Capitolo 8 - Percorso di sottomissione di una moglie schiava
di
Brucomela
genere
sadomaso
Alla fine della settimana ci riportarono alle tende e li ci ricongiungemmo ognuna con i nostri padroni.
Mentre da parte dei padroni c’era aria di festa con sorrisi e pacche sulle spalle lato schiave ci leccavamo le ferite perché eravamo tutte a pezzi.
Quando venni portata al guinzaglio dal mio padrone mi disse ti è piaciuta la vacanza?
Vedendolo molto contento risposi si padrone anche se avrei preferito passare una settimana solo con te.
Salimmo in macchina e il padrone mi disse l’anno prossimo ritorneremo e rimarremo per molto + tempo ho passato una settimana indimenticabile.
Io lo guardavo senza fiatare ma dentro di me non ero molto entusiasta della comunicazione.
Appena arrivati a casa ci lavammo e mi accovacciai ai suoi piedi.
Mi fece posizione a 4 zampe e mi guardò il culo.
Mi disse ma lo sai che ora da dietro sembri proprio una vacca hai l’ano mostruosamente dilatato.
Padrone ho sofferto molto ma è il frutto del lavoro che ho iniziato su tuo ordine qualche mese fa.
Mi guardò con fare beffardo è mi disse voglio fare come fanno i contadini con le vacche ti infilerò una mano nel culo.
La sola idea mi spavento e mi irrigidii.
Prese un po di lubrificante si spalmo la mano e nonostante non fossi rilassata la mano entrò quasi senza spingere. Ormai il mio sfintere era distrutto e non opponeva più la minima resistenza.
Quel pugno nel culo che entrava e usciva con ritmo mi fece comunque provare una sensazione diversa dalla solita scopata.
Mi sentivo proprio una vacca e quando la mia mente si liberava dalle sofferenze mi portava in uno stato primordiale…. la vagina inizio a pulsare sotto i colpi del padrone mi spalmai sul pavimento con la faccia e il seno poi mi presi le chiappe con le mani e mi allargai il buco ancora di più.
Il padrone mi fece i complimenti …..che vacca che ho sposato sei la migliore moglie che mi potesse capitare.
Dopo un po dalla vagina parti un getto che non so spiegare. un vulcano incontrollabile di godimento che si tramuto in una pozza di liquido sparato a forte velocità fuori dalla mia vagina.
Il padrone ancora contento per la vacanza non mi punì ..tolse però la mano dal culo e mi ordinò di leccarla era sporca dei miei escrementi ma ero in uno stato di eccitazione tale che non solo leccai con avidità poi presi l’iniziativa (anche se da schiava non mi era consentito) aprii la patta di mio marito che aveva un bastone fra le gambe mi avventai con la bocca sul suo membro turgido e iniziai a spompinarlo con movimenti prima lenti e poi sempre + veloci .
Mio marito si accascio sul divano inizio ad ansimare e dopo pochi minuti mi schizzo in gola una montagna di sperma.
Lo ingoiai senza esitare ….lo stato in cui mi trovavo mi faceva apprezzare qualsiasi cosa.
Dopo la settimana di vacanza !!!!! ero piena di piaghe e lividi con le gambe doloranti ma quella serata grazie al mio padrone mi aveva riportato in paradiso.
Paradiso che volevo continuasse e cosi continuai a succhiare il membro del mio padrone che mi disse lo sapevo che la vacanza al castello ti avrebbe trasformata sei tornata più porca che mai infatti dopo averlo spompinato per altri 10 minuti mi girai mi aprii la vagina che era come una specie di fucina dal tanto era calda e umida e chiesi padrone ti supplico scopami ancora non resisto più.
Lui mi prese con violenza e dopo una ventina di colpi venne nuovamente dentro di me.
I rivoli di sperma grondavano da ogni dove perché la mia vagina era dilatata come se stessi partorendo.
