Gli sposini - L'addio al nubilato
di
Incest 2025
genere
tradimenti
Mentre Dody, in uno stato di estasi e per un tempo indeterminato vegliava ancora su di lei, la sua fidanzata, senza alcun movimento del corpo e con gli occhi ancora chiusi, percependo la sua silenziosa e devota vicinanza lo aveva salutato con un filo di voce:
"Ciao".
-Ciao!-
Aveva risposto Dody con lo stesso flebile tono della voce.
-Ciao Dody-
Aveva risposto lei scuotendo il corpo come in un sussulto.
-Ciao Dody, vuoi fare l'amore?-
Senza rispondere e senz'altro indugio, il ragazzo si era liberato in fretta dei suoi vestiti e nel tempo del battito delle ciglia, le era subito adagiato sopra trovandola già pronta e a cosce ben aperte.
Col membro già turgido, l'aveva subito stretta in un affettuoso abbraccio e, mentre la stringeva a se congiungendo le sue labbra a quelle tumide della sua ragazza, il suo sesso si faceva largo tra le grandi labbra della sua vagina liscia e ancora umida.
Incurante del fatto che le sue dimensioni fossero assolutamente inadatte ad una vera e completa penetrazione, aveva simulato un coito aiutato dalla sua fidanzata che stringendo le cosce ed incitandolo a farle l'amore, gli aveva permesso di eiacularle tra le grandi labbra e sul ciuffo di peli neri sul monte di venere.
-Grazie amore.. grazie! E' stato bello.-
-Grazie a te tesoro che sei sempre così cara e disponibile con me.-
-Amore, adesso girati e vienimi sopra a 69 che te lo voglio succhiare mentre tu me la lecchi e mi fai godere.-
Ovviamente, quello era un gioco che facevano sempre essendo l'unico modo che aveva lei di raggiungere l'orgasmo quando faceva l'amore col fidanzato.
-Ahhhh....ohhh....uhhhh.... che meraviglia amore, talvolta la tua lingua mi fa godere di più della verga di Don Mario e dei suoi amici.-
Quelle parole della fidanzata avevano sempre l'effetto di farglielo tornare duro e, mentre la leccava regalandole orgasmi su orgasmi, lui si toccava riuscendo a sborrarsi ancora tra le dita.
In quella circostanza poi, mentre la leccava, con la lingua percepiva il solito sapore dello sperma del parroco misto agli umori della sua fica ma al tempo stesso, sentiva che le narici venivano stimolate da un odore pungente e sconosciuto.
Il tempo delle effusioni pareva non finire mai e finalmente, dopo una raffica di orgasmi ano-vaginali di Lara e tre sborrate si Dody, senza lavarsi si erano seduti a tavola per il pranzo.
-Come sei stato stanotte senza di me mentre trascorrevo il mio addio al nubilato tra le braccia di Don Mario?-
-Bene amore, stavo bene contento che stavi trascorrendo l'ultima notte da nubile tra le braccia di un uomo capace di farti godere come piace a te e renderti davvero felice.-
-Hai ragione tesoro, don Mario stanotte mi ha rasa davvero felice ma ha fatto anche di più del solito.-
Il fidanzato, dopo un momento di riflessione le aveva risposto:
-Com'è possibile amore che sia riuscito a renderti più felice di quanto non faccia già?-
-Eppure c'è riuscito!
Sai, ieri sera, vestito in borghese, mi aveva portato in un bel ristorante vicino al seminario.
Ad una certa ora, aveva fatto una telefonata e poco dopo era arrivato un seminarista di colore mio coetaneo.
Un bellissimo ragazzo, alto, robusto e davvero bello che mi aveva subito fatto pensare quanto fosse sprecato un ragazzo così a fare il prete.
A tavola avevamo chiacchierato un po' ed avevo così scoperto che era del Burundi e che una volta divenuto prete, sarebbe tornato al suo paese.
Quando ci aveva salutati, Don Mario dopo aver condiviso con me i miei complimenti e lo stupore per la carriera che quel ragazzo aveva scelto, mi aveva rassicurata dicendomi che nel Burundi i preti fanno una vita diversa alla luce del sole.
