Come tutto ebbe inizio... Cap 27
di
Maurox
genere
corna
Di nuovo lui...
E via di ritorno verso casa.
Lungo il tragitto la vedo un po' strana. Assorta nei suoi pensieri con il viso sempre girato dal lato finestrino.
Quando fa così, qualcosa non va.
"Allora, ti è piaciuto?"
"Mi chiedi se mi è piaciuto? Che domanda stupida. Certo che mi é piaciuto.
Non mi é piaciuto il fatto di essere stata offesa in continuazione.
Non mi é piaciuto il fatto che mi abbia fatto uscire nuda a prendere una cosa che in auto non c'era. Insomma, mi ha trattata come una puttana. Ma soprattutto non mi é piaciuto il fatto che tu non mi abbia difesa."
"Beh, se non sbaglio tu eri li. Potevi opporti e non l'hai fatto. Perche? Se ti fossi opposta e lui avesse insistito, io sarei intervenuto, ma tu...tu non ti sei opposta. Non hai fatto nulla per farmi capire che non volevi. Questo per me voleva dire che eri accondiscendente e che la cosa ti piaceva. Per questo non ho detto nulla. Eppoi me lo hai detto te quando ti ho avvertito che tipo é Omar e se non sbaglio tu mi hai detto: embeh! Che vuoi che sia. E ora... ora fai la sostenuta. Ceniamo a casa o preferisci andare a mangiare fuori?"
"A mangiare fuori? Vestita come una puttana?"
"Beh, dove é il problema?"
"Pure! No! Andiamo a casa e ci facciamo un piatto di pasta."
Avrei voluto rincarare la dose, ma non me la sono sentita.
Vestita come una puttana, mi dice.
Perché, cosa sei? Tutti questi sconti per cambiare auto ti rendono una puttana.
Ormai per me é diventata una jinu o forse é meglio definirla merce di scambio per i miei piaceri sessuali.
Per ora mi sta bene poi si vedrà e se questa situazione dovesse portare ad una rottura, pazienza.
Ci prepariamo un piatto di pasta e poi lei esce in giardino.
"É una vita che ti chiedo di mettere le luci alte esterne per illuminare meglio l'area, ma tu nulla. Pensi solo ad altro."
"Va bene! Appena posso, le metto. Martedi comincio a lavorare per metterti questi 8 faretti. Te ne ho comprati altri quattro. Contenta?!
Vado a farmi una doccia e poi vado a dormire. Se vuoi, domattina andiamo al mare?"
"Al mare? Perché no! Però io vado con la mia auto e tu arrivi dopo con la tua. Scendi in spiaggia e ti metti a 20 metri da me. Ti faccio scontare la giornata di oggi. Voglio farmi rimorchiare e se ci riesco ti devi stare zitto e lasciarmi fare.
Al massimo puoi seguirmi, ma non devi fare altro. Non mi sei piaciuto oggi e voglio rifarmi. E fallo senza farmi incazzare."
"Ma perché fai cosi?"
"Perché sono incazzatissima con te. E ringrazia il cielo che sono a casa, perché altrimenti sarei andata sulla stradale Adriatica a fare la puttana, visto che questo mi consideri. "
"Fai come vuoi, ma se la metti così non so se vengo in spiaggia. Sai se Lino e Clara sono tornati?"
"No! Ancora non sono tornati."
"Va bene, grazie. Marco è a Bellinzona. Vabbe, vado a docciarmi. Vuoi venire?"
Provo a smorzare i toni e a calmare la situazione.
"Non ci penso proprio. Sei in punizione oggi e domani e vedremo giorni i giorni a seguire. Vatti a lavare. Io devo vedere la posta elettronica sul pc perché dopodomani devo andare a scuola."
Mentre salgo le scale mi metto a pensare.
Vuole farsi rimorchiare. Mmmhhh! Vedrai che domattina dorme fino alle 8.00 e poi vuole andare a fare colazione al bar.
Io domani avrei da fare diverse cose, ma con lei in casa diventa problematico.
Ho le cassette da visionare. Portare i rullini a sviluppare. Devo vedere la sua posta segreta.
Se trovo il tempo, gli monto sti caz.. di faretti. Sistemo pure il giardino che é un casino. Ma si, dai, mi prendo una settimana di ferie e faccio tutto.
Faccio la doccia e vado a letto.
Mi giro e mi rigiro. Cazzo! Le 00.20 e lei ancora non viene.
Arriva dopo 10 minuti e si mette a dormire.
I grilli hanno rotto le palle tutta la notte e io mi sono addormentato alle 5.20. Ora ci sono le cicale a rompere le scatole con gli uccellini. É una gran bella giornata! Sono le 7.35. Ora le chiedo se andiamo al bar a fare colazione.
"Fede, vuoi andare a fare colazione al bar con un cannolo alla crema?"
Mi giro. Non c'é. Sarà sotto! Scendo, ma non é manco al piano di sotto. Vado in giardino e la sua auto nel vialetto non c'è. Non ho sentito nulla. Manco l'auto che partiva.
Vuoi vedere che...
La chiamo.
"Fede, ma dove sei?"
"Te l'ho detto ieri sera che sarei andata in spiaggia a farmi rimorchiare."
"E che spiaggia é ?"
"Potevi seguirmi. Se non l'hai fatto vuol dire che non ti interessa, quindi per oggi non scocciarmi. Ciao!"
"Eh dai, Fede..."
"Ti ho detto ciao."
Mi ha chiuso la linea. Mi ha chiuso il telefono in faccia. É proprio incazzata.
Me la sta facendo scontare per davvero o sta giocando e scherzando?
Ma nooo! Mi sta prendendo per il culo sicuramente.
Dai, mi faccio un bel caffè e mi metto a visionare le cassette.
Stasera la porto a mangiare il pesce e le passa tutto.
Mi metto in postazione e comincio con la prima fino a vederle velocemente tutte.
Solo provini. In costume, ma provini.
Vado in giardino, solito bidone e butto tutto dentro dando fuoco. La puzza di plastica invade l'area. Quasi quasi brucio pure i rullini. Non mi va di portarli a sviluppare.
Sono un coglione. Ho la digitale e continuo ad utilizzare la classica.
Ma si! Li brucio.
Salgo a prenderli, torno in giardino e li getto in quel calderone che brucia.
Forse ho fatto bene oppure ho fatto male, ma ormai é fatta.
Metto un po' di pezzi di legno dentro al bidone per bruciare tutto per bene e salgo in studio. Accendo il pc per controllare la sua posta.
Entro e trovo delle mail nuove aperte.
Sempre il locale di Londra.
Uno nuovo ad Amsterdam e uno di Madrid.
Finalmente questa è in italiano.
É di Angelo.
Ha due nuove proposte e in più gli chiede quando intende usufruire del viaggio che ha vinto.
Ahah! Quindi la superinculata con Antonio le ha fatto vincere il viaggio.
Ora ho capito il perché di zanzibar.
Continuo a leggere...
Richard, ancora Richard. Cinque mail.
Il cinese Atsushi che la ringrazia per la stupenda notte passata a Roma.
Bene! La famosa amica Atsushina.
Andrea la informa che la macchina dovrebbe arrivare a gennaio e che i tempi sono lunghi perché c'è una sorpresa per lei.
Ma porca miseria. Non ho una moglie. É proprio una mignotta. Una puttana! Le piace proprio il cazzo. E poi si lamenta se le dico quelle parole.
Continuo a vedere le altre aperte.
Questa chi cavolo é?
Mistress...........
Proposta di girare film porno a San Fernando valley.
Cazzo! Non credo accetti. Non so neanche dove sia questa Fernando valley.
Continuo a leggere.
Un certo dottore P...... che le dice di ricordarsi che deve fare la visita e gli esami del sangue.
Dye di Samir.
Poi una fitta corrispondenza con le ultime mail aperte ieri sera.
Un certo big dick.
Ultima mail alle 00.20. Quindi poco prima di venire a dormire.
Leggiamo cosa si sono scritti.
Apro la prima. Ah, però!
Big dick: "Ciao The teacher. Mi sei rimasta impressa quando ti ho vista al club inglese. Se rammenti io ero quello con il boxer calato e tu sei venuta a segarmelo un poco. Mi piacerebbe molto incontrarti per approfondire la conoscenza."
Fede: "Perdonami, ma non ricordo. Al club di cazzi in mano e non solo, ne prendo parecchi. Mandami una tua foto cosi forse potrei ricordarmi."
Big dick: "Eccoti la foto. Te ne mando una completamente nudo. Ti dissi, se rammenti bene, che ti avrei aperta in tutti i buchi se fossi venuta con me. Ma tu quella sera sei andata via con il signore biondo."
Fede: "Si, ora più o meno rammento.
Certo un affare cosi difficilmente lo dimentico. Hai veramente un bel cazzo.
Complimenti!
Ma chi ti ha dato questa mail?"
Big dick: "Si dice il peccato, ma non il peccatore. Ora sono a Pescara con un amico. Se tu mi dicessi parti che ti faccio scopare, mi farei anche 1000 km per raggiungerti."
Fede: "Addirittura 1000 km. E allora vediamo se é vero. Visto che hai questo bel cazzo i chilometri da fare sono di meno. Io domattina, anzi ormai stamattina, sono alla spiaggia.................. Ho un microbikini bianco e sono in topless. Raggiungimi li verso le 10.00.
Si parla e poi si vedrà.
Big Dick: "Sei sola? Non vorrei rompere le scatole. Magari fidanzato, marito, compagno? Ed eventualmente, potrei portare anche un mio amico?"
Fede: "Eh no! Non ti allargare. Se vuoi e se si fa, domani solo te. E per la cronaca, io sono single."
Lei é single! Bah! Si sono accordati per stamattina. Forse ho fatto una cazzata a non crederle e a non andare in spiaggia. Però certo che un cazzo cosi quando se lo fa scappare. Ora capisco perché Big dick!
E da questa mail capisco che a Londra fa gli spettacolini da vera maiala e che scopa.
Chi cazzo sarà questo signore biondo? Richard?! Richard la va a vedere al club? O il titolare, quello del pompino al ristorante di Angelo?
Arriva un sms.
É Fede.
"Motel provinciale stanza 105 Giacomo........ Non disturbarmi casa verso 16"
Cazzo! È telegrafico. Non può essere. Voglio reggerle il gioco. Vediamo chi la vince.
Rispondo: "ok"
Sono sicuro mi sta prendendo per il culo. Ahahah!
Voglio vedere le risposte che ha dato agli altri.
Ad Angelo dice che per il momento non può e che appena possibile darà lei l'ok e che per il viaggio si sta organizzando.
Continuo nella lettura...
Al club inglese, idem.
Ma saluta il, credo, titolare con un bel bacione sul cazzo. Così é scritto. Sicuramente é Luke, quello del pompino e ormai, grazie a Big dick, sono sicuro che si é fatta scopare anche da lui.
A Richard... a Richard...no noooo! Non ci credo!
Ma non ha capito proprio un cazzo. Non gli è bastato quello che è successo.
Fermo Mauro! Non correre e non tirare conclusioni affrettate.
Gli risponde che appena tornerà a Londra si incontreranno per continuare a chiarirsi.
Ma cosa cazzo devono chiarire?
Tu guarda se non fa un'altra cazzata. Certo è che se fosse ancora innamorata, qualche problema potrebbe sorgere.
Vabbè! Ormai c'ho fatto il callo con le bugie di Fede. Se gli piace se ne andasse via da casa e sticazzi.
D'altronde io stavo facendo la stessa cosa con Shuli.
Non mi arrabbio e non me la prendo più di tanto.
Il destino é destino. Vada come vada.
Continuo nella lettura.
Ad Atsushi dice che come al solito passare la notte con lui é stato bellissimo e che appena possibile lo faranno di nuovo, se lui vorrà.
Ad Andrea risponde con un ok grazie e un saluto.
Al Dottore dice che se a lui va bene puo andare lunedi verso le 15 ma che comunque lunedi mattino lo chiama per conferma.
Alla Mistress risponde che per il momento é impossibile anche se le piacerebbe. Solo che se dovesse farlo, lo farà solo col volto mascherato. Se va bene cosi, forse se ne può parlare?
Ai nuovi locali dice che per il momento non può spostarsi e vedrà in futuro.
A Samir comunica che presto si incontreranno di nuovo, ma senza di me.
Mi fermo a leggere e arrivano due nuove mail. Una di Richard e una di un certo Mike.
Non posso aprirle.
Non me ne sono accorto. Sono le 15.00. Chiudo e vado a prepararmi un piatto di pasta.
Chiamo Fede per sapere se viene a pranzo e se lo scherzo é finito.
Dieci squilli poi...
"Sssiiiiiiiiiiii...aaahhhh! Oohhh si, oh siiiii!"
"Fede! Ci sei? Fede, ma che stai facendo?"
Sento dei sospiri e dei mugolii con dei rumori che mi ricordano quando il ventre sudato del maschio sbatte sulle natiche della donna mentre la scopa a pecora.
"Te...l'ho...aaahhhh...detto...aaahhhh! St..sto..sto aaahhh sco... sco... pa... ndo.
Aaaahhhhh! Ci sent...anoo, siiiiiii nell'anooooo. Mi staiiiii sfo...sfo..nd..andoooo! Ooohhh sssiiii!!"
"Dai, posa il telefono Fede. Ti piace il mio cazzo ehhh!? Ti sfondo! Ti sfondo! Ti faccio la colonscopia."
E di chi é questa voce?
"Pronto pronto!"
Cazzo! L'ha fatto davvero! Sta scopando. Ha lasciato il cellulare aperto e si sente tutto.
Però, la sta sfondando davvero.
Senti che botte. Ah, Fede, Fede.
Falla tornare eppoi mi sente.
Mi sente?
Ma no, l'ho detto ieri che non me ne frega più un cazzo. Faccia quel che vuole e scopi pure con Richard.
Mi sono stancato.
E ho pure bruciato i rullini. Che coglione che sono.
Fammi chiudere la linea.
Sentila... sentila come gode la troia.
Mangio e mi metto a vedere la tv e aspetto...aspetto...
Le 16.40.
Sento la macchina nel vialetto e aspetto che entri in casa.
"Ciao Mauro! Che fai non mi saluti? Te lo avevo detto che mi sarei fatta rimorchiare o no?
Eppoi, fammi capire una cosa. Per i tuoi porci comodi vado bene e se faccio la puttana per i miei, no?
Se ti sta bene è cosi sennò stop a tutto, ma sappi che a me il cazzo piace.
Tu sei mio marito e ti amo, ma a me il cazzo piace. Dove non arrivi te, io cerco altro. Eppoi cosa mi hai detto? Che posso farlo ma di dirti dove vado, con chi e la stanza. Mi sembra di averlo fatto? Ti ho mandato un sms per avvisarti e tu mi hai risposto con un ok."
"Io, Fede, pensavo scherzassi e invece l'hai fatto davvero?"
"Scherzavo!? No! Non scherzavo affatto ma non ero convinta di farlo. Ti stavo aspettando e se tu fossi venuto in spiaggia non avrei fatto nulla.
Ma non sei venuto.
Ho conosciuto questo signore che mi ha abbordata, offerto il pranzo e mi sembrava doveroso ringraziarlo.
Cosi dopo pranzo siamo andati al motel della provinciale, lo stesso dove mi hai portata con Omar.
Ero ancora titubante. Non volevo farlo e infatti mi sono detta: ora gli dico che non mi va e lo accanno.
Ma quando sono scesa dall'auto per dirglielo c'erano i ragazzi di mercoledì che appena mi hanno vista si sono messi a parlottolare tra di loro dicendo: ragazzi, ragazzi. La puttana di ieri. Oggi ne ha rimorchiato un altro. Certo che é veramente una bella fica. Beato lui che se la scopa. Sarà pure una puttana, ma guardate che tette che ha?
Capito Mauro, mi hanno riconosciuta nonostante indossassi il velo sul volto.
Mi hanno riconosciuta, cazzo!
Quando ho sentito quelle frasi ho detto che dovevo fartela scontare e cosi siamo entrati in camera. Eppure ero ancora titubante. Pensa che moglie che hai!
E allora mi sono detta: ora gli mando il messaggio e vediamo cosa dice.
E tu cosa hai risposto?
Ok, mi hai risposto ok.
Sono uscita dal bagno e ho fatto quel che dovevo fare e sappi che è stata colpa tua.
Per farti credere a quel che dico ti ho portato dei trofei così almeno capirai che non stavo scherzando."
Apre la borsa e ne tira fuori una bustina, rovesciandone il contenuto sul tavolo.
