Il dubbio
di
Incest 2025
genere
incesti
Direi che il rapporto col mio fidanzato era perfetto.
Ci conoscevamo sin dalle medie ed avevano frequentato anche lo stesso liceo.
All'università, io avevo scelto ingegneria mentre lui, sognatore, romantico com'era studiava filosofia.
Io ero vivace e curiosa nei confronti di tutte le novità scientifiche ed esistenziali.
Lui al contrario era piuttosto introverso, timido e più interessato alle cose immateriali, un filosofo insomma.
Probabilmente, questa differenza faceva si che sin dal primo momento fossimo attratti l'uno dall'altra.
Lui era sicuramente più innamorato di me (Cotto direi) anche se anch'io subivo il suo fascino ed a modo mio ricambiavo il suo amore.
A letto, dopo i primi momenti, avevamo raggiunto un'intesa perfetta ed anche se lui non aveva una dotazione adeguata alle mie esigenze, riusciva a farmi raggiungere apici di piacere altissimi e sublimi.
Riusciva davvero a compensare le sua carenza virile con le carezze, i baci, la lingua e i toccamenti leggeri e instancabili di cui era maestro.
La conoscenza poi del corpo umano(Del mio corpo in tutti gli anfratti e lembi di pelle) e del suo spirito, rendeva i nostri momenti intimi carichi di un erotismo sublime.
In quei momenti, non esisteva nulla al mondo al di la delle sue parole, delle sue carezze e dei suoi baci che mi facevano vibrare e librare nell'aria leggera come una libellula.
Mi sentivo amata e questo mi rendeva felice.
D'altra parte, non avevo alcun bisogno che il mio fidanzato mi soddisfacesse anche carnalmente giacché a quello pensava mio fratello che il giorno del mio diciottesimo compleanno, aveva finalmente completato il mio addestramento al sesso iniziato molto tempo prima prendendosi le uniche cose vergini che mi erano rimaste.
Avevamo cominciato a giocare sin da adolescenti e non avendo mai avuto contatti con altri maschi (anche se venivo corteggiata da tutti i ragazzi che conoscevo) non mi rendevo conto di quanto fosse grosso, virile e potente la sua dotazione.
Col mio ragazzo infatti, sino al compimento del mio diciottesimo compleanno, non eravamo mai andati oltre le carezze e qualche bacio.
Mio fratello invece, mi aveva già fatto provare di tutto, baci, carezze, leccate di fica e pompini con ingoio.
Avevo faticato molto prima di riuscire a prenderglielo tutto in bocca e tuttavia, continuavo a non capire che avevo a che fare con uno strumento extra.
Una decina di giorni dopo che mio fratello mi aveva sverginata davanti e di dietro lasciandomi semi inferma per una settimana, avevo chiesto al mio fidanzato se voleva fare l'amore e quando in macchina per la prima volta glielo avevo visto, avevo avuto una razione talmente scioccata che lui, credendosi responsabile, se lo era rimesso subito dentro scusandosi per aver cercato di abusare di me.
Mi ci era voluta una settimana per riprendermi dallo shock e decidere che comunque sarei rimasta con lui e nel caso sposarlo.
Come già detto, col tempo lui aveva imparato a farmi godere in modo sublime ed io avevo imparato a mentirgli fingendo di godere anche quando cercava di mettermelo dentro ed io comunque, lo ricambiavo con la bocca o facendolo venire con una sega.
Lui stava preparando la tesi mentre a me mancava ancora un anno alla laurea anche se già facevo pratica nello studio di un amico di mio padre.
Il giorno in cui il mio ragazzo si era laureato con un 30 e lode, i suoi che stravedevano per me, avevano voluto organizzare una grande festa in cui ovviamente, era stato invitato anche mio fratello.
Mio fratello da grande porco quale era (Assecondato alla grande da me sua degna allieva) approfittava di ogni occasione (Anche in casa o luoghi pubblici) per scopare incurante della presenza di parenti, amici o estranei esponendoci a volte, anche al rischio di essere scoperti.
Per quel motivo, ogni volta che stavamo insieme, non mi faceva indossare jeans ma solo gonne con sotto niente.. niente mutandine|
Non so neanch'io come facesse ma ce lo aveva sempre duro e, ad ogni minima occasione, mi sollevava la gonna e me lo sbatteva dentro facendomi morire di piacere e riempiendomi con le sue copiose sborrate.
Quando avevamo festeggiato la laurea del mio ragazzo, avevo sospeso da due settimane la pillola per via di una certa infiammazione oramai in via di guarigione.
Mio fratello sapeva che non ero protetta ed in più in periodo fertile.
Quel giorno mi aveva scopata tre volte venendomi sempre dentro.
Una volta in bagno, una volta in giardino dietro una pianta ed una volta mentre in un pub a festeggiare con gli amici, ero seduta in grembo a lui con le cosce nascoste sotto il tavolo e il cazzo che mi pompava come uno stantuffo.
Quel giorno non ricordo neanche come, avevo scopato anche col mio ragazzo che sapendo del mio problema, si era sfilato(Si fa per dire) prima di venire.
Dopo due settimane, avevo scoperto di essere incinta con un grosso dubbio però!
