Il provino per la performance artistica

di
genere
feticismo

Abbiamo risposto ad un annuncio da parte di un artista innovativo che cercava persone per una sua personale performance.
Chiedeva gente disposta ad aprirsi ad attività artistiche innovative implicanti anche risvolti sessuali.
Io e mia sorella sempre sensibili all'arte innovativa ed alla sperimentazione artistica.
Esaminammo in rete le performance dell'artista.
Vedemmo come lui sapeva trasformare dei corpi nudi in opere d'arte; come sapeva sublimare degli atti sessuali in una manifestazione di sensazioni di estetica superiore.
E quando chiedeva ai suoi performers atti depravati, come questi assummessero quasi una estasi spirituale.
Io e mia sorella ci masturbammo molto a vedere in rete le creazioni di quell'artista.
Ci piaque l'idea di diventare sue modelle e partecipi di una sua opera artistica.
Rispondemmo subito all'annuncio, presentando il nostro curriculum di depravate.
Con nostra grande soddisfazione venimmo invitate per un provino dall'artista nel suo atelier.
Emozionate ci recammo all'indirizzo indicato; entrammo in un magazzino che lui aveva trasformato in un piacevole ambiente.
Ricco di luci, di colori, di morbidi ed estrosi splendi arredi.
Sedotte da quel luogo, insolito, ci aprestammo insieme ad altri seduti su una lunga fila di siede, ad essere esaminate dal maestro.
Dopo una lunga attesa, Walter, l'artista, entrò nudo nell'atelier seguito da una donna altrettanto nuda.
I due si misero a sedere dietro al bancone che stava davanti a noi.
Ci squadrarone e poi ci chieserodi spogliarci completamente, noi tutti ubbiddimo, ed una volta nudi aspettammo gliordini del maestro che esaminava i nostri curriculum.
Chiamo per prima una donna, era coperta di tatuaggi e piercing.
Walter la interrogò dicendole di stare in piedi davanti a lui.
Le fece una serie di domande che noi data la distanza non riuscimmo a comprendere.
Poi disse alla ragazza di farsi da parte sdraiandosi a terra accanto al loro banco.
Poi tocco ad un maschio; stessa procedura domande e poi l'imposizione di sdraiarsi per terra accanto al banco.
La storia proseguì per un pò alla stessa maniera finchè non arrivò il nostro turno.
Io venni chiamata per prima; nuda davanti ai due esaminatori, mi venne chiesto se ero disponibile a subire colorazioni della pelle.
Risposi di sì.
Se ero disponibile a farmi pisciare addosoo od ad ingoiare del piscio.
Risposi sempre affermativamente.
Se ero disponibile ad ingoiare escrementi.
Risposi sempre di sì.
Se ero disponibile ad avere rapporti omossessuali.
Risposi sempre di sì.
Walter si consultò con la sua assistente e poi mi chiese di sdraiarmi assieme agli altri.
Io esegui; poi il provino toccò agli altri tra cui mia sorella.
Lei come gli altri si aggiunse a terra insieme agli altri.
Poi Walter, alzandosi in pidi con in suoi fogli in mano, cominciò a dire chi era stato escluso da quel provino.
Invitò le persone che avrebbe nominato di alzarsi, di raccattare i propi vestiti e di andarsene.
Walter cominciò conil primo nome; non era il mio ed ero felice.
Si trattava di un tizio sconosciuto che senza dire una parola si alzò prese i suo vestiti e se ne andò.
Walter passò al secondo nome; anch'esso non era il mio ne quello di mia sorella.
La persona indicata si rivestì e se ne andò senza parole.
La cosa andò avanti per qualche minuto finchè non rimanemmo io e mia sorella ed una altra donna ed un'altro uomo.
Walter si complimentò con noi dicendo che eravamo i suoi preferiti per la sua prossima performance.
Io e mia sorella eravamo contente di essere state selezionate per far parte di un opera d'arte.
L'artista ci chiese di sdraiarci a pancia in giù mentre lui ci avrebbe spiegato la sua iniziativa.
Noi ubbidimmo sdraiandoci con il con il volto rivolto verso di lui.
Walter si accasciò davanti a noi esponendo oscenamante i suo cazzo davanti ai nostri occhi.
Rimase davanti a noi con il suo provocante cazzo duro, per spiegarci il nostro compito.
Mentre sballonzolava il suo cazzo davanti a noi, che eccitava la nostra mente, cominciò a spiegarci che voleva realizzare una performarce artisica in un teatro.
Noi pitturate di blu, avremmo ballato attorno ad un corpo di maschio e di donna.
Poi sempre a ritmo di musica avremmo, con mosse sensuali, implorato in ginocchio, l'urina dei ballerini protagonisti.
Poi dopo aver ingoiato il piscio, avremmo dovuto continuarea ballare.
Avremmo dovuto continuare a ballare ed ad invocare, cantando, altro dai ballerini protagonisti.
Questi ci avrebbero cagato in bocca e poi noi con la merda in bocca ci saremmo dovute rivolgere al pubblico; esponendo delle frasi oscene da discutere in seguito.
A noi tutte e quatro la performance teatrale ci intusiasmava ed accettammo smodatamente.
Walter ci fece firmare un contratto.
Poi per confermare il nostro patto si fece spompinare:
Noi quattro ci demmo da fare su quell geniale uccello che ci rendeva partecipi di una così intelettuale perfomance artistica.









scritto il
2025-11-04
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