Preservativi! Tre preservativi pieni con i nodi alla base per non far fuoriuscire il liquido all'interno, a dire il vero, molto copioso su due.
"Allora, caro maritino, ci credi? E a giudicare dal bozzetto del pantalone la cosa ti eccita pure. Vuoi che ti racconti o preferisci ti faccia un pompino?"
Cazzo! É vero! La cosa mi ha eccitato. Sto diventando sempre più porco con questa povera donna. Stavolta la colpa è stata mia. Bastava risponderle in altra maniera al messaggio, ma non ce la faccio a bloccarla e né a bloccarmi io, pertanto...
"Racconta, racconta pure. Anzi, mentre lo fai, me lo seghi per bene e fai sborrare pure me."
"Sei proprio un porco. Ti piace sapere che scopo con altri. Sei un maiale e la puttana sarei io?"
Cosi inizia a raccontare. Non mi parla della sua mail e ci avrei scommesso.
Mi dice semplicemente che l'ha rimorchiata in spiaggia e siccome ha fatto la facile, il tizio ha capito subito che sarebbe bastato un pranzo per scoparla. Mi conferma che aveva veramente un bel cazzo. Un cazzo bello grosso. Forse come quello di Rocco.
E che l'ha scopata e inculata. Un preservativo per ogni buco e il terzo per tutti e due. Niente sborra in bocca. Solo preservativo, cosi non posso lamentarmi della sicurezza e che finito tutto, ognuno a casa sua.
Questo ha detto lei. Ma ti pare che non ha inghiottito un po' di sborra?
"Fede, sto sborrando!"
Non faccio in tempo a dirlo che lei si getta con la bocca aperta sulla mia cappella.
Sei sghizzi di calda sborra si beve, poi alza il volto e vedo che il primo sghizzo le ha impiastricciato l'occhio e il naso.
"Non l'hai preso tutto, eh?"
"Eh, no! Mi hai avvertita tardi. Ma come cavolo fai ad avere questo sapore? É diventato dolciastro. "
Si alza per andare a lavarsi.
É proprio una zoccola! Una puttana di alto livello. Giusto che una donna cosi troia, se la scopino tutti e non solo io.
Non sono piu' manco tanto geloso.
Voglio vedere ora che dice.
Voglio vedere se vuole campo libero questi giorni prima dell'inizio ufficiale della scuola.
"Fede, domani vado in azienda e mi prendo una settimana di ferie. Sempre se tu vuoi che io ti stia intorno?"
"Ma che domande mi fai? Sei mio marito e ti amo da impazzire. Con gli altri é sempre e solo sesso. Certo che ti voglio intorno. Ci mancherebbe."
Cazzo, mi ha spiazzato. Confermo le ferie in azienda allora.
"Va bene! Mi prendo le ferie."
E ogni volta, come al solito, quando programmo una cosa, salta tutto.
Prenderò due soldi al lavoro, ma che palle sempre con la reperibilità e le gite lavorative fuori porta.
E così niente ferie. Mi spediscono fuori per due settimane.
Appena lo dico a Fede rimane dispiaciuta, ma so già che occuperà il tempo fino al 14 settembre, giorno in cui i ragazzi tornano dal mare.
Anche perché il 15 tutti in classe.
Cosi venerdi mattino parto con destinazione Milano per prendere l'aereo.
Con me stavolta oltre al pc, la reflex digitale. Devo cominciare ad utilizzarla.
Poi se tutto andasse come deve andare, dovrei tornare per il 22 settembre.
Stavolta il viaggio é corto. Meno di tre ore. Non pesa ringraziando il cielo.
Ho l'interprete in aeroporto che mi aspetta e tutto sommato parlicchio inglese pure io, non benone, ma mi capiscono.
E cosi cominciamo a lavorare. Dopo un paio di giorni accendo il pc e mentre sta avviandosi, telefono ai ragazzi e poi a mia moglie.
I ragazzi mi dicono che tutto é a posto e pure per Fede é tutto ok e mi chiede di non rompere le scatole alle donne del luogo.
Seee! A trovarle. E se ne trovassi una, per spogliarla ci starei un mese. La lascio con un piccolo avvertimento.
"Fai la brava Fede, mi raccomando."
"Tranquillo, sono e sarò bravissima."
Saluto, chiudo e chiamo Marco. Gli spiego la situazione e giustamente mi risponde che di me si fida ad occhi chiusi.
"Non ti avremmo mandato altrimenti. Li, Mauretto mio, servi te e non un ingegnere. Dai che 14 giorni passano in fretta."
É lunedi! In mattinata vado sulla mail di Fede. Capirai ha campo libero fino al 13 settembre. Chissà che cazzo sta facendo o si sta inventando? Stefano, Andrea, Piero, Marco. No, Marco no. Mi ha detto che non ha più rapporti sessuali con Fede da un paio di anni. Mi ha detto che io non mi scopo Marisa e lui non si scopa Fede. Vabbè!
Entro nella Posta e vado a leggere le varie mail.
Il dottore gli dice che sabato mattina l'aspetta per la visita e le analisi come da accordi telefonici.
Quindi oggi é lunedi, ha fatto tutto. Ha anticipato visto che io non c'ero.
Big dick la ringrazia per la stupenda giornata passata insieme a una fica come lei.
Angelo le dice che va bene per martedi sera per lo spettacolo.
Ha accettato lo spettacolo! Non avevo dubbi. Ecco perché ha anticipato la visita e le analisi.
Poi...
No, non ci credo! Ha invitato Richard ad Ancona, ma niente incontri in casa, solo in hotel e solo per chiarirsi in merito alla cazzata che gli ha detto e il fatto di averla messa incinta.
Toh, pure la mail di Piero che le chiede se al termine dello spettacolo vuole passare la notte con lui e Sara e se vuole, ci puo stare pure Antonio?
Non avevo dubbi. Ha accettato pure questa, ma senza Antonio.
Quello che più mi preoccupa comunque, é il nuovo incontro con Richard. Spero non sia ancora innamorata sennò non so proprio come andrà a finire.
Ma guarda te. Mi ero detto che non me ne fregava un cazzo e invece eccomi di nuovo a fare il geloso col professorucolo.
Ha inviato pure una mail a Samir, ma non per un incontro, solo per sapere come sta.
Chiamo Angelo che mi risponde.
"Ciao Mauro."
"Ciao Angelo. Qualche novità?"
"Beh, io ormai non ti dico più nulla perché dopo che mi hai ridato l'ok, per me é cosa normale inviare mail a Federica per gli spettacoli.
Ah, forse non ti ho detto che é un bel po' di tempo che deve consumare un viaggio per Zanzibar che ha vinto, ma a tutt'oggi è ancora indecisa, anche se mi ha detto che si sta organizzando."
Faccio lo gnorri.
"Ah, non sapevo lo avesse vinto lei. Per quante persone è questo viaggio?"
"Per due Mauro"
"Per due? A me non ha detto nulla."
"Non so con chi lo farà Mauro. Mi auguro vada con te?"
"Caro Angelo, lo spero pure io. Con me e i ragazzi, lo spero davvero!? Ahahah!"
"Ahahah! Ma si Mauro, sono convinto andrà così. E continuo a dirti che martedi sera farà la cameriera sexy, subito completamente nuda e poi sex machine.
Ne avrebbe avuto pure uno giovedi, ma non può farlo perché le analisi non dovrebbero essere pronte.
Mauro, dimmi te se devo fermarmi o continuare a mandargli le proposte?"
"Tranquillo! Continua pure. Al prossimo suo spettacolo, vorrei portare un paio di amici. É possibile?"
"Ti ho detto che hai quattro poltroncine a tua disposizione, fanne buon uso."
"Grazie Angelo."
"Sempre grazie a te Mauro."
Deve proprio piacergli tanto. Ha una passione innata per il cazzo. Che puttanona di moglie. E pensare che mi sembrava peggio di una suora.
Suora un cazzo! Io ce l'avrò pure portata, ma lei è proprio troia di suo.
Se non avessimo avuto figli l'avrei già fatta diventare attrice hard.
Ma no Mauro, per carità, meglio i ragazzi. Me li tengo stretti.
I giorni passano e piano piano ci avviciniamo al giorno del rientro.
Stavolta niente sorprese, non vorrei farmi male da solo, anche se in realta' le scuole sono iniziate e ci sono anche i ragazzi.
Cosi, al mio rientro, me la ritrovo alla stazione di Ancona a prendermi. Un abbraccio, un bacio e di corsa a casa. I ragazzi sono ancora a scuola.
Mi butto in doccia e subito sento bussare.
"Si Fede. Dimmi?"
"Se entrassi, ti romperei le scatole?"
"No, ma ti preferirei sul letto, se a te andasse bene?"
"Ti aspetto."
Finisco la doccia, mi asciugo e vado in camera. Lei é pronta, sul letto che mi osserva. Io mi sdraio al suo fianco e comincio a massaggiarle le natiche e il seno. Non ha un millimetro di pelle bianca. É abbronzatissima.
"Sei un gran pezzo di fica. Mi chiedo sempre se sto facendo bene a farti scopare da altri?
Però capisco, almeno questo mi hai fatto intendere, che a te il cazzo piace e pertanto mi sembra giusto concederti ad altri uomini. Solo per me saresti uno spreco."
"Addirittura!"
"E allora, dolce mogliettina, cosa hai fatto questi giorni? Hai concesso le tue grazie a qualcuno?"
"Solo una volta a Stefano e basta. Non sono mica una mignotta che sta sempre a scopare."
"Ma come, prima che partissi, hai fatto quel gioco con il tizio al mare."
"Quello l'ho fatto per fartela pagare. Eppoi se dovessi andare con altri, ti informerei con un messaggino.
E comunque, se tu mi dicessi di no, io non andrei. Quindi, quando rispondi ai messaggi, pensaci bene a cosa scrivi.
Ah, altra cosa importante da dirti. Però sappi subito che se tu mi dicessi di no, io non andrei.
Allora, mettiti sdraiato che è meglio.
La scuola, quella di Londra, vuole mantenere un canale aperto con noi, ma vorrebbe me come rappresentante.
Io, se andassi, lo farei solo per i ragazzi. Mi piacerebbe fargli passare un periodo di studio da loro.
Però come ti ho detto, se tu mi dicessi di no, io non andrei e direi di conseguenza no."
"Mmmmhhhh! E con Richard? Non ti darebbe fastidio vederlo? Sicura di non esserne più innamorata? "
"Mauro, te lo ripeto. Non ero innamorata di Richard. Mi piaceva solo fare sesso con lui e basta."
"Sicura Fede che non mi stai prendendo per culo un'altra volta?"
"No Mauro, tranquillo!"
"Voglio ancora fidarmi di te. Ma ti prego, se devi scopare con Richard, dimmelo e basta."
"No no, stai tranquillo."
Si getta con la sua lingua e bocca sul mio cazzo e comincia avidamente a farmi un pompino fino alla completa erezione.
Comincio a scoparla alla missionaria e poi come adoro io, a pecorina.
Le natiche si aprono e mi mostrano le grandi labbra e il buco del culo a mia completa disposizione.
Mentre la scopo guardo la sua rosa anale.
Credo che qualcuno ultimamente ci abbia giocato per bene. Mi sembra più largo del normale, a meno che, non sia entrato Stefano.
Noooo! Non penso proprio. Forse Samir. No, non penso. Non lo ha incontrato.
Big dick, si. Ha un bel cazzo, ma Stefano, Antonio e Samir sono di un altro livello.
Sono in tiro. Ho una voglia di fica che ho un cazzo di marmo. Aumento il ritmo, lei gode ancora, poi alzo la cappella e le invado il culo come un coltello caldo entra nel burro.
Poi un pensiero mi attanaglia e mi ricordo di Marisa.
"Fede!"
"Aaahhh! Siiiii! Dim...m.. i Mauro."
"Vieni!"
"Siiiiii! Se mi scopi così vengo subito. Daiiii, continua. "
"No, no! Vieni con me, alzati dal letto."
"Dove?"
Esco da lei e la porto sulla terrazza.
"Appoggiati alla ringhiera."
Si poggia mettendosi a novanta gradi. Vedendo quel buco ancora un po' aperto, mi posiziono dietro di lei tornando ad incularla.
La sento godere di nuovo mentre io le scarico dentro il contenuto delle mie palle.
"Aahhh! Mi piace, mi piace tanto scopare con te. È diverso dallo scopare con altri uomini.
Vado a docciarmi.
Stasera siamo tutti a casa, evviva! A proposito. Sabato sera barbecue da noi.
Ci sono tutti."
"Tutti chi?"
"Marco, Marisa, Lino, Clara, i gemelli, e ho invitato, se non ti spiace, pure Stefano."
"Per fargli vedere il cornuto."
"No! Per stare insieme e divertirci. Per passare una serata diversa. Ma se vuoi, cancello tutto?"
"No, no! Sta bene cosi, me la sono cercata."
Andiamo a prendere i ragazzi a scuola e via. I giorni passano e arriva sabato sera.
Tutti in giardino.
"Mauro, bisogna sempre mettere quei faretti."
"Hai ragione prima o poi..."
I soliti saluti eppoi arriva Stefano con una signora sui quaranta anni.
Forse la sua compagna. Fede non scopi più Stefano. Ihihih!
Me la presentano.
"Piacere Luisa, sono la sorella di Stefano. Scusate l'intrusione, ma ero sola in casa. Mio marito e mio figlio non ci sono e Stefano m'ha detto: vieni pure te. Federica la conosci. Non credo sia un problema una persona in piu."
"Ha fatto bene tuo fratello."
Però, guarda tu che cazzo di sorella ha Stefano. Non male proprio. Giuro che un paio di botte gliele darei, cosi renderei pan per focaccia al fratellone e a mia moglie.
Tu trombi mia moglie e io mi trombo tua sorella.
Seeee! Sveglia Mauro! É sposata e con un figlio.
Luisa! Bella donna la Luisa. Alta come Fede. Due gambe e un culo, a giudicare dal jeans attillato, non male. Occhi marroni e capelli castani. Mani curate e che dire: bella signora quarantenne.
"A tavola ragazzi, é pronto!"
E si chiacchiera, tra una birra e l'altra del piu e del meno.
Fede, Marisa, Stefano e Clara della scuola. Stefano dice a fede che non dovrebbe andare a Londra, però capisce pure che é una grande opportunità alla quale lei non può rinunciare.
Marco e Lino dei lavori e delle attività da intraprendere e di come istruire i nuovi.
Io e Luisa siamo li e attacca bottone lei.
"Allora Mauro, grazie ancora per l'invito.
Mio figlio era entusiasta gli ultimi due anni di scuola quando aveva tua moglie come insegnante.
Mi diceva sempre che oltre ad essere bella, é una brava professoressa."
"Grazie Luisa. Molto gentile."
"Poi vanno d'accordo con Stefano e Clara. Molto d'accordo! Sinceramente se non sapessi che é felicemente sposata con te potrei pensare pure ad una tresca tra lei e mio fratello.
Ma che dico! Scusami Mauro. A volte la bocca parla prima che il cervello sia inserito."
"Tranquilla Luisa. Ti confesso che a volte l'ho pensato anche io, se questo può esserti di aiuto.
E te? Che mi dici di te?"
"Cosa vuoi ti dica. Ho 43 anni.
Sposata da 23. Mio marito non mi faceva mancare nulla tranne la cosa più importante. Ma é meglio lasciare stare, non voglio tediarti con i miei problemi Mauro."
"Ma stai tranquilla, se posso aiutarti lo faccio ben volentieri Luisa."
"Grazie. Ho ancora una settimana di ferie e devo trovare il modo di passare il tempo. Mio marito e mio figlio sono andati a milano, dai suoi genitori."
"E tu, non sei andata?"
"E no! Tra me e mio marito c'é un po' di burrasca e abbiamo deciso di vivere un paio di settimane, diciamo, di contemplazione."
"Mi spiace Luisa. Spero che tutto si risolva per il meglio."
"Mauro, vada come vada. Mio figlio é grande. Io ho il mio lavoro e quindi sono autosufficiente. Per il resto é mio marito che deve far pace con la testa."
"Beh, sei una bella donna. Non credo tu abbia problemi per amicizie maschili."
"No, esatto! Non avrei proprio problemi, ma mio marito sembra che preferisca la carne fresca e ha fatto nascere una storia con la sua segretaria di venti anni più giovane. Pertanto gli ho detto: o lei o me.
Ho ancora una settimana di ferie e voglio godermela. Domattina vado al mare, alla spiaggia..........
Ti confesso che se mi capitasse un'occasione, visto che mio marito non mi tocca da quattro anni, penso proprio che potrei cedere alla tentazione."
