Come tutto ebbe inizio... Cap 4

di
genere
corna

Nel bosco.

La sera rientrai a casa verso le 16.30. Sul tavolo trovai la mia nikon con un rullino affianco.

Una voce.
Sorpresa!!!

Mi voltai. Mia moglie con un microbikini dorato che a stento le copriva i capezzoli e la figa. Le solite scarpe col tacco ai piedi. Le labbra con un rossetto rosso fuoco. Unghie smaltate e capelli rosso ramato.
Wow! Esclamai. Perche tutto questo?

Non te lo aspettavi, vero?
Ho parlato con Marisa e mi ha detto che sono stata cattiva e che quindi avrei dovuto scusarmi con te.
Mi ha prestato questo micro bikini che lei indossa al mare.
Quale modo migliore di questo!

Ok, dammi un minuto, salgo in studio a posare la borsa.
In realta' andai a prendere altri 3 rullini nel cassetto della scrivania. Magari si rimette nuda, pensai.
Poi rimuginai a quello che mi disse Marco e... cazzo! Io ci provo. Più di no che altro può dire.
Scendo e la trovo pronta per gli scatti. La guardo e gli dico:

Oggi si cambia location.
Vedo che è perplessa.

Cioè?

Si va fuori nel bosco a fare le foto e voglio farne pure con te nuda.

Ecco che mi manda a fanculo dissi, e invece con tono sottomesso:
va bene, annuendo col capo. Pero' nuda le fai senza rullino e voglio un posto nascosto nel bosco.

Ancora senza rullino? Ma perché pensi che le altre donne siano tutte sante?

No, pero' io nuda no! Non sono una puttana e non mi piace mostrarmi nuda agli altri.

Va bene, le risposi. Mi accontento per ora.

Prese un copricostume, lo indosso' e salimmo nella sua smart. Mi chiese dove preferissi andare e mi propose 3 luoghi. Badia, il passo del lupo o il belvedere?

Badia, andiamo a Badia. È forse più nascosto degli altri. Dai che con una mezz'ora dovremmo esserci.

E sia allora. Si va a Badia. Anzi è meglio Badia, col tacco dovrei avere meno difficoltà.

Potevi prendere le scarpe da ginnastica.

Non c'ho pensato e poi mi piace stare col tacco alto. Anzi, vorrei comprarne un paio col plateau da 17.

Plateau?! Cosa è il plateau?!

Lascia stare, non è per te e si mise a ridere.

Sapevo benissimo cosa fosse il plateau. La cosa strana era che Federica non amasse tanto i tacchi alti e ora li voleva da 17 cm. Magari le acquistasse. Amo le donne in tacco alto mi piacciono moltissimo.

35 minuti di strada ed eccoci arrivati a Badia.
Lasciammo la macchina in una piccola piazzola abbastanza nascosta e le dissi di togliersi il copricostume.

Ma ora?!

Certo! Ora! Hai paura ti vedano? Non c'è nessuno. Muoviti che il sole cala. E poi con questo caldo ti rinfreschi.

