare.
Marisa togliti sto per venire!
Ma lei invece di togliersi comincio a succhiare più forte e a mettersi tutto il cazzo in bocca.
Cominciai a sghizzare come una fontana. Marisa continuava a succhiare. Sembrava quasi un lavoro per lei. Le ero venuto copiosamente in bocca e non ne aveva fatto uscire neanche una goccia. Si alza, apre la bocca e me la mostra piena di sborra. La chiude e inghiotte.
Buono!! Dolce, anzi dolcissimo! Tua moglie non sa cosa si perde. E poi é tanto. Ma da quando non scopi?
Non ne parliamo per favore. Piuttosto scusami se sono venuto subito. Ero supereccitato.
Eri supereccitato?! Ma ti piaccio veramente cosi tanto?
Eh si! Moltissimo! E ora?! Volevo giocare ancora con la giostra!
Hai tempo, tranquillo. Intanto divertiti in altra maniera.
Come?
So che sei un appassionato di fotografia, vorresti fotografarmi?
Ma nuda?
Certo, altrimenti che gusto ci sarebbe a farle sviluppare.
Andai a prendere la mia fedele nikon, la caricai col rullino e cominciai a fotografarla. Si vedeva che era piu naturale di mia moglie, era abituata a questo genere di cose. Ma signori, dal vivo a pecora era una cosa fantastica. Le chiappone aperte e la figa depilata mostravano l' uso che ne aveva fatto anche se il buco del culo non aveva emorroidi e la rosa anale era perfetta anche se un po' dilatata. L' abbronzatura le conferiva quel tocco di esotico. Fini' il primo rullino e misi il secondo. Si avvicino' a me, mi abbraccio e la sua mano scese a prendermi il cazzo. Cominciò a massaggiarmi le palle, si inginocchio' e lo riprese in bocca. Scattai. Il cazzo si stava risvegliando. Scattai ancora. La presi per mano e la invitai a salire al piano di sopra. Cominciò a salire le scale. Da dietro osservavo quel culone. La vita sottile e i fianchi larghi come i suoi per me erano un sogno. In cima le scale la presi per mano e la portai in camera da letto. Guardo' il letto e si volto' verso di me.
Sei sicuro?! Mi disse.
Certo che lo sono.
Anche la voce era per me un assolo di violino. Una voce dolce e melodiosa con quell' accento del nord.
Poggiai la nikon sul comodino. Lei si sdraio' sul letto aprendo le gambe invitandomi a montarla. Le scivolai dentro con facilità e cominciai a scoparla. Stavo mettendo le corna a mia moglie per la prima volta, ma era una scopata che volevo farmi da quando avevo visto le foto di Marisa sul pc di Marco. E poi Fede un mezzo cornino col prof di ginnastica me lo aveva quasi messo un anno prima e non mi sentivo affatto in colpa. Marisa mi piaceva da morire. La feci girare e cominciai a scoparla a pecora stringendole quelle enormi tettone per quello che riuscivo a prendere con le mani. Ogni tanto le andavo a pizzicare i capezzoli che erano diventati durissimi. Pensavo che in vita mia 2 sborrate di seguito non le avevo mai fatte, neanche con mia moglie. Segno che la Marisa mi tirava proprio. E poi ci sapeva fare. I lunghi sospiri e le parole che blaterava facevano capire che la situazione piaceva anche a lei e sentirla cosi mi eccitava ancora di più. Avevo il cazzo durissimo e lei me lo diceva.
Mauro, hai un palo tra le gambe. Mi piace, mi piace!
Stavolta resistevo e duravo. Lei stava godendo e la sua figa era un bagno di umori. Volli assaggiare. Tolsi il mio cazzo e cominciai a leccare.
Siiiiiiiii!!! Bravoooo!!! Siiiiii!! Come lecchi bene Mauro.
Oh, se mi piaceva leccare la figa. Mia moglie non se la faceva leccare perché per lei non erano cose da farsi.
Poi mentre la slinguazzavo gli occhi mi andarono su quel buco di culo. Affondai la lingua nella rosellina. Le piaceva, cavolo se le piaceva. La vedevo muoversi e allargare le natiche con le mani per mostrare meglio quei buchi celestiali. Mugolava di piacere. Smisi di leccare e senza chiedere permessi infilai un dito, poi due, tre. E cominciai ad entrare ed uscire. Era bello largo forse il mio cazzo manco lo sente.
