Capitolo 12 – Percorso di sottomissione di una moglie schiava
di
Brucomela
genere
sadomaso
Passarono un paio di settimane. La ferita della marchiatura si era riassorbita bene sia a me che all’altra. E quindi entrambe avevamo il bel marchio da esporre.
Il padrone rincasando disse che dovevamo lavorare tutte e due per mantenerlo ….che si sarebbe dimesso dal lavoro e che avremmo cambiato casa.
L’appartamento di città era troppo piccolo e troppo poco discreto ..ci saremmo trasferiti tutti in una cascina di campagna.
Io chiesi ma quanto costa la cascina? 400.000 euro rispose lui …e io dissi ma non li abbiamo cosi tanti soldi . infatti permutando la casa e impiegando tutti i risparmi ne mancavano 150.000.
Me li presta il padrone del castello poi piano piano lo ripagheremo.
Dopo 1 mese espletate tutte le formalità burocratiche ci trasferimmo.
Non avevamo molte cose anche perché i mobili dell’appartamento erano su misura e quindi li lasciammo.
Arrivammo in questa cascina molto grande e molto appartata. Era lontana da tutto.
Io e l’altra schiava scaricammo i bagagli ….poi il padrone prese le nostre valige contenenti i nostri indumenti e li mise in uno sgabuzzino sotto chiave. Qui non vi servirà nessun vestito perché dovete abituarvi ad essere animali . se avrete freddo vi arrangerete.
Qui finalmente vi posso picchiare e punire come voglio perché anche se griderete nessuno vi sentirà.
Poi ci mise i ceppi ai piedi e alle mani. quando entrammo in casa capimmo subito che saremmo state incatenate senza possibilità di scappare infatti tutte le stanze avevano catene .
Io mi aspettavo di trovare la macchina delle calze ed invece con mia grande sorpresa nella stanza c’era una macina simile a quella che avevo visto al castello ..ecco questo sarà il vostro futuro lavoro …per pagare il debito dovrete macinare il materiale della cava per estrarre l’oro. Ogni giorno ne arriveranno camion e camion e voi macinerete dalla mattina alla sera quel materiale fino allo sfinimento avete capito.. si padrone …non ho sentito bene …si padrone.
Vedete quella montagna di materiale lo dovete macinare tutto.
Una porterà il materiale e l’altra tirerà la micina poi a mio piacimento vi farò ruotare.
Ormai non riconoscevo + mio marito era come cambiato posseduto da manie di grandezza. Parlava che avrebbe cercato altre schiave perché voleva rendere la cascina come un castello.
Poi ci fece vedere i nostri alloggi erano dei pagliericci nella stalla . voi dormirete qui legate ad una catena cosi che se vi dovessero venire strane idee non potrete dagli corso.
Ora diventerò esigente. avete capito bene?
Domani mattina iniziamo.
Ora dormite …..l’altra schiava disse padrone non abbiamo cenato….come osi brutta insolente ..abbiamo i debiti e quindi questa sera non mangerete tanto siete grasse come due scrofe.
Alle 4 di mattina puntuale come un orologio arrivo nella stalla . prima sveglio me poi l’altra.
Stabili le modalità di lavoro ….alla macina iniziavo io . mi mise le cinghie di cuoio le stesse che avevo usato al castello . queste però avevano una particolarità avevano due plug una per l’ano e uno per la vagina . vi tappo i buchi perché altrimenti piscereste a caghereste qui nel cerchio della macina rendendolo scivoloso . cosi facendo tirereste di meno .
Quindi vi scaricherete solo e sempre di notte nel vostro giaciglio notturno.
All’altra schiave venne dato una cesta con la quale doveva tenere caricata la macina in più le venne attaccata una catena al piede che le permetteva solo il tragitto mucchio di terra macina e ritorno.
Mi attaccò alla macina e poi con una bella scudisciata mi disse tira troia.
Mi puntai lo sforzo per farla muovere fu molto forte e iniziai a camminare lentamente .
Subito mi arrivò una nuova frustata sulle natiche ma cosa fai devi camminare + forte non è una gita di piacere hai capito . si padrone.
Io ritorno a letto a riposare quando mi sveglio voglio vedere già un bel mucchio di materiale triturato.
Passavano i giorni e la crudeltà di mio marito aumentava ogni minuto. Ogni cosa dedicata a noi anche la più elementare come un po d’acqua aveva un prezzo. Che si traduceva in minuti di lavoro in più . un bicciere d’acqua equivaleva a 15 minuti . una panino a 30 minuti e cosi via.
Più ci vedeva in difficolta e più godeva . era arrivato al punto che nel cibo metteva appositamente del lassativo cosi la giornata la passavamo con un mal di pancia terribile e poi quando ci toglieva la plug ci scaricavamo con fiumi di diarrea che puntualmente facevano scattare terribili punizioni.
Spesso il padrone se ne andava e ci lasciava senza cibo.
Un bel giorno arrivo la macchina e scese oltre a lui la ragazza dei pircing.
Vidi mio marito che la prese in braccio e la bacio.
Mi cadde il mondo addosso.
Dopo un ora il padrone arrivò con lei e le disse ecco vedi queste sono le mie fonti reddito loro lavorano e io mi diverto .
