Nirvana

di
genere
etero

Un giorno come un altro... Un mercoledì dei tanti che Paolo aveva deciso di passare in compagnia dello zio alla casa di riposo.
Paolo aveva diradato, per motivi di lavoro, le visite allo zio ma quel giorno, spinto dalla voglia di passare qualche ora in sua compagnia, si era recato a trovarlo.
Tra un discorso e l'altro, lo zio disse a Paolo che, nei sei mercoledì in cui era mancato Simona, la figlia della signora ricoverata nella 219, gli aveva chiesto dove fosse sparito il nipote.
La descrizione dell'anziano zio metteva in risalto come la donna, non vedendolo arrivare, sprofondasse sempre più nella malinconia resa evidente dai radi sorrisi e da uno sguardo triste, spento.
Paolo in cuor suo, sorrideva...
Allora la tela tratta dalla donna, che credeva di averlo intrappolato, probabilmente non era così fissa da bloccarlo completamente!
Spinta la sedia a rotelle dello zio fino alle macchinette del caffè Paolo fece per prendere delle monete dalla tasca destra ma, una figura da dietro lo anticipò e mise la chiavetta dicendo: "Buongiorno, posso offrire io?". Era Simona, attraente come sempre! Fasciata in un vestito nero che lasciava intravedere tutte le sue forme disegnate con il pennello. Il vestito arrivava fin sopra il ginocchio e, a coprire le gambe perfette della donna, si vedevano delle calze tipo Cuban Heel che rendevano le gambe molto sensuali.
Ai piedi Simona calzava delle splendide décolleté nere lucide a stiletto tacco 12.
È inutile dire che Paolo a quella vista non riusciva più a controllare il suo corpo...!
Aveva provato a dimenticarla ma con un solo sguardo era ricaduto totalmente nella sua tela.
Preso il caffè Paolo e lo zio, dopo aver ringraziato Simona si sono diretti nella camera dell'anziano e, dopo alcuni minuti Paolo, salutato l'uomo prese la porta per dirigersi verso casa.
Imboccato il corridoio dopo alcuni passi l'uomo passò di fronte alla 219 e, rivolto lo sguardo all'interno vedendo che era vuota, riprese il normale percorso per l'uscita che prevedeva di passare tra due file di porte con i vari salottini.
Arrivato quasi alla fine del corridoio una porta alla sua sinistra s'aprì d'improvviso e Paolo fu trascinato all'interno della stanza.
Simona, il suo profumo ed il suo magnetismo...!
Paolo esclamò sorpreso: Ma che diavolo ti salta in mente? Magari qualcuno ci ha visto!
La donna decisa rispose: In questa stanza non viene mai nessuno. E poi, sinceramente, non m'interessa niente perché ora io ti voglio!
L'uomo sorpreso dall'affermazione di Simona abbracciò la donna e iniziò ad annusare prima il collo e poi i capelli.
Un profumo che in questi sei mercoledì aveva immaginato più e più volte ma, al pensiero del quale, aveva voluto resistere con tutte le sue forza... Invano.
La donna girò la testa ed iniziò a baciare Paolo che, in quel bacio, percepì tutta la mancanza che Simona aveva provato in quel mese e mezzo in cui non si erano visti.
Paolo prese l'iniziativa, abbassò la cerniera dell'abito nero che Simona indossava e, una volta caduto a terra potè vederla completamente nuda in tutto il suo splendore magnetico.
La donna esibiva fieramente due grandi areole rosa chiaro al cui centro erano incastonati dei capezzoli sporgenti e di una dimensione esaltante agli occhi di Paolo. Nel suo complesso il seno era perfetto: una terza misura che contrastava la gravità nonostante l'età di Simona non fosse più inesperta.
Con un bacio delicato sul seno destro Paolo sentì il corpo della donna vibrare in un modo che solo un eccitazione totale può fare.
Con dei baci ripetuti l'uomo scese fino all'ombelico e passando nella zona inguinale si fermó davanti il suo sesso depilato e che, anche a 5 cm sprigionava il calore della passione che stava avvolgendo la donna.
Per punirla delle vessazioni subite negli incontri precedenti Paolo iniziò a soffiare, senza toccarla, sulla vagina quasi a volerla torturare.
Simona, nonostante non fosse una bambina, iniziò a supplicare Paolo di penetrarla ma l'uomo, percepito che gli equilibri si erano capovolti, voleva farla impazzire.
La donna pian piano, tolte le décolleté con due colpi secchi, iniziò a sfiorare intensamente con i piedi velati il pene di Paolo che con forza prese uno in mano ed appoggiò le narici tra la pianta e le dita inspirando a pieni polmoni quel profumo primordiale e totale che emanava.
Simona aveva due piedi egizi perfetti, di un color rosa tenue in cui le piante e l'arco esaltavano sia la cura che la sensualità espressa.
Il profumo era salino e muschiato e rappresentava l'opera d'arte che le sue décolleté avevano preparato per Paolo.
Simona non resistette più e prese in mano la situazione abbassando i pantaloni e boxer di Paolo.
A questo movimento naturale rispose in modo irruento il membro dell'uomo che uscì quasi frustando il viso di Simona, che eccitatissima lo accolse in bocca con sacralità.
L'atmosfera si era fatta densa e, i due, erano persi nel loro Nirvana che li aveva portati ad assaporare i loro io.
Mentre Simona continuava ad accogliere in membro di Paolo nella sua bocca l'uomo non riuscì a controllare quella spinta benefica che da dietro lo scroto gli pervadeva la zona anale e il glande che non potè trattenere il piacere che riempì la bocca di Simona la quale assaporò avidamente quel frutto della loro passione repressa da troppo tempo.
Paolo passato questo momento di estasi adagiò la donna si una poltrona che si trovava nell'angolo sinistro della stanza e, una volta allargatole le gambe non è resistito e, con foga ha iniziato ad assaporare la vagina della donna bagnandosi tutto il viso generando in Simona momenti di rilassamento mescolato a momenti di desiderio totale.
Paolo vedeva in quella parte della donna una conchiglia di carne, dove il mare del piacere trova pace.
Con molta delicatezza l'uomo prese il suo membro e lo indirizzò, quasi con sacralità, nella sua vagina umida e luccicante come un diamante a lungo desiderato.
Simona sentita l'intimità di Paolo farsi strada nel proprio corpo, ed anima, cominciò ad ansimare e, dopo svariati minuti in cui i loro corpi si sono uniti in un unica entità hanno raggiunto insieme il Nirvana.
Dopo questo momento i due abbandonati in un lungo bacio tra i corpi abbracciati guardandosi hanno capito che questo non era la fine di un corteggiamento ma l'inizio di un unione spirituale tra i loro corpi e le loro anime.
di
scritto il
2025-10-13
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