Le due cugine
di
Marcolino63
genere
trio
Vi ringrazio per il successo dei miei racconti e mi accingo a raccontarvi il seguito del mio rapporto di amicizia con Donatella (nome di fantasia) che ritengo sia il più erotico che ho mai vissuto.
Eravamo io e Donatella nella spiaggia privata a nord di Termoli quando a sorpresa ci raggiunse Daniela, sua cugina che conoscevo anche perchè ex di un mio amico.
Alla mia richiesta di spiegazioni lei facendomi l’occhiolino rispose “ti avevo preannunciato che sarebbe stata una giornata memorabile”.
Tornata dal bagno Dani mettendosi di fianco sul telo di Dona si tolse anche lei il pezzo di sopra dicendo “è troppo stretto, la prossima volta ti lascio dei miei costumi” e liberando così le sue grandi e dure tette con i capezzoli all’insù.
Ero al settimo cielo in comagnia di due belle gnocche in toples e con i micro tanga che sparivano fra le generose natiche, mostrando i loro culetti in tutta la loro magnificenza.
Dani guardando quello della cugina aggiunse “anche il tuo costume ti va stretto e non copre nulla, ricordo che lo portavi da ragazza” e aggiunse “vedi Marco che bel culetto ha la mia cuginetta” accarezzandogli le natiche “gli hai già detto dei sex toys che stiamo utilizzando.....”.
“certo ma più che altro ne ha già sperimentato i benefici” facendo un occhiolino a Dani che aggiunse “l’hai già fatto.... avevi promesso di aspettarmi, sei proprio una porcella” e si misero a ridere.
Poi aggiunse “sento freddo torniamo in casa, ho portato un pò di pizza e ho messo le birre in frigo”.
Entrati in casa andai in camera per togliermi il costume ancora bagnato e rivestirmi pensando a come mi sarei dovuto comportare in quella situazione per me nuova.
Uscito di stanza in sala non c’era nessuno, ma sbirciando dalla porta socchiusa del bagno vidi che stavano facendo la doccia insaponandosi a vicenda in modo troppo intimo.
Il mio amico Maurizio mi aveva confidato che aveva notato un rapporto troppo intimo fra loro ipotizzando che fossero bisex, cosa della quale, continuando a guardarle sotto la doccia, ne ebbi immediata conferma.
Infatti dopo essesi insaponate a lungo le tette scesero con le mani iniziando a stimolarsi a vicenda gemendo per il piacere. Notai che anche Dani era depilata allo stesso modo della cugins solo che il suo “ciuffetto” era molto più evidente essendo lei mora.
Poi Dona gridò “Marco tu non fai la doccia, dai raggiungici sarai pieno di sabbia”. L’idea di trovarmi fra loro sotto la doccia era accattivante, anche se era una situazione del tutto nuova per me e lentamente tornai in camera per spogliarmi quando entrò Dona e prendendomi per mano di forza mi portò sotto la doccia.
Ho un ricordo confuso di cosa successe, le loro mani erano dappertutto poi iniziarono prenderlo in bocca a turno fino a soffocarsi, poi Dani disse, girandosi di spalle ed appoggiandosi alla parete con le gambe leggermente divaricate “ora tocca a me ... vedrai sarà bello, anche io ho fatto allenamento con i sex toys” e mentre Dona dopo avermi insaponato l’uccello gli teneva le chiappe aperte iniziai a poggiarlo fra le sue natiche tenendola per le sue grandi tette, scendendo lentamente fino al suo buchino.
Appena si sentì penetrare spinse il suo culo verso il mio bacino prendendolo tutto in un sol colpo.
Dona posizionandosi sotto e continuando a tenerle le chiappe aperte iniziò a leccarle la fica con avidità, mentre io, perso ogni ritegno, avvinghiato alle sue tettone iniziai a penetrarla sempre con più veemenza.
Mentre lei gridava “lo voglio tutto .. sfondami..ancora..ancora” sentii le mani di Dona prima accarezzarmi le palle per poi far scivolare un dito fra le chiappe insaponate ed infine, trovato il buchino, inserirmelo dentro.
