Capitolo 10 – Percorso di sottomissione di una moglie schiava
di
Brucomela
genere
sadomaso
Passarono le settimane e la nostra ospite piano piano guari.
Da quando era arrivata non aveva mai detto una parola se non grazie.
Poi un bel mattino mentre stavo lavorando mi sentii abbracciare da dietro. L’abbraccio fu fortissimo.
Si avvinghiò a me come una cozza e piangendo mi disse grazie ….tu e il tuo padrone mi avete salvato la vita . Ve ne sarò sempre riconoscente.
Ora che sto meglio posso aiutarti. Se vuoi il pranzo al padrone lo preparo io cosi tu puoi continuare a lavorare.
Io senza pensarci…. risposi ma certo fai pure .. grazie mille.
Poi però il cervello si collegò e iniziarono le rimuginazioni tipiche di noi femmine …e se cucinerà meglio di me? E poi cosa vuol dire tu continua a lavorare? Non vorrà rimanere lei da sola con mio marito mentre io lavoro? Vuoi vedere che questa stronza si metterà a fare la gatta morta con il padrone?
La mattina passo tutta cosi con il mio cervello che elaborava scenari apocalittici uno peggio dell’altro…. poi sentii sbattere la porta che si chiudeva.
Era il padrone che ritornava per il pranzo . ero agitatissima e aspettai che venisse a controllare la produzione come ogni giorno per poi dirmi di raggiungerlo in sala da pranzo.
Arrivò guardo la produzione e vide con piacere che avevo fatto un ottimo lavoro ..mi abbraccio da dietro, mi strizzo forte i capezzoli e mi disse brava mogliettina hai fatto un buon lavoro.
Oggi visto che Martina (era il nome della seconda schiava) sta meglio per festeggiare mangerete a tavola con me perché ho delle importanti comunicazioni da farvi.
Mi recai in cucina e vidi la tavola apparecchiata per 3 con un sacco di attenzioni per il padrone seduto a capo tavola. La nuova schiava aveva messo un vasetto di fiori con un biglietto con la scritta GRAZIE PADRONE.
Quando vidi ciò il sangue mi ribolliva dal nervoso la guadai in malo modo ..lei non colse il mio sguardo di sfida mi sorrise e venne a baciarmi sulla bocca. Io mi ritrassi ma il padrone che aveva assistito alla scena mi sgridò …mi prese per i capelli e mi disse …dovete volervi bene hai capito…io non risposti …subito dopo il padrone mi strattono i capelli ancora più forte e mi disse hai capito schiava ….siccome mi stava staccando i capelli dal cuoio cappelluto risposi si padrone ho capito!!!!.
Poi iniziammo a mangiare e il padrone stabili le regole della convivenza ….io sarei stata la schiava numero uno mentre l’altra la schiava numero 2. Avremmo dormito a terra insieme. Saremmo state scopate o utilizzate a piacimento dal padrone.
Poi finito di pranzare andò nella borsa lavoro e tiro fuori un ferro con una serie di numeri che si incastravano nella parte finale. lo mostro a tutte e due e poi chiese avete capito di cosa si tratta ?? rispondemmo all’unisono si padrone è un marchio.
Brave le mie schiave questa sera vi marchierò a fuoco. Detto ciò usci per andare al lavoro.
Io misi in ordine la cucina e poi dissi all’altra io ho paura e tu.
L’altra disse anch’io ho paura ma ho subito tante di quelle torture che trovo giusto che veniamo marchiate… in fondo siamo poco più che due animali. Tutti gli animali di ogni mandria vengono marchiati.
Fra me e me pensai questa è scema …siamo solo in due …ma di che mandria sta parlando….
Arrivò la sera e ritornammo alle solite abitudini le schiave mangiano a terra nella ciotola mentre il padrone a tavola . io ero molto pensierosa perché avevo paura ….molta paura. Mi incantai un attimo e cosa vedo …la mia coinquilina finito di mangiare si porta sotto il tavolo e inizia a leccare i piedi del padrone.
