L'amica di mia nipote - Quarta parte
di
RackHammer
genere
etero
Posso stare con Silvia la domenica e decidiamo di vederci dalla mattina.
Lisa, il giorno prima, ci fa sapere che passerà la mattina a girare per le bancarelle del mercato.
Purtroppo il giorno dopo diluvia e le rovina il piano.
Io sono quasi rassegnato all’idea di non riuscire a concludere nulla nemmeno quella volta, ma lei ci dice che starà in camera a vedere qualcosa al pc con le cuffie e ci saluta.
Noi ci spostiamo nella mia stanza. Mi rendo conto di essere un po’ a disagio al pensiero di avere mia nipote nella camera accanto, ma Silvia è decisa a farsi perdonare per le volte precedenti e praticamente mi butta sul letto. Salita su di me le basta poco per farmi dimenticare di Lisa.
Liberati dei vestiti, saltiamo completamente i preliminari e lo facciamo in modo frenetico.
Mi fa venire due volte in poco più di un ora e mi ritrovo sfinito.
Dopo un po’ di coccole e qualche bacio, mi dice che va un attimo da Lisa.
Io ne sono sollevato, così almeno avrò il tempo per riprendermi.
Torna dopo mezzoretta, sorridente. Si spoglia e si sdraia contro di me.
“E’ tutto apposto?” glie lo chiedo per curiosità.
“Si, era sul letto con il portatile e le cuffie. Sta vedendo una serie Horror. Abbiamo chiacchierato un attimo.” resta un attimo in silenzio poi le sfugge un risolino e io la guardo.
“Ha detto le stesse cose che avevi detto tu a noi.. Di darci un contegno.. ha detto che ci sente anche con le cuffie e che i vicino probabilmente pensano che giriamo dei film porno.” rido anche io.
Ci baciamo e iniziamo ad accarezzare il corpo l’uno dell’altro. Si sposta su di me.
“L’idea di lei nell’altra stanza, che ci sente, ti eccita un po’?” me lo chiede con quel suo sorrisino malizioso.
Non rispondo ma la attiro a me e la bacio. La faccio girare su un lato finche non mi ritrovo quasi su di lei.
Faccio scivolare una mano tra le sue gambe e la trovo bagnata. Lascio le sue labbra.
“Ho l’impressione che è a te che eccita l’idea.” Ride.
“Forse un pochino si.” mi attira di nuovo a se e ricominciamo a baciarci.
Mentre io spingo due dita dentro di lei, lei inizia a segarmi e presto ritorno pronto all’azione.
Mi sposto su di lei. La penetro e ricominciamo a fare l’amore, anche se con meno enfasi di prima.
La desidero da impazzire ma il fisico è al limite.
Mentre siamo all’apice del piacere ho l’impressione di sentire tra i suoi gemiti anche degli altri provenienti dalla stanza accanto, ma accantono la cosa come il frutto della mia fantasia.
A pranzo Lisa è molto silenziosa. Non sembra arrabbiata, più che altro persa nei suoi pensieri.
Anche se piove decido che è il caso di uscire di casa e le convinco ad accompagnarmi a fare la spesa.
Girando per il centro commerciale Silvia riesce a farla distrarre da qualunque cosa le dava pensiero.
Si divertono così tanto a visitare i vari negozi tra di loro che mi sento un po’ fuori posto e mi ritrovo a fare solo da portaborse. Finiamo per cenare fuori, poi rientrando accompagniamo a casa Silvia che ci saluta con un lungo bacio, prima a me e poi a lei.
La settimana ricomincia.
Silvia e Lisa vivono la loro relazione e io mi distraggo buttandomi sul lavoro.
A metà settimana mi viene concesso del tempo con Silvia.
Lisa, dice di non avere voglia di uscire quel pomeriggio e se ne va in camera come la volta precedente.
Io e Silvia restiamo in sala a chiacchierare e coccolandoci.
Lentamente le nostre carezze si fanno più intime e i baci più lunghi e profondi.
In breve tempo ci ritroviamo semi nudi a fare l’amore lì, con lei in ginocchio sul divano, piegata in avanti contro il poggia schiena, e io in piedi dietro di lei che la penetro.
Mi cade lo sguardo sul nostro riflesso nello specchio di un armadio.
Posso vedere il viso di Silvia arrossato, le sue labbra aprirsi ad ogni gemito di piacere.
Poi il mio sguardo viene attirato oltre, alle nostre spalle, verso l’apertura della porta che da sul corridoio.
Lì nella penombra, poco fuori la stanza, c’e Lisa inginocchiata a terra con lo sguardo fisso su di noi.
Ha una mano infilata sotto la maglietta e l’altra dentro i pantaloni.
Si sta toccando mentre ci guarda. Posso vedere i movimenti delle mani sotto i vestiti.
Con una si stringe un seno e ne stuzzica il capezzolo. Con l’altra si sta stimolando l’intimità, forse penetrando con le dita.
La scena mi eccita così tanto che non resisto e finisco per venire.
Mi siedo sul divano accanto a Silvia.
Lei mi sfotte giocosamente per essere venuto così presto.
Faccio vagare lo sguardo verso il corridoio, ma Lisa non c’e più.
Silvia mi sale sopra. Mi abbraccia e mi bacia.
Le sussurro all’orecchio quello che ho visto. Lei mi guarda e mi sorride.