Si sfilo' il copricostume, lo mise sul sedile anteriore dell'auto e ci inoltrammo all' interno della boscaglia. Le stavo dietro e vederla ondeggiare e rimanere in equilibrio sui tacchi era fantastico. A mia moglie fisicamente non gli si poteva dir nulla. Due tette stupende! Dopo due gravidanze dalla 2° sono balzate alla 4°piena. Due gambe lunghe che con i tacchi la slanciavano al M1.80. Forse l'unica pecca erano i glutei. Mancavano di quella rotondità alla quale manco la palestra aveva sopperito. Per carità, quando si metteva a pecora nulla da dire, ma in confronto al culo di Marisa non c'era paragone. È vero che erano 2 donne diverse pero' il culo di Marisa a pecora mi tirava da matti. Ah! La figa! Non aveva più la figa di quando era giovane. Normale, dopo 2 parti naturali non si può più pretendere che la micina di mia moglie fosse stretta. Però aveva una bella micina, anzi miciona. Come mi diceva il cugino di Federica a Roma, mia moglie era una di quelle donne con 1 kg di figa. Quindi, per i romani, avere la figa gonfia indicava la ciccia a disposizione in mezzo alle gambe. Beh, mia moglie, in base a quei parametri, ne aveva parecchia di ciccia in mezzo alle gambe.
Intanto Federica continuava a camminare. Andava dritta nonostante i tacchi da 10 cm. Non sembrava le importasse di girare nel bosco con quei 2 pezzi di stoffa che a malapena la coprivano. Il filo dorato del micro bikini in mezzo alle chiappe mostrava le natiche bianche. Non era andata al mare, per il lavoro, per i ragazzi. Il tempo non c'era.
Pensavo al suo cambiamento improvviso.
Ma cosa si saranno mai dette con Marisa per essere cosi remissiva e disponibile? Bah! Non lo sapevo e sinceramente quella nuova Federica cominciava a piacermi. Brava Marisa!
Dopo un 10 minuti arrivammo in un punto in cui tra gli alberi filtrava la luce del sole. A circa 10 metri la capannina di caccia dei cacciatori ormai in forte stato di abbandono. Una struttura in legno di forse 8 x 4 La porta completamente aperta. Alla sua sinistra una finestra con le ante in terra. A destra un grande buco all'angolo nella parete dovuto a qualche atto vandalico, mostrava un interno fatiscente. Nel patio, antistante l'ingresso, degli anelli in ferro fissati nelle travi di legno.
Pensai: sicuramente servivano per agganciare le povere prede per scuioarle. Beh, il tutto dava una sensazione particolare e il frinire dei grilli completava l'atmosfera. Se non ci fosse stata quella cavallona di mia moglie sembrava più da film horror che da set per foto di nudo.
Le dissi di fermarsi che li mi piaceva e che dovevamo sfruttare gli ultimi sprazzi di luce che ringraziando il cielo, a giugno c'erano fino a oltre le 20. Guardai l'ora. Le 17.45. Cominciammo a scattare. A metà rullino le dissi di togliersi il top.

Ma dai! Il sopra no, per favore! Poi le sviluppi e praticamente con il microscopico pezzo di stoffa che mi copre sotto sono quasi nuda.

E allora? Non sei l unica che fa topless. E poi tu pensi dispiaccia a chi le sviluppa di vedere le tue bocce?

Fece un sorriso, alzò le braccia e sciolse i nodi che lo tenevano. Il top cadde a terra. Continuai a scattare. Ok finito! E ora quelle senza rullino.

Togli tutto! Si appoggiò ad un albero per non perdere l 'equilibrio e mentre lo faceva cambiai il rullino e alzai il viso per scattare.
Oh cazzo! Se l' era completamente depilata. Era glabra come quella di un neonato. Praticamente l'unico pelo che aveva erano i capelli che con i riflessi dei raggi solari davano quel rosso rame bellissimo da vedere.
Sicuramente opera di Marisa. Anche lei era completamente depilata.
Cominciai a scattare fino al 37 scatto. Rullino finito. Dovevo inventarmi qualcosa per sostituirlo.
E ora per divertirci ne facciamo da maialona.

Poggiati all' albero e con le mani prendi le natiche e apriti il culo. Mostralo bene quel buco vergine.
Si girò e allargo' le chiappe con le mani. Le aveva talmente allargate che si vedeva la rosa del culo leggermente aperta e la figa tutta spalancata. Aveva veramente 1 kg di figa la Fede.

Come un fulmine sostitui il rullino e parti con una serie di scatti che avrebbero fatto invidia ad una pornodiva. In piedi, sdraiata sulka terra, a pecora. Si vedeva la vulva brillare dagli umori. Le grandi labbra erano gonfie. La vacca si era eccitata e lo si vedeva bene.
Facciamone vicino il casino di caccia.
Sai, le dissi, adesso ad avere 2 negri qui e farti le foto che bello sarebbe stato.

