Capitolo 2– Percorso di sottomissione di una moglie schiava
di
Brucomela
genere
sadomaso
Passai la notte sveglia continuavo a pensare all’inculata e a quanto avevo fatto dopo.
Al solo pensiero, nonostante non mi fosse piaciuto molto, mi bagnavo ..non lo so spiegare ma continuavo a venire al solo pensiero di quanto accaduto.
Passarono le settimane e ogni giorno sperimentavo nuove prove sino a che un bel giorno mio marito mi disse ho pensato che una schiava deve essere magra. Non credo possa esistere una schiava cicciottella come te quindi inizierai un percorso di dimagrimento.
A quell’epoca pesavo 70 kg avevo un seno turgido e pieno e due belle chiappone sode.
L’ordine del padrone era dimagrire come è giusto che sia una schiava.
Inizialmente Mio marito mi proibi i dolci di cui andavo ghiotta poi però non si limitò a quello…
Un sabato sera mentre stavo preparando la cena misi due piatti sul tavolo …lui mi disse di toglierne uno . Io non capivo e chiesi perché padrone solo un piatto ..
Lui mi disse apri la terza anta della cucina da oggi quello è il tuo reparto.
Aprii e trovai una medaglietta per cani a forma di osso e una ciotola per cani.
Mettiti la medaglietta perché da oggi non mangerai più a tavola con me ma ai mie piedi come una brava cagnolina.
L’idea mi eccitava da morire gli corsi incontro gli baciai i piedi e poi gli feci un pompino con ingoio che a lui piaceva tanto.
Le prime settimane mangiavo a terra nella ciotola con le posate poi una sera mi disse ora che ti sei abituata a mangiare giù dal tavolo toglierai le posate e mangerai come si addice ad una cagna.
Inoltre visto che piano piano devi abbandonare la tua natura umana mangerai queste.
Erano crocchette per cani . la prima sera mise nella ciotola spaghetti e crocchette.
L’odore e il sapore di queste crocchette era nauseabondo ma piano piano mi abituai .
Per farmi dimagrire le razioni che metteva nella ciotola erano sempre più scarse e ipocaloriche.
Alla sera spesso nella ciotola mi metteva acqua calda e pane duro proprio come si alimentano i peggiori cani.
La fame mi attanagliava ogni minuto e a quel punto le richieste si fecero sempre + dure per me.
Non vi nascondo che quando hai fame anche i pompini con ingoio sono una gioia perché almeno metti qualcosa nello stomaco.
Non contento del lento dimagrimento mi ha detto che non sarei + andata a lavorare (facevo la commessa part time) e che mi avrebbe trovato un lavoro da svolgere a casa.
Cosi facendo mi privo del mio stipendio mi fece chiudere il conto e ogni mio risparmio divenne a suo nome.
Un bel giorno arrivarono 2 signore che mi portarono una macchina per stirare i collant a casa il lavoro era a cottimo + lavoravo + guadagnavo.
Qui iniziai a capire quando mio marito fosse esigente nella sua testa ….la schiava doveva essere non solo magra ma anche emaciata e distrutta dal lavoro.
La mia giornata tipo si svolgeva come segue:
sveglia alle 5 subito al lavoro senza colazione lavoro continuativo e veloce sino alle 730 dove preparavo la colazione per lui che gli portavo a letto. Per me normalmente la colazione era lo sperma del pompino che gli facevo e poco altro.
Poi dopo aver rimesso in ordine lavoro a ritmi sempre + alti perché lui pretendeva che facessi una determinata produzione oraria.
Poi alle 1130 preparavo il pranzo per lui pasta bistecche ecc ecc.
Per me nella ciotola mi metteva le solite crocchette per cani oppure i suoi scarti del cibo della sera prima. Raramente pasta fredda e/o la solita zuppa di acqua e pane duro.
Non so spiegare il perché ma ero contenta quando mi dava un minimo di attenzione la mia vagina grondava di piacere.
Al pomeriggio lavoravo tutto il giorno e poi veniva la cena e il meritato riposo con il mio padrone.
Mi accovacciavo ai suoi piedi lo leccavo lo baciavo e immancabilmente lui si eccitava e mi penetrava ovunque nella vagina e nel culo
Dopo un anno pesavo 55 kg il mio seno era flaccido le mie natiche scarne e il mio viso scavato.
Dopo un anno di vita da schiava io ero molto soddisfatta il padrone purtroppo no.
Non mi vedeva abbastanza emaciata e in più voleva cambiare la macchina e pertanto servivano + soldi.
Pertanto inizio a pretendere sempre + ore di lavoro …la mia giornata iniziava alle 4 e smettevo di lavorare alle 20 orario in cui c’era la cena per lui e i doveri coniugali per me.
Lavoravo sempre sabato domenica spesso mentre lui con un frustino mi incitava a essere + veloce.
Ero ridotta ad uno straccio e un giorno osai dire che mi sentivo troppo stanca per lavorare.
Lui divento una furia mi frustò fino a farmi sanguinare.
Da quel momento capii che non era un gioco ma per lui ero solo una schiava.