“Bene. Ora siete pari e le cose possono farsi interessanti.” poi mi bacia.
Da quel giorno le cose tra di noi si fanno ancora più.. strane.
Ogni volta che loro si fermano a casa e fanno l’amore, Silvia mi fa sapere quando mi lascia la porta socchiusa per poterle guardare.. e io vado. Ho scoperto che mia nipote quando gode tende a tenere gli occhi chiusi. Ne ho potuto ammirare il corpo e le espressioni. Gustarmi i suoi gemiti e gli orgasmi.
Non credo che lei mi abbia mai notato o almeno penso di no.
Quando è il mio turno di stare con Silvia invece mi è capitato solo un’altra volta di notarla mentre ci osservava fare l’amore, ma probabilmente lo aveva fatto anche le altre due volte, e anche in quel caso era intenta a toccarsi mentre ci guardava.
Ero abbastanza sicuro che fosse stata Silvia a istigarla a farlo, un po’ come aveva fatto con me.
Non capivo però se era solo perché il saperci ad osservarla mentre era con l’altro/a la eccitava come diceva o se c’era un altro motivo.
Io e Lisa non ne parlavamo, ma il nostro rapporto era iniziato a cambiare.
C’ere sempre un po’ di imbarazzo tra di noi, ed entrambi evitavamo il più possibile qualunque tipo di contatto fisico tra di noi.
Quel giorno arrivato alla porta della stanza di Lisa, per guardarle come suggerito da Silvia, la trovai spalancata.
Guardando dentro vidi Lisa sdraiata sul letto, completamente nuda e con una benda sugli occhi.
Silvia era accanto a lei intenta ad accarezzarne e baciane il corpo.
Quando mi vide mi fece cenno di stare in silenzio e avvicinarmi.
Io mi ritrovai a far un paio di passi dentro la stanza verso di loro.
Silvia ne stuzzica un capezzolo con la lingua. Lo prende in bocca e lo succia.
“Silvy, voglio toccarti.”
“No, Lisa. Resta ferma finche non te lo dico io.”
Fece scivolare una mano tra le sue gambe e iniziò ad accarezzarla lentamente, il suo corpo reagì tendendosi un po’.
“Non è giusto..” le sfugge un gemito
“Ti piace vedermi scopare con tuo zio?”
“Cosa c’entra lui ora?” Silvia la penetra con un dito e lei geme
“Se non mi rispondi non ti darò il permesso di toccarmi.”
Lisa sbuffa.
“Mi eccita vederti godere. Le espressione che fai mentre lui te lo spinge dentro. E mi eccita anche sapere che avermi lì a guardarti eccita anche te, me lo hai detto tu..”
“Si è vero che mi eccita.” le bacia i seni.
“ Ti ecciterebbe anche sapere che lui ci guarda mentre sei tu a farmi godere? Sai, a me si.”
Lisa non risponde e Silvia le spinge un altro dentro di lei.
Le sfugge un altro gemito.
“Dai, voglio baciati, toccarti.. sentire il tuo corpo contro il mio..” si bagna le labbra con la lingua.
“Prima rispondi.” Lisa esita un attimo.
“Si.. mi eccita l’idea, ok? Fargli vedere che ti faccio godere quanto lui.. mi eccita pensare che se lo mena guardandoci senza poterti avere.. si.. mi eccita molto.. Silvy.. dai..”
Silvia mi guarda. Io arretro , mi volto ed esco dalla stanza.
Alle mie spalle sento Lisa emettere un suono di soddisfazione.
A cena siamo solo io e Lisa. Silvia è tornata a casa già da un po’.
Il mio umore non è granché e nemmeno Lisa sembra particolarmente allegra.
Ceniamo in silenzio, senza quasi guardarci in faccia.
Mentre sono in piedi a preparare la caffettiera la sento fare un profondo respiro.
“Zio è vero che mi hai vista?” mi volto a guardarla. Lei fissa il tavolo imbarazzata.
“Esattamente di cosa stiamo parlando?” Non credo stia parlando di quel giorno o forse sa che le spiavo?
“Silvia mi ha detto che.. mi hai vista mentre.. che quando siete insieme io.. insomma..” ah è quello.
“Si, ti ho notato un paio di volte.” Lo dico in un tono più neutrale possibile e finisco di preparare la caffettiera e la metto sul fuoco.
Quando mi volto trovo Lisa rossa dall’imbarazzo. Alza lo sguardo e mi fissa.
“Io.. Silvia mi ha detto che l’idea di me.. sapere che la guardavo la eccitava.. volevo solo..”
“Tranquilla, ti capisco. Lo ha detto anche a me.” ci guardiamo un attimo in silenzio.
“Intendi dire che..” io annuisco.
“Ho fatto come te.. vi ho guardato mentre eravate insieme.” mi volto a guardare la caffettiera e restiamo in silenzio finché non esce il caffè. lo verso in due tazzine che porto al tavolo e mi siedo.
“Quindi tu mi hai vista mentre..”
“Come hai fatto tu. Solo che, ho evitato di fare certe cose in corridoio.” rido, ma lei diventa di nuovo rossa per l’imbarazzo.
“E che.. ero eccitata e volevo eccitare di più lei.. non so.. mi sono ritrovata a farlo..”
Iniziai a bere il caffè e lei fece altrettanto, per poi sospirare.
