Realizzare una fantasia con sorpresa
di
Gio85
genere
pissing
Mi chiamo Antonio, ho 35 anni e da quando ero adolescente che ho iniziato a masturbarmi, ho una ossessione non ancora mai praticata per il pissing. Sono stato fidanzato con Sara mi coetanea per 3 anni e mi ha lasciato proprio perché insistevo per provare a pisciarle addosso. Lei è sempre stata contraria e ogni volta che durante un rapporto glielo proponevo, lei si arrabbiava e se ne andava. Sono passati due mesi da quando mi ha lasciato, ma lavorando nello stesso studio tecnico, sono costretto a lavorare con lei tutti i giorni, condividendo per giunta lo stesso ufficio. Lei è un architetto mentre io sono un ingegnere strutturale e lavoriamo entrambi per uno studio civile molto rinomato. Ci è stato assegnato la riqualificazione di un vecchio edificio e conoscendo le idee di Sara, avevo già simulato la portata di alcune travi supplementari. L’esito però era sempre negativo, bisognava per forza trovare altre soluzioni. Sara era stata a casa per influenza quindi ho avuto una settimana in più rispetto a lei di studiarmi il progetto. Quando lei è rientrata, il nostro capo chiedeva già dei risultati e Sara come mia previsione aveva iniziato ad abbozzare proposte di travi supplementari. Il nostro rapporto da quando ci siamo lasciati è stato molto freddo, limitato al semplice saluto o alla collaborazione forzata. Sara viene alla mia scrivania con alcuni fogli dove aveva abbozzato alcune soluzioni e mi chiede di verificarle. Dopo averci dato un’occhiata veloce, glieli restituisco dicendole “Non funzionano, trova un’altra soluzione”.
Sara si altera parecchio ed anch’io inizio ad alzare la voce, tanto che il nostro capo è costretto ad intervenire, minacciandoci di dividerci. Sia io che Sara alla minaccia di esser divisi ci calmammo subito perché i rapporti con altri colleghi non era buono visto che ci spingevano ad essere molto competitivi tra noi. Andato via il capo dal nostro ufficio, Sara si ripresenta da me nuovamente con le bozze da verificare e quando le ripeto che non sono funzionanti, lei inizia a rinfacciarmi che non voglio ascoltarla solo perché è la mia ex. Riprendiamo a discutere ma prima che intervenga nuovamente il nostro capo, le propongo di scommettere. Sara si blocca per qualche secondo guardandomi fisso negli occhi e dopo mi risponde “Sentiamo cosa proponi?”
Io: “Se vinco io, sai cosa voglio”
S: “Immaginavo, ma se vinco io vorrei che tu andassi via dimettendoti, ma siccome potrebbero assegnarmi come collega uno stronzo come quelli degli altri uffici, se vinco sarò io la responsabile dell’ufficio e tu non dovrai più obiettare sulle mie decisioni”
Senza pensarci un secondo, le allungo la mano e le dico “Io ci sto, ma se vinco sappi che dovrai pagare la scommessa altrimenti farò in modo da metterti in cattiva luce con il capo finchè non sarà costretto a mandarti via”
Sara senza esitare allunga la mano e mi risponde “accetto, ma se tu non rispetterai la scommessa, sappi che la tua cara macchina avrà uno spiacevole incidente”
Io: “Tranquilla, per me non è un problema assecondare la tua richiesta, ma quella che deve aver paura sei tu”
S: “Staremo a vedere. Ora vediamo chi ha ragione”
Io: “Non qui, lo faremo stasera a casa mia sul mio portatile, voglio esser sicuro che pagherai subito la scommessa”
S: “Non da te, ma ci vedremo a casa mia”
Sara ritornò alla sua postazione senza parlare più con me per il resto della giornata, mentre io per sicurezza riprovavo e riprovavo le simulazioni per esser sicuro di vincere.
Terminato l’orario di lavoro, passo da casa per darmi una sistemata e per tutto il pomeriggio avevo bevuto almeno 4 litri d’acqua.
Arrivato a casa di Sara, dopo aver suonato il campanello, lei mi apre e vedendola resto felicemente sorpreso. Sara aveva un bel completo rosso ed era anche truccata, mentre io mi ero presentato con un completo molto sportivo.