Non solo lui non la allontanò ma la accarezzava pure sulla testa e sculacciandola dolcemente sul culo le disse brava la nuova arrivata. Rivolgendosi a me disse hai visto come è brava!!!!!!!!!!!!!!in quel momento lo odiata come non mai ..se avessi avuto un coltello l’avrei uccisa.
Poi il padrone ordinò schiave mettetevi a 4 zampe con il culo ben in vista.
Ci allineammo davanti a lui ..avevo il cuore che batteva a mille ..avevo i brividi di freddo eppure sudavo…ero terrorizzata …volevo scappare …ma una catena invisibile mi tratteneva li con il mio culo esposto alla marchiatura come se fossi una vacca.
Poi il padrone inseri in quell’arnese il numero 1, accese il gas grande e posiziono questo ferro sopra la fiamma. venne da me …mi diete un calcetto nel culo e mi disse preparati.
Poi accadde tutto in un momento vidi quel ferro rosso fuoco .. lui si mise i guanti e dopo un attimo lo spinse sulla mia natica sinistra…fu un dolore tremendo ..sentivo la mia carne bruciare e contestualmente si alzo nella stanza un odore di carne arrostita.
Piansi dal dolore ma non mi mossi … non volevo essere da meno dell’altra stronza!!!!.
Mise l’arnese sotto l’acqua per raffreddarlo ..sostituì il numero e ripete l’operazione con l’altra schiava.
Questa sembrava di gomma …non una lacrima non un movimento …. incasso il dolore mostruoso come se fosse un bacio.
Il padrone prese la macchina fotografica e ci fotografo il culo con sopra i nostri numeri fatti di carne viva martoriata.
Passo mezz’ora e piano piano piano il dolore divenne + sopportabile . mi girai e mi avvicinai al padrone per prendere qualche coccola. Lui mi accarezzò con la mano sinistra e poi disse…..schiava 2 vieni qui ..lei si avvicino e si prese un'altra bella dose di carezze.
Lei si accovaccio ai piedi del padrone e inizio nuovamente a leccarli io che non volevo essere da meno feci altrettanto ..
Il padrone rise di gusto e disse ne avrete del tempo per servirmi quindi non litigate.
Ci coricammo con un dolore che non so descrivere ma con la contentezza di aver fatto un altro passo verso la sottomissione totale che tanto mi faceva godere. Inoltre il padrone disse domani siete entrambi dispensate dal lavoro .
Ero a letto con la seconda schiava di mio marito . mi misi di schiena per farle capire che ero risentita. Dopo 10 minuti che eravamo a letto sentii le sue mani scivolare sul mio ventre e piano piano salire sul mio seno . mi accarezzo io la allontanai …ma niente… lei continuava. Poi mi sussurro nell’orecchio ..siamo sorelle ora perché non vuoi divertirti con me .
Mi girai e le dissi a me piacciono gli uomini ..lei mi rispose anche a me ..ma lasciami fare .
Con le labbra mi bacio delicatamente il seno poi mi mordicchio i capezzoli .. poi un secondo dopo mi trovai 5 centimetri di lingua sparata in bocca.
Non capivo ….le donne mi avevano sempre fatto schifo …eppure la mia Vagina si stava bagnando …ma cosa mi stava succedendo ….la respinsi nuovamente e dissi non voglio…
Ma lei continuo e sussurrandomi nell’orecchio disse ….non avere paura non ti faccio nulla ti darò piacere punto e basta.
Quelle piccole manine sembravano i tentacoli di una piovra. Dopo pochi secondi mi stavano accarezzando fra le cosce …si avvicino ancora al mio orecchio e mordicchiandomi mi sussurrò ..vedi che sei una vacca . ti ecciti con tutti …..stai diventando cosi porca che presto ti ecciterai anche con un cane..