“A te ha eccitato vederci?” lei sta guardando la tazzina. Io rimango un attimo in silenzio prima di risponderle.
“Si, mi ha eccitato molto ogni volta.” lei annuisce. Ancora silenzio
“E cosa hai pensato di me?” questa domanda non me l’aspettavo.
“In che senso?”
“Io.. non lo so nemmeno io.. Scusa per la domanda strana.”
“Non devi scusarti.. è tutta la situazione che è strana.” rido tanto per sdrammatizzare.
“Comunque hai un bel fisico.. sei molto sensuale..” mi ritornano in mente le sue parole
“..e sai bene come far godere Silvia.” mi sento in imbarazzo a dirlo e anche lei sembra imbarazzata ma sembra anche compiaciuta.
“Grazie.” poi posa la tazzina e si alza.
“Vado a lavarmi e poi resterò in camera. Buona notte.”
“Buona notte.” la guardo uscire.
Mi porto le mani alla faccia pensando che quella era stata proprio una giornata strana.
La mattina successiva mi sveglio tardi e Lisa è già uscita di casa.
Forse è meglio così, dovevo ancora metabolizzare la giornata precedente e probabilmente avevo dormito male anche per quello.
Fatta colazione mi metto a lavorare.
Poco prima di pranzo mi arriva un messaggio da Silvia che mi avvisa di non preparare per loro, mangeranno fuori prima di tornare.
Mi preparo qualcosa di veloce e mangio, poi decido di rilassarmi un po’ su una poltrona in sala ma esagero e mi addormento.
Mi svegliano le voci di Silvia e Lisa. Ci metto un attimo a cogliere il senso delle parole ma rimango fermo con gli occhi chiusi.
“Dai Lisa, non capisco cosa ti cambia ormai.”
“Lo facevo di nascosto.. invece questo.. è diverso..”
“No è la stessa cosa. Vi siete anche confidati. Vedrai che sarà anche più bello d eccitante.”
“Io.. non lo so.. mi sembra una cosa strana.. magari non vuole..”
“Con lui ci parlo io ma vedrai che non avrà da ridire. Inizia ad andare in camera. Ti vengo a chiamare io.”
Sento quello che potrebbe essere un bacio, un sospiro e dei passi che si allontanano.
Silvia mi si siede sulle gambe. Sento il corpo premere contro il mio. Mi bacia il collo.
Sento il suo respiro su un orecchio.
“Sei sveglio vero?” io apro gli occhi e le sorrido.
“Mi hai beccato.”
“Facile, hai smesso di russare.” ridiamo.
“Quanto hai sentito?”
“Non molto veramente.”
Sento il suo corpo abbandonarsi contro il mio. Con le dita gioca con i bottoni della mia camicia.
“Lisa mi ha detto della conversazione che avete avuto ieri sera e io le ho detto che a questo punto potrebbe anche stare in camera con noi direttamente.”
“Capisco.. e lei? Le va bene?”
“All’inizio no, ma alla fine ha scaricato la decisione a te. Sinceramente pensavo che avrebbe fatto più resistenza.”
“Probabilmente è arrivata alla mia stessa conclusione.”
“Cioè?”
“Che è quello a cui volevi arrivare.” Lei mi sorride ma non replica.
“Quindi le posso dire che a te va bene?”
“Se va bene a lei.” mi da un bacio e poi si alza dalle mie gambe.
Mi fa alzare e poi fa strada fino alla stanza di mia nipote, entra e presa per mano la porta fuori.
io e mia nipote ci guardiamo in faccia, siamo in imbarazzo.
Silvia, tutta felice, ci fa strada nella mia stanza.
Appena entrati mi abbraccia e mi bacia.
Quando si stacca mi da una spinta che mi sorprende e finisco per cadere sul letto.
Lisa nel frattempo ci passa accanto e fa per sedersi sulla sedia alla scrivania, ma Silvia la prende per mano, bacia anche lei e la fa spostare verso il letto, per poi farla sedere accanto a me.
Dopo averci posizionati, si spoglia completamente e mi sale sopra a cavalcioni.
Si gira verso Lisa e riprende a baciarla.
Io resto lì, sdraiato sul letto con Silvia sopra, a guardarle baciasi con passione.
Mentre si baciano, Silvia inizia a toccare il seno di Lisa e tenta di sfilarle la maglietta ma lei la ferma.
Allora fa scivolare le mani sotto e inizia ad accarezzarle il corpo. Lei oppone un po’ di resistenza ma con poca convinzione.
La scena vista da così vicina mi fa effetto e non posso fare a meno di eccitarmi.
Silvia se ne accorge essendo posizionata proprio sul mio membro.
Si stacca da Lisa e inizia a trafficare con i miei pantaloni finché non riesce a tirarmelo fuori.
Lisa fa per alzarsi ma lei la ferma e, prese le mani, se le porta sui seni e riprende a baciarla.
Nel frattempo si sposta un po’ in modo da poter strofinare la sua intimità contro il mio membro eccitato.
Non è messa bene e a tratti trovo i suoi movimenti su di me dolorosi.
Le prendo i fianchi e la sposto in modo che vada meglio, nel farlo sfioro la gamba si Lisa che la scosta, forse sorpresa di quel tocco accidentale.
Nel frattempo Silvia è riuscita a sollevarle la maglietta fin sopra il reggiseno.
