Piazza dei Mirti pt23

di
genere
etero

Considerato che nello stabilimento non ci sono stati danni a cose e persone il proprietario decide di non sporgere denuncia, così i tre ragazzi escono dalla caserma dei carabinieri con una lavata di capo ed una segnalazione.
Il vialetto dello stabilimento sembra per Lorenzo il miglio verde, infatti lì c'è Chiara, in pieno travaso di bile che lo attende.
"Dai, portami a casa che dobbiamo parlare".
Appena chiuse le portiere la ragazza va su tutte le furie.
Lorenzo fa l'unica cosa sensata in quella giornata, la lascia sfogare.
Finito quello sfogo la ragazza comincia ad affrontare la questione con calma dicendo a Lollo che è meglio chiuderla qua.
Il ragazzo prova a farla desistere ma Chiara riesce sempre a motivare la sua scelta.
Nello stesso momento, dentro la macchina di Paolo, nonostante lui abbia più volte detto che non ce n'era bisogno, Carmen è un fiume in piena, racconta della sua infanzia e della sua adolescenza inesistente, del trasferimento a Roma, della storia con Lorenzo, di quello che ha assistito al lavoro, di Luca, insomma di tutto.
Il commento finale di Paolo passa agli annali della storia: "Io faccio l' elettricista, non il prete, quindi per me, quello che hai fatto poco importa".
Carmen se lo guarda e sorride.
Dopo un silenzio necessario Carmen riprende la parola: "Vorrei rivederti, ma ad una condizione, tu verrai dopo lo studio ed ora sono in piena sessione di esami e non posso permettermi distrazioni di sorta".
"Carmen, visto che mi hai detto quelle cose adesso è giusto che anche io ti dica delle cose su di me.
Tre mesi fa ho scoperto i continui tradimenti della mia ragazza, una batosta, dopo otto anni e la mia primissima storia seria scopro che in realtà se la faceva con tutti, anche con i miei amici, l' unico che ha risparmiato è stato Gabriele ma non escludo che non ci abbia provato.
Ovviamente l' ho lasciata, quindi quello che tu mi proponi va bene".
Carmen se lo guarda teneramente.
"Non ho proprio la testa ora per una storia".
Carmen mantiene fede a quello che ha detto, infatti solo dopo un mese e mezzo, nel quale la ragazza colleziona un'altea sfilza di voti positivi, che Paolo riceve un invito a casa sua.
"Paolo senti, visto che fra tre giorni devo partire, che ne dici di passare da me?".
Paolo non aspettava altro, le seghe che si era fatto su Carmen ormai non bastavano più.
Carmen accoglie Paolo con un vestitino bianco corto e sotto il vestito... Niente.
Lo fa accomodare e gli prepara il caffè.
Mentre controlla la moka si diverte a stuzzicarlo, si alza il vestito mostrando le chiappe nude.
Paolo le si fa incontro da dietro e, una volta arrivato, Carmen si abbassa il vestitino.
"Ah, sporcaccione, non lo vuoi il caffè?".
Paolo risponde che del caffè ne farebbe pure a meno ma Carmen lo frena invitandolo a mettersi seduto.
La ragazza versa il caffè nelle tazzine, ne porge una a Paolo e poi, alzandosi di nuovo il vestito, si mette cavalcioni sopra di lui.
Il ragazzo si trova quella terza di seno a pochi millimetri da lui.
Seguendo la tentazione Paolo ci mette la bocca ma Carmen lo blocca ancora.
L' uomo è un vulcano pronto ad esplodere.
Carmen lo vede e si diverte ad ancheggiare. Il cazzo stava cominciando a fargli male per quanto era turgido.
Bevuto il caffè Carmen prende per mano Paolo e, arrivati al bordo del letto, sussurrando: "Ora non hai la scusa della cabina, fottimi come si deve o tu questa casa non la vedi più".
Paolo la spinge sul letto, Carmen cade giù.
Senza pensarci due volte il ragazzo infila la testa in mezzo alle sue gambe.
Sapientemente le lecca il clitoride.
Carmen, depilata per l' occasione, gode, ogni colpo di lingua del ragazzo è una stilettata di piacere.
La fica si è già fatta un lago e la ragazza si contorce in una danza di piacere.
"Mmm si daiiii".
Paolo continua senza tralasciare nulla ma poi Carmen lo blocca.
Alzando la testa il ragazzo se la guarda.
"Dammi il cazzo, lo voglio".
Con una velocità degna del miglior centometrista, Paolo si sfila pantaloni e mutande.
Da sopra indirizza la cappella.
Carmen lo agevola nel compito allargando al massimo delle sue possibilità le gambe.
L' elettricista la scopa subito con un ritmo molto forte.
La ragazza emette gemiti di piacere e, lo sguardo che ha, eccita Paolo.
Il cazzo è ormai un tutt'uno con la patata di Carmen.
Quando sente che le forze stanno per venire meno, Paolo alterna pause con colpi ben assestati, per poi riprendere il consueto ritmo.
Nel giro di quei dieci minuti Carmen sarà venuta tre volte, tutte nelle quali veniva trapanata senza sosta.
"Dai dimmi che sono una troia".
"Che troia che sei, quanto ti piace il cazzo?!".
"Mmm tantoooo".
In arrivo il quarto orgasmo.
In piedi con il cazzo svettante Paolo lo offre alla bocca di Carmen.
Come nella cabina non tralascia nessun centimetro di pelle.
Paolo ha scariche di goduria, specie quando la ragazza gli fa una gola profonda.
Paolo è sorpreso, mai nessuna era riuscita in tanto. Carmen rimane con il cazzo in bocca per qualche secondo.
Poi, pieno di saliva, Carmen riprende a maneggiare quel cazzo, ma ora voleva sentirlo proprio tutto.
I due si tolgono gli ultimi orpelli.
Il cazzo sembra svettare ancora di più visto che Paolo è sdraiato.
Carmen, da sopra si adagia e fin da subito comincia ad essere in balìa del demonio in persona.
Il ritmo che la ragazza imprime fa provare dolore nei testicoli di Paolo ma non importa.
Quelle tette che sballottano su e giù è un richiamo ipnotico per Paolo, infatti le tocca e le strizza.
Il quinto orgasmo è una conseguenza naturale.
Con ancora il pisello piantato Carmen bacia Paolo, poi si sfila e si esibisce in una pecorina.
"Dai stallone, prenditi il buco che vuoi".
All' idea di poter entrare dall' ingresso posteriore, Paolo riprende vigore e si posiziona dietro di lei, le apre le chiappe ed infila il cazzo senza lubrificare.
Quel culo ha conosciuto il cazzo di Oumar più volte quindi è abituato, infatti entra senza particolari sforzi.
L' elettricista prende subito un andazzo potente. Carmen gode invitandolo a sbatterla sempre più forte.
Come contorno Paolo le dà degli schiaffi ben assestati fino a che non sente che sta per venire.
Tirato fuori l' arnese Carmen si diverte ad avvolgerlo nelle sue tette. Non passa molto tempo affinché Paolo esploda in getti potenti di sperma.
I due rimangono così, appagati, sul letto.
Nei due giorni precedenti alla partenza di Carmen i due, appena possono scopano come ricci, l' ultimo giorno di permanenza di Carmen addirittura riescono a scopare in due momenti differenti della giornata visto che Paolo aveva un intervento programmato nel palazzo di Carmen, ne approfitta e bussa per una sveltina.
Carmen, può partire serena, gli esami sono andati tutti bene e aveva trovato anche un bel cazzo da scopare.
scritto il
2025-06-24
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