Come tutto ebbe inizio... Cap 4
di
Maurox
genere
corna
Nel bosco.
La sera rientro a casa verso le 16.30.
Sul tavolo, in sala, trovo la mia Nikon con un rullino a fianco.
Una voce.
"Sorpresa!"
Mi volto.
Mia moglie con un microbikini dorato che a stento le copre i capezzoli e la figa. Le solite scarpe col tacco ai piedi. Le labbra con un rossetto rosso fuoco. Unghie smaltate e capelli rosso ramato.
"Wow! Perché tutto questo?"
"Non te lo aspettavi, vero?
Ho parlato con Marisa e mi ha detto che sono stata cattiva e che quindi avrei dovuto scusarmi con te.
Mi ha prestato questo micro bikini che lei indossa al mare.
Quale modo migliore di questo!"
"Ok, dammi un minuto, salgo in studio a posare la borsa."
In realta' salgo per andare a prendere altri 3 rullini nel cassetto della scrivania.
Magari si rimette nuda, penso.
Poi rimugino a quello che mi ha detto Marco e... cazzo!
Io ci provo. Più di no che altro può dirmi.
Scendo e la trovo pronta per gli scatti.
La guardo e le dico: "Fede, oggi si cambia location".
Vedo che è perplessa.
"Cioè?"
"Si va fuori, nel bosco a fare le foto e voglio farne pure con te nuda."
Ecco che mi manda a fanculo e invece con tono sottomesso: "va bene! Pero' nuda le fai senza rullino e voglio un posto nascosto nel bosco".
"Ancora senza rullino? Ma perché pensi che le altre donne siano tutte sante?"
"No! Pero' io nuda no! Non sono una puttana e non mi piace mostrarmi nuda agli altri."
"Va bene! Mi accontento per ora."
Prende il copricostume, lo indossa e saliamo nella sua smart.
"Dove preferisci andare: badia, il passo del lupo o il belvedere?"
"Badia, andiamo a badia. È forse più nascosto degli altri. Dai che con una mezz'ora dovremmo esserci."
"E sia allora. Si va a badia. Anzi è meglio badia, col tacco dovrei avere meno difficoltà."
"Potevi prendere le scarpe da ginnastica?"
"Non c'ho pensato e poi mi piace stare col tacco alto. Anzi, vorrei comprarne un paio col plateau da 17 cm."
"Plateau?! Cosa è il plateau?!"
"Lascia stare, non è per te. Ahahahah!"
So benissimo cosa è il plateau delle scarpe. La cosa strana è che Federica non amasse tanto i tacchi alti e ora li vuole da 17 cm?
Magari le acquistasse. Amo le donne in tacco alto mi piacciono moltissimo.
35 minuti di strada ed eccoci arrivati a Badia.
Lasciamo la macchina in una piccola piazzola abbastanza nascosta e le dico di togliere il copricostume.
"Ma ora?!"
"Certo! Ora! Hai paura ti vedano? Non c'è nessuno. Muoviti che il sole cala. E poi con questo caldo ti rinfreschi."
Si toglie il copricostume, lo posa sul sedile anteriore dell'auto e ci inoltriamo all' interno della boscaglia. Le sto dietro e vederla ondeggiare e rimanere in equilibrio sui tacchi é fantastico.
A mia moglie fisicamente non gli si può dir nulla.
Due tette stupende! Dopo due gravidanze dalla 2° sono balzate alla 4°piena. Due gambe lunghe che con i tacchi la slanciano ai 180 cm. Forse l'unica pecca sono i glutei. Mancano di quella rotondità alla quale manco la palestra ha sopperito. Per carità, quando si metteva a pecora nulla da dire, ma in confronto al culo di Marisa non c'era paragone. È vero che erano 2 donne diverse pero' il culo di Marisa a pecora mi tirava da matti. Ah! La figa! Non aveva più la figa di quando era giovane. Normale, dopo 2 parti naturali non si può più pretendere che la micina di mia moglie fosse stretta. Però aveva una bella micina, anzi miciona. Come mi diceva il cugino di Federica a Roma, mia moglie era una di quelle donne con 1 kg di figa. Quindi, per i romani, avere la figa gonfia indicava la ciccia a disposizione in mezzo alle gambe. Beh, mia moglie, in base a quei parametri, ne aveva parecchia di ciccia in mezzo alle gambe.
Intanto Federica continuava a camminare. Andava dritta nonostante i tacchi da 10 cm. Non sembrava le importasse di girare nel bosco con quei 2 pezzi di stoffa che a malapena la coprivano. Il filo dorato del micro bikini in mezzo alle chiappe mostrava le natiche bianche. Non era andata al mare, per il lavoro, per i ragazzi. Il tempo non c'era.
Pensavo al suo cambiamento improvviso.
Ma cosa si saranno mai dette con Marisa per essere cosi remissiva e disponibile? Bah! Non lo sapevo e sinceramente quella nuova Federica cominciava a piacermi. Brava Marisa!
Dopo un 10 minuti arrivammo in un punto in cui tra gli alberi filtrava la luce del sole. A circa 10 metri la capannina di caccia dei cacciatori ormai in forte stato di abbandono. Una struttura in legno di forse 8 x 4 La porta completamente aperta. Alla sua sinistra una finestra con le ante in terra. A destra un grande buco all'angolo nella parete dovuto a qualche atto vandalico, mostrava un interno fatiscente. Nel patio, antistante l'ingresso, degli anelli in ferro fissati nelle travi di legno.
Pensai: sicuramente servivano per agganciare le povere prede per scuioarle. Beh, il tutto dava una sensazione particolare e il frinire dei grilli completava l'atmosfera. Se non ci fosse stata quella cavallona di mia moglie sembrava più da film horror che da set per foto di nudo.
Le dissi di fermarsi che li mi piaceva e che dovevamo sfruttare gli ultimi sprazzi di luce che ringraziando il cielo, a giugno c'erano fino a oltre le 20. Guardai l'ora. Le 17.45. Cominciammo a scattare. A metà rullino le dissi di togliersi il top.
Ma dai! Il sopra no, per favore! Poi le sviluppi e praticamente con il microscopico pezzo di stoffa che mi copre sotto sono quasi nuda.
E allora? Non sei l unica che fa topless. E poi tu pensi dispiaccia a chi le sviluppa di vedere le tue bocce?
Fece un sorriso, alzò le braccia e sciolse i nodi che lo tenevano. Il top cadde a terra. Continuai a scattare. Ok finito! E ora quelle senza rullino.
Togli tutto! Si appoggiò ad un albero per non perdere l 'equilibrio e mentre lo faceva cambiai il rullino e alzai il viso per scattare.
Oh cazzo! Se l' era completamente depilata. Era glabra come quella di un neonato. Praticamente l'unico pelo che aveva erano i capelli che con i riflessi dei raggi solari davano quel rosso rame bellissimo da vedere.
Sicuramente opera di Marisa. Anche lei era completamente depilata.
Cominciai a scattare fino al 37 scatto. Rullino finito. Dovevo inventarmi qualcosa per sostituirlo.
E ora per divertirci ne facciamo da maialona.
Poggiati all' albero e con le mani prendi le natiche e apriti il culo. Mostralo bene quel buco vergine.
Si girò e allargo' le chiappe con le mani. Le aveva talmente allargate che si vedeva la rosa del culo leggermente aperta e la figa tutta spalancata. Aveva veramente 1 kg di figa la Fede.
Come un fulmine sostitui il rullino e parti con una serie di scatti che avrebbero fatto invidia ad una pornodiva. In piedi, sdraiata sulka terra, a pecora. Si vedeva la vulva brillare dagli umori. Le grandi labbra erano gonfie. La vacca si era eccitata e lo si vedeva bene.
Facciamone vicino il casino di caccia.
Sai, le dissi, adesso ad avere 2 negri qui e farti le foto che bello sarebbe stato.
Con 2 negri? E magari con i loro cazzi nelle mie mani, vero?!
