Doveri di una sorella giapponese

di
genere
incesti

Come di consueto Yuko rientrò in casa dall'università che era già passata l'ora di cena. Appoggiò la borsa e salutò, ma stranamente nessuno rispose.
Passando davanti alla cucina risalutò i genitori, ottenendo in cambio una risposta gelida.
-Che succede? Dov'è Masayoky?- chiese, vedendo il posto in tavola del fratello minore ancora apparecchiato, senza alcuna traccia del ragazzo.
La madre continuò a sbucciare la mela che aveva in mano. -Tuo fratello è in camera sua... vedi se riesci a parlarci tu, perchè così non si può più andare avanti.-
-Ma che è successo? Avete ancora litigato?-
-”Avete”? Tuo fratello ha risposto male a tuo padre, di nuovo!-
-Mamma... è anche tuo figlio, oltre che mio fratello....-
-Yuko! Non mettertici anche tu, che non è proprio giornata!-
La ragazza incassò il rimprovero e lo sguardo severo del padre, alzando appena appena le spalle in segno di resa.
-Un altro brutto voto a scuola?-
-Se va avanti così perde l'anno, quel fenomeno! E direi che non sarebbe proprio il caso!-
Yuko sospirò sommessamente; si sedette a mangiare qualcosa con i genitori, più per senso di rispetto che per vero appetito.
-Parlaci tu, Yuko, sei sua sorella, a te forse darà ascolto...- le disse poi, più dolcemente, la madre, accarezzandole i capelli. Il padre, senza dire una parola, il volto corrucciato, si alzò andando in soggiorno.
La giovane aiutò la madre a sparecchiare e quando la cucina fu in ordine si avviò verso la stanza del fratello.
Dalla porta socchiusa scorse Masayoky sdraiato prono sul suo letto; un'orrenda musica trap rimbombava nella stanza a volume sostenuto.
-Masa... ciao. Tutto bene?- provò a sondare il terreno. -Masa!- chiamò a voce più alta pensando di non essere stata sentita attraverso la musica.
-Non mi rompere anche tu!- ottenne come risposta.
La ragazza sospirò. Era meglio aspettare che la rabbia sbollisse un attimo.
Sistemò due cose in camera, si fece una doccia mettendosi in pigiama, ritornando più tardi alla camera del fratello.
Evitando prudentemente di fare domande, Yuko entrò in camera, sedendosi sul letto di fianco al fratello. Il ragazzo non protestò, ma si girò dall'altra parte, sbuffando.
-Sei venuta a scocciare anche tu?- I toni sembravano meno tesi.
-Masa... sono venuta perchè tu non stai bene, e io sono tua sorella maggiore.-
-Eh certo che non sto bene! Ma tu che centri? Sei venuta a ripetermi le stesse cose mi hanno già detto?-
La giovane non rispose, ma si mise ad accarezzargli la testa, passandogli le dita tra i capelli.
Masayoky lasciò fare. La sorella maggiore aveva il potere di tranquillizzarlo. Da lei si sentiva capito e protetto, mai giudicato. La sentiva come un'alleata nel rapporto conflittuale con i genitori.
Dopo un po' si mise seduto, le gambe incrociate sul letto, di fronte a Yuko.
-Mamma e papà mi centellinano il loro affetto in base al rendimento scolastico...-riprese a dire a capo basso, per evitare di fissare la ragazza, un po' china verso di lui.
Fu allora che notò l'abbigliamento della sorella: un corto pigiama con casacchina e culottes molto trasparenti con qualche fiore accennato, che lasciavano distintamente vedere il corpo nudo della ragazza. Il bel seno, con i larghi capezzoli, spingeva contro il tessuto, mentre più in basso i peli del pube risaltavano tra le cosce socchiuse.
Yuko si accorse che il ragazzo le stava guardando seno e passera. Di colpo realizzò che dopo la doccia si era messa il pigiama con cui di solito andava a dormire, senza la vestaglietta che vestiva quando doveva muoversi ancora per casa. La vestaglia, di tessuto più spesso, le avrebbe coperto le nudità, ora invece in bella vista sotto lo sguardo del fratello, che sembrava non potesse distogliersi dalla visione.
Masayoky era al penultimo anno di liceo, ma, adattatosi poco alla vita italiana dopo il trasferimento dal Giappone della sua famiglia, non era riuscito a legare coi compagni e, in conflitto adolescenziale con genitori all'antica, aveva inanellato una serie di insuccessi scolastici.