Le bacia il collo, si sposta sulla parte scoperta del seno, rapidamente riesce a slacciarle il reggiseno e a tirarglielo su, scoprendo del tutto.
Lisa mi guarda di sfuggita ma subito dopo chiude gli occhi quando Silvia inizia a stuzzicarle i capezzoli con la lingua.
Ormai la mia eccitazione è al massimo. Silvia lo noto e si tira su per poi farmi scivolare dentro di se.
Inizio a muovermi sotto di lei, tenendola per i fianchi. Silvia asseconda i miei movimenti e continua a dedicarsi a Lisa. Vedo una sua mano scivolare dentro i pantaloncini di lei e iniziare a darle piacere.
Lisa la lascia fare, quasi completamente passiva, si limita ad accarezzare il corpo di Silvia, probabilmente non sapendo cosa fare in quella situazione.
La capisco, trovo anch’io quella situazione strana ma anche estremamente eccitante.
Silvia si tira su dal seno di Lisa, le sfila del tutto maglietta e reggiseno senza che lei faccia resistenza, quindi mi fa togliere le mani dai suoi fianchi e fa spostare Lisa davanti a se, a cavalcioni sopra il mio petto.
La abbraccia stringendola a se e inizia a muovesi più in fretta su di me.
Si baciano e gemendo muovendosi insieme, strofinando i loro corpi.
Io sono al limite e in breve esplodo dentro a Silvia e anche lei sembra venire tra le braccia di Lisa.
Restiamo fermi un attimo poi loro riprendono a baciarsi.
Silvia fa spostare Lisa su letto. Ne ammiro il corpo. E’ visibilmente eccitata ma sembra anche disorientata.
Silvia si sdraia sul mio corpo e mi bacia, mi sussurra all’orecchio di preparami per il secondo round e sorridendomi, si alza dal mio corpo facendomi anche uscire da se.
Si avvicina a Lisa. La bacia e la fa sdraiare sul letto accanto a me.
La guardo mentre ne bacia il seno e ne succhia i capezzoli.
Spinge di nuovo una mano dentro i pantaloncini e inizia a penetrarla con le dita.
Vedo Lisa gemere e godere del suo tocco. Sento il mio membro iniziare già a reagire per quello spettacolo.
Silvia inizia a baciare il corpo di Lisa scendendo verso l’ombelico. Le sfila pantaloncini e slip senza che lei opponga resistenza. Le allarga le gambe e inizia a leccargliela lentamente.
Mi tiro un po’ su appoggiandomi ad un braccio per guardare meglio quello spettacolo.
La lingua di Silvia sta facendo godere Lisa in un modo incredibile, tanto che ad un certo punto lei mi si aggrappa ad un braccio. Lo stringe forte e si volta verso di me. Mentre geme di piacere i nostri sguardi si incontrano. La sua espressione colma di piacere mi riempie di eccitazione e senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo con una mano sul suo seno.
Resto fermo così un attimo, aspettandomi qualche frase pesante, ma lei non dice niente, limitandosi a voltarsi verso Silvia.
Lo prendo come un invito e inizio ad accarezzarglielo e a stuzzicarne il capezzolo con le dita.
La sua pelle è liscia come quella di Silvia e mi eccita quanto lei.
So che non dovrei ma mi so resistere e avvicino il viso al suo seno.
Ho ancora paura di una sua reazione negativa ma non riesco a trattenermi comunque, mi passo la lingua sulle labbra e glielo bacio. Lei continua a guardare Silvia senza dire niente. Prendo un capezzolo in bocca e inizio a giocarci con la lingua. Sento una sua mano sui capelli e lo prendo come un invito a continuare. Passo all’altro seno.
Lei mi accarezza il collo e le spalle. Incrocio lo sguardo di Silvia che mi sorride.
Continuiamo per un po’, poi Silvia risale con la bocca lungo il corpo di Lisa e mi fa spostare.
Si abbracciano e baciano.
Quando si separano per un attimo, Silvia si volta verso di me.
“Prendimi da dietro”
Non me lo faccio ripetere. Mi alzo e mi metto dietro di lei.
Prendo il mio membro che si è ormai ripreso e lo posizione contro la figa di Silvia e, dando una bella spinta la penetro.
Inizio a muovermi e ad ogni mia spinta il corpo si Silvia si strofina contro quello si Lisa sotto di se.
Ogni tanto sento la mano di Silvia toccare i miei genitali mentre da piacere a Lisa.
Non duriamo molto, troppo eccitati per la situazione, alla fine veniamo tutti e tre.
Restiamo sdraiati a letto a coccolarci per un po’, con Silvia in mezza a noi.
Prima di cena Silvia ci saluta con bacio a testa va a casa.
Quella sera a tavola con Lisa, quasi non parliamo.
Probabilmente dobbiamo ancora metabolizzare quanto accaduto nel pomeriggio.
Poco dopo aver bevuto il caffè, Lisa si alza e salutandomi fa per uscire dalla cucina.
Mi alzo anch’io, per mettere i piatti nella lavastoviglie.
La vedo voltarsi, avvicinarsi a me e, buttandomi le braccia al collo, darmi un leggero bacio sulle labbra. Il suo corpo preme contro il mio per un lungo attimo, poi si separa da me.