Nelle mani?! Li prenderesti solo tra le mani? E non te li infileresti in figa?
Ma pensane un'altra di cazzata!
Delle voci da lontano.
Mauro! Mauro! Sta venendo qualcuno.
Svelta, entra nel casino.
Non feci in tempo a prendere il microbikini che era rimasto in terra.
Entrammo di corsa.
Guardai l'interno del casino. In terra c'erano delle lattine di birra, carte e buste dell' eurospin, segno evidente che qualcuno lo sfruttava come abitazione. In alto sulla sinistra mancava una bella porzione di tetto. Un telone in plastica trasparente copriva dalla pioggia e dava la possibilità ai raggi solari di entrare e di illuminare a giorno l' ambiente. In fondo un comò mezzo distrutto con uno specchio centrale rotondo e alla sua sinistra 2 grandi specchi da sarto portati li da chissà chi. Sulla parete di sinistra un' altra porta che sicuramente portava alla stanza attigua.
Ci mettemmo alla sinistra della porta d'ingresso. Fede tra la porta stessa e la finestra. Io tra l' angolo e la finestra. Notai che anche all' interno erano presenti gli anelli in ferro.
Ci mettemmo a spiare all'esterno facendo attenzione a non farci notare.
Un gruppetto di ragazzi che si era inoltrato nella boscaglia forse per una passeggiata. Una decina in tutto.
Uno di loro rivolto agli altri:
Ma che cazzo gli è venuto in mente alla prof di questa cazzo di ricerca sugli uccelli e poi a scuola finita. Che palle!
Beh, gli risponde un ragazzo con la macchina fotografica al collo, (E che macchina cazzo! Mi sembrava una nikon con uno zoom da 600. Fantastica! ), serve per settembre. E poi si vede che alla prof gli uccelli piacciono. E tutti a ridere.
Ragazzi il casino. Non ci sono mai stato dentro. Entriamo!
Mia moglie mi guardò allargando gli occhi con senso di disperazione.
Dio mio, Dio mio! Guarda in che casino mi hai messa? Mi disse a bassa voce.
Si, andiamo a vedere chi ci vive ora.
Ma chi vuoi ci viva?
Ma dai che ci frega! Torniamo a casa che è tardi.
Mi hanno detto che alcuni neri ci passano la notte.
Hey, guardate! Hanno lasciato un costume.
Uno dei ragazzi raccolse con un bastone i 2 pezzi del microbikini che erano in terra.
Ma che troia! Guardate non copre nulla. Sicuramente sono di una puttana che per scopare l'hanno portata qui nel casino.
Magari se la sono fottuta i negri. Sai che culo le hanno fatto?
I negri?! E con che cosa l' hanno pagata?!
Col cazzo!
Come col cazzo?
Certo! Sicuramente è una di quelle mogli troie insodisfatte dal marito. È venuta qui a prendere un po' di cazzi gratis. Anzi ha pure pagato lei.
Secondo me la nostra prof di matematica è cosi.
Ahahah! Sai con quel culone come lo prende bene.
No ragazzi, io preferisco la prof di italiano.
Chi? La prif C.......?
Cazzo, mia moglie!
Deve essere una gran maiala. Io me la scoperei di brutto.
Guardavo Federica che era terrorizzata.
Si volta verso di me dicendomi:"io due ragazzi li conosco. Sono del 2° e vengono nella mia scuola. O mio Dio! Fa che non entrino".
Si alza e si poggia all'angolo della parete con le mani che coprono il volto.
Ha i capezzoli ritti e un rigagnolo di sostanza liquida le scende giù dalla coscia interna.
Sul pavimento, una macchia, fa capire che la situazione l'ha notevolmente eccitata.
"Gia'," disse un ragazzo, "anche io sinceramente me la scoperei. Mi farei fare un bel pompino con quelle labbra che ha.
Non fa pompini!"
Rispose prontamente il ragazzo con la macchina fotografica al collo.
"Come non ne fa?
Esatto! Due anni fa, mio zio...
Il prof. di ginna!
Si, il prof. di ginnastica.
Due anni fa l'ho sentito parlare della prof. con mio padre.
La doveva accompagnare a riprendere l'auto dal carrozziere poiché aveva litigato col marito.
Visto che era presto e la sua casa era sul percorso, le ha chiesto se gradisse un caffè..."
Ricordavo quel giorno.
Avevamo avuto una discussione e io mi ero scordato che doveva andare a riprendere l'auto.
Intanto lui, mentre parla, si avvicina al casino con gli altri ragazzi.
M'intrufo di corsa nella stanza accanto.
Chiamo mia moglie, ma é paralizzata in quell'angolo.
Ormai deve restare li.
Il ragazzo é sulla porta e gli altri sul patio.
"E lei cosa ha fatto?
É salita e lui da buon dongiovanni c'ha provato.
Cazzo,che zoccola! Poi tuo zio è bello palestrato.
Già, e posso garantirvi che sotto ha una bestia di cazzo.
L'ho visto a calcetto. Ha un cappellone e 2 coglioni che sembrano quelli di un asino.
E la prof., c'è stata?
Cosi! Cosi!
Cioè?! Spiegati?
Ha detto che ha cominciato a baciarla e mentre lo faceva lei, si faceva toccare. Le palpava le tette e le ha infilato due dita in fregna da sotto il vestitino.
Non si è opposta.
E li che mio zio aveva capito che se la sarebbe scopata.
Ha sciolto le bretelline dell'abito che è caduto in terra e mentre continuava a baciarla le ha sganciato il reggiseno.
Ragazzi ha detto che aveva due pocce spettacolari.
Poi è sceso e ha sfilato le mutandine. Disse a mio padre che aveva un corpo da favola e che era già in quasi in tiro e lei era bagnatissima.
Seeee! A cazzo dritto! Per riempire quel cazzo troppo ne serve di sangue!?
Scusami,ma 1.95 di uomo, palestrato, io credo che di sangue ne abbia da vendere.
Zitti! Fatelo continuare.
Guardo mia moglie ondeggiando il capo.
Lei mi guarda con gli occhi lucidi di lacrime come per scusarsi.
Il ragazzo continua a raccontare: "ha una fregna molto curata, molto gonfia. Voleva leccargliela, ma gli ha detto di no.
Allora glielo ha tirato fuori e glielo ha mostrato.
Sai la prof.appena ha visto la bestia?
Zio le ha preso una mano e gliel'ha portata sul cazzo. Lei ha cominciato a massaggiarglielo e a segarlo. Disse che glielo aveva fatto gonfiare parecchio.
Ma zio voleva scoparsela e cisi,
l'ha fatta sedere sul divano, si è messo il preservativo e le ha alzato le gambe, strofinandogli il cazzone sulla figa, ma appena infilato il cappellone un poco dentro la vulva, lei gli disse di fermarsi.
L'ha fermato?!
E perché la prof. lo ha fermato?
Perche' non se la sentiva di cornificare il marito. Si è scusata e gli ha detto che l'avrebbe accontentato in altra maniera.
Allora questo non serve, gli disse zio sfilandosi il preservativo e le chiese di fargli un pompino.
Lei rispose che non ne faceva.
Ma che cazzo, sei una santa?! Poi forse lei, vedendolo spazientito gli si mise in ginocchio e cominciò a segarlo con due mani e in contemporanea a leccarglielo ficendogli che per ora poteva fare solo cosi e che in futuro si sarebbe visto.
Zio disse che il trattamento fece talmente effetto che gli partirono una decina di sghizzi di sborra. Zio disse a mio padre che la prof. aveva il volto talmente pieno di sborra che le colava sulle pocce e il viso non si vedeva più.
Lo sapete che zio produce una gran quantità di sperma per quel cazzo di problema che ha.
E comunque non era pienamente soddisfatto.
La prof. gli disse di accontentarsi, per ora.
Che zio aveva un gran bel cazzo e che un giorno forse, se avesse cornificato il marito, lui sarebbe stato il primo della lista.
La fece lavare e la accompagno' dal carrozziere.