Devo confessare che la cosa mi provocò una grande eccitazione e un orgasmo mai provato prima durante il quale, preso saldamente il suo bacino, riversai tutto ciò che avevo nel suo intestino continuando a penetrarla ancora, essendo il mio uccello rimasto durò, finchè la sentii urlare “vengo...vengo” iniziando a contrarre intensamente lo sfintere e a tremarle le gambe.
Mentre io stremato uscii dalla doccia appoggiandomi al lavandino, vidi Dona che gli insaponava il culo ancora spalancato dal quale fuoriusciva la sborra colando fra le gambe.
Le molte sensazioni provate e le scene vissute, mi laciarono sconvolto e allo stesso tempo appagato e ci misi un pò per riprendermi.
Intanto loro finito di lavarsi si infilarono gli accappatoi porgendone uno anche a me, e dissero “credo proprio che la prima sorpresa sia stata di tuo gradimento, ora però è tempo di calmarsi ed andare a mangiare.
Mangiammo la pizza e bevemmo molta birra e un pò brille mi raccontarono del rapporto speciale che avevano sin da bambine, delle loro prime esperienze sessuali e della loro voglia di trasgressione e di soddisfare le loro fantasie.
Aggiunsero che gli piaceva fare sesso con gli uomini, ma che fra donne c’è più tenerezza e complicità.
Gli chiesi se si limitavano a farlo solo fra di loro e mi raccontaro che alcune volte partecipava anche Giulia che però essendo lesbica non partecipava mai quando c’erano uomini.
Poi si raccomandarono di non parlarne in giro e soprattutto con i loro ragazzi che non avrebbero capito, aggiungendo che avevano deciso di coinvolgermi perchè mi ritenevano affidabile e perchè avrei dovuto fare qualcosa di molto particolare che sapevo fare.
Incuriosito chiedendo cosa fosse dissi “spero sia per le mie prestazioni” e loro sorridendo dissero “il regista”.
Poi mi spiegarono che avevano saputo che sapevo usare bene la videocamera e che le avrei dovuto filmarle, ma non vollero dirmi cosa ne avrebbero fatto.
L’idea di filmarle durante quello che avevo immaginato fosse un rapporto intimo fra loro, mi intrigava molto e diedi il mio assenso.
La trama sarebbe stata simile ad un breve filmino “lesbo” che mi fecero vedere col videoregistratore dove loro avrebbero impersonato le protagoniste.
Mi diedero la videocamera indicandomi la camera matrimoniale, poi andarono in bagno a preparsi, mentre io entrando aprii la tapparella e cercai il punto migliore da dove girare le scene.
Le vidi entrare in accappatoio inizialmente un pò tese ed iniziando a baciarsi calorodamente lasciarono cadere gli accappatoi.
Erano splendide in perizoma e calze autoreggenti a rete nere con le natiche lucide fra le quali era ben visibile un cuore rosso appartenente ad un dildo inserito nei loro culetti.
Iniziarono ad accarezzarsi succhiandosi a turno le tette poi salendo sul letto si posizionarono in un 69 super erotico con Dona sotto e l’altra sopra.
Rimasi incantato eccitandomi molto dalla naturalezza con cui procedevano, poi presi posizione difronte a Dani.
Lei face strusciare le sue tettone sul ventre Dona facendo indurire i suoi capezzoloni per poi punzecchiargli il pancino. Poi togliendogli il perizoma, visibilmente bagnato dagli umori, gli divaricò prima le gambe poi anche le piccole labbra mostrando l’interno roseo, e guardandomi estasiata e iniziò a leccarla.
Ero eccitatissimo e incuriosito da quello che stava succedendo dall’altra parte della coppia, dove prendendo posizione feci un primo piano sul volto estasiato di Dona dove i suoi occhioni verdi brillavano di libidine, facendogli segno che poteva procedere.