Con 2 negri? E magari con i loro cazzi nelle mie mani, vero?!

Nelle mani?! Li prenderesti solo tra le mani? E non te li infileresti in figa?

Ma pensane un'altra di cazzata!

Delle voci da lontano.

Mauro! Mauro! Sta venendo qualcuno.

Svelta, entra nel casino.
Non feci in tempo a prendere il microbikini che era rimasto in terra.
Entrammo di corsa.
Guardai l'interno del casino. In terra c'erano delle lattine di birra, carte e buste dell' eurospin, segno evidente che qualcuno lo sfruttava come abitazione. In alto sulla sinistra mancava una bella porzione di tetto. Un telone in plastica trasparente copriva dalla pioggia e dava la possibilità ai raggi solari di entrare e di illuminare a giorno l' ambiente. In fondo un comò mezzo distrutto con uno specchio centrale rotondo e alla sua sinistra 2 grandi specchi da sarto portati li da chissà chi. Sulla parete di sinistra un' altra porta che sicuramente portava alla stanza attigua.
Ci mettemmo alla sinistra della porta d'ingresso. Fede tra la porta stessa e la finestra. Io tra l' angolo e la finestra. Notai che anche all' interno erano presenti gli anelli in ferro.
Ci mettemmo a spiare all'esterno facendo attenzione a non farci notare.
Un gruppetto di ragazzi che si era inoltrato nella boscaglia forse per una passeggiata. Una decina in tutto.
Uno di loro rivolto agli altri:
Ma che cazzo gli è venuto in mente alla prof di questa cazzo di ricerca sugli uccelli e poi a scuola finita. Che palle!
Beh, gli risponde un ragazzo con la macchina fotografica al collo, (E che macchina cazzo! Mi sembrava una nikon con uno zoom da 600. Fantastica! ), serve per settembre. E poi si vede che alla prof gli uccelli piacciono. E tutti a ridere.

Ragazzi il casino. Non ci sono mai stato dentro. Entriamo!

Mia moglie mi guardò allargando gli occhi con senso di disperazione.
Dio mio, Dio mio! Guarda in che casino mi hai messa? Mi disse a bassa voce.

Si, andiamo a vedere chi ci vive ora.
Ma chi vuoi ci viva?
Ma dai che ci frega! Torniamo a casa che è tardi.
Mi hanno detto che alcuni neri ci passano la notte.
Hey, guardate! Hanno lasciato un costume.
Uno dei ragazzi raccolse con un bastone i 2 pezzi del microbikini che erano in terra.

Ma che troia! Guardate non copre nulla. Sicuramente sono di una puttana che per scopare l'hanno portata qui nel casino.
Magari se la sono fottuta i negri. Sai che culo le hanno fatto?
I negri?! E con che cosa l' hanno pagata?!
Col cazzo!
Come col cazzo?
Certo! Sicuramente è una di quelle mogli troie insodisfatte dal marito. È venuta qui a prendere un po' di cazzi gratis. Anzi ha pure pagato lei.
Secondo me la nostra prof di matematica è cosi.
Ahahah! Sai con quel culone come lo prende bene.
No ragazzi, io preferisco la prof di italiano.
Chi? La prif C.......?

Cazzo, mia moglie!

Deve essere una gran maiala. Io me la scoperei di brutto.

Guardavo Federica che era terrorizzata.
Si volto' verso di me dicendomi:
Io 2 ragazzi li conosco. Sono del 2° e vengono nella mia scuola. O mio Dio! Fa che non entrino.
Si alza e si poggia all'angolo della parete con le mani in volto.
Aveva i capezzoli ritti e un rigagnolo di sostanza liquida le scendeva giù dalla coscia interna.

Gia', disse un ragazzo anche io sinceramente me la scoperei. Mi farei fare un bel pompino con quelle labbra che ha.
Non ne fa! Rispose prontamente il ragazzo con la macchina fotografica al collo.

