Posto di blocco

di
genere
gay

POSTO DI BLOCCO
Era notte fonda. Rientravo a casa. Sono stato fermato da due poliziotti di pattuglia.
-”Documenti prego”.
-”Cosa ci fa qui? Esca dall'auto.”.
Mi hanno perquisito. Più che altro palpato. Hanno frugato nel bagagliaio.
-”Cosa è questo?”
Mi sbandierarono davanti agli occhi un giornaletto gay che nemmeno ricordavo di avere. Lo sfogliavano e facevano commenti volgari.
Mi hanno letto i diritti.
-”Lei ha diritto di stare zitto e di sopportare in silenzio. La informiamo che eventuali gemiti che dovessero sfuggirle durante i controlli costituiranno una aggravante a suo sfavore per l'accusa di zoccolaggine”.
Compilarono il verbale.
“Ore 22. Stradone Nord. Abbiamo fermato un tipo fortemente sospetto. Non è armato ma ha un bel culo. Nel bagagliaio della sua auto c'è molto materiale pornografico. Lo intimiamo di non fare resistenza. Lo informiamo che sta rischiando grosso. A turno lo inculiamo per verificare se è l'omosessuale che stavamo cercando e a quanto pare rientra nei parametri”.
Dopo aver rimesso in fondina le loro pistole ancora fumanti mi hanno fatto rivestire.
-”Per questa volta passi. Vada. Se la ritroviamo ancora a quest'ora in un luogo equivoco come questo sarà accusato di comportamento recidivo”.
Ci torno ogni sera e li ritrovo sempre. Sono molto coscienziosi. I loro accertamenti mi mandano in delirio.
scritto il
2025-12-27
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