Hai capito la troia della prof.
L'ho sempre detto che la prof C..... per me è una gran vacca.
Vabbè ragazzi, non dite a nessuno di quello che vi ho detto oggi senno' sono cazzi amari.
No no, tranquillo. Dai, andiamocene!"
Sentii gli scatti a raffica della sua macchina e disse:"ok, andiamo via".
Hai capito la santarellina. Ha fatto la troia col prof. di ginnastica e non mi ha mai detto nulla.
La guardo e le faccio un applauso. Lei abbassa lo sguardo.
Guardo ancora in basso, in mezzo alle sue gambe. Continuano a cadere goccioline che fuoriescono dalla vagina. É un bagno di umori. Le secrezioni uscite dalla sua figa hanno allargato la macchia in terra. Prendo la macchina dal collo e scatto un paio di foto.
I ragazzi all'esterno intanto, parlando, si stanni allontanando.
Mi avvicino a Fede dicendole:
"cosi ti sei fatta palpeggiare e sborrare in faccia dal professore di ginnastica? Nuda, io?! Non mi mostro nuda agli altri. Ora ricordo perché quel giorno mi dicesti di pensare ai bambini che tu dovevi andare a farti una doccia."
Lei ascolta in silenzio.
Poi:"perdonami Mauro! Avevamo litigato e non ci parlavamo da 10 giorni e non vedentoti arrivare io...io..."
L'abbraccio e la bacio.
Infilo un dito nella figa.
É bagnatissima!
Le esce un oohhhh di piacere dalla bocca.
Poggio la Nikon sulle tavole del pavimento.
Prendo lei per i fianchi, facendola girare.
La metto a 90 gradi con il bventre poggiato sul davanzale pieno di polvere.
Che situazione intrigante.
Mia moglie nuda in tacchi, a pecorina, con le tette e la testa fuori dalla finestra del casino.
Allungo lo sguardo sulla camera affianco.
Mi ricordo di aver visto dei cordini gialli.
Mi è sembrato strano ci fossero dei cordini seminuovi appesi, ma ora servono al mio scopo.
Li prendo e esco all' esterno. Scatto delle foto.
Lei sta ferma in quella posizione, guardandomi.
"Cosa vuoi fare?"
"Dopo quello che ho sentito devi solo che stare zitta. Le prendo un polso e lo lego con un capo del cordino.
Lo tiro fino a degli anelli frontali del patio e con nodi alla marinara vado a chiudere sull'altro polso.
"Mauro, che cosa mi stai facendo?"
Non le rispondo e continuo.
Mia moglie ha le braccia tese in avanti,bloccate.
Prendo un altro cordino e lo utilizzo per bloccarle il busto con dei ganci sotto la finestra. Rientro nel casino.
Mi avanza un cordino.
Lego un capo ad un anello laterale bloccandole la caviglia destra. Poi lo faccio scorrere in un altro anello a metà finestra e girandolo intorno ai fianchi,scendo nuovamente nell'anello sotto la finestra, per andare a bloccare la caviglia sinistra all'anello di sinistra.
La posizione la costringe a stare con le ginocchia leggermente piegate ed è uno spettacolo da vedere.
Le sue gambe sono aperte in manieta tale da mostrare l'ano e la fica a chi gli sta di dietro.
Legata come una preda in attesa del macellaio con i cordini che la costringono a stare in quella posizione innaturale ma sessualmente invitante per volesse penetrarla.
Gia'! Qualsiasi maschio a cazzo di fuori dovrebbe solo scegliere il buco dove metterlo.
"Mauro, per favore slegami. Potrebbe venire qualcuno."
"Non ci penso proprio."
Cambio rullino, tanto da dietro non mi vede, e comincio a scattare dall' interno e dall' esterno.
Il cazzo mi si è indurito.
Rientro e noto il liquido umorale che continua a colare sul pavimento da quella fica spalancata.
Non resisto a quella vista e mi abbasso i pantaloni.
Sono in tiro e comincia a farmi male. Non l'ho mai avuto così tosto.
Mi avvicino a lei e la penetro nella patata, come dicono nelle Marche.
La penetrazione la fa sussultare, inarca la schiena per quel poco che le è possibile.
I capelli ai lati della testa ondulano.
Mentre la scopo penso a qualche spettatore che magari sta assistendo alla scena esternamente.
Eh si! Credo proprio debba essere uno spettacolo da fuori.
Sono convinto che le sue tette che sono all'esterno in questo momento stiano ballando di brutto anche se Fede è abbastanza bloccata con i cordini.
Non parla e mugola di piacere.
Afferro la Nikon che mi sono messa al collo e scatto.
Poi, mi spiace, ma glielo devo dire:
"Ti piaceva il cazzo del professore, vero vacca?
Non rispondi? Ha un bel cazzone vero?
Lo vorresti tutto dentro questa figa? Dai, dillo, zoccola che lo vorresti?"
Continua ad ansimare e credo abbia già goduto una volta.
"Dillo che non vedevi l'ora di prenderglielo in mano? Secondo me lo sapevi che il professore lo aveva grande? E tu glielo hai leccato pure. Ti sei fatta sborrare in faccia come le troie, perché quello sei. Una troia! Dillo che lo vuoi in figa, e dillo vacca. Se me lo dici ti autorizzo a scopare col professore. Tu faccio rompere la figa e devi prendere la sua sborra in bocca. Dillo? Forza dillo che ti piace il suo cazzo?"
E finalmente...
"Siiiiiiiii!!!! È grosso, molto grosso. Lo voglio, lo voglio, lo voglioooooo!"
"Ce l'hai fatta a dirlo vacca!
Te lo potevi scopare zoccola almeno sentivi un cazzo diverso."
"Siiiiii, siiiiiii! La prossima volta! La prossima volta... aaahhhh... me la faccio aprireeee! Aaaahhhhhh, ancora, sbattimi, spingiiii!! Aaaahhhhh!"
Hai capito la santarellina. Continuo a sbatterla per bene e poi lo sguardi scende su quel buchetto roseo.
È pulsante, le ansima pure il buco del culo e mi sta invitando.
Cazzo! É legata, non si può muovere. A me il culo piace. Si, potrebbe farle male all'inizio, ma poi...
E se si incazza?
Sticazzi! Non mi parlerà per un mese, ma non credo chieda il divorzio perché gliel'ho messo nel culo?
E poi lei chiede il divorzio perché il marito l'ha inculata?
E lei?! Lei che ha fatti la troia col professore?!
Si, quello incazzato sono io e non lei.
Sputo e infilo un dito della mano sinistra dentro il buco.
Non dice nulla.
Ci metto il secondo e scatto un paio di foto.
Mugola e ansima ancora di più.
È il momento!
Esco dalla sua figa per lavorarmi meglio il culo col terzo dito e faccio altri due scatti.
Non si lamenta, anzi le piace. Per quel poco che riesce a muoversi, scodinzola come un cagnolino.
E allora non aspetto, ci punto il cazzo, accosto la cappella sulla rosa e sento lei dirmi: "no, per favore no! Mauro scioglimi, nel culo no! Per favoreeeee!"
Scatto altre due foto e spingo in avanti.
La cappella entra e...
"Aaaaaaaahhhhhhhh! Mi fai maleeee! Noooooo! Nel culo noooooooo!Toglilo! Toglilo!Per favore toglilo."
Cerca dispetatamente di muoversi ma legata com'e non riesce a spostarsi più di tanto.
Sono talmente eccitato che ho un cazzo di marmo. Non ci vedo più e neanche la sento.
Rimango con la cappella all'ingresso per una quindicina di secondi per far abituare il muscolo anale all'intrusione mentre lei continua a supplicarmi di toglierlo e di slegarla.
Ma non ci penso proprio. Sentire quell'anello di carne stringersi e allargarsi intorno al mio glande é stupendo.
Credevo fosse più tosta entrare e invece...
Piano piano comincio a spingere per farlo entrare di più.