Come non ne fa?

Due anni fa, mio zio...

Il prof di ginna!
Si, il prof di ginnastica.L'ho sentito parlare della prof con mio padre.
La doveva accompagnare a riprendere l' auto dal carrozziere poiché aveva litigato col marito. Visto che era presto e la sua casa era sul percorso, le ha chiesto se gradiva un caffè...

Ricordavo quel giorno. Avevamo avuto una discussione e io mi ero scordato che doveva andare a riprendere l' auto.
Intanto lui mentre parlava si avvicinava al casino con gli altri ragazzi.
M'intrufolai di corsa nella stanza accanto. Chiamai mia moglie ma era paralizzata in quell'angolo. Ormai doveva stare li. Il ragazzo era sulla porta e gli altri sul patio.

E lei cosa ha fatto?

É salita e lui da buon dongiovanni c'ha provato.

Cazzo,che zoccola! Poi tuo zio è bello palestrato.

Già, e posso garantirvi che sotto ha una bestia di cazzo. L'ho visto a calcetto. Ha un cappellone e 2 coglioni che sembrano quelli di un asino.

E la prof, c'è stata?

Cosi! Cosi!

Cioè?! Spiegati?

Ha detto che ha cominciato a baciarla e si faceva toccare. Le palpava le tette e le ha infilato due dita in fregna da sotto la gonna e non si è opposta. E li che mio zio aveva capito che se la sarebbe scopata. Ha sciolto le bretelline dell'abito che è caduto in terra. Mentre continuava a baciarla le ha sganciato il reggiseno. Ragazzi ha detto che aveva due pocce spettacolari. Poi è sceso e ha sfilato le mutandine. Disse a mio padre che aveva un corpo da favola e che era già in tiro.

Seeee! A cazzo dritto! Per riempire quel cazzo troppo ne serve di sangue!?
Scusami,ma 1.95 di uomo, palestrato, io credo che di sangue ne abbia da vendere.
Zitti! Fatelo continuare.

Guardai mia moglie ondeggiando il capo. Lei mi guardava con gli occhi lucidi di lacrime come per scusarsi.

Il ragazzo continuava a raccontare:
ha una fregna molto curata, molto gonfia. Voleva leccargliela, ma gli ha detto di no.
Allora glielo ha tirato fuori e glielo ha mostrato.

Sai la prof appena ha visto la bestia?

Zio le ha preso una mano e gliel'ha portata sul cazzo. Lei ha cominciato a massaggiarglielo e a segarlo. Disse che glielo aveva fatto gonfiare parecchio. L'ha fatta sedere sul divano, si è messo il preservativo e le ha alzato le gambe, strofinandogli il cazzone sulla figa, ma appena infilato il cappellone un poco dentro la vulva, lei gli disse di fermarsi.

L'ha fermato?!

E perché la prof lo ha fermato?

Perche' non se la sentiva di cornificare il marito. Si è scusata e gli ha detto che l'avrebbe accontentato in altra maniera.
Allora questo non serve, disse zio sfilandosi il preservativo e le chiese di fargli un pompino. Lei rispose che non ne faceva. Ma che cazzo, sei una santa?! Vedendolo spazientito gli si mise in ginocchio e cominciò a segarlo con due mani e in contemporanea a leccarglielo. Per ora posso fare solo cosi, in futuro si vedrà. Il trattamento fece talmente effetto che le partirono una decina di sghizzi. Dicevano che aveva il volto talmente pieno di sborra che le colava sulle pocce e il viso non si vedeva più. Lo sapete che zio produce una gran quantità di sperma per quel cazzo di problema che ha. Comunque non era pienamente soddisfatto.
La prof gli disse di accontentarsi, per ora. Che zio aveva un gran bel cazzo e che un giorno forse, se avesse cornificato il marito, lui sarebbe stato il primo della lista.
La fece lavare e la accompagno' dal carrozziere.

