La gatta e la Luna
          
            
              di
Yuko
            
            
              genere
poesie
            
          
        
        
          La gatta si distende un po' indolente,
alza il capo e guarda su alla Luna.
Le zampine allunga pigramente,
il suo pelo arruffa nella bruma.
Guarda l'astro e medita cosciente:
“Avrò mai, io, una speranza alcuna
di baciare quel volto sì lucente?
Di giacere con Lei, come nessuna?”
Ma Selene, avvolta tra le stelle,
sente giunger da lungi un miagolio
e s' inchina sbirciando sulla Terra.
Di creature disdegna le più belle,
Ma su un tetto lei scorge un luccichio:
Con un raggio la gatta forte afferra.
        
        alza il capo e guarda su alla Luna.
Le zampine allunga pigramente,
il suo pelo arruffa nella bruma.
Guarda l'astro e medita cosciente:
“Avrò mai, io, una speranza alcuna
di baciare quel volto sì lucente?
Di giacere con Lei, come nessuna?”
Ma Selene, avvolta tra le stelle,
sente giunger da lungi un miagolio
e s' inchina sbirciando sulla Terra.
Di creature disdegna le più belle,
Ma su un tetto lei scorge un luccichio:
Con un raggio la gatta forte afferra.
            
            
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