Fede continua a lamentarsi sempre pregandomi.
"No, per favore il culo no! Toglilooooo! Per favore Mauro, nel culo no. Il mio culo, toglilo dal culoooo,stronzooo!"
Si sta incazzando. Forse é meglio tiglierlo.
Vado indietro con il bacino e glielo rimetto in figa.
Comincia nuovamentee ad ansimare.
"mi hai cornificato col professore e non so ad oggi quante volte ti sei fatta scopare. Questa è la tua punizione e zitta."
Lo tiro fuori dalla figa e di nuovo gli appoggio la capoella all'imbocco del culo.
Ed ecco lei:"no no noooo!"
"Basta! Stai zitta! Col professore si e con tuo marito no?!"
Spingo!
"Aaaaaaahhhhh! Fa maleeeee! Toglilooo!"
Stavolta entro tranquillo segno che aveva lo sfintere aperto dalla precedente intrusione e che gli umori vaginali hanno lubrificato il cazzo.
Rimango dentro, fermo, massaggiandole il clitoride.
Non si lamenta piu' e non strilla più di toglierlo.
É completamente rilassata col peso sul davanzale della finestra. Comincio ad entrare ed uscire.
La sto inculando! Finalmente la sto inculando! Sono 7 anni che aspetto questo giorno.
Scatto altre foto.
Lei comincia nuovamente ad ansimare.
Deve piacerle di sicuro.
Certo, pensavo fosse più stretto. Se non fossi sicuro potrei dire che qualcuno ci è entrato prima di me.
Ma noooo! Che cazzo mi metto in testa. Non fa pompini, figuriamoci se dava o da il culo.
Torno all'inculata con mia moglie.
Provo ad affondare ma sino bloccato all'interno da qualcosa che mi impedisce di andare oltre.
E nell'intestino c'e' solo una cosa che può farlo.
Che schifo, ma ormai ci sono e me ne frego.
Avrebbe dovuto fare un clistere ma chi mai avrebbe pensato che oggi l'avrei sodomizzata.
E comunque una decina di cm di cazzo sono entrati.
Comincio ad incularla più velocemente.
Talmente tanta l'eccitazione che dopo, forse 3 o 4 minuti le sborro all'interno.
Rimango dentro fino a farlo ammosciare.
Poi lo tiro fuori e me lo pulisco con un kleenex.
Ha il buco del culo ancora aperto e la fica sotto che gronda in maniera schifosa di umori.
Se non fosse per i grilli e per Fede che respira affannosamente, ci sarebbe un silenzio irreale.
Poi...
"Muoviti, muoviti per favore. Mi scappa la cacca!"
Le sciolgo i nodi e la libero, ma per la posizione innaturale devo sorreggerla io.
"Non resisto, devo farla."
Esce di corsa dal casino, si abbassa e fa la cacca.
Le do' due fazzolettini per pulirsi.
Non parla. Poi...
"Sei uno stronzo! Un coglione! Perché mi hai inculata?"
"Non mi sembra ti sia dispiaciuto?"
"Stai zitto per favore! Voglio andare a casa e non toccarmi!"
"Io dovrei stare zitto?! Io non dovrei toccarti?! Vogliamo parlare del professore?"
Va alla ricerca di quei pezzetti di stoffa che a malapena le coprono i capezzoli e la figa.
Do uno sguardo all'orologio.
Sono quasi le 20.00.
Dobbiamo andarcene velocemente perché avrebbero potuto tornare gli occupanti del casino visto che nell' altra stanza ci sono dei materassi.
"Mauro Mauro, non c'è piu il micro bikini!"
"Cazzo! I ragazzi se lo sono portato via!"
"E ora?"
"ora o vieni in macchina nuda o corro a prenderti il copricostume?"
"Vai! vai! Corri, ti aspetto dentro il casino."
Una volata. Come un fulmine corro all'auto e torno da lei che mi aspetta nel casino.
Appena sulla porta le do il copricostume che indossa velocemente mentre esce fuori.
Dalla porta guardo l'interno e cazzo!
Gli specchi da sarto e l'altro del como' mostrano tutto lo spazio dove si era nascosta Fede.
Chissà se l' hanno vista nuda?!
"Mauro, andiamo!"
A lei non dico nulla.
Torniamo all'auto e ci dirigiamo verso casa.
Lungo la strada non incontriamo nessuno.
Cazzo! So che in mezzo alla settimana non viene gente in questo punto del bosco e questi proprio oggi dovevano fare la ricerca ornitologica.
E poi a scuola finita?
Certo é che se gli specchi hanno funzionato, una passera l'hanno vista di sicuro.
Sorrido.
Mia moglie sta zitta con la testa girata verso il suo finestrino.
Sblocco io la situazione o almeno ci provo.
"Ti sei eccitata, vero?"
Si volta verso di me.
"Si, ma ho avuto una paura folle. Pensa te se fossero entrati e mi avessero vista nuda? Che figura di merda avrei fatto?"
"Ti fa male il culo?"
"Stronzo! Non ci provare piu'!
Si, un po'fa male.
Almeno, sei contento di aver fatto queste foto e di avermi inculata?
Ma poi che gusto hai a farmi le foto nuda senza rullino?"
"Contentissimo del culo. Mi spiace solo non essere arrivato a fondo corsa.
Per le foto la colpa é tua! Preferirei fartele col rullino nuda, ma tu non vuoi."
"E poi dove andresti a svilupparle?"
"In un normale studio fotografico."
"Ma ti piace cosi tanto mostrarmi nuda agli altri?"
"Allora forse non hai capito. A me piacerebbe anche farti scopare da altri. Sei una gran bella donna di 32 anni e non trovo giusto godere delle tue grazie solo io.
Eppoi magari a te prendere cazzi diversi potrebbe pure piacere. Potresti imparare a prenderlo nel culo e a fare pompini.
Ora il prof. di ginnastica lo avresti accontentato.
Dillo che vorresti il suo di cazzo come l' hai detto prima nel casino?"
"Vuoi proprio che diventi una puttana?!"
"No, aspetta! Le puttane lo fanno per soldi. Te lo faresti per piacere mio, ma soorattutto tuo."
Si ammutolisce e non apre più bocca fino a casa.
E passano i giorni.
Mi scordo la figa e del culo manco a parlarne.
Finalmente gli esami di stato finiscono e mia moglie parte con destinazione Passoscuro, località balneare vicino Roma, dove i miei suoceri hanno un villino.
Sono solo a casa fino al 4 di Agosto, giorno in cui sarei andato in ferie pure io e avrei raggiunto il resto della famiglia.
Ho ancora i 4 rullini da sviluppare ma non ho avuto tempo anche se non vedo l'ora di farlo.
Decido di andare il giorno seguente, visto che è sabato, a Senigallia per svilupparli.
Parcheggio l'auto a 200 metri di distanza, vado a piedi fino all'ingresso e entro nel negozio.
Al bancone il solito ragazzo. Lo guardo e lui mi riconosce.
Ti credo che mi riconosce. Sai le seghe che si è fatto guardando le foto di mia moglie.
Anzi, secondo me, le hanno sviluppate doppie.
"Ciao!"
"Buongiorno signore. Mi dica?"
Allungo i quattro rullini e gli dico che queste sono più spinte.
"Nessun problema! Ci vediamo domani, oggi non riusciamo a svilupparli."
"Ma domani è domenica?"
"Si, tranquillo, siamo aperti. Con i turisti c'è parecchio lavoro."
"Va bene!"
Saluto ed esco.
Torno a casa e entro nella pagina web della mia signora.
Cavolo! Dopo 15 giorni ha raggiunto le 4365 visualizzazioni con apprezzamenti di vario genere da parte degli utenti. Un vero boom!
Mai pensavo che esistessero tanti uomini porci come e peggio di me.
Continuo a vedere le immagini delle altre mogli quando il citofono suona.
Vado a vedere chi è.
Dal videocitofono vedo il volto di Marisa e rimango stupito.
Le apro.
Buongiorno Marisa!