Mi aveva poi detto che, essendo il mio addio al nubilato diverso da tutti gli altri, lo avremmo festeggiato come meritava.-
Alla mia domanda aveva risposto:
"Vedi Lara, il tuo non è un addio al nubilato normale ma è un addio al nubilato cornuto e dunque, è bene che io faccia anche il ruolo del cornuto mentre un altro fa la parte del tuo amante... avrai così insieme, due bull ed un cornuto.
Dunque stanotte, sino all'ora in cui lui dovrà rientrare in seminario, starà insieme a noi per compiere sino in fondo il tuo addio."
E così, rientrando in canonica, ce lo siamo ritrovati in camera da letto con ancora indosso la tonaca in tutta la sua imponente e maestosa mascolinità.
Quando poi, si è lasciato scivolare la tonaca di dosso, era apparso completamente nudo con un fisico incredibile ed una maestosa verga già in tiro.
Amore puoi immaginare come si è svolta la nottata con quell'incredibile sorpresa che aveva voluto farmi Don Mario.
L'unico rammarico che ho è che Don Mario non ha voluto che mi venisse dentro giacché essendo io in periodo fertile, avrei corso il rischio di essere ingravidata di un bambino nero.
E così, mentre Don Mario mi ha sempre scaldato l'utero col suo seme, il nero mi ha fatta godere da matta col preservativo ma poi, si è sempre scaricato nella mia bocca o nella rosellina che sino ad oggi era stata esclusiva tua e di Don Mario.
Dio come mi hanno fatta godere quei due assatanati, in ogni buco e ogni posizione, riempiendomi insieme ma separatamente o entambi negli stessi buchi come quando mi hanno sborrato insieme in bocca o nel culo.
Dio che meraviglia amore!
Peccato, peccato davvero che tu non potessi esserci essendo il mio addio al nubilato e dunque, proibito al mio futuro sposo.
Piuttosto amore, hai portato la tua vera nuziale?-
-Certo tesoro, ma perché me lo chiedi?-
-Te lo chiedo perché Don Mario ha intenzione di benedire a modo suo le nostre vere prima ancora che sull'altare.-
segue
"Ciao".
-Ciao!-
Aveva risposto Dody con lo stesso flebile tono della voce.
-Ciao Dody-
Aveva risposto lei scuotendo il corpo come in un sussulto.
-Ciao Dody, vuoi fare l'amore?-
Senza rispondere e senz'altro indugio, il ragazzo si era liberato in fretta dei suoi vestiti e nel tempo del battito delle ciglia, le era subito adagiato sopra trovandola già pronta e a cosce ben aperte.
Col membro già turgido, l'aveva subito stretta in un affettuoso abbraccio e, mentre la stringeva a se congiungendo le sue labbra a quelle tumide della sua ragazza, il suo sesso si faceva largo tra le grandi labbra della sua vagina liscia e ancora umida.
Incurante del fatto che le sue dimensioni fossero assolutamente inadatte ad una vera e completa penetrazione, aveva simulato un coito aiutato dalla sua fidanzata che stringendo le cosce ed incitandolo a farle l'amore, gli aveva permesso di eiacularle tra le grandi labbra e sul ciuffo di peli neri sul monte di venere.
-Grazie amore.. grazie! E' stato bello.-
-Grazie a te tesoro che sei sempre così cara e disponibile con me.-
-Amore, adesso girati e vienimi sopra a 69 che te lo voglio succhiare mentre tu me la lecchi e mi fai godere.-
Ovviamente, quello era un gioco che facevano sempre essendo l'unico modo che aveva lei di raggiungere l'orgasmo quando faceva l'amore col fidanzato.
-Ahhhh....ohhh....uhhhh.... che meraviglia amore, talvolta la tua lingua mi fa godere di più della verga di Don Mario e dei suoi amici.-
Quelle parole della fidanzata avevano sempre l'effetto di farglielo tornare duro e, mentre la leccava regalandole orgasmi su orgasmi, lui si toccava riuscendo a sborrarsi ancora tra le dita.