Io: “Ah non sapevo che dovevi uscire, io ho ordinato una pizza”
S: “No non devo uscire, anzi hai fatto bene ad ordinare la pizza, abbiamo tanto da lavorare”
Io: “Scusa ma perché allora sei così elegante?”
S: “Sai, voglio sentirmi elegante quando mi cederai il titolo di responsabile d’ufficio”
Le pizze tardano ad arrivare ed iniziamo subito a verificare con il mio portatile e sue soluzioni. Quando arrivano le pizze, avevamo verificato le prime due soluzioni su quattro ed entrambe non erano verificate.
A tavola Sara era più infastidita dal mio sorriso che dagli esiti negativi.
Non vedevo l’ora di terminare le verifiche per poter esaudire il mio sogno erotico.
Terminata anche l’ultima verifica con esito negativo, salto sul posto dalla felicità.
Io: “Ho vinto ed ora paghi bella”
Sara senza dire nulla, si alzò dalla sedia e se ne andò verso il bagno, poi sull’uscio della porta, si volta verso di me e mi dice “Seguimi, andiamo in bagno non voglio sporcare tutta la stanza”.
Arrivata in bagno, Sara entra dentro il box doccia ed inizia a togliersi il vestito.
Io: “No fermati, voglio che rimani con il vestito. Te lo pago se si rovina ma mi eccita di più con il vestito”
Sara senza obiettare si inginocchia e con la mano sinistra si porta in alto i capelli
S: “Va bene così?”
Io: “Fatto 30 facciamo 31, no? Apri anche la bocca”
S: “Sappi che questa me la paghi”
Sara apre la bocca ed aspetta che inizi mentre resta inginocchiata e con i capelli mantenuti.
Io non la faccio aspettare molto, mi denudo ed inizio a pisciarle addosso, cercando di colpirla in tutti i punti del corpo. Sara resta immobile nonostante il getto, con la bocca aperta e gli occhi chiusi, mentre la colpisco in faccia e nella scollatura del vestito. E’ uno spettacolo indescrivibile, finalmente corono il mio sogno e con la donna che ancora amo. Appena terminato Sara riapre gli occhi e mi vede con il cazzo in mano che nel vederla tutta bagnata mi è diventato duro. Senza dire nulla, con la mano che si teneva a capelli, me lo afferra e se lo prende ancora gocciolante in bocca. Io resto sorpreso dalla sua reazione ma subito dopo le appoggio una mano in testa e le detto il ritmo. Dopo un po’, mi sdraio per terra e lei si mette facendo un bel 69. Le leccavo la figa e lei prendeva in bocca il mio cazzo, poi solleva un po’ il culo e mi guarda sorridendo. Non ho capito il motivo del suo sorriso ma subito dopo ho capito. Mi ha bloccato le gambe con le mani e ha iniziato a pisciarmi in faccia ridendosela di gusto. Non avevo mai pensato di farmi pisciare addosso, ma vedendo il sorriso malefico di Sara mi era anche piaciuta la nuova esperienza. Sara subito dopo si gira ed inizia a baciarmi incurante avessi la faccia sporca del suo piscio. Mi bacia e si infila il mio cazzo nella figa saltellandoci su con grande piacere. Mi guarda sorridendo e mi dice “Ti è piaciuta la mia vendetta? È da stamattina che non vedevo l’ora di vendicarmi”
Io: “Come da stamattina?”
S: “Ti conosco bene e quando tu sei disposto a scommettere è perché hai già la risposta”
Io: “Si ma potevi anche non scommettere”
S: “Sai, una sera ho visto per caso un porno dove i due si pisciavano a vicenda e mi sono masturbata pensando a te”
Io: “Pensando a me?”
S: “Adoro il tuo cazzo, non immagini quanto mi sia mancato e vedere quei due pisciarsi a vicenda mi eccitava da matti”
Io: “Che porca che sei”
Sara mentre aumentava il ritmo: “Si sono una porca e mi piace farlo con te”
Dopo una decina di minuti, l’avviso che stavo per venire e lei si posiziona vicino a me mettendo la faccia in direzione del mio cazzo ed inizia a masturbarmi.