Mi rimisi dietro e lo infilai in figa nuovamente fino a quando senti una mano massaggiarmi le palle.
Continuavo a sbatterla forte poi lei mi interruppe. Si girò prendendolo di nuovo in bocca. Tornò a ciucciarlo. Che bello che era. E dopo un paio di minuti si rimise a pecorina. Tornai dietro di pronto a rimetterlo in figa, ma la sua mano ostruiva l'ingresso della vagina.
Inculami! Dai! Cosa aspetti ad incularmi?! Inculami Mauro, inculami! Lo voglio nel culo, inculami Mauro.
Dopo queste parole allargo' di più le gambe e con le mani si apri' le chiappe. La presi per i fianchi puntando spingendo il cazzo in quel buco meraviglioso. Entrò come burro per quanto era aperto e lubrificato. Senti' lei dire un ohhhh! Siiiiiiiiii! Nel culo, siiiiiii! Aahhhh! Un paio di minuti della super inculata e mi parti lo sghizzo. Le inondai l' intestino con una sborrata fantastica. Mi accasciai sopra di lei con il cazzo che lentamente si stava afflosciando ancora nel culo. Poi uscii da lei e ci mettemmo fianco a fianco, viso contro viso.
Grazie Marisa, sei fantastica! Era tanto che desideravo mettertelo nel culo. Non vedevo l'ora e oggi tu mi hai accontentato.
Di niente, tesoro! Sono felice che ti sia piaciuto.
E ti confesso che è piaciuto pure a me. Ok, dai! Se non sbaglio hai un rullino da finire. Se vuoi puoi continuare o facciamo il resto degli scatti domattina.
Come domattina?
Si dormo con te stanotte cosi se vuoi puoi svegliarmi e fare sesso di nuovo.
La abbracciai per sentirmi addosso le sue tettone.
Che bell'abbraccio! Sai che lavori veramente bene con la lingua. Mi hai fatto impazzire leccandola.
Davvero!?
Si! E te lo dico perché é vero. Sei un abile leccatore.
Ci alzammo. La riabbracciai e lei fece altrettanto poggiando la sua testa sul mio petto. Abbassai le braccia prendendola per i fianchi e la feci sedere sul bordo del letto. Le alzai le gambe e cominciai a leccare quella figa succosa. Dal buco del culo usciva la mia sborra dell'inculata di prima che stava sporcando le lenzuola. Vabbe', poi le lavo, pensai, e cominciai a leccare. Le piaceva, cazzo se le piaceva! Mi schiacciava il volto sulla figa. Venne 2 volte sbrodolando le lenzuola ancora di più.
La vidi sessualmente soddisfatta. Un' espressione radiosa sul suo volto.
Ti è piaciuto?
Grazie Mauro. Mi piace quando me la leccano ma non me lo fa mai nessuno. Vogliono subito figa e culo e bocca. Gli uomini pensano solo a godere e invece tu hai pensato pure a me.
Ti ringrazio! Mi hai fatto venire 2 volte con la lingua.
Mi misi in piedi soddisfatto come se avessi vinto un mondiale di calcio. Ahahahah!
Lei si alzo' e mi chiese dove era il bagno. Glielo indicai e le dissi dove era il sapone intimo e gli asciugamani.
Oppure preferisci farti una doccia?
Grazie, faccio una doccia. Mi hai fatto sudare.
A chi lo dici! Sono sudatissimo anche io.
E allora vieni, la facciamo insieme. Si tolse i sandali e con la mano dietro il culo per non perdersi gocce di sperma sul parquet, si incammino' verso il bagno.
Non me lo feci ripetere.
Lavare quelle bocce e quel culo per me era un sogno.
Ne uscimmo dopo una decina di minuti. Ci aciugammo e lei indosso' nuovamente i sandali.
Perche indossi le scarpe?
Hai un rullino da finire.
Giusto!
Si mise sul letto a pecora e cominciai a scattare.
Finito il rullino le dissi cosa voleva mangiare.
Che ne pensi se ordinassimo una pizza?
Perche' no! Per me va bene!
Cosi facemmo, ordinammo le pizze per le 21.30.
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