Niente amore niente pieta solo frustate, punizioni e lavoro fino allo sfinimento come è giusto che sia per una schiava.
Al solo pensiero, nonostante non mi fosse piaciuto molto, mi bagnavo ..non lo so spiegare ma continuavo a venire al solo pensiero di quanto accaduto.
Passarono le settimane e ogni giorno sperimentavo nuove prove sino a che un bel giorno mio marito mi disse ho pensato che una schiava deve essere magra. Non credo possa esistere una schiava cicciottella come te quindi inizierai un percorso di dimagrimento.
A quell’epoca pesavo 70 kg avevo un seno turgido e pieno e due belle chiappone sode.
L’ordine del padrone era dimagrire come è giusto che sia una schiava.
Inizialmente Mio marito mi proibi i dolci di cui andavo ghiotta poi però non si limitò a quello…
Un sabato sera mentre stavo preparando la cena misi due piatti sul tavolo …lui mi disse di toglierne uno . Io non capivo e chiesi perché padrone solo un piatto ..
Lui mi disse apri la terza anta della cucina da oggi quello è il tuo reparto.
Aprii e trovai una medaglietta per cani a forma di osso e una ciotola per cani.
Mettiti la medaglietta perché da oggi non mangerai più a tavola con me ma ai mie piedi come una brava cagnolina.
L’idea mi eccitava da morire gli corsi incontro gli baciai i piedi e poi gli feci un pompino con ingoio che a lui piaceva tanto.
Le prime settimane mangiavo a terra nella ciotola con le posate poi una sera mi disse ora che ti sei abituata a mangiare giù dal tavolo toglierai le posate e mangerai come si addice ad una cagna.
Inoltre visto che piano piano devi abbandonare la tua natura umana mangerai queste.
Erano crocchette per cani . la prima sera mise nella ciotola spaghetti e crocchette.
L’odore e il sapore di queste crocchette era nauseabondo ma piano piano mi abituai .
Per farmi dimagrire le razioni che metteva nella ciotola erano sempre più scarse e ipocaloriche.
Alla sera spesso nella ciotola mi metteva acqua calda e pane duro proprio come si alimentano i peggiori cani.
La fame mi attanagliava ogni minuto e a quel punto le richieste si fecero sempre + dure per me.
Non vi nascondo che quando hai fame anche i pompini con ingoio sono una gioia perché almeno metti qualcosa nello stomaco.
Non contento del lento dimagrimento mi ha detto che non sarei + andata a lavorare (facevo la commessa part time) e che mi avrebbe trovato un lavoro da svolgere a casa.
Cosi facendo mi privo del mio stipendio mi fece chiudere il conto e ogni mio risparmio divenne a suo nome.
Un bel giorno arrivarono 2 signore che mi portarono una macchina per stirare i collant a casa il lavoro era a cottimo + lavoravo + guadagnavo.
Qui iniziai a capire quando mio marito fosse esigente nella sua testa ….la schiava doveva essere non solo magra ma anche emaciata e distrutta dal lavoro.
La mia giornata tipo si svolgeva come segue:
sveglia alle 5 subito al lavoro senza colazione lavoro continuativo e veloce sino alle 730 dove preparavo la colazione per lui che gli portavo a letto. Per me normalmente la colazione era lo sperma del pompino che gli facevo e poco altro.
Poi dopo aver rimesso in ordine lavoro a ritmi sempre + alti perché lui pretendeva che facessi una determinata produzione oraria.
Poi alle 1130 preparavo il pranzo per lui pasta bistecche ecc ecc.
Per me nella ciotola mi metteva le solite crocchette per cani oppure i suoi scarti del cibo della sera prima. Raramente pasta fredda e/o la solita zuppa di acqua e pane duro.
Non so spiegare il perché ma ero contenta quando mi dava un minimo di attenzione la mia vagina grondava di piacere.
Al pomeriggio lavoravo tutto il giorno e poi veniva la cena e il meritato riposo con il mio padrone.
Mi accovacciavo ai suoi piedi lo leccavo lo baciavo e immancabilmente lui si eccitava e mi penetrava ovunque nella vagina e nel culo
Dopo un anno pesavo 55 kg il mio seno era flaccido le mie natiche scarne e il mio viso scavato.
Dopo un anno di vita da schiava io ero molto soddisfatta il padrone purtroppo no.
Non mi vedeva abbastanza emaciata e in più voleva cambiare la macchina e pertanto servivano + soldi.
Pertanto inizio a pretendere sempre + ore di lavoro …la mia giornata iniziava alle 4 e smettevo di lavorare alle 20 orario in cui c’era la cena per lui e i doveri coniugali per me.
Lavoravo sempre sabato domenica spesso mentre lui con un frustino mi incitava a essere + veloce.
Ero ridotta ad uno straccio e un giorno osai dire che mi sentivo troppo stanca per lavorare.
Lui divento una furia mi frustò fino a farmi sanguinare.
Da quel momento capii che non era un gioco ma per lui ero solo una schiava.
Niente amore niente pieta solo frustate, punizioni e lavoro fino allo sfinimento come è giusto che sia per una schiava.
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