Le sborro in faccia e lei guardandomi con la lingua cerca di leccarsi tutta la sborra che poteva.
Poco dopo la sposto per alzarmi: “Fammi alzare che è da stamattina che bevo, devo pisciare di nuovo”
S: “Che fai, non mi pensi più?”
Si alza e si sdraia sul mobile del bagno vicino al lavandino
S: “Anch’io ho bisogno di pisciare di nuovo, facciamo come nel video, io piscio addosso a te e tu pisci addosso a me”
Non me lo faccio ripetere due volte, le vado vicino e quasi contemporaneamente partono entrambe le pisciate.
Terminammo la serata con un’altra scopata e rimasi a dormire da lei entrambi abbracciati nel letto
L’indomani mattina ci presentammo in ufficio mano nella mano nuovamente come coppia
Sara si altera parecchio ed anch’io inizio ad alzare la voce, tanto che il nostro capo è costretto ad intervenire, minacciandoci di dividerci. Sia io che Sara alla minaccia di esser divisi ci calmammo subito perché i rapporti con altri colleghi non era buono visto che ci spingevano ad essere molto competitivi tra noi. Andato via il capo dal nostro ufficio, Sara si ripresenta da me nuovamente con le bozze da verificare e quando le ripeto che non sono funzionanti, lei inizia a rinfacciarmi che non voglio ascoltarla solo perché è la mia ex. Riprendiamo a discutere ma prima che intervenga nuovamente il nostro capo, le propongo di scommettere. Sara si blocca per qualche secondo guardandomi fisso negli occhi e dopo mi risponde “Sentiamo cosa proponi?”
Io: “Se vinco io, sai cosa voglio”
S: “Immaginavo, ma se vinco io vorrei che tu andassi via dimettendoti, ma siccome potrebbero assegnarmi come collega uno stronzo come quelli degli altri uffici, se vinco sarò io la responsabile dell’ufficio e tu non dovrai più obiettare sulle mie decisioni”
Senza pensarci un secondo, le allungo la mano e le dico “Io ci sto, ma se vinco sappi che dovrai pagare la scommessa altrimenti farò in modo da metterti in cattiva luce con il capo finchè non sarà costretto a mandarti via”
Sara senza esitare allunga la mano e mi risponde “accetto, ma se tu non rispetterai la scommessa, sappi che la tua cara macchina avrà uno spiacevole incidente”
Io: “Tranquilla, per me non è un problema assecondare la tua richiesta, ma quella che deve aver paura sei tu”
S: “Staremo a vedere. Ora vediamo chi ha ragione”
Io: “Non qui, lo faremo stasera a casa mia sul mio portatile, voglio esser sicuro che pagherai subito la scommessa”
S: “Non da te, ma ci vedremo a casa mia”
Sara ritornò alla sua postazione senza parlare più con me per il resto della giornata, mentre io per sicurezza riprovavo e riprovavo le simulazioni per esser sicuro di vincere.
Terminato l’orario di lavoro, passo da casa per darmi una sistemata e per tutto il pomeriggio avevo bevuto almeno 4 litri d’acqua.
Arrivato a casa di Sara, dopo aver suonato il campanello, lei mi apre e vedendola resto felicemente sorpreso. Sara aveva un bel completo rosso ed era anche truccata, mentre io mi ero presentato con un completo molto sportivo.
Io: “Ah non sapevo che dovevi uscire, io ho ordinato una pizza”
S: “No non devo uscire, anzi hai fatto bene ad ordinare la pizza, abbiamo tanto da lavorare”
Io: “Scusa ma perché allora sei così elegante?”
S: “Sai, voglio sentirmi elegante quando mi cederai il titolo di responsabile d’ufficio”
Le pizze tardano ad arrivare ed iniziamo subito a verificare con il mio portatile e sue soluzioni. Quando arrivano le pizze, avevamo verificato le prime due soluzioni su quattro ed entrambe non erano verificate.
A tavola Sara era più infastidita dal mio sorriso che dagli esiti negativi.
Non vedevo l’ora di terminare le verifiche per poter esaudire il mio sogno erotico.
Terminata anche l’ultima verifica con esito negativo, salto sul posto dalla felicità.