"Da quattro anni? Che spreco. Attenta Luisa. Potrei prenderti in parola."
"Ahahahah! Dai Mauro, non scherzare."
"Ahahaha! Hai ragione Luisa, meglio non scherzare. Però, anche se ci conosciamo da poco, casomai ti servisse una spalla dove piangere, puoi tranquillamente appoggiarti alla mia."
Scherzo?! Ma chi cazzo scherza! Io alla Luisa come già detto, un paio di botte gliele darei. Almeno andrei un poco a pari con Stefano e Fede.
"Sai Luisa, sono in ferie pure io e non domani, ma lunedi, sempre se vai in spiaggia, potrei venirti a trovare?"
"Beh, se mi dici cosi, io sono li."
La serata finisce e tutti a casa.
Fede la sera a letto: "ti ho visto dialogare parecchio con Luisa. Sai ha un po' di problemi e stanno cercando di risolverli, anche se Stefano m'ha detto, che secondo lui la cosa non si risolverà per il meglio."
"Fede, ho detto a Luisa che lunedi sarei andato al mare con lei, ma se a te dispiacesse, non andrei? "
"Mmmhhh! Al mare con lei?"
"Che c'é? Ora fai la gelosa? Scopi col fratello e fai la gelosa te?"
"Lo sai che sono gelosa e non hai bisogno di chiedermelo. Va bene, vai!
Solo perché ha bisogno di qualcuno che le stia affianco e Stefano ora non può. Lo dico a te. Non farmi cazzate!"
Incredibile! Lei che dice a me di non fare cazzate.
"Tranquilla! É solo un'amicizia e al contrario delle tue, le mie sono amicizie veramente. Buonanotte!"
"Buonanotte!"
La battutina le ha fatto male. Si é girata incazzata e si è messa a dormire.
La notte passa...
Apro gli occhi perché qualcosa mi sta succhiando le parti intime.
"Uh! Fede! Cazzo! Ma sei assatanata?"
"Scu.. mpf.sa. Ho una voglia pazza di cazzo e mmmhhhh shhhhh."
"Si vede! Da come succhi, si vede. Aahhh!"
"Mi è servito un po' di tempo per carburare, ma poi il mio piccolino ha reagito a dovere e cosi la cavalco per una quindicina di minuti.
"Aaahhhh! Bravo Mauro, bravo! Cosiiiiii!
Aaaahhhh! Siiisiiiiisiiiii. Vengo vengo aaahhhhh!
E ora tocca a te. Sborrami in bocca. Lo voglio per colazione."
Lo prende nuovamente in bocca e segandolo con tanto di pompino mi fa venire. Le sghizzo in bocca. Lei inghiotte e pulisce il mio cazzo con una bella succhiatona. Penso a Shuli. La prima volta della sua vita che ha inghiottito sperma, ha chiuso gli occhi e ha buttato giù. Si vedeva però che ha avuto problemi, che forse inizialmente gli ha fatto un po' schifo. Però lo ha fatto per me.
Togliendomi dalla testa con tanta difficoltà l'immagine di Shuli, torno a mia moglie.
Mi metto sdraiato a fianco a lei.
"Ma che ti è preso? Non ti ho mai vista cosi intraprendente alle...ma cazzo sono le 6.00 ora.
Ti è venuta voglia alle 5.30 di scopare? Se continui cosi, mi sa devo far venire ad abitare i tuoi, chiamiamoli amici, tutti qui."
"Dai Mauro. Ho fatto un sogno e mi sono eccitata. Nient'altro."
"E che sogno hai fatto?"
"Lasciamo stare che é meglio."
Passa la domenica e lei e i ragazzi lunedi a scuola e io in ferie.
Ho promesso a Luisa che sarei andato al mare, quindi mi preparo e vado.
Arrivo in spiaggia. Lei é sdraiata su un telo. Fortuna che ormai ci sono poche persone.
"Ciao Luisa! Buongiorno!"
Proprio come pensavo. Fisicamente sta messa molto bene. Due belle tette, forse una terza, e nonostante l'eta e il figlio, stanno dritte. Credo vada in palestra. È tutta tonica e si vede.
"Mauro, sei venuto?! Non credevo l'avresti fatto!"
"Per me ogni promessa è un debito. Ma cosa vedono i miei occhi. Hai pianto?"
"Mi è venuto un momento di debolezza e non ho resistito."
"Dai, dai! Non piangere! Andiamo a prenderci un bel caffè o quello che preferisci."
E cosi tra una chiacchiera e l'altra passa il tempo. Arriva l'ora di pranzo e le dico di andare a mangiare qualcosa insieme.
"Mauro, io non voglio disturbare. È già tanto quello che hai fatto e non vorrei creare problemi tra te e Federica."
"Non disturbi e non ti lascio sola in un momento così! Federica sa che stamattina sarei venuto al mare con te. É un po', diciamo gelosa, ma sa che si può fidare di me. Eppoi mi ha detto che hai bisogno di qualcuno che ti stia vicino in questo momento e meglio di me, chi vuoi ci sia? Ahahah! Dai, andiamo da un mio amico ristoratore. Ci facciamo fare un piatto di spaghetti con le vongole e poi se vuoi, mangi altro."
"No no, grazie! Solo gli spaghetti sono perfetti."
Al ristorante mi elenca tutte le corna del marito. Poverina, mi fa pena! Io me le cerco, lei no.
Poi squilla il mio cellulare.
É mia moglie.
"Oddio! E ora?"
"E ora nulla. Lo sa che sono con te, anzi te la passo, se vuoi?"
"Fede eccomi. Si, sono con Luisa. Tu hai fame? Dai, vieni che ti aspettiamo. Da scuola ci metti cinque minuti ad arrivare. Si, siamo da Paolo.
Noi? spaghetti con le vongole. Ok, anche per te e un'orata. Ok. Va bene! Avverto Paolo che sono tre gli spaghetti e prendo un'orata pure per Luisa. Muoviti. Ciao!"
"No mauro, per me no!"
"Ma dai che te la mangi. Non mi dire di no."
Aspettiamo Fede che arriva dopo sette o otto minuti. Saluta Luisa.
"Ragazzi, ho una fame terribile."
CosìLuisa riprende il discorso mentre mangiamo.
Finito, dico a Fede di andare a casa che i ragazzi li prendo io. Federica prima di andare via, prende in disparte Luisa e ci parla un paio di minuti. Viene da me, mi da un bacio e mi dice: sei un angelo. Anzi no! Sei Mauro, il mio Mauro angelo.
La guardo stupito mentre va via.
Mi avvicino a Luisa.
"Cosa ti ha detto?"
Lo sguardo di Luisa é luminoso e con un enorme sorriso...
"Cose di donne, Mauro. Cose di donne. Hai una brava moglie e lei ha un grande uomo al suo fianco. Ti ringrazio di tutto Mauro, anche del pranzo e domani, se volessi, torno in spiaggia."
"Bene, ci vediamo in spiaggia allora. A domani."
E finisce così la settimana di ferie.
Io e Fede abbiamo una nuova amica e Luisa ha due persone sulle quali contare.
Il marito vuole il divorzio e lei glielo ha concesso con noi e il fratello vicino che l'abbiamo aiutata a reggere l'urto.
Per me, effettivamente é solo un'amica e Fede se ne è accorta. Dicono sia difficile instaurare un rapporto di amicizia tra uomo e donna, ma per me Luisa è solo un'amica come spero di esserlo io per lei.
Certo, me la scoperei, ma approfittare di lei in un momento di debolezza è da vigliacchi e non lo farei mai.
E cosi riparte la solita routine.
Scuola, lavoro, piscina e in aggiunta le lezioni di salsa ai figlioli. Poi le cene con Marco, a volte pure Marisa, Lino, Clara e Luisa e Stefano.
I vari compleanni completano il tutto.
A dicembre è il compleanno di mia moglie. Marisa è in svizzera, altrimenti lo avrebbero festeggiato insieme.
Vorrei farle una sorpresa, ma poi ci ripenso. Dobbiamo partire per andare a Zanzibar, sono prossime le festività natalizie, no troppo casino. Festeggiamo una cosa tra di noi stavolta e quindi lascio perdere.
Passa il capodanno e pronti per Zanzibar.
Dulcis in fundo, si sono uniti al viaggio a Zanzibar anche Luisa, Marisa e Lino e Clara con i gemelli. Marco non ha potuto venire.
E viaaa! Tutti a zanzibar.
A gennaio va a prendere l'auto. Stavolta si porta i figli cosi vanno a trovare i nonni.
Il lunedi presa la macchina tornano a casa.
Il pomeriggio arrivano, entra in garage e le dico: "ah, bella sorpresa! Non te l'aspettavi vero"?
I ragazzi salgono in casa.
"Cavolo! Stai zitto davanti a loro."
"Scusa, non c'ho pensato. Ma non ho detto nulla di male. Cabrio! La mini cabrio! Bella, veramente bella! Bella l'auto, bella la padrona. Ma se tanto mi da tanto la prossima che auto sarà?"
"Mauro, questa sta bene per i prossimi 10 anni e sinceramente... io cabrio non la volevo. Ma ormai..."
"Dici? Ne riparleremo quest'estate, quando con la capote abbassata, i capelli al vento, gli occhiali da sole, tutta supertruccata, in minigonna e corpetto a balconcino con scarpe tacco 12, scenderai dall'auto e farai la vamp. Magari sulla terrazza fronte mare dove vado spesso io in contemplazione.
E ora che ci penso, sarebbe fantastico fotografarti nuda lassù."
"Zitto, cavolo! Ci sono i ragazzi. No Mauro, non credo di essere cosi. Eppoi che faccio? Mi spoglio nuda dove potrebbero vedermi tutti?"
"Ma se non ci va mai nessuno."
E accostandomi a lei...a bassa voce...
"E da sotto la spiaggia chi ti guarderebbe. E poi, se ti vedessero nuda, meglio per loro. Spettacolo di spogliarello gratis di Federica. Venghino siori, venghino a vedere questa bellezza nuda baciata dai raggi solari."
"Dai non scherzare! E sai che odio quando parli cosi, cavolo! Parla italiano. Ora saliamo a casa che ho fame."
E il tempo, ahime, scorre.
Arriva il giorno in cui mia moglie mi dice: "Mauro, il preside mi ha detto che devo andare quattro giorni a Londra per gli accordi. Quest'anno hanno lasciato stare lo scambio, ma sembra che sia i genitori inglesi che quelli italiani si siano lamentati, dicendo che era una bella cosa e di continuare."
"Quindi gli accordi che tu prenderesti ora sarebbero per il prossimo anno?"
"Esatto!"
"Fede, te lo ripeto. Se devi scopare con Richard, ti prego, dimmelo e se lo fai utilizza le dovute precauzioni."
"Mauro, ma non sei geloso?"
"Non é proprio gelosia, perché se lo fosse non ti farei fare nulla di quello che fai, ma, mi rode terribilmente il sedere che mia moglie scopi con quello stronzo. Preferirei sapere che hai scopato a Londra con tutto un quartiere piuttosto che vederti a letto con quel professorucolo da quattro soldi. Ricordo ancora quel suo sorriso beffardo qui a casa. Però, siccome ti amo, cerco di compiacerti su quello che a te piace fare perché non voglio perderti. Pertanto se ti piace fare sesso con lui fallo, ma dimmelo e non rimanere incinta perché stavolta non ti perdonerei."
"Stai sereno e non preoccuparti. Per ora non ci penso proprio a scopare col prof. Brown e altra cosa importante: tu non mi perderai mai."
"Renditi conto di cosa hai detto? Per ora! Che vuoi dire che poi si vedrà se scoparci o no?"
"No no, scusa. Voglio dire che non ho intenzione di scopare con Richard."
Bugiarda! Lo ha invitato ad Ancona e gli ha pure detto niente incontri in casa, solo in hotel.
"Bah! Ok. Quando partiresti?"
"Maggio o finite le scuole, a giugno. Non lo sanno ancora. Io spero a giugno che mi tolgo di mezzo i corsi di recupero. Faccio gli esami di stato e il giorno dopo parto."
"Ah! A proposito! So che tu hai tanti giorni di ferie da godere ancora."
"Chi te lo ha detto?"
"Un uccellino."
"Un uccellino di nome Lino, vero? Da quando é diventato mio assistente non si tiene più. Ahahah."
"Ce lo hai fatto tu, se non sbaglio?"
"Ahahah! Hai ragione. Ma é bravo ed ha bisogno di soldi. Deve far crescere i gemelli e con casa nuova che hanno acquistato il mutuo é da pagare. Eppoi lo sai bene, che io, la dentro, la mia vita la metterei solo sulle mani di Marco e Lino e della mia squadra."
"Si, lo so! E Marco e Lino e la tua squadra, fanno altrettanto con te.
Ho un' idea per Pasqua, Mauro."
"Dimmi?"
"Ti prendi una settimana di ferie e facciamo venire i figli di Luca e Stefania e di Ale e Manu. Li andiamo a prendere al treno.
Che ne pensi!?"
"Sai benissimo che non riesco a dirti di no. E ora la sorpresa ve la faccio io."
"Cioe?"
"Vi porto due intere giornate a mirabilandia."
"Wow! Chiamo subito Manu e Stefania per sapere se a loro va bene, prima che prendano altri impegni."
"Ok!"
Cazzo! Non so più neanche se si incontra con Stefano e Andrea. Ma no! Sta spesso a casa, non credo. Chi lo sa se fa altri incontri? Devo tornare a vedere la sua posta. É da tanto che non vado. Appena sono solo controllo.
"Evvai Mauro. Hanno acconsentito. Solo Stefania ha detto che la piccola non la manda perché troppo piccola ancora e ci darebbe solo problemi.
Andremo a prenderli al treno il giorno seguente la chiusura delle scuole."
E passa anche la settimana Pasquale. I ragazzi sono stati tutti contenti.
Penso a mia figlia che con il figlio di Luca e Stefania parlavano fino alle 2 di notte.
Cazzo! È ancora una bambina. Ha 12 anni ma fisicamente ne dimostra forse 15 o 16. Eppoi sta diventando veramente bella. Mi chiedo sempre da dove siano usciti quei capelli biondi e gli occhi celesti?
E tempo scorre...
Un giorno, alla fine di aprile, sto malissimo, ho la febbre. Forse influenza.
Rimango a casa da solo. Momento buono per controllare la posta di Fede.
La curiosità é tanta e la febbre non mi tiene a letto.
Accendo il pc e... oh cavolo!
Password errata.
Cazzo! Come password errata. La rimetto e nuovamente password errata.
No, impossibile sono sicuro che...
Coglione! Sono un coglione.
Auto nuova, targa nuova, password nuova.
Sono proprio un coglione!
Metto la nuova targa e...
Apro e comincio a leggere le mail aperte.
Rammento l'ultima volta che le stavo vedendo. Ne arrivarono due. Una di Richard e l'altra di un tale Mike.
Apro con timore quella di quel giorno di Richard e comincio a leggerla.
Dopo un po' tiro un grande sospiro di sollievo.
Non ha fatto nulla con lui. Richard infatti gli chiede perché l'ha fatto venire ad Ancona per non fare nulla di sesso?
Vado subito a vedere la risposta e Fede risponde: "Ho rischiato di perdere mio marito e con lui i miei figli per te.
Se vuoi, come ti ho detto quel in hotel, possiamo rimanere buoni amici? Se ti comporti bene, posso tornare come insegnante nella tua scuola. Saremmo solo colleghi e niente altro. Se a te sta bene, do l'ok al preside? Poi continueremo a chiarirci a Londra casomai.
Ciao."
Beh, ha detto la verità. Stavolta fa sul serio. Menomale!
E ora vediamo sto Mike. Leggo senza difficolta'. Nome inglese, ma poi in realtà dice di chiamarsi Michele ed é il titolare di tre locali per scambisti in Puglia. Possiede anche dodici sexy shop disseminati nella regione.
L'ha vista allo spettacolo di presentazione di Angelo e un paio di volte a Londra al........
Da allora gli è rimasta sempre impressa nella testa.
Vorrebbe che Fede facesse un paio di spettacoli in due locali, ed eventualmente, fare la commessa nuda, come pubblicità, in due dei suoi sexy shop.
Lascia un numero di cellulare per un eventuale contatto.
Leggo subito la risposta: Fede per il momento declina l'invito dicendo che gli spettacoli potrebbe farli eventualmente nel periodo estivo, ma che non sa quanti giorni potrebbe rimanere.
Per ora lo saluta e lo ringrazia degli apprezzamenti e che appena avrà la possibilità glielo comunicherà e se lui, sarà ancora interessato, si metteranno d'accordo.
