Suo nuovo acquisto

SUO NUOVO ACQUISTO
Avevo scelto quell'Hotel pensando che fosse un posto tranquillo però lo era solo fino a un certo punto.
Di giorno frequentavo la spiaggia ed ero molto osservato, nel mio bel costumino rosso, da un gruppetto di uomini che mi facevano tanta soggezione.
Tutti in camera singola sul mio stesso piano. Uno di loro mi sorrideva spesso.
La prima sera sul corridoio era un viavai di stupendi camerierini che sbucavano spettinati di stanza in stanza e cercavano di ricomporsi prima di imboccare l'ascensore. Ne ho fermato uno per chiedergli cosa stava succedendo.
-”Non ti dico. Ho fatto una di quelle sudate!”
Stavo per addormentarmi quando mi hanno bussato alla porta.
“Toc toc”.
“Arrivo”.
Mi è entrato quello da cui ero stato notato sul mare.
-”Ti va un po' di compagnia?”
Era in accappatoio senza cintura, un bel po' nudo sotto, con pube da maschio già in punta.
-”Ho una bottiglia da scolare con te”.
Dopo il terzo bicchiere mi ha fatto levare gli slip e ha cominciato ad accarezzarmi la schiena fino a giù. Ci stavo e mi ha confessato di avermi pensato suo per tutto il pomeriggio. Eravamo seduti fianco a fianco. Mi ha forzato la testa a baciargli la minchia.
“Apri la boccuccia. Insalivamela!”
Sono timido. Mi ha fatto arrossire.
-”Non dirmi che sei vergine?”
-”Un po' sì”.
-”Girati!”
Mi ha impalato di sedere godendoselo fino in fondo. Lo supplicavo di smettere.
-”Taci troietta”.
Era da tanto che sognavo di essere costretto a fare brutte cose. Non ci speravo più.
Quel tale mi ha voluto giorno dopo giorno, per aprirmi il culo e anche gli occhi sul mondo sconosciuto dei maturi in cerca.
A fine vacanza mi ha dato il suo indirizzo. Chattiamo spesso in cam. Quando posso lo vado a trovare. Mi disciplina e mi insegna tante regole che sono obbligato ad osservare per bene altrimenti rischio di contrariarlo. È un padrone nervoso di quelli giusti e mi sta allevando da servetto.
-”Bel culetto che hai, lo palpo e subito ce lo metto dentro”.
Mi ripete sempre e guai a contraddirlo altrimenti mi mena
Lo adoro e gli sono grato per come mi tratta e mi maltratta, non da solo, anche in tandem con qualcuno dei suoi amiconi, che me lo spianano sul grosso, tutto da ingoiare.