Gli sposini 6 -
di
Incest 2025
genere
incesti
Erano anni ormai che don Mario non aveva rapporti con la mamma di Lara, mentre la mamma di Dody l'aveva chiavata il giorno in cui lei era andata a chiedergli aiuto.
Le due donne che molti anni prima si erano fatte ingravidare senza dirglielo.
Nel frattempo i figli, una femmina ed un maschio di cui ignorava di essere padre, erano diventati in modo differente (ovviamente) suoi amanti.
Lei, Lara, era entrata nel suo letto con naturalezza essendogli stata affidata dalla mamma sin da piccola a causa dei suoi impegni di lavoro.
Dunque la bambina poi adolescente ed infine giovane donna, era cresciuta in canonica assistendo alle imprese erotiche del prete con numerose donne della parrocchia sposate e non tra le quali la sua mamma e quella del futuro fidanzato.
Anche il ragazzo gli era stato affidato già grande quando la mamma, avendo preso atto del problema del figlio (una mini dotazione del pene) si era rivolta al prete affinché gli cercasse una ragazza da sposare.
Avevano discusso diverse volte della cosa ed ogni volta lei si faceva chiavare.
Talvolta, anche in presenza del marito cornuto.
Il compito apparentemente impossibile pareva superabile grazie al fatto che la sua fosse una famiglia molto agiata e la parrocchia era frequentata da famiglie di possibilità assai modeste ma con alcune figlie da maritare molto belle e serie.
Il prete, don Mario, dopo aver vagliato diverse possibilità, aveva optato per Lara oramai sua amante fissa, assai disinvolta e scaltra al punto da gestire con sicurezza quella inaspettata opportunità.
Dunque, dopo le presentazioni (in realtà si conoscevano già anche se non si erano mai frequentati) ed un breve periodo di incontri in parrocchia, si erano fidanzati ufficialmente.
La ragazza aveva subito chiarito i suoi gusti in fatto di sesso e stabilito che il pisellino del fidanzato non era proprio adatto alle sue esigenze, lo aveva convinto ad accettare il fatto che, in modo discreto, lei frequentasse altri maschi.
La prima prova di come la fidanzata intendesse gestire quella libertà, l'aveva avuta proprio un giorno in cui in canonica parlavano col prete dei loro progetti matrimoniali.
Quel giorno, mentre seduti sul divano uno accanto all'altra tenendosi per mano, don Mario si era alzato e rimanendo in piedi davanti alla ragazza, aveva fatto scivolare la tonaca sino sino a terra rimanendo completamente nudo con la verga turgida e tesa come una clava, proprio davanti al viso della ragazza.
A quel punto Lara con naturalezza, lo aveva preso con entrambe le mani e se lo era portato sulle labbra.
Poi, mentre con una mano stringeva quella del suo ragazzo, con l'altra guidava il cazzo del prete nella sua bocca per dare inizio ad uno spettacolare pompino che lasciava il suo stupito ragazzo a bocca aperta.
Poi, tenendogli una mano sul pisello già duro, gli aveva messo l'altra mano dietro la nuca e lo aveva spinto verso l'incredibile cazzo gonfio di vene bluastre e umido di saliva e pre-sperma.
-Amore.. ce l'hai duro, ti piace questo gioco!
Prendilo in bocca anche tu, vedrai che ti piacerà...ha un sapore davvero speciale il cazzo di don Mario.-
A quel punto, aiutato dalle sapienti spinte della ragazza, anche Dody aveva preso a leccare e succhiare il cazzo del prete che stupito dal rapido evolvere di quella situazione, aveva scostato la mano della ragazza per sostituirla con la sua:
-Vai giù Lara, prendilo in bocca anche a lui che ci penso io ad insegnare al tuo fidanzato a fare pompini come ho fatto con te.-
Il ragazzo se ne era già venuto nelle mutande e Sara non aveva potuto far altro che raccogliere con le labbra le poche gocce di sperma per farlo assaggiare a Dody stesso con un bacio con la lingua.
Poi, aveva ripreso il pompino col prete alternando la sua bocca a quella del fidanzato sino a che, con un grugnito, il prete era venuto spruzzando fiumi di sperma sui loro visi e nelle loro bocche.
Ecco!
Così don Mario aveva aggiunto al suo trofeo di conquiste il giovane fidanzato di Lara
senza sapere che entrambi erano suoi figli e dunque, fratello e sorella.
Entrando nella stanza dunque, don Mario e Lidia, si erano trovati di fronte ad una Eva in splendida forma, belle ed eccitante nonostante gli anni nella sua mise sexi mentre il marito cornuto esibiva la sua gabbietta di castità.
Subito Eva ed il prete si erano abbracciati unendo le loro labbra in un lungo interminabile bacio con schiocchi ed intreccio di lingue mentre da dietro Lidia gli scioglieva la tonaca facendola scivolare a terra, lasciandolo completamente nudo.
