Ti piaccio ancora?

di
genere
tradimenti

Avevo ormai partorito da tre mesi, ero ufficialmente mamma.
Fu un parto perfetto, quasi senza sforzo.
Gianni, il mio amante, mi fu vicino durante il travaglio all'ospedale.
Mio marito era all'estero per lavoro quel giorno e non aveva fatto in tempo ad arrivare.
Una sera Gianni, venne a trovarmi.
Come al solito mio marito non c'era, sempre intento a lavorare.
Seduta sul divano mentre allattavo, guardai Gianni fissarmi con uno sguardo che conoscevo molto bene.
“ Ti piaccio ancora anche nei panni della neo mamma? “, gli domandai.
Lui mi sorrise e rispose “ forse sono malato di mente, ma ti trovo molto eccitante e sexy in questo istante, con il tuo bambino attaccato al tuo seno, ti scoperei tutta “.
Gli sorrisi senza dire nulla, finendo di dare il latte al mio piccolo.
Lo misi nella culla a dormire in camera da letto e tornai a sedermi sul divano davanti a Gianni.
Ripensai al sesso fatto qualche mese prima, con ancora il mio bel pancione, e mi eccitai bagnandomi.
Con naturalezza mi tolsi la camicetta e levai il reggiseno, mettendo in bella mostra le mie grosse tette piene di latte materno.
“ Vuoi un po' del mio latte ? “ gli chiesi, tenendomi le tette con le mani e strizzandomi i capezzoli, facendone uscire qualche goccia.
Gianni si alzò e venne da me, si sedette al mio fianco e mi baciò, infilandomi la lingua in bocca.
Iniziò a tastare il mio seno, stuzzicandomi i sensibili capezzoli, scendendo poi con la bocca e succhiandone uno.
Una scarica elettrica percorse la mia schiena, sentendo il latte uscire fuori dal mio seno e andando a riempire la sua bocca.
“ Dio Gianni, siii “ gemetti eccitata e vogliosa.
Lui rimase attaccato al mio petto per alcuni secondi, mentre con la mano entrava nei miei pantaloncini, sotto le mutandine e poi sulla mia figa bagnata.
L'eccitazione era a mille, la perversione aleggiava nella mia testa.
“ Siii così Gianni, siii “ ansimai, godendo del piacere che la sua bocca e le sue dita mi stavano dando.
“ Aspetta “ dissi, alzandomi e spogliandomi completamente davanti a lui.
Gianni fece lo stesso, tornando poi a sedersi sul divano con il suo grosso uccello in tiro.
“ Mi è mancato “ gli dissi con voce sensuale, mettendomi in ginocchio fra le sue gambe e prendendoglielo in bocca.
“ Ohhh siii Monica “ disse ansimando.
Succhiai il suo uccello per alcuni minuti, lavandolo completamente di saliva che colava sulle sue grosse palle piene di sperma.
La mia bocca si riempì del sapore forte di cazzo arrapato.
“ Quanto mi piace “, pensai.
Gli feci un pompino da vera pornostar, non lasciando un solo millimetro della sua pelle asciutta.
L'eccitazione cresceva in me.
Mi alzai senza dire una parola, mi misi a cavalcioni sopra di lui e, prendendo in mano il suo cazzo, me lo guidai nel sedere.
“ Ohhh siii cazzo che grosso! ” esclamai, scendendo con il sedere fino a sentirlo tutto dentro.
Iniziai a muovermi su e giù sempre più velocemente, provando un mix di piacere e dolore che mi facevano impazzire.
“ Siii, ahhh siiii“ esclamai con voce tremante, iniziando a godere intensamente e venendo un minuto dopo.
Lui mi afferrò dalle chiappe e mi fece tirare su, infilandosi con la testa sotto di me, ed iniziando a leccarmi la figa e il buco del culo, gustando il sapore del mio orgasmo.
“ Mmm che buon sapore di puttana che hai “ disse, mentre mi metteva la lingua dentro all'ano e la figa.
Scesi ancora su di lui con il sedere e mi feci scopare la figa.
Venni ancora.
Mi disse di alzarmi e me lo mise in bocca.
Glielo succhiai come se fosse la cosa più buona del mondo.
Mi prese per i capelli e in modo rude mi fece mettere sul pavimento alla pecorina.
Il suo atteggiamento da dominatore mi faceva impazzire.
Mi scopò con forza per alcuni minuti, passando dal culo alla figa e dalla figa alla bocca.
“ Siii siii così continua siii, sfondami tutta come piace a me “ gridai quasi supplicando, mentre venivo scossa da un nuovo orgasmo che mi portò a squirtare.
Sporcai completamente il tappeto con la mia eiaculazione, mentre lui continuava ad affondare il suo cazzo nel mio sedere.
“ Fermati un secondo”, gli dissi con voce strozzata, quasi senza fiato.
Mi girai a guardarlo e, completamente travolta dalla lussuria, gli dissi
“ voglio che mi metti una mano dentro la figa “.
Lui mi guardò con occhi sgranati, poi venne su di me, ed iniziò a baciarmi il seno e leccare il latte che era fuoriuscito.
“ Ora ti faccio impazzire, apri bene le gambe troia “ disse sussurrando ad un orecchio.
Iniziò a toccarmi, infilandomi due dita nel sedere e due nella figa, per poi delicatamente, arrivare a mettere l'intera mano dentro al mio sesso esageratamente bagnato..
Mi sollevò leggermente il sedere e mi mise anche il cazzo nel culo.
Mi scopò forte, come un vero toro da monta, sembrava la scena di un film porno.
In preda al puro godimento, travolta da un piacere estremo mai provato, mi lasciai andare nuovamente in un intenso squirting.
“ Ahhh siiii siiii, godo come una troia, siiii “ urlai spruzzando come una fontana, mentre Gianni continuava a muovere la sua mano dentro la mia figa e sfondarmi il culo con il cazzo.
“ Godi mia bella troia, godi “ urlò, sborrando nel mio sedere e svuotando tutto il suo carico di sperma dentro di me.
Gradualmente rallentò il ritmo, fino a fermarsi e togliere la sua mano lercia dei miei umori dal mio sesso, e il suo cazzo sporco dal mio culo aperto.
Gianni si sedette sul divano a recuperare il fiato, mentre io rimasi sdraiata sul pavimento.
Mi sfiorai la vagina e sorrisi, pensando a quando fosse dilatata, come se avessi nuovamente partorito.
I vagiti del mio bimbo mi destarono da quel momento fantastico.
Mi vestii velocemente e andai nella stanza dove lo avevo messo a dormire. Lo guardai riposare serenamente.
Gianni arrivò dietro di me, era ancora nudo.
“ Ne vorresti un altro di bambino?” mi chiese mettendo le mani sul mio seno e palpandolo energicamente.
Io mi girai verso di lui, gli sorrisi e dissi “ perché no “, abbassandomi poi, e prendendo il suo cazzo nuovamente in bocca.

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scritto il
2025-10-17
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