Mi augura una buona notte e va via. Riesco a risponderle solo quando è già alla porta e resto fermo lì finché il cuore non torna a batte normalmente.
Lisa, il giorno prima, ci fa sapere che passerà la mattina a girare per le bancarelle del mercato.
Purtroppo il giorno dopo diluvia e le rovina il piano.
Io sono quasi rassegnato all’idea di non riuscire a concludere nulla nemmeno quella volta, ma lei ci dice che starà in camera a vedere qualcosa al pc con le cuffie e ci saluta.
Noi ci spostiamo nella mia stanza. Mi rendo conto di essere un po’ a disagio al pensiero di avere mia nipote nella camera accanto, ma Silvia è decisa a farsi perdonare per le volte precedenti e praticamente mi butta sul letto. Salita su di me le basta poco per farmi dimenticare di Lisa.
Liberati dei vestiti, saltiamo completamente i preliminari e lo facciamo in modo frenetico.
Mi fa venire due volte in poco più di un ora e mi ritrovo sfinito.
Dopo un po’ di coccole e qualche bacio, mi dice che va un attimo da Lisa.
Io ne sono sollevato, così almeno avrò il tempo per riprendermi.
Torna dopo mezzoretta, sorridente. Si spoglia e si sdraia contro di me.
“E’ tutto apposto?” glie lo chiedo per curiosità.
“Si, era sul letto con il portatile e le cuffie. Sta vedendo una serie Horror. Abbiamo chiacchierato un attimo.” resta un attimo in silenzio poi le sfugge un risolino e io la guardo.
“Ha detto le stesse cose che avevi detto tu a noi.. Di darci un contegno.. ha detto che ci sente anche con le cuffie e che i vicino probabilmente pensano che giriamo dei film porno.” rido anche io.
Ci baciamo e iniziamo ad accarezzare il corpo l’uno dell’altro. Si sposta su di me.
“L’idea di lei nell’altra stanza, che ci sente, ti eccita un po’?” me lo chiede con quel suo sorrisino malizioso.
Non rispondo ma la attiro a me e la bacio. La faccio girare su un lato finche non mi ritrovo quasi su di lei.
Faccio scivolare una mano tra le sue gambe e la trovo bagnata. Lascio le sue labbra.
“Ho l’impressione che è a te che eccita l’idea.” Ride.
“Forse un pochino si.” mi attira di nuovo a se e ricominciamo a baciarci.
Mentre io spingo due dita dentro di lei, lei inizia a segarmi e presto ritorno pronto all’azione.
Mi sposto su di lei. La penetro e ricominciamo a fare l’amore, anche se con meno enfasi di prima.
La desidero da impazzire ma il fisico è al limite.
Mentre siamo all’apice del piacere ho l’impressione di sentire tra i suoi gemiti anche degli altri provenienti dalla stanza accanto, ma accantono la cosa come il frutto della mia fantasia.
A pranzo Lisa è molto silenziosa. Non sembra arrabbiata, più che altro persa nei suoi pensieri.
Anche se piove decido che è il caso di uscire di casa e le convinco ad accompagnarmi a fare la spesa.
Girando per il centro commerciale Silvia riesce a farla distrarre da qualunque cosa le dava pensiero.
Si divertono così tanto a visitare i vari negozi tra di loro che mi sento un po’ fuori posto e mi ritrovo a fare solo da portaborse. Finiamo per cenare fuori, poi rientrando accompagniamo a casa Silvia che ci saluta con un lungo bacio, prima a me e poi a lei.
La settimana ricomincia.
Silvia e Lisa vivono la loro relazione e io mi distraggo buttandomi sul lavoro.
A metà settimana mi viene concesso del tempo con Silvia.
Lisa, dice di non avere voglia di uscire quel pomeriggio e se ne va in camera come la volta precedente.
Io e Silvia restiamo in sala a chiacchierare e coccolandoci.
Lentamente le nostre carezze si fanno più intime e i baci più lunghi e profondi.
In breve tempo ci ritroviamo semi nudi a fare l’amore lì, con lei in ginocchio sul divano, piegata in avanti contro il poggia schiena, e io in piedi dietro di lei che la penetro.
Mi cade lo sguardo sul nostro riflesso nello specchio di un armadio.
Posso vedere il viso di Silvia arrossato, le sue labbra aprirsi ad ogni gemito di piacere.
Poi il mio sguardo viene attirato oltre, alle nostre spalle, verso l’apertura della porta che da sul corridoio.
Lì nella penombra, poco fuori la stanza, c’e Lisa inginocchiata a terra con lo sguardo fisso su di noi.
Ha una mano infilata sotto la maglietta e l’altra dentro i pantaloni.
Si sta toccando mentre ci guarda. Posso vedere i movimenti delle mani sotto i vestiti.
Con una si stringe un seno e ne stuzzica il capezzolo. Con l’altra si sta stimolando l’intimità, forse penetrando con le dita.
La scena mi eccita così tanto che non resisto e finisco per venire.
Mi siedo sul divano accanto a Silvia.
Lei mi sfotte giocosamente per essere venuto così presto.
Faccio vagare lo sguardo verso il corridoio, ma Lisa non c’e più.
Silvia mi sale sopra. Mi abbraccia e mi bacia.
Le sussurro all’orecchio quello che ho visto. Lei mi guarda e mi sorride.
“Bene. Ora siete pari e le cose possono farsi interessanti.” poi mi bacia.