Yuko capì che a quel punto sarebbe stato controproducente coprirsi o uscire dalla stanza, ora che il fratello si stava aprendo al dialogo. Decise quindi di far finta di nulla e proseguire il discorso, lasciando che gli occhi del fratello si sentissero liberi.
-Masa.... mi sembra che a scuola ci sia qualche problema....- riprese a dire dopo qualche secondo di riflessione, in cui cercava come affrontare l'argomento.
-Wow! Che detective!-
Yuko si lasciò andare in una risatina, per sdrammatizzare, senza far caso al tremore trasmesso ai seni, che rapirono gli occhi di Masayoky.
Al contatto col tessuto, i capezzoli iniziarono a contrarsi e a sporgere. Il ragazzo non riusciva a smettere di fissare le tette della sorella. Di fatto non ne aveva mai visto così in dettaglio il corpo, praticamente nudo davanti a lui. Emise un lungo sospiro, mentre inevitabilmente sentì l'eccitazione crescergli nelle mutande, indurendogli il pene. La sorella era più grande di lui di qualche anno e, ammise a sé stesso, era fatta veramente bene.
Yuko decise che, se la visione del suo corpo, avrebbe aiutato il fratello a rilassarsi, lei poteva anche accettare la cosa. In fondo era il suo fratellino, e stava passando veramente un lungo, spiacevole periodo.
-Che ti succede, Masa... eri così bravo a scuola!- ricominciò Yuko accarezzandogli nuovamente la testa, come faceva da quando erano molto più piccoli e il fratellino cadeva sbucciandosi le ginocchia. Lei era sempre stata lì, pronta a consolarlo.
Masayoky istintivamente si chinò appoggiando il capo sulla sua spalla e con una mano le cinse un fianco, percependo la fresca pelle sotto il sottile tessuto.
-Non lo so, Yukiko... non mi trovo per niente, non riesco ad ambientarmi... e papà, lo sai... vuole i voti.-
Da quella posizione, il ragazzo era vicinissimo al seno della sorella. Senza premeditazione si era messo in una posizione quasi appiccicata ed ora lo sguardo cadeva inevitabilmente sui grossi capezzoli della giovane, che al contatto della mano del fratello, che le aveva sfiorato il ventre cingendola, si erano contratti ancora di più e spingevano sul tessuto. La trasparenza del pigiama permetteva al ragazzo di cogliere i più fini particolari del seno e dei capezzoli di Yuko; le areole, eccitate, cominciavano a farsi sporgenti. La donna aveva un buon odore di lavanda, il suo docciaschiuma preferito, che piaceva molto al fratello. La visione del seno, bello e florido, delle cosce e del ciuffo di peli del pube di Yuko, stavano eccitando il ragazzo.
-Lo sai com'è papà.... lui dirige l'azienda, pensa solo alla produttività... non è mai stato capace di dare una minima carezza, a nessuno di noi tre...-
Intanto la giovane, aveva avvolto il fratello in un tenero casto abbraccio, appoggiando il mento sulla sua testa e accarezzandogli impercettibilmente la schiena.
-Non hai un amico? Una ragazza?-
-Macchè! E chi lo vuole uno come me!- si irritò Masayoky e, in un gesto di stizza, allontanò la sorella con una mano, che, per sbaglio, appoggiò ai seni.
Il contatto involontario col seno sodo della sorella eccitarono ulteriormente il ragazzo, facendogli nascere desideri inconfessabili. Istintivamente si portò le mani sull'uccello che, gonfio di eccitazione, tutto storto nelle mutande cominciava a far male.
Anche Yuko, sentendosi toccare il seno provò una certa sensazione, ma scacciò subito il pensiero....
Il fratello avrebbe avuto un gran bisogno di un amico, qualcuno della sua età, una ragazza.... qualcuno o qualcuna che sapesse farlo sentire apprezzato. E invece le pareva di esserci soltanto lei.
Masayoky, fece un gesto con la mano, come per scacciare un fastidioso pensiero e riabbracciò la sorella, questa volta appoggiandole volutamente il capo direttamente sul seno.
Fingendo di essere imbronciato, fissava i capezzoli della sorella, ma ogni tanto muoveva un po' il capo come per accomodarsi, ma con l'intenzione di sbirciare il pube nero di peli della ragazza. Con una mano, quasi come in un gesto svogliato, si raddrizzò il pene nelle mutande.