Il bambino che avevo in pancia non poteva essere del mio ragazzo rimaneva però una grossa domanda: Era di mio fratello o di mio padre?
segue
Ci conoscevamo sin dalle medie ed avevano frequentato anche lo stesso liceo.
All'università, io avevo scelto ingegneria mentre lui, sognatore, romantico com'era studiava filosofia.
Io ero vivace e curiosa nei confronti di tutte le novità scientifiche ed esistenziali.
Lui al contrario era piuttosto introverso, timido e più interessato alle cose immateriali, un filosofo insomma.
Probabilmente, questa differenza faceva si che sin dal primo momento fossimo attratti l'uno dall'altra.
Lui era sicuramente più innamorato di me (Cotto direi) anche se anch'io subivo il suo fascino ed a modo mio ricambiavo il suo amore.
A letto, dopo i primi momenti, avevamo raggiunto un'intesa perfetta ed anche se lui non aveva una dotazione adeguata alle mie esigenze, riusciva a farmi raggiungere apici di piacere altissimi e sublimi.
Riusciva davvero a compensare le sua carenza virile con le carezze, i baci, la lingua e i toccamenti leggeri e instancabili di cui era maestro.
La conoscenza poi del corpo umano(Del mio corpo in tutti gli anfratti e lembi di pelle) e del suo spirito, rendeva i nostri momenti intimi carichi di un erotismo sublime.
In quei momenti, non esisteva nulla al mondo al di la delle sue parole, delle sue carezze e dei suoi baci che mi facevano vibrare e librare nell'aria leggera come una libellula.
Mi sentivo amata e questo mi rendeva felice.
D'altra parte, non avevo alcun bisogno che il mio fidanzato mi soddisfacesse anche carnalmente giacché a quello pensava mio fratello che il giorno del mio diciottesimo compleanno, aveva finalmente completato il mio addestramento al sesso iniziato molto tempo prima prendendosi le uniche cose vergini che mi erano rimaste.
Avevamo cominciato a giocare sin da adolescenti e non avendo mai avuto contatti con altri maschi (anche se venivo corteggiata da tutti i ragazzi che conoscevo) non mi rendevo conto di quanto fosse grosso, virile e potente la sua dotazione.
Col mio ragazzo infatti, sino al compimento del mio diciottesimo compleanno, non eravamo mai andati oltre le carezze e qualche bacio.
Mio fratello invece, mi aveva già fatto provare di tutto, baci, carezze, leccate di fica e pompini con ingoio.
Avevo faticato molto prima di riuscire a prenderglielo tutto in bocca e tuttavia, continuavo a non capire che avevo a che fare con uno strumento extra.
Una decina di giorni dopo che mio fratello mi aveva sverginata davanti e di dietro lasciandomi semi inferma per una settimana, avevo chiesto al mio fidanzato se voleva fare l'amore e quando in macchina per la prima volta glielo avevo visto, avevo avuto una razione talmente scioccata che lui, credendosi responsabile, se lo era rimesso subito dentro scusandosi per aver cercato di abusare di me.
Mi ci era voluta una settimana per riprendermi dallo shock e decidere che comunque sarei rimasta con lui e nel caso sposarlo.
Come già detto, col tempo lui aveva imparato a farmi godere in modo sublime ed io avevo imparato a mentirgli fingendo di godere anche quando cercava di mettermelo dentro ed io comunque, lo ricambiavo con la bocca o facendolo venire con una sega.
Lui stava preparando la tesi mentre a me mancava ancora un anno alla laurea anche se già facevo pratica nello studio di un amico di mio padre.
Il giorno in cui il mio ragazzo si era laureato con un 30 e lode, i suoi che stravedevano per me, avevano voluto organizzare una grande festa in cui ovviamente, era stato invitato anche mio fratello.
Mio fratello da grande porco quale era (Assecondato alla grande da me sua degna allieva) approfittava di ogni occasione (Anche in casa o luoghi pubblici) per scopare incurante della presenza di parenti, amici o estranei esponendoci a volte, anche al rischio di essere scoperti.
Per quel motivo, ogni volta che stavamo insieme, non mi faceva indossare jeans ma solo gonne con sotto niente.. niente mutandine|
Non so neanch'io come facesse ma ce lo aveva sempre duro e, ad ogni minima occasione, mi sollevava la gonna e me lo sbatteva dentro facendomi morire di piacere e riempiendomi con le sue copiose sborrate.
Quando avevamo festeggiato la laurea del mio ragazzo, avevo sospeso da due settimane la pillola per via di una certa infiammazione oramai in via di guarigione.
Mio fratello sapeva che non ero protetta ed in più in periodo fertile.
Quel giorno mi aveva scopata tre volte venendomi sempre dentro.
Una volta in bagno, una volta in giardino dietro una pianta ed una volta mentre in un pub a festeggiare con gli amici, ero seduta in grembo a lui con le cosce nascoste sotto il tavolo e il cazzo che mi pompava come uno stantuffo.
Quel giorno non ricordo neanche come, avevo scopato anche col mio ragazzo che sapendo del mio problema, si era sfilato(Si fa per dire) prima di venire.
Dopo due settimane, avevo scoperto di essere incinta con un grosso dubbio però!
Il bambino che avevo in pancia non poteva essere del mio ragazzo rimaneva però una grossa domanda: Era di mio fratello o di mio padre?
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