La vonta' di farsi strada

LA VOLONTÁ DI FARSI STRADA
Ho superato la selezione al concorso di bellezza e sono stato incoronato reginetto di cuori. Le mie foto in costume giravano sui canali gay. Il segretario del regista mi ha convocato per un provino. Nel suo studio mi ha fatto spogliare nudo e fotografato dappertutto per capire se ero davvero adatto a bucare lo schermo. Aveva un posto libero solo nel settore pornogay e solo come comparsa in ammucchiata. In quel momento ha fatto irruzione nella stanza un figo da mille e una notte, che mi ha degnato del suo sguardo. Era in cerca di un secondo per delle produzioni che sarebbero cominciate l'indomani.
-”Sei passivo vero?”
-”Non lo so”.
-”Ti attizza il cazzo?”
-”Sì!”
-”E allora sei l'esordiente che sto cercando”.
A casa sua mi ha tenuto sveglio tutta la notte per un corso accelerato di porcherie varie. Mi ha insegnato a succhiare bene l'uccello. E mi ha anche stuprato di bruto.
-”Adesso sei pronto. Attento a non deludermi”.
Mi dice che rispondo bene e che mi muovo con molta naturalezza. C'è in ballo un video che avrà per titolo. “Il Culo in Festa”. Ho letto la sceneggiatura e l'ho trovata monotona. Per tutto il tempo dovrei restare a sedere alzato e venire scopato da una serie interminabile di forzuti energumeni. Ho visionato gli album dei loro genitali e mi sono lustrato gli occhi. Di sicuro se accetto la parte divento una star e posso mettermi in luce da “Attore non Protagonista”, che tradotto nel linguaggio dell'ambiente si usa chiamare la “Vacca da Monta”. Dal regista ci sono già stato, e anche dal resto della troupe. Tutti mi hanno messo alla prova e apprezzato per il verso giusto. Sono degli intenditori e non mi pare di averli delusi né di ano né di bocca. Oggi firmo il contratto e da domani in poi sarò al centro del set.