Yuko si accorse delle manovre del fratello, delle sue occhiate e soprattutto dell'abbraccio un po' più che fraterno. Confusa tra mille pensieri si chiedeva cosa avrebbe potuto fare per ridare fiducia al fratello. Ne scorgeva il pene ingrossato nelle mutande, ma non voleva proprio scacciarlo. In quel momento si sentiva di dover ricoprire il ruolo di sorella, madre e fidanzata.
-Non hai mai visto una ragazza nuda.... eh, Masa?- si risolse a dirgli, dopo una pausa in cui si sentiva radiografata in ogni particolare del suo corpo, praticamente nudo sotto gli occhi, vicinissimi, del fratello.
-Ma dai.... come vuoi che.... -
-Mmmm?-
-Ma si.... in foto....-
-Dal vivo? Non c'è nessuna ragazza che ti piace?-
-Si.... una compagna ci sarebbe, ma quella.... lascia stare! È inarrivabile-
-Eeeee.... quante seghe ti fai su internet?- osò lanciarsi Yuko.
-Maaaa!!! Come ti permetti???- Masayoky come inorridito alzò il busto, squadrando con ostilità la sorella. Vedendola invece sorridere maliziosamente, mentre graziosamente si mordeva il labbro inferiore, restò come interdetto fissandola negli occhi per qualche secondo.
Poi, come se dentro di sé avesse preso una decisione, si avventò sulla sorella, spingendola sulle spalle e rovesciandola sul lettone. -Eeee??? come ti permetti????- e scoppiò a ridere cadendole addosso.
Pure Yuko si rilassò in una allegra risata; il momento di profonda tensione sembrava superato.
Il fratello le era caduto addosso ed ora appoggiava il capo sui suoi seni, una mano sulla sua coscia ed il busto sul suo ventre.
-Eh, Masa! Ti ricordi quando facevamo la lotta? Eeh? Che vincevo sempre io?-
-Ma cosa dici???- saltò su il ragazzo. -Mi battevi solo quando avevo due anni! Poi ho cominciato a dartele io!- e così facendo le saltò su a cavalcioni, bloccandole le spalle.
Il ragazzo si era fatto grande e forte, constatò Yuko; un bel fisico e un bel volto, pensò orgogliosamente. Masayoky le guardava il seno, ben visibile attraverso il pigiama trasparente. Un seno che rimaneva sodo e dritto anche da sdraiata. “Bella figa, mia sorella!” non potè fare a meno di pensare, ricordandosi di trovarsi seduto proprio sopra al suo pube.
Yuko cercò di divincolarsi, mentre il fratello le bloccava le braccia.
Ad ogni movimento il seno le ballava sotto gli occhi del fratello, che stava morendo dalla voglia di metterselo tutto in bocca. I movimenti del bacino della ragazza avevano provocato uno scivolamento del fratello, per cui praticamente, più piegato in avanti, il ragazzo le poggiava il pene ingrossato proprio sulla vulva.
Il fatto di sapersi quasi nuda sotto gli occhi del fratello e lo strusciamento sul pube, prima, e poi direttamente sulla vulva avevano cominciato ad eccitare anche la ragazza.
Un ultimo tentativo di svincolarsi dalla stretta del fratello ottenne solo di far scivolare ulteriormente Masayoky, facendone precipitare il volto ancora tra le tette.
Come in un gesto di lotta il ragazzo provò a mordere un seno della giovane, che, tra risate di solletico ed eccitazione cercava di divincolarsi, ma dopo i primi tentativi, finalmente a Masayoky riuscì di prendere tutto in bocca un capezzolo.
La reazione di Yuko fu improvvisa. La ragazza mordendosi un labbro per l'inaspettata sensazione di piacere, si irrigidì smettendo di ridere.
Il fratello si accorse di aver osato troppo e si raddrizzò subito sul busto, liberando le braccia della sorella.
Seguì un lungo imbarazzato momento di silenzio, finchè, come fingendo che non fosse successo nulla, il ragazzo riprese la parola.
-Che caldo....!- disse, sfilandosi la maglietta e rimanendo a torso nudo. “Un gran bel fisico!” pensò la giovane. -Tu, Yukiko? Non hai caldo?-
-Sto morendo....-
Il ragazzo aveva davvero un bel fisico, pensò la sorella. Lo sguardo le cadde sugli slip del ragazzo, da cui spuntava appena la punta del pene eccitato che, nella lotta ravvicinata, aveva fatto capolino da sopra l'elastico.
-Non vuoi toglierti anche tu il pigiama...?- provò a proporre Masayoky.