Buongiorno a te Mauro!
Continua...
La sera rientro a casa verso le 16.30.
Sul tavolo, in sala, trovo la mia Nikon con un rullino a fianco.
Una voce.
"Sorpresa!"
Mi volto.
Mia moglie con un microbikini dorato che a stento le copre i capezzoli e la figa. Le solite scarpe col tacco ai piedi. Le labbra con un rossetto rosso fuoco. Unghie smaltate e capelli rosso ramato.
"Wow! Perché tutto questo?"
"Non te lo aspettavi, vero?
Ho parlato con Marisa e mi ha detto che sono stata cattiva e che quindi avrei dovuto scusarmi con te.
Mi ha prestato questo micro bikini che lei indossa al mare.
Quale modo migliore di questo!"
"Ok, dammi un minuto, salgo in studio a posare la borsa."
In realta' salgo per andare a prendere altri 3 rullini nel cassetto della scrivania.
Magari si rimette nuda, penso.
Poi rimugino a quello che mi ha detto Marco e... cazzo!
Io ci provo. Più di no che altro può dirmi.
Scendo e la trovo pronta per gli scatti.
La guardo e le dico: "Fede, oggi si cambia location".
Vedo che è perplessa.
"Cioè?"
"Si va fuori, nel bosco a fare le foto e voglio farne pure con te nuda."
Ecco che mi manda a fanculo e invece con tono sottomesso: "va bene! Pero' nuda le fai senza rullino e voglio un posto nascosto nel bosco".
"Ancora senza rullino? Ma perché pensi che le altre donne siano tutte sante?"
"No! Pero' io nuda no! Non sono una puttana e non mi piace mostrarmi nuda agli altri."
"Va bene! Mi accontento per ora."
Prende il copricostume, lo indossa e saliamo nella sua smart.
"Dove preferisci andare: badia, il passo del lupo o il belvedere?"
"Badia, andiamo a badia. È forse più nascosto degli altri. Dai che con una mezz'ora dovremmo esserci."
"E sia allora. Si va a badia. Anzi è meglio badia, col tacco dovrei avere meno difficoltà."
"Potevi prendere le scarpe da ginnastica?"
"Non c'ho pensato e poi mi piace stare col tacco alto. Anzi, vorrei comprarne un paio col plateau da 17 cm."
"Plateau?! Cosa è il plateau?!"
"Lascia stare, non è per te. Ahahahah!"
So benissimo cosa è il plateau delle scarpe. La cosa strana è che Federica non amasse tanto i tacchi alti e ora li vuole da 17 cm?
Magari le acquistasse. Amo le donne in tacco alto mi piacciono moltissimo.
35 minuti di strada ed eccoci arrivati a Badia.
Lasciamo la macchina in una piccola piazzola abbastanza nascosta e le dico di togliere il copricostume.
"Ma ora?!"
"Certo! Ora! Hai paura ti vedano? Non c'è nessuno. Muoviti che il sole cala. E poi con questo caldo ti rinfreschi."
Si toglie il copricostume, lo posa sul sedile anteriore dell'auto e ci inoltriamo all' interno della boscaglia. Le sto dietro e vederla ondeggiare e rimanere in equilibrio sui tacchi é fantastico.
A mia moglie fisicamente non gli si può dir nulla.
Due tette stupende! Dopo due gravidanze dalla 2° sono balzate alla 4°piena. Due gambe lunghe che con i tacchi la slanciano ai 180 cm. Forse l'unica pecca sono i glutei. Mancano di quella rotondità alla quale manco la palestra ha sopperito. Per carità, quando si metteva a pecora nulla da dire, ma in confronto al culo di Marisa non c'era paragone. È vero che erano 2 donne diverse pero' il culo di Marisa a pecora mi tirava da matti. Ah! La figa! Non aveva più la figa di quando era giovane. Normale, dopo 2 parti naturali non si può più pretendere che la micina di mia moglie fosse stretta. Però aveva una bella micina, anzi miciona. Come mi diceva il cugino di Federica a Roma, mia moglie era una di quelle donne con 1 kg di figa. Quindi, per i romani, avere la figa gonfia indicava la ciccia a disposizione in mezzo alle gambe. Beh, mia moglie, in base a quei parametri, ne aveva parecchia di ciccia in mezzo alle gambe.
Intanto Federica continuava a camminare. Andava dritta nonostante i tacchi da 10 cm. Non sembrava le importasse di girare nel bosco con quei 2 pezzi di stoffa che a malapena la coprivano. Il filo dorato del micro bikini in mezzo alle chiappe mostrava le natiche bianche. Non era andata al mare, per il lavoro, per i ragazzi. Il tempo non c'era.
Pensavo al suo cambiamento improvviso.
Ma cosa si saranno mai dette con Marisa per essere cosi remissiva e disponibile? Bah! Non lo sapevo e sinceramente quella nuova Federica cominciava a piacermi. Brava Marisa!
Dopo un 10 minuti arrivammo in un punto in cui tra gli alberi filtrava la luce del sole. A circa 10 metri la capannina di caccia dei cacciatori ormai in forte stato di abbandono. Una struttura in legno di forse 8 x 4 La porta completamente aperta. Alla sua sinistra una finestra con le ante in terra. A destra un grande buco all'angolo nella parete dovuto a qualche atto vandalico, mostrava un interno fatiscente. Nel patio, antistante l'ingresso, degli anelli in ferro fissati nelle travi di legno.
Pensai: sicuramente servivano per agganciare le povere prede per scuioarle. Beh, il tutto dava una sensazione particolare e il frinire dei grilli completava l'atmosfera. Se non ci fosse stata quella cavallona di mia moglie sembrava più da film horror che da set per foto di nudo.
Le dissi di fermarsi che li mi piaceva e che dovevamo sfruttare gli ultimi sprazzi di luce che ringraziando il cielo, a giugno c'erano fino a oltre le 20. Guardai l'ora. Le 17.45. Cominciammo a scattare. A metà rullino le dissi di togliersi il top.
Ma dai! Il sopra no, per favore! Poi le sviluppi e praticamente con il microscopico pezzo di stoffa che mi copre sotto sono quasi nuda.
E allora? Non sei l unica che fa topless. E poi tu pensi dispiaccia a chi le sviluppa di vedere le tue bocce?
Fece un sorriso, alzò le braccia e sciolse i nodi che lo tenevano. Il top cadde a terra. Continuai a scattare. Ok finito! E ora quelle senza rullino.
Togli tutto! Si appoggiò ad un albero per non perdere l 'equilibrio e mentre lo faceva cambiai il rullino e alzai il viso per scattare.
Oh cazzo! Se l' era completamente depilata. Era glabra come quella di un neonato. Praticamente l'unico pelo che aveva erano i capelli che con i riflessi dei raggi solari davano quel rosso rame bellissimo da vedere.
Sicuramente opera di Marisa. Anche lei era completamente depilata.
Cominciai a scattare fino al 37 scatto. Rullino finito. Dovevo inventarmi qualcosa per sostituirlo.
E ora per divertirci ne facciamo da maialona.
Poggiati all' albero e con le mani prendi le natiche e apriti il culo. Mostralo bene quel buco vergine.
Si girò e allargo' le chiappe con le mani. Le aveva talmente allargate che si vedeva la rosa del culo leggermente aperta e la figa tutta spalancata. Aveva veramente 1 kg di figa la Fede.
Come un fulmine sostitui il rullino e parti con una serie di scatti che avrebbero fatto invidia ad una pornodiva. In piedi, sdraiata sulka terra, a pecora. Si vedeva la vulva brillare dagli umori. Le grandi labbra erano gonfie. La vacca si era eccitata e lo si vedeva bene.
Facciamone vicino il casino di caccia.
Sai, le dissi, adesso ad avere 2 negri qui e farti le foto che bello sarebbe stato.
Con 2 negri? E magari con i loro cazzi nelle mie mani, vero?!
Nelle mani?! Li prenderesti solo tra le mani? E non te li infileresti in figa?