Lui disse questa è la vosta nuova kapo lei vi farà lavorare come si deve.
Il padrone rincasando disse che dovevamo lavorare tutte e due per mantenerlo ….che si sarebbe dimesso dal lavoro e che avremmo cambiato casa.
L’appartamento di città era troppo piccolo e troppo poco discreto ..ci saremmo trasferiti tutti in una cascina di campagna.
Io chiesi ma quanto costa la cascina? 400.000 euro rispose lui …e io dissi ma non li abbiamo cosi tanti soldi . infatti permutando la casa e impiegando tutti i risparmi ne mancavano 150.000.
Me li presta il padrone del castello poi piano piano lo ripagheremo.
Dopo 1 mese espletate tutte le formalità burocratiche ci trasferimmo.
Non avevamo molte cose anche perché i mobili dell’appartamento erano su misura e quindi li lasciammo.
Arrivammo in questa cascina molto grande e molto appartata. Era lontana da tutto.
Io e l’altra schiava scaricammo i bagagli ….poi il padrone prese le nostre valige contenenti i nostri indumenti e li mise in uno sgabuzzino sotto chiave. Qui non vi servirà nessun vestito perché dovete abituarvi ad essere animali . se avrete freddo vi arrangerete.
Qui finalmente vi posso picchiare e punire come voglio perché anche se griderete nessuno vi sentirà.
Poi ci mise i ceppi ai piedi e alle mani. quando entrammo in casa capimmo subito che saremmo state incatenate senza possibilità di scappare infatti tutte le stanze avevano catene .
Io mi aspettavo di trovare la macchina delle calze ed invece con mia grande sorpresa nella stanza c’era una macina simile a quella che avevo visto al castello ..ecco questo sarà il vostro futuro lavoro …per pagare il debito dovrete macinare il materiale della cava per estrarre l’oro. Ogni giorno ne arriveranno camion e camion e voi macinerete dalla mattina alla sera quel materiale fino allo sfinimento avete capito.. si padrone …non ho sentito bene …si padrone.
Vedete quella montagna di materiale lo dovete macinare tutto.
Una porterà il materiale e l’altra tirerà la micina poi a mio piacimento vi farò ruotare.
Ormai non riconoscevo + mio marito era come cambiato posseduto da manie di grandezza. Parlava che avrebbe cercato altre schiave perché voleva rendere la cascina come un castello.
Poi ci fece vedere i nostri alloggi erano dei pagliericci nella stalla . voi dormirete qui legate ad una catena cosi che se vi dovessero venire strane idee non potrete dagli corso.
Ora diventerò esigente. avete capito bene?
Domani mattina iniziamo.
Ora dormite …..l’altra schiava disse padrone non abbiamo cenato….come osi brutta insolente ..abbiamo i debiti e quindi questa sera non mangerete tanto siete grasse come due scrofe.
Alle 4 di mattina puntuale come un orologio arrivo nella stalla . prima sveglio me poi l’altra.
Stabili le modalità di lavoro ….alla macina iniziavo io . mi mise le cinghie di cuoio le stesse che avevo usato al castello . queste però avevano una particolarità avevano due plug una per l’ano e uno per la vagina . vi tappo i buchi perché altrimenti piscereste a caghereste qui nel cerchio della macina rendendolo scivoloso . cosi facendo tirereste di meno .
Quindi vi scaricherete solo e sempre di notte nel vostro giaciglio notturno.
All’altra schiave venne dato una cesta con la quale doveva tenere caricata la macina in più le venne attaccata una catena al piede che le permetteva solo il tragitto mucchio di terra macina e ritorno.
Mi attaccò alla macina e poi con una bella scudisciata mi disse tira troia.
Mi puntai lo sforzo per farla muovere fu molto forte e iniziai a camminare lentamente .
Subito mi arrivò una nuova frustata sulle natiche ma cosa fai devi camminare + forte non è una gita di piacere hai capito . si padrone.
Io ritorno a letto a riposare quando mi sveglio voglio vedere già un bel mucchio di materiale triturato.
Passavano i giorni e la crudeltà di mio marito aumentava ogni minuto. Ogni cosa dedicata a noi anche la più elementare come un po d’acqua aveva un prezzo. Che si traduceva in minuti di lavoro in più . un bicciere d’acqua equivaleva a 15 minuti . una panino a 30 minuti e cosi via.
Più ci vedeva in difficolta e più godeva . era arrivato al punto che nel cibo metteva appositamente del lassativo cosi la giornata la passavamo con un mal di pancia terribile e poi quando ci toglieva la plug ci scaricavamo con fiumi di diarrea che puntualmente facevano scattare terribili punizioni.
Spesso il padrone se ne andava e ci lasciava senza cibo.
Un bel giorno arrivo la macchina e scese oltre a lui la ragazza dei pircing.
Vidi mio marito che la prese in braccio e la bacio.
Mi cadde il mondo addosso.
Dopo un ora il padrone arrivò con lei e le disse ecco vedi queste sono le mie fonti reddito loro lavorano e io mi diverto .
Lui disse questa è la vosta nuova kapo lei vi farà lavorare come si deve.
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