Yuko sorrise -Ma dai... ti pare? E poi....- intuendo il sottile proposito del fratello -mi sembra che tu abbia già visto tutto.... o no?-
Il fratello finse un'espressione stupita, forse anche un po' risentita.
-Io????-
Yuko si mise ancora a sorridere. Quando sorrideva era bellissima, pensò il fratello. I sottili occhi orientali le si allungavano ancora di più e la ragazza assumeva un'espressione estremamente graziosa ed attraente.
-Yukiko.... tu hai già fatto l'amore?-
-Masayoky!- lo rimproverò la ragazza -Ti sembrano domande da fare alla sorella maggiore?-
-Ma sì.... secondo me sì!-
Yuko scuoteva la testa con un'espressione come di commiserazione.
-Mi insegneresti come si fa? Eh? Al tuo fratellino... la faresti una lezioncina di sesso?-
-Ma sei impazzito, Masa? Che idee ti vengono in mente???-
-Dai.... Yukiko.... al tuo fratellino.... dai....- e intanto il ragazzo, audacemente, cominciò a sollevare la casacca del pigiama, scoprendo il ventre alla sorella.
Yuko, lasciò fare, con l'intenzione di vedere fino a che punto si sarebbe spinta l'audacia del fratello. Nella sua mente stava solo bluffando.
In effetti, arrivato al seno, Masayoky si fermò, aspettandosi un rimprovero che però non arrivava.
Yuko lo guardava con aria di sfida, convinta che il fratello non avrebbe osato.
Il ragazzo, allora, deciso, sollevò il tessuto scoprendo i seni fino ai capezzoli.
Subito Yuko si coprì con le mani. -Ma sei impazzito Masa! Oohh! Non si fanno queste cose con la sorella!-
-Ma se hai detto anche tu che ormai avevo già visto tutto!-
La giovane non seppe rispondere. In effetti il fratello aveva ragione.
-Beh! Ma tutta nuda è un'altra cosa! Farsi spogliare le tette non è come guardarle attraverso un tessuto!- protestò infine; di fatto però, a quel punto, lasciò andare la braccia, distendendole sul letto, il seno nudo davanti al fratello, il pigiama tirato su sotto il collo.
Masayoky potè allora contemplare il seno della sorella, senza veli. Piccole goccioline di sudore si erano formate nell'insenatura tra i due seni. I capezzoli erano contratti e sporgenti.
Yuko era fiera del proprio seno e, tutto sommato, le faceva piacere che fosse apprezzato.
-Ma non sei tutta nuda... non ancora!-
-Eh, cosa manca??? Ora hai davvero visto tutto! E anche toccato, mi pare!-
Masayoky sorrise. Voleva davvero bene alla sorella. Le era sempre stata di fianco quando si era trovato in difficoltà, anche se, diventati più grandi, la loro intimità si era un po' persa. Ma forse era stata solo una pausa apparente.
-Manca ancora.... qui!- disse Masayoky, spostandosi dalla posizione a cavalcioni e, messosi a sedere sulle ginocchia di Yuko, indicando il pube nero della sorella col mento.
-Ma figurati, Masa! Non penserai....- Yuko alzò un indice in segno di monito.
-Dai.....-
Di fronte all'espressione severa della sorella, Masayoky finse una resa. Dalla posizione in cui era, a cavalcioni sulle ginocchia della giovane, si sdraiò sconfitto sul corpo della sorella, facendo cura di appoggiare la guancia sul monte di Venere coperto dalla folta peluria, che gli si trovava sotto gli occhi. In quella posizione avvertiva un forte odore che proveniva dall'eccitazione sessuale della sorella. Un odore nuovo e mai sentito, frammisto a quella del sapone intimo di Yuko. Un odore eccitante e conturbante, che il ragazzo attribuì immediatamente ai genitali della donna. L'eccitazione continuava a crescergli, insieme ad un'erezione ormai palese.
Yuko ricominciò ad accarezzarli la testa per farlo tranquillizzare, senza sapere di ottenere invece, l'effetto opposto. Sudata e ormai mezza nuda, si sfilò la casacchina ormai inutile del pigiama, rimanendo a seno nudo. Il fratello le passò una mano sulla pancia e con l'altra, impercettibilmente, cominciò ad accarezzarle il ginocchio, prolungando il contatto sulla superficie interna della coscia.
Yuko non sapeva cosa fare. Le carezze, il seno nudo, il palpeggiamento, il contatto col fratello e la particolare situazione emotiva, avevano finito per farle nascere il desiderio di un contatto sessuale, cosa che, intuiva, era molto desiderato pure dal fratello. Chissà, se fosse servito a sbloccarlo.... a ridargli fiducia.... E in effetti, le era anche venuta una gran voglia....