Da quel giorno le cose tra di noi si fanno ancora più.. strane.
Ogni volta che loro si fermano a casa e fanno l’amore, Silvia mi fa sapere quando mi lascia la porta socchiusa per poterle guardare.. e io vado. Ho scoperto che mia nipote quando gode tende a tenere gli occhi chiusi. Ne ho potuto ammirare il corpo e le espressioni. Gustarmi i suoi gemiti e gli orgasmi.
Non credo che lei mi abbia mai notato o almeno penso di no.
Quando è il mio turno di stare con Silvia invece mi è capitato solo un’altra volta di notarla mentre ci osservava fare l’amore, ma probabilmente lo aveva fatto anche le altre due volte, e anche in quel caso era intenta a toccarsi mentre ci guardava.
Ero abbastanza sicuro che fosse stata Silvia a istigarla a farlo, un po’ come aveva fatto con me.
Non capivo però se era solo perché il saperci ad osservarla mentre era con l’altro/a la eccitava come diceva o se c’era un altro motivo.
Io e Lisa non ne parlavamo, ma il nostro rapporto era iniziato a cambiare.
C’ere sempre un po’ di imbarazzo tra di noi, ed entrambi evitavamo il più possibile qualunque tipo di contatto fisico tra di noi.
Quel giorno arrivato alla porta della stanza di Lisa, per guardarle come suggerito da Silvia, la trovai spalancata.
Guardando dentro vidi Lisa sdraiata sul letto, completamente nuda e con una benda sugli occhi.
Silvia era accanto a lei intenta ad accarezzarne e baciane il corpo.
Quando mi vide mi fece cenno di stare in silenzio e avvicinarmi.
Io mi ritrovai a far un paio di passi dentro la stanza verso di loro.
Silvia ne stuzzica un capezzolo con la lingua. Lo prende in bocca e lo succia.
“Silvy, voglio toccarti.”
“No, Lisa. Resta ferma finche non te lo dico io.”
Fece scivolare una mano tra le sue gambe e iniziò ad accarezzarla lentamente, il suo corpo reagì tendendosi un po’.
“Non è giusto..” le sfugge un gemito
“Ti piace vedermi scopare con tuo zio?”
“Cosa c’entra lui ora?” Silvia la penetra con un dito e lei geme
“Se non mi rispondi non ti darò il permesso di toccarmi.”
Lisa sbuffa.
“Mi eccita vederti godere. Le espressione che fai mentre lui te lo spinge dentro. E mi eccita anche sapere che avermi lì a guardarti eccita anche te, me lo hai detto tu..”
“Si è vero che mi eccita.” le bacia i seni.
“ Ti ecciterebbe anche sapere che lui ci guarda mentre sei tu a farmi godere? Sai, a me si.”
Lisa non risponde e Silvia le spinge un altro dentro di lei.
Le sfugge un altro gemito.
“Dai, voglio baciati, toccarti.. sentire il tuo corpo contro il mio..” si bagna le labbra con la lingua.
“Prima rispondi.” Lisa esita un attimo.
“Si.. mi eccita l’idea, ok? Fargli vedere che ti faccio godere quanto lui.. mi eccita pensare che se lo mena guardandoci senza poterti avere.. si.. mi eccita molto.. Silvy.. dai..”
Silvia mi guarda. Io arretro , mi volto ed esco dalla stanza.
Alle mie spalle sento Lisa emettere un suono di soddisfazione.
A cena siamo solo io e Lisa. Silvia è tornata a casa già da un po’.
Il mio umore non è granché e nemmeno Lisa sembra particolarmente allegra.
Ceniamo in silenzio, senza quasi guardarci in faccia.
Mentre sono in piedi a preparare la caffettiera la sento fare un profondo respiro.
“Zio è vero che mi hai vista?” mi volto a guardarla. Lei fissa il tavolo imbarazzata.
“Esattamente di cosa stiamo parlando?” Non credo stia parlando di quel giorno o forse sa che le spiavo?
“Silvia mi ha detto che.. mi hai vista mentre.. che quando siete insieme io.. insomma..” ah è quello.
“Si, ti ho notato un paio di volte.” Lo dico in un tono più neutrale possibile e finisco di preparare la caffettiera e la metto sul fuoco.
Quando mi volto trovo Lisa rossa dall’imbarazzo. Alza lo sguardo e mi fissa.
“Io.. Silvia mi ha detto che l’idea di me.. sapere che la guardavo la eccitava.. volevo solo..”
“Tranquilla, ti capisco. Lo ha detto anche a me.” ci guardiamo un attimo in silenzio.
“Intendi dire che..” io annuisco.
“Ho fatto come te.. vi ho guardato mentre eravate insieme.” mi volto a guardare la caffettiera e restiamo in silenzio finché non esce il caffè. lo verso in due tazzine che porto al tavolo e mi siedo.
“Quindi tu mi hai vista mentre..”
“Come hai fatto tu. Solo che, ho evitato di fare certe cose in corridoio.” rido, ma lei diventa di nuovo rossa per l’imbarazzo.
“E che.. ero eccitata e volevo eccitare di più lei.. non so.. mi sono ritrovata a farlo..”
Iniziai a bere il caffè e lei fece altrettanto, per poi sospirare.
“A te ha eccitato vederci?” lei sta guardando la tazzina. Io rimango un attimo in silenzio prima di risponderle.
