RunningRiot

di
genere
sentimentali

A Running Riot,
che ci incendia col suo inchiostro
 e ci brucia lentamente.
Capelli biondi, lunghi alla schiena.
Passo leggero, dinoccolato,
sfili tra la folla come se non ti toccasse.
Io — attraversato da innumerevoli giorni,

tu — con poche stagioni appena sul viso.
Entro piano, senza bussare,
gioco coi tuoi pensieri,
li sfioro, li provoco.
Sei una creatura indomita,
 fendi la notte in cerca di qualcosa che nemmeno sai.
Vuoi che la tua passione sembri feroce.
Prendi, senza chiedere.
Ma il tuo disincanto non ha gioia,
solo stanchezza.
Poi nel lettone dei genitori,
sola, nella casa vuota,
ritrovi il respiro.
Lento. Ampio. Libero.
E io vorrei solo guardare nei tuoi occhi
e lasciarmi cadere.
Dentro i tuoi abissi
 insondabili,
vertiginosi,
reconditi.
Ritrovarci.
Perderci.
Come isole che galleggiano,
alla deriva nella corrente.
Annalisa, qual è il desiderio?
Forse solo l’infinito,
la stoffa di cui siamo fatti,
può bastarci.
scritto il
2025-05-22
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