Le carezze sul ventre continuavano... Masayoky lentamente spinse una mano fino a lambire il seno della sorella, in quel punto particolare in cui, dal torace, si stacca netta la piega dei seni. L'altra mano risaliva lenta ma decisa tra le cosce ed ormai, era a ridosso della vulva.
L'eccitazione cresceva prepotente in Yuko, frantumandone i propositi di astenersi da un rapporto sessuale incestuoso.
La mano del fratello, benchè inesperto, stava provocando effetti incontrollabili. Ormai le dita le sfioravano la vulva che, eccitata e bagnata, stava cominciando a colare muco sul letto.
Masayoky ne percepiva l'intenso aroma e, sul dito, la sensazione di bagnato, caldo, accogliente.
Sentendo finalmente la sorella lasciarsi andare in lunghi sospiri, prese coraggio e le portò una mano ad afferrarle un seno. Un piccolo gemito lo spinse ad osare di spingersi al capezzolo, che, morbido e gonfio, strinse tra pollice ed indice, facendo gemere ulteriormente la ragazza.
Alzò il capo dal pube della sorella, guardandola in volto.
La sorella aveva la bocca un po' aperta; i bianchi incisivi si intuivano fra le labbra carnose. Gli occhi socchiusi sembravano voler invitare ed incitare il ragazzo verso un amplesso sessuale.
Ormai Yuko si era arresa.
Lentamente, come scartando il pacchetto di un regalo natalizio, Masayoky le sfilò i calzoncini del pigiama, scoprendo completamente i peli del pube.
Yuko sollevò il sedere per facilitare lo spogliamento mentre, con studiata lentezza, le veniva sfilato il pigiama sulle cosce, le ginocchia.... le caviglia.
Masayoky con aria di adorazione, stette a contemplare il corpo tutto nudo dalle sorella, sotto i suoi occhi. I capelli lunghi sulle lenzuola, gli occhi e le labbra socchiuse lasciavano trapelare un intenso desiderio che sembrava invitarlo. Il petto che si sollevava in profondi respiri, esponendogli ed offrendogli i seni gonfi e pieni, i capezzoli duri ed eccitati. Il delizioso ventre piatto con l'ombelico piccolo e buio. E poi il ciuffo di peli neri, lunghi e disordinati che si prolungava fino alla piega delle cosce, ancora chiuse.
Yuko allargò lentamente le gambe, piegando le ginocchia e mostrando la vulva al fratello.
-Vieni.....- sussurrò.
Masayoky, sconvolto, rapito dalla visione e dal desiderio di quel corpo perfetto che gli si apriva e gli si offriva, sentiva pulsargli il sangue nella cappella. Lentamente abbassò gli slip liberando il grosso membro che finalmente usciva dalla stretta gabbia; sentì una sensazione di fresco, all'aria aperta, e di liberazione, potendosi finalmente distendere in posizione più fisiologica.
Si mise in ginocchio di fronte alla vulva aperta della sorella, in evidente imbarazzo.
-Yukiko.... cosa devo fare adesso?-
-Leccami, Masa.... leccala, delicatamente....-
Masayoky appoggiò leggermente le mani sulle cosce della sorella, allargandole ancora un po'.
Le grandi e le piccole labbra della giovane di schiusero come un fiore al mattino, lucide di secrezioni umide.
Con rispetto quasi religioso, il ragazzo si avvicinò alla vulva aperta, annusandone voluttuosamente il forte aroma di eccitazione. Indeciso se rimanere ad osservare i dettagli della figa o inebriarsi del forte umore che se ne sprigionava, non sapeva come muoversi.
Yuko allora, con la mano si aprì bene le piccole labbra offrendole al fratello.
-Leccala, Masa.... fammi godere.... non è questo che volevi.... beh, ora sono io che lo desidero... leccami, spingi dentro la lingua, fratellino!-
Masayoky obbedì, insinuando la punta della lingua nella figa della sorella, avvertendone il sapore forte e salato, la consistenza morbida delle piccole labbra, le calde e vischiose secrezioni.
-Aaaaaahhhhhhhhh......- gemette Yuko, mentre, con le mani nei capelli del fratello, ne teneva il capo dolcemente tra le cosce.
Ancora una delicata carezza di lingua, un nuovo gemito, una nuova leccata.
