“Le Regine del Goiás – Sodoma a Itaberaí”

di
genere
trio

Prefazione – Quando il Sudore È Desiderio

C’è un punto del Brasile dove il caldo non perdona, dove il corpo gronda anche senza toccarlo. Lì, a Itaberaí, tra mango maturi e silenzi che urlano, vive Nicole. E accanto a lei, la complice perfetta: Gis. Non c’è amore senza possesso, non c’è sesso senza dominio, e questa storia è il loro culto privato. Il tuo ritorno segna l’inizio del rito. Le regine non hanno più pazienza.
Ora vogliono tutto.
E non ci sarà nulla che rimanga pulito.



Capitolo Unico – Ritorno a Itaberaí

Era tardo pomeriggio quando varcasti il cancello. Nicole era lì, scalza, con un sorriso sbilenco e un paio di shorts che lasciavano poco all’immaginazione. Gis accanto a lei, con gli occhi che ti spogliavano già da lontano.

Entrasti. La porta si chiuse. Il ventilatore girava lento. L’aria vibrava.

Nicole ti si inginocchiò davanti come fosse un atto sacro. Ti slacciò i pantaloni senza una parola, e quando la sua bocca calda ti prese, il tuo cazzo pulsò come se stesse tornando nel posto a cui apparteneva. Gis ti accarezzava, baciava il collo, si spogliava con eleganza feroce.

Poi arrivò la scatola.

I toys.

Un plug dorato. Un doppio vibratore. Una cintura con dildo. Palline anali. Gis li maneggiava come strumenti di potere. «Hoje você é nosso», disse. E tu lo eri, completamente.

Ti stesero sul tappeto. Nicole si sedette sulla tua faccia, gocciolante, sfregandosi contro la tua lingua con voracità. Gis ti prendeva in bocca e intanto lubrificava il plug. Quando te lo infilò, lento, deciso, esplodesti in un gemito inconfessabile.

Triplice connessione.
Tu in Nicole. Gis su di te. Il plug che ti dilatava. Un vortice.

Nicole venne urlando il tuo nome. Gis la seguì tremando su di te. E tu li raggiungesti in un’esplosione torrida, senza fiato, mentre le mani di entrambe ti stringevano e le loro risate ti entravano sotto pelle.



Finale – La Notte dei Maiali

Ma non era finita.

Il tavolo della cucina fu il nuovo altare. Nicole a quattro zampe, il culo perfetto e lucido di umori. Gis con la cintura, il dildo doppio che la penetrava e al tempo stesso scompariva dentro Nicole con forza animalesca.

Tu davanti. Il cazzo duro di nuovo. Nicole ti prese in bocca, te lo succhiava come se volesse svuotarti le viscere. Era presa da entrambe le estremità. Una bestia. Una regina. Una porca felice.

Quando Gis si sfilò la cintura e ti aprì le gambe, ordinandoti di venire dentro di lei, tu la prendesti come un dannato. Il culo stretto, le mani graffiandole i fianchi, Nicole ai piedi che si toccava e ti chiedeva lo sperma.

Venisti con rabbia. Dentro Gis. Profondo. Forte.

E Nicole si chinò, leccando tutto, succhiando, ingoiando, con la bocca sporca e il cuore pieno.

«Chi è la tua puttana adesso?» chiese.
«Tutte e due», sussurrasti.
E le trascinasti a letto, senza neanche pulirvi.



Epilogo – Dormire Sporchi, Vivere Puri

Il mattino dopo, il sole entrava pigro dalle finestre aperte. I corpi nudi ancora intrecciati. Il pavimento segnato da liquidi, i toys abbandonati come trofei di guerra. Nessuno parlava. Nessuno voleva lavarsi.

Dormivate sporchi. Ma eravate puri.
Puri nel desiderio.
Puri nella perversione.
Puri nel fatto che nulla potrà mai battere una notte a Itaberaí con Gis e Nicole.
scritto il
2025-06-05
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