Poi, mentre il bacio pareva volerli tenere incollati per sempre, Lidia si era inginocchiata ed aveva cominciato a succhiargli il cazzo intrufolandosi poi, tra le cosce di Eva e leccarle la fica già grondante di umori.
segue
Le due donne che molti anni prima si erano fatte ingravidare senza dirglielo.
Nel frattempo i figli, una femmina ed un maschio di cui ignorava di essere padre, erano diventati in modo differente (ovviamente) suoi amanti.
Lei, Lara, era entrata nel suo letto con naturalezza essendogli stata affidata dalla mamma sin da piccola a causa dei suoi impegni di lavoro.
Dunque la bambina poi adolescente ed infine giovane donna, era cresciuta in canonica assistendo alle imprese erotiche del prete con numerose donne della parrocchia sposate e non tra le quali la sua mamma e quella del futuro fidanzato.
Anche il ragazzo gli era stato affidato già grande quando la mamma, avendo preso atto del problema del figlio (una mini dotazione del pene) si era rivolta al prete affinché gli cercasse una ragazza da sposare.
Avevano discusso diverse volte della cosa ed ogni volta lei si faceva chiavare.
Talvolta, anche in presenza del marito cornuto.
Il compito apparentemente impossibile pareva superabile grazie al fatto che la sua fosse una famiglia molto agiata e la parrocchia era frequentata da famiglie di possibilità assai modeste ma con alcune figlie da maritare molto belle e serie.
Il prete, don Mario, dopo aver vagliato diverse possibilità, aveva optato per Lara oramai sua amante fissa, assai disinvolta e scaltra al punto da gestire con sicurezza quella inaspettata opportunità.
Dunque, dopo le presentazioni (in realtà si conoscevano già anche se non si erano mai frequentati) ed un breve periodo di incontri in parrocchia, si erano fidanzati ufficialmente.
La ragazza aveva subito chiarito i suoi gusti in fatto di sesso e stabilito che il pisellino del fidanzato non era proprio adatto alle sue esigenze, lo aveva convinto ad accettare il fatto che, in modo discreto, lei frequentasse altri maschi.
La prima prova di come la fidanzata intendesse gestire quella libertà, l'aveva avuta proprio un giorno in cui in canonica parlavano col prete dei loro progetti matrimoniali.
Quel giorno, mentre seduti sul divano uno accanto all'altra tenendosi per mano, don Mario si era alzato e rimanendo in piedi davanti alla ragazza, aveva fatto scivolare la tonaca sino sino a terra rimanendo completamente nudo con la verga turgida e tesa come una clava, proprio davanti al viso della ragazza.
A quel punto Lara con naturalezza, lo aveva preso con entrambe le mani e se lo era portato sulle labbra.
Poi, mentre con una mano stringeva quella del suo ragazzo, con l'altra guidava il cazzo del prete nella sua bocca per dare inizio ad uno spettacolare pompino che lasciava il suo stupito ragazzo a bocca aperta.
Poi, tenendogli una mano sul pisello già duro, gli aveva messo l'altra mano dietro la nuca e lo aveva spinto verso l'incredibile cazzo gonfio di vene bluastre e umido di saliva e pre-sperma.
-Amore.. ce l'hai duro, ti piace questo gioco!
Prendilo in bocca anche tu, vedrai che ti piacerà...ha un sapore davvero speciale il cazzo di don Mario.-
A quel punto, aiutato dalle sapienti spinte della ragazza, anche Dody aveva preso a leccare e succhiare il cazzo del prete che stupito dal rapido evolvere di quella situazione, aveva scostato la mano della ragazza per sostituirla con la sua:
-Vai giù Lara, prendilo in bocca anche a lui che ci penso io ad insegnare al tuo fidanzato a fare pompini come ho fatto con te.-
Il ragazzo se ne era già venuto nelle mutande e Sara non aveva potuto far altro che raccogliere con le labbra le poche gocce di sperma per farlo assaggiare a Dody stesso con un bacio con la lingua.
Poi, aveva ripreso il pompino col prete alternando la sua bocca a quella del fidanzato sino a che, con un grugnito, il prete era venuto spruzzando fiumi di sperma sui loro visi e nelle loro bocche.
Ecco!
Così don Mario aveva aggiunto al suo trofeo di conquiste il giovane fidanzato di Lara
senza sapere che entrambi erano suoi figli e dunque, fratello e sorella.
Entrando nella stanza dunque, don Mario e Lidia, si erano trovati di fronte ad una Eva in splendida forma, belle ed eccitante nonostante gli anni nella sua mise sexi mentre il marito cornuto esibiva la sua gabbietta di castità.
Subito Eva ed il prete si erano abbracciati unendo le loro labbra in un lungo interminabile bacio con schiocchi ed intreccio di lingue mentre da dietro Lidia gli scioglieva la tonaca facendola scivolare a terra, lasciandolo completamente nudo.
Poi, mentre il bacio pareva volerli tenere incollati per sempre, Lidia si era inginocchiata ed aveva cominciato a succhiargli il cazzo intrufolandosi poi, tra le cosce di Eva e leccarle la fica già grondante di umori.
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