Masayoky provò il desiderio di succhiare quelle morbide piccole labbra, scure e soffici. Le strinse tra le labbra, lasciandosele scivolare lentamente, mente Yuko iniziava a gemere sempre più forte.
-Così, Masa.... succhia... fai godere la tua Yukiko.... Aaaaaahhhhh!- scappò più forte, quando il giovane fece la sua prima esperienza col clitoride.
-Sììììì..... ora lecca lì.... quello è il cli.....aaaahhhhhh... toride....-
Il ragazzo si eccitava sempre di più affondando la faccia nella figa calda della sorella, la saliva colava mescolata al muco vaginale della giovane, che gemeva ad ogni leccata contraendo il bacino contro la bocca del fratello. Masayoky aveva spostato le mani sulle tette di Yuko e le palpava schiacciandone i capezzoli e le areole sotto le dita. Yuko portò le mani su quelle del fratello, per guidarne i movimenti sulle tette.
-Ora.... scopami.... Masa, ….entrami dentro, ….spingiti dentro tua sorella....!-
Il fratello si alzò avvicinandosi con l'uccello dritto come un'asta, alla figa spalancata di Yuko.
Con circospezione lo infilò tra le piccole labbra della ragazza, non trovando il buco per proseguire.
La giovane prese pazientemente l'uccello in una mano, spingendone la punta in basso, per farselo entrare in vagina.
-Ecco... ora entra, piano....-
Il ragazzo socchiuse gli occhi. Era la prima volta che infilava il cazzo in una figa e tutte queste sensazioni erano nuove per lui.
Sentiva forte la sensazione di bagnato ed ancora di più il caldo e soffice dell'interno del corpo della sorella. La figa di Yuko era talmente bagnata che Masayoky potè infilarci l'uccello fino in fondo già al primo colpo.
Con un roco gemito accompagnò l'introduzione profonda nell'intimità più segreta della ragazza, mentre questa si abbandonava al piacere piegando indietro la testa ed inarcando la schiena.
Il seno le sporgeva, i capezzoli gonfi sotto lo sguardo del fratello.
Il ragazzo si sfilò dalla profondità della sorella, per infilarcisi di nuovo, con più forza. Yuko stringeva i muscoli pelvici intorno al cazzo che la stava penetrando, aumentando il suo piacere e quello del fratello.
Ancora una spinta profonda; il ragazzo stavolta tenne l'uccello tutto dentro, assaporando la stretta calda della figa bagnata della sorella. Cominciò a fare movimenti rotatori del bacino, sfregando il pube sul clitoride della giovane, che tra gemiti sempre più frequenti e prolungati fu scossa da contrazioni ai fianchi. Il pube dei due fratelli sbattevano uno contro l'altro scatenando sensazioni ancora più intense.
-Scopami, Masa.... scopami forte...- implorava Yuko che sentendosi penetrata così profondamente avvertiva l'orgasmo avvicinarsi.
-Maiala, Yukiko.... sei una porca!-
Masayoky eccitato dal linguaggio spinto e dai gemiti sempre più sonori della sorella, partì con un ritmo frenetico. Dentro, fuori, dentro.... ed ogni volta la figa stretta attorno alla sua cappella, serrata attorno all'uccello lo facevano godere fino a esplodere.
Il muco colava dalla figa, inondando il lenzuolo sotto. Masayoky rallentò per guardarsi mentre il cazzo, avvolto dalle nere piccole labbra, scompariva dentro al ventre della sorella, divorato da quella figa vorace. Pochi colpi ancora e mentre già la sorella guaiva sconvolta dai gemiti acuti dell'orgasmo, esplose nel culmine del piacere in un fiotto che spinse nella profondità della figa della sorella. Uno, due, tre e ancora altri colpi rimanendo impiantato dentro alla sorella, sentendo il cazzo attraversato dal fiume di sperma che le riversava dentro.
-Porca..... Yukiko....- sussurrò ancora, prima di abbandonarsi sdraiato sul grosso seno della sorella.
Yuko, riprese a respirare al termine di un lungo orgasmo. Sentendo la figa ancora piena del cazzo del fratello, il caldo liquido che dentro di lei sedimentava lentamente e le colava dalla vulva sul culo, accolse il volto del ragazzo tra le tette sudate, accarezzandone i capelli.
-Sei un torello, Masa.... uno schianto!-
Il fratello restava dentro di lei, scosso da tardive contrazioni del bacino nel suo ventre.
-Ora non avrai più paura, a scuola, di non essere all'altezza....-
di
scritto il
2020-07-10
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