Beh, menomale! Non sono mai stato in Puglia e una vacanzetta in questa regione non sarebbe affatto male. Lei a farsi rompere il culo e io al mare. Magari con qualche bella pugliese.
Anche se fosse, non credo proprio me lo dica e ancor meno che mi porti.
Chi lo sa se a Fede il cazzo pugliese piace?
Penso proprio di si. Basta sia con la cappella grande, un bel bastone attaccato con due coglioni giganti e non credo proprio dica di no.
È una troia, una grande troia. Ormai lo so.
Ci sono altre tre mail, ma manco le guardo. Chiudo tutto e vado a rimettermi a letto.
E a letto mi metto a pensare.
E penso a Marisa, a Clara, a Shuli.
A tutto quello che mi é accaduto in questi ultimi anni.
Certo! Tante cose sono starte piacevoli, ma altre mi hanno lasciato un vuoto dentro.
Un terribile vuoto difficile da riempire. Se potessi tornare indietro non avrei mai dato il via a tutto, ma ora, si, ora é difficile smettere e rinunciare. O meglio: io riuscirei pure, ma Fede?
A Fede piace scopare con altri uomini e io pur di non perderla, sono disposto a chiudere un occhio sulle sue bugie e sulle sue scappatelle.
Solo, ecco, non sopporterei il fatto che lei rimanga incinta. Spero che non capiti più! Me lo auguro!
E intanto i giorni passano. Evito di andare sulla sua posta. Da quello che mi dice, ogni tanto si incontra con Stefano, ma di rado, e lo fa solo se non c'é Luisa.
Mi ha detto che Stefano, dopo l'aiuto che ho dato io alla sorella, non se la sente di scoparla come prima, per non fare un torto a me.
Lo fa come forma di rispetto e quindi ha calato il numero degli incontri e solo perché quelle poche volte, è Federica a chiederglielo.
Andrea é partito per Los Angeles per lavoro e dovrà starci circa un anno. Chi lo sa se conosce Rocco?
E a maggio arriva la chiamata di Ale per un servizio fotografico.
Mia figlia, vogliono mia figlia. Tre giorni a Roma. Mia moglie ha detto ad Ale che é un problema, perché é in mezzo alla settimana e noi non possiamo scendere.
Però Manuela subentra: Fede, ci siamo io e Stefania. Per noi, lo sai, tua figlia é nostra figlia. Metticela in treno e ci pensiamo noi.
E cosi, la piccola, per modo di dire, si fa tre giorni a Roma di lavoro e due, il sabato e la domenica, di vacanza da Stefania. Ma guarda un po', ci avrei scommesso.
E arriva giugno. La fine delle scuole e la comunicazione di mia moglie con un po' di timore da parte mia.
"Mauro, la scuola mi manda dal 22 al 25 a Londra. Le scuole sono finite. I ragazzi non ci sono, perché stanno al mare con i miei e i tuoi. Io vado e torno il venerdi. Prima di andare faccio gli esami di stato scritti e gli orali e martedi parto."
"Fede, per favore... Non farmi brutti scherzi. Non lo sopporterei stavolta."
"Stai tranquillo, Mauro. Non ci penso proprio a scopare con Richard e se lo facessi te lo direi.
E sappi che in tal caso, prenderei la pillola e userei il preservativo."
Ah! Prima non ci pensa proprio. Ora me lo direbbe e prenderebbe le dovute precauzioni. Abbiamo cambiato già idea. Bah! La osservo stupito, poi lei vedendo il mio sguardo...
"Dai, sciocco! Sto scherzando. Stai tranquillo. Anzi, sai che ti dico. Ti aspetto venerdi per quel famoso fine settimana a Londra. Che ne dici?"
"Buona idea. E poi che facciamo?"
"Cosa vorresti fare? Si! Perché no! Ti ricordi quella pazzia che volevamo fare? Quel locale a Londra?"
"Certo che ricordo. Vuoi veramente farti sborrare addosso da tantiuomini?"
"Siiii! Siiii! E mi piacerebbe con te presente. Sai che scopata la notte in hotel con te? "
"Va bene! Acquisto il biglietto. E l'hotel?"
"All'hotel ci penso io, tranquillo. Tu acquista solo il biglietto aereo."
"Scusa Fede, ma non sarebbe più conveniente mantenere quello dove tu già alloggi e continuare aggiungendo una persona?"
"No no, Mauro, meglio di no. Sta messo in periferia. Non preoccuparti per l'hotel, ci penso io."
"Se lo dici te. Ok, grazie! "
E così le scuole chiudono. I ragazzi partono e parte pure mia moglie.
Io a casa da solo per questi 3 giorni. Accendo il pc per trastullarmi un poco. Mi piacerebbe farmi una cavalcata con Fatma o con le capoverdiane, ma ogni volta che ci penso mi torna in testa Shuli.
Cazzo! É quasi un anno che non la vedo. Lei ha il mio cellulare, ma fino ad oggi non mi ha mai chiamato. Forse è meglio cosi. Mi auguro che la storia con il suo boss sia proseguita e che lei stia bene. É una brava ragazza e merita il meglio.
In quanto a me, spero che questa piccola vacanza a Londra, mi liberi da questa ossessione.
Lascio stare il sesso e mi preparo per partire. Vado direttamente a Fiumicino in auto, cosi al ritorno passiamo dai ragazzi insieme a Fede.
Atterro a Heatrow verso le 3.00 Pm. Fede e fuori, in sala lounge che mi aspetta. Un abbraccio, un bacio e via, in taxi, in albergo.
"Non capisco, Fede, perché non hai mantenuto lo stesso albergo. Hai dovuto spostarti con il bagaglio e sarebbe stato più semplice. Perché?"
"Perché non voglio ti tornino in testa dei brutti ricordi. Ecco perché! Non voglio ripensare a quel periodo e suppongo non voglia farlo neanche te? Divertiamoci questi due giorni e dimmi se vuoi fare quella cosa o se lasciamo stare?"
"Non lo so Fede. Tu sai che accetto quello che vuoi fare te. Se ti piace farlo non vedo perché proibirtelo. Decidi te?"
"Facciamo cosi, Mauro. Facciamo decidere al destino. Se alla reception c'é un uomo, andiamo e la faccio. Se c'é una donna, annullo tutto e ci divertiamo noi."
"Come desideri te."
Capirai, penso. Alle reception di mattino sono sempre donne. Vabbè, scopiamo noi e ci giriamo la città.
Arriviamo in hotel, pago il tassista ed entriamo dirigendoci alla reception.
Non c'é nessuno. Poi una voce...
"I'm coming. Excuse me."
Voce maschile. Fede mi guarda. Sembra felice e mi fa l'occhiolino.
Prendiamo le chiavi della camera e in ascensore.
"Mauro, se tu non vuoi non faccio nulla?"
"No no! Come hai detto te. É stato il destino a decidere, quindi fallo. Ascolta. É vero che siamo lontani da casa, ma é anche vero che il nome del locale te lo ha dato Richard. E se ci fosse pure lui, che faresti?"
"Vero, me lo ha indicato lui il locale. Ma lui oggi parte, va ad Edimburgo a trovare i parenti di sua moglie. Non credo proprio ci sia. Eppoi, aspetta. Non é detto che al locale mi prendano. Dovremmo prima andare a vedere."
"Va bene! Dai organizziamoci."
Entriamo in stanza.
Una bottiglia di qualcosa é nella glacette.
Affianco ci sono due bicchieri a calice.
"Cavolo! Che trattamento."
Mi avvicino al tavolo e tiro fuori la bottiglia.
"Mi coglioni!"
"Che c'é Mauro?"
"Ma sei sicura già di aver pagato?"
"Si, é tutto pagato. Ho già fatto con la carta quando ho prenotato. Perché? "
"Sai che bottiglia é?"
"Non lo so. Ma se l'hanno messa vuol dire che la devi stappare. E dai, aprila!"
"Va bene! Stappo!"
Eseguo e verso nei calici il contenuto della bottiglia e ne allungo uno a Fede che comincia a sorseggiare.
"Aaahhhh! Buonissimo! Questo champagne è spettacolare."
Champagne!? Come fa a sapere che é champagne se non ha manco vista la bottiglia? Ormai di gente danarosa ne ha frequentata e sai quanto champagne avrà bevuto. Glielo chiedo per curiosità.
"Fede, come fai a sapere che é champagne?"
"Come faccio a saperlo?! E già! Come faccio? Ho semplicemente tirato ad indovinare. Dai, disfiamo i bagagli."
Cosi fatto tutto, usciamo un po' per Londra, dirigendoci verso l'ubicazione del locale.
Seguo Fede. Lei sa come muoversi in città.
Prendiamo la metro e scendiamo a Leicester Square e da li proseguiamo a piedi.
"Ecco, dovremmo esserci!"
"Una bella stradina, ma io non vedo insegne. Non vedo nulla che mi faccia capire di questo locale."
"Si vede che non sei del posto Mauro. Tu non lo vedi, ma io si! Io non cerco l'ingresso principale, ma il secondario. L'ingresso principale é sulla strada principale, in bella vista, con tanto di insegne e tutto il resto. Dovrebbe essere...
Ecco. Quello é l'ingresso. Aspettami qui!"
Una strada laterale porta all'ingresso di servizio del locale.
Fede fa dieci metri, poi si ferma, si volta e mi guarda chiedendomi: "Sei sicuro? Vuoi che lo faccia"?
"Tu sei sicura? Se tu vuoi farlo, io non ho problemi? "
"Ok. Allora vado a chiedere informazioni. Aspettami frontalmente, dove é l'ingresso principale. Non far vedere che sei qui insieme a me, altrimenti il gioco finirebbe. Per loro devo essere una semplice casalinga, stanca della vita che fa, con tanta, tanta voglia di esibirsi. Certo ho 36 anni. Non so neanche se mi prendono. Vado! A dopo."
Vado sulla strada principale ed ecco il locale in tutta la sua bellezza. Sono le 4.50 Pm. La giornata è nuvolosa, ma é già un miracolo che non piova. D'altronde a Londra che vuoi trovare il clima italiano?
Sulle pareti laterali i manifesti delle attrazioni e la dicitura in grande dei vari spettacoli e sotto, in piccolo, una scritta in inglese che recita più o meno così: "Stanca di essere la solita e classica ragazza, donna o casalinga di casa. Vuoi di più? Vuoi esibirti senza veli? Vieni! Qui puoi farlo. Entra e chiedi informazioni.
E se cerchi ancora di più non hai che da chiedere.
Forza, cosa aspetti, entra e parlane con noi."
Sotto la scritta, la freccia che indica di girare l'angolo.
Ma che strano quartiere. Sembra tutto un locale di strip dance. É molto variopinto e noto diversi gay in giro.
In un cartello in alto la scritta: Soho!
Sono a Soho, il quartiere a luci rosse di Londra. C'è di tutto qui. Ma proprio di tutto. Sarei quasi contento che le dicessero di no! Che è troppo in su con l'età.
Gironzolo sul marciapiede come un fidanzatino in attesa della sua bella.
Suona il cellulare. Un sms. Leggo.
'Non fermarti davanti al locale. Comincia a camminare verso sinistra guardando l' ingresso. Io ti raggiungo.'
Ne arriva un altro.
'Il tempo di rivestirmi e vengo.'
Il tempo di rivestirmi?! L'hanno fatta spogliare. Beh, ti credo! Vogliono vedere la merce. Mi sembra giusto! Devono vedere se vale la pena mettere in mostra la mia giumenta.
Comincio a passeggiare incamminandomi alla sx del locale. Vado piano, in maniera tale possa raggiungermi. Lungo la strada, all'ingresso dei vari palazzi i cartelli con la scritta 'model' la fanno da padroni.
Non capisco cosa vogliano dire, però ce ne sono parecchi.
Poi dopo aver fatto 500 metri, mi fermo.
Guardo l'orologio.
Le 5.45 Pm. Alzo lo sguardo in direzione del locale.
Eccola che arriva a passo veloce.
"Allora, che é successo? Ti hanno fatta spogliare? Perché? Come mai tutto questo tempo?"
"Dai dai, cammina, non ti fermare. Non devono vedermi che sono con te. Andiamo a vedere la città e poi stasera a cena ti dico tutto.
Prima che chiuda, maritino mio, voglio portarti su una bella cosa.
Arriviamo alla ruota panoramica. Saliamo e c'è una vista stupenda della citta e del tamigi nonostante il tempo non sia splendido.
Vorrei dirle quante volte c'é venuta con Richard, ma lascio stare.
Scesi dalla ruota e iniziamo a gironzolare per il quartiere fino a quando si fanno le 8.20 PM.
"Hai fame Mauro? "
"Un poco. Allora andiamo a cena"
Alza la mano e ferma un taxi.
Ci facciamo portare in un ristorantino, ordiniamo e mentre aspettiamo, lei mi spiega a bassa voce.
"Hanno un buco per domani sera perché una ragazza si è sentita male. Mi hanno dato un questionario da compilare. Gradirei lo facessi te per farti un regalo. Io ti spiego cosa c'èscritto, eppoi te decidi se si o no. Una volta compilato, domani sera alle 10 PM, quando entro, glielo consegno."
"Ti hanno presa! ?"
"Si! Hanno detto che a 36 anni sono una gran bella signora."
"Ecco perché ti sei dovuta rivestire. Volevano vederti nuda."
"Non solo nuda. Mi hanno voluto vedere pure fare altre cose per sapere se mi vergognassi. Mi hanno già vestito per domani sera. Non ti dico nulla è una sorpresa."
"Come se ti vergognassi?"
"Si! Hanno chiamato quattro inservienti e mi hanno detto di spogliarmi. Quando mi hanno vista nuda e toccata un po' dappertutto hanno detto ok.
Su questo non ha problemi.
Cosi, li hanno mandati via.
Poi uno di loro, credo il titolare, ha cominciato a palparmi dappertutto, mettendomi un dito nella micetta e dentro il sedere."
"E che ha detto?"
"Mi ha detto che sono perfetta per lo spettacolo finale, sempre se acconsento."
"Finale? Cosa è questo spettacolo finale?"
"Mauro, mangiamo e andiamo ancora in giro e poi stasera, in camera, mi devi rompere. Sono eccitata da morire."
Una cena leggera, si fa per dire, e via, in giro per Londra con mia moglie che sembra esserci nata.
Richard ha fatto bene il suo lavoro. Oltre a scoparsela la portava a spasso.
Deve essersela goduta bene la vacca in questi due anni.
Essersela goduta? O forse se la sta ancora godendo?
Hai capito la mia dolce mogliettina le corna che mi ha messo. Chi lo sa quante? Io so di alcune, che poi poche non sono, e di quelle che non so?
Chi lo sa quanti Richard ha conosciuto qui a Londra?
Meglio non pensarci.
Torniamo in hotel che é quasi mezzanotte e dopo una stupenda scopata, inculata e tutto il resto, ci mettiamo a dormire.
Al mattino, alle 6 AM sono sveglio.
L'abitudine é questa.
Fede ancora dorme.
Mi faccio una doccia e senza far rumore mi vesto piano piano, aspettando che lei si svegli.
"Mauro, sei sveglio di già?"
"Eh si! L'abitudine."
"Se non ti spiace ho sonno. Vorrei dormire un altro paio di ore."
"Fai tranquilla. Io scendo, faccio colazione e gironzolo un poco qui intorno. Quando ti svegli mi mandi un messaggio. Ciao!"
"Bye!"
Scendo e faccio colazione.
Ma qui un caffè decente non sanno manco cosa sia. Poi girovago un po' li intorno in attesa del messaggio che non arriva mai.
Tempo di merda? Pioviggina sempre. A volte scrosci di acqua.
Ma come cazzo fanno a vivere qui?
Poi alle 11.15 Am.
Bip bip.
Eccolo!
'Scusa Mauro. Vieni in stanza che compiliamo il questionario.'
'Ok'
Entro in stanza.
"Scusami, cavolo. Ero stanca e visto che stasera faremo le ore piccole ho voluto dormire."
"Hai fatto bene. Ora scendiamo che ti faccio fare colazione fuori."
"No! Compiliamo il questionario e poi andiamo direttamente a pranzo."
"Ok."
Lei elenca e le dico si o no.
Parte con la prima domanda e fino alla fine ho detto di si a tutto, anche se sull'uso della mascherina sono stato titubante.
E infatti lei...
"Mauro, avrei accettato tutto da te, ma quando ti ho visto pensieroso sull'uso della mascherina mi sono preoccupata.
Ma ti ripeto, se avessi detto senza mascherina, a volto scoperto, per te lo avrei fatto. Con un po' di paura, ma lo avrei fatto.