Fui talmente trasportata dal piacere che caddi in un sonno mistico che mi porto a vivere una notte di assoluto paradiso sino alle 4 quando suono quella maledetta sveglia che mi ricordava che dovevo lavorare.
Mentre da parte dei padroni c’era aria di festa con sorrisi e pacche sulle spalle lato schiave ci leccavamo le ferite perché eravamo tutte a pezzi.
Quando venni portata al guinzaglio dal mio padrone mi disse ti è piaciuta la vacanza?
Vedendolo molto contento risposi si padrone anche se avrei preferito passare una settimana solo con te.
Salimmo in macchina e il padrone mi disse l’anno prossimo ritorneremo e rimarremo per molto + tempo ho passato una settimana indimenticabile.
Io lo guardavo senza fiatare ma dentro di me non ero molto entusiasta della comunicazione.
Appena arrivati a casa ci lavammo e mi accovacciai ai suoi piedi.
Mi fece posizione a 4 zampe e mi guardò il culo.
Mi disse ma lo sai che ora da dietro sembri proprio una vacca hai l’ano mostruosamente dilatato.
Padrone ho sofferto molto ma è il frutto del lavoro che ho iniziato su tuo ordine qualche mese fa.
Mi guardò con fare beffardo è mi disse voglio fare come fanno i contadini con le vacche ti infilerò una mano nel culo.
La sola idea mi spavento e mi irrigidii.
Prese un po di lubrificante si spalmo la mano e nonostante non fossi rilassata la mano entrò quasi senza spingere. Ormai il mio sfintere era distrutto e non opponeva più la minima resistenza.
Quel pugno nel culo che entrava e usciva con ritmo mi fece comunque provare una sensazione diversa dalla solita scopata.
Mi sentivo proprio una vacca e quando la mia mente si liberava dalle sofferenze mi portava in uno stato primordiale…. la vagina inizio a pulsare sotto i colpi del padrone mi spalmai sul pavimento con la faccia e il seno poi mi presi le chiappe con le mani e mi allargai il buco ancora di più.
Il padrone mi fece i complimenti …..che vacca che ho sposato sei la migliore moglie che mi potesse capitare.
Dopo un po dalla vagina parti un getto che non so spiegare. un vulcano incontrollabile di godimento che si tramuto in una pozza di liquido sparato a forte velocità fuori dalla mia vagina.
Il padrone ancora contento per la vacanza non mi punì ..tolse però la mano dal culo e mi ordinò di leccarla era sporca dei miei escrementi ma ero in uno stato di eccitazione tale che non solo leccai con avidità poi presi l’iniziativa (anche se da schiava non mi era consentito) aprii la patta di mio marito che aveva un bastone fra le gambe mi avventai con la bocca sul suo membro turgido e iniziai a spompinarlo con movimenti prima lenti e poi sempre + veloci .
Mio marito si accascio sul divano inizio ad ansimare e dopo pochi minuti mi schizzo in gola una montagna di sperma.
Lo ingoiai senza esitare ….lo stato in cui mi trovavo mi faceva apprezzare qualsiasi cosa.
Dopo la settimana di vacanza !!!!! ero piena di piaghe e lividi con le gambe doloranti ma quella serata grazie al mio padrone mi aveva riportato in paradiso.
Paradiso che volevo continuasse e cosi continuai a succhiare il membro del mio padrone che mi disse lo sapevo che la vacanza al castello ti avrebbe trasformata sei tornata più porca che mai infatti dopo averlo spompinato per altri 10 minuti mi girai mi aprii la vagina che era come una specie di fucina dal tanto era calda e umida e chiesi padrone ti supplico scopami ancora non resisto più.
Lui mi prese con violenza e dopo una ventina di colpi venne nuovamente dentro di me.
I rivoli di sperma grondavano da ogni dove perché la mia vagina era dilatata come se stessi partorendo.
Fui talmente trasportata dal piacere che caddi in un sonno mistico che mi porto a vivere una notte di assoluto paradiso sino alle 4 quando suono quella maledetta sveglia che mi ricordava che dovevo lavorare.
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