“Una nuova bocca” – Capitolo 36

di
genere
confessioni

Questa serie di racconti prende spunto da un’esperienza dell’autore che, attraverso la penna, confessa con fantasia l’evoluzione della realtà.
Per contatti: pennaefantasia@gmail.com

L’indomani i tre si ripresentarono nella piazzola.
Ma tutto cominciò molto prima, nell’aula di danza dove Loretta e Carlo avevano l’ultima lezione del corso di salsa utile per definire la coreografia dell’esibizione natalizia.
Il pavimento era liscio, luminoso sotto le luci del soffitto. Tutti i ballerini erano concentrati sui passi, sui contatti, sugli sguardi studiati. Tranne loro due. Loretta sembrava guardare oltre le righe della coreografia, Carlo spesso errava la guida e la sua attenzione era più carica di desiderio che di ritmo. Il risultato erano alcuni errori insoliti: un giro staccato, un cambio di direzione tagliato, una presa sbagliata nei tempi.
L’insegnante li osservava con un sorriso curioso:
«State bene? O avete intenzione di portarci fuori tempo?»
Loretta arrossì appena, gelida solo in parte.
«Scusi… stanotte saremo impegnati,» rispose con un sorriso che nessuno colse davvero.
Carlo abbassò lo sguardo, un po’ imbarazzato:
«Colpa degli impegni!»
Alla fine la lezione terminò tra complimenti ufficiali e un accenno di assonanza per l’appuntamento al saggio di natale. Loretta però non aveva tempo. Sfiorò la mano di Carlo, gli sorrise piano e uscì dall’aula con la grazia consapevole di chi sa di aver creato un desiderio non ancora domato.
All’uscita, sotto il porticato, ad attenderli c’era Mauro: giacca aperta, sguardo intenso.
Si avvicinò a Loretta: «Allora, pronti?»
Lei annuì, mentre con Carlo salivano nell’auto sui sedili posteriori.
L’aria era carica di attesa. Parcheggiarono nei pressi della piazzola. Luci giallastre, camion in sosta, ombre in attesa. Tutto sembrava essere al suo posto.
Loretta nel tragitto aveva approfittato per sfilarsi i tacchi da ballo e il vestito, restando solo con la biancheria sportiva addosso. Il vento tiepido accarezzò le sue gambe quando Mauro abbasso i finestrini.
Il motore acceso, così come i fari. L’auto chiusa. L’eccitazione era un corpo immoto, pronto a esplodere.
Loretta si rivolse a Mauro:
«Anche stasera resti al volante, guardi. Io e Carlo… viviamo tutto, di nuovo.»
Mauro annuì. Lo fece con pacatezza, ma i suoi occhi brillarono: non esitazione, ma desiderio disciplinato come una promessa mantenuta.
Poi Carlo prese la mano di Loretta e l’avvicinò. Gli sfilò la biancheria. Interruppe qualsiasi esitazione con un bacio profondo, lento. Le mani scorrevano calde: su spalle, schiena e cosce. Il respiro si fece roco.
Loretta si girò verso il finestrino laterale, voltandosi leggermente. L’esterno fu testimone del suo volto: occhi spalancati, labbra socchiuse, attesa.
Con un gesto fluido, Carlo la alzò lentamente su di sé, come in una danza. Lei tornò a cavalcare la sua erezione con movimenti lenti, dominanti. Le vibrazioni ricaddero sulla pelle di entrambi.
Mauro li guardava dallo specchietto. Il suo respiro risuonava nel petto. Le mani strette sul volante. Ma non fuggiva lo sguardo dei passanti: quattro figure si erano subito avvicinate.
Evidentemente la loro presenza costante in questi giorni aveva già attirato l’attenzione.
Si affacciarono ai finestrini anteriori un camionista alto, robusto, e un ragazzo più atletico. A quelli posteriori la solita donna trans dal trucco evidente e una prostituta più giovane dai tratti dell’est.
Loretta si voltò appena, mostrando la schiena nuda e la curva delle cosce. L’aria entrava fredda e tagliata dal finestrino abbassato. Carlo, appoggiato al sedile posteriore, spinse lei più in là: la fìssò con brividi di intensità.
Il camionista si avvicinò sempre di più al finestrino anteriore. La mano entrò, cercò contatto con Mauro. Sfiorò la stoffa della camicia, poi i pantaloni. Mauro tremò, ma non si ritrasse: invitava con il respiro, con la muscolatura che si scioglieva sotto il tocco.
Loretta sospirò, inclinò la testa all’indietro. Carlo accelerò i movimenti, più profondi, più lenti, quasi rituali. Le labbra di lei si aprirono in un gemito che pareva mescolare piacere e potere.
La trans guardava intensamente Carlo. I suoi occhi raccontavano una storia di abitudine, ma anche di stupore. Loretta se ne accorse, ma non ne fu turbata, anzi la tensione dei suoi fianchi crebbe mentre montava su Carlo.
Mauro chiuse gli occhi un attimo, lasciò che la mano altrui scorresse ancora per un istante, poi la mano ritornò all’interno dell’abitacolo, appoggiandosi sul telaio della portiera. Era un segnale: adesione senza parole, partecipazione tacita.
Quando il corpo di Loretta scoppiò in un orgasmo pieno e tremante, un’onda di umori gli bagnò le cosce. Il respiro di Carlo era affaticato, ma la sua erezione non si spense. Loretta silenziosamente vivace lascio così spazio alla donna trans, aprendo lo sportello, che con la bocca si chinò su Carlo fino al suo orgasmo. Loretta e la trans non si limitarono però a condividere quella erezione, ora assopita, con un bacio ne assaporarono appieno anche il frutto. Sotto lo sguardo compiaciuto di Carlo, inerme, e quello curioso di Mauro, immobile.
Loretta si lasciò cadere sulle ginocchia di Carlo, ansimante. Lui la sostenne, le accarezzò i capelli. Mauro guardò entrambi: la sua complicità si apriva verso una forma nuova di intimità.
Al mattino, nella villetta, l’alba li sorprese stretti insieme sul letto, con gli abiti sparsi sul pavimento e le teste che si toccavano in un abbraccio felice e stanco.
Avevano superato un’altra prova. Non per vanità, ma per potenza emotiva condivisa.
Il Natale si avvicinava, e con esso la nuova esibizione di Loretta e Carlo. Ma la loro danza interna era già cominciata. Insieme. Diretta. Con un desiderio che ora era parte della loro identità. Mauro in cuor suo sognava già il regalo che i due gli avrebbero donato.
di
scritto il
2025-08-16
5 8 6
visite
2
voti
valutazione
8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.