In quella circostanza poi, mentre la leccava, con la lingua percepiva il solito sapore dello sperma del parroco misto agli umori della sua fica ma al tempo stesso, sentiva che le narici venivano stimolate da un odore pungente e sconosciuto.
Il tempo delle effusioni pareva non finire mai e finalmente, dopo una raffica di orgasmi ano-vaginali di Lara e tre sborrate si Dody, senza lavarsi si erano seduti a tavola per il pranzo.
-Come sei stato stanotte senza di me mentre trascorrevo il mio addio al nubilato tra le braccia di Don Mario?-
-Bene amore, stavo bene contento che stavi trascorrendo l'ultima notte da nubile tra le braccia di un uomo capace di farti godere come piace a te e renderti davvero felice.-
-Hai ragione tesoro, don Mario stanotte mi ha rasa davvero felice ma ha fatto anche di più del solito.-
Il fidanzato, dopo un momento di riflessione le aveva risposto:
-Com'è possibile amore che sia riuscito a renderti più felice di quanto non faccia già?-
-Eppure c'è riuscito!
Sai, ieri sera, vestito in borghese, mi aveva portato in un bel ristorante vicino al seminario.
Ad una certa ora, aveva fatto una telefonata e poco dopo era arrivato un seminarista di colore mio coetaneo.
Un bellissimo ragazzo, alto, robusto e davvero bello che mi aveva subito fatto pensare quanto fosse sprecato un ragazzo così a fare il prete.
A tavola avevamo chiacchierato un po' ed avevo così scoperto che era del Burundi e che una volta divenuto prete, sarebbe tornato al suo paese.
Quando ci aveva salutati, Don Mario dopo aver condiviso con me i miei complimenti e lo stupore per la carriera che quel ragazzo aveva scelto, mi aveva rassicurata dicendomi che nel Burundi i preti fanno una vita diversa alla luce del sole.
Mi aveva poi detto che, essendo il mio addio al nubilato diverso da tutti gli altri, lo avremmo festeggiato come meritava.-
Alla mia domanda aveva risposto:
"Vedi Lara, il tuo non è un addio al nubilato normale ma è un addio al nubilato cornuto e dunque, è bene che io faccia anche il ruolo del cornuto mentre un altro fa la parte del tuo amante... avrai così insieme, due bull ed un cornuto.
Dunque stanotte, sino all'ora in cui lui dovrà rientrare in seminario, starà insieme a noi per compiere sino in fondo il tuo addio."
E così, rientrando in canonica, ce lo siamo ritrovati in camera da letto con ancora indosso la tonaca in tutta la sua imponente e maestosa mascolinità.
Quando poi, si è lasciato scivolare la tonaca di dosso, era apparso completamente nudo con un fisico incredibile ed una maestosa verga già in tiro.
Amore puoi immaginare come si è svolta la nottata con quell'incredibile sorpresa che aveva voluto farmi Don Mario.
L'unico rammarico che ho è che Don Mario non ha voluto che mi venisse dentro giacché essendo io in periodo fertile, avrei corso il rischio di essere ingravidata di un bambino nero.
E così, mentre Don Mario mi ha sempre scaldato l'utero col suo seme, il nero mi ha fatta godere da matta col preservativo ma poi, si è sempre scaricato nella mia bocca o nella rosellina che sino ad oggi era stata esclusiva tua e di Don Mario.
Dio come mi hanno fatta godere quei due assatanati, in ogni buco e ogni posizione, riempiendomi insieme ma separatamente o entambi negli stessi buchi come quando mi hanno sborrato insieme in bocca o nel culo.
Dio che meraviglia amore!
Peccato, peccato davvero che tu non potessi esserci essendo il mio addio al nubilato e dunque, proibito al mio futuro sposo.
Piuttosto amore, hai portato la tua vera nuziale?-
-Certo tesoro, ma perché me lo chiedi?-
-Te lo chiedo perché Don Mario ha intenzione di benedire a modo suo le nostre vere prima ancora che sull'altare.-
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