Hai capito la troia della prof.

L'ho sempre detto che la prof C..... per me è una gran vacca.

Vabbè ragazzi, non dite a nessuno di quello che vi ho detto oggi senno' sono cazzi amari.

No no, tranquillo. Dai, andiamocene!
Sentii gli scatti a raffica della sua macchina e disse: Ok, andiamo via.

Hai capito la santarellina. Ha fatto la troia col prof di ginnastica e non mi ha mai detto nulla.La guardai e le feci un applauso. Lei abbassò lo sguardo.
Vidi che la situazione però, l'aveva eccitata notevolmente. Abbassai gli occhi e nel punto in basso, sul pavimento di tavole, notai una macchiolina. Sicuramente erano le secrezioni uscite dalla sua figa. Presi la macchina dal collo e scattai un paio di foto.
I ragazzi all' esterno intanto parlando, si stavano allontanando. Mi avvicinai a Fede dicendole:
cosi ti sei fatta palpeggiare e sborrare in faccia dal professore di ginnastica? Nuda, io?! Non mi mostro nuda agli altri. Ora ricordo perché quel giorno mi dicesti di pensare ai bambini che tu dovevi andare a farti una doccia.
Lei ascoltava in silenzio. Poi:
perdonami Mauro, avevamo litigato e non ci parlavamo da 10 giorni.

Abbracciai mia moglie e la baciai.
Infilai un dito nella figa. Era bagnatissima! Le usci un oohhhh di piacere dalla bocca. Poggiai la nikon sulle tavole del pavimento. Presi lei per i fianchi facendola girare. La misi a 90 gradi con busto poggiato sul davanzale pieno di polvere. Che situazione intrigante. Mia moglie nuda in tacchi, a pecorina, con le tette e la testa fuori dalla finestra del casino.
Allungai lo sguardo sulla camera affianco. Mi ricordavo di aver visto dei cordini gialli. Mi sembrò strano ci fossero dei cordini seminuovi appesi, ma servivano al mio scopo.
Uscii all' esterno. Scattai delle foto. Lei stava ferma nella posizione guardandomi.

Cosa vuoi fare?

Tranquilla! Dopo quello che ho sentito devi solo che stare zitta. Le presi un polso e lo legai con un cordino. Tirai fino a degli anelli frontali del patio e con nodi alla marinara andai a chiudere sull'altro polso.
Ma che cosa mi stai facendo?

Non le risposi e continuai.

Mia moglie aveva le braccia tese in avanti. Presi un altro cordino e lo utilizzai per bloccarle il busto con dei ganci sotto la finestra. Rientrai. Avevo un cordino rimanente. Legai un capo ad un anello laterale bloccandole la caviglia destra, lo feci scorrere in un altro anello a metà finestra e poi intorno ai fianchi. Scesi nuovamente nell'anello sotto la finestra e andai a bloccare la caviglia sinistra all'anello di sinistra. La posizione la costringeva a stare con le ginocchia leggermente piegate ed era uno spettacolo da vedere. Le avevo spalancato le gambe all'inverosimile. Legata come una preda in attesa del macellaio. I cordini la costringevano a stare in quella posizione innaturale.

Mauro, per favore slegami, potrebbe venire qualcuno.

Non ci penso proprio, risposi.
Cambiai rullino, tanto da dietro non mi vedeva, e cominciai a scattare dall' interno e dall' esterno. Il cazzo mi si era indurito. Rientrai e notai il liquido umorale che le colava dalle gambe. La figa spalancata e a quella vista mi abbassai i pantaloni. Ero in tiro. Lo infilai nella patata come dicono nelle Marche. Lei inarco' la schiena per quel poco che le era possibile. I capelli ai lati della testa ondulavano. Doveva essere uno spettacolo da fuori. Mentre la scopavo le tette dovevano ballare di brutto.
Non parlava e mugolava di piacere.
Presi la nikon che mi ero messa al collo e scattai.

