Gli sposini 4 - La festa della gravidanza
di
Incest 2025
genere
incesti
Tale era stato l'entusiasmo dei genitori di Dody alla notizia che la sua ragazza fosse gravida prima ancora che convolassero a nozze ,che avevano deciso di fare un'altra pazzia dopo quella di aver comperato una villetta tutta per loro dopo che si fossero sposati.
Avevano organizzato una grandiosa festa in un resort di lusso al quale avevano invitato parenti, amici e semplici conoscenti: "Tutti avrebbero dovuto sapere" che il loro amato figlio era un vero maschio, virile e capace di mettere incinta una ragazza bella, disinvolta e procace con la sua fidanzata Lara.
C'è da precisare che nella famiglia di Dody i 'pantaloni' li portava la madre essendo il marito un cornuto conclamato che, nonostante fosse proprietario di un affermato studio legale, lasciava che tutte le decisioni in famiglia fossero prese in esclusiva dalla moglie.
Quando Don Mario dopo il seminario ed un breve periodo da presbiterio, dal vescovo era stato assegnato a quella parrocchia, lei aveva quasi trenta anni, donna sensuale e formosa che però, non aveva ancora avuto figli.
Don Mario era stato assegnato a quella grande parrocchia dopo che ne aveva girato da presbitero alcune di piccoli paesi limitrofi dove si era subito sparsa la sua fama di latin lover.
A quel fascino la donna non aveva saputo resistere e, col benestare del marito, aveva cominciato a frequentare la sua canonica per motivi tutt'altro che di fede.
Per un lungo periodo era stata amante di Don Mario consapevole che il suo non era, ne poteva essere un rapporto esclusivo.
Quando le condizioni di riservatezza lo consentivano, lo riceveva anche a casa aiutata anche dalle servizievoli attenzioni del marito.
Il primo matrimonio in quella parrocchia, Don Mario lo aveva celebrato con la giovane coppia che avrebbe messo al mondo Lara.
Dody e Lara dunque, erano quasi coetanei.
Anche la giovane sposa era rimasta ammaliata dai modi gentili e dal fascino di Don Mario percependo dai lievi tocchi delle sue mani e dal profumo di maschio che emanava la sua pelle, una virilità elettrica ed irresistibile.
A quel tempo Don Mario era talmente impegnato col suo sacramento e con le numerose scappatelle che il suo ruolo ed il suo irresistibile fascino gli consentivano, di non dare peso al fatto che le due donne fossero rimaste incinta quasi contemporaneamente.
Il tempo aveva allentato quei rapporti fedifraghi giacché, la mamma di Dody, moglie del cornuto, aveva bisogno di sempre nuove attenzioni (Per la sua insaziabile voglia di cazzi e per soddisfare le esigenze del suo cornuto) mentre la mamma di Lara, di famiglia meno abbiente, non poteva distrarsi dal lavoro per poter dare un contributo alla famiglia ed alla crescita della sua bambina.
A tal proposito, quando Lara aveva raggiunto una certa autonomia, lei aveva fatto un accordo con Don Mario affinché la tenesse in canonica dopo scuola in cambio di piccoli servizi.
Dunque Lara nel suo periodo di sviluppo, aveva trascorso più tempo con Don Mario che con i suoi genitori.
Naturalmente, trascorrendo tutto quel tempo in canonica, in sacrestia o nel piccolo giardino della chiesa, non poteva non notare il via via di donne (per lo più mogli tra le quali sua madre)nella camera da letto del prete.
A volte riusciva anche a spiare e origliare apprendendo cose che le sarebbero tornate utili nel suo sviluppo di donna.
Aveva anche subito capito che quando Don Mario indossava la tonaca anziché il clergy man, sotto era sicuramente nudo e pronto per le sue amanti.
Tutto questo, disperso nei mille rivoli della memoria di una vita intensa da libertino,
era stato dimenticato da Don Mario oppure archiviato in un angolo del cervello pronto a riaccendersi al primo stimolo.
La lampadina si era riaccesa proprio quel giorno in occasione della festa in cui aveva rivisto ancora insieme (Come quando diceva messa in un tempo lontano quasi venti anni)la Mamma di Dody e quella di Sara.
Ancora bellissime e sensuali nonostante il velo del tempo trascorso.
Immerso nei suoi pensieri, mentre osservava i due ragazzi bellissimi e curiosamente somiglianti in certi atteggiamenti o tratti somatici, era stato avvicinato dalla mamma di Dody che dopo averlo salutato, lo aveva invitato a fare quattro passi in giardino.
Mentre uscivano, avevano incrociato la mamma di Lara la quale, senza indugio e senza essere stata invitata, si era unita a loro.