Era uno spettacolo vederla lì Dani a gambe aperte con le sue belle natiche spalancate fra le quali spiccava un cuore rosso che gli copriva il buchino ed il perizoma bagnato immerso fra le sue grandi labbra.
Gli spostò di lato il perizoma e con sorpresa vidi delle perline bianche poco sopra il clitoride, che con la bocca iniziò a tirar fuori lentamente. Si trattava di una collana di perle abbastanza lunga che si era inserita nella vagina.
Ambedue gemevano senza ritegno e vederla uscire lentamente, intrisa dei suoi umori, fu uno spettacolo indimenticabile. Poi fu la volta del dildo che Dona leccando gli umori fuoriusciti insieme alla collana, iniziò a smuovere prendendolo saldamente fra le dita per poi, con non poco sforzo, tirarlo fuori lentamente.
Il mio uccello era al colmo della sua erezione, vedere il suo ano dilatarsi lentamente a dismisura per far uscire il dildo di grandi dimensioni e rimanere lì aperto per qualche secondo mostrando il suo interno di un rosso acceso per poi essere riempito nuovamente, andò oltre ogni immaginazione.
Improvvisamente si capovolsero capendo che dovevo tornare dall’altra parte dove Dani iniziò a tirar fuori il dildo con la bocca, tenendogli le chiappe ben aperte, che una volta uscito provocò una scorreggina diretta sul suo volto.
Dopo un attimo di smarrimento, che sorprese anche me la scena continuò riprendendola questa volta di fianco.
Continuarono a leccarsi e a penetrarsi con i dildo finchè vennero quasi contemporaneamente gemendo rumorosamente.
Cessai la ripresa e sedendomi su una sedia con il mio uccello in erezione che fuoriusciva dall’accappatoio, gli dissi “vi ho accontentato, ma adesso tocca a voi”.
Dona guardandomi disse alla cugina “credo proprio che sia necessario, dai fai come me” e si misero in ginocchio sul bordo del letto una di fianco all’altra, mostrando i loro culetti con i cuoricini ancora lì in bellamostra e le fiche grondanti.
In un attimo balzai in piedi dietro di loro lasciando cadere l’accappatoio e sfilando il dildo da Dona, infilai il mio uccello con facilità nel suo ano spalancato penetrandola fino alle palle mentre con la mano massaggiavo la fica di Dani penetrandola anche con due dita.
Ero quasi impazzito dall’eccitazione e mentre loro si baciavano mugolando, passavo da una all’altra riempendogli alternandoli tutti i buchi, finche non ce la feci più gridando “sto venendo”. Velocemente si misero in ginocchio davanti a me con le bocche spalancate guardandomi ed allora iniziai a venire con potenti fiotti cercando di centrare ambedue le bocche.
Ormai piene iniziarono a baciarsi per poi lasciarsela colare sulle tette massaggiandosele a vicenda.
Infine si dedicarono al mio uccello leccandolo insieme e succhiandolo fino all’ultima goccia.
Mentre Dani si diresse verso il bagno Dona alzandosi mi disse “sei stato magnifico, ho voglia di baciarti...posso” senza dire nulla presi il suo volto fra le mani per baciarla slinguazzandoci con passione.
La sua bocca aveva un sapore indescrivibile, leggermente salato, frutto degli umori di sua cugina e dei miei, che gustai provocandomi poi una sensazione di completo appagamento.
Prima di andar via rivedemmo il filmino più volte soffermandoci sulla scena della scorreggina, ridendo a crepapelle e guadagndomi di diritto l’appellativo di loro Tinto Bras.
Della giornata, a distanza di anni, nutro ancora un profondo ricordo dei dialoghi e di tutte le nuove ed intense sensazioni provate, peccato che non riuscii mai a convincerle a darmi una copia del filmino.
Magari adesso (non sò più nulla di loro da tanti anni), riconoscendosi nel racconto possono sempre cambiare idea, contattandomi!
Lascio alle lettrici formulare considerazioni magari commentandole anche alla solita email sanimarco961@gmail.com
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