Stare sopra o sottostare
di
IL MICROBO
genere
gay
STARE SOPRA O SOTTOSTARE
A briscola e a scopa non basta possedere le carte migliori, bisogna anche riuscire a giocarsele bene.
Così pure nelle faccende di sesso non è automatico che chi ha l'arnese più grosso sia quello che porta avanti la partita. Mi è successo spesso di cedere il passo e il culo a un maschio dal cazzo meno dotato del mio.
“A buon soldà ogni arma fa” ovvero “Quale il soldato tale la battaglia”.
Passivo o attivo non è questione di misura ma di ruolo, quasi sempre stabilito in partenza o che si configura da sé sul momento.
Nel coito il bastone del comando spetta di diritto a chi sa farsi guida su chi invece ha bisogno di venire guidato. A chi è più uomo su chi gli diventa femmina. A chi te lo inalbera davanti al sedere e ci marcia dentro su chi in retrovia di buon grado si offre.
Non esiste equilibrio ma solo sopraffazione, da parte di un essere superiore che ti spacca il mazzo a un inferiore in giravolta. Non è un duello ad armi pari, è pura macelleria.
Il primato della determinazione e della vocazione fanno aggio sul puro e semplice, fatuo, ininfluente, inutile rapporto e penoso confronto fra le forze genitali in campo.
Padroni si nasce, schiavi si diventa, per attitudine e per imprinting, quando già non sia iscritto a monte fra le natiche dei predestinati. A ognuno la sua strada.
“Larga è la foglia, stretta è la via, dite la vostra, che ho detto la mia”.
A briscola e a scopa non basta possedere le carte migliori, bisogna anche riuscire a giocarsele bene.
Così pure nelle faccende di sesso non è automatico che chi ha l'arnese più grosso sia quello che porta avanti la partita. Mi è successo spesso di cedere il passo e il culo a un maschio dal cazzo meno dotato del mio.
“A buon soldà ogni arma fa” ovvero “Quale il soldato tale la battaglia”.
Passivo o attivo non è questione di misura ma di ruolo, quasi sempre stabilito in partenza o che si configura da sé sul momento.
Nel coito il bastone del comando spetta di diritto a chi sa farsi guida su chi invece ha bisogno di venire guidato. A chi è più uomo su chi gli diventa femmina. A chi te lo inalbera davanti al sedere e ci marcia dentro su chi in retrovia di buon grado si offre.
Non esiste equilibrio ma solo sopraffazione, da parte di un essere superiore che ti spacca il mazzo a un inferiore in giravolta. Non è un duello ad armi pari, è pura macelleria.
Il primato della determinazione e della vocazione fanno aggio sul puro e semplice, fatuo, ininfluente, inutile rapporto e penoso confronto fra le forze genitali in campo.
Padroni si nasce, schiavi si diventa, per attitudine e per imprinting, quando già non sia iscritto a monte fra le natiche dei predestinati. A ognuno la sua strada.
“Larga è la foglia, stretta è la via, dite la vostra, che ho detto la mia”.
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