Ti piaceva il cazzo del professore, vero vacca?
Non rispondi? Ha un bel cazzone vero?
Lo vorresti tutto dentro questa figa? Dai, dillo, zoccola che lo vorresti?

Siiiiiiiii!!!! Era grosso, molto grosso. Lo voglio, lo voglio, lo voglioooooo!
Ce l'hai fatta a dirlo vacca!
Te lo potevi scopare zoccola almeno sentivi un cazzo diverso.

Siiiiii, siiiiiii! La prossima volta! La prossima volta me la faccio aprireeee! Aaaahhhhhh, ancora, sbattimi, spingiiii!! Aaaahhhhh!

Poi vedo la rosa del buco del culo che pulsava. Ci sputai e infilai un dito. Non disse nulla. Ci misi il secondo e scattai un paio di foto. Mugolava e ansimava ancora di più. Usci dalla sua figa per lavorarmi meglio il culo col terzo dito e altri 2 scatti. Non si lamentava, anzi le piaceva. E allora ci puntai il cazzo. Lo poggiai sulla rosa e senti lei dirmi:
No, per favore no.! Mauro scioglimi, nel culo no! Per favoreeeee!!

Scattai 2 foto e spinsi. La cappella entro'. Scattai altre 2 foto.

Aaaaaaaahhhhhhhh! Mi fai maleeee! Noooooo! Nel culo noooooooo!Toglilo!
Cercava di muoversi ma legata com'era non riusciva a spostarsi.
Non ci vedevo più e neanche la sentivo. Rimasi con la cappella dentro per una quindicina di secondi mentre lei continuava a supplicarmi di toglierlo e di slegarla. Piano piano cominciai a spingere per farlo entrare di più. Continuava a lamentarsi.

No, per favore il culo no! Toglilooooo! Per favore Mauro, nel culo no. Il mio culo, toglilo dal culoooo,stronzooo!

Lo tolsi e glielo rimisi in figa e lei tornò ad ansimare. Lo tirai fuori dalla figa e di nuovo glielo ripuntai nel culo. Lei: no no noooo!
Spinsi! Aaaaaaahhhhh! Fa maleeeee! Toglilooo!
Stavolta entro' tranquillo segno che aveva lo sfintere rilassato e che gli umori vaginali avevano lubrificato il cazzo.
Rimasi dentri fermo massaggiandole il clitoride.
Non si lamentava piu' e non strillava più di toglierlo. Era completamente rilassata col peso sul davanzale della finestra. Cominciai ad entrare ed uscire. Scattai altre foto. Lei ansimava. Doveva piacerle di sicuro. Cercai di affondare ma fui bloccato all' interno da qualcosa che mi impediva di andare oltre. E nell' intestino c'e' solo una cosa che poteva farlo. Avrebbe dovuto fare un clistere ma chi mai pensava che quel giorno l'avrei sodomizzata. E comunque una decina di cm di cazzo erano entrati. Cominciai ad incularla. Durai forse 4 o 5 minuti. Tant' era eccitante la situazione. Le sborrai all' interno.
Le rimasi dentro fino a farlo ammosciare.
Poi lo tirai fuori e me lo puli' con un fazzoletto.
Muoviti, muoviti per favore. Mi scappa la cacca!
Le sciolsi i nodi e la liberai ma per la posizione innaturale dovetti reggerla io.
Non resisto, devo farla.

Esce di corsa dal casino si abbassa e fa la cacca.
Le do' 2 fazzolettini per pulirsi.

Non parlava.Poi:sei uno stronzo! Un coglione! Perché mi hai inculata?

Non mi sembra ti sia dispiaciuto?

Stai zitto per favore.

Io zitto?! Vogliamo parlare del professore?

Andai a prendere quei pezzetti di stoffa che a malapena le coprivano i capezzoli e la figa.
Erano quasi le 20.00. Dovevamo andarcene velocemente perché avrebbero potuto tornare gli occupanti del casino visto che nell' altra stanza c' erano dei materassi.