Io: “Ho vinto ed ora paghi bella”
Sara senza dire nulla, si alzò dalla sedia e se ne andò verso il bagno, poi sull’uscio della porta, si volta verso di me e mi dice “Seguimi, andiamo in bagno non voglio sporcare tutta la stanza”.
Arrivata in bagno, Sara entra dentro il box doccia ed inizia a togliersi il vestito.
Io: “No fermati, voglio che rimani con il vestito. Te lo pago se si rovina ma mi eccita di più con il vestito”
Sara senza obiettare si inginocchia e con la mano sinistra si porta in alto i capelli
S: “Va bene così?”
Io: “Fatto 30 facciamo 31, no? Apri anche la bocca”
S: “Sappi che questa me la paghi”
Sara apre la bocca ed aspetta che inizi mentre resta inginocchiata e con i capelli mantenuti.
Io non la faccio aspettare molto, mi denudo ed inizio a pisciarle addosso, cercando di colpirla in tutti i punti del corpo. Sara resta immobile nonostante il getto, con la bocca aperta e gli occhi chiusi, mentre la colpisco in faccia e nella scollatura del vestito. E’ uno spettacolo indescrivibile, finalmente corono il mio sogno e con la donna che ancora amo. Appena terminato Sara riapre gli occhi e mi vede con il cazzo in mano che nel vederla tutta bagnata mi è diventato duro. Senza dire nulla, con la mano che si teneva a capelli, me lo afferra e se lo prende ancora gocciolante in bocca. Io resto sorpreso dalla sua reazione ma subito dopo le appoggio una mano in testa e le detto il ritmo. Dopo un po’, mi sdraio per terra e lei si mette facendo un bel 69. Le leccavo la figa e lei prendeva in bocca il mio cazzo, poi solleva un po’ il culo e mi guarda sorridendo. Non ho capito il motivo del suo sorriso ma subito dopo ho capito. Mi ha bloccato le gambe con le mani e ha iniziato a pisciarmi in faccia ridendosela di gusto. Non avevo mai pensato di farmi pisciare addosso, ma vedendo il sorriso malefico di Sara mi era anche piaciuta la nuova esperienza. Sara subito dopo si gira ed inizia a baciarmi incurante avessi la faccia sporca del suo piscio. Mi bacia e si infila il mio cazzo nella figa saltellandoci su con grande piacere. Mi guarda sorridendo e mi dice “Ti è piaciuta la mia vendetta? È da stamattina che non vedevo l’ora di vendicarmi”
Io: “Come da stamattina?”
S: “Ti conosco bene e quando tu sei disposto a scommettere è perché hai già la risposta”
Io: “Si ma potevi anche non scommettere”
S: “Sai, una sera ho visto per caso un porno dove i due si pisciavano a vicenda e mi sono masturbata pensando a te”
Io: “Pensando a me?”
S: “Adoro il tuo cazzo, non immagini quanto mi sia mancato e vedere quei due pisciarsi a vicenda mi eccitava da matti”
Io: “Che porca che sei”
Sara mentre aumentava il ritmo: “Si sono una porca e mi piace farlo con te”
Dopo una decina di minuti, l’avviso che stavo per venire e lei si posiziona vicino a me mettendo la faccia in direzione del mio cazzo ed inizia a masturbarmi.
Le sborro in faccia e lei guardandomi con la lingua cerca di leccarsi tutta la sborra che poteva.
Poco dopo la sposto per alzarmi: “Fammi alzare che è da stamattina che bevo, devo pisciare di nuovo”
S: “Che fai, non mi pensi più?”
Si alza e si sdraia sul mobile del bagno vicino al lavandino
S: “Anch’io ho bisogno di pisciare di nuovo, facciamo come nel video, io piscio addosso a te e tu pisci addosso a me”
Non me lo faccio ripetere due volte, le vado vicino e quasi contemporaneamente partono entrambe le pisciate.
Terminammo la serata con un’altra scopata e rimasi a dormire da lei entrambi abbracciati nel letto
L’indomani mattina ci presentammo in ufficio mano nella mano nuovamente come coppia
1
0
voti
voti
valutazione
6.9
6.9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La mia sorellona mi fa lezione private 5racconto sucessivo
Nuova fantasia di coppia
Commenti dei lettori al racconto erotico