Ma pensane un'altra di cazzata!
Delle voci da lontano.
Mauro! Mauro! Sta venendo qualcuno.
Svelta, entra nel casino.
Non feci in tempo a prendere il microbikini che era rimasto in terra.
Entrammo di corsa.
Guardai l'interno del casino. In terra c'erano delle lattine di birra, carte e buste dell' eurospin, segno evidente che qualcuno lo sfruttava come abitazione. In alto sulla sinistra mancava una bella porzione di tetto. Un telone in plastica trasparente copriva dalla pioggia e dava la possibilità ai raggi solari di entrare e di illuminare a giorno l' ambiente. In fondo un comò mezzo distrutto con uno specchio centrale rotondo e alla sua sinistra 2 grandi specchi da sarto portati li da chissà chi. Sulla parete di sinistra un' altra porta che sicuramente portava alla stanza attigua.
Ci mettemmo alla sinistra della porta d'ingresso. Fede tra la porta stessa e la finestra. Io tra l' angolo e la finestra. Notai che anche all' interno erano presenti gli anelli in ferro.
Ci mettemmo a spiare all'esterno facendo attenzione a non farci notare.
Un gruppetto di ragazzi che si era inoltrato nella boscaglia forse per una passeggiata. Una decina in tutto.
Uno di loro rivolto agli altri:
Ma che cazzo gli è venuto in mente alla prof di questa cazzo di ricerca sugli uccelli e poi a scuola finita. Che palle!
Beh, gli risponde un ragazzo con la macchina fotografica al collo, (E che macchina cazzo! Mi sembrava una nikon con uno zoom da 600. Fantastica! ), serve per settembre. E poi si vede che alla prof gli uccelli piacciono. E tutti a ridere.
Ragazzi il casino. Non ci sono mai stato dentro. Entriamo!
Mia moglie mi guardò allargando gli occhi con senso di disperazione.
Dio mio, Dio mio! Guarda in che casino mi hai messa? Mi disse a bassa voce.
Si, andiamo a vedere chi ci vive ora.
Ma chi vuoi ci viva?
Ma dai che ci frega! Torniamo a casa che è tardi.
Mi hanno detto che alcuni neri ci passano la notte.
Hey, guardate! Hanno lasciato un costume.
Uno dei ragazzi raccolse con un bastone i 2 pezzi del microbikini che erano in terra.
Ma che troia! Guardate non copre nulla. Sicuramente sono di una puttana che per scopare l'hanno portata qui nel casino.
Magari se la sono fottuta i negri. Sai che culo le hanno fatto?
I negri?! E con che cosa l' hanno pagata?!
Col cazzo!
Come col cazzo?
Certo! Sicuramente è una di quelle mogli troie insodisfatte dal marito. È venuta qui a prendere un po' di cazzi gratis. Anzi ha pure pagato lei.
Secondo me la nostra prof di matematica è cosi.
Ahahah! Sai con quel culone come lo prende bene.
No ragazzi, io preferisco la prof di italiano.
Chi? La prif C.......?
Cazzo, mia moglie!
Deve essere una gran maiala. Io me la scoperei di brutto.
Guardavo Federica che era terrorizzata.
Si volta verso di me dicendomi:"io due ragazzi li conosco. Sono del 2° e vengono nella mia scuola. O mio Dio! Fa che non entrino".
Si alza e si poggia all'angolo della parete con le mani che coprono il volto.
Ha i capezzoli ritti e un rigagnolo di sostanza liquida le scende giù dalla coscia interna.
Sul pavimento, una macchia, fa capire che la situazione l'ha notevolmente eccitata.
"Gia'," disse un ragazzo, "anche io sinceramente me la scoperei. Mi farei fare un bel pompino con quelle labbra che ha.
Non fa pompini!"
Rispose prontamente il ragazzo con la macchina fotografica al collo.
"Come non ne fa?
Esatto! Due anni fa, mio zio...
Il prof. di ginna!
Si, il prof. di ginnastica.
Due anni fa l'ho sentito parlare della prof. con mio padre.
La doveva accompagnare a riprendere l'auto dal carrozziere poiché aveva litigato col marito.
Visto che era presto e la sua casa era sul percorso, le ha chiesto se gradisse un caffè..."
Ricordavo quel giorno.
Avevamo avuto una discussione e io mi ero scordato che doveva andare a riprendere l'auto.
Intanto lui, mentre parla, si avvicina al casino con gli altri ragazzi.
M'intrufo di corsa nella stanza accanto.
Chiamo mia moglie, ma é paralizzata in quell'angolo.
Ormai deve restare li.
Il ragazzo é sulla porta e gli altri sul patio.
"E lei cosa ha fatto?
É salita e lui da buon dongiovanni c'ha provato.
Cazzo,che zoccola! Poi tuo zio è bello palestrato.
Già, e posso garantirvi che sotto ha una bestia di cazzo.
L'ho visto a calcetto. Ha un cappellone e 2 coglioni che sembrano quelli di un asino.
E la prof., c'è stata?
Cosi! Cosi!
Cioè?! Spiegati?
Ha detto che ha cominciato a baciarla e mentre lo faceva lei, si faceva toccare. Le palpava le tette e le ha infilato due dita in fregna da sotto il vestitino.
Non si è opposta.
E li che mio zio aveva capito che se la sarebbe scopata.
Ha sciolto le bretelline dell'abito che è caduto in terra e mentre continuava a baciarla le ha sganciato il reggiseno.
Ragazzi ha detto che aveva due pocce spettacolari.
Poi è sceso e ha sfilato le mutandine. Disse a mio padre che aveva un corpo da favola e che era già in quasi in tiro e lei era bagnatissima.
Seeee! A cazzo dritto! Per riempire quel cazzo troppo ne serve di sangue!?
Scusami,ma 1.95 di uomo, palestrato, io credo che di sangue ne abbia da vendere.
Zitti! Fatelo continuare.
Guardo mia moglie ondeggiando il capo.
Lei mi guarda con gli occhi lucidi di lacrime come per scusarsi.
Il ragazzo continua a raccontare: "ha una fregna molto curata, molto gonfia. Voleva leccargliela, ma gli ha detto di no.
Allora glielo ha tirato fuori e glielo ha mostrato.
Sai la prof.appena ha visto la bestia?
Zio le ha preso una mano e gliel'ha portata sul cazzo. Lei ha cominciato a massaggiarglielo e a segarlo. Disse che glielo aveva fatto gonfiare parecchio.
Ma zio voleva scoparsela e cisi,
l'ha fatta sedere sul divano, si è messo il preservativo e le ha alzato le gambe, strofinandogli il cazzone sulla figa, ma appena infilato il cappellone un poco dentro la vulva, lei gli disse di fermarsi.
L'ha fermato?!
E perché la prof. lo ha fermato?
Perche' non se la sentiva di cornificare il marito. Si è scusata e gli ha detto che l'avrebbe accontentato in altra maniera.
Allora questo non serve, gli disse zio sfilandosi il preservativo e le chiese di fargli un pompino.
Lei rispose che non ne faceva.
Ma che cazzo, sei una santa?! Poi forse lei, vedendolo spazientito gli si mise in ginocchio e cominciò a segarlo con due mani e in contemporanea a leccarglielo ficendogli che per ora poteva fare solo cosi e che in futuro si sarebbe visto.
Zio disse che il trattamento fece talmente effetto che gli partirono una decina di sghizzi di sborra. Zio disse a mio padre che la prof. aveva il volto talmente pieno di sborra che le colava sulle pocce e il viso non si vedeva più.
Lo sapete che zio produce una gran quantità di sperma per quel cazzo di problema che ha.
E comunque non era pienamente soddisfatto.
La prof. gli disse di accontentarsi, per ora.
Che zio aveva un gran bel cazzo e che un giorno forse, se avesse cornificato il marito, lui sarebbe stato il primo della lista.
La fece lavare e la accompagno' dal carrozziere.
Hai capito la troia della prof.