Le diedi una sberla mi girai e le dissi smettila ..lei si mise a ridere e poi si addormentò.
Da quando era arrivata non aveva mai detto una parola se non grazie.
Poi un bel mattino mentre stavo lavorando mi sentii abbracciare da dietro. L’abbraccio fu fortissimo.
Si avvinghiò a me come una cozza e piangendo mi disse grazie ….tu e il tuo padrone mi avete salvato la vita . Ve ne sarò sempre riconoscente.
Ora che sto meglio posso aiutarti. Se vuoi il pranzo al padrone lo preparo io cosi tu puoi continuare a lavorare.
Io senza pensarci…. risposi ma certo fai pure .. grazie mille.
Poi però il cervello si collegò e iniziarono le rimuginazioni tipiche di noi femmine …e se cucinerà meglio di me? E poi cosa vuol dire tu continua a lavorare? Non vorrà rimanere lei da sola con mio marito mentre io lavoro? Vuoi vedere che questa stronza si metterà a fare la gatta morta con il padrone?
La mattina passo tutta cosi con il mio cervello che elaborava scenari apocalittici uno peggio dell’altro…. poi sentii sbattere la porta che si chiudeva.
Era il padrone che ritornava per il pranzo . ero agitatissima e aspettai che venisse a controllare la produzione come ogni giorno per poi dirmi di raggiungerlo in sala da pranzo.
Arrivò guardo la produzione e vide con piacere che avevo fatto un ottimo lavoro ..mi abbraccio da dietro, mi strizzo forte i capezzoli e mi disse brava mogliettina hai fatto un buon lavoro.
Oggi visto che Martina (era il nome della seconda schiava) sta meglio per festeggiare mangerete a tavola con me perché ho delle importanti comunicazioni da farvi.
Mi recai in cucina e vidi la tavola apparecchiata per 3 con un sacco di attenzioni per il padrone seduto a capo tavola. La nuova schiava aveva messo un vasetto di fiori con un biglietto con la scritta GRAZIE PADRONE.
Quando vidi ciò il sangue mi ribolliva dal nervoso la guadai in malo modo ..lei non colse il mio sguardo di sfida mi sorrise e venne a baciarmi sulla bocca. Io mi ritrassi ma il padrone che aveva assistito alla scena mi sgridò …mi prese per i capelli e mi disse …dovete volervi bene hai capito…io non risposti …subito dopo il padrone mi strattono i capelli ancora più forte e mi disse hai capito schiava ….siccome mi stava staccando i capelli dal cuoio cappelluto risposi si padrone ho capito!!!!.
Poi iniziammo a mangiare e il padrone stabili le regole della convivenza ….io sarei stata la schiava numero uno mentre l’altra la schiava numero 2. Avremmo dormito a terra insieme. Saremmo state scopate o utilizzate a piacimento dal padrone.
Poi finito di pranzare andò nella borsa lavoro e tiro fuori un ferro con una serie di numeri che si incastravano nella parte finale. lo mostro a tutte e due e poi chiese avete capito di cosa si tratta ?? rispondemmo all’unisono si padrone è un marchio.
Brave le mie schiave questa sera vi marchierò a fuoco. Detto ciò usci per andare al lavoro.
Io misi in ordine la cucina e poi dissi all’altra io ho paura e tu.
L’altra disse anch’io ho paura ma ho subito tante di quelle torture che trovo giusto che veniamo marchiate… in fondo siamo poco più che due animali. Tutti gli animali di ogni mandria vengono marchiati.
Fra me e me pensai questa è scema …siamo solo in due …ma di che mandria sta parlando….
Arrivò la sera e ritornammo alle solite abitudini le schiave mangiano a terra nella ciotola mentre il padrone a tavola . io ero molto pensierosa perché avevo paura ….molta paura. Mi incantai un attimo e cosa vedo …la mia coinquilina finito di mangiare si porta sotto il tavolo e inizia a leccare i piedi del padrone.
