Il gatto sul tetto che scotta

di
genere
gay

IL GATTO SUL TETTO CHE SCOTTA
Questa è una storia anzi un racconto breve o meglio un brano in formato filatelico, di ordinaria omosessualità. Non serve che vi racconti tutto quello che è successo quella sera d'inverno in soffitta. Lassù, in mezzo ad ogni genere di scomodità, fra travi a vista, tegole picchiate dalla pioggia e spifferi, al freddo e al buio. L'unica cosa che mi riscaldava era il suo dardo ardente, il cui tepore si spegneva a pochi centimetri dal punto di introduzione. Il mio corpo era quasi in ipotermia con un disagio di poco inferiore a quello che si può normalmente patire all'interno di una cella frigorifera. Il minimo conforto che cercavo di lucrare aggrappato a culo nudo sopra un vecchio scatolone pieno di cianfrusaglie è svanito all'istante causa eiaculazione precoce. Non ho altro da aggiungere e da osservare tranne che la tresca di cui vi sto parlando è stata archiviata sul nascere per troppe carenze di ogni ordine e grado (sp. Celsius) ed è diventata indimenticabile solo come esperimento mal riuscito da non ripetersi più e cioè da schivare accuratamente tenendosi alla larga da simili situazioni per il resto della vita.
scritto il
2025-12-26
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