“Si, mi ha eccitato molto ogni volta.” lei annuisce. Ancora silenzio
“E cosa hai pensato di me?” questa domanda non me l’aspettavo.
“In che senso?”
“Io.. non lo so nemmeno io.. Scusa per la domanda strana.”
“Non devi scusarti.. è tutta la situazione che è strana.” rido tanto per sdrammatizzare.
“Comunque hai un bel fisico.. sei molto sensuale..” mi ritornano in mente le sue parole
“..e sai bene come far godere Silvia.” mi sento in imbarazzo a dirlo e anche lei sembra imbarazzata ma sembra anche compiaciuta.
“Grazie.” poi posa la tazzina e si alza.
“Vado a lavarmi e poi resterò in camera. Buona notte.”
“Buona notte.” la guardo uscire.
Mi porto le mani alla faccia pensando che quella era stata proprio una giornata strana.
La mattina successiva mi sveglio tardi e Lisa è già uscita di casa.
Forse è meglio così, dovevo ancora metabolizzare la giornata precedente e probabilmente avevo dormito male anche per quello.
Fatta colazione mi metto a lavorare.
Poco prima di pranzo mi arriva un messaggio da Silvia che mi avvisa di non preparare per loro, mangeranno fuori prima di tornare.
Mi preparo qualcosa di veloce e mangio, poi decido di rilassarmi un po’ su una poltrona in sala ma esagero e mi addormento.
Mi svegliano le voci di Silvia e Lisa. Ci metto un attimo a cogliere il senso delle parole ma rimango fermo con gli occhi chiusi.
“Dai Lisa, non capisco cosa ti cambia ormai.”
“Lo facevo di nascosto.. invece questo.. è diverso..”
“No è la stessa cosa. Vi siete anche confidati. Vedrai che sarà anche più bello d eccitante.”
“Io.. non lo so.. mi sembra una cosa strana.. magari non vuole..”
“Con lui ci parlo io ma vedrai che non avrà da ridire. Inizia ad andare in camera. Ti vengo a chiamare io.”
Sento quello che potrebbe essere un bacio, un sospiro e dei passi che si allontanano.
Silvia mi si siede sulle gambe. Sento il corpo premere contro il mio. Mi bacia il collo.
Sento il suo respiro su un orecchio.
“Sei sveglio vero?” io apro gli occhi e le sorrido.
“Mi hai beccato.”
“Facile, hai smesso di russare.” ridiamo.
“Quanto hai sentito?”
“Non molto veramente.”
Sento il suo corpo abbandonarsi contro il mio. Con le dita gioca con i bottoni della mia camicia.
“Lisa mi ha detto della conversazione che avete avuto ieri sera e io le ho detto che a questo punto potrebbe anche stare in camera con noi direttamente.”
“Capisco.. e lei? Le va bene?”
“All’inizio no, ma alla fine ha scaricato la decisione a te. Sinceramente pensavo che avrebbe fatto più resistenza.”
“Probabilmente è arrivata alla mia stessa conclusione.”
“Cioè?”
“Che è quello a cui volevi arrivare.” Lei mi sorride ma non replica.
“Quindi le posso dire che a te va bene?”
“Se va bene a lei.” mi da un bacio e poi si alza dalle mie gambe.
Mi fa alzare e poi fa strada fino alla stanza di mia nipote, entra e presa per mano la porta fuori.
io e mia nipote ci guardiamo in faccia, siamo in imbarazzo.
Silvia, tutta felice, ci fa strada nella mia stanza.
Appena entrati mi abbraccia e mi bacia.
Quando si stacca mi da una spinta che mi sorprende e finisco per cadere sul letto.
Lisa nel frattempo ci passa accanto e fa per sedersi sulla sedia alla scrivania, ma Silvia la prende per mano, bacia anche lei e la fa spostare verso il letto, per poi farla sedere accanto a me.
Dopo averci posizionati, si spoglia completamente e mi sale sopra a cavalcioni.
Si gira verso Lisa e riprende a baciarla.
Io resto lì, sdraiato sul letto con Silvia sopra, a guardarle baciasi con passione.
Mentre si baciano, Silvia inizia a toccare il seno di Lisa e tenta di sfilarle la maglietta ma lei la ferma.
Allora fa scivolare le mani sotto e inizia ad accarezzarle il corpo. Lei oppone un po’ di resistenza ma con poca convinzione.
La scena vista da così vicina mi fa effetto e non posso fare a meno di eccitarmi.
Silvia se ne accorge essendo posizionata proprio sul mio membro.
Si stacca da Lisa e inizia a trafficare con i miei pantaloni finché non riesce a tirarmelo fuori.
Lisa fa per alzarsi ma lei la ferma e, prese le mani, se le porta sui seni e riprende a baciarla.
Nel frattempo si sposta un po’ in modo da poter strofinare la sua intimità contro il mio membro eccitato.
Non è messa bene e a tratti trovo i suoi movimenti su di me dolorosi.
Le prendo i fianchi e la sposto in modo che vada meglio, nel farlo sfioro la gamba si Lisa che la scosta, forse sorpresa di quel tocco accidentale.
Nel frattempo Silvia è riuscita a sollevarle la maglietta fin sopra il reggiseno.