Continua...
Laprof67@virgilio.it
E via di ritorno verso casa.
Lungo il tragitto la vedo un po' strana. Assorta nei suoi pensieri con il viso sempre girato dal lato finestrino.
Quando fa così, qualcosa non va.
"Allora, ti è piaciuto?"
"Mi chiedi se mi è piaciuto? Che domanda stupida. Certo che mi é piaciuto.
Non mi é piaciuto il fatto di essere stata offesa in continuazione.
Non mi é piaciuto il fatto che mi abbia fatto uscire nuda a prendere una cosa che in auto non c'era. Insomma, mi ha trattata come una puttana. Ma soprattutto non mi é piaciuto il fatto che tu non mi abbia difesa."
"Beh, se non sbaglio tu eri li. Potevi opporti e non l'hai fatto. Perche? Se ti fossi opposta e lui avesse insistito, io sarei intervenuto, ma tu...tu non ti sei opposta. Non hai fatto nulla per farmi capire che non volevi. Questo per me voleva dire che eri accondiscendente e che la cosa ti piaceva. Per questo non ho detto nulla. Eppoi me lo hai detto te quando ti ho avvertito che tipo é Omar e se non sbaglio tu mi hai detto: embeh! Che vuoi che sia. E ora... ora fai la sostenuta. Ceniamo a casa o preferisci andare a mangiare fuori?"
"A mangiare fuori? Vestita come una puttana?"
"Beh, dove é il problema?"
"Pure! No! Andiamo a casa e ci facciamo un piatto di pasta."
Avrei voluto rincarare la dose, ma non me la sono sentita.
Vestita come una puttana, mi dice.
Perché, cosa sei? Tutti questi sconti per cambiare auto ti rendono una puttana.
Ormai per me é diventata una jinu o forse é meglio definirla merce di scambio per i miei piaceri sessuali.
Per ora mi sta bene poi si vedrà e se questa situazione dovesse portare ad una rottura, pazienza.
Ci prepariamo un piatto di pasta e poi lei esce in giardino.
"É una vita che ti chiedo di mettere le luci alte esterne per illuminare meglio l'area, ma tu nulla. Pensi solo ad altro."
"Va bene! Appena posso, le metto. Martedi comincio a lavorare per metterti questi 8 faretti. Te ne ho comprati altri quattro. Contenta?!
Vado a farmi una doccia e poi vado a dormire. Se vuoi, domattina andiamo al mare?"
"Al mare? Perché no! Però io vado con la mia auto e tu arrivi dopo con la tua. Scendi in spiaggia e ti metti a 20 metri da me. Ti faccio scontare la giornata di oggi. Voglio farmi rimorchiare e se ci riesco ti devi stare zitto e lasciarmi fare.
Al massimo puoi seguirmi, ma non devi fare altro. Non mi sei piaciuto oggi e voglio rifarmi. E fallo senza farmi incazzare."
"Ma perché fai cosi?"
"Perché sono incazzatissima con te. E ringrazia il cielo che sono a casa, perché altrimenti sarei andata sulla stradale Adriatica a fare la puttana, visto che questo mi consideri. "
"Fai come vuoi, ma se la metti così non so se vengo in spiaggia. Sai se Lino e Clara sono tornati?"
"No! Ancora non sono tornati."
"Va bene, grazie. Marco è a Bellinzona. Vabbe, vado a docciarmi. Vuoi venire?"
Provo a smorzare i toni e a calmare la situazione.
"Non ci penso proprio. Sei in punizione oggi e domani e vedremo giorni i giorni a seguire. Vatti a lavare. Io devo vedere la posta elettronica sul pc perché dopodomani devo andare a scuola."
Mentre salgo le scale mi metto a pensare.
Vuole farsi rimorchiare. Mmmhhh! Vedrai che domattina dorme fino alle 8.00 e poi vuole andare a fare colazione al bar.
Io domani avrei da fare diverse cose, ma con lei in casa diventa problematico.
Ho le cassette da visionare. Portare i rullini a sviluppare. Devo vedere la sua posta segreta.
Se trovo il tempo, gli monto sti caz.. di faretti. Sistemo pure il giardino che é un casino. Ma si, dai, mi prendo una settimana di ferie e faccio tutto.
Faccio la doccia e vado a letto.
Mi giro e mi rigiro. Cazzo! Le 00.20 e lei ancora non viene.
Arriva dopo 10 minuti e si mette a dormire.
I grilli hanno rotto le palle tutta la notte e io mi sono addormentato alle 5.20. Ora ci sono le cicale a rompere le scatole con gli uccellini. É una gran bella giornata! Sono le 7.35. Ora le chiedo se andiamo al bar a fare colazione.
"Fede, vuoi andare a fare colazione al bar con un cannolo alla crema?"
Mi giro. Non c'é. Sarà sotto! Scendo, ma non é manco al piano di sotto. Vado in giardino e la sua auto nel vialetto non c'è. Non ho sentito nulla. Manco l'auto che partiva.
Vuoi vedere che...
La chiamo.
"Fede, ma dove sei?"
"Te l'ho detto ieri sera che sarei andata in spiaggia a farmi rimorchiare."
"E che spiaggia é ?"
"Potevi seguirmi. Se non l'hai fatto vuol dire che non ti interessa, quindi per oggi non scocciarmi. Ciao!"
"Eh dai, Fede..."
"Ti ho detto ciao."
Mi ha chiuso la linea. Mi ha chiuso il telefono in faccia. É proprio incazzata.
Me la sta facendo scontare per davvero o sta giocando e scherzando?
Ma nooo! Mi sta prendendo per il culo sicuramente.
Dai, mi faccio un bel caffè e mi metto a visionare le cassette.
Stasera la porto a mangiare il pesce e le passa tutto.
Mi metto in postazione e comincio con la prima fino a vederle velocemente tutte.
Solo provini. In costume, ma provini.
Vado in giardino, solito bidone e butto tutto dentro dando fuoco. La puzza di plastica invade l'area. Quasi quasi brucio pure i rullini. Non mi va di portarli a sviluppare.
Sono un coglione. Ho la digitale e continuo ad utilizzare la classica.
Ma si! Li brucio.
Salgo a prenderli, torno in giardino e li getto in quel calderone che brucia.
Forse ho fatto bene oppure ho fatto male, ma ormai é fatta.
Metto un po' di pezzi di legno dentro al bidone per bruciare tutto per bene e salgo in studio. Accendo il pc per controllare la sua posta.
Entro e trovo delle mail nuove aperte.
Sempre il locale di Londra.
Uno nuovo ad Amsterdam e uno di Madrid.
Finalmente questa è in italiano.
É di Angelo.
Ha due nuove proposte e in più gli chiede quando intende usufruire del viaggio che ha vinto.
Ahah! Quindi la superinculata con Antonio le ha fatto vincere il viaggio.
Ora ho capito il perché di zanzibar.
Continuo a leggere...
Richard, ancora Richard. Cinque mail.
Il cinese Atsushi che la ringrazia per la stupenda notte passata a Roma.
Bene! La famosa amica Atsushina.
Andrea la informa che la macchina dovrebbe arrivare a gennaio e che i tempi sono lunghi perché c'è una sorpresa per lei.
Ma porca miseria. Non ho una moglie. É proprio una mignotta. Una puttana! Le piace proprio il cazzo. E poi si lamenta se le dico quelle parole.
Continuo a vedere le altre aperte.
Questa chi cavolo é?
Mistress...........
Proposta di girare film porno a San Fernando valley.
Cazzo! Non credo accetti. Non so neanche dove sia questa Fernando valley.
Continuo a leggere.
Un certo dottore P...... che le dice di ricordarsi che deve fare la visita e gli esami del sangue.
Dye di Samir.
Poi una fitta corrispondenza con le ultime mail aperte ieri sera.
Un certo big dick.
Ultima mail alle 00.20. Quindi poco prima di venire a dormire.
Leggiamo cosa si sono scritti.
Apro la prima. Ah, però!
Big dick: "Ciao The teacher. Mi sei rimasta impressa quando ti ho vista al club inglese. Se rammenti io ero quello con il boxer calato e tu sei venuta a segarmelo un poco. Mi piacerebbe molto incontrarti per approfondire la conoscenza."
Fede: "Perdonami, ma non ricordo. Al club di cazzi in mano e non solo, ne prendo parecchi. Mandami una tua foto cosi forse potrei ricordarmi."
Big dick: "Eccoti la foto. Te ne mando una completamente nudo. Ti dissi, se rammenti bene, che ti avrei aperta in tutti i buchi se fossi venuta con me. Ma tu quella sera sei andata via con il signore biondo."
Fede: "Si, ora più o meno rammento.
Certo un affare cosi difficilmente lo dimentico. Hai veramente un bel cazzo.
Complimenti!
Ma chi ti ha dato questa mail?"
Big dick: "Si dice il peccato, ma non il peccatore. Ora sono a Pescara con un amico. Se tu mi dicessi parti che ti faccio scopare, mi farei anche 1000 km per raggiungerti."
Fede: "Addirittura 1000 km. E allora vediamo se é vero. Visto che hai questo bel cazzo i chilometri da fare sono di meno. Io domattina, anzi ormai stamattina, sono alla spiaggia.................. Ho un microbikini bianco e sono in topless. Raggiungimi li verso le 10.00.
Si parla e poi si vedrà.
Big Dick: "Sei sola? Non vorrei rompere le scatole. Magari fidanzato, marito, compagno? Ed eventualmente, potrei portare anche un mio amico?"
Fede: "Eh no! Non ti allargare. Se vuoi e se si fa, domani solo te. E per la cronaca, io sono single."
Lei é single! Bah! Si sono accordati per stamattina. Forse ho fatto una cazzata a non crederle e a non andare in spiaggia. Però certo che un cazzo cosi quando se lo fa scappare. Ora capisco perché Big dick!
E da questa mail capisco che a Londra fa gli spettacolini da vera maiala e che scopa.
Chi cazzo sarà questo signore biondo? Richard?! Richard la va a vedere al club? O il titolare, quello del pompino al ristorante di Angelo?
Arriva un sms.
É Fede.
"Motel provinciale stanza 105 Giacomo........ Non disturbarmi casa verso 16"
Cazzo! È telegrafico. Non può essere. Voglio reggerle il gioco. Vediamo chi la vince.
Rispondo: "ok"
Sono sicuro mi sta prendendo per il culo. Ahahah!
Voglio vedere le risposte che ha dato agli altri.
Ad Angelo dice che per il momento non può e che appena possibile darà lei l'ok e che per il viaggio si sta organizzando.
Continuo nella lettura...
Al club inglese, idem.
Ma saluta il, credo, titolare con un bel bacione sul cazzo. Così é scritto. Sicuramente é Luke, quello del pompino e ormai, grazie a Big dick, sono sicuro che si é fatta scopare anche da lui.
A Richard... a Richard...no noooo! Non ci credo!
Ma non ha capito proprio un cazzo. Non gli è bastato quello che è successo.
Fermo Mauro! Non correre e non tirare conclusioni affrettate.
Gli risponde che appena tornerà a Londra si incontreranno per continuare a chiarirsi.
Ma cosa cazzo devono chiarire?
Tu guarda se non fa un'altra cazzata. Certo è che se fosse ancora innamorata, qualche problema potrebbe sorgere.
Vabbè! Ormai c'ho fatto il callo con le bugie di Fede. Se gli piace se ne andasse via da casa e sticazzi.
D'altronde io stavo facendo la stessa cosa con Shuli.
Non mi arrabbio e non me la prendo più di tanto.
Il destino é destino. Vada come vada.
Continuo nella lettura.
Ad Atsushi dice che come al solito passare la notte con lui é stato bellissimo e che appena possibile lo faranno di nuovo, se lui vorrà.
Ad Andrea risponde con un ok grazie e un saluto.
Al Dottore dice che se a lui va bene puo andare lunedi verso le 15 ma che comunque lunedi mattino lo chiama per conferma.
Alla Mistress risponde che per il momento é impossibile anche se le piacerebbe. Solo che se dovesse farlo, lo farà solo col volto mascherato. Se va bene cosi, forse se ne può parlare?
Ai nuovi locali dice che per il momento non può spostarsi e vedrà in futuro.
A Samir comunica che presto si incontreranno di nuovo, ma senza di me.
Mi fermo a leggere e arrivano due nuove mail. Una di Richard e una di un certo Mike.
Non posso aprirle.
Non me ne sono accorto. Sono le 15.00. Chiudo e vado a prepararmi un piatto di pasta.
Chiamo Fede per sapere se viene a pranzo e se lo scherzo é finito.
Dieci squilli poi...
"Sssiiiiiiiiiiii...aaahhhh! Oohhh si, oh siiiii!"
"Fede! Ci sei? Fede, ma che stai facendo?"
Sento dei sospiri e dei mugolii con dei rumori che mi ricordano quando il ventre sudato del maschio sbatte sulle natiche della donna mentre la scopa a pecora.
"Te...l'ho...aaahhhh...detto...aaahhhh! St..sto..sto aaahhh sco... sco... pa... ndo.
Aaaahhhhh! Ci sent...anoo, siiiiiii nell'anooooo. Mi staiiiii sfo...sfo..nd..andoooo! Ooohhh sssiiii!!"
"Dai, posa il telefono Fede. Ti piace il mio cazzo ehhh!? Ti sfondo! Ti sfondo! Ti faccio la colonscopia."
E di chi é questa voce?
"Pronto pronto!"
Cazzo! L'ha fatto davvero! Sta scopando. Ha lasciato il cellulare aperto e si sente tutto.
Però, la sta sfondando davvero.
Senti che botte. Ah, Fede, Fede.
Falla tornare eppoi mi sente.
Mi sente?
Ma no, l'ho detto ieri che non me ne frega più un cazzo. Faccia quel che vuole e scopi pure con Richard.
Mi sono stancato.
E ho pure bruciato i rullini. Che coglione che sono.
Fammi chiudere la linea.
Sentila... sentila come gode la troia.
Mangio e mi metto a vedere la tv e aspetto...aspetto...
Le 16.40.
Sento la macchina nel vialetto e aspetto che entri in casa.
"Ciao Mauro! Che fai non mi saluti? Te lo avevo detto che mi sarei fatta rimorchiare o no?
Eppoi, fammi capire una cosa. Per i tuoi porci comodi vado bene e se faccio la puttana per i miei, no?
Se ti sta bene è cosi sennò stop a tutto, ma sappi che a me il cazzo piace.
Tu sei mio marito e ti amo, ma a me il cazzo piace. Dove non arrivi te, io cerco altro. Eppoi cosa mi hai detto? Che posso farlo ma di dirti dove vado, con chi e la stanza. Mi sembra di averlo fatto? Ti ho mandato un sms per avvisarti e tu mi hai risposto con un ok."
"Io, Fede, pensavo scherzassi e invece l'hai fatto davvero?"
"Scherzavo!? No! Non scherzavo affatto ma non ero convinta di farlo. Ti stavo aspettando e se tu fossi venuto in spiaggia non avrei fatto nulla.
Ma non sei venuto.
Ho conosciuto questo signore che mi ha abbordata, offerto il pranzo e mi sembrava doveroso ringraziarlo.
Cosi dopo pranzo siamo andati al motel della provinciale, lo stesso dove mi hai portata con Omar.
Ero ancora titubante. Non volevo farlo e infatti mi sono detta: ora gli dico che non mi va e lo accanno.
Ma quando sono scesa dall'auto per dirglielo c'erano i ragazzi di mercoledì che appena mi hanno vista si sono messi a parlottolare tra di loro dicendo: ragazzi, ragazzi. La puttana di ieri. Oggi ne ha rimorchiato un altro. Certo che é veramente una bella fica. Beato lui che se la scopa. Sarà pure una puttana, ma guardate che tette che ha?
Capito Mauro, mi hanno riconosciuta nonostante indossassi il velo sul volto.
Mi hanno riconosciuta, cazzo!
Quando ho sentito quelle frasi ho detto che dovevo fartela scontare e cosi siamo entrati in camera. Eppure ero ancora titubante. Pensa che moglie che hai!
E allora mi sono detta: ora gli mando il messaggio e vediamo cosa dice.
E tu cosa hai risposto?
Ok, mi hai risposto ok.
Sono uscita dal bagno e ho fatto quel che dovevo fare e sappi che è stata colpa tua.
Per farti credere a quel che dico ti ho portato dei trofei così almeno capirai che non stavo scherzando."
Apre la borsa e ne tira fuori una bustina, rovesciandone il contenuto sul tavolo.
Preservativi! Tre preservativi pieni con i nodi alla base per non far fuoriuscire il liquido all'interno, a dire il vero, molto copioso su due.