Nell'ampio giardino, nascosti da una quercia secolare, le due donne, come ubbidendo ad un comando silenzioso o, ad un istinto primordiale, gli si erano inginocchiate davanti e dopo avergli slacciato la tonaca, sicure di trovarlo nudo di sotto, gli avevano sfilato il cazzo dando inizio ad un 'lavoro' a due bocche.
segue
Avevano organizzato una grandiosa festa in un resort di lusso al quale avevano invitato parenti, amici e semplici conoscenti: "Tutti avrebbero dovuto sapere" che il loro amato figlio era un vero maschio, virile e capace di mettere incinta una ragazza bella, disinvolta e procace con la sua fidanzata Lara.
C'è da precisare che nella famiglia di Dody i 'pantaloni' li portava la madre essendo il marito un cornuto conclamato che, nonostante fosse proprietario di un affermato studio legale, lasciava che tutte le decisioni in famiglia fossero prese in esclusiva dalla moglie.
Quando Don Mario dopo il seminario ed un breve periodo da presbiterio, dal vescovo era stato assegnato a quella parrocchia, lei aveva quasi trenta anni, donna sensuale e formosa che però, non aveva ancora avuto figli.
Don Mario era stato assegnato a quella grande parrocchia dopo che ne aveva girato da presbitero alcune di piccoli paesi limitrofi dove si era subito sparsa la sua fama di latin lover.
A quel fascino la donna non aveva saputo resistere e, col benestare del marito, aveva cominciato a frequentare la sua canonica per motivi tutt'altro che di fede.
Per un lungo periodo era stata amante di Don Mario consapevole che il suo non era, ne poteva essere un rapporto esclusivo.
Quando le condizioni di riservatezza lo consentivano, lo riceveva anche a casa aiutata anche dalle servizievoli attenzioni del marito.
Il primo matrimonio in quella parrocchia, Don Mario lo aveva celebrato con la giovane coppia che avrebbe messo al mondo Lara.
Dody e Lara dunque, erano quasi coetanei.
Anche la giovane sposa era rimasta ammaliata dai modi gentili e dal fascino di Don Mario percependo dai lievi tocchi delle sue mani e dal profumo di maschio che emanava la sua pelle, una virilità elettrica ed irresistibile.
A quel tempo Don Mario era talmente impegnato col suo sacramento e con le numerose scappatelle che il suo ruolo ed il suo irresistibile fascino gli consentivano, di non dare peso al fatto che le due donne fossero rimaste incinta quasi contemporaneamente.
Il tempo aveva allentato quei rapporti fedifraghi giacché, la mamma di Dody, moglie del cornuto, aveva bisogno di sempre nuove attenzioni (Per la sua insaziabile voglia di cazzi e per soddisfare le esigenze del suo cornuto) mentre la mamma di Lara, di famiglia meno abbiente, non poteva distrarsi dal lavoro per poter dare un contributo alla famiglia ed alla crescita della sua bambina.
A tal proposito, quando Lara aveva raggiunto una certa autonomia, lei aveva fatto un accordo con Don Mario affinché la tenesse in canonica dopo scuola in cambio di piccoli servizi.
Dunque Lara nel suo periodo di sviluppo, aveva trascorso più tempo con Don Mario che con i suoi genitori.
Naturalmente, trascorrendo tutto quel tempo in canonica, in sacrestia o nel piccolo giardino della chiesa, non poteva non notare il via via di donne (per lo più mogli tra le quali sua madre)nella camera da letto del prete.
A volte riusciva anche a spiare e origliare apprendendo cose che le sarebbero tornate utili nel suo sviluppo di donna.
Aveva anche subito capito che quando Don Mario indossava la tonaca anziché il clergy man, sotto era sicuramente nudo e pronto per le sue amanti.
Tutto questo, disperso nei mille rivoli della memoria di una vita intensa da libertino,
era stato dimenticato da Don Mario oppure archiviato in un angolo del cervello pronto a riaccendersi al primo stimolo.
La lampadina si era riaccesa proprio quel giorno in occasione della festa in cui aveva rivisto ancora insieme (Come quando diceva messa in un tempo lontano quasi venti anni)la Mamma di Dody e quella di Sara.
Ancora bellissime e sensuali nonostante il velo del tempo trascorso.
Immerso nei suoi pensieri, mentre osservava i due ragazzi bellissimi e curiosamente somiglianti in certi atteggiamenti o tratti somatici, era stato avvicinato dalla mamma di Dody che dopo averlo salutato, lo aveva invitato a fare quattro passi in giardino.
Mentre uscivano, avevano incrociato la mamma di Lara la quale, senza indugio e senza essere stata invitata, si era unita a loro.
Nell'ampio giardino, nascosti da una quercia secolare, le due donne, come ubbidendo ad un comando silenzioso o, ad un istinto primordiale, gli si erano inginocchiate davanti e dopo avergli slacciato la tonaca, sicure di trovarlo nudo di sotto, gli avevano sfilato il cazzo dando inizio ad un 'lavoro' a due bocche.
segue
1
5
voti
voti
valutazione
5.7
5.7
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Gli sposini 3 - La benedizione delle fediracconto sucessivo
Gli sposini 5 - Sono fratello e sorella!
Commenti dei lettori al racconto erotico