Trasgressione al chiaro di luna nella Monument Valley (parte 2)

di
genere
tradimenti

Riassunto della prima parte (scritta da Matilde25),

https://www.eroticiracconti.it/racconto/108894-trasgressione-al-chiaro-di-luna-nella-monument-valley


Durante un viaggio nella Monument Valley, Matilde racconta l’eccitazione crescente nel sentirsi osservata in lingerie sulla veranda del bungalow, il gioco di sguardi a cena, e infine l’incontro notturno sotto la luna piena, dove il desiderio esplode in carezze e provocazioni che la trascinano verso l’inevitabile.





Le mie mani sulle tue cosce diventano subito più ruvide, affamate. Ti scosto le mutandine con una sicurezza che ti toglie il fiato, e quando il mio dito scivola dentro sento il tuo sussulto caldo, incontrollato. Le tue gambe si spalancano per me, lasciandomi campo libero, e il calore che sento sotto le dita mi eccita ancora di più.

Il bacio che ti prendo non è tenero, è un morso, una presa di possesso. Ti stringo contro il muro, e la mia erezione dura, pronta, preme forte sul tuo sesso già in fiamme. Sento i tuoi fianchi che mi cercano, che mi implorano senza parole di prenderti.

E quando entro dentro di te con una spinta secca e profonda, ti sento gemere forte, il viso affondato nella mia spalla per non far sentire niente a nessuno. Ti scopo con colpi feroci, ritmati, la tua schiena schiacciata al muro e la tua figa che mi stringe sempre di più.

Ti afferro i fianchi, ti guido, ti costringo a seguire il ritmo, e tu tremi tutta sotto di me, le unghie affondate nelle mie spalle. Sento il tuo corpo che si contrae, il respiro rotto, e poi ti esplodi addosso: un orgasmo violento, sporco, che ti fa gemere piano mentre mi stringi dentro con tutta la figa, bagnandomi senza freni.

Ma io non mi fermo. Continuo a scoparti con più foga, più affamato, il mio cazzo che scivola duro, gonfio, fino in fondo a te. Ogni affondo ti fa vibrare, e i tuoi gemiti mi incendiano ancora di più. Il respiro mi si spezza, sento l’orgasmo che arriva e tu mi stringi con le gambe, incastrandomi contro di te, come se volessi tenermi prigioniero lì dentro.

Ti afferro i fianchi con violenza, ti tiro contro di me, e con un ultimo colpo profondo vengo dentro di te, il mio seme che ti travolge inondandoti tutta. Sento il tuo corpo che ha un altro sussulto, quasi un secondo orgasmo che si mescola al mio, mentre restiamo schiacciati l’uno contro l’altra, ansimanti, con il silenzio della Monument Valley a custodire i nostri gemiti e il calore che ancora cola dentro di te.
scritto il
2025-09-12
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