"Allora, caro maritino, ci credi? E a giudicare dal bozzetto del pantalone la cosa ti eccita pure. Vuoi che ti racconti o preferisci ti faccia un pompino?"
Cazzo! É vero! La cosa mi ha eccitato. Sto diventando sempre più porco con questa povera donna. Stavolta la colpa è stata mia. Bastava risponderle in altra maniera al messaggio, ma non ce la faccio a bloccarla e né a bloccarmi io, pertanto...
"Racconta, racconta pure. Anzi, mentre lo fai, me lo seghi per bene e fai sborrare pure me."
"Sei proprio un porco. Ti piace sapere che scopo con altri. Sei un maiale e la puttana sarei io?"
Cosi inizia a raccontare. Non mi parla della sua mail e ci avrei scommesso.
Mi dice semplicemente che l'ha rimorchiata in spiaggia e siccome ha fatto la facile, il tizio ha capito subito che sarebbe bastato un pranzo per scoparla. Mi conferma che aveva veramente un bel cazzo. Un cazzo bello grosso. Forse come quello di Rocco.
E che l'ha scopata e inculata. Un preservativo per ogni buco e il terzo per tutti e due. Niente sborra in bocca. Solo preservativo, cosi non posso lamentarmi della sicurezza e che finito tutto, ognuno a casa sua.
Questo ha detto lei. Ma ti pare che non ha inghiottito un po' di sborra?
"Fede, sto sborrando!"
Non faccio in tempo a dirlo che lei si getta con la bocca aperta sulla mia cappella.
Sei sghizzi di calda sborra si beve, poi alza il volto e vedo che il primo sghizzo le ha impiastricciato l'occhio e il naso.
"Non l'hai preso tutto, eh?"
"Eh, no! Mi hai avvertita tardi. Ma come cavolo fai ad avere questo sapore? É diventato dolciastro. "
Si alza per andare a lavarsi.
É proprio una zoccola! Una puttana di alto livello. Giusto che una donna cosi troia, se la scopino tutti e non solo io.
Non sono piu' manco tanto geloso.
Voglio vedere ora che dice.
Voglio vedere se vuole campo libero questi giorni prima dell'inizio ufficiale della scuola.
"Fede, domani vado in azienda e mi prendo una settimana di ferie. Sempre se tu vuoi che io ti stia intorno?"
"Ma che domande mi fai? Sei mio marito e ti amo da impazzire. Con gli altri é sempre e solo sesso. Certo che ti voglio intorno. Ci mancherebbe."
Cazzo, mi ha spiazzato. Confermo le ferie in azienda allora.
"Va bene! Mi prendo le ferie."
E ogni volta, come al solito, quando programmo una cosa, salta tutto.
Prenderò due soldi al lavoro, ma che palle sempre con la reperibilità e le gite lavorative fuori porta.
E così niente ferie. Mi spediscono fuori per due settimane.
Appena lo dico a Fede rimane dispiaciuta, ma so già che occuperà il tempo fino al 14 settembre, giorno in cui i ragazzi tornano dal mare.
Anche perché il 15 tutti in classe.
Cosi venerdi mattino parto con destinazione Milano per prendere l'aereo.
Con me stavolta oltre al pc, la reflex digitale. Devo cominciare ad utilizzarla.
Poi se tutto andasse come deve andare, dovrei tornare per il 22 settembre.
Stavolta il viaggio é corto. Meno di tre ore. Non pesa ringraziando il cielo.
Ho l'interprete in aeroporto che mi aspetta e tutto sommato parlicchio inglese pure io, non benone, ma mi capiscono.
E cosi cominciamo a lavorare. Dopo un paio di giorni accendo il pc e mentre sta avviandosi, telefono ai ragazzi e poi a mia moglie.
I ragazzi mi dicono che tutto é a posto e pure per Fede é tutto ok e mi chiede di non rompere le scatole alle donne del luogo.
Seee! A trovarle. E se ne trovassi una, per spogliarla ci starei un mese. La lascio con un piccolo avvertimento.
"Fai la brava Fede, mi raccomando."
"Tranquillo, sono e sarò bravissima."
Saluto, chiudo e chiamo Marco. Gli spiego la situazione e giustamente mi risponde che di me si fida ad occhi chiusi.
"Non ti avremmo mandato altrimenti. Li, Mauretto mio, servi te e non un ingegnere. Dai che 14 giorni passano in fretta."
É lunedi! In mattinata vado sulla mail di Fede. Capirai ha campo libero fino al 13 settembre. Chissà che cazzo sta facendo o si sta inventando? Stefano, Andrea, Piero, Marco. No, Marco no. Mi ha detto che non ha più rapporti sessuali con Fede da un paio di anni. Mi ha detto che io non mi scopo Marisa e lui non si scopa Fede. Vabbè!
Entro nella Posta e vado a leggere le varie mail.
Il dottore gli dice che sabato mattina l'aspetta per la visita e le analisi come da accordi telefonici.
Quindi oggi é lunedi, ha fatto tutto. Ha anticipato visto che io non c'ero.
Big dick la ringrazia per la stupenda giornata passata insieme a una fica come lei.
Angelo le dice che va bene per martedi sera per lo spettacolo.
Ha accettato lo spettacolo! Non avevo dubbi. Ecco perché ha anticipato la visita e le analisi.
Poi...
No, non ci credo! Ha invitato Richard ad Ancona, ma niente incontri in casa, solo in hotel e solo per chiarirsi in merito alla cazzata che gli ha detto e il fatto di averla messa incinta.
Toh, pure la mail di Piero che le chiede se al termine dello spettacolo vuole passare la notte con lui e Sara e se vuole, ci puo stare pure Antonio?
Non avevo dubbi. Ha accettato pure questa, ma senza Antonio.
Quello che più mi preoccupa comunque, é il nuovo incontro con Richard. Spero non sia ancora innamorata sennò non so proprio come andrà a finire.
Ma guarda te. Mi ero detto che non me ne fregava un cazzo e invece eccomi di nuovo a fare il geloso col professorucolo.
Ha inviato pure una mail a Samir, ma non per un incontro, solo per sapere come sta.
Chiamo Angelo che mi risponde.
"Ciao Mauro."
"Ciao Angelo. Qualche novità?"
"Beh, io ormai non ti dico più nulla perché dopo che mi hai ridato l'ok, per me é cosa normale inviare mail a Federica per gli spettacoli.
Ah, forse non ti ho detto che é un bel po' di tempo che deve consumare un viaggio per Zanzibar che ha vinto, ma a tutt'oggi è ancora indecisa, anche se mi ha detto che si sta organizzando."
Faccio lo gnorri.
"Ah, non sapevo lo avesse vinto lei. Per quante persone è questo viaggio?"
"Per due Mauro"
"Per due? A me non ha detto nulla."
"Non so con chi lo farà Mauro. Mi auguro vada con te?"
"Caro Angelo, lo spero pure io. Con me e i ragazzi, lo spero davvero!? Ahahah!"
"Ahahah! Ma si Mauro, sono convinto andrà così. E continuo a dirti che martedi sera farà la cameriera sexy, subito completamente nuda e poi sex machine.
Ne avrebbe avuto pure uno giovedi, ma non può farlo perché le analisi non dovrebbero essere pronte.
Mauro, dimmi te se devo fermarmi o continuare a mandargli le proposte?"
"Tranquillo! Continua pure. Al prossimo suo spettacolo, vorrei portare un paio di amici. É possibile?"
"Ti ho detto che hai quattro poltroncine a tua disposizione, fanne buon uso."
"Grazie Angelo."
"Sempre grazie a te Mauro."
Deve proprio piacergli tanto. Ha una passione innata per il cazzo. Che puttanona di moglie. E pensare che mi sembrava peggio di una suora.
Suora un cazzo! Io ce l'avrò pure portata, ma lei è proprio troia di suo.
Se non avessimo avuto figli l'avrei già fatta diventare attrice hard.
Ma no Mauro, per carità, meglio i ragazzi. Me li tengo stretti.
I giorni passano e piano piano ci avviciniamo al giorno del rientro.
Stavolta niente sorprese, non vorrei farmi male da solo, anche se in realta' le scuole sono iniziate e ci sono anche i ragazzi.
Cosi, al mio rientro, me la ritrovo alla stazione di Ancona a prendermi. Un abbraccio, un bacio e di corsa a casa. I ragazzi sono ancora a scuola.
Mi butto in doccia e subito sento bussare.
"Si Fede. Dimmi?"
"Se entrassi, ti romperei le scatole?"
"No, ma ti preferirei sul letto, se a te andasse bene?"
"Ti aspetto."
Finisco la doccia, mi asciugo e vado in camera. Lei é pronta, sul letto che mi osserva. Io mi sdraio al suo fianco e comincio a massaggiarle le natiche e il seno. Non ha un millimetro di pelle bianca. É abbronzatissima.
"Sei un gran pezzo di fica. Mi chiedo sempre se sto facendo bene a farti scopare da altri?
Però capisco, almeno questo mi hai fatto intendere, che a te il cazzo piace e pertanto mi sembra giusto concederti ad altri uomini. Solo per me saresti uno spreco."
"Addirittura!"
"E allora, dolce mogliettina, cosa hai fatto questi giorni? Hai concesso le tue grazie a qualcuno?"
"Solo una volta a Stefano e basta. Non sono mica una mignotta che sta sempre a scopare."
"Ma come, prima che partissi, hai fatto quel gioco con il tizio al mare."
"Quello l'ho fatto per fartela pagare. Eppoi se dovessi andare con altri, ti informerei con un messaggino.
E comunque, se tu mi dicessi di no, io non andrei. Quindi, quando rispondi ai messaggi, pensaci bene a cosa scrivi.
Ah, altra cosa importante da dirti. Però sappi subito che se tu mi dicessi di no, io non andrei.
Allora, mettiti sdraiato che è meglio.
La scuola, quella di Londra, vuole mantenere un canale aperto con noi, ma vorrebbe me come rappresentante.
Io, se andassi, lo farei solo per i ragazzi. Mi piacerebbe fargli passare un periodo di studio da loro.
Però come ti ho detto, se tu mi dicessi di no, io non andrei e direi di conseguenza no."
"Mmmmhhhh! E con Richard? Non ti darebbe fastidio vederlo? Sicura di non esserne più innamorata? "
"Mauro, te lo ripeto. Non ero innamorata di Richard. Mi piaceva solo fare sesso con lui e basta."
"Sicura Fede che non mi stai prendendo per culo un'altra volta?"
"No Mauro, tranquillo!"
"Voglio ancora fidarmi di te. Ma ti prego, se devi scopare con Richard, dimmelo e basta."
"No no, stai tranquillo."
Si getta con la sua lingua e bocca sul mio cazzo e comincia avidamente a farmi un pompino fino alla completa erezione.
Comincio a scoparla alla missionaria e poi come adoro io, a pecorina.
Le natiche si aprono e mi mostrano le grandi labbra e il buco del culo a mia completa disposizione.
Mentre la scopo guardo la sua rosa anale.
Credo che qualcuno ultimamente ci abbia giocato per bene. Mi sembra più largo del normale, a meno che, non sia entrato Stefano.
Noooo! Non penso proprio. Forse Samir. No, non penso. Non lo ha incontrato.
Big dick, si. Ha un bel cazzo, ma Stefano, Antonio e Samir sono di un altro livello.
Sono in tiro. Ho una voglia di fica che ho un cazzo di marmo. Aumento il ritmo, lei gode ancora, poi alzo la cappella e le invado il culo come un coltello caldo entra nel burro.
Poi un pensiero mi attanaglia e mi ricordo di Marisa.
"Fede!"
"Aaahhh! Siiiii! Dim...m.. i Mauro."
"Vieni!"
"Siiiiii! Se mi scopi così vengo subito. Daiiii, continua. "
"No, no! Vieni con me, alzati dal letto."
"Dove?"
Esco da lei e la porto sulla terrazza.
"Appoggiati alla ringhiera."
Si poggia mettendosi a novanta gradi. Vedendo quel buco ancora un po' aperto, mi posiziono dietro di lei tornando ad incularla.
La sento godere di nuovo mentre io le scarico dentro il contenuto delle mie palle.
"Aahhh! Mi piace, mi piace tanto scopare con te. È diverso dallo scopare con altri uomini.
Vado a docciarmi.
Stasera siamo tutti a casa, evviva! A proposito. Sabato sera barbecue da noi.
Ci sono tutti."
"Tutti chi?"
"Marco, Marisa, Lino, Clara, i gemelli, e ho invitato, se non ti spiace, pure Stefano."
"Per fargli vedere il cornuto."
"No! Per stare insieme e divertirci. Per passare una serata diversa. Ma se vuoi, cancello tutto?"
"No, no! Sta bene cosi, me la sono cercata."
Andiamo a prendere i ragazzi a scuola e via. I giorni passano e arriva sabato sera.
Tutti in giardino.
"Mauro, bisogna sempre mettere quei faretti."
"Hai ragione prima o poi..."
I soliti saluti eppoi arriva Stefano con una signora sui quaranta anni.
Forse la sua compagna. Fede non scopi più Stefano. Ihihih!
Me la presentano.
"Piacere Luisa, sono la sorella di Stefano. Scusate l'intrusione, ma ero sola in casa. Mio marito e mio figlio non ci sono e Stefano m'ha detto: vieni pure te. Federica la conosci. Non credo sia un problema una persona in piu."
"Ha fatto bene tuo fratello."
Però, guarda tu che cazzo di sorella ha Stefano. Non male proprio. Giuro che un paio di botte gliele darei, cosi renderei pan per focaccia al fratellone e a mia moglie.
Tu trombi mia moglie e io mi trombo tua sorella.
Seeee! Sveglia Mauro! É sposata e con un figlio.
Luisa! Bella donna la Luisa. Alta come Fede. Due gambe e un culo, a giudicare dal jeans attillato, non male. Occhi marroni e capelli castani. Mani curate e che dire: bella signora quarantenne.
"A tavola ragazzi, é pronto!"
E si chiacchiera, tra una birra e l'altra del piu e del meno.
Fede, Marisa, Stefano e Clara della scuola. Stefano dice a fede che non dovrebbe andare a Londra, però capisce pure che é una grande opportunità alla quale lei non può rinunciare.
Marco e Lino dei lavori e delle attività da intraprendere e di come istruire i nuovi.
Io e Luisa siamo li e attacca bottone lei.
"Allora Mauro, grazie ancora per l'invito.
Mio figlio era entusiasta gli ultimi due anni di scuola quando aveva tua moglie come insegnante.
Mi diceva sempre che oltre ad essere bella, é una brava professoressa."
"Grazie Luisa. Molto gentile."
"Poi vanno d'accordo con Stefano e Clara. Molto d'accordo! Sinceramente se non sapessi che é felicemente sposata con te potrei pensare pure ad una tresca tra lei e mio fratello.
Ma che dico! Scusami Mauro. A volte la bocca parla prima che il cervello sia inserito."
"Tranquilla Luisa. Ti confesso che a volte l'ho pensato anche io, se questo può esserti di aiuto.
E te? Che mi dici di te?"
"Cosa vuoi ti dica. Ho 43 anni.
Sposata da 23. Mio marito non mi faceva mancare nulla tranne la cosa più importante. Ma é meglio lasciare stare, non voglio tediarti con i miei problemi Mauro."
"Ma stai tranquilla, se posso aiutarti lo faccio ben volentieri Luisa."
"Grazie. Ho ancora una settimana di ferie e devo trovare il modo di passare il tempo. Mio marito e mio figlio sono andati a milano, dai suoi genitori."
"E tu, non sei andata?"
"E no! Tra me e mio marito c'é un po' di burrasca e abbiamo deciso di vivere un paio di settimane, diciamo, di contemplazione."
"Mi spiace Luisa. Spero che tutto si risolva per il meglio."
"Mauro, vada come vada. Mio figlio é grande. Io ho il mio lavoro e quindi sono autosufficiente. Per il resto é mio marito che deve far pace con la testa."
"Beh, sei una bella donna. Non credo tu abbia problemi per amicizie maschili."
"No, esatto! Non avrei proprio problemi, ma mio marito sembra che preferisca la carne fresca e ha fatto nascere una storia con la sua segretaria di venti anni più giovane. Pertanto gli ho detto: o lei o me.
Ho ancora una settimana di ferie e voglio godermela. Domattina vado al mare, alla spiaggia..........
Ti confesso che se mi capitasse un'occasione, visto che mio marito non mi tocca da quattro anni, penso proprio che potrei cedere alla tentazione."
"Da quattro anni? Che spreco. Attenta Luisa. Potrei prenderti in parola."