Le bacia il collo, si sposta sulla parte scoperta del seno, rapidamente riesce a slacciarle il reggiseno e a tirarglielo su, scoprendo del tutto.
Lisa mi guarda di sfuggita ma subito dopo chiude gli occhi quando Silvia inizia a stuzzicarle i capezzoli con la lingua.
Ormai la mia eccitazione è al massimo. Silvia lo noto e si tira su per poi farmi scivolare dentro di se.
Inizio a muovermi sotto di lei, tenendola per i fianchi. Silvia asseconda i miei movimenti e continua a dedicarsi a Lisa. Vedo una sua mano scivolare dentro i pantaloncini di lei e iniziare a darle piacere.
Lisa la lascia fare, quasi completamente passiva, si limita ad accarezzare il corpo di Silvia, probabilmente non sapendo cosa fare in quella situazione.
La capisco, trovo anch’io quella situazione strana ma anche estremamente eccitante.
Silvia si tira su dal seno di Lisa, le sfila del tutto maglietta e reggiseno senza che lei faccia resistenza, quindi mi fa togliere le mani dai suoi fianchi e fa spostare Lisa davanti a se, a cavalcioni sopra il mio petto.
La abbraccia stringendola a se e inizia a muovesi più in fretta su di me.
Si baciano e gemendo muovendosi insieme, strofinando i loro corpi.
Io sono al limite e in breve esplodo dentro a Silvia e anche lei sembra venire tra le braccia di Lisa.
Restiamo fermi un attimo poi loro riprendono a baciarsi.
Silvia fa spostare Lisa su letto. Ne ammiro il corpo. E’ visibilmente eccitata ma sembra anche disorientata.
Silvia si sdraia sul mio corpo e mi bacia, mi sussurra all’orecchio di preparami per il secondo round e sorridendomi, si alza dal mio corpo facendomi anche uscire da se.
Si avvicina a Lisa. La bacia e la fa sdraiare sul letto accanto a me.
La guardo mentre ne bacia il seno e ne succhia i capezzoli.
Spinge di nuovo una mano dentro i pantaloncini e inizia a penetrarla con le dita.
Vedo Lisa gemere e godere del suo tocco. Sento il mio membro iniziare già a reagire per quello spettacolo.
Silvia inizia a baciare il corpo di Lisa scendendo verso l’ombelico. Le sfila pantaloncini e slip senza che lei opponga resistenza. Le allarga le gambe e inizia a leccargliela lentamente.
Mi tiro un po’ su appoggiandomi ad un braccio per guardare meglio quello spettacolo.
La lingua di Silvia sta facendo godere Lisa in un modo incredibile, tanto che ad un certo punto lei mi si aggrappa ad un braccio. Lo stringe forte e si volta verso di me. Mentre geme di piacere i nostri sguardi si incontrano. La sua espressione colma di piacere mi riempie di eccitazione e senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo con una mano sul suo seno.
Resto fermo così un attimo, aspettandomi qualche frase pesante, ma lei non dice niente, limitandosi a voltarsi verso Silvia.
Lo prendo come un invito e inizio ad accarezzarglielo e a stuzzicarne il capezzolo con le dita.
La sua pelle è liscia come quella di Silvia e mi eccita quanto lei.
So che non dovrei ma mi so resistere e avvicino il viso al suo seno.
Ho ancora paura di una sua reazione negativa ma non riesco a trattenermi comunque, mi passo la lingua sulle labbra e glielo bacio. Lei continua a guardare Silvia senza dire niente. Prendo un capezzolo in bocca e inizio a giocarci con la lingua. Sento una sua mano sui capelli e lo prendo come un invito a continuare. Passo all’altro seno.
Lei mi accarezza il collo e le spalle. Incrocio lo sguardo di Silvia che mi sorride.
Continuiamo per un po’, poi Silvia risale con la bocca lungo il corpo di Lisa e mi fa spostare.
Si abbracciano e baciano.
Quando si separano per un attimo, Silvia si volta verso di me.
“Prendimi da dietro”
Non me lo faccio ripetere. Mi alzo e mi metto dietro di lei.
Prendo il mio membro che si è ormai ripreso e lo posizione contro la figa di Silvia e, dando una bella spinta la penetro.
Inizio a muovermi e ad ogni mia spinta il corpo si Silvia si strofina contro quello si Lisa sotto di se.
Ogni tanto sento la mano di Silvia toccare i miei genitali mentre da piacere a Lisa.
Non duriamo molto, troppo eccitati per la situazione, alla fine veniamo tutti e tre.
Restiamo sdraiati a letto a coccolarci per un po’, con Silvia in mezza a noi.
Prima di cena Silvia ci saluta con bacio a testa va a casa.
Quella sera a tavola con Lisa, quasi non parliamo.
Probabilmente dobbiamo ancora metabolizzare quanto accaduto nel pomeriggio.
Poco dopo aver bevuto il caffè, Lisa si alza e salutandomi fa per uscire dalla cucina.
Mi alzo anch’io, per mettere i piatti nella lavastoviglie.
La vedo voltarsi, avvicinarsi a me e, buttandomi le braccia al collo, darmi un leggero bacio sulle labbra. Il suo corpo preme contro il mio per un lungo attimo, poi si separa da me.
Mi augura una buona notte e va via. Riesco a risponderle solo quando è già alla porta e resto fermo lì finché il cuore non torna a batte normalmente.
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