L'ho sempre detto che la prof C..... per me è una gran vacca.
Vabbè ragazzi, non dite a nessuno di quello che vi ho detto oggi senno' sono cazzi amari.
No no, tranquillo. Dai, andiamocene!"
Sentii gli scatti a raffica della sua macchina e disse:"ok, andiamo via".
Hai capito la santarellina. Ha fatto la troia col prof. di ginnastica e non mi ha mai detto nulla.
La guardo e le faccio un applauso. Lei abbassa lo sguardo.
Guardo ancora in basso, in mezzo alle sue gambe. Continuano a cadere goccioline che fuoriescono dalla vagina. É un bagno di umori. Le secrezioni uscite dalla sua figa hanno allargato la macchia in terra. Prendo la macchina dal collo e scatto un paio di foto.
I ragazzi all'esterno intanto, parlando, si stanni allontanando.
Mi avvicino a Fede dicendole:
"cosi ti sei fatta palpeggiare e sborrare in faccia dal professore di ginnastica? Nuda, io?! Non mi mostro nuda agli altri. Ora ricordo perché quel giorno mi dicesti di pensare ai bambini che tu dovevi andare a farti una doccia."
Lei ascolta in silenzio.
Poi:"perdonami Mauro! Avevamo litigato e non ci parlavamo da 10 giorni e non vedentoti arrivare io...io..."
L'abbraccio e la bacio.
Infilo un dito nella figa.
É bagnatissima!
Le esce un oohhhh di piacere dalla bocca.
Poggio la Nikon sulle tavole del pavimento.
Prendo lei per i fianchi, facendola girare.
La metto a 90 gradi con il bventre poggiato sul davanzale pieno di polvere.
Che situazione intrigante.
Mia moglie nuda in tacchi, a pecorina, con le tette e la testa fuori dalla finestra del casino.
Allungo lo sguardo sulla camera affianco.
Mi ricordo di aver visto dei cordini gialli.
Mi è sembrato strano ci fossero dei cordini seminuovi appesi, ma ora servono al mio scopo.
Li prendo e esco all' esterno. Scatto delle foto.
Lei sta ferma in quella posizione, guardandomi.
"Cosa vuoi fare?"
"Dopo quello che ho sentito devi solo che stare zitta. Le prendo un polso e lo lego con un capo del cordino.
Lo tiro fino a degli anelli frontali del patio e con nodi alla marinara vado a chiudere sull'altro polso.
"Mauro, che cosa mi stai facendo?"
Non le rispondo e continuo.
Mia moglie ha le braccia tese in avanti,bloccate.
Prendo un altro cordino e lo utilizzo per bloccarle il busto con dei ganci sotto la finestra. Rientro nel casino.
Mi avanza un cordino.
Lego un capo ad un anello laterale bloccandole la caviglia destra. Poi lo faccio scorrere in un altro anello a metà finestra e girandolo intorno ai fianchi,scendo nuovamente nell'anello sotto la finestra, per andare a bloccare la caviglia sinistra all'anello di sinistra.
La posizione la costringe a stare con le ginocchia leggermente piegate ed è uno spettacolo da vedere.
Le sue gambe sono aperte in manieta tale da mostrare l'ano e la fica a chi gli sta di dietro.
Legata come una preda in attesa del macellaio con i cordini che la costringono a stare in quella posizione innaturale ma sessualmente invitante per volesse penetrarla.
Gia'! Qualsiasi maschio a cazzo di fuori dovrebbe solo scegliere il buco dove metterlo.
"Mauro, per favore slegami. Potrebbe venire qualcuno."
"Non ci penso proprio."
Cambio rullino, tanto da dietro non mi vede, e comincio a scattare dall' interno e dall' esterno.
Il cazzo mi si è indurito.
Rientro e noto il liquido umorale che continua a colare sul pavimento da quella fica spalancata.
Non resisto a quella vista e mi abbasso i pantaloni.
Sono in tiro e comincia a farmi male. Non l'ho mai avuto così tosto.
Mi avvicino a lei e la penetro nella patata, come dicono nelle Marche.
La penetrazione la fa sussultare, inarca la schiena per quel poco che le è possibile.
I capelli ai lati della testa ondulano.
Mentre la scopo penso a qualche spettatore che magari sta assistendo alla scena esternamente.
Eh si! Credo proprio debba essere uno spettacolo da fuori.
Sono convinto che le sue tette che sono all'esterno in questo momento stiano ballando di brutto anche se Fede è abbastanza bloccata con i cordini.
Non parla e mugola di piacere.
Afferro la Nikon che mi sono messa al collo e scatto.
Poi, mi spiace, ma glielo devo dire:
"Ti piaceva il cazzo del professore, vero vacca?
Non rispondi? Ha un bel cazzone vero?
Lo vorresti tutto dentro questa figa? Dai, dillo, zoccola che lo vorresti?"
Continua ad ansimare e credo abbia già goduto una volta.
"Dillo che non vedevi l'ora di prenderglielo in mano? Secondo me lo sapevi che il professore lo aveva grande? E tu glielo hai leccato pure. Ti sei fatta sborrare in faccia come le troie, perché quello sei. Una troia! Dillo che lo vuoi in figa, e dillo vacca. Se me lo dici ti autorizzo a scopare col professore. Tu faccio rompere la figa e devi prendere la sua sborra in bocca. Dillo? Forza dillo che ti piace il suo cazzo?"
E finalmente...
"Siiiiiiiii!!!! È grosso, molto grosso. Lo voglio, lo voglio, lo voglioooooo!"
"Ce l'hai fatta a dirlo vacca!
Te lo potevi scopare zoccola almeno sentivi un cazzo diverso."
"Siiiiii, siiiiiii! La prossima volta! La prossima volta... aaahhhh... me la faccio aprireeee! Aaaahhhhhh, ancora, sbattimi, spingiiii!! Aaaahhhhh!"
Hai capito la santarellina. Continuo a sbatterla per bene e poi lo sguardi scende su quel buchetto roseo.
È pulsante, le ansima pure il buco del culo e mi sta invitando.
Cazzo! É legata, non si può muovere. A me il culo piace. Si, potrebbe farle male all'inizio, ma poi...
E se si incazza?
Sticazzi! Non mi parlerà per un mese, ma non credo chieda il divorzio perché gliel'ho messo nel culo?
E poi lei chiede il divorzio perché il marito l'ha inculata?
E lei?! Lei che ha fatti la troia col professore?!
Si, quello incazzato sono io e non lei.
Sputo e infilo un dito della mano sinistra dentro il buco.
Non dice nulla.
Ci metto il secondo e scatto un paio di foto.
Mugola e ansima ancora di più.
È il momento!
Esco dalla sua figa per lavorarmi meglio il culo col terzo dito e faccio altri due scatti.
Non si lamenta, anzi le piace. Per quel poco che riesce a muoversi, scodinzola come un cagnolino.
E allora non aspetto, ci punto il cazzo, accosto la cappella sulla rosa e sento lei dirmi: "no, per favore no! Mauro scioglimi, nel culo no! Per favoreeeee!"
Scatto altre due foto e spingo in avanti.
La cappella entra e...
"Aaaaaaaahhhhhhhh! Mi fai maleeee! Noooooo! Nel culo noooooooo!Toglilo! Toglilo!Per favore toglilo."
Cerca dispetatamente di muoversi ma legata com'e non riesce a spostarsi più di tanto.
Sono talmente eccitato che ho un cazzo di marmo. Non ci vedo più e neanche la sento.
Rimango con la cappella all'ingresso per una quindicina di secondi per far abituare il muscolo anale all'intrusione mentre lei continua a supplicarmi di toglierlo e di slegarla.
Ma non ci penso proprio. Sentire quell'anello di carne stringersi e allargarsi intorno al mio glande é stupendo.
Credevo fosse più tosta entrare e invece...
Piano piano comincio a spingere per farlo entrare di più.
Fede continua a lamentarsi sempre pregandomi.