"Ahahahah! Dai Mauro, non scherzare."
"Ahahaha! Hai ragione Luisa, meglio non scherzare. Però, anche se ci conosciamo da poco, casomai ti servisse una spalla dove piangere, puoi tranquillamente appoggiarti alla mia."
Scherzo?! Ma chi cazzo scherza! Io alla Luisa come già detto, un paio di botte gliele darei. Almeno andrei un poco a pari con Stefano e Fede.
"Sai Luisa, sono in ferie pure io e non domani, ma lunedi, sempre se vai in spiaggia, potrei venirti a trovare?"
"Beh, se mi dici cosi, io sono li."
La serata finisce e tutti a casa.
Fede la sera a letto: "ti ho visto dialogare parecchio con Luisa. Sai ha un po' di problemi e stanno cercando di risolverli, anche se Stefano m'ha detto, che secondo lui la cosa non si risolverà per il meglio."
"Fede, ho detto a Luisa che lunedi sarei andato al mare con lei, ma se a te dispiacesse, non andrei? "
"Mmmhhh! Al mare con lei?"
"Che c'é? Ora fai la gelosa? Scopi col fratello e fai la gelosa te?"
"Lo sai che sono gelosa e non hai bisogno di chiedermelo. Va bene, vai!
Solo perché ha bisogno di qualcuno che le stia affianco e Stefano ora non può. Lo dico a te. Non farmi cazzate!"
Incredibile! Lei che dice a me di non fare cazzate.
"Tranquilla! É solo un'amicizia e al contrario delle tue, le mie sono amicizie veramente. Buonanotte!"
"Buonanotte!"
La battutina le ha fatto male. Si é girata incazzata e si è messa a dormire.
La notte passa...
Apro gli occhi perché qualcosa mi sta succhiando le parti intime.
"Uh! Fede! Cazzo! Ma sei assatanata?"
"Scu.. mpf.sa. Ho una voglia pazza di cazzo e mmmhhhh shhhhh."
"Si vede! Da come succhi, si vede. Aahhh!"
"Mi è servito un po' di tempo per carburare, ma poi il mio piccolino ha reagito a dovere e cosi la cavalco per una quindicina di minuti.
"Aaahhhh! Bravo Mauro, bravo! Cosiiiiii!
Aaaahhhh! Siiisiiiiisiiiii. Vengo vengo aaahhhhh!
E ora tocca a te. Sborrami in bocca. Lo voglio per colazione."
Lo prende nuovamente in bocca e segandolo con tanto di pompino mi fa venire. Le sghizzo in bocca. Lei inghiotte e pulisce il mio cazzo con una bella succhiatona. Penso a Shuli. La prima volta della sua vita che ha inghiottito sperma, ha chiuso gli occhi e ha buttato giù. Si vedeva però che ha avuto problemi, che forse inizialmente gli ha fatto un po' schifo. Però lo ha fatto per me.
Togliendomi dalla testa con tanta difficoltà l'immagine di Shuli, torno a mia moglie.
Mi metto sdraiato a fianco a lei.
"Ma che ti è preso? Non ti ho mai vista cosi intraprendente alle...ma cazzo sono le 6.00 ora.
Ti è venuta voglia alle 5.30 di scopare? Se continui cosi, mi sa devo far venire ad abitare i tuoi, chiamiamoli amici, tutti qui."
"Dai Mauro. Ho fatto un sogno e mi sono eccitata. Nient'altro."
"E che sogno hai fatto?"
"Lasciamo stare che é meglio."
Passa la domenica e lei e i ragazzi lunedi a scuola e io in ferie.
Ho promesso a Luisa che sarei andato al mare, quindi mi preparo e vado.
Arrivo in spiaggia. Lei é sdraiata su un telo. Fortuna che ormai ci sono poche persone.
"Ciao Luisa! Buongiorno!"
Proprio come pensavo. Fisicamente sta messa molto bene. Due belle tette, forse una terza, e nonostante l'eta e il figlio, stanno dritte. Credo vada in palestra. È tutta tonica e si vede.
"Mauro, sei venuto?! Non credevo l'avresti fatto!"
"Per me ogni promessa è un debito. Ma cosa vedono i miei occhi. Hai pianto?"
"Mi è venuto un momento di debolezza e non ho resistito."
"Dai, dai! Non piangere! Andiamo a prenderci un bel caffè o quello che preferisci."
E cosi tra una chiacchiera e l'altra passa il tempo. Arriva l'ora di pranzo e le dico di andare a mangiare qualcosa insieme.
"Mauro, io non voglio disturbare. È già tanto quello che hai fatto e non vorrei creare problemi tra te e Federica."
"Non disturbi e non ti lascio sola in un momento così! Federica sa che stamattina sarei venuto al mare con te. É un po', diciamo gelosa, ma sa che si può fidare di me. Eppoi mi ha detto che hai bisogno di qualcuno che ti stia vicino in questo momento e meglio di me, chi vuoi ci sia? Ahahah! Dai, andiamo da un mio amico ristoratore. Ci facciamo fare un piatto di spaghetti con le vongole e poi se vuoi, mangi altro."
"No no, grazie! Solo gli spaghetti sono perfetti."
Al ristorante mi elenca tutte le corna del marito. Poverina, mi fa pena! Io me le cerco, lei no.
Poi squilla il mio cellulare.
É mia moglie.
"Oddio! E ora?"
"E ora nulla. Lo sa che sono con te, anzi te la passo, se vuoi?"
"Fede eccomi. Si, sono con Luisa. Tu hai fame? Dai, vieni che ti aspettiamo. Da scuola ci metti cinque minuti ad arrivare. Si, siamo da Paolo.
Noi? spaghetti con le vongole. Ok, anche per te e un'orata. Ok. Va bene! Avverto Paolo che sono tre gli spaghetti e prendo un'orata pure per Luisa. Muoviti. Ciao!"
"No mauro, per me no!"
"Ma dai che te la mangi. Non mi dire di no."
Aspettiamo Fede che arriva dopo sette o otto minuti. Saluta Luisa.
"Ragazzi, ho una fame terribile."
CosìLuisa riprende il discorso mentre mangiamo.
Finito, dico a Fede di andare a casa che i ragazzi li prendo io. Federica prima di andare via, prende in disparte Luisa e ci parla un paio di minuti. Viene da me, mi da un bacio e mi dice: sei un angelo. Anzi no! Sei Mauro, il mio Mauro angelo.
La guardo stupito mentre va via.
Mi avvicino a Luisa.
"Cosa ti ha detto?"
Lo sguardo di Luisa é luminoso e con un enorme sorriso...
"Cose di donne, Mauro. Cose di donne. Hai una brava moglie e lei ha un grande uomo al suo fianco. Ti ringrazio di tutto Mauro, anche del pranzo e domani, se volessi, torno in spiaggia."
"Bene, ci vediamo in spiaggia allora. A domani."
E finisce così la settimana di ferie.
Io e Fede abbiamo una nuova amica e Luisa ha due persone sulle quali contare.
Il marito vuole il divorzio e lei glielo ha concesso con noi e il fratello vicino che l'abbiamo aiutata a reggere l'urto.
Per me, effettivamente é solo un'amica e Fede se ne è accorta. Dicono sia difficile instaurare un rapporto di amicizia tra uomo e donna, ma per me Luisa è solo un'amica come spero di esserlo io per lei.
Certo, me la scoperei, ma approfittare di lei in un momento di debolezza è da vigliacchi e non lo farei mai.
E cosi riparte la solita routine.
Scuola, lavoro, piscina e in aggiunta le lezioni di salsa ai figlioli. Poi le cene con Marco, a volte pure Marisa, Lino, Clara e Luisa e Stefano.
I vari compleanni completano il tutto.
A dicembre è il compleanno di mia moglie. Marisa è in svizzera, altrimenti lo avrebbero festeggiato insieme.
Vorrei farle una sorpresa, ma poi ci ripenso. Dobbiamo partire per andare a Zanzibar, sono prossime le festività natalizie, no troppo casino. Festeggiamo una cosa tra di noi stavolta e quindi lascio perdere.
Passa il capodanno e pronti per Zanzibar.
Dulcis in fundo, si sono uniti al viaggio a Zanzibar anche Luisa, Marisa e Lino e Clara con i gemelli. Marco non ha potuto venire.
E viaaa! Tutti a zanzibar.
A gennaio va a prendere l'auto. Stavolta si porta i figli cosi vanno a trovare i nonni.
Il lunedi presa la macchina tornano a casa.
Il pomeriggio arrivano, entra in garage e le dico: "ah, bella sorpresa! Non te l'aspettavi vero"?
I ragazzi salgono in casa.
"Cavolo! Stai zitto davanti a loro."
"Scusa, non c'ho pensato. Ma non ho detto nulla di male. Cabrio! La mini cabrio! Bella, veramente bella! Bella l'auto, bella la padrona. Ma se tanto mi da tanto la prossima che auto sarà?"
"Mauro, questa sta bene per i prossimi 10 anni e sinceramente... io cabrio non la volevo. Ma ormai..."
"Dici? Ne riparleremo quest'estate, quando con la capote abbassata, i capelli al vento, gli occhiali da sole, tutta supertruccata, in minigonna e corpetto a balconcino con scarpe tacco 12, scenderai dall'auto e farai la vamp. Magari sulla terrazza fronte mare dove vado spesso io in contemplazione.
E ora che ci penso, sarebbe fantastico fotografarti nuda lassù."
"Zitto, cavolo! Ci sono i ragazzi. No Mauro, non credo di essere cosi. Eppoi che faccio? Mi spoglio nuda dove potrebbero vedermi tutti?"
"Ma se non ci va mai nessuno."
E accostandomi a lei...a bassa voce...
"E da sotto la spiaggia chi ti guarderebbe. E poi, se ti vedessero nuda, meglio per loro. Spettacolo di spogliarello gratis di Federica. Venghino siori, venghino a vedere questa bellezza nuda baciata dai raggi solari."
"Dai non scherzare! E sai che odio quando parli cosi, cavolo! Parla italiano. Ora saliamo a casa che ho fame."
E il tempo, ahime, scorre.
Arriva il giorno in cui mia moglie mi dice: "Mauro, il preside mi ha detto che devo andare quattro giorni a Londra per gli accordi. Quest'anno hanno lasciato stare lo scambio, ma sembra che sia i genitori inglesi che quelli italiani si siano lamentati, dicendo che era una bella cosa e di continuare."
"Quindi gli accordi che tu prenderesti ora sarebbero per il prossimo anno?"
"Esatto!"
"Fede, te lo ripeto. Se devi scopare con Richard, ti prego, dimmelo e se lo fai utilizza le dovute precauzioni."
"Mauro, ma non sei geloso?"
"Non é proprio gelosia, perché se lo fosse non ti farei fare nulla di quello che fai, ma, mi rode terribilmente il sedere che mia moglie scopi con quello stronzo. Preferirei sapere che hai scopato a Londra con tutto un quartiere piuttosto che vederti a letto con quel professorucolo da quattro soldi. Ricordo ancora quel suo sorriso beffardo qui a casa. Però, siccome ti amo, cerco di compiacerti su quello che a te piace fare perché non voglio perderti. Pertanto se ti piace fare sesso con lui fallo, ma dimmelo e non rimanere incinta perché stavolta non ti perdonerei."
"Stai sereno e non preoccuparti. Per ora non ci penso proprio a scopare col prof. Brown e altra cosa importante: tu non mi perderai mai."
"Renditi conto di cosa hai detto? Per ora! Che vuoi dire che poi si vedrà se scoparci o no?"
"No no, scusa. Voglio dire che non ho intenzione di scopare con Richard."
Bugiarda! Lo ha invitato ad Ancona e gli ha pure detto niente incontri in casa, solo in hotel.
"Bah! Ok. Quando partiresti?"
"Maggio o finite le scuole, a giugno. Non lo sanno ancora. Io spero a giugno che mi tolgo di mezzo i corsi di recupero. Faccio gli esami di stato e il giorno dopo parto."
"Ah! A proposito! So che tu hai tanti giorni di ferie da godere ancora."
"Chi te lo ha detto?"
"Un uccellino."
"Un uccellino di nome Lino, vero? Da quando é diventato mio assistente non si tiene più. Ahahah."
"Ce lo hai fatto tu, se non sbaglio?"
"Ahahah! Hai ragione. Ma é bravo ed ha bisogno di soldi. Deve far crescere i gemelli e con casa nuova che hanno acquistato il mutuo é da pagare. Eppoi lo sai bene, che io, la dentro, la mia vita la metterei solo sulle mani di Marco e Lino e della mia squadra."
"Si, lo so! E Marco e Lino e la tua squadra, fanno altrettanto con te.
Ho un' idea per Pasqua, Mauro."
"Dimmi?"
"Ti prendi una settimana di ferie e facciamo venire i figli di Luca e Stefania e di Ale e Manu. Li andiamo a prendere al treno.
Che ne pensi!?"
"Sai benissimo che non riesco a dirti di no. E ora la sorpresa ve la faccio io."
"Cioe?"
"Vi porto due intere giornate a mirabilandia."
"Wow! Chiamo subito Manu e Stefania per sapere se a loro va bene, prima che prendano altri impegni."
"Ok!"
Cazzo! Non so più neanche se si incontra con Stefano e Andrea. Ma no! Sta spesso a casa, non credo. Chi lo sa se fa altri incontri? Devo tornare a vedere la sua posta. É da tanto che non vado. Appena sono solo controllo.
"Evvai Mauro. Hanno acconsentito. Solo Stefania ha detto che la piccola non la manda perché troppo piccola ancora e ci darebbe solo problemi.
Andremo a prenderli al treno il giorno seguente la chiusura delle scuole."
E passa anche la settimana Pasquale. I ragazzi sono stati tutti contenti.
Penso a mia figlia che con il figlio di Luca e Stefania parlavano fino alle 2 di notte.
Cazzo! È ancora una bambina. Ha 12 anni ma fisicamente ne dimostra forse 15 o 16. Eppoi sta diventando veramente bella. Mi chiedo sempre da dove siano usciti quei capelli biondi e gli occhi celesti?
E tempo scorre...
Un giorno, alla fine di aprile, sto malissimo, ho la febbre. Forse influenza.
Rimango a casa da solo. Momento buono per controllare la posta di Fede.
La curiosità é tanta e la febbre non mi tiene a letto.
Accendo il pc e... oh cavolo!
Password errata.
Cazzo! Come password errata. La rimetto e nuovamente password errata.
No, impossibile sono sicuro che...
Coglione! Sono un coglione.
Auto nuova, targa nuova, password nuova.
Sono proprio un coglione!
Metto la nuova targa e...
Apro e comincio a leggere le mail aperte.
Rammento l'ultima volta che le stavo vedendo. Ne arrivarono due. Una di Richard e l'altra di un tale Mike.
Apro con timore quella di quel giorno di Richard e comincio a leggerla.
Dopo un po' tiro un grande sospiro di sollievo.
Non ha fatto nulla con lui. Richard infatti gli chiede perché l'ha fatto venire ad Ancona per non fare nulla di sesso?
Vado subito a vedere la risposta e Fede risponde: "Ho rischiato di perdere mio marito e con lui i miei figli per te.
Se vuoi, come ti ho detto quel in hotel, possiamo rimanere buoni amici? Se ti comporti bene, posso tornare come insegnante nella tua scuola. Saremmo solo colleghi e niente altro. Se a te sta bene, do l'ok al preside? Poi continueremo a chiarirci a Londra casomai.
Ciao."
Beh, ha detto la verità. Stavolta fa sul serio. Menomale!
E ora vediamo sto Mike. Leggo senza difficolta'. Nome inglese, ma poi in realtà dice di chiamarsi Michele ed é il titolare di tre locali per scambisti in Puglia. Possiede anche dodici sexy shop disseminati nella regione.
L'ha vista allo spettacolo di presentazione di Angelo e un paio di volte a Londra al........
Da allora gli è rimasta sempre impressa nella testa.
Vorrebbe che Fede facesse un paio di spettacoli in due locali, ed eventualmente, fare la commessa nuda, come pubblicità, in due dei suoi sexy shop.
Lascia un numero di cellulare per un eventuale contatto.
Leggo subito la risposta: Fede per il momento declina l'invito dicendo che gli spettacoli potrebbe farli eventualmente nel periodo estivo, ma che non sa quanti giorni potrebbe rimanere.
Per ora lo saluta e lo ringrazia degli apprezzamenti e che appena avrà la possibilità glielo comunicherà e se lui, sarà ancora interessato, si metteranno d'accordo.