Non solo lui non la allontanò ma la accarezzava pure sulla testa e sculacciandola dolcemente sul culo le disse brava la nuova arrivata. Rivolgendosi a me disse hai visto come è brava!!!!!!!!!!!!!!in quel momento lo odiata come non mai ..se avessi avuto un coltello l’avrei uccisa.
Poi il padrone ordinò schiave mettetevi a 4 zampe con il culo ben in vista.
Ci allineammo davanti a lui ..avevo il cuore che batteva a mille ..avevo i brividi di freddo eppure sudavo…ero terrorizzata …volevo scappare …ma una catena invisibile mi tratteneva li con il mio culo esposto alla marchiatura come se fossi una vacca.
Poi il padrone inseri in quell’arnese il numero 1, accese il gas grande e posiziono questo ferro sopra la fiamma. venne da me …mi diete un calcetto nel culo e mi disse preparati.
Poi accadde tutto in un momento vidi quel ferro rosso fuoco .. lui si mise i guanti e dopo un attimo lo spinse sulla mia natica sinistra…fu un dolore tremendo ..sentivo la mia carne bruciare e contestualmente si alzo nella stanza un odore di carne arrostita.
Piansi dal dolore ma non mi mossi … non volevo essere da meno dell’altra stronza!!!!.
Mise l’arnese sotto l’acqua per raffreddarlo ..sostituì il numero e ripete l’operazione con l’altra schiava.
Questa sembrava di gomma …non una lacrima non un movimento …. incasso il dolore mostruoso come se fosse un bacio.
Il padrone prese la macchina fotografica e ci fotografo il culo con sopra i nostri numeri fatti di carne viva martoriata.
Passo mezz’ora e piano piano piano il dolore divenne + sopportabile . mi girai e mi avvicinai al padrone per prendere qualche coccola. Lui mi accarezzò con la mano sinistra e poi disse…..schiava 2 vieni qui ..lei si avvicino e si prese un'altra bella dose di carezze.
Lei si accovaccio ai piedi del padrone e inizio nuovamente a leccarli io che non volevo essere da meno feci altrettanto ..
Il padrone rise di gusto e disse ne avrete del tempo per servirmi quindi non litigate.
Ci coricammo con un dolore che non so descrivere ma con la contentezza di aver fatto un altro passo verso la sottomissione totale che tanto mi faceva godere. Inoltre il padrone disse domani siete entrambi dispensate dal lavoro .
Ero a letto con la seconda schiava di mio marito . mi misi di schiena per farle capire che ero risentita. Dopo 10 minuti che eravamo a letto sentii le sue mani scivolare sul mio ventre e piano piano salire sul mio seno . mi accarezzo io la allontanai …ma niente… lei continuava. Poi mi sussurro nell’orecchio ..siamo sorelle ora perché non vuoi divertirti con me .
Mi girai e le dissi a me piacciono gli uomini ..lei mi rispose anche a me ..ma lasciami fare .
Con le labbra mi bacio delicatamente il seno poi mi mordicchio i capezzoli .. poi un secondo dopo mi trovai 5 centimetri di lingua sparata in bocca.
Non capivo ….le donne mi avevano sempre fatto schifo …eppure la mia Vagina si stava bagnando …ma cosa mi stava succedendo ….la respinsi nuovamente e dissi non voglio…
Ma lei continuo e sussurrandomi nell’orecchio disse ….non avere paura non ti faccio nulla ti darò piacere punto e basta.
Quelle piccole manine sembravano i tentacoli di una piovra. Dopo pochi secondi mi stavano accarezzando fra le cosce …si avvicino ancora al mio orecchio e mordicchiandomi mi sussurrò ..vedi che sei una vacca . ti ecciti con tutti …..stai diventando cosi porca che presto ti ecciterai anche con un cane..
Le diedi una sberla mi girai e le dissi smettila ..lei si mise a ridere e poi si addormentò.
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