Mauro Mauro, non c'è piu il microbikini.

Cazzo i ragazzi se lo sono portato via, esclamai!

E ora?

O vieni in macchina nuda o corro a prenderti il copricostume?

Vai, vai?! Corri, ti aspetto dentro il casino.

Feci una volata e tornai da lei che mi aspettava nel casino. Appena sulla porta le diedi il copricostume che lei indosso' velocemente e usci fuori.

Guardai l'interno e cazzo! Gli specchi da sarto e l' altro del como' mostravano tutti lo spazio dietro la porta. Chissà se l' hanno vista nuda?!

Mauro, andiamo!

A lei non dissi nulla.
Tornammo all'auto e ci avviammo verso casa. Non incontrammo nessuno. Cazzo, sapevo che in mezzo alla settimana non andava gente in quel punto del bosco, la ricerca ornitologica proprio oggi e a scuola finita?
Se gli specchi hanno funzionato una passera l 'hanno vista e mi misi a ridere.
Mia moglie stava zitta.
Sbloccai io la situazione.

Ti eri eccitata, vero? ? Si, ma ho avuto una paura folle. Pensa se fossero entrati, che figura di merda avremmo fatto.

Ti fa male il culo?

Stronzo! Non ci provare piu'!
Si, un po fa male.


Almeno, sei contento di aver fatto queste foto e di avermi inculata? Ma poi che gusto hai a farmi le foto nuda senza rullino?

Contentissimo del culo. Mi spiace che non sono arrivato a fondo corsa.
Per le foto la colpa é tua! Preferirei fartele anche nuda col rullino, ma tu non vuoi.

E poi dove andresti a svilupparle?

In un normale studio fotografico.

Ma ti piace tanto mostrarmi nuda agli altri?

Allora forse non hai capito. A me piacerebbe anche farti scopare da altri. Sei una gran bella donna di 32 anni e non trovo giusto godere delle tue grazie solo io. Eppoi magari a te prendere cazzi diversi potrebbe pure piacere. Potresti imparare a prenderlo nel culo e a fare pompini. Ora il prof di ginnastica lo avresti accontentato. Dillo che vorresti il suo di cazzo come l' hai detto prima nel casino.

Vuoi proprio che diventi una puttana?!

No, aspetta! Le puttane lo fanno per soldi. Te lo faresti per piacere tuo e mio.

Si ammutoli e non apri' bocca fino a casa.
E passarono i giorni.
Mi scordai la figa e del culo manco a parlarne.


Finalmente gli esami di stato finirono e mia moglie parti con destinazione Passoscuro, località balneare vicino Roma, dove i miei suoceri avevano un villino. Ero solo a casa fino al 4 di Agosto giorno in cui sarei andato in ferie pure io e avrei raggiunto il resto della famiglia. Avevo ancora i 4 rullini da sviluppare ma non avevo avuto tempo anche se non vedevo l'ora di farlo. Decisi di andare il giorno seguente visto che era sabato, a Senigallia per svilupparli. Cosi feci. Al bancone il solito ragazzo. Lo guardai e lui mi riconobbe. E ti credo sai le seghe che si è fatto con mia moglie.
Allungai i 4 rullini e mi disse: ci vediamo domani, oggi non riusciamo a svilupparli.

Ma domani è domenica?

Si, tranquillo, siamo aperti. Con i turisti c'è parecchio lavoro.

Va bene!
Tornai a casa e mi misi sulla pagina web della mia signora. Dopo 15 giorni aveva raggiunto le 4365 visualizzazioni con apprezzamenti di vario genere da parte degli utenti. Un vero boom! Stavo vedendo le altre mogli quando il citofono suona. Vado a vedere chi è. Dal videocitofono vedo il volto di Marisa. Le apro.

Buongiorno Marisa!

Buongiorno a te Mauro!

Continua...
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2025-01-14
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