Beh, menomale! Non sono mai stato in Puglia e una vacanzetta in questa regione non sarebbe affatto male. Lei a farsi rompere il culo e io al mare. Magari con qualche bella pugliese.
Anche se fosse, non credo proprio me lo dica e ancor meno che mi porti.
Chi lo sa se a Fede il cazzo pugliese piace?
Penso proprio di si. Basta sia con la cappella grande, un bel bastone attaccato con due coglioni giganti e non credo proprio dica di no.
È una troia, una grande troia. Ormai lo so.
Ci sono altre tre mail, ma manco le guardo. Chiudo tutto e vado a rimettermi a letto.
E a letto mi metto a pensare.
E penso a Marisa, a Clara, a Shuli.
A tutto quello che mi é accaduto in questi ultimi anni.
Certo! Tante cose sono starte piacevoli, ma altre mi hanno lasciato un vuoto dentro.
Un terribile vuoto difficile da riempire. Se potessi tornare indietro non avrei mai dato il via a tutto, ma ora, si, ora é difficile smettere e rinunciare. O meglio: io riuscirei pure, ma Fede?
A Fede piace scopare con altri uomini e io pur di non perderla, sono disposto a chiudere un occhio sulle sue bugie e sulle sue scappatelle.
Solo, ecco, non sopporterei il fatto che lei rimanga incinta. Spero che non capiti più! Me lo auguro!
E intanto i giorni passano. Evito di andare sulla sua posta. Da quello che mi dice, ogni tanto si incontra con Stefano, ma di rado, e lo fa solo se non c'é Luisa.
Mi ha detto che Stefano, dopo l'aiuto che ho dato io alla sorella, non se la sente di scoparla come prima, per non fare un torto a me.
Lo fa come forma di rispetto e quindi ha calato il numero degli incontri e solo perché quelle poche volte, è Federica a chiederglielo.
Andrea é partito per Los Angeles per lavoro e dovrà starci circa un anno. Chi lo sa se conosce Rocco?
E a maggio arriva la chiamata di Ale per un servizio fotografico.
Mia figlia, vogliono mia figlia. Tre giorni a Roma. Mia moglie ha detto ad Ale che é un problema, perché é in mezzo alla settimana e noi non possiamo scendere.
Però Manuela subentra: Fede, ci siamo io e Stefania. Per noi, lo sai, tua figlia é nostra figlia. Metticela in treno e ci pensiamo noi.
E cosi, la piccola, per modo di dire, si fa tre giorni a Roma di lavoro e due, il sabato e la domenica, di vacanza da Stefania. Ma guarda un po', ci avrei scommesso.
E arriva giugno. La fine delle scuole e la comunicazione di mia moglie con un po' di timore da parte mia.
"Mauro, la scuola mi manda dal 22 al 25 a Londra. Le scuole sono finite. I ragazzi non ci sono, perché stanno al mare con i miei e i tuoi. Io vado e torno il venerdi. Prima di andare faccio gli esami di stato scritti e gli orali e martedi parto."
"Fede, per favore... Non farmi brutti scherzi. Non lo sopporterei stavolta."
"Stai tranquillo, Mauro. Non ci penso proprio a scopare con Richard e se lo facessi te lo direi.
E sappi che in tal caso, prenderei la pillola e userei il preservativo."
Ah! Prima non ci pensa proprio. Ora me lo direbbe e prenderebbe le dovute precauzioni. Abbiamo cambiato già idea. Bah! La osservo stupito, poi lei vedendo il mio sguardo...
"Dai, sciocco! Sto scherzando. Stai tranquillo. Anzi, sai che ti dico. Ti aspetto venerdi per quel famoso fine settimana a Londra. Che ne dici?"
"Buona idea. E poi che facciamo?"
"Cosa vorresti fare? Si! Perché no! Ti ricordi quella pazzia che volevamo fare? Quel locale a Londra?"
"Certo che ricordo. Vuoi veramente farti sborrare addosso da tantiuomini?"
"Siiii! Siiii! E mi piacerebbe con te presente. Sai che scopata la notte in hotel con te? "
"Va bene! Acquisto il biglietto. E l'hotel?"
"All'hotel ci penso io, tranquillo. Tu acquista solo il biglietto aereo."
"Scusa Fede, ma non sarebbe più conveniente mantenere quello dove tu già alloggi e continuare aggiungendo una persona?"
"No no, Mauro, meglio di no. Sta messo in periferia. Non preoccuparti per l'hotel, ci penso io."
"Se lo dici te. Ok, grazie! "
E così le scuole chiudono. I ragazzi partono e parte pure mia moglie.
Io a casa da solo per questi 3 giorni. Accendo il pc per trastullarmi un poco. Mi piacerebbe farmi una cavalcata con Fatma o con le capoverdiane, ma ogni volta che ci penso mi torna in testa Shuli.
Cazzo! É quasi un anno che non la vedo. Lei ha il mio cellulare, ma fino ad oggi non mi ha mai chiamato. Forse è meglio cosi. Mi auguro che la storia con il suo boss sia proseguita e che lei stia bene. É una brava ragazza e merita il meglio.
In quanto a me, spero che questa piccola vacanza a Londra, mi liberi da questa ossessione.
Lascio stare il sesso e mi preparo per partire. Vado direttamente a Fiumicino in auto, cosi al ritorno passiamo dai ragazzi insieme a Fede.
Atterro a Heatrow verso le 3.00 Pm. Fede e fuori, in sala lounge che mi aspetta. Un abbraccio, un bacio e via, in taxi, in albergo.
"Non capisco, Fede, perché non hai mantenuto lo stesso albergo. Hai dovuto spostarti con il bagaglio e sarebbe stato più semplice. Perché?"
"Perché non voglio ti tornino in testa dei brutti ricordi. Ecco perché! Non voglio ripensare a quel periodo e suppongo non voglia farlo neanche te? Divertiamoci questi due giorni e dimmi se vuoi fare quella cosa o se lasciamo stare?"
"Non lo so Fede. Tu sai che accetto quello che vuoi fare te. Se ti piace farlo non vedo perché proibirtelo. Decidi te?"
"Facciamo cosi, Mauro. Facciamo decidere al destino. Se alla reception c'é un uomo, andiamo e la faccio. Se c'é una donna, annullo tutto e ci divertiamo noi."
"Come desideri te."
Capirai, penso. Alle reception di mattino sono sempre donne. Vabbè, scopiamo noi e ci giriamo la città.
Arriviamo in hotel, pago il tassista ed entriamo dirigendoci alla reception.
Non c'é nessuno. Poi una voce...
"I'm coming. Excuse me."
Voce maschile. Fede mi guarda. Sembra felice e mi fa l'occhiolino.
Prendiamo le chiavi della camera e in ascensore.
"Mauro, se tu non vuoi non faccio nulla?"
"No no! Come hai detto te. É stato il destino a decidere, quindi fallo. Ascolta. É vero che siamo lontani da casa, ma é anche vero che il nome del locale te lo ha dato Richard. E se ci fosse pure lui, che faresti?"
"Vero, me lo ha indicato lui il locale. Ma lui oggi parte, va ad Edimburgo a trovare i parenti di sua moglie. Non credo proprio ci sia. Eppoi, aspetta. Non é detto che al locale mi prendano. Dovremmo prima andare a vedere."
"Va bene! Dai organizziamoci."
Entriamo in stanza.
Una bottiglia di qualcosa é nella glacette.
Affianco ci sono due bicchieri a calice.
"Cavolo! Che trattamento."
Mi avvicino al tavolo e tiro fuori la bottiglia.
"Mi coglioni!"
"Che c'é Mauro?"
"Ma sei sicura già di aver pagato?"
"Si, é tutto pagato. Ho già fatto con la carta quando ho prenotato. Perché? "
"Sai che bottiglia é?"
"Non lo so. Ma se l'hanno messa vuol dire che la devi stappare. E dai, aprila!"
"Va bene! Stappo!"
Eseguo e verso nei calici il contenuto della bottiglia e ne allungo uno a Fede che comincia a sorseggiare.
"Aaahhhh! Buonissimo! Questo champagne è spettacolare."
Champagne!? Come fa a sapere che é champagne se non ha manco vista la bottiglia? Ormai di gente danarosa ne ha frequentata e sai quanto champagne avrà bevuto. Glielo chiedo per curiosità.
"Fede, come fai a sapere che é champagne?"
"Come faccio a saperlo?! E già! Come faccio? Ho semplicemente tirato ad indovinare. Dai, disfiamo i bagagli."
Cosi fatto tutto, usciamo un po' per Londra, dirigendoci verso l'ubicazione del locale.
Seguo Fede. Lei sa come muoversi in città.
Prendiamo la metro e scendiamo a Leicester Square e da li proseguiamo a piedi.
"Ecco, dovremmo esserci!"
"Una bella stradina, ma io non vedo insegne. Non vedo nulla che mi faccia capire di questo locale."
"Si vede che non sei del posto Mauro. Tu non lo vedi, ma io si! Io non cerco l'ingresso principale, ma il secondario. L'ingresso principale é sulla strada principale, in bella vista, con tanto di insegne e tutto il resto. Dovrebbe essere...
Ecco. Quello é l'ingresso. Aspettami qui!"
Una strada laterale porta all'ingresso di servizio del locale.
Fede fa dieci metri, poi si ferma, si volta e mi guarda chiedendomi: "Sei sicuro? Vuoi che lo faccia"?
"Tu sei sicura? Se tu vuoi farlo, io non ho problemi? "
"Ok. Allora vado a chiedere informazioni. Aspettami frontalmente, dove é l'ingresso principale. Non far vedere che sei qui insieme a me, altrimenti il gioco finirebbe. Per loro devo essere una semplice casalinga, stanca della vita che fa, con tanta, tanta voglia di esibirsi. Certo ho 36 anni. Non so neanche se mi prendono. Vado! A dopo."
Vado sulla strada principale ed ecco il locale in tutta la sua bellezza. Sono le 4.50 Pm. La giornata è nuvolosa, ma é già un miracolo che non piova. D'altronde a Londra che vuoi trovare il clima italiano?
Sulle pareti laterali i manifesti delle attrazioni e la dicitura in grande dei vari spettacoli e sotto, in piccolo, una scritta in inglese che recita più o meno così: "Stanca di essere la solita e classica ragazza, donna o casalinga di casa. Vuoi di più? Vuoi esibirti senza veli? Vieni! Qui puoi farlo. Entra e chiedi informazioni.
E se cerchi ancora di più non hai che da chiedere.
Forza, cosa aspetti, entra e parlane con noi."
Sotto la scritta, la freccia che indica di girare l'angolo.
Ma che strano quartiere. Sembra tutto un locale di strip dance. É molto variopinto e noto diversi gay in giro.
In un cartello in alto la scritta: Soho!
Sono a Soho, il quartiere a luci rosse di Londra. C'è di tutto qui. Ma proprio di tutto. Sarei quasi contento che le dicessero di no! Che è troppo in su con l'età.
Gironzolo sul marciapiede come un fidanzatino in attesa della sua bella.
Suona il cellulare. Un sms. Leggo.
'Non fermarti davanti al locale. Comincia a camminare verso sinistra guardando l' ingresso. Io ti raggiungo.'
Ne arriva un altro.
'Il tempo di rivestirmi e vengo.'
Il tempo di rivestirmi?! L'hanno fatta spogliare. Beh, ti credo! Vogliono vedere la merce. Mi sembra giusto! Devono vedere se vale la pena mettere in mostra la mia giumenta.
Comincio a passeggiare incamminandomi alla sx del locale. Vado piano, in maniera tale possa raggiungermi. Lungo la strada, all'ingresso dei vari palazzi i cartelli con la scritta 'model' la fanno da padroni.
Non capisco cosa vogliano dire, però ce ne sono parecchi.
Poi dopo aver fatto 500 metri, mi fermo.
Guardo l'orologio.
Le 5.45 Pm. Alzo lo sguardo in direzione del locale.
Eccola che arriva a passo veloce.
"Allora, che é successo? Ti hanno fatta spogliare? Perché? Come mai tutto questo tempo?"
"Dai dai, cammina, non ti fermare. Non devono vedermi che sono con te. Andiamo a vedere la città e poi stasera a cena ti dico tutto.
Prima che chiuda, maritino mio, voglio portarti su una bella cosa.
Arriviamo alla ruota panoramica. Saliamo e c'è una vista stupenda della citta e del tamigi nonostante il tempo non sia splendido.
Vorrei dirle quante volte c'é venuta con Richard, ma lascio stare.
Scesi dalla ruota e iniziamo a gironzolare per il quartiere fino a quando si fanno le 8.20 PM.
"Hai fame Mauro? "
"Un poco. Allora andiamo a cena"
Alza la mano e ferma un taxi.
Ci facciamo portare in un ristorantino, ordiniamo e mentre aspettiamo, lei mi spiega a bassa voce.
"Hanno un buco per domani sera perché una ragazza si è sentita male. Mi hanno dato un questionario da compilare. Gradirei lo facessi te per farti un regalo. Io ti spiego cosa c'èscritto, eppoi te decidi se si o no. Una volta compilato, domani sera alle 10 PM, quando entro, glielo consegno."
"Ti hanno presa! ?"
"Si! Hanno detto che a 36 anni sono una gran bella signora."
"Ecco perché ti sei dovuta rivestire. Volevano vederti nuda."
"Non solo nuda. Mi hanno voluto vedere pure fare altre cose per sapere se mi vergognassi. Mi hanno già vestito per domani sera. Non ti dico nulla è una sorpresa."
"Come se ti vergognassi?"
"Si! Hanno chiamato quattro inservienti e mi hanno detto di spogliarmi. Quando mi hanno vista nuda e toccata un po' dappertutto hanno detto ok.
Su questo non ha problemi.
Cosi, li hanno mandati via.
Poi uno di loro, credo il titolare, ha cominciato a palparmi dappertutto, mettendomi un dito nella micetta e dentro il sedere."
"E che ha detto?"
"Mi ha detto che sono perfetta per lo spettacolo finale, sempre se acconsento."
"Finale? Cosa è questo spettacolo finale?"
"Mauro, mangiamo e andiamo ancora in giro e poi stasera, in camera, mi devi rompere. Sono eccitata da morire."
Una cena leggera, si fa per dire, e via, in giro per Londra con mia moglie che sembra esserci nata.
Richard ha fatto bene il suo lavoro. Oltre a scoparsela la portava a spasso.
Deve essersela goduta bene la vacca in questi due anni.
Essersela goduta? O forse se la sta ancora godendo?
Hai capito la mia dolce mogliettina le corna che mi ha messo. Chi lo sa quante? Io so di alcune, che poi poche non sono, e di quelle che non so?
Chi lo sa quanti Richard ha conosciuto qui a Londra?
Meglio non pensarci.
Torniamo in hotel che é quasi mezzanotte e dopo una stupenda scopata, inculata e tutto il resto, ci mettiamo a dormire.
Al mattino, alle 6 AM sono sveglio.
L'abitudine é questa.
Fede ancora dorme.
Mi faccio una doccia e senza far rumore mi vesto piano piano, aspettando che lei si svegli.
"Mauro, sei sveglio di già?"
"Eh si! L'abitudine."
"Se non ti spiace ho sonno. Vorrei dormire un altro paio di ore."
"Fai tranquilla. Io scendo, faccio colazione e gironzolo un poco qui intorno. Quando ti svegli mi mandi un messaggio. Ciao!"
"Bye!"
Scendo e faccio colazione.
Ma qui un caffè decente non sanno manco cosa sia. Poi girovago un po' li intorno in attesa del messaggio che non arriva mai.
Tempo di merda? Pioviggina sempre. A volte scrosci di acqua.
Ma come cazzo fanno a vivere qui?
Poi alle 11.15 Am.
Bip bip.
Eccolo!
'Scusa Mauro. Vieni in stanza che compiliamo il questionario.'
'Ok'
Entro in stanza.
"Scusami, cavolo. Ero stanca e visto che stasera faremo le ore piccole ho voluto dormire."
"Hai fatto bene. Ora scendiamo che ti faccio fare colazione fuori."
"No! Compiliamo il questionario e poi andiamo direttamente a pranzo."
"Ok."
Lei elenca e le dico si o no.
Parte con la prima domanda e fino alla fine ho detto di si a tutto, anche se sull'uso della mascherina sono stato titubante.
E infatti lei...
"Mauro, avrei accettato tutto da te, ma quando ti ho visto pensieroso sull'uso della mascherina mi sono preoccupata.
Ma ti ripeto, se avessi detto senza mascherina, a volto scoperto, per te lo avrei fatto. Con un po' di paura, ma lo avrei fatto.
Continua...
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