"No, per favore il culo no! Toglilooooo! Per favore Mauro, nel culo no. Il mio culo, toglilo dal culoooo,stronzooo!"
Si sta incazzando. Forse é meglio tiglierlo.
Vado indietro con il bacino e glielo rimetto in figa.
Comincia nuovamentee ad ansimare.
"mi hai cornificato col professore e non so ad oggi quante volte ti sei fatta scopare. Questa è la tua punizione e zitta."
Lo tiro fuori dalla figa e di nuovo gli appoggio la capoella all'imbocco del culo.
Ed ecco lei:"no no noooo!"
"Basta! Stai zitta! Col professore si e con tuo marito no?!"
Spingo!
"Aaaaaaahhhhh! Fa maleeeee! Toglilooo!"
Stavolta entro tranquillo segno che aveva lo sfintere aperto dalla precedente intrusione e che gli umori vaginali hanno lubrificato il cazzo.
Rimango dentro, fermo, massaggiandole il clitoride.
Non si lamenta piu' e non strilla più di toglierlo.
É completamente rilassata col peso sul davanzale della finestra. Comincio ad entrare ed uscire.
La sto inculando! Finalmente la sto inculando! Sono 7 anni che aspetto questo giorno.
Scatto altre foto.
Lei comincia nuovamente ad ansimare.
Deve piacerle di sicuro.
Certo, pensavo fosse più stretto. Se non fossi sicuro potrei dire che qualcuno ci è entrato prima di me.
Ma noooo! Che cazzo mi metto in testa. Non fa pompini, figuriamoci se dava o da il culo.
Torno all'inculata con mia moglie.
Provo ad affondare ma sino bloccato all'interno da qualcosa che mi impedisce di andare oltre.
E nell'intestino c'e' solo una cosa che può farlo.
Che schifo, ma ormai ci sono e me ne frego.
Avrebbe dovuto fare un clistere ma chi mai avrebbe pensato che oggi l'avrei sodomizzata.
E comunque una decina di cm di cazzo sono entrati.
Comincio ad incularla più velocemente.
Talmente tanta l'eccitazione che dopo, forse 3 o 4 minuti le sborro all'interno.
Rimango dentro fino a farlo ammosciare.
Poi lo tiro fuori e me lo pulisco con un kleenex.
Ha il buco del culo ancora aperto e la fica sotto che gronda in maniera schifosa di umori.
Se non fosse per i grilli e per Fede che respira affannosamente, ci sarebbe un silenzio irreale.
Poi...
"Muoviti, muoviti per favore. Mi scappa la cacca!"
Le sciolgo i nodi e la libero, ma per la posizione innaturale devo sorreggerla io.
"Non resisto, devo farla."
Esce di corsa dal casino, si abbassa e fa la cacca.
Le do' due fazzolettini per pulirsi.
Non parla. Poi...
"Sei uno stronzo! Un coglione! Perché mi hai inculata?"
"Non mi sembra ti sia dispiaciuto?"
"Stai zitto per favore! Voglio andare a casa e non toccarmi!"
"Io dovrei stare zitto?! Io non dovrei toccarti?! Vogliamo parlare del professore?"
Va alla ricerca di quei pezzetti di stoffa che a malapena le coprono i capezzoli e la figa.
Do uno sguardo all'orologio.
Sono quasi le 20.00.
Dobbiamo andarcene velocemente perché avrebbero potuto tornare gli occupanti del casino visto che nell' altra stanza ci sono dei materassi.
"Mauro Mauro, non c'è piu il micro bikini!"
"Cazzo! I ragazzi se lo sono portato via!"
"E ora?"
"ora o vieni in macchina nuda o corro a prenderti il copricostume?"
"Vai! vai! Corri, ti aspetto dentro il casino."
Una volata. Come un fulmine corro all'auto e torno da lei che mi aspetta nel casino.
Appena sulla porta le do il copricostume che indossa velocemente mentre esce fuori.
Dalla porta guardo l'interno e cazzo!
Gli specchi da sarto e l'altro del como' mostrano tutto lo spazio dove si era nascosta Fede.
Chissà se l' hanno vista nuda?!
"Mauro, andiamo!"
A lei non dico nulla.
Torniamo all'auto e ci dirigiamo verso casa.
Lungo la strada non incontriamo nessuno.
Cazzo! So che in mezzo alla settimana non viene gente in questo punto del bosco e questi proprio oggi dovevano fare la ricerca ornitologica.
E poi a scuola finita?
Certo é che se gli specchi hanno funzionato, una passera l'hanno vista di sicuro.
Sorrido.
Mia moglie sta zitta con la testa girata verso il suo finestrino.
Sblocco io la situazione o almeno ci provo.
"Ti sei eccitata, vero?"
Si volta verso di me.
"Si, ma ho avuto una paura folle. Pensa te se fossero entrati e mi avessero vista nuda? Che figura di merda avrei fatto?"
"Ti fa male il culo?"
"Stronzo! Non ci provare piu'!
Si, un po'fa male.
Almeno, sei contento di aver fatto queste foto e di avermi inculata?
Ma poi che gusto hai a farmi le foto nuda senza rullino?"
"Contentissimo del culo. Mi spiace solo non essere arrivato a fondo corsa.
Per le foto la colpa é tua! Preferirei fartele col rullino nuda, ma tu non vuoi."
"E poi dove andresti a svilupparle?"
"In un normale studio fotografico."
"Ma ti piace cosi tanto mostrarmi nuda agli altri?"
"Allora forse non hai capito. A me piacerebbe anche farti scopare da altri. Sei una gran bella donna di 32 anni e non trovo giusto godere delle tue grazie solo io.
Eppoi magari a te prendere cazzi diversi potrebbe pure piacere. Potresti imparare a prenderlo nel culo e a fare pompini.
Ora il prof. di ginnastica lo avresti accontentato.
Dillo che vorresti il suo di cazzo come l' hai detto prima nel casino?"
"Vuoi proprio che diventi una puttana?!"
"No, aspetta! Le puttane lo fanno per soldi. Te lo faresti per piacere mio, ma soorattutto tuo."
Si ammutolisce e non apre più bocca fino a casa.
E passano i giorni.
Mi scordo la figa e del culo manco a parlarne.
Finalmente gli esami di stato finiscono e mia moglie parte con destinazione Passoscuro, località balneare vicino Roma, dove i miei suoceri hanno un villino.
Sono solo a casa fino al 4 di Agosto, giorno in cui sarei andato in ferie pure io e avrei raggiunto il resto della famiglia.
Ho ancora i 4 rullini da sviluppare ma non ho avuto tempo anche se non vedo l'ora di farlo.
Decido di andare il giorno seguente, visto che è sabato, a Senigallia per svilupparli.
Parcheggio l'auto a 200 metri di distanza, vado a piedi fino all'ingresso e entro nel negozio.
Al bancone il solito ragazzo. Lo guardo e lui mi riconosce.
Ti credo che mi riconosce. Sai le seghe che si è fatto guardando le foto di mia moglie.
Anzi, secondo me, le hanno sviluppate doppie.
"Ciao!"
"Buongiorno signore. Mi dica?"
Allungo i quattro rullini e gli dico che queste sono più spinte.
"Nessun problema! Ci vediamo domani, oggi non riusciamo a svilupparli."
"Ma domani è domenica?"
"Si, tranquillo, siamo aperti. Con i turisti c'è parecchio lavoro."
"Va bene!"
Saluto ed esco.
Torno a casa e entro nella pagina web della mia signora.
Cavolo! Dopo 15 giorni ha raggiunto le 4365 visualizzazioni con apprezzamenti di vario genere da parte degli utenti. Un vero boom!
Mai pensavo che esistessero tanti uomini porci come e peggio di me.
Continuo a vedere le immagini delle altre mogli quando il citofono suona.
Vado a vedere chi è.
Dal videocitofono vedo il volto di Marisa e rimango stupito.
Le apro.
Buongiorno Marisa!
Buongiorno a te Mauro!
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