La nostra crociera- 5

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Ciao. Mi piace “provare” a scrivere racconti erotici.

Dopo la bella scopata post serata di gala prendemmo sonno e ci svegliammo la mattina successiva.
Facemmo colazione e decidemmo di scendere dalla nave per fare un giro in terraferma.
Ci vestimmo con outfit da spiaggia con l’intento di trascorre qualche ora in riva al mare.
Marghe indossó un bikini color oro che le regalai qualche anno prima, coperta da un pareo bianco e un cappello nero.
Dopo una ventina di minuti trovammo una spiaggia libera e ci sedemmo dopo aver steso gli asciugamani.
Andammo subito a fare il bagno in mare, l’acqua era perfetta e stemmo in ammollo per un bel po’.
Ci baciammo ripetutamente e qualche palpata Marghe la ricevette da parte mia, era molto sexy con quel bikini e la voglia di lei incrementò sempre più.
Passammo un paio d’ore entrando ed uscendo dall’acqua, passi il tempo a guardare il suo culo che la sera prima scopai con tutta la mia eccitazione, quei suoi piedini che pian piano prendevano il sopravvento tra le mie fantasie.
A metà pomeriggio, stanchi e parecchio accaldati tornammo a bordo.
Ci fermammo al bar a bere qualcosa e chiacchierammo qualche minuto, la voglia di saltarle addosso era enorme.
“Ho voglia di te” le sussurrai, lei sorrise, M”Andiamo in cabina un po’”.
Ci dirigemmo in cabina, appena chiusi la porta la presi in braccio e la feci stendere sul letto, le salii sopra e la baciai, le baciai il collo, le tolsi il reggiseno del bikini e le leccai i capezzoli già duri e dritti.
Continuai a scendere, le baciai l’ombelico, arrivai agli slip, li sfilai, presi in mano i suoi piedi, li ammirai e cominciai a baciarli, a leccarli gustandomi il retrogusto del sale marino sulla sua pelle.
Passai a baciarle le caviglie, le cosce, salendo pian piano verso la figa.
Poggiai la mia bocca sulle labbra della sua fighetta, cominciai a leccarla e mordicchiarla, lei con le mani spingeva la mia testa verso di lei, io non mi fermai, leccavo e leccavo senza sosta.
Tornai a baciarla, facendole sentire il suo sapore nelle sue labbra, con le mani mi abbassó il costume di quel tanto per far uscire il cazzo.
M”Mettilo dentro!” mi dissse staccando per un attimo le sue labbra dalle mie.
Con una mano lei puntó il cazzo nella sua figa e io entrai.
Cominciai a scoparla, cominciammo a gemere entrambi soffocando questi ultimi da qualche bacio qua e là.
Dopo poco mi sdraiai sul letto, Marghe si mise sopra di me per fare un 69.
Io le leccai la figa intrinseca di umori, lei inizió una gran pompa, la sua bocca scorreva sul mio cazzo senza resistenze, senza sosta, le sue mani sulle mie palle non smisero un secondo di massaggiarle.
Mi godei al massimo quel momento, non siamo solito fare i 69.
Marghe si alzó e si sedette di fianco a me, i suoi piedi prontamente afferrarono il mio cazzo, mi segó in modo celestiale, quei piedini mi mandarono in estasi.
“Vai principessa, sei bravissima” le dissi mentre il mio piacere aumentava.
Venne sopra di me, si infiló il cazzo nella figa e cavalcó, con il suo ritmo gemette all’impazzata, i suoi umori colarono sul mio cazzo e sul mio ventre, le sue tette ballavano a ritmo e il suo fiato divenne sempre più corto.
Senza levare il cazzo dalla figa si chinó in avanti, mi bació, io le accarezzai i capelli e tornó a fottermi. Il mio cazzo stava esplodendo.
Volli chiudere come originariamente pensai. La feci mettere a pecora sul letto, le picchiettai il cazzo nelle sue piante dei piedi e poi lo infilai dentro la figa.
Diedi esattamente tre colpi, tolsi il cazzo, lo appoggiai sulle dita dei suoi piedi e le imbrattai le piante con tutta la sborra che fuoriuscì.
La prima sborrata sui suoi piedini, bellissima, intensa. Marghe fu sorpresa ma divertita, le sue piante erano totalmente inzuppate di sborra.
Le diedi una pacca sul culo e le baciai la figa, la presi e la portai in bagno per ripulirsi.
Entrambi nudi ci abbracciamo e baciammo, M”È stato divertente, mi hai sorpreso” mi disse, io le strizzai l’occhio e le diedi un bacio sulla fronte.